Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
gigi brivio ha scritto:Preacher ha scritto:Uhm...speravo in un ritorno a casa e una storia avulsa da tutto il contesto Hellingen e basi fantascientifiche, invece riciccia Altrove. Mah...
Infatti, che pizza"!
agente wilding....
l'orgoglione che ha rifiutato il posto fisso da jackson in persona
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ma ne vale la pena se sono tutti come aldous?
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
gigi brivio ha scritto:Preacher ha scritto:Uhm...speravo in un ritorno a casa e una storia avulsa da tutto il contesto Hellingen e basi fantascientifiche, invece riciccia Altrove. Mah...
Infatti, che pizza"!
Però ci sono soltanto quattro vignette che si collegano con la storia precedente di Hellingen. Poi Poe e tutto l'episodio si slega dalla tematica Altrove.
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Kramer76 ha scritto:
agente wilding....
l'orgoglione che ha rifiutato il posto fisso da jackson in persona
adesso sta con i fabbricanti di armi
lo fa per un bene superiore, prendersi i lettori di m.m.
ma ne vale la pena se sono tutti come aldous?
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Kramer76 ha scritto:
ma ne vale la pena se sono tutti come aldous?
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Commento di Ramath che "trasloco" dal topic Resurrezione:
Ramath ha scritto:
[size=14]Una parola sulla seconda parte dell'albo,quella dedicata alla nuova storia e che vede all'esordio,il bravo Fabrizio Russo.
Nessun esordiente,a memoria d'uomo, ha fatto subito benissimo su Zagor, compreso il grande maestro Ferri che,se ricordate,le primissime storie,di certo non brillava.Poi è avvenuta l'escalation,il confronto continuo con il personaggio e la naturale e meravigliosa evoluzione dei disegni.Non fa eccezione anche Russo che però fa trasparire in queste poche pagine lette,una magnifica potenzialità su Zagor.Tra i contro che mi permetto di far rilevare a Russo,un aggiustamento dei volti di Zagor e Cico tante volte segnalati anche ad altri e piu' anziati disegnatori dello staff ed un certo uso delle chine assai leggero,quasi trasparente quando forse la dinamicità di Zagor,pretenderebbe un uso piu' marcato.Ma sono solo suggerimenti da profano che il buon Russo accoglierà magari divertito.Tra i pro,noto con piacere una sequenza strepitosa ed emozionante nell'inseguimento sui tetti ed una raffigurazione di Poe,assai verosimile,nonchè un tratto un po' retrò che conferisce a queste prime pagine,una bella sensazione di'insieme.
Per il resto,staremo a vedere il prossimo mese.
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Disegni che non mi piacciono neanche un pò ed, a mio parere, poco in linea con il personaggio...
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Io trovo invece che siano in linea con l'ambientazione cittadina.
Sulla fisionomia di Zagor è migliorabile concordo con Ramath...ma tutto sommato buono nel complesso.
Sulla fisionomia di Zagor è migliorabile concordo con Ramath...ma tutto sommato buono nel complesso.
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
a me questo inizio è piaciuto assai, spero in una degna conclusione..i disegni mi sono piaciuti anche se occorre migliorare le fisionomie di zago e cico. ottime le tavole dell'iseguimento sui tetti così come l'ambientazione cittadina in generale...che ho apprezzato.
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Inizio che psre interessante, anche se questo Poe mi pare certamente più vicino a quello storico ma meno interessante del fantastico personaggio boselliano. In ogni caso sono curioso di vedere come prosegue la vicenda il che è un buon segno. Disegni buoni anche se la fisionomia di Zagor mi pare totalmente da buttare.
chinaski89- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Ottima questa prima parte con Zagor alle prese con la burocrazia di Altrove e a seguire poi l'incontro con Poe.
Bello anche l'inseguimento nei tetti e lo scambio di battutte con le 2 vecchiette quando Zagor per sfuggire ai colpi di pistola del misterioso fuggitivo entra nell'abitazione fraccassando la finestra
Belli i disegni di Russo, mi sono molto piaciuti.
Bello anche l'inseguimento nei tetti e lo scambio di battutte con le 2 vecchiette quando Zagor per sfuggire ai colpi di pistola del misterioso fuggitivo entra nell'abitazione fraccassando la finestra
Belli i disegni di Russo, mi sono molto piaciuti.
