Il mostro di Philadelphia (n.605/606)

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Messaggio Da Ospite Lun 11 Gen 2016, 16:37

Una buona storia, niente di eccezionale ma comunque piacevole. Ottimo anche il finale con il colpo di scena con la scoperta del colpevole!
Molto belli i disegni di Russo.
voto storia 6.5
voto disegni: 8

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Messaggio Da Ospite Lun 11 Gen 2016, 17:31

Salgor ha scritto:Ottimo anche il finale con il colpo di scena con la scoperta del colpevole!

Dici davvero? stella2 stella2 stella2
Eppure l'ha indovinato prima,pure Graziano... suddddtt

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Messaggio Da Ospite Lun 11 Gen 2016, 19:00

Come storia di transizione ci può stare ma ovviamente dal nostro fumetto preferito ci si aspetta molto di più. L'avventura è piuttosto scorrevole ma la parte che mi è piaciuta maggiormente è il racconto di Poe del suo romanzo sui naufraghi. Ci sono poi delle valide scene d'azione sui tetti supportate da validi disegni. L'assassino l'avevo individuato anch'io che non sono appassionato di gialli e chi poteva essere altri menti? Solo che con tutte quelle pietrate in testa..boh.. mi sembra che non regge la presunta debolezza causata dal tasso alcolico di chi gliele ha inflitte.
Poe meno funzionale e a Cico restano le briciole.


Ultima modifica di Marco65 il Mar 12 Gen 2016, 23:33 - modificato 1 volta.

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Messaggio Da lukas luke Lun 11 Gen 2016, 20:13

Marco65 ha scritto: Solo che con tutte quelle pietrate in testa..boh.. mi sembra che non regge la presunta debolezza causata dal tasso alcolico di chi gliele ha inflitte.

Stesa cosa che ho pensato io durante la lettura...che poi Reynolds non è che mi sembrava proprio così ubriaco durante la collutazione Surprised

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Messaggio Da Ospite Lun 11 Gen 2016, 20:22

è stato un bel giallo , ben ambientato , ben disegnato , scorreva bene , per essere una storia di transizione non potevo aspettarmi di più , ora vediamo con le storie serie che cosa ci aspetterà , certo che però mi sono stancato di non vedere mai Cico protagonista , speriamo che si cambi registro , vederlo cosi fuori da tutto mi fa stare male ...
voto 6,5 .....

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Messaggio Da Preacher Mar 12 Gen 2016, 23:31

Letta.
Nella prima parte il mistero che la faceva da padrone era su chi fosse l'assassino. In questa seconda parte resta sempre l'assassino ma il nodo cruciale sull'enigma si sposta tutto ai fatti dell'avventura di Gordon Pym.
Boh, a me la storia non mi è piaciuta. flower
Come dicevo poc'anzi, Moreno sposta tutto l'interesse sui fatti reali accaduti nel romanzo di Poe, va bene qualche rimando ma raccontarci 3 volte la storia di Gordon Pym l'ho trovato uno di quegli escamotage tanto per fare da riempitivo del numero di tavole per albo. flower Un flashback poteva andare, ma tirarla così per le lunghe diamine noooo!!! Laughing Quelle parti andavano largamente ritoccate, sarebbe stata la cosa più ovvia. pale

Altre parti infelici sono:
-Malone che resta in vita perché Reynolds non ci aveva messo abbastanza forza nel colpirlo al volto con un sasso ripetutamente: beh, scusate, ma quando uno è ubriaco non vuol dire che sia debilitato. Poi gli era addosso e sopra, non doveva compiere chissà quale sforzo immane. Shocked

-Malone poteva fare fuori benissimo Cico e Poe, e invece se ne va fuori ad aspettare Zagor. scratch

Di positivo ho trovato che c'è una forte centralità di Zagor, ma non basta fare qualche scazzottata e buon inseguimento, se poi Cico viene trattato come un comprimario qualunque capace soltanto di fare qualche esclamazione ogni tanto! scratch

E non parliamo di Poe, ed è inevitabile il raffronto con l'agente Raven di Ombre su Darkwood dove lì era funzionale alla trama e ben inserito, qui è solo un idiota che si dà all'alcool e pensa a barricarsi dentro casa. flower

Spero almeno in futuro di leggere riempitivi meno disastrosi.

Disegni di Russo cura molto bene le vignette con vari dettagli in più. Migliorabile nei volti da lontano.

