Vampyr (n.397/398/399)
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Andrea67
wakopa
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Vampyr (n.397/398/399)



Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Raffaele Della Monica
Copertina: Gallieno Ferri
Farkaskoldòi. Sono non-morti che possono assumere l’aspetto di lupi mannari. E sono al servizio dei vampiri! Manfred, il fidanzato di Frida Lang, viene rapito dai farkaskoldòi della vampira Ylenia, che lo porta in America. Frida decide allora di tornare negli States e chiedere aiuto a un suo antico amore: Zagor!
La lugubre casa del colonnello Korasi è assediata dai farkaskoldòi di Ylenia Varga. Korasi è un discendente di Bela Rakosi, che è inaspettatamente tornato a colpire Zagor (del resto, non si distrugge facilmente un arcivampiro come lui!) e ha posto la sua base in una lugubre città fantasma sul Black River!
Rakosi, aiutato da alcuni feroci indiani Huron, ha rapito il suo discendente Korasi e la bella Frida. Manfred sta per diventare un vampiro. La notte si avvicina e con essa la definitiva vittoria di Rakosi: ma Zagor e i suoi amici ricevono un involontario aiuto da un alleato di Rakosi che, in realtà, odia il Signore della Notte…
Ultima modifica di Admin il Lun 30 Mag 2016, 02:52 - modificato 1 volta.
Re: Vampyr (n.397/398/399)
Il topic nel vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=34&mforum=ramath
Re: Vampyr (n.397/398/399)
Zagor vs Rakosi (ma forse anche no) parte 3
Per non essere ripetitivo, visti i due eccellenti capitoli precedenti ad opera di Bonelli e Castelli, Boselli deve, giocoforza, inserire degli elementi di novità nella sfida tra il Signore di Darkwood ed il vampiro.
Innanzitutto, arricchisce la galleria di mostri zagoriani con i farkaskoldòi, uomini-lupo attinti dal folklore ungherese e introduce un nuovo nemico, la bella vampira Ylenia Varga.
In secondo luogo, va a solleticare la nostalgia dei vecchi lettori che da vent'anni attendono di rivedere Frida Lang, mostrandocela sin dall'inizio sì in procinto di sposarsi, ma ancora fortemente attratta da Zagor, come bene si capirà nel prosieguo della storia.
In realtà, Rakosi è poco più di una scusa: Boselli, più che al vecchio nemico, è interessato, come già in "Vendetta vudù", al rapporto difficile di Zagor con l'altro sesso. Non per niente ci mostra il nostro eroe arrossire davanti a Frida e non del tutto indifferente al fascino di Ylenia.
Quest'ultima, poi, appare una figura tormentata: mano a mano che la vicenda si dipana, Ylenia è sempre meno mostro e sempre più vittima.
Per i motivi sopraddetti, la vicenda è uno scontro interlocutorio con Rakosi e non può avere che un finale aperto, anche per quanto riguarda Ylenia.
Come sempre Boselli è bravo a gestire i molti personaggi dando ad ognuno un ruolo definito nell'intreccio.
Zagor è in ottima forma, molto presente e reattivo nell'azione, ma in difficoltà con Frida ed Ylenia, e questo rende il racconto piacevole.
Nel complesso, ritengo questa un'ottima storia, appena macchiata dalle improbabili esclamazioni di Zagor ("La mia Frida!", "Frida, mia Frida!" e "Frida, amore mio" ?????) e dall'invulnerabilità di Samish che non muore neanche dopo che Pantera Grigia gli ha spaccato la testa con il tomahawk.
Bravissimo anche Della Monica, sempre più nel personaggio.
Voto alla storia: 9=
Voto ai disegni: 9
Per non essere ripetitivo, visti i due eccellenti capitoli precedenti ad opera di Bonelli e Castelli, Boselli deve, giocoforza, inserire degli elementi di novità nella sfida tra il Signore di Darkwood ed il vampiro.
Innanzitutto, arricchisce la galleria di mostri zagoriani con i farkaskoldòi, uomini-lupo attinti dal folklore ungherese e introduce un nuovo nemico, la bella vampira Ylenia Varga.
