Re: Zombi a Darkwood (n°663/664)

Da Preacher Gio 12 Nov 2020, 01:29

capelli d'argento ha scritto:
Se cambiare, però, significa leggere storie sciape e mediocri ormai da anni oppure lo Zagor 666, lo Zagor Rambo o, ancora, il Kandrax "psichedelico" dove non si capisce un c..., beh, arriveranno anche ( forse ) alcuni lettori giovani ma

Mammanco quelli. Aggiungo però che magari la modernità fosse come certe trovate narrative di questa vicenda (anche se non mi hanno lasciato entusiasta al 100%).

Da doctorZeta Gio 12 Nov 2020, 05:10

I fidanzatini sono morti. Marolla dixit

Da **Kramer76** Gio 12 Nov 2020, 10:24

c'era bisogno della spiegazione per capirlo? altra bella citazione peraltro

Da KLAIN Gio 12 Nov 2020, 10:32

È evidente che anche il morbo moreniano-spiegazionista sta contagiando qualcuno, siamo subissati dalle pandemie!

Da Ospite Gio 12 Nov 2020, 15:18

doctorZeta ha scritto:I fidanzatini sono morti. Marolla dixit

Sì, anche a me è sembrato chiaro. Marolla lascia i due mano nella mano e fermi in attesa della morte per mano degli zombi a godersi gli ultimi minuti di vita. Ma è chiaro la fine che faranno.

Da **wakopa** Gio 12 Nov 2020, 15:48

ma Carluccia lo dice pure espressamente che sono stati morsi stella2

Da **Kramer76** Gio 12 Nov 2020, 16:02

ci stava bene "where's my mind" su quella scena Very Happy

Da Sam Fletcher Gio 12 Nov 2020, 17:29

Mah...nella domande a Moreno Burattini il 90% degli utenti chiede ritorni di personaggi insignificanti. Su questa storia c'è chi avrebbe voluto delle tavole in più per spiegare l'ovvio, tipo che fine abbiano fatto i fidanzatini... a volte mi viene il dubbio che siamo noi di questo forum i marziani Rolling Eyes

Da Ospite Gio 12 Nov 2020, 19:42

Mi sono molto divertito a leggere questa storia, dinamica, piena d'azione e frenetica, senza spiegazionismi e flashback inutili.
Il fatto che Marolla non si sia rifatto al classico in tema di zombi in finale lo trovo un bene; meglio qualcosa di innovativo e che non leda i canoni zagoriani piuttosto che uno scimmiottare maldestramente nemici o atmosfere del passato.
Marolla scrive una storia molto bene che non scivola mai nel banale, con dialoghi vulcanici, coloriti, originali, forse un tantino sopra le righe ma comunque nulla di dannoso per il lettore.

E soprattutto, tanta azione incessante e tanta suspense che non lascia un attimo di respiro. Qualche esempio pratico?
Inizio a parte dove gli zombi conquistano subito la città e il clima claustrofobico cito la fuga col battello, gli zombi rincoglioniti dai razzi sparati in aria, Zagor che passa in mezzo gli zombi bloccati, tutta la corsa contro il tempo finale che culmina con la mattanza di zombi e il sacrificio umano di Lost Boy (qui magari serviva qualche pagina in più non per spiegare, ma per dedicargli più spazio come comprimario, idem a tutta la banda Lizzard).

Per chi poi si lamentava di un Cico un po' messo da parte nelle ultime Novels, nello Speciale di Secchi leggere questa storia rappresenterà una boccata d'ossigeno fondamentale visto che il messicano è onnipresente, pasticcione e anche determinante. Fa dei siparietti divertenti nel mezzo dell'azione drammatico/avventurosa (vedi quando butta quel razzo per sbaglio sulla cabina). Un po' sopra le righe che Pat alla fine provi addirittura attrazione per lui dopo tutte le imprecazioni e bestemmie che gli ha lanciato.
Bello il finale: palpitante, unica superstite Pat e che comunque lascia un po' d'amaro in bocca viste le tanti morti e i danni creati a Red Hook.

