Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
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Walter Dorian
Andrea67
wakopa
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Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)



Soggetto e sceneggiatura: Moreno Burattini
Disegni: Alessandro Chiarolla
Copertina: Gallieno Ferri
Il tesoro di Jean Lafitte fa gola a molti: a Digging Bill, che si è alleato con il pirata John Connor e insieme a lui ha fatto fuggire un ex complice di Lafitte; al pirata Barbe-en-Feu e ai suoi accoliti; alla misteriosa Denise, della quale si è innamorato il giovane Jacques Lassalle. Intanto, dietro le quinte, lo stesso Lafitte prepara il suo ritorno in scena!
Barbe-en-Feu rapisce Digging Bill e Jacques con l'intento di scoprire se sanno dove si trovi il tesoro di Jean Lafitte. Per liberarli, Zagor deve penetrare nell'inaccessibile covo del pirata, nel cuore di canneti paludosi dove il pericolo è in agguato a ogni passo.
La Pride, la nave di Lafitte, è in rotta verso l'Africa. Obiettivo: la cupa Isola dello Scheletro. È qui che si svolgerà la battaglia finale per il possesso del tesoro tra Barbe-en-Feu e Lafitte. Ma un'altra minaccia incombe su Zagor e i suoi amici: Jacques, nei suoi sogni, inizia a essere perseguitato da Marie Laveau, la bellissima strega vudù!
Ultima modifica di Admin il Sab 28 Mag 2016, 03:55 - modificato 1 volta.
Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
Il topic nel vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=5059&highlight=&mforum=ramath
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
però Chiarolla con il colore ha una bella resa. Io lo apprezzo tanto questo disegnatore, così diverso ma che va interpretato.
La tripla di Burattini è bella, si colloca in un periodo grandioso di storie che fa preludio al ritorno di Cain!
La tripla di Burattini è bella, si colloca in un periodo grandioso di storie che fa preludio al ritorno di Cain!
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
Mi fa piacere trovare un altro estimatore di Chiarolla che mi piace dai tempi di Bella & Bronco. Sono d'accordo con tutto quello che hai detto, Guitar Jim: bella storia con la caratterizzazione di personaggi che lasceranno il segno. Splendida la Denise di Chiarolla. L'unica divergenza fra i nostri gusti è che adoro il tratto di chiarolla in bianco e nero e lo preferisco a quello a colori. Ma son dettagli.Guitarjim1982 ha scritto:però Chiarolla con il colore ha una bella resa. Io lo apprezzo tanto questo disegnatore, così diverso ma che va interpretato.
La tripla di Burattini è bella, si colloca in un periodo grandioso di storie che fa preludio al ritorno di Cain!

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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
Marco Felipe ha scritto:Mi fa piacere trovare un altro estimatore di Chiarolla che mi piace dai tempi di Bella & Bronco. Sono d'accordo con tutto quello che hai detto, Guitar Jim: bella storia con la caratterizzazione di personaggi che lasceranno il segno. Splendida la Denise di Chiarolla. L'unica divergenza fra i nostri gusti è che adoro il tratto di chiarolla in bianco e nero e lo preferisco a quello a colori. Ma son dettagli.Guitarjim1982 ha scritto:però Chiarolla con il colore ha una bella resa. Io lo apprezzo tanto questo disegnatore, così diverso ma che va interpretato.
La tripla di Burattini è bella, si colloca in un periodo grandioso di storie che fa preludio al ritorno di Cain!![]()
no ma precisiamo: siamo d'accordo anche sul bianco e nero! Notavo che con il colore il tratto di Chiarolla pensavo ci perdesse invece ne è uscita una buona resa grafica. Io pure lo preferisco nei chiaroscuri.