In secondo luogo, va a solleticare la nostalgia dei vecchi lettori che da vent'anni attendono di rivedere Frida Lang, mostrandocela sin dall'inizio sì in procinto di sposarsi, ma ancora fortemente attratta da Zagor, come bene si capirà nel prosieguo della storia.
In realtà, Rakosi è poco più di una scusa: Boselli, più che al vecchio nemico, è interessato, come già in "Vendetta vudù", al rapporto difficile di Zagor con l'altro sesso. Non per niente ci mostra il nostro eroe arrossire davanti a Frida e non del tutto indifferente al fascino di Ylenia.
Quest'ultima, poi, appare una figura tormentata: mano a mano che la vicenda si dipana, Ylenia è sempre meno mostro e sempre più vittima.
Per i motivi sopraddetti, la vicenda è uno scontro interlocutorio con Rakosi e non può avere che un finale aperto, anche per quanto riguarda Ylenia.
Come sempre Boselli è bravo a gestire i molti personaggi dando ad ognuno un ruolo definito nell'intreccio.
Zagor è in ottima forma, molto presente e reattivo nell'azione, ma in difficoltà con Frida ed Ylenia, e questo rende il racconto piacevole.
Nel complesso, ritengo questa un'ottima storia, appena macchiata dalle improbabili esclamazioni di Zagor ("La mia Frida!", "Frida, mia Frida!" e "Frida, amore mio" ?????) e dall'invulnerabilità di Samish che non muore neanche dopo che Pantera Grigia gli ha spaccato la testa con il tomahawk.
Bravissimo anche Della Monica, sempre più nel personaggio.
Voto alla storia: 9=
Voto ai disegni: 9
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Re: Vampyr (n.397/398/399)
La Varga(che già non mi piace di per sé) oscura troppo il vecchio Rakosi. Per il resto è una storia con colpi di scena l'uno dietro l'altro che mi è piaciuta,nonostante non sia stata una del miglior Boselli.
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Maurizio
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Re: Vampyr (n.397/398/399)
Storia che non mi ha entusiasmato. Le prime 2 storie firmate da Nolitta e Castelli sono molto superiori!
Ottima l'introduzione con l'arrivo di Zagor e Cico nella abitazione del colonnello Korasi. Buona tutta l'atmosfera che si avverte con la presenza dei farkaskoldòi. Poi ecco la prima forzatura con l'apparizione di Ylenia Varga che viene introdotta in casa con la scusa di essere in pericolo e quindi salvata da Zagor, mi sembra strano che Korasi esperto di vampiri non gli venga il dubbio che possa essere un bluf!
Da qui poi viene rapito Korasi.
Lascio perdere tutta la parte con Frida e Manfred perchè è da bocciare in toto! Frida poteva benissimo essere sostituita da un altra personaggio e non avrebbe danneggiato la storia, anzi l'avrebbe migliorata. Ed invece viene inserite come un semplice comprimario, bruciando così il suo tanto atteso ritorno!
Finale di storia dove la Ylenia prende sempre più importanza nella storia, e con uno Zagor che dopo lo scontro con Rakosi la salva!
Anche a me come Strepa non mi sono piaciute le varie esclamazioni, tipo appunto da Zagor: "La mia Frida!", "Frida, mia Frida!" e "Frida, amore mio". Oppure i vari: "nipote mio" detti da Rakosi, o i "RAAAHHH" pronunciati dai vampiri
Belli i disegni di Della Monica, devo dire molto migliorati col colore della collezione storica.
voto storia: 6
voto disegni: 8
Ottima l'introduzione con l'arrivo di Zagor e Cico nella abitazione del colonnello Korasi. Buona tutta l'atmosfera che si avverte con la presenza dei farkaskoldòi. Poi ecco la prima forzatura con l'apparizione di Ylenia Varga che viene introdotta in casa con la scusa di essere in pericolo e quindi salvata da Zagor, mi sembra strano che Korasi esperto di vampiri non gli venga il dubbio che possa essere un bluf!

