L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
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L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)


Soggetto e sceneggiatura: Marcello Toninelli
Disegni: Franco Donatelli
Copertina: Gallieno Ferri
Una serie di misteriose uccisioni si verifica a Darkwood. E tutte mentre nei pressi c'è soltanto Zagor! I Tunican di Tawar credono che, perciò, lo Spirito con la Scure sia il colpevole: magari uno spirito maligno si è impossessato di lui! Zagor, però, prosegue le sue indagini, per scoprire chi è il vero assassino...
Non credendo alla colpevolezza di Zagor, Tawar ha lasciato il comando della sua tribù all'irrequieto Shenankar. Il vecchio indiano riesce, però, a scoprire un indizio, ma viene ucciso; prima di morire, comunica quanto ha saputo allo Spirito con la Scure che, così, riesce a localizzare l'incredibile base dei suoi nemici...
Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Il topic nel vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=5798&highlight=&mforum=ramath
Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Alla sua terza prova Toninelli mette Zagor in una situazione difficile, ritenuto colpevole da un'intera tribù che gli dà la caccia per ucciderlo.
Buona l'idea dei teli mimetici e coraggiosa l'iniziativa di far morire un personaggio importante come Tawar, che era tra gli amici di seconda fascia dello spirito con la scure.
Il tutto si svolge in una corsa contro il tempo durante la quale la soluzione sembra impossibile e viene, infatti, offerta su un piatto d'argento dallo stregone morente.
Voto alla storia: 7,4
Voto ai disegni: 8
Buona l'idea dei teli mimetici e coraggiosa l'iniziativa di far morire un personaggio importante come Tawar, che era tra gli amici di seconda fascia dello spirito con la scure.
Il tutto si svolge in una corsa contro il tempo durante la quale la soluzione sembra impossibile e viene, infatti, offerta su un piatto d'argento dallo stregone morente.
Voto alla storia: 7,4
Voto ai disegni: 8
Ultima modifica di Andrea67 il Lun 27 Set 2021, 20:40 - modificato 3 volte.
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Gran bella storia! Ottimo il quartetto dei "Professionisti" incaricati da misteriosi speculatori terrieri a mettere a ferro e fuoco una regione per poterseno dopo impossessare per poco denaro..
Il primo albo è molto bello con il mistero delle uccisioni degli indiani e di cui Zagor è incolpato.
Coraggiosa la scelta di Toninelli di far morire Tawar, anche se era un bel personaggio e poteva ancora dire molta sulla serie!
Bellissima la scena quando Zagor giura vendetta sul corpo senza vita di Tawar!
Ottimo anche il finale!
Disegni sempre molto belli quelli di Donatelli!
voto storia: 9
voto disegni: 8.5
Il primo albo è molto bello con il mistero delle uccisioni degli indiani e di cui Zagor è incolpato.
Coraggiosa la scelta di Toninelli di far morire Tawar, anche se era un bel personaggio e poteva ancora dire molta sulla serie!
Bellissima la scena quando Zagor giura vendetta sul corpo senza vita di Tawar!

Ottimo anche il finale!
Disegni sempre molto belli quelli di Donatelli!
voto storia: 9
voto disegni: 8.5
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)

l'assassino di darkwood
numeri 215, 216 e 217, testi toninelli, disegni donatelli
storia secondo me un pò sopravvalutata, però ammetto che è interessante, in continuità con lo zagor originale, ma con i mezzi di toninelli
la darkwood toninelliana/donatelliana è piuttosto "spoglia", ma, almeno in questo caso, ricca di piccoli dettagli che la rendono più "viva"
zagor che all'inizio aiuta a mettere a posto un argine, le varie "sagre", i bighorn, l'aneddoto di zagor sulla grotta usata in passato
toninelli mostra personalità prendendosi il rischio di eliminare tawar e imbastendo un piccolo complotto, con sottomarino e teli mimetici
ma rimango dell'idea che non fosse assolutamente adatto a diventare il "titolare" di una testata così importante...
strana e insolita la morte di uno dei killer, forse d'infarto
copertine abbastanza sottotono
voto 7
Ultima modifica di Kramer76 il Mar 22 Dic 2020, 12:57 - modificato 6 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Kramer76 ha scritto:
non mi spiego il culto di questa storia. forse il ritorno al villaggio sommerso, la presenza di tawar... paragonabile a doney in vendetta trasversale? forse il sotto-marino...
http://ioedante.blogspot.it/2013/09/dottor-toninelli-e-mister-zagor-quinta.html
Toninelli:De "L'assassino di Darkwood" non ricordo molto.
L'idea del gruppo di assassini che cercano di far apparire Zagor come il colpevole dei loro delitti, come tutte le idee, chissà com'è nata. Da vari elementi "frullati" nel cervello finché non ne è uscito un abbozzo di soggetto.
Ricordo chiaramente di aver consultato l'enciclopedia "Come funziona" (una delle tante che, prima dell'avvento di internet, affollavano le mie librerie per le necessità di documentazione richieste dalla professione), trovandoci un'illustrazione dell'American Turtle, uno dei primi tentativi di macchina sommergibile (citata in didascalia nella storia), ma non so se è stato quello uno degli spunti primigeni, o se su quelle pagine sono arrivato solo in un momento successivo per verificare se all'epoca dello Spirito con la Scure era realistico utilizzare un veicolo del genere (anche se di ben più fantastici se ne erano già visti, nella serie; ma qui si trattava di mezzi a disposizione di mercenari "normali").
Anche in quest'avventura ho fatto "tornare" un personaggio (e altri nel ruolo di comparse) già apparso in passato, Tawar. Ma se con Cico mi ero divertito a sorprendere il lettore facendolo diventare temporaneamente un fuorilegge, stavolta sono stato molto più drastico nell'intervenire su un character abbastanza amato dai lettori: l'ho fatto uccidere.
Consapevole che ogni mia scelta narrativa era comunque controllata dai baldi Canzio e Sclavi, mi sentivo evidentemente già "padrone" del personaggio e abbastanza libero da manipolare e rimodulare a modo mio il mondo creato da Bonelli/Nolitta."

