Zenith 666 (n.615)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Re: Zenith 666 (n.615)
Una storia per bambini: è questa la prima cosa che mi è balzata in mente dopo aver chiuso l’albo di questa storia. Ed è un peccato perché sono dell’esatto parere opposto di alcuni commenti letti che essendo un albo celebrativo bisogna accettare la trama con tutte le ingenuità(raccapriccianti aggiungo io) di fondo: non è così! Un albo celebrativo dovrebbe essere qualcosa di particolare, ma di scritto bene, non solo di emozionante, ma di avere quella molla tale da incuriosire qualcuno che non sia neanche lettore di Zagor e possa diventarlo ; ma chi potrebbe mai incuriosire una storiella risibile con disegni obbrobriosi del genere? Ed ecco perché per me rappresenta una grossa occasione persa!
Tra l’altro se si voleva celebrare Sclavi, si è ottenuto l’effetto contrario: quello di aver enfatizzato e fatto tornare in mente i ricordi negativi verso chi lo Sclavi sceneggiatore e per qualche periodo anche curatore zagoriano, non lo ha mai apprezzato.
La trama, i rimandi e il collegamento finale a Dylan Dog hanno anche un senso, ma sono alcune soluzioni narrative nel corso della storia che sono da fumetto per 12enni al massimo. Andando con ordine;
1)I personaggi sembrano ammassati uno dietro l’altro come se si stesse componendo un puzzle disordinato in fretta e furia, non hanno un minimo di profondità e non regge il fatto che tutto è spalmato in sole 94 pagine; si poteva dare a ognuno di essi un po’ di personalità anche con poche vignette(Nolitta docet). Su tutti Digging Bill lontano parente del simpatico imbroglione che conosciamo. Qui Mignacco lo presenta come un cretino che sa solo piagnucolare e troppo serioso.
2)L’olfatto di Zagor che riconoscerebbe gli odori dei diversi territori dove ha messo piede, dire che ha dell’inverosimile è fare un complimento. E’ semplicemente l’amnesia di un autore che in quel momento non sapeva cosa scrivere, in caso contrario è una presa per i fondelli.
3)È inverosimile che Cico in mezzo a una miriade di oggetti di quell’emporio del ricettatore, sia riuscito a ricordarsi di aver visto una mappa appesa al muro. Non solo l’aveva vista da lontano, ma una mappa non è un oggetto facilmente ricordabile, soprattutto per uno come il messicano che della materia di mappe, ricerche, territori geografici da esplorare, tesori, non è pratico e non ha mai avuto interesse per le mappe in generale da arrivare a poter memorizzare una mappa come quella.
4)La tribù che prima era ipnotizzata dagli influssi magici di Xabaras e come d’incanto rinsavisce tutta per un breve discorso detto da Zagor è molto forzata come soluzione narrativa.
I disegni: veramente orribili, ormai Piccatto è praticamente a fine carriera. Da Zagor fino a Molti Occhi, tutti i personaggi sono irriconoscibili. Disegni tra il grottesco e senza un minimo di gusto estetico, assenza di dinamismo nelle tavole, con figure totalmente sproporzionate e caricaturali. Allora qui nessuno pretende che tutti imitino Ferri, o Andreucci, Laurenti e Chiarolla, vanno anche bene le sperimentazioni di nuovi disegnatori, ma un minimo di attenzione nel disegnare personaggi storici di una serie cribbio! Qui siamo davanti ad uno che ha disegnato questa storia in modo svogliato e ormai alle fasi conclusive della sua carriera da disegnatore! Penso il punto più basso come disegni che Zagor come serie abbia toccato.
Cordialità.
Storia: 4,5
Disegni: 3
Tra l’altro se si voleva celebrare Sclavi, si è ottenuto l’effetto contrario: quello di aver enfatizzato e fatto tornare in mente i ricordi negativi verso chi lo Sclavi sceneggiatore e per qualche periodo anche curatore zagoriano, non lo ha mai apprezzato.
