Uomini e belve (n.330/331)
+2
Andrea67
Admin
6 partecipanti
FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
Pagina 1 di 1
Uomini e belve (n.330/331)

Soggetto e sceneggiatura: Ade Capone - Renato Queirolo
Disegni: Stefano Andreucci
Copertina: Gallieno Ferri
Una sanguinaria creatura semina terrore e morte tra i cercatori d’oro di Goldridge. Gli indiani sostengono che si tratti del Wendigo, lo Spirito della Foresta ma lo spirito è in realtà un povero ragazzo che, dopo la morte dei genitori, uccisi da alcuni banditi, ha vissuto per anni abbandonato in mezzo ai boschi. E sono altri i veri assassini
Re: Uomini e belve (n.330/331)
Il topic nel vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=5404&highlight=&mforum=ramath
Re: Uomini e belve (n.330/331)
Onesta ministoria del duo inedito Capone-Queirolo che fa il verso a "Il ragazzo selvaggio" di Tex by Nizzi o a quello del Piccolo Ranger di Lavezzolo.
La storia si dipana senza particolari sbavature che facciano storcere il muso, se escludiamo le due (ormai classiche) botte in testa subite da Zagor.
La chiusura tragica, comunque, ne innalza il livello.
Disegni di Andreucci molto acerbi. Migliorerà in seguito.
Voto alla storia: 6
Voto ai disegni: 7
La storia si dipana senza particolari sbavature che facciano storcere il muso, se escludiamo le due (ormai classiche) botte in testa subite da Zagor.
La chiusura tragica, comunque, ne innalza il livello.
Disegni di Andreucci molto acerbi. Migliorerà in seguito.
Voto alla storia: 6
Voto ai disegni: 7
_________________________________________________
Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
- Messaggi : 5011
Data d'iscrizione : 20.01.15
Località : Catanzaro
Re: Uomini e belve (n.330/331)
Capone e Queirolo prendono due temi classici, il ragazzo selvaggio e la brama di ricchezza che spinge a uccidere, miscelandoli in una asciutta e tenebrosa vicenda che per l'unità di azione, spazio e tempo sembra quasi una tragedia greca.
Tutto si svolge dal tramonto all'alba nella cittadina di Goldridge, sconvolta da atroci omicidi attribuiti ad un mostruoso essere che infesta i boschi che circondano il paese. In una inconsueta caccia notturna Zagor vive il dramma di un povero ragazzo creduto da tutti un mostro e di due assassini che tutti credevano uomini ma che in realtà erano belve.
Tutto si conclude tragicamente all'alba, con la luce del sole nascente che simbolicamente mostra la catartica verità.
La sceneggiatura mantiene alto il ritmo per tutta la narrazione, con qualche sbavatura: Zagor che becca selciate in faccia e botte in testa e lo spiegone nella miniera, davvero stucchevole. Sarebbero state sufficienti poche tavole in più per chiarire il tutto senza troppe parole.
Per quanto riguarda le tavole di Andreucci, dopo un primo attimo di smarrimento per le fisionomie di Cico e Zagor, va riconosciuto al disegnatore di avere saputo rendere molto bene l'atmosfera crepuscolare della storia. Molto plastico il suo Zagor, dinamiche le vignette, con inquadrature spesso inusuali e d'effetto. Anche la classica gabbia bonelliana viene frequentemente violata per accentuare la fluidità.
Interessante l'impiego delle didascalie. In un caso, a rendere l'idea dell'unitarietà dell'azione, una didascalia addirittura si estende su tre vignette.