Un 5 netto alla storia, un 7+ ai disegni.

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Messaggio Da Ospite Gio 14 Gen 2016, 19:56

SPOILER
La prima parte mi aveva fatto illudere, in quanto era molto promettente, però purtroppo le mie speranze sono state disilluse, in quanto "il mostro di Philadelphia" non mi ha soddisfatto.
Secondo me non riesce a decollare, alcuni passaggi li ho trovati pesanti, quale il lungo spazio dedicato al romanzo di poe. Personalmente avrei ridotto questa parte strettamente all'essenziale, per lasciare più pagine al racconto "in diretta".


Il colpo di scena finale era d'uopo, in quanto, se il colpevole fosse stato reynolds, la storia sarebbe stata banale. Però il fatto che malone si salvi dopo essere stato ripetutamente colpito con una pietra sulla testa l'ho trovato improbabile. Infatti, affermare che un un ubriacone non possieda la forza per sfondare un cranio mi sembra una baggianata. Per di più reynolds e' un uomo di grossa stazza, quindi pensare che non abbia sufficiente forza e' alquanto assurdo. 


Anche poe, che dovrebbe essere un personaggio carismatico, non ha spessore, si rivela solo uno schiavo  dell'alcol. Probabilmente le poche pagine a disposizione non ne hanno permesso una caratterizzazione più consona alla sua nomea, però è stato deludente.


Di positivo abbiamo uno zagor molto tosto e deciso, implacabile con i suoi avversari, comunque questo non basta a sollevare le sorti di questa avventura che non lascia particolari tracce, e' una tipica storia di transizione.

I disegni di russo sono certamente migliorabili, comunque la prova mi sembra più che positiva.

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Messaggio Da MASSIMO Dom 17 Gen 2016, 18:52

Storia che mi aveva illuso per le sue potenzialità nella prima parte e che mi ha disilluso nella seconda parte. Forzature evidenti: una per tutte quella di Malone dal cranio indistruttibile: una vera testa dura.... Storia di transizione che, nel leggerla, mi ha, talvolta, anche annoiato.
Inoltre un Poe irriconoscibile, spesso, rispetto quello precedentemente visto all'epoca dell'Hellingen di Boselli.
Disegni proporzionati alla storia: sicuramente migliorabili in prove future; buona la cura dei dettagli, volti incerti...Russo non mi ha convinto.
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Messaggio Da Digging David Lun 18 Gen 2016, 16:03

Parto dal presupposto che fosse una storia di transizione dopo quella degli albi precedenti,pur essendoci vari spunti interessanti la compressione in due albi ha un po' forzato le cose,tutto sommato senza infamia e senza lode,i disegni mi sono piaciuti comunque.
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Messaggio Da Ospite Sab 23 Gen 2016, 12:12

Mauro Boselli ha introdotto Poe nella saga zagoriana che pensavo a farlo tornare non come agente di Altrove (nome in codice: Raven), ma come figura tormentata. Appunto per questo, al suo primo apparire, lo vediamo recarsi all'ufficio postale con una lettera in mano indirizzata a un ammiratore, un certo Kennedy: le parole scritte in quella missiva sono vere, corrispondono cioè a quanto lo scrittore vergò di suo pugno proprio scrivendo a un mittente con quel nome. E' stato il modo di dire: il Poe che vi sto presentando è quello della realtà (almeno, di quella parte di realtà che può servire a rendere meno fantastica una "fabula" in cui compare un personaggio storico).

http://morenoburattini.blogspot.it/2016/01/il-mostro-di-philadelphia.html

Lo fa capire anche lui stesso, Burattini tende quasi sempre a razionalizzare personaggi e ambientazioni, anche a costo di togliere quel fascino fantasioso ai personaggi stessi.