La trama, i rimandi e il collegamento finale a Dylan Dog hanno anche un senso, ma sono alcune soluzioni narrative nel corso della storia che sono da fumetto per 12enni al massimo. Andando con ordine;
1)I personaggi sembrano ammassati uno dietro l’altro come se si stesse componendo un puzzle disordinato in fretta e furia, non hanno un minimo di profondità e non regge il fatto che tutto è spalmato in sole 94 pagine; si poteva dare a ognuno di essi un po’ di personalità anche con poche vignette(Nolitta docet). Su tutti Digging Bill lontano parente del simpatico imbroglione che conosciamo. Qui Mignacco lo presenta come un cretino che sa solo piagnucolare e troppo serioso.
2)L’olfatto di Zagor che riconoscerebbe gli odori dei diversi territori dove ha messo piede, dire che ha dell’inverosimile è fare un complimento. E’ semplicemente l’amnesia di un autore che in quel momento non sapeva cosa scrivere, in caso contrario è una presa per i fondelli.
3)È inverosimile che Cico in mezzo a una miriade di oggetti di quell’emporio del ricettatore, sia riuscito a ricordarsi di aver visto una mappa appesa al muro. Non solo l’aveva vista da lontano, ma una mappa non è un oggetto facilmente ricordabile, soprattutto per uno come il messicano che della materia di mappe, ricerche, territori geografici da esplorare, tesori, non è pratico e non ha mai avuto interesse per le mappe in generale da arrivare a poter memorizzare una mappa come quella.
4)La tribù che prima era ipnotizzata dagli influssi magici di Xabaras e come d’incanto rinsavisce tutta per un breve discorso detto da Zagor è molto forzata come soluzione narrativa.
I disegni: veramente orribili, ormai Piccatto è praticamente a fine carriera. Da Zagor fino a Molti Occhi, tutti i personaggi sono irriconoscibili. Disegni tra il grottesco e senza un minimo di gusto estetico, assenza di dinamismo nelle tavole, con figure totalmente sproporzionate e caricaturali. Allora qui nessuno pretende che tutti imitino Ferri, o Andreucci, Laurenti e Chiarolla, vanno anche bene le sperimentazioni di nuovi disegnatori, ma un minimo di attenzione nel disegnare personaggi storici di una serie cribbio! Qui siamo davanti ad uno che ha disegnato questa storia in modo svogliato e ormai alle fasi conclusive della sua carriera da disegnatore! Penso il punto più basso come disegni che Zagor come serie abbia toccato.
Cordialità.
Storia: 4,5
Disegni: 3
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Re: Zenith 666 (n.615)
Storia strampalata con molte trovate assurde.
Ammirevole il tentativo di mignacco di far quadrare in modo piu` o meno credibile tutti gli ingredienti utilizzati.
Risultato modesto ma che non mi scandalizza piu di tanto vista la particolarita` dell albo in questione,mi fanno molto piu arrabbiare le sceneggiature ridicole che leggiamo regolarmente negli ultimi anni piuttosto che quelle di un albo celebrativo fne a se stesso.
Per quanto riguarda i disegni non capisco cosa abbiamo fatto di male per merirarci un ` oscenita` simile.
Storia 5
Disegni 3
Cover 7(non mi convince completamente zagor)
Ammirevole il tentativo di mignacco di far quadrare in modo piu` o meno credibile tutti gli ingredienti utilizzati.
Risultato modesto ma che non mi scandalizza piu di tanto vista la particolarita` dell albo in questione,mi fanno molto piu arrabbiare le sceneggiature ridicole che leggiamo regolarmente negli ultimi anni piuttosto che quelle di un albo celebrativo fne a se stesso.
Per quanto riguarda i disegni non capisco cosa abbiamo fatto di male per merirarci un ` oscenita` simile.
Storia 5
Disegni 3
Cover 7(non mi convince completamente zagor)
Ospite- Ospite
Re: Zenith 666 (n.615)
Ma quando la serie regolare raggiungera` anche lei il fatidico numero 666 avremo il seguito?
