Campo nemico (n.689/690/691)

Spirito errante ha scritto:@Kramer76, un Bacilieri dei poveri, anche se concordo con un certo stile vicino al disegnatore scaligero.

Altro che dei poveri... Bacilieri è bravissimo, questo sono braccia strappate all'agricoltura...

dopo 2 buoni albi ,la storia non dico che crolli ma si gioca la sufficienza (votato mediocre)  
anche perche' e' sempre nell'albo conclusivo che si tirano le conclusioni dove le soluzioni devono fare la differenza;
e le soluzioni purtroppo sono telefonate,straviste,da pilota automatico
questi corpi speciali che mancano zagor da pochi metri, nonostante decine e decine di colpi
zagor che si libera del solito idiota di guardia,cose che andavano bene negli anni 60 e 70 ,ma almeno adesso il lettore si aspetta che l'autore si industri un pochetto  
e meno male che sono proprio gli autori spesso a dire che non possono piu' sceneggiare come in quegli anni  
che poi da quegli anni almeno prendessero spunto dai dialoghi mai tamarri e cafoneschi,ma che frase e' ad esempio:
"tu lasciaci pure soli stando tranquillo,non sono in grado di insidiartela"
 

Ai disegni il Grama mostra piu' di qualche crepa ,specialmente nello zagor in volo,davvero ingessato
di converso originale e non male quel primo piano di Tonka nel finale  

Si ricomincia l'annata come quella che si era chiusa: ovvero con una storia che rasenta la sufficienza.
Dopo i primi due albi tutto sommato gradevoli, il capitolo finale è la fiera del già visto e stravisto, nessun guizzo, tutto ampiamente prevedibile.
Anzi, il finale con il combattimento tra i mercenari e Zagor e soci, che poteva regalare un pò di pathos, è tirato all'osso.
Disegni francamente inguardabili.

VOTO COMPLESSIVO STORIA 6
VOTO DISEGNI 4

Non mi pare che il terzo albo sia più deludente dei primi due, forse qualche passaggio poteva essere raccontato in modo più sintetico, questo sì, anzi direi che il difetto principale di questa storia è proprio la lunghezza. Strizzata nelle 160 pagine di uno speciale sarebbe stata perfetta. Invece qui alcune lungaggini mi sono risultate indigeste: che Rochas e Summerscale interrompano la loro lotta mortale per puntualizzare accademicamente le rispettive posizioni, proprio non sono riuscito a digerirlo.
Ma ci sono anche alcuni passaggi mooooolto ben sceneggiati: Rochas che scopre la distruzione del villaggio, oppure il dialogo tra Rochas e Nemers, oppure ancora la resa dei conti (a me è piaciuta e l'ho trovata affatto scontata).
Devo dire che anche Grimaccioni mi è sembrato in progressione: prima ha migliorato la resa dell'ambientazione e nell'ultima trentina di pagine anche le anatomie non possono più essere criticate. La lotta subacquea poi è decisamente efficace. Certo, restano i grossi limiti dei volti (e ho l'impressione che qualcuno sia stato ritoccato in redazione) ma non si può negare il progresso.

E al terzo albo mi addormentai

Poco da aggiungere a quanto detto nei mesi scorsi, storia tranquilla che procede senza molti scossoni e che Burattini conduce in porto con il consueto mestiere.... Nulla di particolarmente memorabile, ma neppure

Semmai spicca un po' la freddezza con cui ci vengono raccontati i trascorsi di Rochas, forse un maggior coinvolgimento dello sceneggiatore (e di Zagor) avrebbe giovato alla narrazione.

Ho votato quindi accettabile (6/6,5).