Lascio perdere tutta la parte con Frida e Manfred perchè è da bocciare in toto! Frida poteva benissimo essere sostituita da un altra personaggio e non avrebbe danneggiato la storia, anzi l'avrebbe migliorata. Ed invece viene inserite come un semplice comprimario, bruciando così il suo tanto atteso ritorno!

Finale di storia dove la Ylenia prende sempre più importanza nella storia, e con uno Zagor che dopo lo scontro con Rakosi la salva!
Anche a me come Strepa non mi sono piaciute le varie esclamazioni, tipo appunto da Zagor: "La mia Frida!", "Frida, mia Frida!" e "Frida, amore mio". Oppure i vari: "nipote mio" detti da Rakosi, o i "RAAAHHH" pronunciati dai vampiri


Belli i disegni di Della Monica, devo dire molto migliorati col colore della collezione storica.

voto storia: 6
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Re: Vampyr (n.397/398/399)
Salgor ha scritto:
Anche a me non sono piaciute varie esclamazioni, tipo appunto da Zagor: "La mia Frida!", "Frida, mia Frida!" e "Frida, amore mio". Oppure i vari: "nipote mio" detti da Rakosi, o i "RAAAHHH" pronunciati dai vampiri![]()
![]()
i dialoghi che piacciono tanto a Devil Mask

perdona per il tormentone


wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Vampyr (n.397/398/399)
Accattivante il prologo europeo, spettacolare l’entrata in scena di Zagor in aiuto di Frida, affascinanti i personaggi di contorno.
Non si può dire che questo ritorno celebre non sia riuscito a Boselli che, dopo il fallimento con Hellingen, si riprende alla grande mettendo in campo una signora storia con tutti i crismi dell’avventura orrorifica ed il dovuto pathos che si respira ad ogni passo.
Il pezzo forte sta nell’introduzione del personaggio di Ylenia Varga, ma anche quelle di Korasi e Samish non sono da meno.
Con Frida, invece, l’Autore c’è andato col freno a mano tirato ma, a mio parere, ha fatto bene, in quanto il personaggio era troppo importante (direi fondamentale, pur essendo comparsa una sola volta) per tentare uno stravolgimento. Direi azzeccato, non forzato dunque, il collegamento della stessa ad una storia avente per protagonisti dei vampiri, vista l’appartenenza della famiglia all’Impero Asburgico, nei cui possedimenti sono nate le leggende legate agli stessi. A questo proposito, bellissimo il primo balloon: “Una sera di tempesta, al confine tra l’Ungheria e la Stiria”
Simpatico il riferimento all’Uomo dipinto, quasi obbligato quello al dr. Stubb.
Della Monica migliora di tavola in tavola candidandosi tra i cinque migliori disegnatori attuali della saga.
Voto alla storia: 9
Voto ai disegni: 8,5
Non si può dire che questo ritorno celebre non sia riuscito a Boselli che, dopo il fallimento con Hellingen, si riprende alla grande mettendo in campo una signora storia con tutti i crismi dell’avventura orrorifica ed il dovuto pathos che si respira ad ogni passo.
Il pezzo forte sta nell’introduzione del personaggio di Ylenia Varga, ma anche quelle di Korasi e Samish non sono da meno.
Con Frida, invece, l’Autore c’è andato col freno a mano tirato ma, a mio parere, ha fatto bene, in quanto il personaggio era troppo importante (direi fondamentale, pur essendo comparsa una sola volta) per tentare uno stravolgimento. Direi azzeccato, non forzato dunque, il collegamento della stessa ad una storia avente per protagonisti dei vampiri, vista l’appartenenza della famiglia all’Impero Asburgico, nei cui possedimenti sono nate le leggende legate agli stessi. A questo proposito, bellissimo il primo balloon: “Una sera di tempesta, al confine tra l’Ungheria e la Stiria”
Simpatico il riferimento all’Uomo dipinto, quasi obbligato quello al dr. Stubb.
Della Monica migliora di tavola in tavola candidandosi tra i cinque migliori disegnatori attuali della saga.
Voto alla storia: 9
Voto ai disegni: 8,5
Ultima modifica di Andrea67 il Dom 07 Apr 2019, 00:29 - modificato 1 volta.
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Hernan Cortes
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Re: Vampyr (n.397/398/399)

