Ombre su Golnor (n.682/683/684)

Il secondo albo dà conferma che la storia è molto piacevole e scorrevole. Ad essere sincero una cosa che non mi è affatto piaciuta è il volto del Signore nero, orribile, molto meglio quello classico di Donatelli. I disegni per il resto sono davvero belli ed intonati al tipo di storia. La trama è bella ma spero che non venga strozzata nel suo finale. Al momento promosso appieno.

la prima tavola originale di "la compagnia degli audaci" e come è pubblicata sull'albo di Zagor

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Non ho parole...

Io sì: ACC... DANNAZ... MALEDIZ...!

peccato, colpa di quelle 10 righe di riassunto per una storia che si potrebbe riassumere in una...

Tra l'altro un riassunto così corposo non invoglia certo il lettore occasionale, che soglia l'albo in edicola. Una bella pagina disegnata, sicuramente sì.
Sarebbe il caso di spostare definitivamente i riassunti a pagina 4.

Si, al posto della caxxate di....

Comunque non è solo per il riassunto, nell'originale la tavola è molto più nitida, il colore predominante è il grigio, mentre in quella pubblicata è più scura, meno nitida e, sì, tagliata dal riassunto

Storia che per ora si fa ricordare per i disegni di Piccininno stupendi e l'idea di aver fatto una mappatura di Golnor con una serie di luoghi ben differenziati e catalogati.

Il resto mi sembra un pallido tentativo di rinfrescare una storia cult come Il Signore Nero in cui tutti i protagonisti da Lupo solitario a Galad passando per Elchin hanno le loro colpe con le quali confrontarsi.

A parte Elchin però i personaggi mi sembrano ripetitivi come le precendenti apparizioni e la formula da heroic-fantasy in salsa mignacchiana non funziona.

Disegni stupendi in questo secondo numero e storia che finalmente ingrana. Ho però l'impressione che ci sia ancora tanto da raccontate e non vorrei che l'ultimo numero risultasse troppo complesso.

Fantasy equilibrato e accettabile, complice anche il fatto di essere il seguito di una storia ben radicata nella saga zagoriana.
Bello il personaggio di Tix, Zagor che si lancia sulle liane tipo un ragazzino alle giostre? ahhahah

Mi ripeto quello che ho detto il mese scorso.
Storia senza intoppi, ma con la calma piatta e il pilota automatico.
Zero sussulti.

Qualcosa di buono c'è in questa storia, perché Zagor è vivace, tosto.
Certo i troll e i mostriciattoli sembrano cadere tutti come mosche dando poca suspense, concordo con Dorian.
Ottima l'espressività e le sensazioni che riesce a raffigurare Piccininno nei volti dei protagonisti: odio, dramma, tristezza, amore, felicità.

È vero: Zagor è tosto. È uno Zagor in gran forma, nel senso che è proprio Zagor, non uno qualsiasi col costume di Zagor. Merito sia di Mignacco, che gli fa fare cose da Zagor, sia di Piccininno, che lo ha disegnato agile e acrobatico come deve essere.
Poi è vero anche che il soggetto non è 'sto gran popò di roba, però la storia vive di episodi intensi (l'incipit del numero scorso, l'attacco alla fortezza e l'imboscata nella prateria in questo). Insomma, mi pare ben raccontata.

Sì, ben raccontata... da Tolkien 

Un Mignacco col pilota automatico, apprezzabile soltanto perché sta provando a variare registro rispetto a Il Signore Nero (i soldati ipnotizzati, la mappa), ma sono veramente poche le scene che colpiscono.

E' una storia che non sta togliendo ma neanche aggiungendo nulla a quanto già detto di Golnor nel Signore Nero di Sclavi. Mignacco ci ha aggiunto soltanto qualche frammento di Zenith 666.
Storia senza buchi, ma neanche senza la minima emozione o sussulto.

A me sapete che piace commentare a storia letta interamente e conclusa, ma tra i difetti sottolineo che Il signore nero si vede e si sente a malapena.

Preacher ha scritto:A me sapete che piace commentare a storia letta interamente e conclusa, ma tra i difetti sottolineo che Il signore nero si vede e si sente a malapena.

Sono d'accordo.

Non si sente quella presenza che aleggia durante la vicenda come fu per l'ultimo Rakosi.

Spirito errante ha scritto:

Preacher ha scritto:A me sapete che piace commentare a storia letta interamente e conclusa, ma tra i difetti sottolineo che Il signore nero si vede e si sente a malapena.

Sono d'accordo.

Non si sente quella presenza che aleggia durante la vicenda come fu per l'ultimo Rakosi.

Sì Spirito, mi sembra più un'atmosfera da videogioco con i vari ostacoli da superare, ma del nemico principale si avverte poco la presenza e la minaccia.

Vabbè, ragazzi, ma il fantasy questo è. Poi se ti chiami Sclavi, magari ci scappa pure una bella storia avvincente, altrimenti non è che ci si possa attendere molto di più. Personalmente non posso nemmeno dire di essere deluso, anzi per me questo secondo albo è quasi meno peggio del primo. Per lo meno scorre via bene e non ci sono grosse trashate.
Belli i disegni di Piccininno, soprattutto le scene in notturna.

Non è trash ma mi pare un fantasy blando.