Gli evasi (n.51/52/53)

Storia pregna dell'essenza Nolittiana. Bravo Guido a mischiare e mettere insieme vari elementi facendoli coesistere bene in una sceneggiatura che non lascia respiro per quanto è bella: la fuga degli evasi con la vendetta di Fletcher, la lotta tra Mohawk e Cayugas, la vicenda delle pietre preziose.

Risultano davvero ben sfaccettati quanto perfettamente caratterizzati e diversificati il gruppo di evasi: il forzuto Palla di Neve che si rivelerà ostico nel duello con Zagor, lo psicolabile Mozart Kelly, l'apparente buono Gessner con l'aspetto pacioccoso da anzianotto che si rivela spietato, l'indiano ubriacone Lupo bianco. Poi c'è Fletcher in questa nuova versione da delinquente comune che non sfigura affatto.

Momenti salienti che meritano un encomio:

1)Lo scontro contro Gessner, dove si respira una tensione che si taglia con l'accetta, quest'ultimo tradito dal rintocco dell'orologio, la sua passione.


2)Quando avevo pensato che durante la sparatoria Zagor prima facesse fuori Mozart e poi risolvesse la cosa a pugni con Fletcher, arriva il colpo di scena dei nervi che in un modo o nell'altro saltano ai due criminali che si uccidono a vicenda. Da parte di Nolitta un colpo di teatro inatteso e spiazzante.


3)La solita frase finale di disprezzo da parte di Zagor verso il materialismo rappresentato dalle pietre preziose dove con due vignette Nolitta dà un quadro della vera filosofia zagoriana.


Disegni, un Ferri ancora non all'apice ma pur sempre magnifico e che si stava solo perfezionando.

Storia: 10
Disegni: 9,5

Capitan Kidd ha scritto:

2)Quando avevo pensato che durante la sparatoria Zagor prima facesse fuori Mozart e poi risolvesse la cosa a pugni con Fletcher, arriva il colpo di scena dei nervi che in un modo o nell'altro saltano ai due criminali che si uccidono a vicenda. Da parte di Nolitta un colpo di teatro inatteso e spiazzante.

attento che magari arriva qualche buontempone a dire che la storia non gli e' piaciuta perche' non e' zagor a risoverla nel finale
putroppo i finali telefonati e superomistici degli ultimi anni hanno traviato molti

siccome le coperine della zenith non rendono il dovuto omaggio a questa storia,io sogno un cartonato con questa cover

wakopa ha scritto:

Capitan Kidd ha scritto:

2)Quando avevo pensato che durante la sparatoria Zagor prima facesse fuori Mozart e poi risolvesse la cosa a pugni con Fletcher, arriva il colpo di scena dei nervi che in un modo o nell'altro saltano ai due criminali che si uccidono a vicenda. Da parte di Nolitta un colpo di teatro inatteso e spiazzante.

attento che magari arriva qualche buontempone a dire che la storia non gli e' piaciuta perche' non e' zagor a risoverla nel finale
putroppo i finali telefonati e superomistici degli ultimi anni hanno traviato molti

siccome le coperine della zenith non rendono il dovuto omaggio a questa storia,io sogno un cartonato con questa cover

...Vero ...stupendissima questa cover-striscia ..vera essenza di questo capolavoro !!!!!

wakopa ha scritto:

Capitan Kidd ha scritto:

2)Quando avevo pensato che durante la sparatoria Zagor prima facesse fuori Mozart e poi risolvesse la cosa a pugni con Fletcher, arriva il colpo di scena dei nervi che in un modo o nell'altro saltano ai due criminali che si uccidono a vicenda. Da parte di Nolitta un colpo di teatro inatteso e spiazzante.

attento che magari arriva qualche buontempone a dire che la storia non gli e' piaciuta perche' non e' zagor a risoverla nel finale
putroppo i finali telefonati e superomistici degli ultimi anni hanno traviato molti

Io detesto quando è aiutato troppe volte incluso il finale da terze persone, ma qui Zagor aveva già vinto perché aveva sgominato la combriccola e mandato i nervi a pezzi ai due nel finale, Sergio sceglie il finale drammatico, istrionico e inaspettato dei due che si uccidono a vicenda. Situazione che prende a pugni la banalità, come il fatto di aver ripreso un nemico dandogli una connotazione totalmente diversa dall'Iron Man precedente ma senza per questo declassarlo.

