Andamento editoriale di Zagor e altri Bonelli.2

A una prima occhiata, guardando il risultato del conto economico, che chiude con un utile di 2.194.444 contro i 776.449 del 2019, il 2020 sembrerebbe un anno da ricordare per la Bonelli. In realtà, guardando un pò oltre, non è esattamente così, però certamente, considerando i danni causati dalla pandemia, oltre alle difficoltà ben note del mercato di riferimento, i risultati conseguiti si possono ritenere soddisfacenti. I ricavi da vendite di albi scendono da 26.081.114 a 24.498.104, i libri da 2.554.929 a 1.694.922, mentre tengono botta i diritti di pubblicazione, sostanzialmente tutti da RCS, poco sotto 1,5 milioni, con ricavi totali che passano da 32.288.604 a 31.024.498, fra cui però, oltre 2 milioni di euro di "incrementi di immobilizzazioni per lavori interni", si tratta in sostanza della capitalizzazione di costi sostenuti per la produzione, non ancora terminata, di due prodotti multimediali, cioè i cartoni animati di Dragonero e il film di Dampyr. Scelta di bilancio formalmente corretta, ma che anni fa, con una situazione economica ben più florida, probabilmente non sarebbe stata fatta. La solidità finanziaria come sempre non è minimamente in discussione, con un patrimonio netto di 58,7 milioni, e disponibilità finanziarie che addirittura crescono di 1,3 milioni a circa 27,8 milioni, fra titoli e depositi bancari. Nel 2020 le uscite sono state 276, in sensibile contrazione rispetto alle 313 del 2019, con un venduto di circa 8.000.000 di copie. In un 2020 in cui il comparto edicola ha fatto da padrone come non mai, la tendenza sembra essere quella di concentrare le forze su pochi personaggi dalle vendite sicure, con Tex siamo arrivati attorno alle 35 uscite annue, dirottando lì autori prima impegnati altrove, in verità imbarcandone anche di forse poco adeguati. Altra scelta di fondo sembra essere quella di far debuttare in libreria le nuove proposte, passando poi solo eventualmente in un momento successivo in edicola, vedremo in futuro se la scommessa pagherà o meno. Certamente la crisi covid, oltre ad avere un inevitabile impatto sulla vendita di albi e libri, ha ovviamente colpito duro sul fronte multimediale, in particolare sul film di Dampyr, attualmente in fase di post produzione, volutamente rallentata, mentre per i cartoni animati di Dragonero si prevede la messa in onda per l'autunno 2022.

La crisi delle edicole Esiste: diverse edicole nella mia provincia hanno chiuso o portano solo riviste su richiesta o solamente i quotidiani. Solo TEX, ZAGOR, DYLAN DOG DIABOLIK e TOPOLINO si trovano facilmente...Se ho voglia di comprarmi un Martin Mystère (improbabile) o un Nathan Never, o mi tengo la voglia o devo fare 30 km per trovarlo. Le poche edicole rimaste, per sopravvivere, sono soprattutto tabacchi, lottomatica, rosticcerie e altro. Fosse solo per la vendita dei fumetti o dei quotidiani, sarebbero già scomparse. Da tempo.

idem
anche nella mia edicola di fiducia arrivano solo alcuni fumetti SBE ma non non tutti
Martin Mystère e Nathan Never stesso discorso a cui aggiungo il commissario Ricciardi mai preso presso presso l'edicola di fiducia.
per quanto riguarda riguarda i fumetti collaterali allegati ai quotidiani arrivano limitatamente alle copie prese da chi li acquista sempre ma non sempre ed è inutile cercarli presso altre edicole tanto la risposta è sempre quella: "le copie che ho sono tutte riservate ai clienti che le ha prenotate"

Infatti sto acquistando settimanalmente le anastatiche di Diabolik e presso la mia edicola di fiducia arriva solo la mia copia, per cui ogni volta incrocio le dita affinchè non arrivi danneggiata. Altrimenti dovrei valutare se tenermela o rifiutarla, aspettando che ne mandino qualcuna migliore direttamente dalla casa editrice. Infatti non esistono le copie di reso, essendo tutte ad personam. Spesso sono maltrattati gli opuscoli allegati al fumetto poichè sono più lunghi. Quelli me li tengo come sono: altro che scelta!