Molto belle le sequenze dei combattimenti, ottima la resa dell'incendio.
Spesso, invece, incerto il viso di Zagor, più riuscito verso la fine.
Voto alla storia: 7,5
Voto ai disegni: 7,5
Tutto si svolge dal tramonto all'alba nella cittadina di Goldridge, sconvolta da atroci omicidi attribuiti ad un mostruoso essere che infesta i boschi che circondano il paese. In una inconsueta caccia notturna Zagor vive il dramma di un povero ragazzo creduto da tutti un mostro e di due assassini che tutti credevano uomini ma che in realtà erano belve.
Tutto si conclude tragicamente all'alba, con la luce del sole nascente che simbolicamente mostra la catartica verità.
La sceneggiatura mantiene alto il ritmo per tutta la narrazione, con qualche sbavatura: Zagor che becca selciate in faccia e botte in testa e lo spiegone nella miniera, davvero stucchevole. Sarebbero state sufficienti poche tavole in più per chiarire il tutto senza troppe parole.
Per quanto riguarda le tavole di Andreucci, dopo un primo attimo di smarrimento per le fisionomie di Cico e Zagor, va riconosciuto al disegnatore di avere saputo rendere molto bene l'atmosfera crepuscolare della storia. Molto plastico il suo Zagor, dinamiche le vignette, con inquadrature spesso inusuali e d'effetto. Anche la classica gabbia bonelliana viene frequentemente violata per accentuare la fluidità.
Interessante l'impiego delle didascalie. In un caso, a rendere l'idea dell'unitarietà dell'azione, una didascalia addirittura si estende su tre vignette.
Molto belle le sequenze dei combattimenti, ottima la resa dell'incendio.
Spesso, invece, incerto il viso di Zagor, più riuscito verso la fine.
Voto alla storia: 7,5
Voto ai disegni: 7,5
Ospite- Ospite
Re: Uomini e belve (n.330/331)
Una discreta avventura che ha nella brevità e nei disegni i suoi punti deboli, ma nel significativo finale la propria forza.
Il tema del ragazzo cresciuto alla stato selvaggio è molto sfruttato dal cinema e dalla letteratura ed è normale che anche su Zagor gli venga dedicato un episodio. Un bello spunto di riflessione è il paragone tra l'animalesca umanità del ragazzo e i due uomini che si credono tali ma in realtà più belve del loro mastino. Da ricordare le scene del ritrovamento del medaglione e quelle in cui il ragazzo si mimetizza con le foglie del bosco.
Torna anche il finale amaro alla Sclavi o se preferite alla Nolitta.
VOTO 6,5
Il tema del ragazzo cresciuto alla stato selvaggio è molto sfruttato dal cinema e dalla letteratura ed è normale che anche su Zagor gli venga dedicato un episodio. Un bello spunto di riflessione è il paragone tra l'animalesca umanità del ragazzo e i due uomini che si credono tali ma in realtà più belve del loro mastino. Da ricordare le scene del ritrovamento del medaglione e quelle in cui il ragazzo si mimetizza con le foglie del bosco.
Torna anche il finale amaro alla Sclavi o se preferite alla Nolitta.
VOTO 6,5
Ospite- Ospite
Re: Uomini e belve (n.330/331)
strepa ha scritto:
Per quanto riguarda le tavole di Andreucci, dopo un primo attimo di smarrimento per le fisionomie di Cico e Zagor, va riconosciuto al disegnatore di avere saputo rendere molto bene l'atmosfera crepuscolare della storia. Molto plastico il suo Zagor, dinamiche le vignette, con inquadrature spesso inusuali e d'effetto.

