La palude dei misteri (Zagor Più n.2)

kento ha scritto:Per me dal numero 600 in avanti (non proprio ieri, quindi) della serie regolare, gli episodi gravemente insufficienti sono "Non umani", "Zenith 666", "Kandrax!" e "Creatura d'acqua", quindi il livello medio rimane soddisfacente.

De gustibus.....

Storia abbastanza scorrevole e leggibile, che si difende bene pur presentando dei punti oscuri. Non la metto nel novero delle peggiori di Zamberletti, ma di certo non giustifica la spesa di 6,90 €. Zamberletti butta giù un'avventura con venature horror che si legge molto bene, anche se ricade in un suo difetto ciclico che è quello di ingolfare la vicenda di troppi personaggi e difatti il bel climax se ne va a puttane.

La parte migliore è sicuramente quella iniziale carica di ritmo e tensione. Nella parte centrale invece cominciano ad avvertirsi gli echi dell'ortodossia zamberlettiana, con i soliti trafficanti di armi e banditi che sembrano tutti uguali tra loro, tranne il capo, che si riconosce solo perché è leader, ma anche lui è caratterizzato in modo monocorde. L'unico che spicca un po' sugli altri è l'indiano rinnegato che però crepa dopo poche vignette. Di tutto il lotto il personaggio più debole è proprio Poe, che si riconosce soltanto per qualche citazione di qualche sua opera usata come didascalia, il resto è un personaggio moscio. Ha detto bene Il Moro: ci fosse stato al suo posto un altro scrittore o intellettuale neanche ce ne saremmo accorti. Mi è piaciuto invece Bennet, con i suoi incubi, le sue paure, anche se avrebbe meritato nel finale qualche spunto narrativo drammatico di più.

A me la donna magica tutta nuda, sadica e scuoiatrice è piaciuta. Una figura misteriosa e al contempo eroticamente kitsch esaltata nelle forme da Chiarolla che si muove molto bene tra gli anfratti paludosi della foresta. Anche questa forse avrebbe meritato maggior approfondimento (perché uccide solo i cattivi?).

Concordo infine anche io sul difetto non da poco, quello che Joey viene inseguito perché aveva visto lo scambio tra i trafficanti d'armi. Ora, a parte che parliamo di un ragazzino che non so quanto potesse capirci che i due gruppi stavano trafficando armi, ma poi era dalla sponda del fiume e anche abbastanza lontano e per di più al buio, francamente mi sembra improbabile che possa aver notato e capito tutto l'ambaradam. Un po' deboluccio quindi come pretesto per costruirci una sottotrama...

In definitiva una storia che si lascia leggere scorrevolmente pur se con qualche punto morto. Concordo con chi mi ha preceduto però che evidenzia il difetto zamberlettiano che punta sempre sulla solita solfa dei cattivi trafficanti d'armi fatti con lo stampino e l'ingolfare la storia di troppi personaggi, spesso uguali e inutili.

Riguardo Chiarolla si fa valere, tra dinamismi e un tratto a volte più pulito del solito, anche se pecca in qualche vignetta che risulta più approssimativa rispetto alle altre.

Voto 6,5

toro seduto ha scritto:noto poi un abisso di qualita' generale tra la "regolare e gli ultimi extra ..speciale , Bis , color , e appunto Zagor piu' ..

Il fatto è che una volta rimanevano in giacenza certe storie, al massimo te le trovavi su qualche almanacco, con la sovrapproduzione e multiuscita di varie collane si tende a pubblicare di tutto e di più. Comunque concordo.

Anche perché l'ordine è di pubblicare le giacenze

D'accordo sulle considerazioni di Dorian e Klain, io da Zamberletti ormai non mi aspetto più di tanto, ormai è questo. Almeno Perniola o Mignacco ogni tanto qualche colpo, qualche sussulto lo tirano fuori, Zamberletti sembra scrivere a metà senza sbavature ma anche col pilota automatico.

MASSIMO ha scritto:Allora li ho veramente risparmiati, questi 7 euro....