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Messaggio Da Tonka Dom 07 Feb 2016, 17:06

Mostruosamente bella è l’opera …anche se non attualissima…di Gallieno  …che invita a trattenere il fiato nel disperato tentativo di divincolarsi dalla minaccia avversaria … e se … non sempre…. ma molte volte … i colori hanno sminuito le opere grafiche del maestro… questo… è uno di quei casi dove l’occhio…almeno il mio …ne rimane abbondantemente appagato. Voto 10
Non vola l’uccello di Poe…ma si sa che l’abuso d’alcool è causa della disfunzione erettile….anche se… in questo caso … ci sono i ragionevoli indizi per annegare il proprio dolore in Bacco….e queste ragioni gliele da  quel Moreno che ispirandosi ad un racconto  ne trae fuori il finale fantasioso  di quella che sembra esserne stata la realtà ispiratrice dell’opera del poeta.…una realtà agghiacciante  almeno tanto quanto l’invenzione di Burattini. Agghiacciante da 4? No…agghiacciante da 7.
Breve…  ma intensa  è l’avventura che impegna Zagor in un susseguirsi di scontri  e indagini  dove la città non impedisce all’eroe di darkwood di muoversi a suo piacimento anche tra le scartofie dove pone quelle firma  che ho il sospetto non possa essere fine a se stessa.
Bravo!…come sempre  un bravo Moreno… quando vuole nascondere… agli occhi di chi scruta la sua opera … il fantomatico nemico portandolo… in questo caso ….quasi al Creatore.
Non mi esaltano i disegni  voto 5…non tanto per le dinamiche che ..a tratti ho trovato anche buone…così come certi primi piani e determinate prospettive…ma è il tratto… è il tratto che presenta spesso quelle spigolature  ai miei occhi fastidiose. Non sempre il volto di Zagor ha rispecchiato una sua linearità risultandomi non gradevole…. specialmente di profilo…. mentre… guardando i disegni …ho avuto l’impressione che il mostro che si aggirava tra le strade di Philadelphia… fosse Cico.



Cover:
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Storia
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Disegni
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Messaggio Da Ospite Ven 11 Mar 2016, 20:56

Una delle non molte storie di Zagor ambientata in città vede il Nostro impegnato nella caccia ad un serial killer che seziona e divora le sue vittime. Lo affianca nientemeno che Edgar Allan Poe, che Zagor conosce dai tempi dell'ennesimo scontro con Hellingen messo in scena da Boselli, guidandolo nei bassifondi di Philadelphia.
Gli ingredienti per un bel thriller ci sono tutti, ma la vicenda non decolla. Colpa delle ripetizioni (Burattini ci ha raccontato troppe volte la, sia pur, raccapricciante vicenda cannibalistica dei naufraghi), dell'inserimento depistante di un ladro (che in verità si danna troppo per cercare il diario di Poe, considerate le deboli motivazioni) che sottrae ulteriormente spazio ad una narrazione costretta già in poche pagine.
Ne risulta un'avventura che promette bene, ma che si spegne nel secondo albo, relegando lo scontro con il serial killer ad una manciata di tavole.
Se a questo uniamo lo scarso spazio dedicato a Cico, l'inutilità pressoché totale di Poe, l'inconsistenza dell'avversario, alcune sbavature nella sceneggiatura (davvero il maniaco ha la testa così dura da resistere a svariati colpi di pietra? Davvero è tanto forte da riuscire, nello scontro finale, a sollevare e rovesciare con una mano il pesante tavolo di legno massiccio su cui ci sono i coltellacci?), ne esce una storiella leggera leggera, che si lascia leggere ma non si fa ricordare.
Peccato, perché l'idea era intrigante, l'ambientazione suggestiva, i disegni di Russo accattivanti e ben centrati.
Si salvano solo gli scontri di Zagor con i suoi avversari, la sequenza dell'inseguimento sui tetti e, soprattutto, i disegni.
L'unico acuto della storia viene proprio dalle tavole di Russo, che riesce a rendere in modo convincente l'atmosfera della città, ci offre una bella versione di Poe ed un'interpretazione molto rubiniana di Zagor, massiccio ma non tozzo. Più in difficoltà mi è parso su Cico e sul volto di Zagor, migliorabile.
Voto alla storia: 6-
Voto ai disegni: 8+


Ultima modifica di strepa il Sab 12 Mar 2016, 10:04 - modificato 1 volta.

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Messaggio Da Ospite Sab 12 Mar 2016, 09:36

Solitamente le storie ambientate in città (anche dovuto al fatto che non siano così doventi in questa testata) mi affascinano ed inoltre , fino a questo momento, erano state di buona fatta.
Quindi, quando nel primo albo vidi che era ambientata a Philadelphia, ed inoltre vi era la presenza di poe, mi ero veramente illuso che potesse venirne fuori una storia memorabile, purtroppo è andata diversamente. Per quanto mi riguarda questa avventura finirà nel "dimencatoio"

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