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Re: Zenith 666 (n.615)
Capitan Kidd ha scritto:
2)L’olfatto di Zagor che riconoscerebbe gli odori dei diversi territori dove ha messo piede, dire che ha dell’inverosimile è fare un complimento.
Su questo non sono d'accordo: è una cosa abbastanza normale nei romanzi di fantascienza, nel descrivere mondi alieni, evidenziare il diverso odore che hanno l'uno dall' altro.
Non ci vedo nulla di strano se anche i diversi mondi fantasy hanno odori diversi.
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Re: Zenith 666 (n.615)
(Emoticon con occhi sgranati)
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
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Re: Zenith 666 (n.615)
perché nessuno parla del fatto che i disegni non sono del solo Piccatto,
ma anche di Renato Riccio? così c'è scritto nell'albo.
Forse che Riccio è stato irrilevante? ha solo fatto qualche
rifinitura? eppure nei credits dell'albo c'è scritto "disegni di Luigi Piccatto e
Renato Riccio".
ma anche di Renato Riccio? così c'è scritto nell'albo.
Forse che Riccio è stato irrilevante? ha solo fatto qualche
rifinitura? eppure nei credits dell'albo c'è scritto "disegni di Luigi Piccatto e
Renato Riccio".
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Re: Zenith 666 (n.615)
Fabri73 ha scritto:perché nessuno parla del fatto che i disegni non sono del solo Piccatto,
ma anche di Renato Riccio? così c'è scritto nell'albo.
Forse che Riccio è stato irrilevante? ha solo fatto qualche
rifinitura? eppure nei credits dell'albo c'è scritto "disegni di Luigi Piccatto e
Renato Riccio".
io ...nel mio commento... l'ho fatto notare
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JOEVITO NUCCIO: colui che disegna l'anima a Zagor
Tonka- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Zenith 666 (n.615)
strepa ha scritto:Capitan Kidd ha scritto:
2)L’olfatto di Zagor che riconoscerebbe gli odori dei diversi territori dove ha messo piede, dire che ha dell’inverosimile è fare un complimento.
Su questo non sono d'accordo: è una cosa abbastanza normale nei romanzi di fantascienza, nel descrivere mondi alieni, evidenziare il diverso odore che hanno l'uno dall' altro.
Non ci vedo nulla di strano se anche i diversi mondi fantasy hanno odori diversi.
In linea di massima non avrei nulla da contestare la tua osservazione acuta, Strepa, se non fosse per il fatto che ci troviamo nel mondo di Zagor, personaggio che tra le sue doti, non ha mai mostrato un senso dell'olfatto fuori dal comune che è più in uso a personaggi come Akim, ma un senso del fiuto normale.
Figuriamoci, quindi, se può essere plausibile che si metta a riconoscere gli odori differenti dei mondi fantasy che ha attraversato, cosa che neanche Sclavi, Boselli e chi ha scritto la storia con Dragonero hanno mai evidenziato.
Quella di Mignacco l'ho trovata un'idea bislacca per tentare di giustificare certe scelte narrative.
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Re: Zenith 666 (n.615)
Zenith 666
SPOILER
Partiamo dalla cosa più bella, ossia la copertina, veramente strepitosa, sembra un dipinto, un vero capolavoro!!! Quindi complimenti vivissimi a Piccinelli!!!
Dalla cosa più bella passiamo a quella più brutta, ossia i disegni : sono al limite della guardabilita', alcune vignette sono veramente imbarazzanti. Lupo solitario sembra Mazinga Zeta, Zagor inguardabile. Proprio non ci siamo, d'accordo che doveva essere un tributo a Sclavi, ma bisogna ricordarci che si tratta sempre di un albo di zagor. Mi auguro vivamente che i suoi disegni non vengano mai più riproposti sugli albi dello spirito con la scure.
