La palude dei forzati (n.465/466/467/468)
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Preacher
wakopa
Andrea67
Kramer76
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Re: La palude dei forzati (n.465/466/467/468)
Infastiditi dal mio commento sulla storia?
Ospite- Ospite
Re: La palude dei forzati (n.465/466/467/468)
wakopa ha scritto:Burattini sta sguinzagliando suoi adepti nei forum recentemente
graziano- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: La palude dei forzati (n.465/466/467/468)
stanchini, va benissimo continua così
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: La palude dei forzati (n.465/466/467/468)
Kramer76 ha scritto:stanchini, va benissimo continua così
Grazie Kramer
Ospite- Ospite
Re: La palude dei forzati (n.465/466/467/468)
[quote="Preacher"]Uhm, top ten, no, ma in una top 30 ci potrebbe stare benissimo.[/quote]
Io la piazzo benissimo fra le prime 15 di sempre !
Io la piazzo benissimo fra le prime 15 di sempre !
Ospite- Ospite
Re: La palude dei forzati (n.465/466/467/468)
Top 20, precisamente diciottesima
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
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Re: La palude dei forzati (n.465/466/467/468)
Si tratta IMHO di un capolavoro.
Efficaci la miriade di sottotrame, la vicenda è bella corposa e complessa e ricca di colpi di scena e i personaggi straordinariamente caratterizzati (i fuggiaschi evasi e Quanah soprattutto).
Della morte di Bimbo poco mi importa. A me è un personaggio che avendolo riletto in albi vecchi recuperati non ha mai impressionato, quindi se Burattini l'ha fatto crepare va bene lo stesso.
Efficaci la miriade di sottotrame, la vicenda è bella corposa e complessa e ricca di colpi di scena e i personaggi straordinariamente caratterizzati (i fuggiaschi evasi e Quanah soprattutto).
Della morte di Bimbo poco mi importa. A me è un personaggio che avendolo riletto in albi vecchi recuperati non ha mai impressionato, quindi se Burattini l'ha fatto crepare va bene lo stesso.
Ospite- Ospite
Re: La palude dei forzati (n.465/466/467/468)
Finalmente sono riuscito a leggere questa storia, di
cui tanto si è parlato. Per me è tra le migliori
di Burattini, un vero capolavoro. Puro maledetto
west, azione , misteri da svelare, una miriade di
personaggi e nemici, tutti resi bene. Mi avrei
aspettato qualcosa di più da Bimbo Sullivan,
ma il protagonista non è lui. Zagor in gran
forma, e Cico lo stesso, deciso e quasi eroico.
L'indiano Quanah è un personaggio eccezionale,
da riproporre. Storia epica, violenta e cattiva al punto
giusto, che sta agli stessi livelli della
successiva "ll Gigante di Pietra". I poteri di
Elias non stonano per nulla.
Una delle migliori dell'intera saga.
Storia 10
Disegni 10
Copertine 10
cui tanto si è parlato. Per me è tra le migliori
di Burattini, un vero capolavoro. Puro maledetto
west, azione , misteri da svelare, una miriade di
personaggi e nemici, tutti resi bene. Mi avrei
aspettato qualcosa di più da Bimbo Sullivan,
ma il protagonista non è lui. Zagor in gran
forma, e Cico lo stesso, deciso e quasi eroico.
L'indiano Quanah è un personaggio eccezionale,
da riproporre. Storia epica, violenta e cattiva al punto
giusto, che sta agli stessi livelli della
successiva "ll Gigante di Pietra". I poteri di
Elias non stonano per nulla.
Una delle migliori dell'intera saga.
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Ospite- Ospite
Re: La palude dei forzati (n.465/466/467/468)
IL FASCINO DELLA PALUDE
Fin dal primo albo si ha la sensazione che gli autori abbiano trovato la giusta alchimia per arrivare al capolavoro. Laurenti trasmette fascino , epicità , da il massimo nelle scene d'azione , dove riesce a trasporre dinamismo muscolare , nei primi piani invece è semplicemente fantastico, forse un po' ruffiano, ma lo sceriffo con il volto di John Wayne fa subito presa !
Ai testi non sembra esserci il solito Burattini ( certamente bravo , impeccabile , talora troppo ! ) Quel Burattini talmente attento a razionalizzare la storia da rischiare di appesantirla, sino ad imbrigliare le ali della fantasia ! Qui no, la suggestione decolla subito !