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
un po' assassin creed, un po' jack lo squartatore, il caso di cronaca nera da risolvere ci sta molto bene dopo il clima "teso" del ritorno di hellingen.
a parte un non sempre ben definito cico nei tratti grafici, i disegni sono già belli maturi, soprattutto l'ambientazione cittadina è molto realistica e in certi viottoli mi sono ritrovato in ROCKY I e II
a parte un non sempre ben definito cico nei tratti grafici, i disegni sono già belli maturi, soprattutto l'ambientazione cittadina è molto realistica e in certi viottoli mi sono ritrovato in ROCKY I e II
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Letto il mostro di Philadelphia ...come dice giustamente maxibon 76 un caso di cronaca nera per il nostro Zagor , nulla di trascendentale , ma tutto sommato una storia niente male e letta in un baleno ....c'e' da dire che il nostro Moreno con questo genere di storie se la cava molto bene !! capitolo disegni ...tenendo conto che Russo era al suo esordio sul nostro se l'e' cavata abbastanza bene ...belli gli inseguimenti sui tetti e buoni anche i prii piani ....da migliorare sicuramente la vista di profilo di Zagor .come voto voto darei un 6/7 !!
toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
letto il mostro di philadelphia...mi è piaciuta, una storia che vede zagor alle prese con un caso più adatto ad un poliziotto che a lui..comunque, storia che si legge bene e che mi ha colpito. un bravo a moreno e uno anche a russo (all'esordio su zagor): si devono migliorare necessariamente i volti di zagor e cico, ma nel complesso se l'è cavata molto bene.
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falask75- FORUMISTA 10 E LODE
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
La storia.
Ambientazione cittadina dove Zagor si trova a risolvere in poche ore il caso di un killer seriale, dando il meglio di sé, come è giusto, negli spazi aperti, sui tetti, nei vicoli, sul molo e naturalmente in acqua.
La sceneggiatura.
Moreno imbastisce una trama robusta seminando indizi e depistaggi che consentono di mantenere intatta la suspence fino alla fine. Scivola nell'eccessivo dilungarsi dell'episodio del naufragio di Gordon Pym per quasi 15 tavole, ma si riprende bene nelle scene di azione. Leggermente appesantiti i dialoghi, soprattutto quando a parlare è Poe.
Zagor.
Inizialmente a disagio nel contesto cittadino, agisce da par suo quando è il momento di passare all'azione e di risolvere la questione.
Cico.
Il mio messicano preferito resta decisamente in ombra in questa storia che pur avrebbe potuto regalarci qualche suo intervento a smorzare la tensione di una vicenda cupa dall'inizio alla fine.
Poe.
Ormai personaggio da considerare seriale, in questo episodio appare troppo occupando a lungo il centro della scena e mantenendo un atteggiamento poco attivo benchè sia lui il motore che porta Zagor in questa avventura.
Reynolds.
Appare a mio avviso come il miglior comprimario di questa storia. Non aggiungo altro per evitare spoiler.
Malone.
Il suo ruolo è centrale, ma poteva essere caratterizzato meglio.
Tibbs.
Bel diversivo inserito da Moreno con efficacia per confondere le acque.
Disegni.
Russo debutta bene nella serie con un bel tratto e molto mestiere che dà il meglio nelle scene di azione. Troppo iconografici i ritratti (troppi) di Poe, da migliorare le fisionomie di Zagor e soprattutto di Cico. Buona prova nel complesso.
Giudizio finale per la storia buono, anche se personalmente preferisco le storie ambientate nella foresta.
Ambientazione cittadina dove Zagor si trova a risolvere in poche ore il caso di un killer seriale, dando il meglio di sé, come è giusto, negli spazi aperti, sui tetti, nei vicoli, sul molo e naturalmente in acqua.
La sceneggiatura.
Moreno imbastisce una trama robusta seminando indizi e depistaggi che consentono di mantenere intatta la suspence fino alla fine. Scivola nell'eccessivo dilungarsi dell'episodio del naufragio di Gordon Pym per quasi 15 tavole, ma si riprende bene nelle scene di azione. Leggermente appesantiti i dialoghi, soprattutto quando a parlare è Poe.
Zagor.
Inizialmente a disagio nel contesto cittadino, agisce da par suo quando è il momento di passare all'azione e di risolvere la questione.
Cico.
Il mio messicano preferito resta decisamente in ombra in questa storia che pur avrebbe potuto regalarci qualche suo intervento a smorzare la tensione di una vicenda cupa dall'inizio alla fine.