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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
Questa storia risente dei disegni di Chiarolla ed il suo giudizio è condizionato, in negativo, dagli stessi. Peccato, perché è una signora storia e, con altri disegni (oserei dire quasi tutti) avrebbe avuto ben altro risalto.
L'avventura - storica per la saga, in quanto inserisce personaggi quali Lafitte e sua figlia Denise, successivamente ritornati in altre splendide storie - ci riporta ai tempi dei corsari, così ben descritti nei romanzi di Salgari, e Moreno confeziona un pregevole prodotto nel quale inserisce personaggi storici, che ben si calano nella realtà zagoriana, mischiandoli ad altri inventati.
Quel che mi piace tanto nelle storie di Zagor - e che, in questa, Moreno rende molto bene - è quando un personaggio che non conosce Zagor, e inizialmente lo tratta come un uomo qualsiasi, successivamente si rende conto, direttamente (e non solo perché raccontategli da altri), delle sue qualità e lo rispetta per questo. Mi riferisco a Lafitte, soprattutto. Ma anche a quella scena in cui gli uomini di Barbe en feu inseguono Zagor e Cico nel canneto immaginando che gli stessi stiano tremando dalla paura. =D>
Sono d'accordo con chi ha affermato (Akenat) che la storia è Boselliana, infatti durante la lettura, ad un certo punto, sono tornato alla pagina dei credits per controllare chi l'avesse scritta.
Chiarolla ai suoi minimi storici. Bisogna dargli atto, però, di averci regalato, per i posteri, una splendida Denise.
Voto alla storia: 8,8
Voto ai disegni: 6,5
L'avventura - storica per la saga, in quanto inserisce personaggi quali Lafitte e sua figlia Denise, successivamente ritornati in altre splendide storie - ci riporta ai tempi dei corsari, così ben descritti nei romanzi di Salgari, e Moreno confeziona un pregevole prodotto nel quale inserisce personaggi storici, che ben si calano nella realtà zagoriana, mischiandoli ad altri inventati.
Quel che mi piace tanto nelle storie di Zagor - e che, in questa, Moreno rende molto bene - è quando un personaggio che non conosce Zagor, e inizialmente lo tratta come un uomo qualsiasi, successivamente si rende conto, direttamente (e non solo perché raccontategli da altri), delle sue qualità e lo rispetta per questo. Mi riferisco a Lafitte, soprattutto. Ma anche a quella scena in cui gli uomini di Barbe en feu inseguono Zagor e Cico nel canneto immaginando che gli stessi stiano tremando dalla paura. =D>
Sono d'accordo con chi ha affermato (Akenat) che la storia è Boselliana, infatti durante la lettura, ad un certo punto, sono tornato alla pagina dei credits per controllare chi l'avesse scritta.
Chiarolla ai suoi minimi storici. Bisogna dargli atto, però, di averci regalato, per i posteri, una splendida Denise.
Voto alla storia: 8,8
Voto ai disegni: 6,5
Ultima modifica di Andrea67 il Mar 16 Apr 2019, 18:36 - modificato 1 volta.
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Hernan Cortes
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
Discreta avventura! Onestamente il primo albo non mi ha molto entusiasmato... molto meglio a partire dal secondo albo dove la storia decolla con la caccia al tesoro e la sfida tra i pirati di Barbe-en-Feu e quelli di Lafitte!
Buoni i disegni di Chiarolla, un punto a favore per la bella Denise
voto storia: 6
voto disegni: 6.5
Buoni i disegni di Chiarolla, un punto a favore per la bella Denise

voto storia: 6
voto disegni: 6.5
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
e inoltre con questa storia Burattini rinverdisce i fasti di un personaggio come Digging
la sua disperazione quando le due esplosioni contemporanee fanno andare in vacca l'ennesima caccia al tesoro

la sua disperazione quando le due esplosioni contemporanee fanno andare in vacca l'ennesima caccia al tesoro

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)

Riletta in questi giorni.
Una storia straordinaria per come Burattini ha saputo metterci bene tutti gli elementi richiesti per una buona storia marinaia-piratesca: pirati sporchi e cattivi, avanzi di galera, uomini avidi di denaro, l'eroe, belle donne, l'isola sperduta non tracciata sulle cartine,un tesoro da trovare con l'immancabile esperto cercatore

Diggin Bill è gestito bene, sapientemente inserita bene la sottotrama della storia tra Denise e Jacques condita di litigi tra i due. E poi un altro punto a favore è la figura di Marie Laveau insidiosa e sensuale che aleggia sulla storia e su questa trasferta africana.
Bellissime alcune scene dell'agguato ai pirati che inseguivano Zagor da parte di Denise, oppure quando Zagor braccato dai pirati ordina a tutti di buttarsi a mare. Dialoghi frizzanti e atmosfera salgariana che si mantiene costante per tutta la storia.
Bilanciato molto bene il climax finale, con l'alternarsi repentino delle scene dell'esplosione sulla nave dei pirati e il faccia a faccia tra gli uomini di Jean Lafitte e i pirati guidati da Barbe en feu.
L'unico difetto è che Jean Lafitte faccia esplodere la caverna quando fa l'agguato a Barbe en feu, accettando anche di perdere il tesoro.


