Il pueblo misterioso (n.642/643/644/645)

toro seduto ha scritto:letto il finale ...direi non male con uno zagor ammazzasette tipo tex

Secondo me avrebbe potuto evitare di fare stragi in alcuni casi... avrebbe potuto solamente stordirli gli avversari come è suo solito...

Kandrax il druido ha scritto:

toro seduto ha scritto:letto il finale ...direi non male con uno zagor ammazzasette tipo tex  

Secondo me avrebbe potuto evitare di fare stragi in alcuni casi... avrebbe potuto solamente stordirli gli avversari come è suo solito...

..concordo infatti il comportamento da super eroe non piace nemmeno a me e non rispecchia la sua personalita' e indole

storia che ho trovato abbastanza insipida dall inizio alla fine.
l ho trovata anche troppo lunga per quello che aveva dire,il finale poi lasciamo perdere con uno zagor completamente snaturato in preda ad una foga omicida mai vista prima(forse nemmeno quando uccide gli abenaki in zagor racconta) stermina senza pietà tutti i nemici
disegni appena sufficienti

voto 5
disegni 6

osages ha scritto:storia che ho trovato abbastanza insipida dall inizio alla fine.
l ho trovata anche troppo lunga per quello che aveva dire,il finale poi lasciamo perdere con uno zagor completamente snaturato in preda ad una foga omicida mai vista prima(forse nemmeno quando uccide gli abenaki in zagor racconta) stermina senza pietà tutti i nemici
disegni appena sufficienti

voto 5
disegni 6

...ma veramente ho stentato a riconoscere Zagor ...sembrava un implacabile assassino senza pieta' alcuna ..e questo e' molto strano da parte dello scrittore che in Teoria dovrebbe conoscere a perfezione il personaggio ..

È naturale che dopo quasi sessant'anni il personaggio cambi, ma così significa proprio snaturarlo...

osages ha scritto:

storia che ho trovato abbastanza insipida dall inizio alla fine.

Credo che ci potrebbe essere un seguito. Nel senso Zagor ed il professore hanno trovato qualcosa di antico e non hanno detto niente ad Altrove.