Poe.
Ormai personaggio da considerare seriale, in questo episodio appare troppo occupando a lungo il centro della scena e mantenendo un atteggiamento poco attivo benchè sia lui il motore che porta Zagor in questa avventura.
Reynolds.
Appare a mio avviso come il miglior comprimario di questa storia. Non aggiungo altro per evitare spoiler.
Malone.
Il suo ruolo è centrale, ma poteva essere caratterizzato meglio.
Tibbs.
Bel diversivo inserito da Moreno con efficacia per confondere le acque.
Disegni.
Russo debutta bene nella serie con un bel tratto e molto mestiere che dà il meglio nelle scene di azione. Troppo iconografici i ritratti (troppi) di Poe, da migliorare le fisionomie di Zagor e soprattutto di Cico. Buona prova nel complesso.
Giudizio finale per la storia buono, anche se personalmente preferisco le storie ambientate nella foresta.
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Letta anche io. Direi che il 2016 parte bene con questo bel giallo dai risvolti horror.
Bella l'indagine per arrivare a scoprire l'assassino che fino all'ultimo non avevo individuato... bello anche il racconto del gordon pym con l'ammutinamento ed il successivo salvataggio dei superstiti ricorrendo al cannibalismo, che però mina le loro menti. L'unico neo di questa bella storia per me è forse un Poe un po' troppo passivo rispetto alla sua prima apparizione.
Per i disegni di Russo direi che sono sufficienti: abbastanza buoni sopratutto nelle scene d'azione ma in alcune tavole la fisionomia di Zagor è certamente da migliorare.
Il mio voto complessivo può essere tra 6,5 e 7
Bella l'indagine per arrivare a scoprire l'assassino che fino all'ultimo non avevo individuato... bello anche il racconto del gordon pym con l'ammutinamento ed il successivo salvataggio dei superstiti ricorrendo al cannibalismo, che però mina le loro menti. L'unico neo di questa bella storia per me è forse un Poe un po' troppo passivo rispetto alla sua prima apparizione.
Per i disegni di Russo direi che sono sufficienti: abbastanza buoni sopratutto nelle scene d'azione ma in alcune tavole la fisionomia di Zagor è certamente da migliorare.
Il mio voto complessivo può essere tra 6,5 e 7
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fate molto male a ridere,
al mio mulo non piace la gente che ride...
ha subito l'impressione che si rida di lui
biascid_70- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Letto anche io, innanzitutto ATTENZIONE agli
SPOILER
sono rimasto piuttosto deluso dal personaggio di Poe, che avevo adorato nella prima apparizione mentre qui è sempre lamentoso, passivo e protagonista di dialoghi che farebbero addormentare il più grave degli insonni. Conoscendo il romanzo di Poe ho trovato troppo lunga la parte dedicata al naufragio di Gordon Pym mentre mi sono piaciute le scene d'azione e il finale con sorpresa (pur se mi è sembrata esagerata la sopravvivenza di Malone e assurdo che Reynolds non controlli che sia morto essendone tanto terrorizzato). Un bel po scarna la caratterizzazione di Malone, buona quella di Reynolds e troppo tirate per i capelli le motivazioni di Tibbs che funge da diversivo. Strano che in una città ci si spari tranquillamente per strada o in casa senza che polizia o nessun altro intervenga mentre se aggredisci qualcuno ti saltano addosso in quattro ma nulla di grave. Nel complesso un giallo-horror che non sarebbe per niente male se non soffrisse la cattiva riuscita del personaggio Poe (soprattutto se paragonato al precedente il confronto è imbarazzante), una troppo frettolosa risoluzione della vicenda ed una marcata pesantezza dei dialoghi (in particolare quelli di Poe e le autospiegazioni di Zagor). Considerando tutto darei un 5.5. Molto buoni i disegni di Russo ma con Zagor e Cico da rivedere. 6.5 per lui
SPOILER
sono rimasto piuttosto deluso dal personaggio di Poe, che avevo adorato nella prima apparizione mentre qui è sempre lamentoso, passivo e protagonista di dialoghi che farebbero addormentare il più grave degli insonni. Conoscendo il romanzo di Poe ho trovato troppo lunga la parte dedicata al naufragio di Gordon Pym mentre mi sono piaciute le scene d'azione e il finale con sorpresa (pur se mi è sembrata esagerata la sopravvivenza di Malone e assurdo che Reynolds non controlli che sia morto essendone tanto terrorizzato). Un bel po scarna la caratterizzazione di Malone, buona quella di Reynolds e troppo tirate per i capelli le motivazioni di Tibbs che funge da diversivo. Strano che in una città ci si spari tranquillamente per strada o in casa senza che polizia o nessun altro intervenga mentre se aggredisci qualcuno ti saltano addosso in quattro ma nulla di grave. Nel complesso un giallo-horror che non sarebbe per niente male se non soffrisse la cattiva riuscita del personaggio Poe (soprattutto se paragonato al precedente il confronto è imbarazzante), una troppo frettolosa risoluzione della vicenda ed una marcata pesantezza dei dialoghi (in particolare quelli di Poe e le autospiegazioni di Zagor). Considerando tutto darei un 5.5. Molto buoni i disegni di Russo ma con Zagor e Cico da rivedere. 6.5 per lui
chinaski89- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Discreta storia in cui Burattini rende omaggio ad Edgar Allan Poe e dà un volto al Reynolds più volte invocato dallo scrittore nei suoi deliri precedenti alla morte.