vampyr
numeri 397, 398 e 399, testi boselli, disegni della monica
viene da ripetere quanto detto per "il clan delle isole", ci sono pregi e difetti, ma alla fine vincono i primi, l'affetto, la nostalgia per queste storie
storia di rottura rispetto al passato come "ombre su darkwood", si inizia a parlare senza tanti giri di parole di mostri, magia, "energie psichiche"
rakosi subisce quasi la stessa parabola discendente di hellingen e del kandrax di nicolai, tanto da usare verbi non consoni come "sbatacchiare"
sono parole che non mi aspetterei mai da un vampiro, nè tantomeno da un barone... è un arcivampiro imbolsito, crepuscolare
abbastanza ridicolo il personaggio della signora fairchild, la vecchia pazza che rakosi si tiene in casa come badante
ma alla fine si viene comunque conquistati dal tono affabulatorio di boselli e dalla sua passione per la materia...
questa storia si colloca a metà strada tra dampyr e il bel dossier sui vampiri scritto da boselli nell'almanacco della paura del 1993
la casa di korasi è tappezzata da aglio e libri sull'argomento, "trattato sui vampiri e le apparizioni di ungheria e moravia" di augustin calmet
"de incorruptione cadaverum", "dissertazione sopra i vampiri" giuseppe davanzale, "histoire des vampires" di collin de plancy
se in "ombre su darkwood" c'era l'insopportabile wendigo, qui invece ci sono la baronessa e la contessa (avvertite ruggeri)
quest'ultima sbarca sulla nave "lady godiva", non ancora ai livelli dei capitoli successivi, comunque affascinante (il ritratto del bronzino a firenze)
la redenzione per lei è più credibile che in murdo, in quanto femmina dannata, quindi lunatica e manipolatrice per natura
frida bellissima nella versione dellamonichiana, alle prese con incubi molto ben realizzati e con il chiodo fisso di zagor...
la vediamo finalmente nella capanna, si struscia per errore sul letto di cico, rivela il segreto di pulcinella:quella notte, sul fiume, hanno fatto sesso
i dialoghi di zagor sono abbastanza strani, con un fiorire insolito di "amore mio", "la mia frida", però visto che si tratta di frida, ci sta...
il gelosissimo cico, alla fine, tira un sospiro di sollievo:"quella donna era più pericolosa di hellingen e rakosi..."
da segnalare, quasi oscurato in tutto questo romanzone, l'immancabile bimbominkia, imre:"ho ucciso un vampiro, hurrah!"
i disegni di questa storia sono stati criticati, a me sembrano mediamente molto belli, nello stesso stile minuzioso delle storie con rauch
bello il prologo europeo, il particolare del lampione, i cavalli, poi la ghost town carbonifera, e a me piace anche la sua versione di rakosi
i personaggi arrossiscono come nei manga, ma l'unico vero difetto sono i lupi mannari, disegnati maluccio effettivamente...
copertine buone, soprattutto la seconda, ma la copertina di darkwood monitor ispirata alla storia è molto più bella....
voto 9
Ultima modifica di Kramer76 il Lun 09 Ago 2021, 12:07 - modificato 12 volte.
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Re: Vampyr (n.397/398/399)

Tra le cose che non ho apprezzato sono tre: vedere Zagor arrossire come un bamboccio davanti a Frida


Per il resto mi è piaciuto tutto: se Boselli avesse riportato in scena Rakosi pronto a vendicarsi di Zagor ne sarebbe uscita una storia lineare e che poteva sapere di minestra riscaldata, invece Boselli sfodera il suo campionario di personaggi interessanti, creando una storia corale, dove Rakosi non ne esce né rafforzato ma neanche svilito secondo me.


Anche l'inserimento di Korasi deciso a vendicarsi sul suo avo è convincente.

Menzione positiva pure per la gag di Cico, scene horrorifiche molto cupe e violente come l'attacco dei lupi mannari al servizio di Ylenia(prima alla locanda facendo strage e rapendo Manfred, poi alla casa di Korasi), nonché il terzo albo che è un susseguirsi di azione serrata e corse contro il tempo.



Positivo anche l'intreccio che c'è tra i vari personaggi, e considerando che si parla di Impero asburgico, Ungheria, Romania l'ho trovato azzeccato. Notevole anche l'apparizione di Rakosi da pipistrello a umano nella città fantasma, sua dimora.

Disseminati ci sono alcune chicche che rendono la storia inquietante, tipo il sogno di Frida o mi viene in mente la vecchia pazza governante di Rakosi che farfuglia frasi senza senso davanti agli ospiti.


