Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
La storia in se è stata molto bella, i disegni sono stati eccezionali, bella anche la copertina. Per quanto riguarda la trama trovo che il ritorno ad un Hellingen "umano" mi rincuora del fatto che ero davvero stufo nel vedere il nemico numero 1 di Zagor trasformato in una sorta di essere esoterico intrappolato in un'altra dimensione. Un pò troppo frettolosa la morte del Wendigo, speravo Hellingen se ne liberasse con qualche suo marchingegno invece gli è bastato uccidere il suo clone del tutto "impotente" e di sola comparsa. Cmq spero che nel prossimo scontro ci sia davvero tutta la brutalità umana e il genio del professore pazzo. Insomma tutta scienza e niente occulto. Disegni 8,5. Storia 7,5.
SPARKS82- ZTN BABY
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Storia 5: se pensato per quel solo duplice scopo, ok.. da una parte assolve al compito di reintrodurre Hellingen (ma per farlo erano davvero necessari tre albi di cui due fatti della stessa materia con cui è fatto il vuoto cosmico?) e dall'altra strizza l'occhio a tutti quei lettori ai quali non sono mai andate giù le libertà prese da Sclavi nell'espandere la mitologia zagoriana. È tutto molto pretestuoso, impossibile trovare una logica nelle macchinazioni di Hellingen e le cose accadono perchè così è stato scritto sulla sceneggiatura. Ciò non toglie che dei tre sia di gran lunga il migliore, quantomeno perchè succede qualcosa, e questo la dice lunga sull'infimo livello della storia nel suo complesso. La mia impressione è che ancora una volta Burattini abbia voluto cancellare un (pur controverso e discutibile) pezzo di storia zagoriana che non gli appartiene, così da affermare in questo modo se stesso e la sua idea di mondo in cui si muovono i personaggi. Disegni 6,5: complessivamente validi ma dalla coppia Sedioli/Verni mi aspetto uno standard ben più alto, qui mi sono sembrati tirati via con poca cura per il dettaglio (tutta la parte della fuga con quei campi medi un po' grossolani) e talvolta addirittura appesantiti da prospettive imprecise (penso alle mani o a certe posture di Hellingen). Con la prossima (sceneggiatura di Mirko Perniola su soggetto del Vittorio Sossi de "I padroni delle tempeste") speriamo di rivedere la luce dopo quest'ultimo semestre di buio pesto.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Storia per me nel complesso deludente, dopo un discreto inizio si è persa per strada, e comunque Hellingen mi ha proprio stufato, non mi era piaciuta neanche quella di Boselli, speriamo che non torni più, anche se ne dubito, prima o poi ci ricapiterà per l'ennesima volta. Discreti i disegni del duo Verni-Sedioli, bravi imitatori dello stile Ferriano ma come al solito senza personalità. Giudizio sull'annata Zagoriana molto negativo, un pò meglio dei tempi di Toninelli ma mica poi tanto, e comunque siamo lontanissimi dai livelli della rinascita Zagoriana degli anni 90, rispetto poi a Nolitta meglio non fare neanche il paragone..
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
E' una storia semplice rispetto agli episodi cervellotici e complessi che ci ha regalato spesso Burattini, ma pur non essendo un capolavoro, l'ho trovata ben costruita e divertente.Lo scopo di questo episodio era quello di riportare il mad doctor alla caratterizzazione datagli da Nolitta, e direi che l'impresa e' riuscita.Per storie epiche con Hellingen, ci sara' tempo in futuro.
Voto storia 7,5
Voto disegni 6,5
Voto storia 7,5
Voto disegni 6,5
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Storia piu' che buona 7+
Disegni molto buoni 7.5
Disegni molto buoni 7.5
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Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
OLIMPIA ha scritto:Storia per me nel complesso deludente, dopo un discreto inizio si è persa per strada, e comunque Hellingen mi ha proprio stufato, non mi era piaciuta neanche quella di Boselli, speriamo che non torni più, anche se ne dubito, prima o poi ci ricapiterà per l'ennesima volta. Discreti i disegni del duo Verni-Sedioli, bravi imitatori dello stile Ferriano ma come al solito senza personalità. Giudizio sull'annata Zagoriana molto negativo, un pò meglio dei tempi di Toninelli ma mica poi tanto, e comunque siamo lontanissimi dai livelli della rinascita Zagoriana degli anni 90, rispetto poi a Nolitta meglio non fare neanche il paragone..
toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Storia che ha come unico scopo far tornare hellingen tra noi mortali. Non è brutta ma si poteva far meglio. Disegni ottimi invece.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
OLIMPIA ha scritto:Storia per me nel complesso deludente, dopo un discreto inizio si è persa per strada, e comunque Hellingen mi ha proprio stufato, non mi era piaciuta neanche quella di Boselli, speriamo che non torni più, anche se ne dubito, prima o poi ci ricapiterà per l'ennesima volta. Discreti i disegni del duo Verni-Sedioli, bravi imitatori dello stile Ferriano ma come al solito senza personalità. Giudizio sull'annata Zagoriana molto negativo, un pò meglio dei tempi di Toninelli ma mica poi tanto, e comunque siamo lontanissimi dai livelli della rinascita Zagoriana degli anni 90, rispetto poi a Nolitta meglio non fare neanche il paragone..
E' vero che non e' un periodo esaltante per la serie regolare, e si potrebbe fare molto di piu', ma ci sono state comunque anche delle buone storie ultimamente, in quanto al medioevo zagoriano, Toninelli ha scritto delle ottime storie pure lui.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Storia che nel complesso non ho gradito, perché se Burattini è riuscito nel suo intento di riportare Hellingen alla sua dimensione prima dell'avvento degli akkroniani il problema vero è che la storia è tutta incentrata su quello e condita da riassunto giganti come una casa che ti annoiano.
Ci sono anche dei momenti buoni come gli esoscheletri, la caduta con la navicella che si schianta, però penso anche all'occasione sprecata di una storia che vedeva il ritorno di Hellingen e del suo clone più Wendigo dove poteva venire fuori qualcosa di più epico. Invece se Burattini si dimostra bravo ad annodare i fili e nel suo intento principale della caratterizzazione di Hellingen scevro da influssi magici e dalla gabbia del Wendigo, fallisce nel fatto che questa storia manca di emozioni che è la cosa principale.
Buoni senza particolari picchi i disegni di Sedioli.
Storia 5,5
Disegni 7
Ci sono anche dei momenti buoni come gli esoscheletri, la caduta con la navicella che si schianta, però penso anche all'occasione sprecata di una storia che vedeva il ritorno di Hellingen e del suo clone più Wendigo dove poteva venire fuori qualcosa di più epico. Invece se Burattini si dimostra bravo ad annodare i fili e nel suo intento principale della caratterizzazione di Hellingen scevro da influssi magici e dalla gabbia del Wendigo, fallisce nel fatto che questa storia manca di emozioni che è la cosa principale.
Buoni senza particolari picchi i disegni di Sedioli.
Storia 5,5
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Certo questa storia avrebbe ancora più senso, visto che si è trattata sopratutto di un'operazione "utile", se Burattini decidesse di far tornare Hellingen almeno ogni due estati.
In questo modo si creerebbe una sorta di saga nella saga a cadenza biennale, evitandoci di soffrire troppo per l'eccessiva assenza del mad doctor dalle pagine della Serie. Sopratutto adesso che è tornato quello delle origini, sarebbe davvero un peccato non vederlo spesso
In questo modo si creerebbe una sorta di saga nella saga a cadenza biennale, evitandoci di soffrire troppo per l'eccessiva assenza del mad doctor dalle pagine della Serie. Sopratutto adesso che è tornato quello delle origini, sarebbe davvero un peccato non vederlo spesso
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Spirito senza scure ha scritto:Certo questa storia avrebbe ancora più senso, visto che si è trattata sopratutto di un'operazione "utile", se Burattini decidesse di far tornare Hellingen almeno ogni due estati.
In questo modo si creerebbe una sorta di saga nella saga a cadenza biennale, evitandoci di soffrire troppo per l'eccessiva assenza del mad doctor dalle pagine della Serie. Sopratutto adesso che è tornato quello delle origini, sarebbe davvero un peccato non vederlo spesso
Invece è l'attesa che crea maggiore suspense, attesa, trepidazione e che ti fa scalpitare per un ritorno da lettore. Se tornasse ogni due anni diventerebbe un personaggio normale come tanti e non ci sarebbe nulla di tutto questo.