..direi di si

Io l'ho trovata monotona e tediante. Le uniche parti che suscitano un po' di interesse sono le misteriosi apparizioni e gli omicidi della donna della palude. Interessante e intrigante anche la vicenda di Bennet che dà il via al pretesto per costruirci intorno tutta la vicenda.
Il resto però mi sembra una fiera delle incongruenze.
Quando quella donna uccide dei militari è possibile che nessun forte militare abbia aperto un'inchiesta per interessarsene della vicenda? Perché Bennet viene allontanato dal corpo, ma i corpi dei militari uccisi restano lì, segno che nessun ufficiale militare se ne era interessato.
Dai tre evasi fuggiti da uno sceriffo poco reattivo che non hanno alcuna rilevanza in tutta la storia, potevano starci come potevano non starci non sarebbe cambiato nulla.
Ho trovato tutto troppo esagerato che Boone e i suoi sgherri abbiano deciso di seguire un ragazzino a costo di mettere in gioco la loro vita solo perché questo li aveva notati che stavano scambiando le armi. A parte che era buio, era lontano, ma il ragazzino non era neanche del posto, un po' difficile che nel caso lo fosse andato a raccontare sarebbe riuscito a fare i nomi della banda e a riconoscere i componenti.
Peccato perché era partita con una buona dose di mistero, poi un po' le incongruenze, un po' un ritmo che non decolla mai, un po' dei cattivi che sembrano tutti uguali la afflosciano. Discreti i disegni di Chiarolla, per una storia che secondo me è un altro fondo impolverato da magazzino che hanno tirato fuori per coprire l'uscita di questo mese perché avevano rinviato la storia di Rauch.

Storia: 5,5
Disegni: 6,5

Quale storia di Rauch è stata rinviata?

A quella che sta facendo con Chiarolla che prevede il ritorno di uno dei Dowler.

Wallenberg ha scritto:D'accordo sulle considerazioni di Dorian e Klain, io da Zamberletti ormai non mi aspetto più di tanto, ormai è questo. Almeno Perniola o Mignacco ogni tanto qualche colpo, qualche sussulto lo tirano fuori, Zamberletti sembra scrivere a metà senza sbavature ma anche col pilota automatico.

Zamberletti mi sembra molto Toninelli nel suo registro (nemici sparring partner anonimi, poco horror, uno Zagor simil tex, dialoghi texiani e pochi e zero sussulti di suspense).

Preacher ha scritto:A quella che sta facendo con Chiarolla che prevede il ritorno di uno dei Dowler.

Se intendi "Furia omicida", ci sarà Coppola ai pennelli... 
Uscirà a marzo, come confermato dallo stesso Jacopo.

kento ha scritto:

Preacher ha scritto:A quella che sta facendo con Chiarolla che prevede il ritorno di uno dei Dowler.

Se intendi "Furia omicida", ci sarà Coppola ai pennelli... 
Uscirà a marzo, come confermato dallo stesso Jacopo.

Sì sì Kento, sapevo. Mi sono confuso soltanto perché Chiarolla aveva disegnato la storia dove apparirono per la prima volta i pazzi dei Dowler.

Preacher ha scritto:A quella che sta facendo con Chiarolla che prevede il ritorno di uno dei Dowler.

..il disegnatore pero' e' Coppola in questo ritorno

toro seduto ha scritto:

Preacher ha scritto:A quella che sta facendo con Chiarolla che prevede il ritorno di uno dei Dowler.

..il disegnatore pero' e' Coppola in questo ritorno

Lo sapevo, ho capito, mi sono confuso. Ho già risposto a Kento sopra.

Arrivo nettamente in ritardo e vado leggermente controcorrente, avendo votato 7 (anche se sarebbe un po' stiracchiato) alla storia.
Non sono sfuggiti nemmeno a me i difetti principali rilevati un po' da tutti, come il sovraffollamento finale nella palude con alcuni personaggi inutili, come gli evasi, e altri, come il sergente Bennet, che al contrario avrebbero meritato maggiore approfondimento.
Sono anche d'accordo che la fata che aiuta i buoni e punisce i cattivi sia abbastanza infantile, anche se è figlia dell'attuale caratterizzazione dei personaggi, che (purtroppo) sta prendendo sempre più campo, rigidamente divisi in buoni e cattivi a tutto tondo, senza alcuna sfumatura.

