Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Spirito senza scure ha scritto:Preacher ha scritto:Beh sì Dies, diciamo che se fosse stata distrutta anche Altrove Burattini ci avrebbe fatto un doppio regalo.
Comunque nessuna lode sperticata a Burattini o bottiglie di champagne stappate, ma se un personaggio lo ritengo inutile nella saga zagoriana se me lo fanno fuori sono contento, tutto qui.
Altrove non la può distruggere Burattini, perchè ormai è parte integrante dell'universo bonelliano
Ecchemmenefott'ammé dell'universo bonelliano (che poi non è definito questo presunto universo SBE)?!!?
L'Altrove di Martin Mystere è totalmente differente da quella di Zagor, per personaggi interpreti e finalità differenti; non è la stessa cosa, quindi volendo si poteva e si può cancellare.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Burattini non ha distrutto Altrove perché ha tenuto l'ennesimo finale aperto in attesa di qualche idea migliore sul prosieguo, forse anche perché si era reso conto che stava sforando troppo per le lunghe tra Wendighi, piano dei discepoli e Altrove, appunto.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Come la maggior parte di noi ha sottolineato, questa storia è stata più utile che bella.
Vero! Ma infatti nella testa di Burattini, secondo me, c'era proprio questa intenzione: sacrificare (o quasi) tre mesi di lettura e qualche euro, in cambio del ritorno alla normalità della nemesi di Zagor! Beh, direi che ne è valsa la pena, ma proprio per questo motivo (altrimenti si tratterebbe di un sacrificio quasi inutile) ora non si può attendere troppo per il ritorno in pompa magna di Hellingen!
Se fra un paio d'anni (o giù di lì) Moreno ci sfornerà una mega storia di almeno quattro albi, in stile nolittiano ed epocale, ecco che anche questa appena terminata sarà rivalutata in quanto propedeutica a un qualcosa che potrebbe anche farci piangere (come ai bei tempi) per la commozione!
Ecco, io mi chiedo e vi chiedo: non dareste qualsiasi cosa pur di versare qualche lacrima?
Vero! Ma infatti nella testa di Burattini, secondo me, c'era proprio questa intenzione: sacrificare (o quasi) tre mesi di lettura e qualche euro, in cambio del ritorno alla normalità della nemesi di Zagor! Beh, direi che ne è valsa la pena, ma proprio per questo motivo (altrimenti si tratterebbe di un sacrificio quasi inutile) ora non si può attendere troppo per il ritorno in pompa magna di Hellingen!
Se fra un paio d'anni (o giù di lì) Moreno ci sfornerà una mega storia di almeno quattro albi, in stile nolittiano ed epocale, ecco che anche questa appena terminata sarà rivalutata in quanto propedeutica a un qualcosa che potrebbe anche farci piangere (come ai bei tempi) per la commozione!
Ecco, io mi chiedo e vi chiedo: non dareste qualsiasi cosa pur di versare qualche lacrima?
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Spirito senza scure- Moderatore
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Spirito senza scure ha scritto: un qualcosa che potrebbe anche farci piangere (come ai bei tempi) per la commozione!
Ecco, io mi chiedo e vi chiedo: non dareste qualsiasi cosa pur di versare qualche lacrima?
ma tu sei serio ?
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Spirito senza scure ha scritto:Come la maggior parte di noi ha sottolineato, questa storia è stata più utile che bella.
Vero! Ma infatti nella testa di Burattini, secondo me, c'era proprio questa intenzione: sacrificare (o quasi) tre mesi di lettura e qualche euro, in cambio del ritorno alla normalità della nemesi di Zagor!
Veramente dalla maggior parte dei commenti io leggo che è stata sì utile, ma nella stessa misura anche tediosa e deludente, visto che era il ritorno del nemico numero uno.
Se questa era l'intenzione di Burattini (lodevole eh) di fare tabula rasa di Wendigo e riportare Hellingen alla dimensione pre Magia senza tempo, bastava una sola storia da scrivere, non due storie di otto albi infarcite di spiegoni e riassunti inutili.