P.S poi la commento con calma.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
AANGELO ha scritto:
La dipartita preannunciata da Burattini è stata un po' una presa per i fondelli OVVIAMENTE
Sta volta ritengo che Burattini non abbia fatto del marketing fuorviante potrà stare antipatico ma il Wendigo è un personaggio che negli ultimi 20 anni aveva acquisito un certo peso all'interno della serie.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Spirito senza scure ha scritto:Certo questa storia avrebbe ancora più senso, visto che si è trattata sopratutto di un'operazione "utile", se Burattini decidesse di far tornare Hellingen almeno ogni due estati.
Hellingen non deve tornare all'infinito o con una grande frequenza, Hellingen deve tornare ed essere luciferino, mefistofelico, Zagor emotivo e incazzoso, la storia deve appassionare. Per fare questo può tornare anche una volta ogni dieci anni, basta che la storia sia ottima.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Spero che torni quando avrò 80 anni.Devil Mask ha scritto:Spirito senza scure ha scritto:Certo questa storia avrebbe ancora più senso, visto che si è trattata sopratutto di un'operazione "utile", se Burattini decidesse di far tornare Hellingen almeno ogni due estati.
Hellingen non deve tornare all'infinito o con una grande frequenza, Hellingen deve tornare ed essere luciferino, mefistofelico, Zagor emotivo e incazzoso, la storia deve appassionare. Per fare questo può tornare anche una volta ogni dieci anni, basta che la storia sia ottima.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Andrea67 ha scritto:Spero che torni quando avrò 80 anni.Devil Mask ha scritto:Spirito senza scure ha scritto:Certo questa storia avrebbe ancora più senso, visto che si è trattata sopratutto di un'operazione "utile", se Burattini decidesse di far tornare Hellingen almeno ogni due estati.
Hellingen non deve tornare all'infinito o con una grande frequenza, Hellingen deve tornare ed essere luciferino, mefistofelico, Zagor emotivo e incazzoso, la storia deve appassionare. Per fare questo può tornare anche una volta ogni dieci anni, basta che la storia sia ottima.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Preacher ha scritto:AANGELO ha scritto:
La dipartita preannunciata da Burattini è stata un po' una presa per i fondelli OVVIAMENTE
Sta volta ritengo che Burattini non abbia fatto del marketing fuorviante...
Beh... Insomma....
Tutti ( o quasi ) a disquisire su chi fosse il "predestinato": chi diceva Tonka, chi Verybad e poi ci troviamo il Wendigo. Per carità, va bene così. Ma dire che il curatore non ha fatto "marketing".....
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
E' stato bello rivedere l'Hellingen originale che si è liberato di Wendigo, vederlo tornare con aria perfida, beffarda, smaniosa di conquista.
A questo punto credo che Kiki essendo un riflesso del Wendigo non lo rivedremo puù neanche a lui.
C'è tanta buona azione e una sceneggiatura scorrevole senza quelle pallose spiegazioni che ahinoi ci siamo sorbiti nei primi due albi, quindi il mio voto finale che al secondo albo era insufficiente passa e si attesta definitivamente a un 6,5 netto.
Purtroppo è stato un po' il prezzo da pagare dopo le montagne russe sulle quali Boselli ha condotto Hellingen, anche se ritengo che pure Moreno sia andato troppo per le lunghe per rimettere le cose a posto:
1)certi discorsi di Zagor sulla precedente avventura di Boselli sono da voltastomaco e da sonno
2)Wendigo IMHO, bastava anche ignorarlo e far tornare Hellingen dalla dimensione infernale senza troppi giri narrativi inutili.
Un po' ridicolo Helly dentro quell'armatura nel finale, mentre del finale mi è piaciuta la sua apparizione in cella ad Altrove che lascia un gustoso interrogativo su cosa succederà in seguito.
Molto buoni i disegni di Verni e Sedioli.
A questo punto credo che Kiki essendo un riflesso del Wendigo non lo rivedremo puù neanche a lui.
C'è tanta buona azione e una sceneggiatura scorrevole senza quelle pallose spiegazioni che ahinoi ci siamo sorbiti nei primi due albi, quindi il mio voto finale che al secondo albo era insufficiente passa e si attesta definitivamente a un 6,5 netto.