Mi sarei aspettato una storia un po' più "gotica" ma, tutto sommato, la lettura risulta gradevole grazie alle diverse scene d'azione e all'intreccio ben sviluppato.
Disegni sufficienti: buoni i primi piano di Zagor e di Poe (un po' meno quelli di Cico), assolutamente da rivedere le vignette in campo lungo, buone/ottime le scene d'azione. Strane, poi, alcune "indecisioni" sul volto di Tibbs: nella seconda vignetta di pag. 78 sembra ispirato a Willem Dafoe (così come a pag. 75), nelle altre sembra un'altra persona.
Mi sarei aspettato una storia un po' più "gotica" ma, tutto sommato, la lettura risulta gradevole grazie alle diverse scene d'azione e all'intreccio ben sviluppato.
Disegni sufficienti: buoni i primi piano di Zagor e di Poe (un po' meno quelli di Cico), assolutamente da rivedere le vignette in campo lungo, buone/ottime le scene d'azione. Strane, poi, alcune "indecisioni" sul volto di Tibbs: nella seconda vignetta di pag. 78 sembra ispirato a Willem Dafoe (così come a pag. 75), nelle altre sembra un'altra persona.
Laaya- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Dopo un 2015 zagoriano scoppiettante e conclusasi la saga del ritorno di Hellingen, il 2016 inizia con una storia definibile come "di transizione". Il Mostro di Philadelphia è un giallo-horror che non ha la pretesa di esserlo sino in fondo,ma che racchiude in sè alcuni aspetti decisamente interessanti. Primo tra tutti, l'esordio del disegnatore Fabrizio Russo.
E' una prova piu' che sufficiente, malgrado le potenzialità del Russo siano qui ancora abbozzate e non pienamente espresse.Si vede che il disegnatore è bravo, ma che all'esordio si trova ancora a mal partito con la serie, i volti e soprattutto nell'utilizzo "leggero" della china, buono in taluni frangenti,meno in altri.Mi sento di consigliare al Russo,con tutta l'umiltà possibile che deriva da un lettore che nulla capisce di disegno,una scelta di campo.In Zagor, il disegnatore all'esordio si trova sempre davanti ad un bivio: o sceglie di seguire la classicità del tratto ferriano oppure ha un tratto così particolare, così singolare, alla Laurenti o Barison per intenderci, da essere assolutamente riconoscibile e consono alla serie.
Non è una scelta assolutamente facile,ma restare nel mezzo del "guado" senza essere nè carne nè pesce, secondo me è un rischio altissimo che non farà mai emergere il disegnatore e non lo metterà in sintonia con i lettori zagoriani, piuttosto esigenti da questo punto di vista.E,dato che il Russo, mi appare piuttosto bravo, sarebbe un vero peccato affrontare una seocnda prova,senza un indirizzo grafico piu' marcato e selettivo in Zagor.
Per quanto riguarda la storia invece,la definirei senza infamia e senza lode.E' poco scorrevole,c'è tanto spiegazionismo ed insomma,tutta la vicenda è facilmente intuibile dal lettore senza che si arrivi a leggere le ultime pagine.
Da evidenziare le scene piu' dinamcihe di Zagor,ben rese da Russo.
Ma è lecito aspettarsi di piu' e di meglio.