Ottimi i disegni di Della Monica, con tavole con chiaroscuri di grande fattura che si addicono bene al genere di questa storia. Qualche approssimazione sui volti di Zagor, ma ha fatto un grande lavoro.
STORIA: 8,5
DISEGNI: 8,5
Ultima modifica di Walter Dorian il Mer 06 Mag 2015, 13:00 - modificato 1 volta.
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Re: Vampyr (n.397/398/399)
Per me questa avventura è meravigliosa, ed infatti la classifico tra i capolavori. Boselli rende molto bene l'atmosfera di mistero e paura, l'inizio della storia con l'ingresso dei lupi mannari nella locanda è spettacolare. Per non dire poi della magnifica entrata in scena di Zagor durante il suo primo incontro con Frida, scena da adrenalina pura. Anche la lotta contro i lupi mannari nella casa del colonnello Karosi, con tanto di strategia della contessa per entrare nella casa è veramente eccezionale. Secondo me qui Boselli è veramente stratosferico.
Zagor è sempre al centro dell'azione, con un grandissimo carisma ed una vigoria fisica fantastica. La storia scorre piacevolmente ed invoglia a voltare le pagine, ho letto i tre albi tutti di un fiato. Questa storia non ha mai un punto morto, tiene sempre col fiato sospeso, è un susseguirsi di scene mozzafiato ed introduce nuovi personaggi molto interessanti: il colonnello Karosi ed il suo aiutante, la contessa vampira. Anche se la storia è ricchissima di personaggi Boselli è riuscito a creare i vari incastri in maniera impeccabile, e quando Boselli è così inspirato ne possono uscire solamente dei capolavori. Spero vivamente di rivedere presto i vari personaggi di questa magnifica storia, Frida in primis. Anche i disegni di Della Monica mi piacciono, in quanto rendono molto bene l'atmosfera di mistero ed Horror che si respira in tutta la storia.
Zagor è sempre al centro dell'azione, con un grandissimo carisma ed una vigoria fisica fantastica. La storia scorre piacevolmente ed invoglia a voltare le pagine, ho letto i tre albi tutti di un fiato. Questa storia non ha mai un punto morto, tiene sempre col fiato sospeso, è un susseguirsi di scene mozzafiato ed introduce nuovi personaggi molto interessanti: il colonnello Karosi ed il suo aiutante, la contessa vampira. Anche se la storia è ricchissima di personaggi Boselli è riuscito a creare i vari incastri in maniera impeccabile, e quando Boselli è così inspirato ne possono uscire solamente dei capolavori. Spero vivamente di rivedere presto i vari personaggi di questa magnifica storia, Frida in primis. Anche i disegni di Della Monica mi piacciono, in quanto rendono molto bene l'atmosfera di mistero ed Horror che si respira in tutta la storia.
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Re: Vampyr (n.397/398/399)
Per me questa è stata la più grossa delusione dell'intera serie, maggiore persino del ritorno di Supermike e degli ultimi due di Hellingen. Attenzione, non dico che è tra le peggiori in assoluto ma bensì la più deludente. Troppa carne al fuoco senza sviluppi adeguati, troppi personaggi di primo piano che distolgono l'interesse al tema centrale del racconto che dovrebbe essere la vendetta di Rakosi nei confronti di Zagor. Cosa diavolo c'entra Frida? Imperdonabile specare il suo ritorno con una presenza forzata e poco palpabile, i dialoghi tra lei e Zagor sono zuccherosi ma anche affrettati e il ruolo della nobildonna inconsistente.
