Ombre su Golnor (n.682/683/684)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Che voto complessivo dai alla storia di tre albi "La foresta incantata"?
Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Dividerei la storia in tre parti: la prima che presenta i fatti e suscita una certa curiosità con il prologo. Poi però arriva la modalità con la quale Zagor, Cico e Lyan si trasferiscono a Golnor che è raccapricciante....ripetendo una formula magica e pensando al luogo dove trasferirsi. Bei tempi quando Zagor e Cico si facevano quelle lunghe passeggiate costellate da pericoli e insidie che creavano anche una certa tensione. Qui no, qui si arriva direttamente a Golnor e non fanno a tempo a mettere piede a terra e incontrano i mostri che gli danno la caccia.
Seconda parte dove la storia comincia ad affossarsi, tra scontri molto scontati dove tutti i mostri muiono mentre Zagor e i Nostri non escono con neanche un graffio. Il tutto procede avanti tra scontri e inseguimenti, in un pim pum pam senza un momento di riflessione e men che meno qualche sussulto. Dialoghi ai limiti del ridicolo, al pari dei mostriciattoli.
La terza parte è quella che mi ha fatto cadere più di tutte le braccia. Il signore nero a me non era piaciuto neanche con Sclavi che perlomeno però una parvenza di spessore glie l'aveva data, mentre qui è una macchietta ridotta a fare il mitomane tra proclami a destra e manca. Personaggio la cui funzione è praticamente inutile, poteva anche non starci visto che fa tutto Mord.
Anche qui una serie di scontri e situazioni al limite del ridicolo (draghi che con le ali aperte sforano i tre metri però riescono a volare nella foresta fitta, l'espediente della pietra che permette al troll di parlare con Mord che è solo una banale scorciatoia narrativa dell'autore che non aveva voglia di pensare a qualcosa di più complesso).
Finale veramente da far scendere il latte alle ginocchia. Telefonatissimo il fatto che dietro Mord ci fosse Elchin, ma soprattutto scoprimao che Mord e il signore nero non sono mai esistiti, cosa che poi cozza quando Elchin dice che erano stati confinati nell'oblio (esistevano? si o no?).
Allora già il fantasy su Zagor è un terreno minato, se lo si scrive in modo così insulso peggio ancora...Qui si considerano i lettori zagoriani come dei bambini che si bevono qualsiasi cosa gli venga propinato....E magari fosse roba come Topolino!
Al di là poi della superficialità nella trama, mi sembra che gli autori si siano concentrati più sugli elementi di contorno che sulla sostanza: i nomi ridicoli dei luoghi, la foresta, la mappa.
Buoni i disegni di Piccininno. Dà il meglio nelle ambientazioni di notte e nella foresta, mentre potrebbe migliorare nelle espressioni e nel suo Cico che sembra troppo basso. Bene il suo Zagor, mi sembra ne abbia trovato uno suo.
STORIA 3
DISEGNI 7
Seconda parte dove la storia comincia ad affossarsi, tra scontri molto scontati dove tutti i mostri muiono mentre Zagor e i Nostri non escono con neanche un graffio. Il tutto procede avanti tra scontri e inseguimenti, in un pim pum pam senza un momento di riflessione e men che meno qualche sussulto. Dialoghi ai limiti del ridicolo, al pari dei mostriciattoli.
La terza parte è quella che mi ha fatto cadere più di tutte le braccia. Il signore nero a me non era piaciuto neanche con Sclavi che perlomeno però una parvenza di spessore glie l'aveva data, mentre qui è una macchietta ridotta a fare il mitomane tra proclami a destra e manca. Personaggio la cui funzione è praticamente inutile, poteva anche non starci visto che fa tutto Mord.
Anche qui una serie di scontri e situazioni al limite del ridicolo (draghi che con le ali aperte sforano i tre metri però riescono a volare nella foresta fitta, l'espediente della pietra che permette al troll di parlare con Mord che è solo una banale scorciatoia narrativa dell'autore che non aveva voglia di pensare a qualcosa di più complesso).
