La nuova follia di Verybad (Maxi n.25)

letto il nuovo maxi .... dico subito che anche a me non ha entusiasmato , pero' tenendo anche che Altariva esordiva per la prima volta su un albo di Zagor per me la sufficienza piena se la prende , non sono invece daccordo con alcuni di voi per l' operato di Mangiantini , io le sue tavole mi sono piaciute , e trovo che anche il volto di Zagor sia migliorato , alcune tavole in penombra , o quelle sotto la pioggia iniziale le ho travate veramente buone !!! i miei voti : 6 alla storia e 7+ ai disegni

si può già tracciare un bilancio anti-burattiniano

esordio di marolla: il mio zagor, me lo ha rubato
voto 8,5

esordio di vietti: bravo!
voto 7

esordio di altariva: cervellotica ma zagoriana, il suo cico è anche migliore di quelli di marolla e vietti
il coniglio cannibale mi ha ricordato il fiore che uccide, l'inizio sulla diligenza mi ha ricordato l'inizio di il tiranno del lago
le due tavole "suicide" sono di quelle che rimarranno per diverso tempo
e mangiantini è un grande: difficile ripetere alligator bayou, ma molte cose sono ottime in questo albo
allo stesso tempo mi è parso che la macchina e il meccanismo non siano stati sfruttati del tutto, anche in termini di spazio e di pagine
voglio dire: se non si approfondiscono gli effetti di una macchina infernale come questa, poi si istiga al luddismo  
e per "approfondire" non intendo il solito "spiegare", ma il "mostrare", l'osare... le due tavole due citate osano parecchio, ad esempio
devo dire che mi aspettavo una storia di spionaggio, o addirittura una storia cittadina, non so perchè
sempre a proposito di dejavù più o meno graditi, mi ha ricordato il primo olaf  
hellingen, stavolta, mi è parso poco più di un debole pretesto
la storia si regge sulle botte in testa e sulla citazione dal capolavoro     l'assassino di darkwood
io vorrei solo dire una cosa: ma provate a mettere una botta in testa quando zagor si consegna ai kiowas in la sabbia è rossa, e vediamo se l'effetto è lo stesso, dio mio
voto 6,5

esordio zamberletti: secondo me gli abbiamo dato troppo addosso,
la sua storia non era così male, aveva dei buoi momenti
può riscattarsi del tutto con blondie
voto 6-

esordio di bartoli: r.i.p. non sapremo mai come avrebbe sceneggiato il suo interessante soggetto
burattini ha sceneggiato praticamente un almanacco che riciccia sottoforma di speciale
comunque christopher nun se batte
voto 5,5

Alcuni dialoghi molto ridondanti rendono la storia piuttosto imbolsita e non aiuta di certo lo svolgersi della vicenda. Il cambio di registro si avverte con l'entrata in scena di Blake che pian piano getta la maschera rivelando la sua vera natura, allora l’interesse sale inevitabilmente.
tuttavia,la macchina infernale poteva essere sfruttata di più e meglio per qualche vicenda di spionaggio e guerra piuttosto che per le mire personali di un avido. poteva essere una bella occasione,insomma.
Buona padronanza nell'uso di Cico da parte di Altariva,forti anche alcuni passaggi come il tentativo d'impiccagione. Di contro Zagor prende un po' troppe legnate.
molto curati i disegni di Mangiantini,peccato che Zagor ogni tanto vari troppo.