Anche i disegni di Gramaccioni per me, tutto sommato, si assestano sulla sufficienza.
Parliamo molto probabilmente di una serie e di un personaggio a lui non congeniali, ma la sua professionalità, a mio avviso, è fuori discussione.

graziano ha scritto:E al terzo albo mi addormentai

Bello solo il passato di Rochas, ben architettato con una buona giustificazione sul perché il trapper in questi anni non abbia mai rivelato nulla ai rendez vous. Certo la parte dell'azione è senza mordente. Questi berretti neri non si dimostrano poi molto abili e grandi strateghi nell'attaccare il campo dei Piedi Neri.
Ma è un Burattini nella media dei suoi ultimi quattro anni, che non emoziona più.
Disegni abbondantemente insufficienti. A parte i volti di Zagor che cambiano da pagina a pagina, ma certe pose sono veramente grezze e grottesche . Si salvano solo alcuni sfondi e paesaggi.

STORIA 6,5
DISEGNI 4,5

OLIMPIA ha scritto:

Spirito errante ha scritto:@Kramer76, un Bacilieri dei poveri, anche se concordo con un certo stile vicino al disegnatore scaligero.

Altro che dei poveri... Bacilieri è bravissimo, questo sono braccia strappate all'agricoltura...

"Dei poveri" era riferito a Gramaccioni, non a Bacilieri. Intendevo uno che si ispira a Bacilieri, ma è solo una brutta copia.

Il sassaroli ha scritto:Non mi pare che il terzo albo sia più deludente dei primi due, forse qualche passaggio poteva essere raccontato in modo più sintetico, questo sì, anzi direi

Il passato di Rochas. Meno pagine al passato di Rochas Burattini poteva dedicare più pagine allo scontro finale Black Legions contro Zagor e indiani.

Spirito errante ha scritto:

OLIMPIA ha scritto:

Spirito errante ha scritto:@Kramer76, un Bacilieri dei poveri, anche se concordo con un certo stile vicino al disegnatore scaligero.

Altro che dei poveri... Bacilieri è bravissimo, questo sono braccia strappate all'agricoltura...

"Dei poveri" era riferito a Gramaccioni, non a Bacilieri. Intendevo uno che si ispira a Bacilieri, ma è solo una brutta copia.

Avevo capito benissimo, era solo una battuta per sottolineare quello che avevi già scritto tu

e io volevo sottolineare che non vedo tutto questo divario abissale tra testi e disegni...

Primi due albi molto intriganti dove tutto ruota intorno al passato di Rochas a tinte fosche e tragico, finale fiacco e deludente.
Svelato il passato di Rochas ci voleva tanta bella azione drammatica e tensione, invece vediamo quelli della legione nera mancare Zagor a pochi metri...
Ci voleva inoltre una bella battaglia finale tra legione nera contro indiani, trappers e Zagor invece tutto si risolve senza tensione in un abbaio di cane. Cioè viene mobilitata mezza Darkwood e tutto si risolve in quattro pagine. Deluso. Peccato perchè fino al passato di Rochas la storia era abbastanza godibile.

Disegni veramente anonimi e grezzi, sembrano quei disegni da storie western degli anni '60 o che si vedevano sull'Intrepido o sul Monello. Anche se devo dire li ho trovati meno peggio in questo terzo albo conclusivo.

Votato sufficiente.

Terminata la lettura di questi 3 albi mi rimane poco da dire oltre già quello che hanno detto in molti qui, tra questi Wakopa, Olimpia e altri forumisti.
Storia "soporifera", senza particolari guizzi con l' ormai onnipresente tentativo di stupro, l' indiana incinta, l' ennesimo passato di con flirt annesso, l' ennesimo corpo speciale composto però da mezze tacche che si squagliano al primo rovescio, tutto raccontato con il pilota automatico, direi in modo poco coinvolgente....
Oltretutto questa Black Legion, o meglio, i suoi capataz, pur avendo obiettivi ben precisi, si incaponisce nel dar comunque la caccia ad un solo uomo, seppur un traditore. Mah.....
Involontariamente comico sentire profferire da Rochas ( in un contesto drammatico ) una battuta allusiva da coscritti diciottenni come quella rivolta al trapper di non essere nelle condizioni di "insidiare" sua moglie ( sic !   ).
Gran finale ( si fa per dire ) in questa ultima parte con le solite radiocronache mentali e autospiegoni di Zagor e la solita Santabarbara di proiettili sparati contro lo SCLS....
Tra l' altro Zagor, dice che andrà fino in fondo alla vicenda e quindi al mandante delle stragi di pellerossa ma poi il Burattini se ne dimentica di raccontarcene l' esito.
Spiace constatare, ancora una volta, che il curatore non sembra avercene proprio più.
Storia appena sufficiente/mediocre (  a scuola una volta era un 6- quindi un 5,5 mascherato ) che doveva restare un extra e basta.
Sui disegni preferisco non esprimermi, sarei da censura ( le ultime due pagine sono da museo degli orrori ).
Hasta luego.