Tra l'altro mi sono chiesto, ma se il clone è stato eliminato così in fretta in questa di storia a cosa sia servita Resurrezione (l'episodio precedente)...
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
..Walter Dorian ha scritto:Spirito senza scure ha scritto:Come la maggior parte di noi ha sottolineato, questa storia è stata più utile che bella.
Vero! Ma infatti nella testa di Burattini, secondo me, c'era proprio questa intenzione: sacrificare (o quasi) tre mesi di lettura e qualche euro, in cambio del ritorno alla normalità della nemesi di Zagor!
Veramente dalla maggior parte dei commenti io leggo che è stata sì utile, ma nella stessa misura anche tediosa e deludente, visto che era il ritorno del nemico numero uno.
Se questa era l'intenzione di Burattini (lodevole eh) di fare tabula rasa di Wendigo e riportare Hellingen alla dimensione pre Magia senza tempo, bastava una sola storia da scrivere, non due storie di otto albi infarcite di spiegoni e riassunti inutili.
Tra l'altro mi sono chiesto, ma se il clone è stato eliminato così in fretta in questa di storia a cosa sia servita Resurrezione (l'episodio precedente)...
toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Spirito senza scure ha scritto:Come la maggior parte di noi ha sottolineato, questa storia è stata più utile che bella.
Vero! Ma infatti nella testa di Burattini, secondo me, c'era proprio questa intenzione: sacrificare (o quasi) tre mesi di lettura e qualche euro, in cambio del ritorno alla normalità della nemesi di Zagor! Beh, direi che ne è valsa la pena, ma proprio per questo motivo (altrimenti si tratterebbe di un sacrificio quasi inutile) ora non si può attendere troppo per il ritorno in pompa magna di Hellingen!
Se fra un paio d'anni (o giù di lì) Moreno ci sfornerà una mega storia di almeno quattro albi, in stile nolittiano ed epocale, ecco che anche questa appena terminata sarà rivalutata in quanto propedeutica a un qualcosa che potrebbe anche farci piangere (come ai bei tempi) per la commozione!
Ecco, io mi chiedo e vi chiedo: non dareste qualsiasi cosa pur di versare qualche lacrima?
Che dirti, beato te che già conosci il soggetto e il tipo di sceneggiatura che imbastirà Burattini...
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Spirito senza scure ha scritto:Come la maggior parte di noi ha sottolineato, questa storia è stata più utile che bella.
Vero! Ma infatti nella testa di Burattini, secondo me, c'era proprio questa intenzione: sacrificare (o quasi) tre mesi di lettura e qualche euro, in cambio del ritorno alla normalità della nemesi di Zagor! Beh, direi che ne è valsa la pena, ma proprio per questo motivo (altrimenti si tratterebbe di un sacrificio quasi inutile) ora non si può attendere troppo per il ritorno in pompa magna di Hellingen!
Se fra un paio d'anni (o giù di lì) Moreno ci sfornerà una mega storia di almeno quattro albi, in stile nolittiano ed epocale, ecco che anche questa appena terminata sarà rivalutata in quanto propedeutica a un qualcosa che potrebbe anche farci piangere (come ai bei tempi) per la commozione!
Ecco, io mi chiedo e vi chiedo: non dareste qualsiasi cosa pur di versare qualche lacrima?
Ammesso e a prescindere che un domani leggeremo una grande storia di Hellingen di Burattini, il problema sta proprio nel COME me lo fai questo ritorno alla normalità. Non c'è traccia dell'Hellingen monomaniaco e mitomane, Wendigo che è il personaggio principale motore della vicenda viene eliminato in poche vignette. Non c'è epica, non c'è passione, c'è solo una storia che va avanti per forza d'inerzia e non con colpi di genio. Va bene che sei riuscito a riportare Hellingen alla normalità, ma allo stesso tempo fai qualcosa che appassioni la gente e il lettore, altrimenti così era meglio che Hellingen fosse rimasto nell'oblìo!
Cordialità.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Storia importante solo perchè ci si libera di Wendigo e perchè Hellingen sembra far ritorno al folle scienziato di Nolittiana memoria anche se, liberandosi del clone in un modo oserei dire banale e sbrigativo, vanifica secondo me la storia di qualche anno fa. Voto alla storia 6,5
Disegni da 8+ : una garanzia.