Il resto dei personaggi sono tutti ben definiti e non ce n?è uno che sia superfluo, ma tutti sono inseriti bene come un divertente e intrigante puzzle.
Nel complesso una bella storia: originale, divertente, palpitante.
Molto indovinati i disegni di Bisi.

Da Ospite Gio 12 Nov 2020, 19:54

Sam Fletcher ha scritto:Mah...nella domande a Moreno Burattini il 90% degli utenti chiede ritorni di personaggi insignificanti. Su questa storia c'è chi avrebbe voluto delle tavole in più per spiegare l'ovvio, tipo che fine abbiano fatto i fidanzatini... a volte mi viene il dubbio che siamo noi di questo forum i marziani

Su che fine abbiano fatto Carla e il ragazzo con il braccio monco non c'è bisogno di una spiegazione e sono d'accordo.
Però qualche in pagina in più per approfondire la personalità del ragazzo che si pente un po' troppo repentinamente sì. Anche Lizard è un personaggio coi fiocchi che avrebbe meritato maggiore spazio.

Da Preacher Ven 13 Nov 2020, 00:23

Lapalette ha scritto: Un po' sopra le righe che Pat alla fine provi addirittura attrazione per lui dopo tutte le imprecazioni e bestemmie che gli ha lanciato.

Beh, è vero che l'ha trattato un po' come lo scemo della compagnia, si dice però che spesso chi disprezza compra.

Da Tonka Ven 13 Nov 2020, 15:09

Purtroppo nei guai in cui mi trovo non posso seguirvi ma proprio per distrarmi ho letto tutta in un fiato l’avventura che avvincente ed incalzante il fiato lo toglie davvero. Bellissima la prima parte mentre la seconda a tratti mi sembra troppo affrettata ( a volte sembra tagliata come se fosse stata scritta per più tavole e poi mozzata per farla stare in due album ) e certe situazioni anche poco probabili. Ora parlare di probabile in una storia carica di zombie sembra un assurdo ma pur nella sua particolare irrealtà quel che resta realistico tale si poteva renderlo. Parlo ad esempio del puma che per uno sberleffo fugge come un gattino neanche visto dai pellerossa che però riescono a colpire lo spirito con la scure ...o il fatto che in un nano secondo al giovane Migizi gli viene spifferata la realtà dei fatti per di più senza che il falso padre a un tiro di sputo se ne renda conto... o che la donna preferisca farsi un sorsetto... che in quella disperata situazione ci può anche stare... per poi gridare il suo amore a chi gli sta accanto e dimenticarsi dei suoi bimbi. Comunque resta una storia bella. Bravo Marolla voto 8. Bisi resta uno dei miei preferiti anche se gradirei che avvicinasse tra loro gli occhi perché se in certi casi può essere suggestivo in altri... specie nei primi piani... stonano un po’ 8 anche a lui

Da Ospite Ven 13 Nov 2020, 18:57

Tutte sviste molto marginali alle quali uno ci passa sopra o non ci fa caso di fronte una sceneggiatura avvincente e briosa come questa Tonka.

Da doctorZeta Ven 13 Nov 2020, 22:05

@Tonka, quali guai? Spero niente di grave Shocked

Da **Smiling Joe** Sab 14 Nov 2020, 10:37

Samuel M ha scritto:
Kramer76 ha scritto:

Interessanti i tuoi poteri telepatici ed esoterici, Kramer. Hai postato proprio una bella tavola di Virginia Humboldt. HAI PROPRIO LETTO NEL FUTURO.

Cioè stai scrivendo una storia con protagonista Virginia? flower

Da Tonka Sab 14 Nov 2020, 13:10

Smash ha scritto:Tutte sviste molto marginali alle quali uno ci passa sopra o non ci fa caso di fronte una sceneggiatura avvincente e briosa come questa Tonka.

Non farci caso no... passarci sopra si può.... forse se era Burattini lo cazziavate di più. Wink

Da Tonka Sab 14 Nov 2020, 13:15

doctorZeta ha scritto:@Tonka, quali guai? Spero niente di grave

Qualche settimana fa... di notte... la pompa di calore accesa per mantenere una certa temperatura in negozio... ha preso fuoco. Fortunatamente si è auto estinta restando senza ossigeno ma mi ha devastato il negozio tra fumo e fuliggine. Essendo mio un negozio particolare penso riuscirò ad aprire solo che a inizio dicembre con notevoli difficoltà.