5,5 alla storia e 7 ai disegni

Peccato… ci avevo creduto… e ci avevo creduto fortemente… ma restano solo uno specchietto per le allodole quelle strepitose vignette viste in anteprima …le quali …messe nel contesto… non sembrano neanche disegnate dalla stessa mano : la mano di Marcello Mangiantini.
Forse per questo resto ancor più deluso dall’opera del disegnatore Lucano .… il quale …mi sembra che …piano… piano… si allontani sempre più  da quella che io ritengo la sua performance migliore…quella alle prese con la maledizione di Anulka… sulla quale avrebbe solo che dovuto minimamente lavorare per salire dal mio si pieno al  mio si assoluto.
Difficile  perdonargli quella mancanza di pose e dinamiche che rendono lo spirito con la scure degno di questo nome… uno Zagor che… proprio al contrario di chi gli sta intorno… il più delle  volte… viene scarsamente caratterizzato…  quasi Mangiantini avesse paura di osare.
Forse non è un caso se nelle due tavole… dove Marcello si supera … sta dando l’anima ad uno Zagor che…  in quel momento… non è.
E’ invece lui… purtroppo… quello spirito con la scure  che arriva perfino ad assomigliare …braccia escluse …ad un nonnino da ospizio nella vignetta verticale di pag 216.
Mammaiut!!!  Direbbe quel messicano che  non mi esalta né nel viso né nella corporatura … quasi grasso… se visto davanti … e quasi magro … se visto da dietro.
Un plauso invece per la tavola dell’ultimo respiro di Beaver Joe in cui Marcello riesce  a centuplicare l’emozione di Altariva …ma che non basta…però… per poter raggiungere la mia sufficienza.
Sufficienza…  e anche più … invece per l’opera di Roberto che pur dilungandosi parecchio …riesce comunque a non distogliere ….pur con qualche colpo in testa di troppo…. la mia attenzione dall’incedere degli eventi.
Bravo ad andarsi a ripescare un nemico … figlio … di una storia passata… tanto odiato quanto sconosciuto e quasi dimenticato… un nemico inappagabile fino all’estremo … già…un vero figlio di mignotta .
Intenso Altariva che ….se mi porta a trattenere il fiato all’auto esecuzione di Zagor …quel fiato me lo toglie completamente quando Joe… morente … va in cerca della sua ultima speranza… all’ultima speranza …di tutti gli uomini.


Cover
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Storia
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Disegni
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Walter Dorian ha scritto:

Tonka ha scritto:quelle strepitose vignette viste in anteprima …le quali …messe nel contesto… non sembrano neanche disegnate dalla stessa mano : la mano di Marcello Mangiantini.
Forse per questo resto ancor più deluso dall’opera del disegnatore Lucano .

È fiorentino, Tonka. Forse ti eri sbagliato volevi dire "toscano".

Magari mentre scriveva il post si stava bevendo un "Lucano" e si è confuso
Se invece si fosse fumato un "Toscano" ci avrebbe preso

lukas luke ha scritto:

Walter Dorian ha scritto:

Tonka ha scritto:quelle strepitose vignette viste in anteprima …le quali …messe nel contesto… non sembrano neanche disegnate dalla stessa mano : la mano di Marcello Mangiantini.
Forse per questo resto ancor più deluso dall’opera del disegnatore Lucano .

È fiorentino, Tonka. Forse ti eri sbagliato volevi dire "toscano".

Magari mentre scriveva il post si stava bevendo un "Lucano" e si è confuso

Comunque da questo Maxi, come storia, mi aspettavo MOLTO di più.
Mangiantini non mi ha MAI esaltato, quindi....

Walter Dorian ha scritto:

lukas luke ha scritto:

Walter Dorian ha scritto:

È fiorentino, Tonka. Forse ti eri sbagliato volevi dire "toscano".

Magari mentre scriveva il post si stava bevendo un "Lucano" e si è confuso

....non so perchè ma pensavo fosse della Basilicata ... e se non prendo anche qui una cantonata gli abitanti di questa regione si chiamano lucani...

Sufficiente...di più non è proprio possibile assegnare a questo Maxi...
Le tante pagine sono state mal sfruttate a mio avviso, con molte, troppe, scene ripetitive e poco funzionali ai fini della storia, mentre, come ha fatto notare qualcuno, la macchina, che sarebbe dovuta essere la protagonista assoluta, ha avuto una funzione quasi marginale. Inoltre a mio avviso il suo funzionamento mi è parso a tratti incongruente e cervellotico
Comunque, non tutte le ciambelle riescono col buco, in fondo abbiamo letto anche di peggio in passato, sopratutto a livello di disegni, a volte bisogna anche sapersi accontentare