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
- Messaggi : 7380
Data d'iscrizione : 20.01.15
Re: Uomini e belve (n.330/331)
Discreta storia con un finale che mi è piaciuto col sacrificio del ragazzo selvaggio! Belle anche le parole di Zagor nel finale spiegando quel che è successo a Cico!
Ottimi i disegni di Andreucci!
voto storia: 6.5
voto disegni: 8

Ottimi i disegni di Andreucci!
voto storia: 6.5
voto disegni: 8
Ospite- Ospite
Re: Uomini e belve (n.330/331)
Carina, sembra quasi un rifacimento di Caccia al lupo dove Capone punta ancora il dito sul fatto che l'uomo e il vil denaro sono più bestiali degli animali.
Interessante la parte iniziale dove si mostra un villaggio in preda al panico per questa bestia che uccide i cercatori d'oro e i minatori, un misterioso assassino che viene reso ancora più pauroso facendo pensare che potesse essere il leggendario Wendigo.
La seconda parte procede lineare, senza intoppi e con la grande scena di un finale amaro, col sacrificio del ragazzo che ha vissuto allo strato brado come un animale e Zagor che lo seppellisce vicino ai suoi genitori.
Unici difetti: il pippotto spiegazionista di Zagor a Forrester quando gli spiega come aveva fatto a capire che fosse lui ad architettare tutta la messa in scena: si era capito benissimo che era lui a voler spaventare gli abitanti del villaggio per restare da solo a prendersi l'oro della miniera.
La copertina troppo spoilerante del finale, che comunque non è da addebitare a Capone, semmai a Quierolo che all'epoca era curatore responsabile.
Andreucci ancora molto acerbo.
Storia: 7
Disegni: 7
Interessante la parte iniziale dove si mostra un villaggio in preda al panico per questa bestia che uccide i cercatori d'oro e i minatori, un misterioso assassino che viene reso ancora più pauroso facendo pensare che potesse essere il leggendario Wendigo.
La seconda parte procede lineare, senza intoppi e con la grande scena di un finale amaro, col sacrificio del ragazzo che ha vissuto allo strato brado come un animale e Zagor che lo seppellisce vicino ai suoi genitori.

Unici difetti: il pippotto spiegazionista di Zagor a Forrester quando gli spiega come aveva fatto a capire che fosse lui ad architettare tutta la messa in scena: si era capito benissimo che era lui a voler spaventare gli abitanti del villaggio per restare da solo a prendersi l'oro della miniera.
La copertina troppo spoilerante del finale, che comunque non è da addebitare a Capone, semmai a Quierolo che all'epoca era curatore responsabile.
Andreucci ancora molto acerbo.
Storia: 7
Disegni: 7
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
- Messaggi : 14892
Data d'iscrizione : 03.01.14
Re: Uomini e belve (n.330/331)
Storia, voto 5: sa di già visto, noiosa fino al finale con uno spiegazionismo che manco Burattini...
_________________________________________________
SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
- Messaggi : 23308
Data d'iscrizione : 08.06.16
Località : Torino
Re: Uomini e belve (n.330/331)

uomini e belve
numeri 330 e 331, testi capone e queirolo, disegni andreucci
di questa storia mi piacciono soprattutto i disegni che, secondo me, sono già di alto livello, andreucci è uno dei miei preferiti
mi piace l'interpretazione personale di zagor, l'impostazione delle vignette, le scene con il ragazzo selvaggio
comunque si tratta di un passo avanti rispetto alla pessima "caccia al lupo", anche se il genere è lo stesso
zagor si vergogna della sua recente esperienza con il "wendigo", qui riproposto in chiave più credibile...
ottima copertina
voto 6+
Ultima modifica di Kramer76 il Mer Ott 27, 2021 1:37 pm - modificato 9 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
- Messaggi : 6019
Data d'iscrizione : 19.01.15
Re: Uomini e belve (n.330/331)
Kramer76 ha scritto:
oggi stranisce il riferimento "terreno" a wendigo, dopo i casini combinati da boselli e burattini
e dire che zagor esorta Cico a non parlare piu' della vicenda della "fiamma nera"(1991)altrimenti li prenderebbero per pazzi

figuriamoci dopo i casini

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
- Messaggi : 7380
Data d'iscrizione : 20.01.15

» Le belve del Black River (n.313/314/315)
» I cacciatori di uomini (n.29/30)
» Il battello degli uomini perduti (n.239/240/241)
» Gli uomini puma (n.294/295/296)
» Gli uomini giaguaro (n.387/388/389/390/391/392)
» I cacciatori di uomini (n.29/30)
» Il battello degli uomini perduti (n.239/240/241)
» Gli uomini puma (n.294/295/296)
» Gli uomini giaguaro (n.387/388/389/390/391/392)
FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|