Da doctorZeta Sab 14 Nov 2020, 13:25

Mi dispiace

Fatti forza!

Da Preacher Sab 14 Nov 2020, 15:31

Una storia che mi è piaciuta ma lasciato un senso non di amaro in bocca, ma di una sensazione di una lauta e deliziosa cena alla quale è mancato qualcosa e che si è consumata troppo in fretta, come quando il cameriere e il gestore di un ristorante ti portano nel lasso di poco tempo un ricco antipasto, un bel primo, vino e dessert.
Alla fine però sono soddisfatto, voto 7,5 e Marolla fa centro alla sua terza prova zagoriana, supportato da un Bisi in stato di grazia che esalta e che si esalta con ottimi chiaroscuri e un magistrale uso dei neri. Orripilanti i suoi zombi, ben delineati nelle mimiche facciali i cattivi e i buoni, così come perfetta la resa di Zagor (sempre più lontano da un modello ferriano al quale il disegnatore piacentino ammiccava un po' inizialmente ma va bene ugualmente) e Cico.

Venendo alla storia è sicuramente un Marolla ad alti livelli che gioca molto la trama sul modello degli action movie horror degli ultimi tempi. Nessun problema ad aver visto degli zombi moderni e veloci che secondo me hanno dato lo stesso brio e la stessa tensione della vicenda che avrebbero potuto dare quelli di Vudu o di Romero. Il problema è che parlando di linguaggio moderno ho trovato fuori luogo certi dialoghi troppo conformi ai giorni nostri "venite dalla zia" e "andiamo ad arrostire gli zombi" che mi sembrano delle fessate per ammiccare ai teenager. Restando in tema di trovate originali mi è piaciuta molto invece la bevuta di whisky insieme che si fanno Carla e Jim aspettando l'arrivo degli zombi che ne decreteranno la loro fine sotto un cielo stellato e con una bella luna.

La cosa più riuscita sono le caratterizzazioni dei due pards protagonisti: Zagor e Cico. Il primo assoluto risolutore e mai messo in ombra dai tanti comprimari presenti, leader, trascinatore, ogni tanto anche in difficoltà e non il supereroe che risolve tutto con due cazzotti e due legnate. E Cico; pasticcione, divertente e anche determinato. Sullo sfondo Marolla ci lascia l'interrogativo che anche il messicano potrebbe vivere la sua liason d'amour con Pat, che lo ha preso di mira per tutta la storia con sbeffeggiamenti continui. Certo che non mi sembrerebbero una coppia assortita, troppo avventuriera la ragazza per un pasticcione come il nostro.

Tutta la vicenda è focalizzata su una corsa contro il tempo da parte di Zagor e tutta la comitiva per salvarsi, il ritmo è molto frenetico, specie nel primo albo dove magari serviva più preparazione e suspense (passano 30 pag e Red Hook è già tutta infettata), però non c'è una scena o un personaggio che siano "lettera morta", tutto si svolge bene destando grossa curiosità e tensione anche se con qualche pausa di più ce lo saremmo gustati meglio. Certo, qualche soluzione seppur eccentrica e originale e quantomeno discutibile. Mi riferisco ai razzi che una volta mandano in bambola gli zombi, mentre quando Zagor li spara in aria nel finale tutti gli zombi accorrono verso di lui come se fossero invitati a una festa. Non è chiaro nemmeno perché il figlioccio di Lizard abbia deciso di sacrificarsi in quel modo. Cioè ti sei liberato del tuo padrigno, hai la possibilità di vivere una vita serena, ti butti insieme a un'orda di zombacci? Mah.

Al netto di certe perplessità e di qualche battuta troppo moderna messa in bocca ai personaggi, una buonissima storia con la speranza di vedere Marolla più spesso presente su Zagor.