Purtroppo è stato un po' il prezzo da pagare dopo le montagne russe sulle quali Boselli ha condotto Hellingen, anche se ritengo che pure Moreno sia andato troppo per le lunghe per rimettere le cose a posto:
1)certi discorsi di Zagor sulla precedente avventura di Boselli sono da voltastomaco e da sonno
2)Wendigo IMHO, bastava anche ignorarlo e far tornare Hellingen dalla dimensione infernale senza troppi giri narrativi inutili.
Un po' ridicolo Helly dentro quell'armatura nel finale, mentre del finale mi è piaciuta la sua apparizione in cella ad Altrove che lascia un gustoso interrogativo su cosa succederà in seguito.
Molto buoni i disegni di Verni e Sedioli.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
capelli d'argento ha scritto:Preacher ha scritto:AANGELO ha scritto:
La dipartita preannunciata da Burattini è stata un po' una presa per i fondelli OVVIAMENTE
Sta volta ritengo che Burattini non abbia fatto del marketing fuorviante...
Beh... Insomma....
Tutti ( o quasi ) a disquisire su chi fosse il "predestinato": chi diceva Tonka, chi Verybad e poi ci troviamo il Wendigo. Per carità, va bene così. Ma dire che il curatore non ha fatto "marketing".....
Riportale bene le cose quando quoti però ho detto non ha fatto del marketing fuorviante. Non ha mica detto che sarebbe morto un amico di Zagor, ma un personaggio significativo all'interno della saga, e Wendigo, per quanto poi possa risultare antipatico, considerando che ultimamente è apparso diverse volte e considerando che è colui che ha imprigionato l'arcinemico per eccellenza un personaggio significativo lo è stato a tutti gli effetti.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Un bel ritorno se consideriamo il risultato finale che è quello di aver riportato Hellingen alla sua malvagità pura pre Magia senza tempo e di esserci liberati della zavorra Wendigo. Alla sua megalomania nell'utilizzare astronavi, esoscheletri e tablet, ignorando e passando sopra ai precedenti narrativi che hanno creato intoppi (anche se sono un estimatore dell'Hellingen di Sclavi).
Una parte finale che ti riconcilia un po' col sense of wonder. Poi è un peccato perché al posto dei tanti riassunti tedianti avrei mostrato e puntato di più sulla lotta tra Hellingen e Wendigo proiettandomi anche nell'altra dimensione dove Hellingen era imprigionato. Inoltre il clone mi chiedo a cosa sia servito anche nella storia precedente nonché in questa dove fa la parte della pecora al macello. Molto incisiva l'apparizione del Wendigo invece, l'ambientazione ben azzeccata del castello.
Qualche manierismo di troppo ma i disegni di Verni/Sedioli si fanno apprezzare.
Storia: 7
Disegni: 7
Una parte finale che ti riconcilia un po' col sense of wonder. Poi è un peccato perché al posto dei tanti riassunti tedianti avrei mostrato e puntato di più sulla lotta tra Hellingen e Wendigo proiettandomi anche nell'altra dimensione dove Hellingen era imprigionato. Inoltre il clone mi chiedo a cosa sia servito anche nella storia precedente nonché in questa dove fa la parte della pecora al macello. Molto incisiva l'apparizione del Wendigo invece, l'ambientazione ben azzeccata del castello.
Qualche manierismo di troppo ma i disegni di Verni/Sedioli si fanno apprezzare.
Storia: 7
Disegni: 7
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Purtroppo non é ancora finita!
Dopo i quattro capolavori di Nolitta, abbiamo assistito allo scempio della figura di Hellingen compiuto prima da Sclavi e poi da Boselli. Poi, Burattini ha parzialmente rivalutato il personaggio pur con l'autogol dell'apparizione finale del Wendigo che, sapientemente, ha provveduto ad eliminare (speriamo definitivamente) dal nostro mondo.