Nella mia provincia c'è stato un ridimensionamento sia in termini numerici che di qualità (diverse edicole portano solo quotidiani).

io non capisco tutte queste problematiche a trovare i fumetti bonelli nelle edicole.
Va bene che abito a Roma e arriva di tutto, ma basta che dite al vostro edicolante
di richiedere per voi un tal fumetto bonelli e vedrete che tutti i mesi poi gli arriva.
La richiesta deve partire da lui.

Funziona cosi

Il riferimento è agli acquisti "occasionali" legati solo al mese in cui uno vuole togliersi uno 'sfizio', non a quelli costanti.

BILANCIO BONELLI IN ATTIVO MA CROLLANO LE LIBRERIE (giornalepop.it)
 

Il conto economico

Occhio, però, Giornale pop è vicino a Comix Archive...

Beh, dai Doc !
Questi sono numeri, non opinioni...

P.S.: e, comunque, che le edicole chiudano ad un ritmo, purtroppo, sostenuto non è un mistero. Dalle mie parti, in Canavese, quelle che hanno spazi ampi per i fumetti sono rarissime, una per paese se va bene.
A Torino, quando ci passo, rispetto a solo 15/20 anni fa, è dura trovare un' edicola veramente fornita, sono micro chioschi ( come quello in Piazza Castello e in Piazza San Carlo )....
Poi ce n' era una ogni isolato, ora devi faticare.....
In pieno centro, in via Lagrange, l' unica esistente è forse quella più fornita di fumetti. Per il resto è ( quasi ) notte fonda. Triste realtà.
Le nuove generazioni ( almeno quelle sotto i 40 ) non leggono praticamente nulla.
Io leggo abitualmente alcuni quotidiani: ebbene chi scrive, nell' angolo della posta dedicato ai lettori, sovente dichiara pure gli anni e, solitamente, la maggioranza supera le 70 primavere.....
Un dato di fatto. Se no, non chiuderebbero i chioschi. E non mi si venga a dire che ci sono gli Ipermercati con i giornali all' interno perchè anche lì gli spazi li ho visti rimpicciolirsi di molto.
Comprese le librerie, per quanto riguarda i fumetti. La Mondadori e la Feltrinelli ( sempre in pieno centro di Torino ) hanno ridotto della metà lo spazio dedicato al fumetto rispetto a solo qualche anno fa. Basta farsi un giro per rendersene conto ( lo scrivo ovviamente con cognizione di causa )...
Ho finito !
Hasta luego!

Sì, i numeri non si contestano, è il tono dell'articolo che si contesta. È come quando leggi articoli su butac che, magari, scrive anche cose giuste, ma il tema perculante e canzonatorio ti fa girare alla larga

La libreria tanto è il 5% del loro fatturato. Non hanno perso poi nulla...

capelli d'argento ha scritto:Beh, dai Doc !
Questi sono numeri, non opinioni...

P.S.: e, comunque, che le edicole chiudano ad un ritmo, purtroppo, sostenuto non è un mistero. Dalle mie parti, in Canavese, quelle che hanno spazi ampi per i fumetti sono rarissime, una per paese se va bene.
A Torino, quando ci passo, rispetto a solo 15/20 anni fa, è dura trovare un' edicola veramente fornita, sono micro chioschi ( come quello in Piazza Castello e in Piazza San Carlo )....
Poi ce n' era una ogni isolato, ora devi faticare.....
In pieno centro, in via Lagrange, l' unica esistente è forse quella più fornita di fumetti. Per il resto è ( quasi ) notte fonda. Triste realtà.
Le nuove generazioni ( almeno quelle sotto i 40 ) non leggono praticamente nulla.
Io leggo abitualmente alcuni quotidiani: ebbene chi scrive, nell' angolo della posta dedicato ai lettori, sovente dichiara pure gli anni e, solitamente, la maggioranza supera le 70 primavere.....
Un dato di fatto. Se no, non chiuderebbero i chioschi. E non mi si venga a dire che ci sono gli Ipermercati con i giornali all' interno perchè anche lì gli spazi li ho visti rimpicciolirsi di molto.
Comprese le librerie, per quanto riguarda i fumetti. La Mondadori e la Feltrinelli ( sempre in pieno centro di Torino ) hanno ridotto della metà lo spazio dedicato al fumetto rispetto a solo qualche anno fa. Basta farsi un giro per rendersene conto ( lo scrivo ovviamente con cognizione di causa )...
Ho finito !
Hasta luego!