Finale veramente da far scendere il latte alle ginocchia. Telefonatissimo il fatto che dietro Mord ci fosse Elchin, ma soprattutto scoprimao che Mord e il signore nero non sono mai esistiti, cosa che poi cozza quando Elchin dice che erano stati confinati nell'oblio (esistevano? si o no?).
Allora già il fantasy su Zagor è un terreno minato, se lo si scrive in modo così insulso peggio ancora...Qui si considerano i lettori zagoriani come dei bambini che si bevono qualsiasi cosa gli venga propinato....E magari fosse roba come Topolino!
Al di là poi della superficialità nella trama, mi sembra che gli autori si siano concentrati più sugli elementi di contorno che sulla sostanza: i nomi ridicoli dei luoghi, la foresta, la mappa.
Buoni i disegni di Piccininno. Dà il meglio nelle ambientazioni di notte e nella foresta, mentre potrebbe migliorare nelle espressioni e nel suo Cico che sembra troppo basso. Bene il suo Zagor, mi sembra ne abbia trovato uno suo.
STORIA 3
DISEGNI 7
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Lapalette ha scritto:doctorZeta ha scritto:Una roba immonda! Ci vuole il bollino: "Vietato ai lettori di Zagor".
Pensavo non ci fosse niente di peggio dello 666 e arrivò il Kandrax di Chiaverotti...
Pensavo non ci fosse niente di peggio del Kandrax di Chiaverotti, arrivò questo...
Guarda, dirò una cosa forte, per quanto quella storia sia stata sgangherata e caotica, perlomeno partiva da un'idea forte (Kandrax che viaggia nel tempo e riscrive il passato di Zagor) che poi è stata gettata alle ortiche. Questa è solo robetta infantile.
Io invece comincio a pensare che il fantasy di qualunque taglio esso sia (infantile, piatto o caciarone) vada abolito su Zagor.
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Io mi chiedo se parliate seriamente quando attribuite a un drago (DRAGO!!!) la manovrabilità di un Antonov...
Probabilmente sono un babbeo io, ma sono rimasto letteralmente ESTASIATO dalla battaglia coi draghi nella Foresta Incantata.
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Il sassaroli- FORUMISTA D'ASSALTO
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Beh, comunque in una foresta fitta, un condor non ha manovrabilità, figuriamoci un drago con un'apertura alare di un aereo
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Se il ragionamento è questo allora un drago non può volare proprio: non ha pettorali abbastanza sviluppati per una tale pertura alare... e poi non esiste neppure!
Ragazzi, un pelo di sospensione dell'incredulità nella vostre teste e di meraviglia nei vostri occhi, dai!
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Sì, ma la sospensione la devi rendere anche credibile. Vedasi Dangeos & dragons
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doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Non condivido. La Sospensione dell'Incredulità è negli occhi di chi legge. L'autore deve solo essere coerente con le premesse da lui poste.doctorZeta ha scritto:Sì, ma la sospensione la devi rendere anche credibile. Vedasi Dangeos & dragons
Poi chi è pervenuto nei confronti di un certo prodotto troverà mille motivi razionali (e quindi assolutamente pretestuosi per un'opera di finzione) per rifiutare la SdI.
Il sassaroli- FORUMISTA D'ASSALTO
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Roba da matti, hanno allungato il brodo fino a tre albi per poi finire in maniera cosi frettolosa ? Ma poi questa storia va a cozzare con la storia che la precede, no dico, vi ricordate che addirittura Zagor moriva ? E dietro c'era sempre il mago ? L'unica cosa per cui avrei potuto dare la sufficienza alla storia era Zagor che mollava un bel cazzotto al mago. Ma dico, internatelo, e da manicomio vero, ma quanta gente ha ammazzato questo ?
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Moriva Zagor???
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
- Spoiler:
- Ne Il signore nero sì.
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Spoiler? Manco fosse uscita ieri
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
è solo uscito il 14/10/1981, sembra ieri
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Capitan Kidd ha scritto:Lapalette ha scritto:doctorZeta ha scritto:Una roba immonda! Ci vuole il bollino: "Vietato ai lettori di Zagor".
Pensavo non ci fosse niente di peggio dello 666 e arrivò il Kandrax di Chiaverotti...