Letto , finalmente  ho trovato il tempo: per il mio personalissimo gusto é un esordio di qualità medio-alta, la storia e' avvincente, il tema e' intrigante, ci sono anche 2-3 barlumi dal vago sentore nolittiano, tra cui cito il passaggio in cui Zagor  e Cico si scontrano con la scorta del generale, ...poi, è vero,  ci sono anche 2-3 spiegoni superflui, ma nel complesso Altariva e' promosso. Ha un mestiere nel gestire la suspance che altri nemmeno si sognano . Zagor è utilizzato come farebbe un veterano, Cico sfruttato in  modo coerente e funzionale alla sceneggiatura, cosa invece sempre più rara, e ci sono pure 3-4 situazioni simpatiche e financo una breve gag ed un canzoncina non banale!!! Insomma, a me la storia e' piaciuta! I disegni sono piuttosto altalenanti, ma può darsi che la colpa sia dovuta alla necessità di terminare in fretta il lavoro. Un maxi che a mio parere entra di diritto tra i primi 10 !!!

Una storia che non lascia il segno.. come la maggior parte dei Maxi...
Storia che cmq merita la sufficienza... come tante altre...
i disegni nel complesso mi sono piaciuti.. direi un bel 7....

Altariva dimostra di conoscere bene il personaggio e ne rappresenta al meglio le caratteristiche, riescendo peraltro a gestire Cico nel migliore dei modi, sia per quanto concerne la sua vena umoristica, sia per la sua utilità. Una sua pensata si rivela, infatti, determinante per la conclusione positiva della vicenda.
Storia, quindi, nel complesso piacevole e scorrevole nonostante la sua lunghezza. Unico neo di tutta la vicenda, le numerose botte in testa prese da Zagor, che viene sempre catturato da tutti e la cui fuga viene sempre fermata dai nemici.
Nonostante le storie con Verybad non siano tra le mie preferite (ma qui si tratta di gusti personali), questa mi è piaciuta e c’è da augurarsi che l’Autore, con soggetti su temi diversi, magari prettamente darkwoodiani, renda al meglio, viste le sue indubbie capacità.  
Mangiantini migliora di tavola in tavola ed il suo Zagor in penombra è spettacolare. Anche Cico viene ben raffigurato.
Voto alla storia: 7,5
Voto ai disegni: 8

storia che ho trovato, tutto sommato, gradevole. buon esordio di altariva con un personaggio non certo "facile" come verybad. l'ho letta tutta d'un fiato e l'ho trovata scorrevole. non mi sono piaciute certe situazioni in cui zagor si trova: citando walter dorian, la serie di botte che prende..non è da zagor...e poi l'astuzia di cico, a cui notoriamente non siamo abituati. molto belli, a mio avviso, i disegni di mangiantini in netto miglioramento. storia che vedevo bene, come molti, sulla serie regolare..anche qui però si rischia di aprire una parentesi infinita riguardo a cosa dovrebbero trattare i maxi..personalmente farei storie complete totalmente fuori continuity oppure 2 o 3 storie per albo inserendo sceneggiatori e disegnatori inediti per la testata.

Sono contento che Marcello abbia molti estimatori...ma addirittura dire che sta migliorando mi sembra un pochino esagerato....a meno che non ci si riferisca solo ed esclusivamente alle tavole della tentata impiccagione.
Se fosse così ...allora mi chiedo ...perchè quelle due si e le altre no?

Ho riguardato la storia, e devo dire che i disegni di Mangiantini sono molto belli. Non so perché, ma sfogliando in fretta e in furia l'occhio mi è finito su un Cico raffazzonato e su un'immagine di Hellingen non proprio riuscita... Anche la storia di Altariva mi sembra molto riuscita... forse per essere meno prevedibile sfugge il più possibile dai luoghi comuni sul genere... e così il divertimento si riduce un po'.