Quest'ultima storia, però, almeno secondo i miei gusti, non vale la candela e non ripaga delle attese, lasciando un amaro in bocca che cresce sin dal primo albo, solamente introduttivo - nel quale assistiamo ad uno Zagor-Ironman (questa ci mancava) - continua con il secondo, pieno di vaneggiamenti e di ricordi confusi - (qui gli Ironman diventano tanti, e con gli stessi poteri dell'originale marveliano, tranne quello del volo, ma forse non si é fatto in tempo)- e finisce con il terzo, nel quale, almeno, finalmente, si intravede un po' d'azione, oltre alla presenza dello scienziato pazzo, raddoppiato, ed al solito errore commesso da Altrove, ma di cui, ad onor del vero, non si poteva fare a meno. Siamo tornati, così, al punto di partenza e nella prossima avventura nella quale sarà presente il principale nemico di Zagor (mi auguro fra una ventina d'anni) potremo, forse, rivedere e rileggere qualcosa di più piacevole.
Detto questo, mi rendo conto che non era facile, per Burattini, riprendere la figura dello scienziato, dopo tutti gli errori commessi in precedenza dai suoi illustri colleghi, e da lui stesso, però si può rispondere che non era obbligatorio, in mancanza di idee diverse, riportarlo in vita, così come, per tanti anni, si é fatto con Supermike, anch'esso rovinato, a mio parere definitivamente, da un altro illustre sceneggiatore. E qui sono volutamente ironico.
La sufficienza, stentatissima, é comunque raggiunta grazie al terzo albo, che ha il merito, come già detto, di aver soppresso il Demone e di aver riportato il Professore alla condizione originale.
Gli ottimi disegni, invece, salvano il salvabile e ci fanno gustare meglio il polpettone, ma presentano un difetto che si poteva correggere: perché il primo discepolo é il sosia di Zagor?
Voto alla storia: 6,2
Voto ai disegni: 9
Dopo i quattro capolavori di Nolitta, abbiamo assistito allo scempio della figura di Hellingen compiuto prima da Sclavi e poi da Boselli. Poi, Burattini ha parzialmente rivalutato il personaggio pur con l'autogol dell'apparizione finale del Wendigo che, sapientemente, ha provveduto ad eliminare (speriamo definitivamente) dal nostro mondo.
Quest'ultima storia, però, almeno secondo i miei gusti, non vale la candela e non ripaga delle attese, lasciando un amaro in bocca che cresce sin dal primo albo, solamente introduttivo - nel quale assistiamo ad uno Zagor-Ironman (questa ci mancava) - continua con il secondo, pieno di vaneggiamenti e di ricordi confusi - (qui gli Ironman diventano tanti, e con gli stessi poteri dell'originale marveliano, tranne quello del volo, ma forse non si é fatto in tempo)- e finisce con il terzo, nel quale, almeno, finalmente, si intravede un po' d'azione, oltre alla presenza dello scienziato pazzo, raddoppiato, ed al solito errore commesso da Altrove, ma di cui, ad onor del vero, non si poteva fare a meno. Siamo tornati, così, al punto di partenza e nella prossima avventura nella quale sarà presente il principale nemico di Zagor (mi auguro fra una ventina d'anni) potremo, forse, rivedere e rileggere qualcosa di più piacevole.
Detto questo, mi rendo conto che non era facile, per Burattini, riprendere la figura dello scienziato, dopo tutti gli errori commessi in precedenza dai suoi illustri colleghi, e da lui stesso, però si può rispondere che non era obbligatorio, in mancanza di idee diverse, riportarlo in vita, così come, per tanti anni, si é fatto con Supermike, anch'esso rovinato, a mio parere definitivamente, da un altro illustre sceneggiatore. E qui sono volutamente ironico.
La sufficienza, stentatissima, é comunque raggiunta grazie al terzo albo, che ha il merito, come già detto, di aver soppresso il Demone e di aver riportato il Professore alla condizione originale.
Gli ottimi disegni, invece, salvano il salvabile e ci fanno gustare meglio il polpettone, ma presentano un difetto che si poteva correggere: perché il primo discepolo é il sosia di Zagor?
Voto alla storia: 6,2
Voto ai disegni: 9
Ultima modifica di Andrea67 il Dom 10 Mag 2020, 17:20 - modificato 1 volta.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Andrea67 ha scritto: ma presentano un difetto che si poteva correggere: perché il primo discepolo é il sosia di Zagor?