Pensavo non ci fosse niente di peggio del Kandrax di Chiaverotti, arrivò questo...
Guarda, dirò una cosa forte, per quanto quella storia sia stata sgangherata e caotica, perlomeno partiva da un'idea forte (Kandrax che viaggia nel tempo e riscrive il passato di Zagor) che poi è stata gettata alle ortiche. Questa è solo robetta infantile.
Io invece comincio a pensare che il fantasy di qualunque taglio esso sia (infantile, piatto o caciarone) vada abolito su Zagor.
Sicuramente Kidd di tutti i generi è quello che c'entra di meno e te lo dice uno che apprezzò Il signore nero.
Ma il problema vero di questa storia non è il genere, ma che sembra indirizzata a un pubblico infantile.
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Beh, c'è un senso, visto il collegamento fatto in Zenith 666 con Dylan Dog... 🤭Lapalette ha scritto:
Ma il problema vero di questa storia non è il genere, ma che sembra indirizzata a un pubblico infantile.
Il sassaroli- FORUMISTA D'ASSALTO
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Il sassaroli ha scritto:Beh, c'è un senso, visto il collegamento fatto in Zenith 666 con Dylan Dog... 🤭Lapalette ha scritto:
Ma il problema vero di questa storia non è il genere, ma che sembra indirizzata a un pubblico infantile.
Non c'entra niente, il collegamento con DYD era un omaggio a Sclavi in un albo speciale, questa è una storia che per ritmo, soluzioni narrative e dialoghi è infantile.
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Ma sì, dai che stavo scherzando.
Comunque non condivido il tuo giudizio su ritmo e dialoghi.
Per quanto riguarda le soluzioni narrative, solo la filastrocca trasportatrice non mi è piaciuta.
E poi ha ragione jena a dire che un qualche contrappasso si doveva trovare per Elchin.
Comunque non condivido il tuo giudizio su ritmo e dialoghi.
Per quanto riguarda le soluzioni narrative, solo la filastrocca trasportatrice non mi è piaciuta.
E poi ha ragione jena a dire che un qualche contrappasso si doveva trovare per Elchin.
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Sbagliato, muore nell'albo L'orda del male, dunque il 14 novembre. Esattamente ieri.claudio57 ha scritto:è solo uscito il 14/10/1981, sembra ieri
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Per me è un genere che andrebbe veramente accantonato.
Tra l'altro se vogliamo mettere i puntini sulle I a me questo del filone del signore nero sembra più un'accozzaglia presa dai cartoni di He-mAN che un fantasy tolkienano.
Comunque concordo sull'accanatonarlo definitivamente, del resto se nella fascia 1/200 c'è una sola storia accostabile al fantasy nemmeno scritta da Nolitta un motivo ci sarà.
Tra l'altro se vogliamo mettere i puntini sulle I a me questo del filone del signore nero sembra più un'accozzaglia presa dai cartoni di He-mAN che un fantasy tolkienano.
Comunque concordo sull'accanatonarlo definitivamente, del resto se nella fascia 1/200 c'è una sola storia accostabile al fantasy nemmeno scritta da Nolitta un motivo ci sarà.
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Il sassaroli ha scritto:Non condivido. La Sospensione dell'Incredulità è negli occhi di chi legge.doctorZeta ha scritto:Sì, ma la sospensione la devi rendere anche credibile. Vedasi Dangeos & dragons
Appunto, ti sei risposto da solo. Ai miei occhi se un drago che ha un'apertura alare di tre metri riesce a svolazzare tranquillamente in una foresta dove gli alberi sono appiccicati l'uno con l'altro l'autore tradisce il patto fatto con il lettore perché questo risalta ai suoi occhi. Non sto a chiedermi se ha i pettorali sviluppati per un'apertura del genere.
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Kramer76 ha scritto:Devil Mask ha scritto:Ma vogliamo parlare del Signore nero? Questo splendido personaggio inquietante e carismatico creato da Sclavi
Almeno agiva, combatteva, dava ordini a Mord, la sua presenza aleggiava sulla storia. Qui sta chiuso dentro un'alcova di un castello e lanciare proclami e fa tutto Mord...