Dalla storia non mi aspettavo molto, quindi ero predisposto ad una cocente delusione. Invece seppure mi sia piaciuta poco e la consideri insufficiente, e' stata un po' meglio di quello che immaginavo. È comunque da tenere in considerazione che l'universo di golnor e' abbastanza complesso, quindi, al fine di ottenere una storia più interessante e sviluppata con i dovuti tempi narrativi, sarebbero state necessarie più pagine.
Comunque alcuni espedienti li ho trovati un po' banali e la presenza di digging bill irrilevante
SPOILER
Partiamo dalla cosa più bella, ossia la copertina, veramente strepitosa, sembra un dipinto, un vero capolavoro!!! Quindi complimenti vivissimi a Piccinelli!!!
Dalla cosa più bella passiamo a quella più brutta, ossia i disegni : sono al limite della guardabilita', alcune vignette sono veramente imbarazzanti. Lupo solitario sembra Mazinga Zeta, Zagor inguardabile. Proprio non ci siamo, d'accordo che doveva essere un tributo a Sclavi, ma bisogna ricordarci che si tratta sempre di un albo di zagor. Mi auguro vivamente che i suoi disegni non vengano mai più riproposti sugli albi dello spirito con la scure.
Dalla storia non mi aspettavo molto, quindi ero predisposto ad una cocente delusione. Invece seppure mi sia piaciuta poco e la consideri insufficiente, e' stata un po' meglio di quello che immaginavo. È comunque da tenere in considerazione che l'universo di golnor e' abbastanza complesso, quindi, al fine di ottenere una storia più interessante e sviluppata con i dovuti tempi narrativi, sarebbero state necessarie più pagine.
Comunque alcuni espedienti li ho trovati un po' banali e la presenza di digging bill irrilevante
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Re: Zenith 666 (n.615)
kit carson ha scritto: Lupo solitario sembra Mazinga Zeta,
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Re: Zenith 666 (n.615)
Non insultiamo Mazinga Z per favore..lukas luke ha scritto:kit carson ha scritto: Lupo solitario sembra Mazinga Zeta,
Claudio L.- MASTER IN ZAGOR
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Re: Zenith 666 (n.615)
..Claudio L. ha scritto:Non insultiamo Mazinga Z per favore..lukas luke ha scritto:kit carson ha scritto: Lupo solitario sembra Mazinga Zeta,
toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Zenith 666 (n.615)
Fabri73 ha scritto:perché nessuno parla del fatto che i disegni non sono del solo Piccatto,
ma anche di Renato Riccio? così c'è scritto nell'albo.
Forse che Riccio è stato irrilevante? ha solo fatto qualche
rifinitura? eppure nei credits dell'albo c'è scritto "disegni di Luigi Piccatto e
Renato Riccio".
A dire il vero anch'io nel mio commento ho citato l'assistente di Piccatto...Renato Riccio.
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Re: Zenith 666 (n.615)
Riccio comunque ha solo inchiostrato, i disegni sono di Piccatto a tutti gli effetti, e certe pose deformi, certi volti squadrati, il non aver centrato per niente né Zagor, né i comprimari storici è responsabilità sua.
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Re: Zenith 666 (n.615)
beh, in tal caso, per le feroci critiche ai disegni possono
sempre accusarsi l'un l'altro.
- E' stato lui!
- No, è stato lui!
sempre accusarsi l'un l'altro.
- E' stato lui!
- No, è stato lui!
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Re: Zenith 666 (n.615)
wakopa ha scritto:Burattini invece sembra intenderli proprio cosi'Smash ha scritto:
l'albo celebrativo dovrebbe rappresentare qualcosa di memorabile, non un citazionismo fine a sé stesso con una trama peraltro molto debole di contorno.
vedasi anche il suo 500 che comunque rispetto a questo 666 e' oro colato
O Lo scrigno di Manito(che comunque è sempre un passo avanti rispetto a questo)
la concezione errata che storia con allegra rimpatriata e trama esile=storia celebrativa
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Re: Zenith 666 (n.615)
Lo scrigno di Manito, per quanto mediocre, è 2 passi avanti....