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Toninelli ormai al timone della serie dimostra se non altro di conoscerla molto bene specificando tutto nei minimi dettagli. Qui recupera un personaggio di un certo spessore, lo stregone Tawar nominato da Zagor capo dei Tunican e che aveva avuto poi un ruolo importante nell' epica "Hellingen".
Purtroppo questo suo nuovo ritorno non è del tutto convincente, i suoi poteri sembrano averlo abbandonato, passi per la scelta di farlo morire ma tutto avviene troppo frettolosamente e avrebbe dovuto lasciare Zagor molto più scosso sia nel momento del trapasso che alla fine dell'avventura.
La storia presenta comunque degli aspetti positivi :il tema giallo delle inspiegabili uccisioni suscita un certo interesse anche se forse viene ripetuto una volta di troppo. Gli avversari di Zagor sono di un certo spessore, si ricorda il quadro de "l'ultima battaglia del grosso" e la fuga del capo con la sua fine in preda al terrore come io prediligo per i villan piuttosto che con un semplice risolutivo colpo di pistola.
VOTO 6,5
Purtroppo questo suo nuovo ritorno non è del tutto convincente, i suoi poteri sembrano averlo abbandonato, passi per la scelta di farlo morire ma tutto avviene troppo frettolosamente e avrebbe dovuto lasciare Zagor molto più scosso sia nel momento del trapasso che alla fine dell'avventura.
La storia presenta comunque degli aspetti positivi :il tema giallo delle inspiegabili uccisioni suscita un certo interesse anche se forse viene ripetuto una volta di troppo. Gli avversari di Zagor sono di un certo spessore, si ricorda il quadro de "l'ultima battaglia del grosso" e la fuga del capo con la sua fine in preda al terrore come io prediligo per i villan piuttosto che con un semplice risolutivo colpo di pistola.
VOTO 6,5
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Un buon giallo che trasporta molto bene; all'inizio e per un lungo tratto della vicenda avevo pensato che il vero assassino fosse Shenankar. Mano mano il mistero si infittisce e ti tiene incollato alla vicenda.
Coraggiosa da parte di un Toninelli alle prime volte alle prese con Zagor di far morire Tawar, che costituisce un momento toccante, anche se la morte dello stregone come vedremo in futuro per la continuity sarà del tutto ininfluente.
Buone alcune trovate sparse per la storia: l'inseguimento con le liane lanciando urla al capo dei banditi terrorizzandolo, la trovata dei teli mimetici dei banditi stessi. Banditi caratterizzati più per l'aspetto fisico che per quello psicologico: "il grosso" e il nano, che uno non è che fosse un grande armadio e l'altro non mi sembrava così tanto basso. Comunque...
Qualche dialogo macchinoso e un finale dove questi banditi erano stati tutti addestrati alla perfezione a livello strategico-militare e fisico, e poi uno cade accidentalmente su un pugnale conficcato a terra causa una storta, e un altro muore dopo una corsa per un infarto.
Qualche sbavatura, ma sempre ottimi i disegni di Donatelli.
Storia: 7
Disegni: 9
Coraggiosa da parte di un Toninelli alle prime volte alle prese con Zagor di far morire Tawar, che costituisce un momento toccante, anche se la morte dello stregone come vedremo in futuro per la continuity sarà del tutto ininfluente.
Buone alcune trovate sparse per la storia: l'inseguimento con le liane lanciando urla al capo dei banditi terrorizzandolo, la trovata dei teli mimetici dei banditi stessi. Banditi caratterizzati più per l'aspetto fisico che per quello psicologico: "il grosso" e il nano, che uno non è che fosse un grande armadio e l'altro non mi sembrava così tanto basso. Comunque...
Qualche dialogo macchinoso e un finale dove questi banditi erano stati tutti addestrati alla perfezione a livello strategico-militare e fisico, e poi uno cade accidentalmente su un pugnale conficcato a terra causa una storta, e un altro muore dopo una corsa per un infarto.


