Mefisto o Hellingen ?

Se la saga fosse (giustamente) finita con il capolavoro onirico di Sclavi avrei detto senza dubbio Hellingen, ma considerando quello che é stato fatto dopo scelgo Mefisto.

Già la prima parte della storia di Boselli, con centauri e bambole parlanti, era poco digeribile; anche se con l'ingresso in scena dell'agente Poe si riprende un pò.

Con Burattini che succede?
Viene sbandierato da tempo il ritorno all'Hellingen Nolittiano con un escamotage: infatti c'è la soluzione della clonazione che assolve egregiamente il compito.
Nel penultimo albo si vuole narrare il passato del personaggio e quì casca l'asino.
Viene mostrato l'Hellingen nazista: é vero che anche nelle prime storie Hellingen disprezzava gli indiani ma perché inferiori come intelligenza scientifica, non per questioni di razza. Nell'albo finale Hellingen lascia libero Zagor (tanto ci pensano gli automi a farlo fuori) dopo tutte le batoste che ha subito!
E nel finale poi, per far uscire Zagor da una situazione impossibile, si invoca il Wendigo che si era detto di bypassare con l'escamotage: c'è il risucchio anche del clone con l'esatta copia dell'epilogo boselliano.

Nella storia successiva poi, visto che molti non avevano gradito il Wendigo, si utilizzano ben tre albi praticamente solo per disfarsi del Wendigo stesso

Hellingen è un cattivo di per sé troppo derivativo, uno scienziato pazzo non è 'sto gran guizzo di originalità. All'interno della saga zagoriana per me ci sono cattivi più interessanti. Sta di fatto che è stato inserito in storie capolavoro che ricorderò tutta la vita. Peccato che poi sia stato usato anche per delle mezze porcherie.
Le storie di Mefisto non arrivano a quel livello di qualità (a parte "Il figlio di Mefisto", che trovo bellissima, ma non è Mefisto, è suo figlio!) ma non scendono nemmeno tanto in basso. Se bisogna fare una media, direi che siamo lì.
Mefisto è uno stregone in grado principalmente di creare illusioni, figura forse meno abusata rispetto allo scienziato pazzo. E il modo in cui usa i suoi poteri è sempre intriso di un particolare misticismo esoterico che ho adorato. Le formule arcane con cui evoca bizzarri demoni mutaforma, le chiacchierate con le potenze infernali, i viaggi in strane dimensioni oniriche intrise di malvagità...
Niente, come personaggio mi sa che preferisco Mefisto.
Ma da zagoriano convinto non posso che proclamare il mio amore indefesso per la principale nemesi del mio eroe.