Se intendi Quaritch sono d'accordo, a guardarlo attentamente sembra il fratello minore di Zagor.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
UgualiSmash ha scritto:Andrea67 ha scritto: ma presentano un difetto che si poteva correggere: perché il primo discepolo é il sosia di Zagor?
Se intendi Quaritch sono d'accordo, a guardarlo attentamente sembra il fratello minore di Zagor.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
E' una storia che mi ha lasciato terminata la lettura sensazioni contrastanti. Perché se inquadrata nell'ottica di riportare Hellingen alla sua dimensione originale prima di Magia senza tempo e liberarlo dal Wendido e contaminazioni demoniache, Burattini è riuscito nel suo intento. Se invece analizzo la storia in sé dico che non mi è piaciuta perché manca l'epicità, la tensione, il sense of wonder, il dramma.
Hellingen è stato bello rivederlo furioso, perfido, ambizioso di tornare a conquistare, certo però è vero anche che lo si vede comparire solo a pag.14 della parte finale e la sua funzione è solo quella di rimettere le cose a posto cancellando i pasticci narrativi del passato di Boselli. Mi hanno divertito trovate narrative quali il teletrasporto, il ritorno dalla vasca, la lotta con il Wendigo, gli esoscheletri, ma da un arcinemico ci si aspettava più che una breve apparizione solo per cancellare alcune cose e provare a usare l'astronave per poi schiantarsi su Altrove. Su Hellingen che evoca Wendigo ci si poteva inventare qualche variante diversa rispetto a quella che fece Zagor nell'episodio precedente...
Soprattutto, un altro aspetto importante, è che per vedere un ritorno di Hellingen che cancellasse il Wendigo abbiamo dovuto leggere ben due storie, peraltro non immuni da ridondanze inutili e spiegoni e recap sulle storie precedenti che hanno reso la lettura farragginosa.
Mi chiedo a cosa sia servita Resurrezione...Sarebbe bastata questa storia dove i discepoli avessero invocato Hellingen e dove dalla vasca sarebbe uscito lui e il suo clone, invece che la bellezza di otto albi avari di emozioni. Se allungando il brodo facendo la storia in due tranche si pensa di creare attesa si ottiene l'esatto contrario. Il personaggio diventa inflazionato, se ne abusa troppo e un ritorno non viene più vissuto come un evento e una festa.
Dei tre albi sicuramente il più brutto è il secondo, pieno di spiegazioni inutili e riassuntini delle puntate precedenti. Buono il primo con i discepoli che preparano e architettano il suo ritorno che crea un'atmosfera intrigante. In questo oltre al duello col Wendigo e la riapparizione di Hellingen qualcosa di buono si vede (la spiegazione del collegamento tra il Wendigo e un personaggio che avesse toccato entrambi i mondi, il cliffhanger finale dove per un attimo avevo pensato che Hellingen morisse davvero, l'esoscheletro). Non mi è piaciuto il clone di Hellingen che qui è utile soltanto a fare la comparsa per essere sacrificato. Un terzo albo finale che quindi porta la storia da una mediocrità a una sufficienza stiracchiata, però per il ritorno dell'arcinemico mi aspettavo molto di più come è giusto che sia, perché come detto Hellingen viene usato per cancellare alcuni danni fatti da Boselli, non viene usato per emanare quella cattiveria che lo contraddistingue e lo fa grande. Questo credo che sia stato il nodo più problematico di questa storia.
Ora la speranza è che se Hellingen torni - e spero più tardi possibile-, che venga presentato come un evento, come un'eccezione che rappresenti un qualcosa di catartico e che sia portatore di stupore e che crei le giuste e dovute attese, non come la normalità, non come un oggetto utile a rimettere soltanto certi ingranaggi a posto. Altrimenti ristaremo sempre qui a parlare di un'occasione perduta, di spiegazionismo ridondante, di cancellare i ritorni (di cui non sono contrario ma ci deve stare un'idea forte sotto). Questo mi aspetto da Burattini.
Sempre una sicurezza i disegni di Verni e Sedioli. Il loro Hellingen è perfido e riconoscibile, come Tonka e Verybad.