Qualche sbavatura, ma sempre ottimi i disegni di Donatelli.
Storia: 7
Disegni: 9
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
I veri assassini restano misteriosi fino
alla fine. Un vero psycho-drama davvero
indimenticabile. Capolavoro di Toninelli,
coadiuvato da un grande Donatelli
alla fine. Un vero psycho-drama davvero
indimenticabile. Capolavoro di Toninelli,
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Capolavoro è un po' esagerato, ottima storia, comunque
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E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Fabri73 ha scritto:I veri assassini restano misteriosi fino
alla fine.
Forse Toninelli si era lasciato aperta la possibilità di un seguito.
il mandante di quella banda rimane celato in effetti.
Smash- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
speriamo non legga BurattiniSmash ha scritto:
il mandante di quella banda rimane celato in effetti.

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
wakopa ha scritto:speriamo non legga BurattiniSmash ha scritto:
il mandante di quella banda rimane celato in effetti.![]()
tanto secondo me già ci ha pensato a un seguito...
Smash- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Kramer76 ha scritto:GIA' FATTO
I capi di quella organizzazione e mandanti di quei sicari erano più di uno, lo dice anche mister Blake in quel Maxi.
Smash- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Mi appoggio a Smash.

Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Non è chiuso il cerchio su questo finale.
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Quando uscì il primo albo di questa storia, "L'assassino di Darkwood", estate 1983, se ricordo bene, avevo smesso da due anni di acquistare Zagor. Lo acquistai perchè ero oramai in vacanza, dopo il secondo anno di liceo, e ricordo che non solo mi piacque moltissimo (non vedevo l'ora di scoprire il finale del "giallo"), ma anche che riprovai emozioni bellissime e struggenti, mai del tutto dimenticate. D'un tratto tornai ad essere il ragazzino delle elementari e medie cresciuto con Zagor e Cico. Purtroppo, per ragioni personali, non riuscì mai del tutto a riprendere con regolarità gli acquisti degli albi, interrotti nel 1981, e ripresi soltanto a partire dal 1994. E soltanto allora riuscì a scoprire finalmente il finale della storia...
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
francesco67 ha scritto:Quando uscì il primo albo di questa storia, "L'assassino di Darkwood", estate 1983, se ricordo bene, avevo smesso da due anni di acquistare Zagor. .
Lo hai mollato dopo Il signore nero di Sclavi o per altri motivi di vita personale?