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MASSIMO- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Spirito senza scure ha scritto:Come la maggior parte di noi ha sottolineato, questa storia è stata più utile che bella.
Vero! Ma infatti nella testa di Burattini, secondo me, c'era proprio questa intenzione: sacrificare (o quasi) tre mesi di lettura e qualche euro, in cambio del ritorno alla normalità della nemesi di Zagor! Beh, direi che ne è valsa la pena, ma proprio per questo motivo (altrimenti si tratterebbe di un sacrificio quasi inutile) ora non si può attendere troppo per il ritorno in pompa magna di Hellingen!
Beato te che hai questo dono della sfera di cristallo.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
A me come storia presa così non è dispiaciuta.
Certo dal ritorno di Hellingen ci si aspettava tanto di più, ma probabilmente qui gioca in tutti noi il fattore "nostalgia" di come lo usava Nolitta e dell'alto livello delle storie in cui compariva.
Purtroppo sono presenti tanti riassunti e qui probabilmente sbaglia la Bonelli, perchè forse ha paura che eventuali nuovi lettori non capiscano più nulla se non metti spiegazioni delle puntate precedenti.
Sinceramente mi piaceva più come si faceva un tempo, quando si inseriva un "vedi albo n. xx" .
In quel caso il lettore era anche più curioso di cercare in giro i numeri mancanti e quindi di leggere cosa succedeva nelle puntate precedenti.
Comunque la storia è leggibile, anche se forse alcune parti scivolano via con troppa leggerezza e semplicità.
Disegni dell'accoppiata, a mio parere, sempre molto buona!
Certo dal ritorno di Hellingen ci si aspettava tanto di più, ma probabilmente qui gioca in tutti noi il fattore "nostalgia" di come lo usava Nolitta e dell'alto livello delle storie in cui compariva.
Purtroppo sono presenti tanti riassunti e qui probabilmente sbaglia la Bonelli, perchè forse ha paura che eventuali nuovi lettori non capiscano più nulla se non metti spiegazioni delle puntate precedenti.
Sinceramente mi piaceva più come si faceva un tempo, quando si inseriva un "vedi albo n. xx" .
In quel caso il lettore era anche più curioso di cercare in giro i numeri mancanti e quindi di leggere cosa succedeva nelle puntate precedenti.
Comunque la storia è leggibile, anche se forse alcune parti scivolano via con troppa leggerezza e semplicità.
Disegni dell'accoppiata, a mio parere, sempre molto buona!
sam stone- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Credo che i disegni sono stati eccezionali,ma la storia,qui e la come già ampiamente sviscerato da chi mi ha preceduto,accusa qualche pecca,nel complesso se vista,secondo me,come base futura per ulteriori e nuovi sviluppi,può andare bene anche se forse siamo legati alle vecchie storie del passato e quindi il paragone con le precedenti apparizioni di Hellingen è inevitabile.
Digging David- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Storia abbastanza noiosa nei primi due albi. Nel terzo albo trova la sua giustificazione narrativa grazie all’eliminazione definitiva del Wendigo( la baggianata di Boselli). Però la trama resta abbastanza sempliciotta, infantile, per non dire banale. I disegni rassicuranti del duo Sedioli/Verni sono sempre una certezza. Si, una certezza di tranquillità e mediocrità le cui soluzioni grafiche ti trasmettono davvero poco entusiasmo, ma che alla fine sono in perfetta sintonia con il climax di noiosità che aleggia in tutta la storia. Del resto essendo un surrogato di Ferri non poteva essere diversamente.
Voto alla storia 5,5
Voto ai disegni 6,5
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Quando leggo Hegel mi diverto. Quando leggo Corto Maltese mi impegno.
Potrei leggere la Bibbia, Omero, e Dylan Dog ( di Sclavi) all'infinito, senza mai stancarmi.
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LuxorAlfa- SAPIENTONE DI ZAGOR
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Albo conclusivo sicuramente migliore del precedente, non che ci volesse molto.
