La vendetta di Gambit (Color n.9)

Dopo Marie Laveau anche Gambit ? Dopo Zagor Rambo e Terminator arriva anche la versione Inseminator !

Scusate l'intervento era solo per fare una battuta a storia non iniziata, non interverrò più !  

Liberty Secular Sam ha scritto:Dopo Marie Laveau anche Gambit ? Dopo Zagor Rambo e Terminator arriva anche la versione Inseminator !

Scusate l'intervento era solo per fare una battuta a storia non iniziata, non interverrò più !  

e poi tutte le spiegazioni delle visite dal ginecologo che farà Burattini....

Liberty Secular Sam ha scritto:Dopo Marie Laveau anche Gambit ? Dopo Zagor Rambo e Terminator arriva anche la versione Inseminator !

Scusate l'intervento era solo per fare una battuta a storia non iniziata, non interverrò più !  

dovrebbe averne almeno tre da sfamare sparsi per il mondo, come sgarbi

uno biondo (se ha preso dalla madre), un mulatto e uno mezzo slavo

Si potrebbe perfino ipotizzare un bis bis bis bis nipote operativo ai giorni nostri, magari arruolato da Altrove. Le possibilità narrative sarebbero pressochè infinite, con un nipote di Zagor in ogni epoca che si confronta con tutti gli altri personaggi della SBE! Un nuovo universo di racconti senza limiti che renderebbe Zagor davvero immortale!!

Spirito senza scure ha scritto:

Kramer76 ha scritto:avete notato che gambit porta la mano al pancino?

Speriamo, potrebbe essere questo l'escamotage per il team up con Tex, che quindi magari incontrerà il figlio di Zagor, dando origine ad una miniserie

"Piccoli Zagorini crescono", con mamma Gambit trasformata in tata: non vedo l'ora!!!

continuiamo a dare idee scellerate a Burattini....

ciao mamma guarda come mi diverto

AANGELO ha scritto:

Liberty Secular Sam ha scritto:Dopo Marie Laveau anche Gambit ? Dopo Zagor Rambo e Terminator arriva anche la versione Inseminator !

Scusate l'intervento era solo per fare una battuta a storia non iniziata, non interverrò più !  

e poi tutte le spiegazioni delle visite dal ginecologo che farà Burattini....

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letto il color ...devo dire gran bel lavoro di Rauch in questo momento il miglior sceneggiatore del nostro imbastisce una bella storia western a tinte gialle davvero movimentata e interessante ...Gambit come logica gran protagonista ma anche Zagor non e' da meno ...ottima la figura dell' indiano 3 mani personaggio molto Nolittiano tra il bene e il male ...belli anche i disegni di Pesce ...nota di merito per la pag 91 ,,,spettacolo puro naturalmente bellissima anche la sua Gambit ..sensuale piu' che mai ...dimenticavo il bellissimo personaggio di Raven , la padrona bellissima e gnocca favolosa ..speriamo in un suo presto ritorno ...storia 8,5 disegni 8

la vendetta di gambit
color zagor numero 9, testi rauch, disegni pesce
in questo color c'è praticamente tutto quello mi aspetto da... un color, a partire dai disegni
pesce in ottima forma, oserei dire una delle sue migliori prove zagoriane, storia perfetta per lui
la pittoresca golden island con le sue bische affollate, la gnocca in tutto il suo splendore
gambit perfetta, molto espressiva, ma si fa rubare la scena da una nuova conturbante femme fatale
vestito nero, schiena nuda, spacco vertiginoso, la furbata del nome da maschio (herny raven)
lo zitellone con la scure sembra abboccare alle avance: "nella vita non si può mai sapere..."
cico fa subito una scenata di gelosia, all'inizio della storia, ha capito dove si va a parare...
dialoghi divertenti, insomma... battuta di zagor:"è tempo di mettere tutti i puntini sulle i"
la storia mi ricorda "il ritorno di blondie", "il mio amico guitar jim" e la solita "zagor racconta"
come già detto per "sole rosso" (stessa coppia di autori), magari i western fossero tutti così...
zagor si becca una sassata sulla nuca come ai tempi di toninelli, ma rauch si riscatta subito
con una bella scena d'azione, un misto tra bruce lee e tarzan...
discreta copertina, ma sontuoso il frontespizio