In questa storia si nota un approccio diverso , sembra un mix fra due modi di sceneggiare .
Ma questo solo ad un primo esame, perché pur con una ariosità di stampo Boselliano , resta comunque una storia tipicamente Burattiniana . Priva questa volta di quei difetti di cui parlavo prima. Moreno alla fine del primo albo sembra vincere questa scommessa ( arrivare al capolavoro senza tradire se stesso ) .
La sceneggiatura è impeccabile, ottima introduzione, bella l'entrata in scena di Zagor, che restituisce al personaggio una certa epicità, ma soprattutto l'atmosfera, l'ambientazione e il giallo di Elias, creano una sorta di effetto magico che induce attesa, quell'attesa per l'albo successivo che si avvertiva da piccoli. Rita magistralmente delineata da Laurenti riesce a comunicarcene l'emotività, la determinazione, il coraggio !
Il secondo albo è sui livelli del primo , inutile cercare a tutti i costi difetti che non ci sono , inutile andare a scovare paglie , la cosa importante è che la storia prende , rapisce il lettore e lo porta in un'altra dimensione , quella della fantasia !
L'autore ha trovato il modo di rendere piacevoli anche le parti più "pesanti" , ci sono momenti di azione intensa , cui fa piacere che seguano momenti di relax , di riflessione , ma non ci si annoia mai , c'è suspense . Grande l'azione di Zagor , che alimenta il suo mito , gli indiani lo credono uno spirito perché riesce a fare cose da spirito anche senza malizia !
La fuga è interrotta dalle pause , in cui c'è il tempo per approfondire personaggi e storie , un Bimbo Sullivan più duro di quello Nolittiano ( ben più lumacone ) ma ci può stare ! Sin qui i primi due albi di costruzione e in parte di sviluppo, molto buoni , ottimi , non sarà facile continuare a volare così in alto ... ed invece con i piedi immersi nelle SABBIE MOBILI c'è chi vola con gli uccelli !!!
Grande azione , come non se ne vedeva da un po' , un Laurenti coinvolgente con tavole molto cinematografiche !
La morte di Coffee , le citazioni del Poeta , la ottusità e la spietatezza di Sullivan e la disponibilità e la sensibilità di altri detenuti verso l'indifeso , il diverso e lo straordinario Elias che di fronte alla morte violenta , alla fine ( forse troppo precipitosa ) dei suoi amici si solleva ed urla tutto il suo potere , il suo Nooo !!!
Momenti di commozione in cui il regista saggiamente non indugia troppo , anche se , una vignetta in più sulla mano del tipografo che scivola via ( come la sua vita ) , ci poteva stare !
Continua il confronto psicologico fra Zagor e Bimbo , il primo sembra quasi considerare il secondo uno stupido vecchio amico / nemico , il secondo ovviamente cerca di fargli la pelle . Uno Zagor forse più Nolittiano , meno spregiudicato nel trattare Bimbo di quanto non avrebbe forse fatto lo Zagor più tipicamente Burattiniano , ma questa non è solo ingenuità , fa parte del personaggio che crede ( e a volte si illude , ma non sempre ) nella redenzione dell'essere umano .
Burattini non snatura Bimbo , semmai lo arricchisce e a questo punto quasi dispiace vederlo morire a quel modo ( nel senso che preclude un suo ritorno ) !
Si ha la sensazione che Burattini potrebbe tenerci inchiodati in questa storia per altri tre albi , in fondo …paludi , indiani , azione, suspense e una certa filosofia di fondo , sono le basi portanti della saga Zagoriana.
Siamo invece alla resa dei conti , la storia è giunta si qui carica di emozioni , di avventura e con più di un giallo in sospeso che va risolto , arriva quindi il momento dell'immancabile chiarimento finale , godibilissimo in questi casi !
Occorre tirare le fila di tutto e tuttavia il rischio è alto , tre albi di sviluppo hanno permesso allo sceneggiatore di dare aria alla storia , di caratterizzare personaggi e di far sognare il lettore , ma hanno altresì accumulato una tal serie di situazioni , di indizi e di misteri che il loro peso rischia di schiacciare il finale .