Poco dopo un color con Rochas come protagonista, ecco tre numeri della serie regolare dedicati a una vicenda del passato dello stesso personaggio.
Ero passato oltre al nome dello sceneggiatore senza badarvi, ma sono bastati pochi dialoghi per farmi capire immediatamente chi fosse: spiegoni inseriti forzatamente in bocca ai personaggi ottenendo come risultato dialoghi surreali è la cifra stilistica di Burattini! Per fortuna questa tendenza riguarda solo alcuni dialoghi della prima parte della storia, dopo migliora (ma rimangono burattinate come Zagor che spiega quello che sta facendo mentre si vede perfettamente quello che sta facendo).
Storia senza infamia e senza lode, si legge scorrevolmente grazie anche ai discreti disegni di un Gramaccioni che mi sembra migliorato nel tempo, anche se deve ancora perfezionarsi. La trama risulta comunque ampiamente prevedibile, e molto "già vista" in praticamente tutte le sue parti. Già vista anche su Zagor, per lo più. Mi sembra una di quelle storie rassicuranti, per lettori che vogliono ritrovare le stesse trame della loro giovinezza. Quanti "corpi speciali" sono già passati per Darkwood, per venire puntualmente distrutti? Dopo un po' non si sparge la voce che è meglio tenersi alla larga?
Peccato per l'assenza totale di Cico.
E sono anche un po' stufo della scena del protagonista che si inginocchia accanto al corpo dell'amata e grida "NUOOOO!" rivolto al cielo.  

Walter Dorian ha scritto:..................
E' un Burattini lontano dai suoi tempi migliori, ma non meritava che questa storia venisse disegnata in modo così rozzo.

Sembra quasi che Moreno abbia dimenticato come si scrive Zagor. Non riesce più a scrivere una storia avvincente. A dir la verità, il flashback di Rochas non sarebbe neppure tanto male; è la storia in diretta che è ai limiti della pubblicazione, oserei definirla imbarazzante. Zagor che, nella foresta, si lascia catturare facilmente dai legionari; lo stesso Zagor che si libera in quel modo senza che nessuno, nel campo, se ne accorga, come se fosse legato a miglia di distanza; la battaglia finale sempliciotta e ridicola; e, infine, il fantomatico mister Williams mai più nominato. Ce ne sarebbe per mandarlo nuovamente a lezioni di sceneggiatura, ma io so che non è così, è la sua storia che ce lo dice, come le due avventure che lui stesso ci racconta, in quarta pagina, stanno per uscire in brossurato. La verità è che Moreno, ormai, non ha più voglia di scrivere Zagor. Ormai, si concentra su Tex oltre che su tutti gli altri innumerevoli impegni che ha preso. Inoltre, essendo il curatore, sa benissimo di non poter essere giudicato da nessuno, sa benissimo che chi sta sopra di lui non ne capisce un granché di fumetti e guarda solamente alle vendite, che sicuramente si mantengono costanti, in quanto anche quelli che stanno criticando questi tre albi, come me, li acquistano lo stesso. Ciliegina sulla torta, i disegni ai limiti dell’impubblicabile di Gramaccioni. Ma forse è meglio così, almeno non è stato sprecato un bravo disegnatore per questa storia che, almeno io, dimenticherò presto.
Voto alla storia: 5
Voto ai disegni: 4