La mia top 10 di "Gli evasi"

10. L'altra giacca di Cico



9. La presentazione degli evasi, con Mozart sosia di Mortimer...



8. Mi piace questa vignetta...



7. Zagor terrorizza gli evasi



6. Il finale beffardo



5. Zagor contro Palla di neve



4. Tonka contro Na-Pawa



3. Zagor (impassibile) al palo della tortura



2. Zagor terrorizza Lupo bianco



1. Gessner e il "Claude Rivard"

Kramer76 ha scritto:



1. Gessner e il "Claude Rivard"

Gessner era davvero il piu' inquietante degli evasi

Magnifico capolavoro Nolitta & Ferri. In questa storia, vi è il ritorno di Sam Fletcher, alias Iron-Man, e il risultato è una storia ancor migliore del pur buon "prequel".
Memorabili e strepitose moltissime scene: il ritorno a Darkwood, l'incontro coi cinque evasi, Zagor al palo della tortura dei Cayuga, il ritorno in pista di Tonka, il duello di quest'ultimo con Na-Pawa, il duello di Zagor con Palla di Neve e la caccia dello Spirito con la Scure agli evasi, ma soprattutto la scena che più mi ha colpito è la morte di Gessner, tradito dai rintocchi dell'orologio che lui stesso aveva rubato. Scena resa ancor più indimenticabile dal fatto che un proiettile di Zagor raggiunge l'orologio, fermandolo sull'ora esatta della morte dell'evaso. Scena da standing ovation
Magnifico anche il beffardo finale, con il crollo di nervi di "Mozart" Kelly (sosia del futuro Mortimer) e il successivo colpo di scena.
Ferri praticamente al top! Le emozioni della storia vengono ricreate perfettamente dal suo tratto irripetibile.
Belle le copertine giganti, ma sono migliori quelle bellissime delle strisce.

Soggetto/Sceneggiatura: 9,2
Disegni: 9,6

Ottima storia!
Anche qui i disegni, al pari di "Servizio Segreto" e "Il fante di picche" sono altamente evocativi.
La copertina di "Morte sul fiume" sarebbe forse stata adatta a "Fiamme nella notte". In ogni caso, una copertina molto bella e che ricordo in quanto, nella zona ove abitavo, esisteva un torrente le cui rive, d'estate, si riempivano di folta vegetazione assumendo caratteristiche simili a quelle mostrate.

Gianpy ha scritto:Ottima storia!
Anche qui i disegni, al pari di "Servizio Segreto" e "Il fante di picche" sono altamente evocativi.

Concordo, è proprio in queste storie che Ferri fa un ulteriore salto di qualità e diventa a tutti gli effetti uno dei migliori disegnatori di fumetti di sempre.

Magico Vento ha scritto:

Gianpy ha scritto:Ottima storia!
Anche qui i disegni, al pari di "Servizio Segreto" e "Il fante di picche" sono altamente evocativi.

Concordo, è proprio in queste storie che Ferri fa un ulteriore salto di qualità e diventa a tutti gli effetti uno dei migliori disegnatori di fumetti di sempre.

Esatto!
Ferri non creava disegni: creava ambienti.
Creava un qualcosa di tridimensionale in cui il lettore veniva trascinato e seguiva, viveva anzi, l'avventura.
La differenza tra Ferri e altri disegnatori, seppur bravi, e' che, mentre gli altri disegnatori erano delle ottime telecamere statiche, Ferri era una "steadycam" che si immergeva nell'ambiente e seguiva l'azione in ogni sua minima evoluzione, dal volto contratto di Zagor ad un animaletto della foresta, dalla schiuma di una cascata alla luce del sole che filtra tra la vegetazione.
Mentre leggo queste storie, da lui disegnate, sento una senso di pienezza difficile da provare con altri disegnatori.

Sono d'accordissimo, solo Ferri riusciva a far immergere completamente il lettore nell'avventura!
Se capolavori come "Odissea americana" e "La marcia della disperazione" non fossero stati disegnati da Ferri, mi chiedo sempre se avrebbero riscosso lo stesso successo tra gli Zagoriani.

Magico Vento ha scritto:Sono d'accordissimo, solo Ferri riusciva a far immergere completamente il lettore nell'avventura!
Se capolavori come "Odissea americana" e "La marcia della disperazione" non fossero stati disegnati da Ferri, mi chiedo sempre se avrebbero riscosso lo stesso successo tra gli Zagoriani.

