Timber Bill (n.219/220/221)

Soggetto e sceneggiatura: Marcello Toninelli
Disegni: Franco Donatelli
Copertina: Gallieno Ferri

Satko, l'amico cherokee di Zagor e Cico (che è diventato avvocato, ha sposato Linda e ha un figlio, Skipper), ha bisogno di aiuto. Un losco affarista, Wertmann, sta facendo disboscare la foresta: sarebbe la fine per i Cherokee. Inoltre, tra gli uomini di Wertmann, c'è Timber Bill, un vecchio nemico di Zagor. Lo Spirito con la Scure indaga, ma viene arrestato con una falsa accusa!
Zagor e Satko lottano contro gli uomini di Wertmann e la partita volge in loro favore. Timber Bill allora scappa, ma Zagor lo insegue e scopre chi c'è veramente dietro al disboscamento di Hidden Wood...

Il topic nel vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=5837&highlight=&mforum=ramath

Quinta storia e Toninelli continua a non sbagliare un colpo servendoci un'altra bella avventura con un ottimo Zagor. Sono ancora lontani i mercanti di whisky/armi e le famose botte in testa.
Ancora un ritorno di un personaggio non tanto celebre (come nella tradizione Toninelliana), come quello di Timber Bill, accompagnato da quello di un comprimario, Satko, che sarebbe stato compagno di altre e ben più importanti avventure.
Donatelli inizia a perdere colpi, pur fornendo comunque una buona prova.

Voto alla storia: 7,5
Voto ai disegni: 8

timber bill
numeri 219, 220 e 221, testi toninelli, disegni donatelli
episodio "minore", minimalista, del resto come quasi tutti quelli scritti da toninelli...
uno zagor povero, nella trama, nei dialoghi (zagor indicato come "tanghero"), financo nei disegni...
zagor risulta un pò troppo remissivo quando si fa incarcerare, ma la scena del processo è divertente
per il resto è un buon zagor che sabota e incendia tutto come quello di gianluigi bonelli ("i rinnegati")
toninelli va ancora fiero di aver introdotto la figura del "marshal" invece di quella dello sceriffo...
bellissime le due copertine sopra la media del periodo

voto 5/6

Una simpatica ed interessante avventura che vede il suo autore, in discreta forma, cimentarsi in una delle sue caratteristiche più comuni: il ritorno di vecchi personaggi nolittiani.
Qui sono addirittura due i comprimari recuperati, uno dalla parte del bene e l'altro un vecchio villan. Il primo, Satko è quello di maggior spessore ed infatti in seguito verrà sviluppato ulteriormente. In questo racconto è già convolato a giuste nozze con la sua Linda, è già diventato avvocato e dimostra di tener fede alla sua antica promessa di aiutare, con lo studio, la sua gente, visto il suo efficace contributo in questo senso alla soluzione della vicenda. Delude un po' il rapido modo in cui viene liquidata la morte dell'anziano suocero Benson, in compenso ha già visto la luce un marmocchio: Skipper.
Timber Bill resta invece il solito gaglioffo ben caratterizzato e forseil suo punto di forza è proprio questo. Da notare come faccia le scarpe al suo datore di lavoro il tedesco Wertmann sulle prime un nazista autoritario per trasformarsi poi in una piagnucolante marionetta. A sua volta però anche il rozzo boscaiolo e' un burattino nelle mani di Caulder e verrà ucciso proprio dall'insospettabile giudice dopo aver scoperto di essere stato manovrato.
Un altro personaggio di un certo spicco è Mc Cauley capo degli uomini al soldo dei criminali, lancerà una promessa di vendetta nei confronti di Zagor ancora oggi insoluta.
Lo spirito con la scure è molto attivo ed efficace nel sabotare da solo i mezzi di un intera squadra di uomini al servizio di tutti questi criminali, anche se per il lettore il gioco si ripete un po' troppo a lungo.
VOTO 7

Storia pizzosa... una di quelle che mi hanno fatto interrompere l'acquisto di Zagor in edicola per un certo tempo...