voto 8

Una piacevole lettura estiva, peccato per lo (gli...) Zagor di Pesce, praticamente mai uguale al precedente, vignetta dopo vignetta ... Doppiamente peccato aggiungo, perchè il suo tratto è davvero elegante e le caratterizzazioni degli altri personaggi è di notevole spessore, anche di Cico, che spesso mette in difficoltà anche i disegnatori più bravi.
Chissà come mai proprio Zagor non gli è riuscito bene?!?

Kramer76 ha scritto:lo zitellone con la scure,

S
P
O
I
L
E
R
uhm,
ho avuto la sensazione di leggere la storia che GBonelli avrebbe scritto per zagor se non lo avesse snobbato  
nella vignetta postata da Kramer c'e' pure quel tocco trash della fatalona scosciata presa al volo,figure femminili che apparivano spesso nelle prime storie del ranger  
Insomma una storia dal sapore molto vintage non saprei se cercato o casuale  

Disegni di Pesce troppo discontinui,sono davvero tanti i volti di zagor uno diverso dall'altro e sproporzioni anatomiche assai frequenti

A me è piaciuto. La storia si legge piacevolmente e non annoia e soprattutto non è banale. I disegni sono belli e se c'e qualche pecca chi se ne frega. Un buon color

Satan ha scritto:A me è piaciuto. La storia si legge piacevolmente e non annoia e soprattutto non è banale. I disegni sono belli e se c'e qualche pecca chi se ne frega. Un buon color

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Da una trama western non originalissima di tradimenti, vendette, bische Rauch è un mago a tirare su una vicenda gradevole e divertente, con tante buone scene d'azione, colpi di scena e momenti divertenti. C'è tanto brio e non ci si annoia mai. Belle le figure sopratutto di Henry Raven e l'indiano molto ambiguo che spero entrambi di rivedere. Ottima anche la location di questa isole delle bische clandestine.
Gradevoli anche se scostanti i disegni di Pesce pur se sempre funzionali a una storia che vede ben tre gnocche presenti.

Storia: 8+
Disegni: 7,5

Visto il successo riscontrato, sarebbe fantastico se Burattini proponesse una collana spin-off con tre uscite all'anno concentrate nei tre mesi estivi, aventi per protagoniste solo figure femminili!

Come rendere un Color improntato sul solito schema del passato tragico di un personaggio cardine della saga di Zagor, brioso, divertente, appassionante.
Dall'ambientazione insolita e bizzarra a tutti i personaggi che sembrano ben sfaccettati tutti quanti nonostante le poche pagine a disposizione.

Zagor fa lo Zagor deciso a portare a termine il ripristino della giustizia e riuscendo faticosamente a reggere le avances di due donnone come Gambit e la Raven. Decisamente abile e fulminante nelle azioni che lo vedono protagonista.

La storia dell'anello col serpente e la vendetta ricercata da Gambit portano la storia sui binari di un giallo peraltro ben costruito, ma Rauch riesce a raccontarlo con disinvoltura, stoppando sul nascere eventuali spiegoni e rendendo agevole la lettura.

Una bella lettura sotto il sole con ottimi disegni di Pesce che con i personaggi in gonnella ci va a nozze ma menzionerei anche le ottime tavole sotto la pioggia.

Un voto? Ah, 7,5 alla storia e ai disegni.

Senza dubbio e per distacco la miglior uscita dell'anno, a dimostrazione che nonostante i quasi 60 anni del personaggio è ancora possibile creare storie godibili anche con soggetti relativamente semplici ottimamente sceneggiati (come nel presente caso), senza dover inventare chissà che.
Molto ben riuscite le figure sospese tra bene e male della dark lady e dell'indiano giocatore e ottimamente caratterizzata la prima.
Come rimarcato da alcuni, Pesce disegna uno Zagor un po' mutevole, ma si fa ampiamente perdonare con le sue donzelle (che non hanno niente da invidiare a quelle di Laurenti) e non solo con quelle.

