Ombre su Golnor (n.682/683/684)

Anche a me, come Kento qui sopra, il primo albo non mi era dispiaciuto, ma il lato (moderatamente) positivo di questa storia si è fermato lì, nel secondo e terzo albo un tracollo totale, già il fantasy non è per niente nelle mie corde, se poi lo scrivi così, un pastrocchio scritto con il pilota automatico, ogni possibilità di un risultato almeno decente se ne va a farsi friggere. Peccato, perchè i disegni di Piccininno, pur non strepitosi, meritavano comunque una sceneggiatura migliore. Ho votato mediocre e devo amaramente sottolineare che, mese dopo mese, e soprattutto delusione dopo delusione, la mia passione per Zagor, e in verità anche per altri personaggi Bonelli, un pò alla volta se ne stà andando a ramengo.

Obi Wan:"La Forza sia con te."

Gandalf:"Tu non puoi passare!"

Elchin:"MI SPIEZZO IN DUEEEE"

OLIMPIA ha scritto:Anche a me, come Kento qui sopra, il primo albo non mi era dispiaciuto, ma il lato (moderatamente) positivo di questa storia si è fermato lì, nel secondo e terzo albo un tracollo totale, già il fantasy non è per niente nelle mie corde, se poi lo scrivi così, un pastrocchio scritto con il pilota automatico, ogni possibilità di un risultato almeno decente se ne va a farsi friggere. Peccato, perchè i disegni di Piccininno, pur non strepitosi, meritavano comunque una sceneggiatura migliore. Ho votato mediocre e devo amaramente sottolineare che, mese dopo mese, e soprattutto delusione dopo delusione, la mia passione per Zagor, e in verità anche per altri personaggi Bonelli, un pò alla volta se ne stà andando a ramengo.

Anche la mia passione si è attenuata: leggo con piacere solo TEX; continuo ad acquistare di Zagor solo il mensile per affetto incondizionato verso il personaggio, in ricordo dei bei tempi andati. Fosse per la qualità generale delle storie, avrei già smesso da parecchio tempo...

MASSIMO ha scritto:

OLIMPIA ha scritto:...... devo amaramente sottolineare che, mese dopo mese, e soprattutto delusione dopo delusione, la mia passione per Zagor, e in verità anche per altri personaggi Bonelli, un pò alla volta se ne stà andando a ramengo.

Anche la mia passione si è attenuata: leggo con piacere solo TEX; continuo ad acquistare di Zagor solo il mensile per affetto incondizionato verso il personaggio, in ricordo dei bei tempi andati. Fosse per la qualità generale delle storie, avrei già smesso da parecchio tempo...

p.s.: io manco più Tex, da tanto.....
Fine

Sequel de Il signore nero solo di facciata, in quanto qui i nemici sono dei troll che rinfestano Golnor, con lo stesso signore nero, con lo stesso mord e che prendono di mira elfi e parvol che vogliono vivere in tranquillità (che originalità).

Una mignaccata trash con scene di azione di terza scelta, una trama ordinaria e sconclusionata, dialoghi e trovate che oscillano fra il terrificante e il gigionesco. Si salvano solo i disegni di Piccininno, il troll pentito, le citazioni al lockdown e al rifiuto alla guerra.

Voto 4,5/5

Quindi ha fatto tutto Elchin: ha creato Mord e il signore nero e li ha distrutti. A questo punto neanche l'intervento di Zagor è significativo, in quanto questa storia fatta di risibili scontri con mostracci e dormienti poteva svolgersi anche senza di lui, tanto alla fine i due nemiici principali sono stati tutta un'illusione. Zero sense of wonder, soluzioni superficiali, azione che va avanti col piloto automatico.

Un peccato aver sprecato Piccininno per tre albi così.

STORIA 4
DISEGNI 8

chinaski89 ha scritto:Qualcuno ha scritto che sembra Dragonero ma assolutamente non è così: Dragonero avrà i suoi difetti per carità ma non è una robetta per bambini di 5 anni vista e stravista come questa storia, neanche per idea. On scherziamo.

Concordo Chinasky.
Non basta una mappatura di Golnor tipo quella dell'Erondar e i draghi per equipararla a Dragonero, molto elaborata nella trama e nell'approfondimento psicologico dei personaggi qui assente.

A giorni la mia recensione.

Una vergogna, sono arrivato a pagina 50 poi ho smesso, questo nuovo personaggio non mi piace proprio , chiederei cortesemente di togliere il logo di Zagor da queste uscite mensili, non so chi sia questo nuovo eroe ma già guardando la copertina vien voglia di lasciarlo in edicola, VERGOGNIOSI TUTTI

In un contesto di molte storie deludenti, si poteva secondo me evitare di proporre un sequel del Signore Nero (che già 40 anni fa aveva convinto molti lettori a lasciare Zagor, come me) e addirittura in tre albi. I personaggi e gli ambienti del fantasy proposti sono veramente ridicoli. Speriamo nelle prossime storie...