Storia: 6
Disegni: 9
Hellingen è stato bello rivederlo furioso, perfido, ambizioso di tornare a conquistare, certo però è vero anche che lo si vede comparire solo a pag.14 della parte finale e la sua funzione è solo quella di rimettere le cose a posto cancellando i pasticci narrativi del passato di Boselli. Mi hanno divertito trovate narrative quali il teletrasporto, il ritorno dalla vasca, la lotta con il Wendigo, gli esoscheletri, ma da un arcinemico ci si aspettava più che una breve apparizione solo per cancellare alcune cose e provare a usare l'astronave per poi schiantarsi su Altrove. Su Hellingen che evoca Wendigo ci si poteva inventare qualche variante diversa rispetto a quella che fece Zagor nell'episodio precedente...
Soprattutto, un altro aspetto importante, è che per vedere un ritorno di Hellingen che cancellasse il Wendigo abbiamo dovuto leggere ben due storie, peraltro non immuni da ridondanze inutili e spiegoni e recap sulle storie precedenti che hanno reso la lettura farragginosa.
Mi chiedo a cosa sia servita Resurrezione...Sarebbe bastata questa storia dove i discepoli avessero invocato Hellingen e dove dalla vasca sarebbe uscito lui e il suo clone, invece che la bellezza di otto albi avari di emozioni. Se allungando il brodo facendo la storia in due tranche si pensa di creare attesa si ottiene l'esatto contrario. Il personaggio diventa inflazionato, se ne abusa troppo e un ritorno non viene più vissuto come un evento e una festa.
Dei tre albi sicuramente il più brutto è il secondo, pieno di spiegazioni inutili e riassuntini delle puntate precedenti. Buono il primo con i discepoli che preparano e architettano il suo ritorno che crea un'atmosfera intrigante. In questo oltre al duello col Wendigo e la riapparizione di Hellingen qualcosa di buono si vede (la spiegazione del collegamento tra il Wendigo e un personaggio che avesse toccato entrambi i mondi, il cliffhanger finale dove per un attimo avevo pensato che Hellingen morisse davvero, l'esoscheletro). Non mi è piaciuto il clone di Hellingen che qui è utile soltanto a fare la comparsa per essere sacrificato. Un terzo albo finale che quindi porta la storia da una mediocrità a una sufficienza stiracchiata, però per il ritorno dell'arcinemico mi aspettavo molto di più come è giusto che sia, perché come detto Hellingen viene usato per cancellare alcuni danni fatti da Boselli, non viene usato per emanare quella cattiveria che lo contraddistingue e lo fa grande. Questo credo che sia stato il nodo più problematico di questa storia.
Ora la speranza è che se Hellingen torni - e spero più tardi possibile-, che venga presentato come un evento, come un'eccezione che rappresenti un qualcosa di catartico e che sia portatore di stupore e che crei le giuste e dovute attese, non come la normalità, non come un oggetto utile a rimettere soltanto certi ingranaggi a posto. Altrimenti ristaremo sempre qui a parlare di un'occasione perduta, di spiegazionismo ridondante, di cancellare i ritorni (di cui non sono contrario ma ci deve stare un'idea forte sotto). Questo mi aspetto da Burattini.
Sempre una sicurezza i disegni di Verni e Sedioli. Il loro Hellingen è perfido e riconoscibile, come Tonka e Verybad.
Storia: 6
Disegni: 9
Ospite- Ospite
Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Storia che mi è piaciuta a metà, da una parte regge fino al secondo albo, dall'altra ha l'unico scopo di riportare Hellingen alla caratterizzazione Nolittiana. Ed è proprio questo il problema e il discorso, perché da che mondo è mondo ogni storia dovrebbe avere il fine di appassionare ed essere avvincente. Pur avendo apprezzato in generale la storia non posso non notare che Hellingen come sottolineato da Walter D. compare poco. L'ennesimo finale rimandato sembra dare la sensazione di un'ennesima storia spezzata a metà dove sembra che abbiamo visto una puntata di una serie televisiva. Il problema però è che per una serie TV devi aspettare una settimana per vedere la puntata successiva, qui dovresti aspettare anni per vedere l'ennesimo seguito di Hellingen. Un modo di portare avanti le storie che non mi piace perché di Hellingen se ne sta strabusando troppo quando invece dovrebbe creare aspettativa, pur apprezzando il fatto che da oggi non ci vorranno più chissà quali stratagemmi per resuscitarlo.
Ospite- Ospite
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