Re: Huron! (n.490/491/492/493)

Da **Kramer76** Mar 01 Set 2015, 18:01

Questa storia è Zagor.

Da Andrea67 Mar 01 Set 2015, 18:38

Capolavoro di Boselli!!!!!!!!!!!!!

Da Ospite Mar 01 Set 2015, 20:27

Devil Mask ha scritto:
kit carson ha scritto:
- anche il Volto di zagor non è il massimo. Dato che il nostro eroe, per antonomasia, è un bel ragazzo, potrebbe provare a fargli un viso un po' più affascinante
Non mi sembra però brutto di viso e fisicamente il suo Zagor...

Fisicamente e' ottimo, il volto è migliorabile. Opinione personale chiaramente

Da Ospite Gio 03 Set 2015, 09:43

Io non sono d'accordo con Gray e dico che è tra le migliori scritte da Boselli
ma dai...tutta la scena che va dal ritrovamento degli Huron accampati vicino al forte fino al duello con Dawigah è roba cult,un bello spot per chi si accinge a leggere e conoscere Zagor.

Da Ospite Sab 05 Set 2015, 01:01

curiosità: Miranda parla della Syldavia come di un territorio compreso tra il Montenegro(ex Jugoslavia) e la Ruritania (ho fatto una ricerca dovrebbe corrispondere tra la Boemia che è una regione della Rep.Ceca e la Sassonia che sta in Germania); quindi dovrebbe essere uno stato corrispondendente a dove si trovano Ungheria, Croazia e Austria. Potrebbe anche essere uno spunto per una trasferta di Zagor per aiutare David minacciato dai reggenti di Syldavia, e quindi prendere la palla al balzo per una trasferta in Europa.

Ho sempre sognato un seguto di questa storia ambientato a Syldavia

Cmq per la posizione mi ricorda un altro stato immaginario: Latveria!!

Da Ospite Sab 05 Set 2015, 11:59

RemovedQuasar ha scritto:

Cmq per la posizione mi ricorda un altro stato immaginario: Latveria!!

Già !

Non lo avevo mai sentito: https://it.wikipedia.org/wiki/Latveria

La Latveria è uno stato immaginario nell'universo dei fumetti Marvel. Si trova tra le nazioni reali dell'Ungheria, della Serbia, e della Romania. Confina anche con l'immaginaria Symkaria, patria di Silver Sable. Circondata dai Carpazi a nord e dalla catena di Malhela a sud, Latveria è rimasta protetta dai conflitti dei paesi confinanti.

Da Ospite Lun 07 Ott 2019, 14:14

Buona storia e capolavoro grafico di Piccinelli al suo esordio.

LA FORESTA INCANTATA
Un primo albo pregno di mistero che alterna scattanti episodi di azione a momenti statici. Una stasi inquieta però , la fuori gli uccelli non cantano più , c'è qualcosa , qualcuno che si avvicina : "Ellie May maledizione non è il momento di giocare a nascondino , Vieni Qui "
" Jack non posso sono , sono prigioniera "
Si comincia nel migliore dei modi , nessuna imprudente anticipazione , l'amnesia evoca mistero e il viaggio linearità.

L'EPICITA RITROVATA
Nel secondo albo il racconto procede senza fretta, con momenti di ritrovata epicità . Non mancano i tipici Bosellismi come la presenza del giovane coo-protagonista e la rissa alla Bud Spencer , che rientra nello schema tipico delle "botte in allegria" ( qui Cico strappa qualche sorriso , ne prende di botte , ma del resto come tutti ), questi elementi si sposano tuttavia bene con il resto senza apparire stucchevoli come in qualche altra circostanza .
Il racconto trae giovamento anche dai disegni eccellenti dell'esordiente Piccinelli , l'autore grafico riesce ad imporre il suo stile e a fornire una interpretazione personale e convincente del protagonista , anche se in qualche posa sembra di vedere Jim Morrison .
Curiosa la prima tavola in cui compare Perry , il disegnatore lo raffigura abbastanza simile a Carson ( prove generali di Texianità ? ) . Le tavole pregne di plastico dinamismo contribuiscono non poco all'epicità del racconto. Ottima l'intesa con Boselli che nel secondo albo recupera alcuni elementi tipici del vecchio mito Zagoriano .
"si dice che il suo regno sia la foresta.tra gli alberi e le ombre della notte è imbattibile "
"si dice anche che quando il suo grido echeggia nella foresta i suoi nemici perdano la forza"
AYYAAAAKKKKKK
" Non , non sembra umano ! Fa davvero ghiacciare il sangue nelle vene "
Anche i dettagli sono importanti ad esempio nel duello con il leale Dawigah rispunta per magia una vecchia arma zagoriana , il coltello nel fodero indiano .