Storia piacevole. Mi è piaciuto lo Zagor all'attacco e dove non da tregua ai suoi avversari.
Tutto sommato Wertmann, Timber Bill e McLaugh si rivelano 3 nemici di basso spessore e a parte l'inizio poi subiscono l'ira di Zagor.
Ottimi i disegni di Donatelli.
voto storia: 7
voto disegni: 8.5

Kramer76 ha scritto:vien fuori un involontario satko boselliano-burattiniano

Storia deludente

uno Zagor troppo texiano nelle battute e l'atteggiamento irridente(come quando picchia quel cuoco poveraccio che non c'entrava nulla), almeno non prede mazzate.

poi per incastrare Zagor poteva inventarsi un movente più intrigante e complesso..che si inventa invece Toninelli ? Un semplice pestaggio.

nemici che cadono come pere e Zagor se ne sbarazza con facilità estrema

voto 4,5

Riletta questa storia della prima produzione Toninelliana.
L'ho trovata ricca d'azione con uno Zagor molto in forma, ma che forse in alcune scene esagera troppo con la spavalderia. Ad esempio vediamo il nostro eroe usare dei modi abbastanza spicci e bruschi nei confronti degli altri personaggi. Uno Zagor più alla Tex quello del Marcello senese che alla Nolitta, anche se preferisco questo all'ebete che si faceva sorprendere da tutti ingenuamente sempre di Toninelli.
Ottima la caratterizzazione di Satko, inesistente invece Cico, e questo purtroppo diventerà una costante o quasi nella produzione toninelliana.

Storia: 7,5
Disegni: 9+

D'accordo con Capitan Kidd.
Storia nei comportamenti di Zagor molto texiana e Cico è praticamente nullo.
Bella la parte del processo e la fuga, tutte mezze tacche invece i nemici.
Molto validi i disegni di Donatelli.

STORIA: 6
DISEGNI: 8

La ricordo vagamente come una storiella di passaggio tutta azione, pugni e schiaffi.
C'erano personaggi interessanti come Werthmann di cui potevano essere approfondite meglio le sue intenzioni e la sua psicologia e Timber Bill il cui duello con Zagor viene liquidato e mostrato con quattro vignette e vai col tango.
Gli avversari incaricati di far fuori Zagor inoltre si dimostrano delle mezze calzette e la parte del processo è veramente insipida.
L'unica cosa buona uno Zagor tosto che spesso fa ricorso al suo grido di guerra e la sua scure, ma per il resto è notte fonda.

Vado controcorrente, io la trovai una storia semplice, senza tanti fronzoli ma godibile, con uno Zagor che con astuzia e ingegno riesce a disfarsi sempre dei suoi nemici.
Unico difetto anche io ho visto un Cico un po' troppo latitante, ma per il resto Toninelli continuò la sua serie positiva quando si avviò a scrivere le prime storie.

Buona anche la quinta storia di Toninelli, che alle sue prime prove non sbagliava un colpo. C'è il solito ritorno del personaggio Nolittiano, anzi, in questo caso sono due: Satko e Timber Bill.
La storia ha un bel ritmo incalzante, dovuto alle numerose scene d'azione in cui Zagor compie i suoi sabotaggi ai taglialegna. Bella la scena in cui Zagor in prigione riesce a prendere la pistola al sicario che gli stava sparando da fuori dalle sbarre. Ottima invece la scena del processo di Zagor e la trovata di Satko per dimostrare l'inattendibilità dell'accusa. Buono il finale di questa storia tutto sommato molto godibile.
C'è un calo abbastanza riconoscibile nel tratto di Donatelli. Nel complesso, il suo tratto è meno incisivo delle sue precedenti prove, anche nel volto del suo Zagor, che in talune vignette è anatomicamente sproporzionato.
Ottime le due copertine, specialmente la seconda.

Storia: 7,5
Disegni: 6,8