Sarebbe stato più logico fare un'imboscata ai pirati colpendoli alla sprovvista sparando su di loro, visto che Jerome aveva recuperato le armi che seppure vecchie erano comunque funzionanti.
Di Chiarolla ho apprezzato alcuni primi piani di Zagor e le sue Denise e Marie. Troppo monoespressivo Zagor però, nelle scene di ressa troppo caotico.
Non male nelle ambientazioni marittime però, anche se qualcun altro al suo posto avrebbe sfavillato.
STORIA: 9
DISEGNI: 6,5
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)

il tesoro di jean lafitte
numeri 417, 418 e 419, testi burattini, disegni chiarolla
si sente l'influenza boselliana, per la coralità, gli incubi, il ritmo frenetico soprattutto nel finale, però va dato atto a burattini
dopo "fuga per la libertà" un'altra grande storia, un epico uno/duo, spiegazionismo alla "marinara", vedi i "cinque buoni motivi" di lafitte
la sua tipica logorrea si sposa perfettamente con il gergo marinaresco, vedi anche l'aneddoto sull'origine del nome "isola dello scheletro"
la figura di lafitte viene romanzata ai fini avventurosi, nè troppo pirata, nè troppo signore, conquista gradualmente la fiducia di zagor
chiarolla estremizza il suo stile, sempre più schizzato e nervoso, l'effetto talvolta è straniante, qualche vignetta gli è venuta male
ma ne vale la pena se poi si toccano queste vette di eccellenza, denise lafitte è la ragazza più bella mai apparsa su zagor
primi piani meravigliosi, quei capelli... affascinante il risveglio nel lettone, con i giochi di luce creati dalla persiana...
fiore all'occhiello dell'emancipazione femminile avvenuta nel "rinascimento", fa ridere quando prende a schiaffi jacques
bellissima anche la marie laveau chiarolliana, mentre a laurenti denise non riescirà troppo bene, secondo me...
i filibustieri sono più pittoreschi di quelli ferriani, vedi lo spettrale lafitte, barbe-en-feu, grammont che si gusta un ananas...
ultima, ma non ultima, l'ambientazione con il labirintico bayou, l'oceano in burrasca, la letteraria isola dello scheletro
tornando ai dialoghi, da segnalare anche una parolaccia("deficiente")
molto bella la terza copertina, anche la seconda
voto 10
Ultima modifica di Kramer76 il Mer 05 Mag 2021, 16:09 - modificato 7 volte.
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
Bella storia piratesca che, pur fungendo da prologo alla trasferta africana, è ampiamente autonoma e assolutamente godibile da sola.
La vicenda è ben congegnata e preparata, dall'antefatto dedicato al ritorno di Digging Bill fino allo scontro finale con i pirati sulle coste dell'Africa in un climax appassionante.
Bravo Burattini che ha saputo miscelare i diversi elementi coinvolgendo il lettore che non si annoia mai nella lettura della lunga avventura: le suggestive atmosfere della Louisiana, con il dedalo di canneti infestati dagli alligatori, gli incubi di Jacques che rievocano “Vendetta Vudù”, la travagliata storia d'amore tra la splendida Denise e Jacques, i terribili pirati (Barbe-en-feu e Jean Lafitte su tutti), la caccia al tesoro, il tutto condito di tanta azione pura e permeato dall'oscura presenza di Marie Laveau quasi palpabile per tutta la storia.
Unico difetto, il finale un po' discutibile: Lafitte avrebbe potuto fare fuori gli avversari senza sacrificare il tesoro: chissà, forse Burattini ha voluto distruggerlo per tenere ancora Digging Bill a bocca asciutta...
Non sono d'accordo con i severi giudizi sui disegni di Chiarolla che in questa occasione ho trovato più che buoni. Alla sua quarta (se non erro) prova, Chiarolla ha raggiunto una certa padronanza sia di Zagor, ma soprattutto nella resa dell'atmosfera. Certo, le sue versioni di Zagor e di Cico sono piuttosto personali, ma a me piacciono abbastanza. Ottima poi la resa di Denise, una delle figure femminili meglio disegnate della saga.
Di Chiarolla ho apprezzato soprattutto la dinamicità dei personaggi e (Zagor a parte) la loro espressività (ottimi Cico e Digging Bill).
Bellissima poi la resa delle atmosfere.
Voto alla storia: 9
Voto ai disegni: 9
La vicenda è ben congegnata e preparata, dall'antefatto dedicato al ritorno di Digging Bill fino allo scontro finale con i pirati sulle coste dell'Africa in un climax appassionante.
Bravo Burattini che ha saputo miscelare i diversi elementi coinvolgendo il lettore che non si annoia mai nella lettura della lunga avventura: le suggestive atmosfere della Louisiana, con il dedalo di canneti infestati dagli alligatori, gli incubi di Jacques che rievocano “Vendetta Vudù”, la travagliata storia d'amore tra la splendida Denise e Jacques, i terribili pirati (Barbe-en-feu e Jean Lafitte su tutti), la caccia al tesoro, il tutto condito di tanta azione pura e permeato dall'oscura presenza di Marie Laveau quasi palpabile per tutta la storia.
Unico difetto, il finale un po' discutibile: Lafitte avrebbe potuto fare fuori gli avversari senza sacrificare il tesoro: chissà, forse Burattini ha voluto distruggerlo per tenere ancora Digging Bill a bocca asciutta...
Non sono d'accordo con i severi giudizi sui disegni di Chiarolla che in questa occasione ho trovato più che buoni. Alla sua quarta (se non erro) prova, Chiarolla ha raggiunto una certa padronanza sia di Zagor, ma soprattutto nella resa dell'atmosfera. Certo, le sue versioni di Zagor e di Cico sono piuttosto personali, ma a me piacciono abbastanza. Ottima poi la resa di Denise, una delle figure femminili meglio disegnate della saga.
Di Chiarolla ho apprezzato soprattutto la dinamicità dei personaggi e (Zagor a parte) la loro espressività (ottimi Cico e Digging Bill).