Spirito senza scure ha scritto:Sufficiente...di più non è proprio possibile assegnare a questo Maxi...
Le tante pagine sono state mal sfruttate a mio avviso, con molte, troppe, scene ripetitive e poco funzionali ai fini della storia, mentre, come ha fatto notare qualcuno, la macchina, che sarebbe dovuta essere la protagonista assoluta, ha avuto una funzione quasi marginale. Inoltre a mio avviso il suo funzionamento mi è parso a tratti incongruente e cervellotico
Comunque, non tutte le ciambelle riescono col buco, in fondo abbiamo letto anche di peggio in passato, sopratutto a livello di disegni, a volte bisogna anche sapersi accontentare

Quoto completamente   .  Soprattutto per la sceneggiatura. A volte rileggendo un albo capita di cambiare parere sulla qualità della storia. In questo caso a me non e' successo.
E quindi ??? Dico la mia. Ladies and gentlemen.......sim sala bim... eccovi servito il terzo "Maxi Matton" dell'annata ..ehm..volevo dire il terzo barilotto, come dice la pubblicità di Burattini. Silvano il mago di Milano non perdona. La magia....l' illusionismo( piu' che altro l'illusione di una bella storia) la prestidigitazione e il gioco è fatto. La potenza di persuasione e' stata talmente devastante che perfino il forumista Robert Gray ha comprato l'albo in edicola, lasciando di sasso il povero edicolante incredulo ( e ci credo..non comprava uno Zagor da chissà quanto tempo...grande Robert almeno così  l'economia gira  ). Dopo il "Maxi Matton" di Zamberletti e Chiarolla, e dopo quello della premiata ditta Burattini -Gramaccioni, ecco il terzo "Maxi Mattone" che fa rima con delusione. Non c'è due senza trash, come canta il rapper Fedez. E quest'ultimo Maxi di Altariva e Mangiantini forse e' il meno peggio dei trash....o il meno peggio dei tre, fate voi. Annata fiacca per gli albi extra fuori serie. Se ai tre Maxi aggiungiamo lo special non proprio esaltante su Christopher, ci accorgiamo che rispetto al 2014 si è fatto un bel passo indietro. Basta ricordare storie come "Risvegli" o "Il varco tra i millenni".
Comunque per tornare alla storia in questione  dico subito che , secondo me, partire da un soggetto mediocre come  quello del professor VeryBad e' già un handicap. E' dura arrivare a pagina 290 specie per uno come Altariva, abituato a dei tempi narrativi diversi ( vedi le storie di Diabolik). Se la storia fosse uscita nella serie regolare si poteva concentrare in massimo due albi, e la lettura sarebbe stata meno noiosa e piu' godibile. Cosi invece abbiamo delle scene dilatate con un eccesso di dialoghi, con situazioni ripetitive, e con Zagor che prende botte troppo spesso. In pratica si finisce per allungare il brodo...vista la necessità di arrivare a pagina 290. Solo che la minestra poi non è un gran che. Nel cercare di valorizzare l'idea della macchina che trasferisce le menti, si finisce anche col fare una brutta figura nel confronto con la storia di Martin Mystere  "Operazione Dorian Gray" ( tutto un altro livello..certo il mister Jinx di Castelli e' veramente diabolico ed inquietante, mentre il  VeryBad di Altariva,nonostante i tentativi di trasformazione,e' ancora una mezza macchietta). Insomma Altariva ( che ha talento e che conosce la psicologia di Zagor...ma anche quella di Cico),andrebbe rivisto in una storia meno lunga con un soggetto diverso.
Per quanto riguarda i disegni mi sembra che Mangiantini sia migliorato nei chiaroscuri e nei primi piani dei personaggi, anche se deve migliorare in alcune proporzioni dinamiche. Poi  ho notato che a volte Zagor cambia aspetto di tavola in  tavola. Il volto di Zagor non e' ancora ben definito specie nella prima parte.  In particolare il fisico di Zagor in molte scene e' massiccio come "Il grande Blek", in altre scene appare più asciutto. In generale la qualità dei disegni e' incostante, ci sono alti e bassi, però ci sono anche dei progressi.