Il pregio maggiore, universalmente riconosciuto, è quello di sbarazzarci (si spera) definitivamente del Wendigo e auspicabilmente anche del suo alter ego Kiki bimbominkia, in virtù della legge dell'equilibrio spiegataci con tanta dovizia di particolari nel numero precedente
Credevo poi fosse solo un mio desiderio inconfessabile e irrealizzabile quello di vedere sparire anche la base di Altrove, invece noto che anche altri lettori hanno il rimpianto per esserci andati vicino senza riuscirci...non ci si può fidare più nemmeno della tecnologia Akkroniana!
Di positivo c'è anche che dopo un albo intero di spiegazioni e riassunti, finalmente accade qualcosa: abbiamo la giusta dose di azione ed è stato scongiurato il rischio paventato dell'ennesimo pippone per spiegare per filo e per segno come Hellingen abbia potuto eludere la sorveglianza del Wendigo. Fortunatamente viene fornita una spiegazione veloce e al contempo plausibile.
Bello anche il cliffhanger finale, anche se a mio avviso un po' ingenuo: ma davvero è pensabile che dopo tutti i precedenti qualcuno possa ancora credere di indurre Hellingen a collaborare?
Il giudizio complessivo della storia risente però fortemente della pesantezza e noia mortale di tutto il secondo albo e per me non va oltre (o poco oltre) la sufficienza.
Va bene riportare Hellingen alla dimensione terrena, come tutti auspicavano, ma per farlo erano proprio necessari otto albi, due storie e mezzo e due invocazioni al Wendigo ? Era sperare troppo che l'Hellingen nolittiano fosse recuperato nel corso di questa storia (preferibilmente verso l'inizio) piuttosto che alla fine?
Anche se l'ultima parte risolleva un po' le sorti, manca comunque totalmente, come osservato giustamente da altri, l'epicità il pathos e l'intensità che dovrebbero caratterizzare una storia col villain principale della serie.
Concordo anche con chi ha rimarcato l'impalpabilità dei discepoli, che, come i servi di Cromm della precedente storia, fungono solo da carne da macello: magari sarebbe stato più interessante se qualcuno avesse avuto un ripensamento o si fosse formata una quinta colonna che avesse collaborato con Zagor, invece sembrano tanti automi senza personalità.
Infine anche stavolta la tanto pubblicizzata dipartita di un comprimario è stata un mezzo bluff di Burattini: a parte il fatto che non riesco a considerare il Wendigo un comprimario, ma solo una fastidiosa presenza ricorrente (ma questa è una mia deformazione personale), Moreno nel suo blog diceva grosso modo che qualche lettore storico sarebbe potuto rimanere turbato da questa dipartita, ma sfido io a trovare un solo zagoriano dispiaciuto per cotanta scomparsa
Riguardo i disegni, non essendo competente in materia, non entro nel merito della diatriba stile proprio/scopiazzatura. Da profano in materia, quello che chiedo ai disegni è che siano puliti, ben decifrabili, con personaggi ben riconoscibili e disegnati sempre allo stesso modo. E in tal senso il duo Sedioli/Verni appaga pienamente le mie aspettative
Insomma tutto sto pippone (che in confronto Moreno è un principiante ) si riassume in: storia sufficiente (o poco più), disegni buoni.
Il pregio maggiore, universalmente riconosciuto, è quello di sbarazzarci (si spera) definitivamente del Wendigo e auspicabilmente anche del suo alter ego Kiki bimbominkia, in virtù della legge dell'equilibrio spiegataci con tanta dovizia di particolari nel numero precedente
Credevo poi fosse solo un mio desiderio inconfessabile e irrealizzabile quello di vedere sparire anche la base di Altrove, invece noto che anche altri lettori hanno il rimpianto per esserci andati vicino senza riuscirci...non ci si può fidare più nemmeno della tecnologia Akkroniana!
Di positivo c'è anche che dopo un albo intero di spiegazioni e riassunti, finalmente accade qualcosa: abbiamo la giusta dose di azione ed è stato scongiurato il rischio paventato dell'ennesimo pippone per spiegare per filo e per segno come Hellingen abbia potuto eludere la sorveglianza del Wendigo. Fortunatamente viene fornita una spiegazione veloce e al contempo plausibile.