Però tutto sommato ho apprezzato anche alcune cose, prima fra tutte il modo in cui viene presentato il soprannaturale: finalmente non la solita inutile pletora di mostri e mostriciattoli, ma un unico elemento soprannaturale che ogni tanto a piccole dosi fa capolino su un soggetto realistico.
E mi è piaciuto anche il finale poetico con le considerazioni di Poe sui sogni e sulle illusioni, che ci restituiscono il suo lato sognatore e visionario, dopo che effettivamente per tutto il corso della storia la sua presenza era parsa abbastanza inutile ed era stato messo in risalto solo il suo essere alcolizzato.  

Infine, forse ho interpretato male, ma per me è un pezzo di bravura, perché riesce a dire senza dire, proprio quello che ha deluso molti, ossia che Zagor se ne vada dalla palude senza voler scoprire il mistero.
Ma Zagor ha capito tutto (secondo me)! E fa le stesse riflessioni e giunge alle stesse conclusioni di Poe.
Si capisce che ha capito quando chiede allusivamente a Poe, sicuro dell'esistenza della fata, se sapesse qualcosa che gli altri ignoravano. E lo scrittore balbetta senza rispondere, rivivendo mentalmente il suo salvataggio da parte della fata.
Insomma, ormai Zagor risolve a occhi chiusi enigmi impossibili, vuoi che da questi indizi non abbia intuito come stavano le cose?
E in questo tenersi per sé il segreto, coerente col carattere del Nostro, ho colto richiami nolittiani, in particolare a Terre bruciate (fatte ovviamente le dovute proporzioni), quando i nostri decidono di non rivelare a nessuno quello che avevano visto nel deserto.
Per me questo finale riscatta tutte le incertezze della trama, che pure ci sono, specie nella parte centrale e pre-finale.

Sam Fletcher ha scritto:
Però tutto sommato ho apprezzato anche alcune cose, prima fra tutte il modo in cui viene presentato il soprannaturale: finalmente non la solita inutile pletora di mostri e mostriciattoli, ma un unico elemento soprannaturale che ogni tanto a piccole dosi fa capolino su un soggetto realistico.

La ritengo una storia appena sotto la sufficienza ma su questo concordo ed è così che l'elemento soprannaturale dovrebbe essere trattato. Un solo elemento horror che emerge e deflagra nella sua massima potenza di sense of wonder,ma le basi devono essere realistiche.

Discreta, a mio giudizio, questa storia di Zamberletti, che, seppur non eguagli in bellezza la sua ottima sceneggiatura "La nave fantasma", è comunque promossa e va ben oltre la sufficienza. Zamberletti crea una storia discretamente sceneggiata con la giusta dose di mistero e azione. L'alone di mistero intorno alla donna della palude è interessante; forse avrei preferito che nel finale si scoprisse qualcosa di più su di lei, ma comunque anche la scelta di lasciare numerosi interrogativi su di lei ha senso. Purtroppo non sono mancati alcuni errori davvero infelici: il ragazzino "rapito", ad esempio, viene colpito alla spalla da una fucilata e continua a correre come niente fosse, per poi dire che è una ferita da nulla! Oppure, in una scena Zagor si mette alla ricerca del bambino che aveva salvato qualche tavola prima. A parte questi spiacevoli svarioni, la storia si fa leggere e, per me, non è affatto tra le peggiori dell'anno.
Ai disegni troviamo Chiarolla, che, pur non essendo uno dei miei disegnatori preferiti, si esalta nel dinamismo (ricreato molto bene), nelle figure femminili e negli sfondi naturali.
Copertina di Piccinelli molto bella, come al solito.

Storia: 7
Disegni: 7