Walter Dorian ha scritto:
Assurdo poi che Il Signore Nero e Mord non siano mai esistiti  e siano stati confinati nell'oblio: delle due l'una, esistono o no?
Se si asserisce che non esistono qui si è sconfessata anche la storia di Sclavi

Ecco, questa è esattamente la cosa che mi ha dato più fastidio. Che il novello Mord potesse essere Elchin momentaneamente passato al lato oscuro della forza poteva anche starci, ma che non sia mai esistito realmente come neppure il signore nero è una boiata tremenda, che contraddice clamorosamente la storia di Sclavi, dove si vedono contemporaneamente i due maghi come due entità ben distinte

Per il resto fantasy scialbo e infantile con un finale che più affrettato di così non sarebbe potuto essere.
Belli i disegni, a parte la dentatura del Signore Nero, che al pari di altri non ho apprezzato.
Voto 5

Non ho parole, un fantasy all'acqua di rose tra scontri assurdi, dialoghi ridicoli, ma è proprio l'aspetto infantile di fondo che stona davvero. Questa continua atmosfera da videogioco dove poi i Nostri hanno la meglio con facilità e i nemici sono talmente beoti come nel finale da andare in bocca al nemico ed esporsi a essere colpiti con lance e frecce.
Il finale con Elchin che parla tipo Gesù e Mord e Il signore nero che non sarebbero mai esistiti che contraddice in modo anche scorretto la storia di Sclavi. Vi dirò una cosa, con quella storia questa non c'entra nulla. Questa è una prosecuzione di Zenith 666, con la differenza che quello era un albo singolo, qui ti devi sorbire tre albi per una storia infantile.
Belli i disegni di Piccininno.

STORIA: 4
DISEGNI: 7,5

Il fatto che Elchin abbia avuto il suo lato oscuro che ha generato Mord a parte era un po' telefonato, ma oltre ad essere abusato sconfessa i grandi nemici creati da Sclavi. Troppi personaggi poi buttati tutti insieme senza che nessuno risalti.

Totalmente assente qualsiasi atmosfera di fascino e mistero a Golnor e le sequenze di azione vengono portate avanti senza pathos.

Un peccato aver sprecato Piccininno per tre albi così.

In sostanza una storia bocciata ma non perché è spiazzante per il lettore tradizionale ma perché è scritta pensando ai lettori di Zagor come dei bambinoni cresciuti. Mediocrità: voto 5.

Ma poi Lupo Solitario? Già non c'entra una beneamata cippa con Golnor, ma visto che ci è stato messo dentro, a cosa è servito? Come si giustifica la sua presenza nell'economia della storia?

D'accordo sul fatto che se Il signore nero e Mord non sono mai esistiti ciò contrasta con quanto scritto da Sclavi e se fossi in lui e leggessi questa storia mi risentirei parecchio.

Preacher ha scritto:D'accordo sul fatto che se Il signore nero e Mord non sono mai esistiti ciò contrasta con quanto scritto da Sclavi e se fossi in lui e leggessi questa storia mi risentirei parecchio.

non gliene può fregare di meno

Un Mignacco col pilota automatico ci porta alla fine di questi tre albi per una storia che leggerla con quest'afa è stata veramente dura.

Non ricorderò un momento particolarmente importante, Zagor che a parte gli scontri fa veramente ben poco, nemici dozzinali, un finale accellerato e ridicolo da bambini.

Ma non si era detto che oggi i lettori sono meno ingenui di una volta (stupidaggine...)? E ci propinate delle trame infantili così?
A me piacciono gli imprevisti, l'irrazionale, qui si porta Zagor a Golnor con una formuletta magica e poi via mazzate e risse con i troll abbattuti con grande semplicità. Almeno nel Signore Nero un po' di tensione di gusto per l'imprevisto c'era.
Una storia stagnante per quasi tre albi che non aggiunge nulla rispetto a Il signore nero, poi nel finale Elchin ci dice che i due nemici erano tutta un'illusione...Ma per cortesia.

Belli i disegni di Piccininno, in particolare sottolineo le espressioni molto accentuate di odio, gioiosità, dolore, rilassatezza.

Votato 5

Kramer76 ha scritto:

Preacher ha scritto:D'accordo sul fatto che se Il signore nero e Mord non sono mai esistiti ciò contrasta con quanto scritto da Sclavi e se fossi in lui e leggessi questa storia mi risentirei parecchio.

non gliene può fregare di meno

Mi hai tolto le parole dalla bocca.
Non gli è importato nulla degli stravolgimenti di Recchioni su DYD sai che gli frega di una storia di quarant'anni fa di Zagor...

difenderei storia di nessuno o incubi, non una storiella che era già infantile nel 1981...non per difendere mignacco, ma lo faceva anche SCLAVI, nel finale della sua storia lasciava intendere che era stato tutto un sogno...

aridatece gli eroi del ramo rosso

Walter Dorian ha scritto:Ma almeno quella storia ha qualcosa di buono: lo scontro finale, il prologo, Zagor e Cico arrivano a Golnor con una certa tensione e non con una formuletta magica tipo sin sala bim. Qui è tutto l'impianto che è infantile.

io ho trovato fiabesca e infantile anche Il Signore Nero.

diciamo che a differenza di questa non scade nel ridicolo in alcune trovate.

