Una ragazza in pericolo (n.685/686)

zannabianca^ ha scritto:Ragazzi io sono d'accordo con lui in parte. Magari far morire Cico no, ma allontanarlo progressivamente forse sarebbe stata una scelta coraggiosa di rottura.
Forse è un personaggio che non prende più i potenziali nuovi lettori, che avrebbero visto meglio una compagna per il nostro.
Burattini prima ha stuzzicato, poi ha lasciato intendere una svolta coraggiosa, poi ha riavvolto il nastro eliminando Jenny, come quando spingi un pulsante reset puntando tutto sull'effetto dramma. Dramma che mi ha emozionato, ma la scelta coraggiosa sarebbe stata un'altra.

Zagor senza Cico tra sei mesi stavi con almeno 5000 lettori in meno. Burattini di questo ne ha tenuto conto e si è inventato la migliore soluzione.

Anche di più. Quanti sono i giovani che keggono Zagor e che non hanno letto/recuperato quasi 700 numeri solo di Zenith?

Se elimina Cico o lo allontana Zagor chiude per mancate vendite

Di certo sarebbe un altro personaggio

Ho esitato a dare un giudizio su questa strana storia. Nel primo albo mi era piaciuta, sembrava profilarsi un misterioso e insidioso nemico per Zagor. Poi la storia si è ridotta ad un esito rapidissimo, deludente, in cui i villain sono stati eliminati in quattro e quattr'otto. Poi il dramma della morte di Jenny, sicuramente toccante, che ha finito per essere il vero tema della storia. Sinceramente mi aspettavo di più. I disegni: Zagor va migliorato, non sembra lui. Meglio i volti "copincollati" (se lo sono), come ha scritto qualcuno.
Storia: 6-
Disegni: 5,5

biascid_70 ha scritto:Di certo sarebbe un altro personaggio

Di sicuro Biascid un altro personaggio lo è anche questo Cico, che salvo rari casi (il bravissimo Rauch e Burattini a sprazzi, talvolta anche Altariva) viene usato soltanto per fargli dire battute sul cibo o spesse volte lo fanno fuori tipo Zamberletti.
Al di là di questo però io sono dell'idea che quelle lunghe gag di una volta non vadano più, oggi sarei per siparietti e battute velocissime.

zannabianca^ ha scritto:Magari far morire Cico no, ma allontanarlo progressivamente forse sarebbe stata una scelta coraggiosa di rottura.
Forse è un personaggio che non prende più i potenziali nuovi lettori, che avrebbero visto meglio una compagna per il nostro.
Burattini prima ha stuzzicato, poi ha lasciato intendere una svolta coraggiosa, poi ha riavvolto il nastro eliminando Jenny, come quando spingi un pulsante reset puntando tutto sull'effetto dramma. Dramma che mi ha emozionato, ma la scelta coraggiosa sarebbe stata un'altra.

Se sono gag funzionali alla trama e soprattutto realistiche non vedo il problema. Eviterei quelle per es. quando cade da un albero da un'altezza di trenta metri.
Il problema di un certo lettore soprattutto neofita che non riconosce Cico come un comprimario protagonista è perché è abituato a vedere un freddo e calcolatore Zagor e allora si chiede che ci faccia un deficiente grassone vicino a Zagor. Si dovrebbe rivedere più spesso quello Zagor che rideva e dialogava in modo scanzonato con l'amico, ci si arrabbiava e poi ci si abbracciava (Tragico carnevale docet).

@zannabianca^: SACRILEGIO!

zannabianca^ ha scritto:
Di sicuro Biascid un altro personaggio lo è anche questo Cico, che salvo rari casi (il bravissimo Rauch e Burattini a sprazzi, talvolta anche Altariva) viene usato soltanto per fargli dire battute sul cibo o spesse volte lo fanno fuori tipo Zamberletti.
Al di là di questo però io sono dell'idea che quelle lunghe gag di una volta non vadano più, oggi sarei per siparietti e battute velocissime.

Io aggiungerei anche Marolla, che nell'ultima storia con gli zombie ha gestito Cico, secondo me in modo magistrale.
Poi sono daccordo che non tutti gli autori sono adatti per quel tipo di comicità, ma per chi è lettore della testata fin quasi dall'inizio come me, la gag iniziale è ancora molto importante.
Purtroppo gli sceneggiatori più giovani sono fortemente influenzati dal fumetto dei supereroi americani e dai manga, che sono assai distanti da quello che viene proposto in particolar modo sulla zenith, dove va mantenuta una certa "tradizione".

L'errore che fanno certi giovani è quello di pensare che un personaggio che ha 61 anni di storia sia cominciato dall'era Burattini (presumibilmente quando lo hanno cominciato a leggere loro).

Cico nasce come co protagonista delle storie di Zagor.

Zannabianca non ce l'ho con te, anche se non condivido il tuo desiderio di metterlo in soffitta gradualmente.