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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Ciao, Preacher...No, gli sceneggiatori non c'entravano nulla. Lo mollai dopo l'ultima storia del ritorno del vampiro scritta da Castelli, L'orrendo contagio (ma già dopo Magia senza tempo avevo perso qualche numero..), ma per ragioni esclusivamente personali che oggi non ho problemi a raccontare. Ero cresciuto per tutte le elementari e le medie con un meraviglioso gruppo di amici, venuti sù letteralmente a pane e Bonelli, tutti texiani e zagoriani irriducibili. Passammo per anni bellissime serate, dopo aver fatto i compiti, giocando per strada, a pallone (sui marciapiedi..!) e parlando di Zagor e Tex (la maggior parte di noi piccoli leggeva Zagor mentre i più grandi del gruppo Tex, e stranamente, in un una città di juventini, nel gruppo c'era una quasi totalità di interisti (io ero l'unico milanista e nessun juventino, incredibile..!). Ma tra il 1980 e d il 1981, il meraviglioso gruppo nato nel 1973, quando molti di noi facevano solo la prima elementare, cominciò a sfaldarsi, alla passione per i fumetti subentrò ovviamente quella per le ragazze e molti del gruppo si inserirono in nuove "comitive" con gli amici di classe della terza media o del primo superiore, e abbandonarono le vecchie amicizie dell'infanzia nate e cresciute per strada. Io invece non riuscì ad inserirmi nelle nuove amicizie a scuola, e rimasi legato sentimentalmente a quelle vecchie, che purtroppo, una dopo l'altra andarono via, prendendo altre strade, e per due o tre anni vissi male, non mi vergogno a dire che ero depresso. Non riuscivo più a leggere fumetti, mi bastava prendere un albo tipo Tigre o Il vendicatore alato, per provare sensazioni vecchie e bellissime che mi riportavano alle amicizie e alle serate di un tempo, ricordi struggenti ma che in quel momento di solitudine mi facevano stare male, e allora provavo una sorta di repulsione verso i fumetti, non riuscivo più a leggerli o a comprarli. Soltanto molti anni dopo, nel marzo 1994, era il giorno del mio congedo dal servizio militare, in stazione a Bologna, in attesa del treno che doveva riportarmi a casa in Puglia, acquistai un Tex ed uno Zagor, e leggendoli sul treno, promisi a me stesso che avrei ripreso a collezionarli e che avrei finalmente completato le due serie. E dal marzo 1994 non ho mai più saltato un albo di Tex e Zagor.
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Questo post fa capire che dietro i dati di vendita c'è la vita delle persone
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
Molti lasciano all'età 14/19 anni, presi da altri interessi che in quell'età cominci a conoscere.
Poi c'è chi riprende e chi non riprende più.
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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
francesco67 ha scritto:Ciao, Preacher...No, gli sceneggiatori non c'entravano nulla. Lo mollai dopo l'ultima storia del ritorno del vampiro scritta da Castelli, L'orrendo contagio (ma già dopo Magia senza tempo avevo perso qualche numero..), ma per ragioni esclusivamente personali che oggi non ho problemi a raccontare. Ero cresciuto per tutte le elementari e le medie con un meraviglioso gruppo di amici, venuti sù letteralmente a pane e Bonelli, tutti texiani e zagoriani irriducibili. Passammo per anni bellissime serate, dopo aver fatto i compiti, giocando per strada, a pallone (sui marciapiedi..!) e parlando di Zagor e Tex (la maggior parte di noi piccoli leggeva Zagor mentre i più grandi del gruppo Tex, e stranamente, in un una città di juventini, nel gruppo c'era una quasi totalità di interisti (io ero l'unico milanista e nessun juventino, incredibile..!). Ma tra il 1980 e d il 1981, il meraviglioso gruppo nato nel 1973, quando molti di noi facevano solo la prima elementare, cominciò a sfaldarsi, alla passione per i fumetti subentrò ovviamente quella per le ragazze e molti del gruppo si inserirono in nuove "comitive" con gli amici di classe della terza media o del primo superiore, e abbandonarono le vecchie amicizie dell'infanzia nate e cresciute per strada. Io invece non riuscì ad inserirmi nelle nuove amicizie a scuola, e rimasi legato sentimentalmente a quelle vecchie, che purtroppo, una dopo l'altra andarono via, prendendo altre strade, e per due o tre anni vissi male, non mi vergogno a dire che ero depresso. Non riuscivo più a leggere fumetti, mi bastava prendere un albo tipo Tigre o Il vendicatore alato, per provare sensazioni vecchie e bellissime che mi riportavano alle amicizie e alle serate di un tempo, ricordi struggenti ma che in quel momento di solitudine mi facevano stare male, e allora provavo una sorta di repulsione verso i fumetti, non riuscivo più a leggerli o a comprarli. Soltanto molti anni dopo, nel marzo 1994, era il giorno del mio congedo dal servizio militare, in stazione a Bologna, in attesa del treno che doveva riportarmi a casa in Puglia, acquistai un Tex ed uno Zagor, e leggendoli sul treno, promisi a me stesso che avrei ripreso a collezionarli e che avrei finalmente completato le due serie. E dal marzo 1994 non ho mai più saltato un albo di Tex e Zagor.
Capisco, è stata una sbandata adolescenziale.

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Re: L'assassino di Darkwood (n.215/216/217)
E' un po' la storia di tanti se non di tutti.
Io quando iniziai ad andare in discoteca non avevo comunque lasciato Zagor; lo abbandonai più tardi a 26 anni quando morì mio padre, ed io poco dopo dovevo partire militare e trovare il primo lavoro.
Ci sono sempre dei periodi delicati in cui devi pensare ad altro, poi quando le cose si stabilizzano riprendi la vecchia passione e recuperi gli arretrati che hai perso.
Viva Zagor sempre
Io quando iniziai ad andare in discoteca non avevo comunque lasciato Zagor; lo abbandonai più tardi a 26 anni quando morì mio padre, ed io poco dopo dovevo partire militare e trovare il primo lavoro.
Ci sono sempre dei periodi delicati in cui devi pensare ad altro, poi quando le cose si stabilizzano riprendi la vecchia passione e recuperi gli arretrati che hai perso.
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fate molto male a ridere,
al mio mulo non piace la gente che ride...
ha subito l'impressione che si rida di lui
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