UN TUFFO NELLA SEMPLICITA' BOSELLIANA
Il Terzo albo e ancora di più all'insegna del breve nuovo corso Boselliano su Zagor, con ritmi molto meno frenetici ( se non nei momenti di azione ) e tempi molto più dilatati . Buona la sequenza alla "Ombre Rosse" e la sorpresa del falso dottore , la storia si va pian piano delineando con una struttura seriale, lineare, "semplice".
Volendo fare un paragone da "piscina" Huron è un po' come un tuffo dal trampolino perfettamente eseguito: forse non particolarmente audace , forse che sa di già visto , ma che viene apprezzato più di un tuffo ricercato , innovativo , rischioso , con doppio triplo avvitamento in cui però il tuffatore oscilla un po' troppo , l'entrata in acqua è imperfetta o in cui non tutto può riuscire al meglio .
Nella storia il Mistero ha una certa rilevanza anche se è facile intuire certi sviluppi .
Nel momento in cui vien meno questo elemento , e si scopre che il giovane David è un rampollo di nobile casata , la presunta semplicità della struttura rimane improvvisamente nuda e alla fine del terzo albo ci si potrebbe lamentare del solito stato immaginario che comunque ha già dei precedenti in Zagor . Ma già alla seconda lettura ti godi la storia senza troppe fisime .

LADY MIRANDA Il tutto si chiude con lo stesso ritmo degli albi precedenti impreziosito però dal perfezionamento del personaggio Lady Millicent , una nuova cinica , spietata ed intrigante Dark Lady, che arricchisce la nutrita schiera dei cattivi Zagoriani ...molto più e molto meglio della versione Marvel di "Super Tunder Richter" . La fine di Zagor cosi come inteso dal suo ideatore e la comparsa in edicola del suo clone segnata dalle famigerate Origini Reboot hanno messo la pietra sopra su un possibile ritorno di Lady Miranda e/o su una sua affrettata possibile conversione che non avrei gradito . Troppo sulfurea la donzella. Stupendo il momento in cui la voce fuori campo interviene " ne uscirai se io ti aiuto CAPELLI D'ORO ".

Da Ospite Lun 07 Ott 2019, 14:24

Liberty Secular Sam ha scritto:
Ottima l'intesa con Boselli che nel secondo albo recupera alcuni elementi tipici del vecchio mito Zagoriano .
"si dice che il suo regno sia la foresta.tra gli alberi e le ombre della notte è imbattibile "
"si dice anche che quando il suo grido echeggia nella foresta i suoi nemici perdano la forza"
AYYAAAAKKKKKK
" Non , non sembra umano ! Fa davvero ghiacciare il sangue nelle vene "

Su questo Boselli è stato sempre bravo a presentare Zagor come un mito, come un essere fuori dall'ordinario.

Da Ospite Lun 07 Ott 2019, 14:25

Concordo !

Da Ospite Lun 17 Ott 2022, 08:44

Questo è un capolavoro assoluto di Boselli.
Così dovrebbero essere le storie western.
La storia è incalzante fino alla fine.
Ottimi i disegni di Piccinelli. Bellissime le
vignette corali. Geniale l'idea che la malvagia
Myranda non viene uccisa ma diventerà,
controvoglia, la sposa del capo Mohave.
Per quanto riguarda la Syldavia, è una nazione fittizia che si trova nelle avventure di Tintin. Corrisponde più o meno
alla Croazia centrale.
Storia 10 Disegni 9

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