Il vampiro entra in scena soltanto nel finale e per utilizzarlo si riprendono le tematiche della seconda parte della storia di Castelli, quella meno riuscita, che muta il mostro in super criminale dai super poteri. Inoltre il barone rivolge maggiormente le sue attenzioni verso il colonnello Korasi rispetto che a Zagor... Boselli è senza dubbio un esperto vampirologo ma il gelido fascino del non morto nolittiano era dato anche dal tentativo di nascondere le sue scorribande notturne. Nonostante le molteplici moderne versioni televisive, il vampiro che mi terrorizza è l'essere soprannaturale che dorme di giorno e di notte si "limita" a succhiare sangue nel collo dei malcapitati e non riesco a comprendere tutta questa improvvisa bramosia di potere.
Non mi piacciono nemmeno i farkaskoldoi ed è davvero improbabile che la foresta pulluli all'improvviso di questi esseri proprio guarda caso quando Zagor e Cico raggiungono Korasi. Ridicolo il modo in cui Rakosi si rivolge ad uno di essi che lo attacca : " creatura immonda e cucciolo di lupo" ne mi convince tutta questa dinastia di vampiri e arcivampiri.
Pessimo il finale affrettato e chiaramente ammiccante all' "arrivederci alla prossima puntata". Infine il ritmo troppo serrato penalizza le atmosfere spettrali, un esempio è la morte dei due amici indiani che suscita a malapena un rammarico.
L'ancora di salvezza dell'avventura è l'introduzione di Ilenia Varga stupendo personaggio come tutti quelli imprevedibili e un po' contraddittori, da sola tiene in piedi l'episodio.
Appena sufficienti anche i disegni di Della Monica.
voto 6
Il vampiro entra in scena soltanto nel finale e per utilizzarlo si riprendono le tematiche della seconda parte della storia di Castelli, quella meno riuscita, che muta il mostro in super criminale dai super poteri. Inoltre il barone rivolge maggiormente le sue attenzioni verso il colonnello Korasi rispetto che a Zagor... Boselli è senza dubbio un esperto vampirologo ma il gelido fascino del non morto nolittiano era dato anche dal tentativo di nascondere le sue scorribande notturne. Nonostante le molteplici moderne versioni televisive, il vampiro che mi terrorizza è l'essere soprannaturale che dorme di giorno e di notte si "limita" a succhiare sangue nel collo dei malcapitati e non riesco a comprendere tutta questa improvvisa bramosia di potere.
Non mi piacciono nemmeno i farkaskoldoi ed è davvero improbabile che la foresta pulluli all'improvviso di questi esseri proprio guarda caso quando Zagor e Cico raggiungono Korasi. Ridicolo il modo in cui Rakosi si rivolge ad uno di essi che lo attacca : " creatura immonda e cucciolo di lupo" ne mi convince tutta questa dinastia di vampiri e arcivampiri.
Pessimo il finale affrettato e chiaramente ammiccante all' "arrivederci alla prossima puntata". Infine il ritmo troppo serrato penalizza le atmosfere spettrali, un esempio è la morte dei due amici indiani che suscita a malapena un rammarico.
L'ancora di salvezza dell'avventura è l'introduzione di Ilenia Varga stupendo personaggio come tutti quelli imprevedibili e un po' contraddittori, da sola tiene in piedi l'episodio.
Appena sufficienti anche i disegni di Della Monica.
voto 6
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Re: Vampyr (n.397/398/399)
i dialoghi di questa storia sono proprio pueriliMarco65 ha scritto: Cosa diavolo c'entra Frida? Imperdonabile specare il suo ritorno con una presenza forzata e poco palpabile, i dialoghi tra lei e Zagor sono zuccherosi ma anche affrettati e il ruolo della nobildonna inconsistente.