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Capitan Kidd ha scritto:Il sassaroli ha scritto:Non condivido. La Sospensione dell'Incredulità è negli occhi di chi legge.doctorZeta ha scritto:Sì, ma la sospensione la devi rendere anche credibile. Vedasi Dangeos & dragons
Appunto, ti sei risposto da solo. Ai miei occhi se un drago che ha un'apertura alare di tre metri riesce a svolazzare tranquillamente in una foresta dove gli alberi sono appiccicati l'uno con l'altro l'autore tradisce il patto fatto con il lettore perché questo risalta ai suoi occhi. Non sto a chiedermi se ha i pettorali sviluppati per un'apertura del genere.
E daje... È una creatura MAGICA! non valgono per lui le regole della fisica, dell'avionica, della biologia!
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Ma dai! Allora anche un unicorno può sguazzare nel fondo degli oceani... Va bene la sospensione, ma rendiamola credibile
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Qualche post sopra è stato detto che l'unicorno non è in grado di salire una salita ripida...doctorZeta ha scritto:Ma dai! Allora anche un unicorno può sguazzare nel fondo degli oceani... Va bene la sospensione, ma rendiamola credibile
Comincio a credere che ci sia mooooooolto pregiudizio nell'approccio a questa storia...
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Sembra che andrò controcorrente affermando che ho trovato la storia discreta, sicuramente sopra la sufficienza (ma non tanto sopra). Molto fanno i disegni, certo, davvero validi.
Facendo un confronto con la prima storia di Golnor, la cosa che mi è saltata subito all'occhio è la differenza nell'ambientazione. La Golnor originale era un fantasy barbarico ispirato a Conan ma soprattutto a film fantasy tipo quelli di Ercole o Maciste, cosa evidente soprattutto nell'aspetto e nelle movenze della "bestia", che ricorda quando mettevano un'iguana su un plastico per far pensare a un mostro gigante, ma anche nell'esercito degli scheletri, che sembrava realizzato personalmente da Ray Harryhausen. E pure l'ambientazione, prevalentemente secca e desertica proprio come nei vecchi sandaloni.
In questa nuova versione Galad guadagna i pantaloni, e con lui tutto prende un aspetto più vicino al fantasy tolkeniano. Fitte foreste e ruscelli, Elfi meno fiabeschi e più realistici (nonostante i vestiti che sembrano ancora quelli degli gnomi di Babbo Natale), troll giganti, draghi che sembrano dei draghi e non dei lucertoloni.
Non so se questa scelta mi piaccia molto, perché rientramo in un sottogenere del fantasy ormai abusato, in cui scrivere qualcosa di nuovo risulta difficilissimo, infatti molti nemmeno ci provano. Nell'ultimo decennio siamo stati invasi da romanzetti fantasy con elfi, troll e orchi, tutti uguali e tutti pessimi, senza nessun guizzo d'inventiva, e chi legge fantasy probabilmente converrà con me che le cose più interessanti si trovano in quelli che si discostano da quell'ambientazione. Per dire, recentemente ho letto due splendide saghe fantasy, una ambientata completamente in una discarica e una nella firenze del 1300, in cui elfi e troll non si vedono nemmeno col binocolo. O con la visione a distanza, per rimanere in tema.
Guardiamo Dragonero, che a me piace: pur avendo come base un classico setting fantasy di tipo medievale, con tutte le solite razze, aggiunge sacco di elementi che rendono l'ambientazione varia e interessante, e il mondo complesso e vitale.
Ovvio che non si può approfondire troppo un'ambientazione in una storia di tre albi, ma proprio per questo avrei preferito che fosse stato mantenuto l'aspetto da "peplum" della prima storia, che avrebbe garantito un minimo di originalità in più.