MASSIMO- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Zenith 666 (n.615)
variazione sul tema del sesto senso premonitoreCapitan Kidd ha scritto:
Zagor, personaggio che tra le sue doti, non ha mai mostrato un senso dell'olfatto fuori dal comune che è più in uso a personaggi come Akim, ma un senso del fiuto normale.
buttiamola sul ridere che e' meglio
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Re: Zenith 666 (n.615)
Fabri73 ha scritto:beh, in tal caso, per le feroci critiche ai disegni possono
sempre accusarsi l'un l'altro.
- E' stato lui!
- No, è stato lui!
Sarebbe uno scaricabarile solo da parte di Piccatto.
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Re: Zenith 666 (n.615)
wakopa ha scritto:variazione sul tema del sesto senso premonitoreCapitan Kidd ha scritto:
Zagor, personaggio che tra le sue doti, non ha mai mostrato un senso dell'olfatto fuori dal comune che è più in uso a personaggi come Akim, ma un senso del fiuto normale.
buttiamola sul ridere che e' meglio
O Mignacco doveva essersi confuso con il quinto senso e mezzo dylandogghiano caro Wakopa.
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Re: Zenith 666 (n.615)
Ho letto l'albo.
Credevo peggio. Con ciò, però, non voglio dire che sia buono.
Sui disegni si è detto molto. Cico è quello maggiormente maltrattato nella rappresentazione grafica. La colorazione può e DEVE essere migliore. Dico ciò perché su altre testate (anche Topolino) ci sono coloristi spettacolari. Su Zagor mi è sempre parso che si facesse un po' di economia su chi ingaggiare per tale onere. Ma, va beh, se la storia è bella, sui disegni si può anche chiudere un occhio... cosa che faccio anche spinto dall'affetto nei confronti di Piccatto.
Ma questa storia, ahinoi, non è un granché.
Progettare una storia del genere, cioè un unico albo con tutta 'sta concentrazione di personaggi sclaviani e addirittura il collegamento a Dylan Dog, è stato parecchio ardimentoso da parte di Mignacco e Burattini in veste di curatore... e, come tutte le imprese ardimentose, il rischio di fallire era altissimo.
Sottoscrivo gran parte delle analisi espresse da altri utenti. In particolare, il rinsavimento in quattro e quattr'otto della tribù senza nome è veramente discutibile. L'incursione trashissima del dylandoghiano coniglio rosa mi ha fatto, invece, sorridere; ma ammetto di essere un disdicevole cultore del trash e di tutto ciò che è sopra le righe (come lo Zagor rambo-predatoresco di recente apparizione), e quindi capisco benissimo chi non la pensa come me.
Mi permetto di porre un interrogativo: qual è la storia peggiore fra questa e la precedente avventura zagoriana a Golnor?
Vi confesso che l'originale storia nel mondo di Golnor scritta da Sclavi la reputo ancora più sgangherata di questo Zenith 666. Quindi, partendo da quelle basi, questo seguito è stato a sua volta un po' sgangherato... ma sempre meno dell'originale, secondo me.
Concludo con un quesito che mi sono posto sin da quando ho letto la storia di Sclavi e che non ha trovato risposta neanche in questo albo: perchè "il libro del tempo" si chiama così? Perché è "del tempo"? Il tomo pone in collegamento due mondi diversi, non due ere diverse. Forse sono un po' tardo io a non capirlo... non so.
Credevo peggio. Con ciò, però, non voglio dire che sia buono.
Sui disegni si è detto molto. Cico è quello maggiormente maltrattato nella rappresentazione grafica. La colorazione può e DEVE essere migliore. Dico ciò perché su altre testate (anche Topolino) ci sono coloristi spettacolari. Su Zagor mi è sempre parso che si facesse un po' di economia su chi ingaggiare per tale onere. Ma, va beh, se la storia è bella, sui disegni si può anche chiudere un occhio... cosa che faccio anche spinto dall'affetto nei confronti di Piccatto.