Spirito errante ha scritto:
Cico nasce come co protagonista delle storie di Zagor.
.

A chi non ritiene Cico indispensabile per questa testata, suggerisco di leggere/rileggere la breve avventura "Puerto Juarez" sul numero 99.
Una vera e propria chicca di umorismo.

Chi non ritiene Cico indispensabile per la testata mi sa che ne ha letti pochi di Zagor e se lo ha fatto ha letto solo quelli degli ultimi anni...

Zagor senza Cico sarebbe come un piatto di pasta al pomodoro senza pomodoro

Cico e Zagor binomio indissolubile. Altro che Jenny o altre contesse scalze...
Messaggio per l' Airoldi editore. E per qualche lettore giovane che, magari, legge Zagor, intendendo per giovane sotto i 25 anni....

Capitan Kidd ha scritto:

Wallenberg ha scritto:Un soggetto veramente scarno che sembra una di quelle storie dei primi anni '60 scritte da un Nolitta agli albori

Secondo me Wall il problema non è il soggetto scarno, è la risoluzione del conflitto che avviene in modo veloce. Zagor fa fuori i quattro trappers sbaragliandoli in un nanosecondo, stessa cosa con Kilgore e gli indiani.
Anche La preda umana e Odissea americana sono tratte da un soggetto molto lineare, però poi la sceneggiatura è intensa, appassionante, con nemici coi fiocchi e con uno Zagor eroico e allo stesso tempo umano.

Non hai tutti i torti, se Burattini avesse messo un discorso come quello che Zagor fa a Nicholson in "La preda umana" avrei detto le stesse cose.

Togliere Cico vuol dire che dal prossimo mese hai perso migliaia di lettori.
Zagor ha 61 anni, non è Dragonero che togli Gmor.

newprincevaliant ha scritto:Finalmente Burattini trova il coraggio di osare regalandoci un finale drammatico davvero emozionante, da strappalacrime, non solo per Zagor ma anche per noi lettori. Termina così la parabola esistenziale della povera Jenny che trova la morte proprio quando era riuscita a dichiarare i suoi sentimenti nei confronti del nostro eroe. Abbiamo quindi  un finale intensamente romantico ma anche molto amaro che sarà ricordato per sempre dai veri lettori appassionati della saga zagoriana. Va anche detto però che la trama avventurosa che fa da cornice al soggetto principale è abbastanza banale e sempliciotta.  I soliti mercanti d'armi più quattro trapper sgangherati che si lasciano sorprendere nella foresta da un  vecchio di passaggio non costituiscono certo un ostacolo insormontabile per uno come Zagor. Secondo me un personaggio come Jenny , che era già sopravvissuta al rapimento di Mortimer, meritava una storia dalla trama più complessa e avventurosa, che avrebbe amplificato il feeling romantico che si era instaurato tra i due ( nonostante il rifiuto temporaneo ma  istintivo di Zagor).  Magari con un finale ancora più struggente ed  emozionante. Per esempio poteva starci  che Jenny prima di morire salvasse la vita di Zagor uccidendo un nemico veramente tosto che stava per avere la meglio sul nostro eroe. Non c'è niente di più grande che dare la vita per la persona che si ama, specialmente se lo fai salvandola personalmente prima di morire davanti ai suoi occhi in una scena d'azione. In fondo stiamo parlando di un fumetto d'azione.  Zagor avrebbe avuto anche uno shock emotivo e un rimorso più pesante da sopportare. Ma Burattini sceglie un finale rosa più delicato, ma anche un pò sdolcinato, che va bene anche così.
Buoni in generale i disegni della Lazzarini, a parte lo Zagor troppo giovanile.

Storia 7,5
Disegni 7

Tutto sommato concordo con queste osservazioni, tranne che per i disegni della Lazzarini. Il problema non e' solo lo Zagor quasi adolescente e la Jenny in versione manga nel finale. Anche io ho notato qualche espressione e mimica facciale che non mi ha convinto del tutto. Inoltre lo stile grafico della Lazzarini non mi sembra adeguato per la serie regolare. Lei dal punto di vista grafico, per come la vedo io, e' un mezzo clone di Adam Hughes che pero' e' un gigante del fumetto contemporaneo. Certo la Lazzarini col suo talento ha sicuramente dei margini tecnici di miglioramento ( e di adeguamento grafico al personaggio e alla serie). Ma se rimane su questi livelli ( e anche  su questa versione grafica di Zagor troppo personale )  meglio secondo me vederla sugli albi extra. Per quanto riguarda la pochezza della trama avventurosa ho trovato poco verosimile, per non dire ridicola, la scena in cui Zagor si lancia a testa bassa contro i mercanti d'armi, tuffandosi sotto il carro degli esplosivi per evitare le pallottole, a rischio della propria vita. E' quasi come uno che si lancia tra le fiamme per salvarsi da un incendio, sperando nella dea bendata. Va beh che fa leva sul ragionamento degli avversari che non vogliono far saltare in aria il prezioso carico, ma non e' che hai di fronte dei berretti verdi super addestrati. Qualche pallottola ci puo' sempre scappare visto che hai di fronte quattro energumeni sgangherati. Insomma mi sembra una scena pensata di fretta e furia pur di arrivare al finale della morte di Jenny, il vero obiettivo della storia. Una scena cosi' non la trovi neanche su Topolino o Paperinik.