Storia che è un coacervo di buchi clamorosi, forzature e insensatezze che mi rifarebbe un effetto straniante riprenderlo in mano.
Quindi il signore nero e Mord sarebbero stati tutta un'illusione e magari in fin dei conti era pure tutto un sogno. La scusa per risolvere ogni storia con superficialità, semplicismo e sciatteria tanto col fantasy tutto è possibile, in spregio a ogni acume e competenza del lettore.

Voto 4

Votato mediocre (5,5) per me un Mignacco come al suo solito, un autore da compitino che stavolta pecca anche di superficialità.
A me le incursioni nel fantasy non dispiacciono e una storia di tale genere ci può stare, ma deve essere coerente e sinceramente che la partita si risolva tutta con Elchin che con una magia fa fuori il signore nero e dichiari che non esista ha fatto storcere il naso anche a me.
Mignacco riempie la storia di tutte le classiche sequenze col manufatto magico, la lotta contro i draghi, contro gli scheletri, ma ogni scena si risolve senza un minimo di pathos ed epicità. Addirittura i troll vengono fatti fuori con un solo colpo di scure mentre si conversa amabilmente...
Il Signore Nero è completamente assente, salvo lanciare soltanto qualche proclama da mitomane a distanza. Per non parlare di Lupo Solitario, personaggio profondo e poetico impiegato in questo fantasy scialbo...
L'unica cosa che mi è piaciuta è che la dimensione di Golnor è molto credibile, con la mappa, la foresta di Verdambra, il castello, ma manca il pathos, la commistione tra fantasia e mitologia.

Ai disegni un bravo Piccininno, dissacrante e oscuro allo stesso tempo.

kento ha scritto:

Si ha la forte impressione che il fantasy non sia nelle corde di Mignacco, e che questi abbia proceduto spesso con il pilota automatico inserito.

Ma infatti sembra che questa storia l'abbia scritta come da contratto e quando ho saputo che il ritorno a Golnor sarebbe stato affidato a lui rimasi sorpreso: lui che ha sempre trattato soggetti prettamente realistici. Ma al di là di scelte narrative illogiche, si vede che è una storia scritta senza passione.

Deludente storia di Mignacco dal montaggio infantile, un pim pum pam fantasy banale e prevedibile, sequel della sclaviana Il signore nero e dell'altrattanto celebre (in negativo) Zenith 666, dello stesso autore.
Come qualcuno ha detto giustamente, sembra scritta con il pilota automatico: è una storia piatta, portata avanti senza sussulti o momenti di pathos e dunque non coinvolgente. A dire il vero, qualche "sussulto" c'è, ma sono veramente pochi per una storia di tre albi. Dunque vediamo un po' i pregi: il prologo, dotato di una certa atmosfera; il combattimento tra Zagor e il Windeex, ben realizzato graficamente da Piccininno; e infine il colpo di scena finale su Mord, che si rivela essere la metà oscura di Elchin.
Riguardi invece ai difetti, oltre, come ho detto in precedenza, all'impianto piatto e infantile complessivo della storia, direi che non vi sono grosse incongruenze, però ci sono una serie di soluzioni forzate, poco credibili e/o semplicistiche, superficialità e "scorciatoie" narrative. Ad esempio, il modo con cui i protagonisti raggiungono Golnor mi è sembrato un'espediente "pigro" e banale: non so se mi spiego, ma è facile "sciogliere" un passaggio narrativo con un incantesimo, una magia (uno dei motivi per cui il fantasy, se non con alcune eccezioni, non mi ha mai attratto). Anche la spiegazione del ritorno del Signore Nero, che è solo un'emanazione (? Ah, quindi non è mai esistito...), è una soluzione piuttosto tirata per i capelli. Ancora: i nemici come Troll e gli scheletri, che inizialmente appaiono come forti e terribili, si rivelano ben poca cosa in tutta la storia e vengono sconfitti con un solo colpo di scure come un qualunque bandito di una storia western. Anche il fatto che i dormienti possano essere comandati da qualsiasi troll mi è sembrato impensabile e inverosimile (i cattivi non hanno immaginato quanto potesse essere rischioso?).
Se a ciò si aggiungono dei dialoghi in certi casi un po' patetici e ridicoli e un utilizzo quasi spropositato di stereotipi fantasy, penso sia chiaro perché questo racconto non mi abbia soddisfatto.
Buoni invece i disegni di Piccininno, che però tende a realizzare i troll e gli altri mostri in modo troppo grottesco (in alcuni casi pare di star leggendo una storia comica), aumentando la mia "indigestione" verso questa storia. Nei personaggi umani, nel dinamismo e nelle ambientazioni invece è molto bravo. Splendida la tavola in cui Zagor si getta in mare dal dorso del Windeex.
Per quanto riguarda invece le copertina, buona la prima cover, ottima la seconda, discreta la terza. Degni di nota i primi due titoli, semplici ma suggestivi. 

Storia: 5,5
Disegni: 8-

Ho votato capolavoro.