Bello anche il cliffhanger finale, anche se a mio avviso un po' ingenuo: ma davvero è pensabile che dopo tutti i precedenti qualcuno possa ancora credere di indurre Hellingen a collaborare?
Il giudizio complessivo della storia risente però fortemente della pesantezza e noia mortale di tutto il secondo albo e per me non va oltre (o poco oltre) la sufficienza.
Va bene riportare Hellingen alla dimensione terrena, come tutti auspicavano, ma per farlo erano proprio necessari otto albi, due storie e mezzo e due invocazioni al Wendigo ? Era sperare troppo che l'Hellingen nolittiano fosse recuperato nel corso di questa storia (preferibilmente verso l'inizio) piuttosto che alla fine?
Anche se l'ultima parte risolleva un po' le sorti, manca comunque totalmente, come osservato giustamente da altri, l'epicità il pathos e l'intensità che dovrebbero caratterizzare una storia col villain principale della serie.
Concordo anche con chi ha rimarcato l'impalpabilità dei discepoli, che, come i servi di Cromm della precedente storia, fungono solo da carne da macello: magari sarebbe stato più interessante se qualcuno avesse avuto un ripensamento o si fosse formata una quinta colonna che avesse collaborato con Zagor, invece sembrano tanti automi senza personalità.
Infine anche stavolta la tanto pubblicizzata dipartita di un comprimario è stata un mezzo bluff di Burattini: a parte il fatto che non riesco a considerare il Wendigo un comprimario, ma solo una fastidiosa presenza ricorrente (ma questa è una mia deformazione personale), Moreno nel suo blog diceva grosso modo che qualche lettore storico sarebbe potuto rimanere turbato da questa dipartita, ma sfido io a trovare un solo zagoriano dispiaciuto per cotanta scomparsa
Riguardo i disegni, non essendo competente in materia, non entro nel merito della diatriba stile proprio/scopiazzatura. Da profano in materia, quello che chiedo ai disegni è che siano puliti, ben decifrabili, con personaggi ben riconoscibili e disegnati sempre allo stesso modo. E in tal senso il duo Sedioli/Verni appaga pienamente le mie aspettative
Insomma tutto sto pippone (che in confronto Moreno è un principiante ) si riassume in: storia sufficiente (o poco più), disegni buoni.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Sam Fletcher ha scritto: Infine anche stavolta la tanto pubblicizzata dipartita di un comprimario è stata un mezzo bluff di Burattini: a parte il fatto che non riesco a considerare il Wendigo un comprimario, ma solo una fastidiosa presenza ricorrente (ma questa è una mia deformazione personale), Moreno nel suo blog diceva grosso modo che qualche lettore storico sarebbe potuto rimanere turbato da questa dipartita, ma sfido io a trovare un solo zagoriano dispiaciuto per cotanta scomparsa
Ergo, è stato un bluff puro e semplice. Togli pure il "mezzo….."
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Sam Fletcher ha scritto:
Concordo anche con chi ha rimarcato l'impalpabilità dei discepoli, che, come i servi di Cromm della precedente storia, fungono solo da carne da macello: magari sarebbe stato più interessante se qualcuno avesse avuto un ripensamento o si fosse formata una quinta colonna che avesse collaborato con Zagor, invece sembrano tanti automi senza personalità.
ì
Concordo con la tua osservazione e con quella di Capitan Kidd; di questa congrega di scienziati non ce ne è uno che mi sia rimasto impresso per qualche gesto, pensiero o qualità. Sembrano un po' troppo monodimensionali.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Circa la sparizione definitiva del Wendigo, comunque vale la pena fare una riflessione.
Come ci ha spesso insegnato Burattini, nel mondo dei fumetti tutto scorre in maniera diversa rispetto alla realtà (spazio e tempo convivono diversamente). In più di un'occasione ci è stato fatto notare che nella dimensione dove Hellingen era stato confinato, appunto il tempo scorreva diversamente (potrebbero, in pratica, essere trascorsi decenni o secoli ...), quindi non è escluso che anche lì dentro siano accadute avventure che varrebbe la pena raccontare.