Voto alla storia 5,5
Voto ai disegni 6,5

P.S. Considerandomi un collezionista esigente, francamente mi sono un po' stufato di collezionare dei Maxi che oscillano tra il mediocre e la sufficienza stiracchiata

A mio avviso c'è alla base di questi "Maxi Mattoni", come li chiama il collega forumista, un grave errore di marketing, infatti l'impressione è che vengano utilizzati per fare esperimenti, dirottandoci storie che vengono considerate inadatte per la serie regolare perchè evidentemente non piacciono nemmeno allo stesso Burattini...
Ma gli albi autoconclusivi (Maxi, Speciali, ecc.) dovrebbero invece, al contrario, contenere le storie migliori, perchè vengono acquistati anche dal lettore occasionale (aeroporti, stazioni...) che se leggesse qualcosa di bello potrebbe anche appassionarsi al personaggio...invece così...
Il tutto, però, mi riconduce alla personale (...) teoria secondo cui, dalla dipartita di Sergio Bonelli, la Casa Editrice abbia "mollato il giocattolo", fregandosene deliberatamente e lasciando le varie serie nelle mani dei singoli curatori con un solo diktat: "fate un po' come vi pare, lasciamo in vita il giocattolo per onorare la memoria di coloro che lo hanno costruito e per evitare una sommossa popolare da parte di centinaia di migliaia di fans che ci odierebbero, basta che il bilancio a fine anno si chiuda almeno in parità, non coinvolgeteci più di tanto perchè noi abbiamo altro a cui pensare"!

Spirito senza scure ha scritto:A mio avviso c'è alla base di questi "Maxi Mattoni", come li chiama il collega forumista, un grave errore di marketing, infatti l'impressione è che vengano utilizzati per fare esperimenti, dirottandoci storie che vengono considerate inadatte per la serie regolare perchè evidentemente non piacciono nemmeno allo stesso Burattini...
Ma gli albi autoconclusivi (Maxi, Speciali, ecc.) dovrebbero invece, al contrario, contenere le storie migliori, perchè vengono acquistati anche dal lettore occasionale (aeroporti, stazioni...) che se leggesse qualcosa di bello potrebbe anche appassionarsi al personaggio...invece così...
Il tutto, però, mi riconduce alla personale (...) teoria secondo cui, dalla dipartita di Sergio Bonelli, la Casa Editrice abbia "mollato il giocattolo", fregandosene deliberatamente e lasciando le varie serie nelle mani dei singoli curatori con un solo diktat: "fate un po' come vi pare, lasciamo in vita il giocattolo per onorare la memoria di coloro che lo hanno costruito e per evitare una sommossa popolare da parte di centinaia di migliaia di fans che ci odierebbero, basta che il bilancio a fine anno si chiuda almeno in parità, non coinvolgeteci più di tanto perchè noi abbiamo altro a cui pensare"!

... in effetti gli ultimi Maxi , sono in netto peggioramento !!!

Non sono d'accordo.
Sono tutti e tre positivi.
Sicuramente migliori degli Speciali.

Dopo l'eccellente "Il varco tra i millenni" sono arrivati "La legione degli assassini" (per me appena sufficiente), "La pista della speranza" (per me una storia molto buona, peccato per i disegni) e questo "La nuova follia di Verybad" (discreta).
Non è un periodo entusiasmante, ma la verità è che dal ritorno di Zagor a Darkwood e con gli extra del 2014 ci eravamo fatti la bocca su storie di ben altro spessore.

Diciamo che nel primo caso e nell'ultimo (anche perchè lì non è lui) posso essere d'accordo con te ma nel secondo caso aveva due uomini contro e io mi ricordo di quando malmenava guarnigioni intere.
Nel terzo caso si fa sorprendere come un allocco ...entra in un luogo dove c'è una persona e non si accorge della sua presenza... un tantino scarso per uno che solitamente s'accorge lontano un miglio se qualcuno è prossimo a fargli un'imboscata

Aggiungo inoltre, riguardo la storia, che la "tirano" troppo per le lunghe per arrivare alle quasi 300 pagine.
Ne sarebbero bastate tranquillamente la metà o poco più: ne sarebbe venuta fuori una storia meno noiosa e più coinvolgente.