E vale anche il contrario.
Alcuni racconti, se meglio sceneggiati, meglio sviluppati e disegnati da Ferri, sarebbero diventati capolavori.
Ad esempio “Puerto Jurez”, concepito unicamente come riempitivo subito dopo “Oceano”.
L’idea di seguire le sorti dei rivoluzionari era buona (e fu poi sviluppata in “Affondate il Destroyer”) per cui, se fosse stata ampliata e approfondita e, soprattutto, disegnata da Ferri, avremmo avuto un nuovo momumento della “Golden Age”.

Gianpy ha scritto:

Magico Vento ha scritto:

Gianpy ha scritto:Ottima storia!
Anche qui i disegni, al pari di "Servizio Segreto" e "Il fante di picche" sono altamente evocativi.

Concordo, è proprio in queste storie che Ferri fa un ulteriore salto di qualità e diventa a tutti gli effetti uno dei migliori disegnatori di fumetti di sempre.

Esatto!
Ferri non creava disegni: creava ambienti.
Creava un qualcosa di tridimensionale in cui il lettore veniva trascinato e seguiva, viveva anzi, l'avventura.
La differenza tra Ferri e altri disegnatori, seppur bravi, e' che, mentre gli altri disegnatori erano delle ottime telecamere statiche, Ferri era una "steadycam" che si immergeva nell'ambiente e seguiva l'azione in ogni sua minima evoluzione, dal volto contratto di Zagor ad un animaletto della foresta, dalla schiuma di una cascata alla luce del sole che filtra tra la vegetazione.
Mentre leggo queste storie, da lui disegnate, sento una senso di pienezza difficile da provare con altri disegnatori.

Bella disamina Gianpy, che condivido in toto!