Confermo: a Torino da diversi anni ci vado periodicamente e trovare una edicola con vasto assortimento non è facile. Fino a poco tempo fa c'era un'edicola presso la stazione di Porta Susa e ci stavo un bel pò dentro, tanto era fornita....Ora non c'è nemmeno quella. Faccio sempre riferimento al chiosco di Piazza Castello, soprattutto per i fumetti dei super eroi.

Conti piuttosto brillanti nel 2021 per Sergio Bonelli Editore, che chiude il bilancio con un utile in sensibile aumento a 3.312.018, dai 2.194.444 del 2020. A dare una spinta contribuisce sicuramente l'aumento di prezzo, unita a una più oculata gestione di disegnati e sceneggiatori. I ricavi da vendite di albi salgono da 24.498.104 a 26.744.299, i libri da 1.694.922 a 2.235.156, i diritti di pubblicazione scendono di poco a 1.266.825, con ricavi totali a 33.393.907. Come l'anno scorso da segnalare quasi 1,8 milioni imputati alla voce "incrementi di immobilizzazioni per lavori interni", in pratica la capitalizzazione dei costi sostenuti per la produzione di prodotti multimediali, cioè i cartoni animati di Dragonero, il film di Dampyr, Software Digital Edition, Dylan Dog la serie e Loghi Animation Sbe Entertainment. Dà una mano anche la gestione finanziaria, che quest'anno porta a casa oltre un milione, probabilmente complice il riaccendersi dell'inflazione, fino all'anno scorso la considerevole massa di liquidità rendeva solo pochi spiccioli. Molto brillanti i risultati dello shop online, in forte crescita, per la prima volta i ricavi hanno superato il milione di euro, risultato impensabile fino a pochi anni fa. Sul fronte patrimoniale migliorano un pò tutte voci, il patrimonio netto sale di un paio di milioni a 60.734.142 e la liquidità disponibile, fra depositi e investimenti finanziari, sfiora i 32 milioni, anche questa in sensibile rialzo. Le uscite sono state 273, con un venduto stabile attorno alle 8.000.000 di copie, e resi attorno al 50%. Nonostante i buoni risultati conseguiti, resta il problema dell'eccessiva dipendenza dei ricavi dal canale edicola, concentrata peraltro su Tex e poche altre testate, senza neanche più tentare di portare nuovi personaggi in edicola, l'idea di fondo è che Tizio sceneggiatore e Caio disegnatore se fanno il fumetto X vendono 100, se gli stessi fanno un Tex molto, molto di più, discorso che non fa una grinza, anche se così facendo ci si fossilizza senza neanche la speranza di imbroccare un nuovo personaggio "giusto", probabilmente non ci credono più neanche loro. Nonostante l'aumento, i ricavi da libreria, tornati ai livelli pre covid, sono ancora fortemente insufficienti a garantire un alternativa credibile, mentre l'investimento nei media resta per il momento una scommessa, vedremo nei prossimi anni se i risultati saranno quelli sperati.

Dati abbastanza interessanti.

Presi da?

Credo che Olimpia ( acuto osservatore ) abbia attinto i dati dal Bilancio SBE. Che è pubblico e il suo post non è che il frutto del suo ragionamento sui dati stessi.
Poi, magari, mi sbaglio ma dovrebbe essere così...

Walter Dorian ha scritto:Ragazzi, mettete il link quando postate gli articoli.

Come già detto da Capelli d'argento i dati sono ricavati dal bilancio SBE depositato, il testo e le relative considerazioni sono ovviamente farina del mio sacco.

Ottima riflessione Olimpia, questo spiega perché sono ormai anni che non provano a scommettere su un nuovo personaggio, sì va sull'usato sicuro (Tex).