Da Ospite Sab 14 Nov 2020, 16:42

Io il mio giudizio finale è a metà via tra gli entusiasti e i delusi (Andrea, Olimpia...).
La storia mi è piaciuta, c'è la giusta tensione pathos, è divertente, vivace, grazie a un ottimo impiego di Cico che non è ridotto a fare due semplici battute sul cibo.
I personaggi sono tutti coloriti, divertenti, affascinanti; dal bandito con le citazioni di Eraclito al capo indiano fino alla pazza Pat.
Il ritmo è scorrevole e non ci sono punti morti né spiegazionismi ammorbanti.
Quello che non mi ha convinto è il piano finale: Zagor porta gli zombi tutti sopra al convento per farli poi precipitare giù nel vuoto. Che siano precipati i primi dieci/venti ci può stare, ma il resto dopo che aveva visto precipitare i primi poteva fermarsi. Il sacrificio finale di Lost l'ho trovato troppo sopra le righe. Prima uccide Lizzard, poi si sacrifica. Lo avrei trovato credibile se ci fosse stata un po' di preparazione, ma se me lo fai in due vignette che questo prima si redime uccidendo il falso padre e poi si sacrifica non ci sto da lettore. Così come da lettore avrei preferito che la preparazione all'entrata in gioco della minaccia di una città letteralmente infettata fosse stata preparata con più suspense e invece a inizio storia gli zombi sono già centinaia e hanno invaso Red Hook. Non capisco questo guardare a questi metodi narrativi strizzando l'occhio al cinema o alla narrativa moderna, ritengo che indipendentemente dall'epoca una delle regole sia quella di mascherarla la minaccia e farla entrare lentamente nel fulcro della storia a piccoli passi.
Tutto sommato una storia carina, con un bel Cico come detto e uno Zagor molto carismatico.
Disegni di Bisi molto incisivi con tavole spettacolari.

Storia: 7
Disegni: 8,5

Da Ospite Dom 15 Nov 2020, 00:10

Preacher ha scritto:
Lapalette ha scritto: Un po' sopra le righe che Pat alla fine provi addirittura attrazione per lui dopo tutte le imprecazioni e bestemmie che gli ha lanciato.

Beh, è vero che l'ha trattato un po' come lo scemo della compagnia, si dice però che spesso chi disprezza compra.

E' un detto...però mi sembra un po' inverosimile che una dopo averlo trattato a pesci in faccia dichiari un'attrazione per lui.
La cosa finale poteva anche starci, ma secondo me necessitava di un processo di maturazione differente all'interno della storia.

Da LuxorAlfa Lun 16 Nov 2020, 00:41

Capitan Kidd ha scritto:Io il mio giudizio finale è a metà via tra gli entusiasti e i delusi (Andrea, Olimpia...).
La storia mi è piaciuta, c'è la giusta tensione pathos, è divertente, vivace, grazie a un ottimo impiego di Cico che non è ridotto a fare due semplici battute sul cibo.
I personaggi sono tutti coloriti, divertenti, affascinanti; dal bandito con le citazioni di Eraclito al capo indiano fino alla pazza Pat.
Il ritmo è scorrevole e non ci sono punti morti né spiegazionismi ammorbanti.
Quello che non mi ha convinto è il piano finale: Zagor porta gli zombi tutti sopra al convento per farli poi precipitare giù nel vuoto. Che siano precipati i primi dieci/venti ci può stare, ma il resto dopo che aveva visto precipitare i primi poteva fermarsi. Il sacrificio finale di Lost l'ho trovato troppo sopra le righe. Prima uccide Lizzard, poi si sacrifica. Lo avrei trovato credibile se ci fosse stata un po' di preparazione, ma se me lo fai in due vignette che questo prima si redime uccidendo il falso padre e poi si sacrifica non ci sto da lettore. Così come da lettore avrei preferito che la preparazione all'entrata in gioco della minaccia di una città letteralmente infettata fosse stata preparata con più suspense e invece a inizio storia gli zombi sono già centinaia e hanno invaso Red Hook. Non capisco questo guardare a questi metodi narrativi strizzando l'occhio al cinema o alla narrativa moderna, ritengo che indipendentemente dall'epoca una delle regole sia quella di mascherarla la minaccia e farla entrare lentamente nel fulcro della storia a piccoli passi.
Tutto sommato una storia carina, con un bel Cico come detto e uno Zagor molto carismatico.
Disegni di Bisi molto incisivi con tavole spettacolari.