monument valley
numeri 642, 643, 644 e 645, testi burattini, disegni kerac
come "terranova", è un ritorno alle latitudini del rinascimento zagoriano, quelle del capolavoro "le sette città di cibola"
ma anche questa è una storia diversa, va metabolizzata, ad una seconda lettura m'è piaciuta molto più della prima volta
è uno degli zagor più interessanti degli ultimi anni, kerac per me è il miglior acquisto da qualche tempo a questa parte
un pazzo, uno che sta attento al piccolo dettaglio, vedi la derringer decorata della schulz, oppure il gladio di marco aurelio
cioè la spada di william wallace appesa nello studio di altrove, oppure tutti i volumi presenti nella libreria della schulz
dedicati ciascuno a un autore di fumetti: ferri, liberatore, galep, ticci, bellamy, mottini, giolitti, tacconi, d'antonio, muzzi
del castillo, uggeri, brindisi, callegari, trevisan, breccia, solinas, frejo e mi pare che ce ne siano degli altri...
i tempi narrativi sono assai dilatati quasi per permettere al disegnatore di studiare con precisione ogni passaggio
gli scenari sono fotografici, da ricordare il pertugio claustrofobico, le rocce scanalate, il tramonto (tracce di digitale)
piccolo manuale di sopravvivenza nel deserto: il ringtail cat, l'acqua estratta dal saguaro, il serpente a sonagli, i cavalli
un'interpretazione convincente di zagor e cico, quest'ultimo assai espressivo e partecipe, con tanto di ombrellino alla tuco
kerac è uno di quei (non molti) disegnatori che ti fa godere una scena d'azione, le finezze si sprecano
le arrampicate di zagor, la scure lanciata attraverso due vignette... poi è vero che ci sono degli eccessi...
zagor sembra quasi volare nelle sue acrobazie ed è troppo ammazzasette, però per me è peggio quando si scusa...
insomma, una grande prova grafica che fa schizzare molto in alto la mia valutazione di questa storia
eppure kerac sembra poco apprezzato tra i lettori: si metteranno a piagnucolare solo quando verrà scippato da tex....
una delle cose migliori di questa storia è anche una delle più controverse, il lungo e approfondito excursus su ipazia
burattini si è preso di nuovo un bel rischio, tende come sempre a dilungarsi, a fare troppe congetture
"il colpo, dato in velocità dal pellerossa, non mi ha raggiunto con la forza e l'inclinazione necessarie per uccidermi"
ma è tra le migliori cose mai fatte sul genere "mysterioso", grazie anche al disegno minuzioso dell'artista serbo
stupenda la ricostruzione della biblioteca di alessandria, flashback con vignette prive dei canonici bordi
l'anche nolitta, in questo caso, ci sta tutto, lo sbarco dei greci in america è avventura pura come i vikinghi o i celti
e c'è anche della poesia in quelle lacrime con cui la sfortunata ipazia saluta gli esploratori alessandrini in partenza...
atlantide viene soltanto sfiorata, c'è spazio solo per della sana visionarietà: la tomba greca nel pueblo...
ci sono comunque analogie con "la mummia delle ande", sia per la scelta grafica, sia per i temi trattati
burattini pone l'accento, ancora una volta, sull'oscurantismo e, soprattutto sull'emancipazione femminile
julia schulz è un buon personaggio, l'occhio malandrino si posa sul pantalone attillato, il bagnetto refrigerante
con la chicca sorprendente di "malizia", con laura antonelli sulla scala (uno dei volumi in libreria conferma)
non mi piace l'eccedere burattiniano sullo stupro, la tira troppo per le lunghe, però la parabola di julia è interessante
schiaffeggia cico e usa vocaboli texiani ("tizzone di inferno", ci si mette anche zagor "piovono confetti")
ma alla fine scoppia a piangere come una bambina ed esce di scena come un devil mask qualunque
insomma, il finale, anche se poco avventuroso, mi piace, i paragoni con "le 7 città di cibola" sono impropri
quello che non mi piace, ed è l'unica nota davvero stonata della storia, è l'inutile cornice con edgar allan poe
altrove ormai è diventata una sorta di "grande fratello" zagoriano, zagor gli racconta qualsiasi cosa
zagor si è istituzionalizzato, è un tradimento dello spirito nolittiano, il finale "burocratico" è ridicolo
comunque, sarebbe da ripetere l'esperimento della trasferta spalmata sui tre maxi
altre tre copertine eccelse

voto 9-

Concordo pienamente!

Kramer76 ha scritto:

monument valley
i temi trattati sono molto suggestivi: l'ucronia, il pueblo, ipazia e la professoressa schulz... la monument valley evoca un'avventura dal "grande respiro" (grazie al bravo kerac e al grande piccinelli), ma per la "grande storia", a mio avviso, manca qualcosa... non so se è più difetto o un eccesso... una storia colta, forse troppo, per me una storia tutta sui "professori" non sarà mai una grande storia di zagor, non posso farci niente, mi dispiace, il mio cuore rimarrà sempre in atlantide ("le sette città di cibola"), ok, monument valley non è una storia con i trabocchetti, ma da una grande storia di zagor o presunta tale, di tre albi e mezzo, mi aspetto qualcosa di più... e qualcosa di meno, si potevano togliere poe, altrove, i riassunti delle puntate precedenti, tagliare qualche spiegazione, qualche flashback... comunque, per dirla come l'utente strepa, le mie sono considerazioni ex post, nei tre mesi la lettura è stata piacevole, zagor fa il suo dovere.. cosa doveva fare, porgere l'altra guancia? chi vi capisce è bravo... ci vorrebbe una laurea effettivamente

voto 7+

...concordo alla grande ...poteva essere una grande e cosi' non e' stato 7 e' il voto giusto anche per me

tutti quelli che si aspettavano colpi di scena:
ricordo pagine del topic piene di sospetti e previsioni sul comportamento di Angus

invece nessun guizzo autoriale
manco l'astrolabio hanno usato dopo le descrizioni "quarkesche"

zagor il solito robocop che sgomina tutto e tutti e lascia pure il pistolotto finale(che di solito e' il suo pane) al professore

alla svitata miss si risparmia lo stupro ma non il suicidio,
insomma storia che prometteva tanto ma alla fine ha partorito il classico topolino.