Il primo quesito a cui dare risposta è il passato di Quanah o meglio il mistero dello sterminio della sua famiglia , Burattini decide di spenderci parecchie pagine sino alla 71esima quando il braccio destro del capo riesce finalmente a trovare i suoi stivali . Gli indiani hanno la ragione dalla loro parte , ma l'autore non cade mai nel buonismo , sono guerrieri abituati alla morte e rimangono spietati nella loro vendetta sino in fondo ( e qui tutto questo ha un senso ).
Davvero un buon momento quando Zagor torna alla nave naufragata ( fra l'altro ambientazione suggestiva ) con il perdono di Jonah , quasi commovente . Poi le ultime 25 pagine per svelare il volto dell'assassino ! Figura di cui il lettore aveva certamente dubitato ma l'autore e Zagor sono stati bravi a a trascinare sino in fondo il mistero . Il chiarimento degli antefatti è irrinunciabile per un giallo e nessuno si aspettava che Zagor fosse già cosi informato sulla vicenda e sullo sceriffo , le intuizioni e l'idea di tirare una trappola al sosia di John Wayne è merito del giudice e il racconto e molti retroscena ce li fornisce direttamente il colpevole. Tutto scorre via che è un piacere .
Ne esce bene anche Cico di cui se ne intuisce il lato comico, ma che qui appare calato in un ruolo più decisamente drammatico . Emergono alla grande le figure di Elias , Jonah e lo stesso Quanah e soprattutto Rita, grandi personaggi . Una storia che vola in alto , in cui c'è tutto ma quel tutto scorre. Uno dei tre capolavori Burattiniani . Burattini deve molto però anche a Laurenti che ha saputo far recitare al meglio i personaggi . Questo è un esempio di come si può lasciare il segno nella saga senza andare a storpiare in chiave revisionista le origini di un mito .
Ospite- Ospite
Re: La palude dei forzati (n.465/466/467/468)
Chi l'avrebbe mai detto che Burattini è in grado di sfornare una perla del genere?
Le premesse non sono originalissime, ma il modo in cui ha cotruito e sviluppato la storia è veramente impeccabile e la lettura fila via che è un piacere. Sequenze avvincenti, personaggi interessanti e ben caratterizzati, uno Zagor cazzutissimo e i disegni bellissimi di Laurenti.
Alla fine purtroppo scade in uno spiegone inutilmente verboso e in cui vengono spiegate anche più volte cose abbastanza ovvie.
Nonostante questa pecca resta una storia grandiosa che prenderei molto volentieri se venisse ristampato nella collana brossurata da libreria.
Le premesse non sono originalissime, ma il modo in cui ha cotruito e sviluppato la storia è veramente impeccabile e la lettura fila via che è un piacere. Sequenze avvincenti, personaggi interessanti e ben caratterizzati, uno Zagor cazzutissimo e i disegni bellissimi di Laurenti.
Alla fine purtroppo scade in uno spiegone inutilmente verboso e in cui vengono spiegate anche più volte cose abbastanza ovvie.
Nonostante questa pecca resta una storia grandiosa che prenderei molto volentieri se venisse ristampato nella collana brossurata da libreria.
MarrFarr- Novellino del forum
- Messaggi : 143
Data d'iscrizione : 09.08.20
Re: La palude dei forzati (n.465/466/467/468)
Condivido sul leggero spiegazionismo finale, una piccola macchia a un capolavoro.
La ricostruzione di Rita allo sceriffo l'ho trovata esagerata, qualcosa avevo già capito e non serviva, o meglio, poteva essere accorciata un po'.
La ricostruzione di Rita allo sceriffo l'ho trovata esagerata, qualcosa avevo già capito e non serviva, o meglio, poteva essere accorciata un po'.
Ospite- Ospite
Re: La palude dei forzati (n.465/466/467/468)
Spirito errante ha scritto:Condivido sul leggero spiegazionismo finale, una piccola macchia a un capolavoro.
La ricostruzione di Rita allo sceriffo l'ho trovata esagerata, qualcosa avevo già capito e non serviva, o meglio, poteva essere accorciata un po'.
In una storia del genere è anche peggio perchè dopo tre albi e mezzo snellissimi e con pochissime sbavature un epilogo come quello risulta ancora più pesante che in una storia di livello medio.
MarrFarr- Novellino del forum
- Messaggi : 143
Data d'iscrizione : 09.08.20
Re: La palude dei forzati (n.465/466/467/468)
A me non diede fastidio quella ricostruzione, in fondo furono solo poche pagine e alcuni fatti erano rimasti oscuri.
Ospite- Ospite
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