[size=40]162 tavole di Nolitta e Ferri (che oggi avrebbe compiuto 93 anni). Partiamo dal voto che scontenterà tutti: 7,5, bella storia, è mancato lo scontro finale, na la caratterizzazione psicologica ed emotiva dei personaggi andava al di là di ogni tra sfumatura, ma nonostante questo, non raggiunge l'epicità di tante altre storie, comunque ci avviciniamo sempre di più alla golden age.[/size]
[size=40]Il ritorno a casa dei nostri eroi dalla trasferta non poteva essere dei peggiori: presi a pugni e colpi in testa da degli evasi che hanno eluso le trappole e si sono impadroniti del rifugio. Perché hanno scelto proprio quell'abitazione? Semplicemente perché nessuno può solo minimamente pensare che i galeotti siano così folli da nascondersi nella casa di Zagor. Infatti quello che sembra avere più ascendente, è una vecchia conoscenza di Zagor, è Sam Fletcher, l'Iron-Man che voleva spodestare l'autorità di Zagor da Darkwood. I suoi compari sono spietati quanto lui, abbiamo Tommy "Snowball", "Palla di neve"; "Mozart" Kelly, suonatore di flauto; Eric Gessner, svizzero con la passione degli orologi; il mohawk Lupo Bianco, che ha paura di Zagor e, sotto ordine di Fletcher, non lo colpisce e ci penserà lui stesso a farlo per far vedere che, legato, è impotente. Avendo bisogno di vestiti per non farsi riconoscere come galeotti, e quelli trovati nel rifugio non bastano, uccidono tre viandanti. Il piano di Fletcher è andare nella valle dei morti, dove Lupo Bianco, secondo le leggende, racconta di sepolcri funerari pieni di cianfrusaglie d'oro con annesso tesoro. Per far questo ha bisogno di un alleato ed è, come sempre, il sakem dei cayuga Na-Pawa che dovrà attaccare il campo dei suoi nemici mohawk giusto per un paio d'ore, il tempo necessario per depredare il luogo funerario. Arrivato al campo dei cayuga e, stretto un accordo e venuti a sapere anche di un totem con cinque grossi smeraldi, Zagor viene legato al palo della tortura, ma non viene torturato: la tortura è solo rimandata dopo la guerra, per ora si accontenta di far sibilargli vicino lance e tomahwk senza toccarlo. In tutto questo Zagor è spettatore: viene preso a pugni, sbeffeggiato e umiliato e cova una gran rabbia per la situazione, per non aver potuto fare nulla per salvare i tre viandanti in quanto imbavagliato; l'unica cosa che riesce a fare e prendere a calci in faccia Na-Pawa, altro non può, può solo assistere inerme e pensare alle conseguenze di una guerra. Al campo dei cayuga divertenti le gag di Cico: intanto lo stregone (da strapazzo) Mobutka lancia incantesimi per addormentarlo, ma in realtà ad addormentarsi è un altro cayuga; allora prende un gorsso randello e colpisce in testa Cico  [/size][size=40] Il messicano, una volta rinsavito, ruba il sopravestito dello stregone, riesce a uscire dalla tenda per liberare Zagor, ma, non essendo riconosciuto da questi, viene bloccato dalle gambe del prigioniero e costretto a liberarlo, peccato che era proprio l'intenzione di Cico  [/size][size=40] Per anticipare i galeotti, i Nostri prendono un'altra ansa e percorrono il Foamy creek, fiume pericoloso per via della corrente forte, degli scogli affioranti o a pelo d'acqua e delle piccole cascate; questa via tortuosa è comunque una scorciatoia. Infatti arriva in tempo prima che Na-Pawa spari a Tonka: il conflitto volge totalmente a favore dei mohawk, così Zagor affida Cico a Tonka e va alla caccia dei galeotti.[/size]
[size=40]Arrivati alla valle dei morti, la banda di Fletcher non trova oro, ma solo cianfrusaglie di rame e il capo se la prende con Lupo Bianco, infatti, trovato il totem e constatando che gli smeraldi sono solo quattro, Sam uccide senza pietà l'indiano. Arrivato sul posto, neanche Zagor prova pietà per il mohawk. Da qui è tutto un susseguirsi di inseguimenti e colpi di testa della banda, che, a uno a uno, perde le certezze e vive gli ultimi momenti nel terrore di essere riacciuffati. "Palla di neve" si ferma prima degli altri per medicarsi un piede, ma viene messo ko da Zagor non senza fatics che lo lega e lo lascia ai mohawk i quali, a distanza, lo seguono. Lanciato con freccia al resto della banda un messaggio e lo smeraldo di "Palla di neve", il gruppo si disunisce. Zagor segue lo svizzero che va in direzione dell'abitazione dei coniugi Adams e gli ruba pure un orologio prezioso. Proprio quest'orologio lo tradisce suonando proprio nel momento in cui Zagor è vicino facendogli schivare il proiettile e uccidendolo. Una pallottola colpisce l'orologio e si ferma all'ora della morte del ladro. Che chicca!  [/size][size=40] I restanti due invece litigano tra loro: Sam Fletcher non vuole che Kelly suoni il flauto, ma il litigio s'interrompe con il nuovo messaggio e lo smeraldo dello svizzero. "Mozart" perde la testa, spara al capobanda che, a sua volta prima di morire, uccide Kelly. Considerando gli smeraldi oggetti creatori di guai, Zagor li lancia nel bosco. Questo Nolitta lo riprenderà anche in Mister No: far sparire il tesoro che puntualmente viene considerato maledetto.[/size]
[size=40]Niente scontro finale dunque, ma una lenta e progressiva perdita di nervi nemica.[/size]
[size=40]Copertine: inventate. Nella prima non esisye proprio la scena, nella seconda vengono raffigurati dei soldati. Eppure il disegnatore della storia è semlre Ferri  [/size]
[size=40]Le gag non sono molto accurate, Cico è lasciato un po' da parte, in questa storia, non è funzionale[/size]
[size=40]1) arrivato nella foresta di Darkwood, Cico si lascia ammaliare dalla bellexxa della natura, ma scambia un serpente con delle radici[/size]
[size=40]2) la gag citata appena entrato al rifugio[/size]
[size=40]3-4) le gag citate dello stregone e di quando si traveste da lui[/size]
[size=40]5) nel Foamy creek rompe una pagaia, facendo fare tutto il duro laviro a Zagor[/size]
[size=40]6) durante le cascate gli arriva un salmone tra le braccia e dice che anche lui ha provveduto a qualcosa  [/size]

[size=40]Personaggi principali:[/size]
[size=40]- Sam Fletcher[/size]
[size=40]- Tommy "Snowball"[/size]
[size=40]- "Mozart" Kelly[/size]
[size=40]- Eric Gessner[/size]
[size=40]- Lupo Bianco[/size]
[size=40]- Na-Pawa[/size]
[size=40]- Mobutka[/size]
[size=40]- Tonka[/size]

[size=40]Luoghi:[/size]
[size=40]- villaggio dei cayugas[/size]
[size=40]- Foamy creek[/size]
[size=40]- villaggio dei mohawk[/size]
[size=40]- valle dei morti[/size]