SUPERMIKE! (ZAGOR N° 703-704-705-706-707-708)

Dico anch'io la mia sulla questione "criticoni a prescindere" perché sono stato spesso echitettato in tal modo, se non addirittura peggio (Burattini mi definì "detrattore seriale" ma vi garantisco che non è così:
semplicemente (come tutti voi, credo) se una cosa mi piace, la elogio; se non mi piace, la critico.

Non mi va di dilungarmi troppo perché andrei OT e non voglio inquinare il thread dedicato al ritorno di Supermike, ma nello specifico posso aggiungere che la penso sostanzialmente come il mio amico Guitar Jim (passatemi la battuta, in realtà non ci conosciamo).
L'unico punto che mi trova in disaccordo con lui è che io rispetto un po' meno il parere di chi non critica mai, perché - per quanto mi riguarda - non riconoscere che gli ultimi 20 anni di Zagor siano costellati di storie mediocri e scadenti vuol dire avere i paraocchi - in questo caso sì - a prescindere.

Il ritorno dopo tanti anni di Supermike (così come quelli di Hellingen, di Rakosi e di Kandrax) era un evento eccezionale per il quale mi sarei aspettato una storia dai contorni epici e invece mi ritrovo a leggere una storiella non brutta ma sicuramente scialba e senza mordente.
Voi accettate inerti queste storielle da almeno 20 anni, io no.
La differenza è tutta qui.

Se vi può interessare sabato a Torino comics ho beccato Moreno Burattini, ho scambiato qualche parola con lui e mi ha detto che il finale di Supermike sarà la parte migliore della storia, incrociamo le dita

....il finale, la parte migliore della storia.....
Uhmmm......e vorrei pure vedere.....  
Me cojioni.....

Dopo una prima parte che non mi era affatto dispiaciuta il seguito ha, almeno finora, perso di mordente, mi pare che il brodo sia un pò troppo allungato, d'altra parte non capisco neanche il senso, record a parte, di scrivere mattoni di 500/600 pagine, si può scrivere ottime storie con una frazione di quelle pagine. Per quanto riguarda Moreno, a cui da sempre riconosco di essere prima che un autore un appassionato, devo purtroppo rimarcare, come peraltro ho già fatto in passato, che è da tempo ormai "bollito", e c'è poco da stupirsi, tutto sommato dopo decenni di sceneggiature è una parabola comune a tutti o quasi gli autori, per ognuno c'è un età d'oro, più o meno lunga, nel quale danno il meglio, seguita da un declino da "mestierante" in cui fanno di necessità virtù cercando di barcamenarsi alla bell'e meglio. Comunque riguardo alla storia spero ancora in un bel finale, un personaggio come SuperMike lo merita, e lo merita anche Marco Verni, che sta disegnando tavole davvero di buon livello, bravo   .

Stesso pensiero di Olimpia. Aggiungo soltanto che, mentre con tante storie del buon Sergio il pathos e la tensione andavano in crescendo ( paragonando ad es. quella di SuperMike ) e non ti accorgevi del numero di pagine, qua è un pò il contrario.....

Uscito da me solo ieri...letto oggi ...mezz' ora di lettura piacevole..albo promosso...ci stiamo avvicinando finalmente alle fatidiche sette prove che tra giugno e luglio chiuderanno la saga più lunga di Zagor...nuovo record,che supererà le 514 pagine di Sclavi
Ottimi i disegni di Marco Verni.

quarto albo in cui continua a splendere la stella di verni, a cui andranno solo applausi alla fine, e con qualche perla in più anche nei testi, rispetto ai tre precedenti che erano stati in diminuendo... e vorrei pure vedere, siamo arrivati già al quarto albo della più macchinosa preparazione di tutti i tempi, ci rendiamo conto?

il passo è sempre quello del bradipo, insomma, e rimane la sensazione di un burattini ormai privo dello smalto di un tempo... per completare la parabola toninelliana, cui si accennava il mese scorso, abbiamo anche supermike trafficante (molto poco super) di armi

d'altro canto supermike è un personaggio nolittiano molto metafumettistico (come zagor story), non solo una specie di parodia dei supereroi americani ma anche un alter ego del lettore tuttologo (alzi la mano chi non hai mai fatto lo stesso ragionamento del rosicone gordon sulla prima sfida nolittiana) o, in questo caso, dell'autore che si diverte a sfidare e provocare l'eroe, così come un tempo si immedesimava nella macchinazioni del suo mortimer... e addirittura arriva ad allungare a dismisura e ingiustificatamente una storia solo per poter battere il record di un collega  

ma, come detto, qualche perla inizia ad emergere, perfino nel delirio revisionista che si abbatte sul sequel castelliano (a un certo punto anche zagor pensa di avere a che fare con un malato mentale), infatti ho trovato geniale, da burattini d'altri tempi,  la carrellata di imprese di supermike in giro per il mondo, in particolare quella sul monte bianco, manca solo la grappa bocchino   esilarante la reazione di zagor

altra perla l'incubo iettatorio di molti occhi, mentre rimane un mistero l'uso della chiave spezzata

e mi aspetto un'altra perla sulla storia delle sette città di cibola: dopo che ci ha ricamato così tanto sopra, zagor non può fare l'omertoso non assestando il colpo di grazia all'autostima del rivale   in caso contrario più che di revisionismo si dovrebbe parlare di vera e propria CANCEL CULTURE nei confronti del (capo)lavoro di boselli

da segnalare un erroraccio a pag.88 con akenat e tonka che si scambiano i baloon...

copertina bellissima