Voto alla storia 6,5
Disegni 7--

Mah, non è che bisogna essere Berretti Verdi per essere intelligenti. Davanti al prezioso carico è impensabile che non pensino alle pallottole che possano far saltare accidentalmente il carro

Discreta storia, nel complesso, che sicuramente si farà ricordare per l’originalità della situazione in cui si trova Zagor e per l’intenso e drammatico finale. Per come è impostata, questa storia mi ha un po’ ricordato Un uomo in fuga (anche se qui il livello è più alto): una vicenda molto semplice (ad esser sinceri, di una pochezza disarmante) che punta tutto sul finale (mentre lì si puntava sul colpo di scena conclusivo, qui si punta invece sulla tragicità e il pathos dello stesso).
Insomma, questa storia ha confermato il recente trend di Burattini, fatto di storie relativamente brevi, molto semplici e rapide, con tanta azione e che si leggono in pochissimo tempo (ci sono alcuni pensieri di Zagor un po’ spiegazionisti ma non invadenti). Il risultato è comunque positivo, ma da uno come Burattini mi aspetto storie ad ampio respiro e più sostanziose.
Si farà sicuramente ricordare anche il bacio tra Zagor e Jenny, all’interno di una sequenza abbastanza ben sceneggiata (“Mi sono innamorata di te, Zagor.”, a cui lo Spirito con lo Scure risponde “Io, invece ho cercato in tutti i modi di evitarlo. Ma non so se ci sono riuscito.”). Dopodiché, la vicenda del rapimento di Jenny non è male, ma, come ho già detto, non mi ha colpito più di tanto vista l’essenzialità e la linearità della stessa (per alcune dinamiche mi ha ricordato la recente ed ultima storia con Mortimer).
Il ritmo alto e quasi frenetico è presente anche nel secondo albo, in cui ho trovato un po’ troppo spiccia e sbrigativa la resa dei conti con i trafficanti d’armi e gli indiani (ho apprezzato l’omaggio da parte della disegnatrice a Tonto di The Lone Ranger nel capo di questi ultimi). Si arriva infine al finale, che è sicuramente la parte più riuscita e memorabile dell’episodio. All’inizio mi era quasi parso un po’ forzato, con la volontà a tutti i costi di stupire e commuovere il lettore, ma in realtà funziona molto bene, è coraggioso e ha un suo perché, come dimostra la dichiarazione finale di Zagor, in cui afferma che finché vestirà i panni dello Spirito con la Scure non potrà avere una compagna.
Più che discreti i disegni della Lazzarini, anche se tra le disegnatrici che abbiamo visto alle prese con Zagor preferisco Val Romeo e Airaghi. Il volto di Zagor non è perfettamente centrato e qualche anatomia/muscolatura è un po’ troppo semplificata, ma nel complesso il risultato è decisamente piacevole. Particolarmente riusciti i dinamismi e le scene di volteggio sulle liane.
Ottime pure le due copertine di Piccinelli, soprattutto la prima, che è anche la più rappresentativa ed emblematica.

Storia: 7-
Disegni: 7,5

Spirito errante ha scritto:L'errore che fanno certi giovani è quello di pensare che un personaggio che ha 61 anni di storia sia cominciato dall'era Burattini (presumibilmente quando lo hanno cominciato a leggere loro).

Amen.

LuxorAlfa ha scritto: la scena in cui Zagor si lancia a testa bassa contro i mercanti d'armi, tuffandosi sotto il carro degli esplosivi per evitare le pallottole, a rischio della propria vita. E' quasi come uno che si lancia tra le fiamme per salvarsi da un incendio, sperando nella dea bendata. Va beh che fa leva sul ragionamento degli avversari che non vogliono far saltare in aria il prezioso carico, ma non e' che hai di fronte dei berretti verdi super addestrati.

Burattini da un paio di anni ama mettere Zagor in queste situazioni dove con salti acrobatici e voli carpiati evita pallottole e nemici. Non è far fare cose improbabili che esalta un eroe. Se so che tanto riuscirà sempre a evitare una pallottola zompettando come l'uomo ragno il livello di difficoltà si azzera e anche l'interesse del lettore.

La storia è buona anche se tratta da un soggetto scarno. Il dilemma sentimentale per Zagor si era già visto in più di un'occasione motivo per cui non c'era motivo di ribadire la cosa un'altra volta.
Ottimi i disegni.
STORIA: 7
DISEGNI: 7,5