Ecco, magari sarebbe auspicabile in futuro uno spin off in sei albi a colori, con le avventure di Hellingen nella dimensione del Wendigo. Fuori quindi dalla serie regolare e che, proprio per la loro natura, non intaccherebbero il continuum della saga!
Come ci ha spesso insegnato Burattini, nel mondo dei fumetti tutto scorre in maniera diversa rispetto alla realtà (spazio e tempo convivono diversamente). In più di un'occasione ci è stato fatto notare che nella dimensione dove Hellingen era stato confinato, appunto il tempo scorreva diversamente (potrebbero, in pratica, essere trascorsi decenni o secoli ...), quindi non è escluso che anche lì dentro siano accadute avventure che varrebbe la pena raccontare.
Ecco, magari sarebbe auspicabile in futuro uno spin off in sei albi a colori, con le avventure di Hellingen nella dimensione del Wendigo. Fuori quindi dalla serie regolare e che, proprio per la loro natura, non intaccherebbero il continuum della saga!
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Sam Fletcher ha scritto:
Va bene riportare Hellingen alla dimensione terrena, come tutti auspicavano, ma per farlo erano proprio necessari otto albi, due storie e mezzo e due invocazioni al Wendigo ? Era sperare troppo che l'Hellingen nolittiano fosse recuperato nel corso di questa storia (preferibilmente verso l'inizio) piuttosto che alla fine?
Stesso mio pensiero. E condivido grosso modo il resto della tua analisi.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
capelli d'argento ha scritto:Sam Fletcher ha scritto: Infine anche stavolta la tanto pubblicizzata dipartita di un comprimario è stata un mezzo bluff di Burattini: a parte il fatto che non riesco a considerare il Wendigo un comprimario, ma solo una fastidiosa presenza ricorrente (ma questa è una mia deformazione personale), Moreno nel suo blog diceva grosso modo che qualche lettore storico sarebbe potuto rimanere turbato da questa dipartita, ma sfido io a trovare un solo zagoriano dispiaciuto per cotanta scomparsa
Ergo, è stato un bluff puro e semplice. Togli pure il "mezzo….."
Probabilmente hai ragione, pard, ma levandoci di torno il Wendigo mi ha fatto cosa talmente gradita che posso concedergli volentieri lo sconto della pena
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...e probabilmente Zagor è già morto!
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Sam Fletcher ha scritto:capelli d'argento ha scritto:Sam Fletcher ha scritto: Infine anche stavolta la tanto pubblicizzata dipartita di un comprimario è stata un mezzo bluff di Burattini: a parte il fatto che non riesco a considerare il Wendigo un comprimario, ma solo una fastidiosa presenza ricorrente (ma questa è una mia deformazione personale), Moreno nel suo blog diceva grosso modo che qualche lettore storico sarebbe potuto rimanere turbato da questa dipartita, ma sfido io a trovare un solo zagoriano dispiaciuto per cotanta scomparsa
Ergo, è stato un bluff puro e semplice. Togli pure il "mezzo….."
Probabilmente hai ragione, pard, ma levandoci di torno il Wendigo mi ha fatto cosa talmente gradita che posso concedergli volentieri lo sconto della pena
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
wakopa ha scritto:S
P
O
I
L
E
R
Che poi fatto 30(eliminazione del Wendigo),Burattini gia' che c'era poteva far 31
e cioe' affermare che venuto a mancare il signore del male, si dissolveva pure l'alter ego bimbominkia del bene(kiki manito),ma lo si potrebbe assumere anche come tacito
Fatti quindi i debiti ringraziamenti al curatore per averci tolto dagli zebedei queste figure grossolane e pacchiane ideate da Sclavi e Boselli,rimane comunque una storia molto debole che si fonda su basi davvero troppo semplicistiche al limite dell'infantile
Io personalmente sono in overdose da varchi, dimensioni parallele
e ora Hellingen, prima Kandrax, prima ancora la figlia di Dharma,
non se ne puo' piu',occorrerebbe una terapia d'urto toninelliana
Buoni i disegni del duo ma senza entusiasmare
Ti stupirai ma sono d'accordo con te
Io personalmente avrei eliminato anche Hellingen, perchè mi ha stufato
Spero proprio che il prossimo sia veramente l'ultimo capitolo della storia
Ma costa proprio tanto inventarsi un nuovo avversario?