Bellissima poi la resa delle atmosfere.
Voto alla storia: 9
Voto ai disegni: 9
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
Per me una pizza! Soprattutto nel primo albo una delle storie più verbose e noiose di Burattini, poi una lunga caccia al tesoro che si conclude con due classiche esplosioni che fanno rimpiangere il mancato scontro tra i due gruppi contendenti.
Jean Lafitte ma anche John Connor sono sicuramente personaggi di forte impatto,ma Zagor viene trascinato in una faida piratesca in cui c'entra poco (tra l'altro non fa piacere vederlo agire dalla stessa parte di uomini che, sia pure con il senso dell'onore, restano comunque ladri e assassini). Barbe-en-feu è proprio una barba e non si capisce perché venga detto che non intenda "toccare" Jacques per rispetto alla memoria del padre, quando invece poi nel corso dell'avventura non esiterebbe a torturarlo.
Anche il doppio gioco di Denise con improvviso pentimento non è gestito nel migliore dei modi, mancano le giuste pause e la resa grafica della ragazza non vale quella delle migliori girl Zagoriane.
Nonostante questo la storia ha riscosso buon successo tra i lettori, vuoi per l'azzeccato ritorno di Digging vuoi per stuzzicanti riferimenti storici e vuoi soprattutto per l'insolita ambientazione africana, evidenziata anche dalla bella copertina del terzo volume.
VOTO 6
Jean Lafitte ma anche John Connor sono sicuramente personaggi di forte impatto,ma Zagor viene trascinato in una faida piratesca in cui c'entra poco (tra l'altro non fa piacere vederlo agire dalla stessa parte di uomini che, sia pure con il senso dell'onore, restano comunque ladri e assassini). Barbe-en-feu è proprio una barba e non si capisce perché venga detto che non intenda "toccare" Jacques per rispetto alla memoria del padre, quando invece poi nel corso dell'avventura non esiterebbe a torturarlo.
Anche il doppio gioco di Denise con improvviso pentimento non è gestito nel migliore dei modi, mancano le giuste pause e la resa grafica della ragazza non vale quella delle migliori girl Zagoriane.
Nonostante questo la storia ha riscosso buon successo tra i lettori, vuoi per l'azzeccato ritorno di Digging vuoi per stuzzicanti riferimenti storici e vuoi soprattutto per l'insolita ambientazione africana, evidenziata anche dalla bella copertina del terzo volume.
VOTO 6
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
Leggo che molti non apprezzano Chiarolla, io invece lo considero uno dei miei preferiti. Qui è al massimo della forma ed è anche merito suo se adoro questa storia dai sapori salgariani. Straordinari i suoi personaggi, i pirati sono perfetti, Barbe-en-feu è un cattivo coi controcazzi e Chiarolla lo tratteggia alla perfezione. Denise è la best gnocca vista su Zagor ed un personaggio epico e straordinario. Le scene d'azione sono fantastiche e poi ragazzi Jean Lafitte quanta roba è? Ambiguo, un po carogna, voglioso di vendetta ma a modo suo leale. Apoteosi anche per lui. Azzeccatissimo Digging Bill. A mio parere se non un capolavoro poco ci manca. Il finale forse è un po assurdo con quell' esplosione, ma certo i nostri ridotti di numero con armi d'epoca se la sarebbero vista brutta pur col vantaggio drlla sorpresa. Certo è un'incongruenza che Lafitte manco ci provi e sacrifichi subito il tesoro. Ma chissenefrega dopo una storia così! Grande Moreno! Grande Chiarolla! 9.5 a entrambi
chinaski89- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
Secondo me questa storia e' stupenda, e' tra le mie preferite.
Inoltre apprezzo moltissimo Chiarolla, riesce a dare molto dinamismo ai personaggi, e per di più la fisionomia del suo zagor e' quella che preferisco : volto da bel ragazzo e fisico con muscoli allungati, agile e scattante.
Il difetto di questo disegnatore e' che alcune volte non indovina molto le proporzioni (ad esempio disegna bracci troppo lunghi, etc), però, dato che nel complesso amo i suoi disegni, questo particolare non mi infastidisce
Inoltre apprezzo moltissimo Chiarolla, riesce a dare molto dinamismo ai personaggi, e per di più la fisionomia del suo zagor e' quella che preferisco : volto da bel ragazzo e fisico con muscoli allungati, agile e scattante.
Il difetto di questo disegnatore e' che alcune volte non indovina molto le proporzioni (ad esempio disegna bracci troppo lunghi, etc), però, dato che nel complesso amo i suoi disegni, questo particolare non mi infastidisce
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
Di questa storia ricordo che Digging Bill è rimasto ferito a un braccio, nella successiva firmata sempre dal pistoiese è ugualmente rimasto ferito a un braccio... Ne deduco che non c'è due senza tre? O che il personaggio sta cordialmente sulle scatole al pistoiese?
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
Robert Gray ha scritto:Di questa storia ricordo che Digging Bill è rimasto ferito a un braccio, nella successiva firmata sempre dal pistoiese è ugualmente rimasto ferito a un braccio... Ne deduco che non c'è due senza tre? O che il personaggio sta cordialmente sulle scatole al pistoiese?
anche Tex viene ferito sempre di striscio... alla tempia o al massimo alla spalla. Forse starà sulle scatole ai suoi autori? Esigenze narrative, magari quando Burattini ha scritto queste due storie se ne era dimenticato... beh. Ma Gray tu SEI Burattini, dimmi che se lui perché sarebbe geniale inventare un account finto e denigrarsi appositivamente, ti prego dimmi che tu sei lui o che lui sei tu insomma fa te