Disegni sufficienti ai quali alla fine ti abitui ma siamo lontani anche qui come nella scrittura dall'eccellenza

Finale col fiato corto, Moreno doveva far pipi!
Tre albi e mezzo per un finale poco zagoriano, unico sussulto il suicidio della bella studiosa, anche se non vedendo il corpo io sospetto che Moreno abbia lasciato il solito pertugio...
Alla fine la storia è più che sufficiente, ma mi aspettavo di più.
Lo Zagor-Mystere lo preferisco allo Zagor-Dylan e allo Zagor-Dampyr.
Kerac la cosa migliore vista nelle 300 pagine!!!

Da segnalare un refuso addirittura nel riassuntino della prima pagina....

Voto tra il 6,5 e il 7.

Fino al terzo albo stavo leggendo una storia capace di intrigarmi abbastanza anche con il gradevole inserimento del mistero tipico da Martin Mystere, poi questo finale ha finito per ammorbarmi un po'. Troppo semplice per Zagor fare fuori gli ex sgherri della Schultz come birilli, Angus mi è sembrato un personaggio troppo freddo, messo lì soltanto per dare spiegazioni (come quella finale). Paradossalmente la Schultz che si getta nel vuoto è stato il momento più alto a livello narrativo.
Benino Kerac, a parte alcuni primi piani da rivedere (a lui va un 7,5).

Ho letto la Storia tutta d'un fiato (o quasi...) una volta avuto l'ultimo albo fra le mani, come faccio sempre in questi casi.
Direi un "buono" nel complesso, per una vicenda abbastanza appassionante e in puro stile zagoriano. Più che discrete le caratterizzazioni dei personaggi. Finale "così così", ma si sa che, in genere, è lì che si fa o meno la differenza ...
Comunque la lettura scorre piacevole, anche se magari poteva anche essere più breve, il che avrebbe, forse, consentito a Kerac di rendere al meglio alcuni sfondi lasciati in bianco su moltissime vignette.

Completata anch'io la lettura di questa lunga storia, tutto sommato buona, anche se non vedo la necessità del coinvolgimento di Poe se non quella di fare da traino al Maxi contemporaneo...
Questa storia avrebbe potuto essere narrata in presa diretta senza introduzione ed epilogo ambientati ad Altrove.
Comunque bella storia con disegni sicuramente sopra la media.

Gli elementi per una buona avventura ci sono stati tutti (il pueblo, il deserto, il collegamento e parallelismo Ipazia/Schultz, l'ambientazione western), mentre mi sarei aspettato più spazio all'idea dei trabocchetti all'interno del Pueblo che avevo visto e pregustato nel precedente numero prima del finale.

Storia secondo me che si fa leggere bene, ti tiene sveglio, non annoia, anche se ho avvertito l'effetto del brodo che è stato allungato eccessivamente (troppi flashback che potevano essere accorciati) tre al bi e quasi e mezzo sono stati troppi. Poi è molto parlata e troppo didascalica in certe parti, molto mysteriana e poco zagoriana.

I protagonisti sono stati azzeccati, i dialoghi piacevoli e il tema storico misterioso piuttosto azzeccato, però per 3 albi e mezzo si poteva fare qualcosa di più memorabile. Nel complesso non è male.
Credo che la Schultz non sia del tutto morta e credo in un seguito con Altrove...
Kerac nulla di eccezionale, molto bravo nella parte ambientata nel deserto.

Un voto do 7- alla storia e 7 ai disegni.