E' una prova piu' che sufficiente, malgrado le potenzialità del Russo siano qui ancora abbozzate e non pienamente espresse.Si vede che il disegnatore è bravo, ma che all'esordio si trova ancora a mal partito con la serie, i volti e soprattutto nell'utilizzo "leggero" della china, buono in taluni frangenti,meno in altri.Mi sento di consigliare al Russo,con tutta l'umiltà possibile che deriva da un lettore che nulla capisce di disegno,una scelta di campo.In Zagor, il disegnatore all'esordio si trova sempre davanti ad un bivio: o sceglie di seguire la classicità del tratto ferriano oppure ha un tratto così particolare, così singolare, alla Laurenti o Barison per intenderci, da essere assolutamente riconoscibile e consono alla serie.
Non è una scelta assolutamente facile,ma restare nel mezzo del "guado" senza essere nè carne nè pesce, secondo me è un rischio altissimo che non farà mai emergere il disegnatore e non lo metterà in sintonia con i lettori zagoriani, piuttosto esigenti da questo punto di vista.E,dato che il Russo, mi appare piuttosto bravo, sarebbe un vero peccato affrontare una seocnda prova,senza un indirizzo grafico piu' marcato e selettivo in Zagor.
Per quanto riguarda la storia invece,la definirei senza infamia e senza lode.E' poco scorrevole,c'è tanto spiegazionismo ed insomma,tutta la vicenda è facilmente intuibile dal lettore senza che si arrivi a leggere le ultime pagine.
Da evidenziare le scene piu' dinamcihe di Zagor,ben rese da Russo.
Ma è lecito aspettarsi di piu' e di meglio.
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Ho avuto anch'io la sensazione che il disegnatore all'esordio con Zagor, sia partito con qualche dubbio sulla strada da prendere. Vedremo in seguito, non mi sento ne di stroncare ne di esaltare. La storia sembra una di quelle riempitive, quelle che nei comics chaimano Fill-in.
Claudio L.- MASTER IN ZAGOR
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Essendo influenzato tra un racconto di Lovecraft e l'altro (ho appena comprato una maxiraccolta di tutti i suoi racconti) ho riletto questa storia dall'inizio e devo dire che mi è parsa ancora più brutta di quanto mi sembrasse di primo acchito. In sostanza si tratta di una lunga e noiosa chiaccherata condita da due sparatorie e due inseguimenti/scazzottate, il personaggio di Poe come già detto ha perso tutto lo smalto che aveva nell'apparizione precedente e ci sono pure un paio di passaggi tirati per i capelli a dir poco. Il mio voto si abbassa a 4.5 anche per via di un certo ritorno dello spiegone che ho percepito chiaramente. Speriamo che Burattini torni alla svelta al livello eccelso di Mortimer e dello zoo. Soprattutto nel maxi sui cherokee che attendo con ansia.
chinaski89- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
[b] PRONTO E' L'ASSASSINO ? [/b]
Dalle premesse mi aspettavo una lunga storia su un serial Killer, sviluppata su più albi , invece sviluppo abbastanza breve . Tematica molto cupa, trama tipicamente Burattiniana , ma per certi versi anche prevedibile. Spiego perché . Si può subito escludere che Reynolds sia l'assassino ( sarebbe troppo banale e ai testi c'è Burattini ) , si può altresì escludere che l'assassino sia un signor sconosciuto , un "esterno" ( non c'è Nolitta ai testi ), anche Tibbs ( con il viso di Willem Dafoe) è solo un diversivo, l'autore ci informa che i cannibali della storia sono due. Uno deve essere Reynolds autore della lettera macabra , ma forse non il più pericoloso ...l'altro ? Esclusi i protagonisti ( Poe incluso ) rimane solo Malone che probabilmente non è il fratello della vittima ma il suo carnefice . Storia comunque godibile e scorrevole , ho apprezzato molto le scene d'azione , specie quella iniziale dove a parlare sono soprattutto le immagini . Disegni eccellenti , molto dinamici , con molta atmosfera . )
Dalle premesse mi aspettavo una lunga storia su un serial Killer, sviluppata su più albi , invece sviluppo abbastanza breve . Tematica molto cupa, trama tipicamente Burattiniana , ma per certi versi anche prevedibile. Spiego perché . Si può subito escludere che Reynolds sia l'assassino ( sarebbe troppo banale e ai testi c'è Burattini ) , si può altresì escludere che l'assassino sia un signor sconosciuto , un "esterno" ( non c'è Nolitta ai testi ), anche Tibbs ( con il viso di Willem Dafoe) è solo un diversivo, l'autore ci informa che i cannibali della storia sono due. Uno deve essere Reynolds autore della lettera macabra , ma forse non il più pericoloso ...l'altro ? Esclusi i protagonisti ( Poe incluso ) rimane solo Malone che probabilmente non è il fratello della vittima ma il suo carnefice . Storia comunque godibile e scorrevole , ho apprezzato molto le scene d'azione , specie quella iniziale dove a parlare sono soprattutto le immagini . Disegni eccellenti , molto dinamici , con molta atmosfera . )
Ultima modifica di Liberty Secular Sam il Lun Gen 04, 2016 7:12 pm - modificato 2 volte.