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Re: Vampyr (n.397/398/399)
Devil Mask ha scritto:La Varga(che già non mi piace di per sé) oscura troppo il vecchio Rakosi.

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Re: Vampyr (n.397/398/399)
wakopa ha scritto:Devil Mask ha scritto:La Varga(che già non mi piace di per sé) oscura troppo il vecchio Rakosi.
"grazie, mia dolce Ylenia" detto da Rakosi non si può proprio leggere


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Re: Vampyr (n.397/398/399)
Marco65 ha scritto:Per me questa è stata la più grossa delusione dell'intera serie, maggiore persino del ritorno di Supermike e degli ultimi due di Hellingen. Attenzione, non dico che è tra le peggiori in assoluto ma bensì la più deludente. Troppa carne al fuoco senza sviluppi adeguati, troppi personaggi di primo piano che distolgono l'interesse al tema centrale del racconto che dovrebbe essere la vendetta di Rakosi nei confronti di Zagor. Cosa diavolo c'entra Frida? Imperdonabile specare il suo ritorno con una presenza forzata e poco palpabile, i dialoghi tra lei e Zagor sono zuccherosi ma anche affrettati e il ruolo della nobildonna inconsistente.
Il vampiro entra in scena soltanto nel finale e per utilizzarlo si riprendono le tematiche della seconda parte della storia di Castelli, quella meno riuscita, che muta il mostro in super criminale dai super poteri. Inoltre il barone rivolge maggiormente le sue attenzioni verso il colonnello Korasi rispetto che a Zagor... Boselli è senza dubbio un esperto vampirologo ma il gelido fascino del non morto nolittiano era dato anche dal tentativo di nascondere le sue scorribande notturne. Nonostante le molteplici moderne versioni televisive, il vampiro che mi terrorizza è l'essere soprannaturale che dorme di giorno e di notte si "limita" a succhiare sangue nel collo dei malcapitati e non riesco a comprendere tutta questa improvvisa bramosia di potere.
Non mi piacciono nemmeno i farkaskoldoi ed è davvero improbabile che la foresta pulluli all'improvviso di questi esseri proprio guarda caso quando Zagor e Cico raggiungono Korasi. Ridicolo il modo in cui Rakosi si rivolge ad uno di essi che lo attacca : " creatura immonda e cucciolo di lupo" ne mi convince tutta questa dinastia di vampiri e arcivampiri.
Pessimo il finale affrettato e chiaramente ammiccante all' "arrivederci alla prossima puntata". Infine il ritmo troppo serrato penalizza le atmosfere spettrali, un esempio è la morte dei due amici indiani che suscita a malapena un rammarico.
L'ancora di salvezza dell'avventura è l'introduzione di Ilenia Varga stupendo personaggio come tutti quelli imprevedibili e un po' contraddittori, da sola tiene in piedi l'episodio.
Appena sufficienti anche i disegni di Della Monica.
voto 6
d'accordo col tuo commento, Marco



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Re: Vampyr (n.397/398/399)
Devil Mask ha scritto:La Varga(che già non mi piace di per sé) oscura troppo il vecchio Rakosi. Per il resto è una storia con colpi di scena l'uno dietro l'altro che mi è piaciuta,nonostante non sia stata una del miglior Boselli.
Figuramose le artre...ih ih ih ih
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Re: Vampyr (n.397/398/399)
PENSAVO FOSSE AMORE INVECE ERA UNA MOSCA CIECA
Ottima storia , un quasi capolavoro . Il Vampiro sembra una garanzia , quando c'è lui le storie non deludono mai, anche se in questa si ha la sensazione che lui sia solo una scusa, un pretesto per inserire e far tornare personaggi di grosso calibro.
La copertina di Vampyr, è sganciata dal contenuto dell'albo , appare più come una metafora, una sintesi, come a dire : ecco ci siamo è tornato o sta tornando il barone. Le altre due hanno una buona composizione della scena , anche se siamo lontani dalle Cover Manifesto che gli impostava Nolitta, l'esecuzione a dire il vero comincia ad essere un po' incerta , si intravedono delle correzioni, il grande Maestro comincia forse a perdere qualche colpo.
Introduzione molto Boselliana ma anche suggestiva , affascinante ci svela il luoghi di origine e soprattutto torna la mitica Frida ;
La Gag di Cico è molto simpatica, anche se non proprio originale ;
Il pretesto per condurre Zagor dal colonnello Korasi è forse un po’ banale e Zagor è un po troppo tranquillo in relazione ad un possibile ritorno del vampiro , considerato che stiamo parlando di un nemico di rango superiore .
L'Attacco alla dimora di Korasi da parte dei lupi con conseguente rapimento è avvincente cosi come efficace l'entrata in scena della nuova vampira, personaggio straordinario , di spessore , non monomaniacale.
I Flashback su Rakosi sono gestiti bene.
Boselli vola alto non si mette di certo a dilungarsi troppo sulla convergenza di tanti personaggi a Darkwood , l'obiettivo dichiarato è Rakosi , è lui il motore della vicenda , chiaramente una scusa per coinvolgere Zagor senza portarlo lontano dalla sua foresta .
In merito allo Zagor imbarazzato di fronte a Frida . A mio modo di vedere non nel momento in cui lei gli ricorda il modo meschino e sbarazzino con cui lui se l'è svignata l'arrossimento ci sta , perché l'ULTIMA VITTIMA resta certamente un mito, un punto fermo della serie ( fin quando non sarà reboottato