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
anto1965 ha scritto:
Ti stupirai ma sono d'accordo con te
su Hellingen inutile ripetere allo sfinimento che quella di Sclavi era una degna chiusura, lo hanno voluto ripescare e poi con tali escamotage,e hanno fatto il papocchio
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
In attesa di Hellingen alla conquista del mondo.
E come primo passo la distruzione della foresta di Darkwood e stavolta con l'uccisione seria di qualche personaggio "storico" un paio di trapper e/o capi indiani.
Questa sarebbe veramente epica.
E come primo passo la distruzione della foresta di Darkwood e stavolta con l'uccisione seria di qualche personaggio "storico" un paio di trapper e/o capi indiani.
Questa sarebbe veramente epica.
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Winter Snake ha scritto:In attesa di Hellingen alla conquista del mondo.
E come primo passo la distruzione della foresta di Darkwood e stavolta con l'uccisione seria di qualche personaggio "storico" un paio di trapper e/o capi indiani.
Questa sarebbe veramente epica.
Questa potrebbe essere adatta alla storia conclusiva quando Zagor chiuderà!
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Re: Il destino di Hellingen (n.648/649/650)
Se l'eliminazione del Wendigo rappresenta il punto di forza di questa storia, allora ci resta ben poca cosa.
In una serie che ci ha abituato a vedere improbabili ritorni di personaggi dati per morti, la morte della rappresentazione fisica dello Spirito del male risulta essere la meno impossibile da rettificare. Prendiamo atto della volontà dell'attuale curatore di considerare definitivamente fuori dai giochi l'incarnazione del male e del ruolo che gli era stato ritagliato nella saga di Zagor.
Ma il Male resta, peraltro senza di esso sarebbe impossibile rendere plausibile un qualunque soggetto, dal momento che Zagor non è concepibile se non in antagonismo con il cattivo di turno.
E chi ci garantisce allora che un domani non si presenterà qualcuno che, senza dover neanche ricorrere al beneficio della sospensione dell'incredulità, farà tornare il Wendigo (caracter peraltro che vanta una notevolissima bibliografia trasversale) semplicemente facendolo impossessare di un altro corpo?
La morte definitiva era e resta un bluff.
Mai nel fumetto possiamo con matematica certezza escludere il ritorno di morti veri o presunti.
Quello che è accaduto in questa storia è caratterizzato da elementi assai più magici che scientifici.
E allora come possiamo credere alla definitiva uscita di scena di uno spirito maligno evocato con la magia?
Se non è un bluff questa morte resta comunque molto aleatoria...
In una serie che ci ha abituato a vedere improbabili ritorni di personaggi dati per morti, la morte della rappresentazione fisica dello Spirito del male risulta essere la meno impossibile da rettificare. Prendiamo atto della volontà dell'attuale curatore di considerare definitivamente fuori dai giochi l'incarnazione del male e del ruolo che gli era stato ritagliato nella saga di Zagor.
Ma il Male resta, peraltro senza di esso sarebbe impossibile rendere plausibile un qualunque soggetto, dal momento che Zagor non è concepibile se non in antagonismo con il cattivo di turno.
E chi ci garantisce allora che un domani non si presenterà qualcuno che, senza dover neanche ricorrere al beneficio della sospensione dell'incredulità, farà tornare il Wendigo (caracter peraltro che vanta una notevolissima bibliografia trasversale) semplicemente facendolo impossessare di un altro corpo?
La morte definitiva era e resta un bluff.
Mai nel fumetto possiamo con matematica certezza escludere il ritorno di morti veri o presunti.
Quello che è accaduto in questa storia è caratterizzato da elementi assai più magici che scientifici.
E allora come possiamo credere alla definitiva uscita di scena di uno spirito maligno evocato con la magia?
Se non è un bluff questa morte resta comunque molto aleatoria...
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