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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
Robert Gray ha scritto:Di questa storia ricordo che Digging Bill è rimasto ferito a un braccio, nella successiva firmata sempre dal pistoiese è ugualmente rimasto ferito a un braccio... Ne deduco che non c'è due senza tre? O che il personaggio sta cordialmente sulle scatole al pistoiese?
E perché quante volte Zagor è stato ferito di striscio alla testa in storie di sceneggiatori diversi ?
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
E poi dove sta il problema se viene ferito ad una spalla?
Se questa scena è in armonia con la sceneggiatura, lo possono ferire anche 100 volte in 100 successive storie.
L'importante è che la storia sia bella, questi dettagli non hanno importanza


Se questa scena è in armonia con la sceneggiatura, lo possono ferire anche 100 volte in 100 successive storie.
L'importante è che la storia sia bella, questi dettagli non hanno importanza
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
La mia top 5 di "Il tesoro di Jean Lafitte"
5. La spettrale apparizione del vendicativo Lafitte: i pirati di Chiarolla sono più pittoreschi di quelli ferriani...

4. Denise picchia Jacques

3. L'incubo

2. L'aneddoto sull'origine del nome "isola dello scheletro"

1. I primi piani di Denise Lafitte: mai si era raggiunta una tale perfezione sulle pagine di zagor

5. La spettrale apparizione del vendicativo Lafitte: i pirati di Chiarolla sono più pittoreschi di quelli ferriani...

4. Denise picchia Jacques


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2. L'aneddoto sull'origine del nome "isola dello scheletro"


1. I primi piani di Denise Lafitte: mai si era raggiunta una tale perfezione sulle pagine di zagor

Ultima modifica di Kramer76 il Mar 30 Lug 2019, 13:43 - modificato 1 volta.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
Sono d'accordo sui pirati di Chiarolla, li ho sempre trovati ben caratterizzati graficamente. Sulla sua Denise perfetta ogni complimento è superfluo.
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Maurizio
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Re: Il tesoro di Jean Lafitte ( n.417/418/419)
Io tra le top 5 voto la scena dell'incubo africano.
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