Dopo di che concordo invece che tutti quegli sdolcinamenti sono fuori luogo perché uno che se ne esce di scena in quel modo non è chiaramente innamorato, semmai attratto fisicamente, infatuato ma non cotto perso.
Boselli ha puntato tutto su Frida, per il mitico bacio sotto la luna , ma secondo me la perfetta Zagor lady è Virginia. Purtroppo anche Burattini la pensa in questo modo ed è probabile che ci rimetta le mani con qualche pesante rivisitazione posticcia delle sue, ma per fortuna me la risparmierò.
Tornando a Rakosi è un ritorno convincente perché il personaggio non viene snaturato e nonostante si intuisca che è solo una scusa per far emergere la Varga ( personaggio meno monomaniacale e quindi di grande fascino oltre che disegnata come una straf…) tutto apparentemente alla fine ruota intorno a lui . Ylenia vuole vendicarsi di lui e coinvolge nella sua macchinazione una marea di personaggi.
Al di la di queste piccole riflessioni la storia prende molto sul piano avventuroso e romanzesco e vola abbastanza alto . Della Monica eccellente , specie in notturna . Donne bellissime , tanta dinamicità , teatralità , peccato per il solito viso di Zagor non sempre centratissimo .
VOTO 8,7 STORIA - 8,5 DISEGNI
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Re: Vampyr (n.397/398/399)

Ottima storia di Boselli che vede il ritorno del barone Rakosi. Sarebbe stato difficile eguagliare due capolavori come "Zagor contro il vampiro" e "Il ritorno del vampiro", e infatti, a mio giudizio, Boselli non ci riesce, però questo resta comunque un episodio davvero soddisfacente.
Molto riuscita l'atmosfera cupa e ricchissima di tensione presente nell'intrigante prologo ambientato in Europa. Qui viene subito presentata la contessa vampira Ylenia Varga, un nuovo interessantissimo personaggio che, insieme all'introduzione dei farkaskoldòi, esseri a metà tra vampiri e licantropi, contribuisce a dare originalità a una storia che, vedendo il secondo ritorno del barone Rakosi, rischiava di diventare ripetitiva senza tali aspetti di innovatività. Inoltre, Boselli riprende un personaggio molto amato dai lettori che non era apparso nelle storie con Rakosi ma in un altro dei capolavori della serie, vale a dire "La marcia della disperazione": Frida Lang (qui alla sua seconda apparizione in assoluto), che, viste la sua appartenenza all'impero Asburgico, cascava a pennello in una storia con il barone.
Simpatica la gag di Cico e Drunky Duck successiva al prologo.
Ottima invece la parte ambientata nell'abitazione del colonnello Korasi; splendidamente ricreata l'angoscia che si avverte a causa della presenza dei farkaskoldòi. Spettacolare poi l’adrenalinico intervento dello Spirito con la Scure in aiuto di Frida. Il fatto che lui arrossisca rivedendola non mi ha dato per nulla fastidio, visto com'era finita la loro "love story" ne "L'ultima vittima". Invece alcune espressioni di Zagor tipo "Frida mia" ma soprattutto "Amore mio" non mi hanno molto convinto.
Boselli è poi molto bravo a gestire il suo intreccio dando il giusto spazio e la giusta caratterizzazione a ognuno dei personaggi. Il terzo albo è un azzeccatissimo mix di azione, scene horrorifiche e tensione che mi ha completamente appagato. Splendida sia la parte nella miniera sia il finale che contiene anche qualche bel colpo di scena. Eccellenti, infine, le due tavole conclusive che creano quasi un po' di malinconia per la conclusione di un'avventura così bella.
Molto bravo Della Monica ai disegni, anche se, tuttavia, non è ancora, secondo me, al suo livello più alto (livello che raggiungerà in seguito). Il disegnatore è stato bravissimo a rendere la cupezza e la tensione presente nell'atmosfera della storia.
Ottime le 3 copertine di Gallieno Ferri, anch'esse molto riuscite nella loro tetraggine. Si intravede, però, anche qualche incertezza, purtroppo, nel tratto del Maestro in tutte e tre le cover.
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