Sono d'accordo, e' una storia che mi ha moderatamente entusiasmato, una storia discreta. Dopo le prime due storie eccellenti scritte da Marolla con questa terza prova secondo me l'autore fa un passo indietro. Questi ritmi narrativi frenetici che attraversano la sceneggiatura sono piu' adatti al cinema. Poi se vuoi proprio ispirarti a delle saghe cinematografiche (o a dei videogame storici) bisogna rendere questi "zombi veloci" molto piu' pericolosi, non solo attraverso il criterio dello splatterometro. Basta pensare a Resident Evil dove gli infetti hanno una super-aggressivita' ed una super-resistenza che amplifica la loro epicita'. Oppure mi viene da pensare al "Trono di Spade" dove gli Estranei o i Non Morti sono sotto il comando di un super-capo, un vero Leader carismatico. In questa storia gli Zombi veloci non hanno un capo che li guida, sono relativamente facili da abbattere e procedono un po' a casaccio. Insomma sembrano dei mezzi deficienti. E in effetti alla fine muoiono come tanti deficienti precipitando tutti nel vuoto. Possibile che non se ne salvi nemmeno uno ???? La cosa che ho apprezzato di piu' e' il ruolo di Cico che brilla da vera superstar. Stuzzicanti i siparietti con la pazza Pat, indimenticabile la gag di Cico con le salsicce, ma soprattutto la scena dei fuochi d'artificio e' davvero originale. Molto tenera e struggente anche la scena dei fidanzatini ormai spacciati a causa del morbo. Da notare anche il fatto che ormai la testata di Zagor sia diventata un contenitore di citazioni filosofiche. Un conto pero' e' vedere un professore o uno studioso citare Platone, altra cosa e' vedere un criminale della frontiera citare addirittura Eraclito, il filosofo del divenire (Panta rei..tutto scorre). Personalmente l'ho trovato un tantino fuori luogo (anzi ci sarebbe del materiale per Crozza). I disegni di Bisi sono eccellenti sia per le scene spettacolari che per l'accuratezza dei chiaroscuri. Peccato che la rappresentazione grafica di Zagor non sia di mio gradimento. In alcune scene ho visto uno Spirito con la Scure in evidente sovrappeso, ingrassato, cicciottello. O forse Cicciobello, visto che ha pure un volto rotondo e paffutello, poco realistico e piu' adatto ad un cartone animato. Per fare un esempio nella seconda vignetta a pag. 93 del primo albo vediamo il nostro eroe che vola aggrappato ad una liana. Beh...e' quasi un miracolo che la liana non si spezzi...D'accordo personalizzare un eroe, ma cosi' siamo troppo lontani dallo Zagor di Ferri.
Voto alla storia 7
Voto ai disegni 8

Da doctorZeta Lun 16 Nov 2020, 08:28

La scena dei fuochi d'artificio non è originale, ma è presa da un cult (almeno cult lo è per me...)

Da Ospite Lun 16 Nov 2020, 16:37

Impeccabile come sempre Capitan Kidd, intervento che fornisce alcuni spunti anche quello di Luxor. A me la storia è piaciuta come ho scritto, ma più che narrare con pathos sembra che Marolla si sia divertito a fare questo continuo gioco di citazioni nella storia.

Da Ospite Lun 16 Nov 2020, 16:53

Tonka ha scritto:
Smash ha scritto:Tutte sviste molto marginali alle quali uno ci passa sopra o non ci fa caso di fronte una sceneggiatura avvincente e briosa come questa Tonka.

Non farci caso no... passarci sopra si può.... forse se era Burattini lo cazziavate di più.

Sono tutte incongruenze marginali. La donna si fa un sorsetto prima della morte perché sa che per lei è finita, non sta a pensare ai bimbi. I puma o leoni di montagna se vedono un branco di uomini in gruppo fuggono.
Sono difettucci ma neanche tanto che spariscono in una storia avvincente e briosa.
E Burattini non c'entra nulla, che sia Burattini, Rauch o Marolla poco cambia.

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