Un altro difetto (molto soggettivo, in questo caso) è l'essere il seguito di troppa roba. A mio figlio settenne la prima storia di Golnor è piaciuta, ma se adesso volessi leggergli il seguito dovrei prima leggergli la storia di Lupo Solitario e l'orribile Zenith666, e per il 666 dovrei prima leggergli il numero 200 e magari spiegargli chi sono Xabaras e Dylan Dog, oppure fermarmi a spiegargli tutto, e lui avrebbe comunque la sensazione di entrare a film già iniziato. Tra l'altro io ho dovuto rileggermelo, il 666, perché non ne ricordavo nemmeno una parola, e ho capito perché me lo sono dimenticato. Imbarazzante, ecco cosa succede a schiacciare una storia in troppo poche pagine e affidando i disegni a un disegnatore che non c'entra nulla. Ma sto andando fuori tema.
Ben più grave come difetto è l'estrema facilità con cui passano a Gondor: teniamoci per mano e puff. E l'elfa non era nemmeno una maga. Mamma mia. Ma ci ero anche passato sopra, dando la colpa alla necessità di tenere basso il numero di pagine. Il proseguio della storia mi è sembrato discretamente interessante, ho seguito con piacere le vicende trovandole abbastanza appassionanti. C'è da dire che alla prima apparizione di Mord, letteralmente nella prima vignetta in cui compare, ho capito immediatamente la sua vera identità e il suo rapporto col Signore Nero, e infatti non mi ero sbagliato di una sillaba.
Ma la cosa peggiore è il finale, una roba così brutta da risultare imperdonabile. Come se l'autore si fosse accorto di colpo di aver finito le pagine."Ehi, abbiamo finito i fogli per la stampante!" "C'è un supermercato dall'altra parte della..." "No, no, va bene così, scrivo il finale su questo tovagliolo usato."
Fino a quel momento la storia andava avanti con i ritmi giusti e, pur con i difetti di cui sopra, mi stava appassionando, senza quel finale gli darei anche più della sufficienza. Ma il finale è quello, e sembra spremere in 10 pagine (esattamente da pag. 89, quando Zagor si risveglia davanti al Signore Nero) quello che si sarebbe dovuto raccontare in 50. Fai 40, toh. Auspico il ritorno alle storie che finiscono a metà volume, magari fastidioso per la collezione ma ottimo per dare loro il giusto spazio.
Facendo un confronto con la prima storia di Golnor, la cosa che mi è saltata subito all'occhio è la differenza nell'ambientazione. La Golnor originale era un fantasy barbarico ispirato a Conan ma soprattutto a film fantasy tipo quelli di Ercole o Maciste, cosa evidente soprattutto nell'aspetto e nelle movenze della "bestia", che ricorda quando mettevano un'iguana su un plastico per far pensare a un mostro gigante, ma anche nell'esercito degli scheletri, che sembrava realizzato personalmente da Ray Harryhausen. E pure l'ambientazione, prevalentemente secca e desertica proprio come nei vecchi sandaloni.
In questa nuova versione Galad guadagna i pantaloni, e con lui tutto prende un aspetto più vicino al fantasy tolkeniano. Fitte foreste e ruscelli, Elfi meno fiabeschi e più realistici (nonostante i vestiti che sembrano ancora quelli degli gnomi di Babbo Natale), troll giganti, draghi che sembrano dei draghi e non dei lucertoloni.
Non so se questa scelta mi piaccia molto, perché rientramo in un sottogenere del fantasy ormai abusato, in cui scrivere qualcosa di nuovo risulta difficilissimo, infatti molti nemmeno ci provano. Nell'ultimo decennio siamo stati invasi da romanzetti fantasy con elfi, troll e orchi, tutti uguali e tutti pessimi, senza nessun guizzo d'inventiva, e chi legge fantasy probabilmente converrà con me che le cose più interessanti si trovano in quelli che si discostano da quell'ambientazione. Per dire, recentemente ho letto due splendide saghe fantasy, una ambientata completamente in una discarica e una nella firenze del 1300, in cui elfi e troll non si vedono nemmeno col binocolo. O con la visione a distanza, per rimanere in tema.
Guardiamo Dragonero, che a me piace: pur avendo come base un classico setting fantasy di tipo medievale, con tutte le solite razze, aggiunge sacco di elementi che rendono l'ambientazione varia e interessante, e il mondo complesso e vitale.
Ovvio che non si può approfondire troppo un'ambientazione in una storia di tre albi, ma proprio per questo avrei preferito che fosse stato mantenuto l'aspetto da "peplum" della prima storia, che avrebbe garantito un minimo di originalità in più.