Ospite- Ospite
Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
E a proposito di autospiegazioni ecco una sequenza a mio avviso emblematica:
Tutti pensieri di Zagor.
"Si.. c'è qualcuno in casa! E sta spostando i mobili! I rumori che giungono dal camino sono inequivocabili!"
"Del resto, i segni di scasso sulla porta sulla strada lo erano altrettanto, anche se chi è entrato l'ha chiusa dall'interno!"
Qui a uno casca già la palpebra ma ecco l'escalation:
"Contavo sul fatto che chi è entrato nella casa di Poe questa mattina, approfittando della sua assenza, cercasse di farlo di nuovo!.. quel che cerca è qui dentro, quindi si è nascosto nei paraggi e ha atteso che l'abitazione di Edgar fosse di nuovo vuota!... potrebbe essere Reynolds... o qualcuno che agisce per suo conto!"
"Valeva la pena tornare a controllare... e sono stato fortunato!... adesso però devo mettergli il sale sulla coda e non farmelo scappare di nuovo!"
Mica male come pensieri per una tavola
Tutti pensieri di Zagor.
"Si.. c'è qualcuno in casa! E sta spostando i mobili! I rumori che giungono dal camino sono inequivocabili!"
"Del resto, i segni di scasso sulla porta sulla strada lo erano altrettanto, anche se chi è entrato l'ha chiusa dall'interno!"
Qui a uno casca già la palpebra ma ecco l'escalation:
"Contavo sul fatto che chi è entrato nella casa di Poe questa mattina, approfittando della sua assenza, cercasse di farlo di nuovo!.. quel che cerca è qui dentro, quindi si è nascosto nei paraggi e ha atteso che l'abitazione di Edgar fosse di nuovo vuota!... potrebbe essere Reynolds... o qualcuno che agisce per suo conto!"
"Valeva la pena tornare a controllare... e sono stato fortunato!... adesso però devo mettergli il sale sulla coda e non farmelo scappare di nuovo!"
Mica male come pensieri per una tavola
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Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Classica storia di transizione che presenta un inizio un pò verbosetto, con tanti dialoghi, e poi si vivacizza con un lungo inseguimento e una bella scazzottata tra Zagor e Tibbs.
Buono il finale con il colpo di scena sull'identità dell'assassino e la resa dei conti tra Zagor e Malone.
Nel complesso una storia che viaggia sulla sufficienza.
Tutto sommato positivo, pur senza esaltare, l'esordio di Fabrizio Russo.
Buono il finale con il colpo di scena sull'identità dell'assassino e la resa dei conti tra Zagor e Malone.
Nel complesso una storia che viaggia sulla sufficienza.
Tutto sommato positivo, pur senza esaltare, l'esordio di Fabrizio Russo.
_________________________________________________
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https://ilgattoconlascure.blogspot.com/
Re: Il mostro di Philadelphia (n.605/606)
Storia deludente, le premesse del preambolo di fine albo scorso sono vaporizzate dal solito modo burattiniano di raccontare con spiegoni , flash-back e telecronaca mentale di Zagor a rendere farraginosa e noiosa la lettura.
Personaggi pochi e poco caratterizzati, Poe quasi insignificante, Cico evanescente, finale citofonato, e....meno male che stavolta la storia era breve !!!
Disegni non male!
Personaggi pochi e poco caratterizzati, Poe quasi insignificante, Cico evanescente, finale citofonato, e....meno male che stavolta la storia era breve !!!
Disegni non male!
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ZAGROSKY , altrove...
Rispetto per i Di Vitto e per Pini Segna, grazie!!!
Detrattore con la scure!!!
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