Mi è sfuggito qualcosa o c'è un refuso nella scena iniziale? Nella lapide del defunto amante di Gambit c'è scritto il nome William, non ricordo il cognome, mentre in seguito viene sempre chiamato Bill, anche se il suo vero nome si scoprirà essere Tom Williams (questo potrebbe aver indotto in errore autore e correttore). In ogni caso non inficia l'ottima qualità della storia.

sulla croce hanno messo il nome falso...

comunque anche secondo me è il miglior albo dell'anno finora, anche se per adesso il mio favorito rimane cavaletto, mi piacerebbe premiare un outsider

dietro le due storie di burattini, e poi garth

Smash ha scritto:

ottimi disegni

wakopa ha scritto:nella vignetta postata da Kramer c'e' pure quel tocco trash della fatalona scosciata presa al volo,figure femminili che apparivano spesso nelle prime storie del ranger  

ricorda anche regina andersen di "l'angelo della morte"

Se è il miglior albo dell'anno (può esserlo , certo) figurarsi il resto... Direi che il Color di Gambit si è riscattato nelle ultime 20-30 pagine ma per il resto mi è sembrato poco emozionante . Zagor : mi ha fatto strano vederlo un po' vanesio, parlare con Cico delle proprie donne! La storia è una storia western molto zamberlettiana . Non male, sufficiente , ma non indimenticabile. I disegni e i colori sono buoni (molto bella la veduta panoramica dell'isola delle bische) , nonostante qualche variazione del volto di Zagor soprattutto in campo lungo. Pesce ha dimostrato ancora una volta di essere tra i migliori nel ritrarre le donne e anche Cico. Questo è un bel complimento da parte mia perché Cico , con le eccezioni storiche e oggi Verni/Sedioli, è ostico e difficile un po' per tutti gli attuali disegnatori della testata . Ottimo il personaggio della dark lady Henrietta Raven , credo ritornerà nella saga di Zagor.
Storia: 6+
Disegni: 7,5

Dopo la parentesi del team up con Brad Barron il color torna al tema che finora lo ha caratterizzato con il passato dei vari comprimari. 
Stavolta è il turno di Gambit, impegnata a portare a compimento una vendetta giurata sulla tomba dell'amato. Pochi flashback e molta azione in presa diretta dove Zagor ha modo di mettersi in evidenza in maniera assai efficace. 
A sorpresa un'altra donna che prende la scena con forza e Rauch è abile a non permettere a quest'ultima di mettere in secondo piano la bionda giocatrice. 
Trama che scorre fluida e non manca di riservare sorprese fino alla fine.
Disegni di Pesce esaltati da tanta presenza di gentil sesso che rendono piacevole la lettura di un albo ben costruito, senza troppi fronzoli e con spiegazioni ridotte al minimo essenziale. 
Per sapere dell'infanzia e dalla adolescenza, nonchè della iniziazione di Gambit alle arti del gioco e della seduzione resta tempo, dal momento che Rauch in questo albo si guarda bene di andare così indietro limitandosi a rivelarci un precedente della vita da adulta della bella giocatrice.
Cico comunque può stare tranquillo, non è ancora nata la donna che possa mettere a rischio la sua permanenza nella capanna nella palude.

Gradevole western ben sceneggiato benché la trama non dico che sia un dejà vu ma non è certo originale al 100%, però Rauch riesce a tirarne fuori una vicenda molto gustosa nelle varie fasi d'azione, nei dialoghi e nella caratterizzazione dei personaggi. Alla fine la vera mattatrice diventa "Henry Raven" che prevale su Gambit, un personaggio che spero di rivedere sinceramente.
Una grandiosa lettura così non la facevo da anni, nonostante quando l'ho letto ero stanco morto, ma sono riuscito ad andare avanti.