Ma questa storia, ahinoi, non è un granché.
Progettare una storia del genere, cioè un unico albo con tutta 'sta concentrazione di personaggi sclaviani e addirittura il collegamento a Dylan Dog, è stato parecchio ardimentoso da parte di Mignacco e Burattini in veste di curatore... e, come tutte le imprese ardimentose, il rischio di fallire era altissimo.
Sottoscrivo gran parte delle analisi espresse da altri utenti. In particolare, il rinsavimento in quattro e quattr'otto della tribù senza nome è veramente discutibile. L'incursione trashissima del dylandoghiano coniglio rosa mi ha fatto, invece, sorridere; ma ammetto di essere un disdicevole cultore del trash e di tutto ciò che è sopra le righe (come lo Zagor rambo-predatoresco di recente apparizione), e quindi capisco benissimo chi non la pensa come me.
Mi permetto di porre un interrogativo: qual è la storia peggiore fra questa e la precedente avventura zagoriana a Golnor?
Vi confesso che l'originale storia nel mondo di Golnor scritta da Sclavi la reputo ancora più sgangherata di questo Zenith 666. Quindi, partendo da quelle basi, questo seguito è stato a sua volta un po' sgangherato... ma sempre meno dell'originale, secondo me.
Concludo con un quesito che mi sono posto sin da quando ho letto la storia di Sclavi e che non ha trovato risposta neanche in questo albo: perchè "il libro del tempo" si chiama così? Perché è "del tempo"? Il tomo pone in collegamento due mondi diversi, non due ere diverse. Forse sono un po' tardo io a non capirlo... non so.
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Re: Zenith 666 (n.615)
@Daimon, tra questa e il Signore nero non c'è paragone.
Il signore nero è di tre albi circa e quindi molto più sviluppata al contrario di questa che è del tutto compressa, del resto come hai detto tu, quando infili 5 spunti di storie diverse in un albo di 94 pagine più Xabaras e il suo collegamento, è facile che venga fuori un pastrocchio.
E poi nel Signore nero si vede tutto il genio di Sclavi, qui solo un timido copiaincollare di Mignacco con tante incongruenze poi.
Il signore nero è di tre albi circa e quindi molto più sviluppata al contrario di questa che è del tutto compressa, del resto come hai detto tu, quando infili 5 spunti di storie diverse in un albo di 94 pagine più Xabaras e il suo collegamento, è facile che venga fuori un pastrocchio.
E poi nel Signore nero si vede tutto il genio di Sclavi, qui solo un timido copiaincollare di Mignacco con tante incongruenze poi.
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Re: Zenith 666 (n.615)
acquisto Zagor da più di 40 anni, questo qui proposto è irriconoscibile, inguardabile. E' come snaturato. Orrendo, oserei dire.
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Re: Zenith 666 (n.615)
Devil Mask ha scritto:@Daimon, tra questa e il Signore nero non c'è paragone.
Il signore nero è di tre albi circa e quindi molto più sviluppata al contrario di questa che è del tutto compressa,
infatti, Daimon che paragoni fai ?
io comunque le avrei evitate volentieri entrambe
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
- Messaggi : 7448
Data d'iscrizione : 20.01.15
Re: Zenith 666 (n.615)
Daimon ha scritto:
Concludo con un quesito che mi sono posto sin da quando ho letto la storia di Sclavi e che non ha trovato risposta neanche in questo albo: perchè "il libro del tempo" si chiama così? Perché è "del tempo"? Il tomo pone in collegamento due mondi diversi, non due ere diverse.
Credo perché c'è scritta tutta la storia di Golnor.
Il Signore Nero ha una grande inquietudine iniziale, e un'ottima gestione e approfondimento dei personaggi che la storia oggetto del topic si sogna. Qui addirittura i personaggi sono appena abbozzati(a parte Lupo Solitario).
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