Un altro difetto (molto soggettivo, in questo caso) è l'essere il seguito di troppa roba. A mio figlio settenne la prima storia di Golnor è piaciuta, ma se adesso volessi leggergli il seguito dovrei prima leggergli la storia di Lupo Solitario e l'orribile Zenith666, e per il 666 dovrei prima leggergli il numero 200 e magari spiegargli chi sono Xabaras e Dylan Dog, oppure fermarmi a spiegargli tutto, e lui avrebbe comunque la sensazione di entrare a film già iniziato. Tra l'altro io ho dovuto rileggermelo, il 666, perché non ne ricordavo nemmeno una parola, e ho capito perché me lo sono dimenticato. Imbarazzante, ecco cosa succede a schiacciare una storia in troppo poche pagine e affidando i disegni a un disegnatore che non c'entra nulla. Ma sto andando fuori tema.
Ben più grave come difetto è l'estrema facilità con cui passano a Gondor: teniamoci per mano e puff. E l'elfa non era nemmeno una maga. Mamma mia. Ma ci ero anche passato sopra, dando la colpa alla necessità di tenere basso il numero di pagine. Il proseguio della storia mi è sembrato discretamente interessante, ho seguito con piacere le vicende trovandole abbastanza appassionanti. C'è da dire che alla prima apparizione di Mord, letteralmente nella prima vignetta in cui compare, ho capito immediatamente la sua vera identità e il suo rapporto col Signore Nero, e infatti non mi ero sbagliato di una sillaba.
Ma la cosa peggiore è il finale, una roba così brutta da risultare imperdonabile. Come se l'autore si fosse accorto di colpo di aver finito le pagine."Ehi, abbiamo finito i fogli per la stampante!" "C'è un supermercato dall'altra parte della..." "No, no, va bene così, scrivo il finale su questo tovagliolo usato."
Fino a quel momento la storia andava avanti con i ritmi giusti e, pur con i difetti di cui sopra, mi stava appassionando, senza quel finale gli darei anche più della sufficienza. Ma il finale è quello, e sembra spremere in 10 pagine (esattamente da pag. 89, quando Zagor si risveglia davanti al Signore Nero) quello che si sarebbe dovuto raccontare in 50. Fai 40, toh. Auspico il ritorno alle storie che finiscono a metà volume, magari fastidioso per la collezione ma ottimo per dare loro il giusto spazio.
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Re: Ombre su Golnor (n.682/683/684)
Il sassaroli ha scritto:Capitan Kidd ha scritto:Il sassaroli ha scritto:
Non condivido. La Sospensione dell'Incredulità è negli occhi di chi legge.
Appunto, ti sei risposto da solo. Ai miei occhi se un drago che ha un'apertura alare di tre metri riesce a svolazzare tranquillamente in una foresta dove gli alberi sono appiccicati l'uno con l'altro l'autore tradisce il patto fatto con il lettore perché questo risalta ai suoi occhi. Non sto a chiedermi se ha i pettorali sviluppati per un'apertura del genere.
E daje... È una creatura MAGICA! non valgono per lui le regole della fisica, dell'avionica, della biologia!
Beh, un attimo. Inserire la magia in un racconto non equivale a dire che vale tutto perché "tanto è fantasy". Se io posso accettare che un drago vola nonostante non abbia l'apertura alare adatta perché immagino che sia sostenuto da una qualche forma di magia (magari col fuoco scalda delle sacche d'aria contenute nel petto? ), non vuol dire che posso accettare che un drago passa dove non dovrebbe passare grazie a un'altra magia. Nel caso, l'autore dovrebbe dirmi prima che i draghi hanno anche questo potere.
Detto questo, al drago che non ci passa in mezzo agli alberi non avevo assolutamente fatto caso e mi sembra un po' voler cercare il pelo nell'uovo, non è che sia passato dentro una porta. La vedo come una piccola licenza poetica per rendere spettacolare la sequenza, casomai potremmo dire che il disegnatore ha appesantito troppo gli alberi. Questa storia ha altri difetti ben più evidenti.
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