10 minuti di lettura, ieri sera, per questa avventura dallo scarso "sapore" zagoriano.
Storia lunga per un finale "compresso" e deludente ( si potevano evitare certi spiegoni negli altri albi ), nella parte iniziale ancora spiegoni alla Alberto Angela o Roberto Giacobbo, fate voi, poi si passa ( e passi…. ) allo Zagor versione che manco Tex ( quello di adesso ), che lancia pugnali, spara con la pistola e con il fucile ( sforacchia e trapassa dal mento alla testa un avversario, con schizzi annessi, in una scena "moderna" perché fa più figo ), nessuna sorpresa o colpo di scena, come giustamente ha fatto rilevare Wakopa, il "confronto" fra Zagor e la virago non c'è stato, in compenso un pistolotto "politicamente corretto" del professor Angus alla Schulz, finto ( !? ) suicidio della stessa ed ennesimo finale "aperto" che, personalmente, mi scassa gli zebedei e paginetta conclusiva stile Martin Mystère…..
D' altronde in 36 pagine…. Anche se questo dimostra ( almeno io la penso così ) che non è la lunghezza variabile della storia che può contribuire ad una buona riuscita della stessa ma è la brillantezza delle idee ( ormai rare ) che fa la differenza.
In definitiva:
6 + alla sceneggiatura ma un buon mezzo punto in meno per il finale.
6,5 ai disegni
P.S.: questa e altre più o meno recenti storie accrescono in me la sensazione che, se continua così, non trascorreranno troppi anni prima di abbandonare pure Zagor.
Spero di sbagliarmi ma con sto' andazzo….

Finita di leggere.
Ho apprezzato l'aria western avventurosa da avventura da ampio respiro, anche se alcune lungaggini di flashback, prologo ed epilogo di Poe e gli agenti di Altrove lo avrei tagliato ed evitato. Il punto di forza la cattiva di tutto rispetto, ambiziosa, femminista e smaniosa di mitomania.
Il finale non mi ha sorpreso e non è che non mi sia piaciuto, ma non mi ha prodotto nessuna emozione. Zagor risolve facilmente la pratica con Angus che fa tutto quel pistolotto. Per l'archeologo mi sarebbe piaciuto un voltafaccia che avrebbe dato sicuramente brio e tensione a un finale.
Mi sarebbe piaciuto vedere anche la Schultz restare viva, adesso che siamo riusciti a creare una bella nemica. In questa direzione non mi piace questa cosa che vengano creati ottimi nemici ultimamente (Svatez, Kaufmann, la Schultz, il capellone della storia di Takeda) e poi li eliminiamo subito. Non sono uno che ha la fissa dei ritorni e della continuity, però se proprio devono esserci i ritorni preferirei che ci fossero per dei nuovi nemici piuttosto che andarci a riprendere villain di storie bislacche e ingenue come Thunderman, Marcus o l'arciere rosso.
Per questa storia giudizio finale non male, ma occasione persa.

Storia: 6,5
Disegni: 7

Capitan Kidd ha scritto:Mi sarebbe piaciuto vedere anche la Schultz restare viva, adesso che siamo riusciti a creare una bella nemica.

Proprio convinto che il curatore, invece, non abbia già pensato ad un suo ritorno  !?

Per me si è sfracellata sulle rocce con Zagor che si è affacciato e avrà visto il suo cadavere.
A giorni e quando ho tempo commento articolatamente.

Storia fondata su un bellissimo soggetto: una spedizione assaltata, un tesoro storico perduto da ritrovare, una bella antagonista, mischiando il tutto con qualche flashback storico inserito un po' a forza e otteniamo come una partita vinta 1-0 in modo striminzito e fortuito giocando però non bene.

Peccato davvero perché con l'aggiunta di qualche colpo di scena e senza tutto quel delirio sull'astrolabio poteva venir fuori una storia affascinante e suggestiva.
Per me l'atteggiamento di Miss Schultz dal passare dalla ferrea comandante che tiene sotto bacchetta tutti gli uomini a un atteggiamento troppo arrendevole fino a suicidarsi è un po' troppo camaleontico.

Disegni che non mi hanno fatto impazzire, Kerac difficilmente centra il vero Zagor. Va bene che ogni disegnatore è giusto lo interpreti a suo modo ma questo a tratti è un altro Zagor.

Voto 7 (o qualcosina di meno) alla storia
Disegni 6