Spedizione punitiva (n.133/134/135/136)

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spedizione punitiva
numeri 133, 134, 135 e 136, testi nolitta, disegni donatelli
storia dall'andamento particolare, l'inizio è perfetto, teso, cupo, mentre il secondo albo la storia ristagna un pò...
non è neanche disegnato benissimo, forse a causa della fretta, ma poi lo guardi diversamente alla luce del terzo albo
nolitta, forse involontariamente, ha unito john ford (il personaggio della moglie di hackman) e il western più politico e crepuscolare
l'ultimo albo e mezzo è uno dei capolavori nolittiani/donatelliani, bellissimi i preparativi dei sauk, il senso di inevitabile sconfitta
wanatthan è un degno erede di wakopa e manetola, bellissimo il personaggio di cinzia bradmayer, uno dei migliori finali di sempre
ah, c'è anche una delle migliori gag di sempre (la cupido house) e il cagnolino disegnato in stile "cartoon"
tre copertine stupende, soprattutto la seconda

voto 9+

E dopo Manetola e Wakopa, ecco Wanattah per concludere una trilogia, che definirei epica, nella quale l'eroe non riesce ad essere superiore agli eventi, ma se ne lascia soverchiare, nonostante le eclatanti dimostrazioni di coraggio, forza, resistenza.
Nolitta e Donatelli la concludono degnamente, pur essendo quest'ultima inferiore alle altre due, mettendo questa volta il Nostro Zagor contro l'esercito degli Stati Uniti, almeno idealmente.
Memorabile l'indignazione di Zagor alla morte di Blondie Dillman e l'entrata a Fort Safety. Veramente d'altri tempi!
Se andiamo a ben vedere, Zagor non fa molto in questa storia se non prendere a cazzoti un pò di indiani (nella prima delle due occasioni é addirittura colpevole di essere intervenuto in ritardo, provocando indirettamente la morte del suo amico) e, successivamente il Maggiore Raskin (in quest'ultimo caso, una goduria). Per il resto, se ne sta legato al palo della tortura in attesa forzata degli eventi, esattamente come nella precedente, di qualche anno, "Mohican Jack".
Ma, nonostante quest'inattività, la storia viene esaltata per la bravura dello sceneggiatore, meritevole di averci offerto dei dialoghi e delle atmosfere da ricordare.

Voto alla storia: 8,5
Voto ai disegni: 9

Terzo capitolo di una struggente e realisticamente impegnata trilogia sul dramma indiano.Dopo i capolavori "Libertà o morte" e "Il giorno della giustizia" un altro finale triste.L'avventura non e' all'altezza delle altre due ma e' degna comunque di far parte della Golden Age.La storia si ispira al film "Soldato blu" e il personaggio di Cinzia Bradmayer una bianca rapita dagli indiani che ha assimilato la loro cultura e' ispirato a quello che Candice Bergen interpreta nel film. Zagor come nelle due precedenti avventure non può far nulla per cambiare la storia, nonostante i suoi sforzi interagisce anche meno ed e' persino percepito meno amico dagli indiani.Il finale aperto mi piace poco ma lascia comunque una speranza di giustizia.Wanattah come Manetola e Wakopa non rappresenta solo un popolo ma la parte di umanità che subisce da sempre le angherie di altri.Il maggiore Raskin le nefandezze dell'ottusità militare e il sergente Bob la parte di esso ancora da salvare.
In una storia tanto triste,Nolitta non si fa mancare pero' il prologo comico con Cico e Trampy in una delle loro più spassose gag: la "cupido's house"
VOTO 7/8

le ristampe hanno rovinato la vignetta finale

a me quest'avventura non piacque molto per le seguenti ragioni:
- La storia è ispirata al film "soldato Blu", che per me è ottimo.
- Su tex c'è un albo capolavoro "vendetta indiana" che ha una trama abbastanza simile e che consiglio vivamente a tutti di leggere.

Avendo quindi già letto il capolavoro scritto da GL Bonelli ed avendo già visto l'ottimo film "soldato blu", "spedizione punitiva" mi parve un'opera sulla falsa riga delle precedenti, però di qualità notevolmente inferiore, di qui la mia delusione.
Infatti, dopo la prima lettura, non ho più ripreso in mano quest'avventura in quanto secondo me non regge assolutamente il confronto con le opere sopra menzionate.

Riletta questa perla Zagoriana firmata Nolitta - Donatelli ...una storia magnifica , reale e cruda ..una carneficina a nome del salvataggio di Cinzia Bradmayer , ad opera dei soldati dell' ottuso e spietato maggiore Raskin ....raccontata in un modo eccezionalmente realistico dal grande Nolitta ,,,un Zagor impotente di fronte agli eventi piu' grandi di lui ...Disegni davvero superbi di Donatelli , qui per me veramente al top ...da scroscianti ...inutile dirvi che il mio voto per questa non puo' essere che un 10 pieno !!!

wakopa ha scritto:le ristampe hanno rovinato la vignetta finale

...ma noi ce la rivediamo ( e gustiamo ) con l' originale !!!

La mia top 5 di "Sandy River"

5. Il cagnolino



4. Il sergente Hackman al palo della tortura



3. La tribù attende l'esito della battaglia...



2. Una delle migliori gag di sempre  



1. Il finale

e poi dicono che Frank non sapesse disegnare le donne

Kramer76 ha scritto:

2. Una delle migliori gag di sempre  

La Cupido's House, forse la migliore.

L' ultima pepita d'oro....

Secondo me, questa storia, dopo l'ottima "Libertà o morte" e il capolavoro assoluto "Addio, fratello rosso!", è il terzo emozionante episodio di una struggente trilogia dedicata al dramma indiano. Questi tre episodi sono tra quelli più impegnati della serie, perché affrontano delle realtà storiche a cui pure Zagor, l'eroe, non può opporsi e appare, in certi casi, nonostante le sue moltissime dimostrazioni di coraggio, impotente. Dopo Manetola e Wakopa, ecco il degno "erede" Wanattah, il capo dei Sauk. La storia, nel complesso, è secondo me, inferiore agli altri due episodi della "trilogia", ma è comunque ottima e, inoltre, possiede un finale che è uno dei migliori dell'intera serie di Zagor.
In questa storia, un fatto curioso è che Zagor agisce molto poco (quasi a sottolineare la sua impotenza). Comunque la storia è un bel western ricco d'azione e di momenti di tensione. Molto tragico il momento del massacro del campo indiano da parte dei soldati. Il finale è aperto (cosa che ho apprezzato) e, come ho detto, davvero stupendo.
Bravo Donatelli ai disegni, eccetto per alcuni particolari come il cane, realizzato in modo pessimo (sembra fatto per un cartone animato).
Molto belle le copertine di Ferri. Quella di "Spedizione punitiva" mi ha sempre molto colpito.

Soggetto/Sceneggiatura: 9,2
Disegni: 7

Da uno spunto normale Nolitta ne ricava un racconto epico, con un finale drammatico e la sorpresa finale con Cinzia rimasta Sauk fino alla fine che fredda il fanatico Raskin.

Una delle storie più struggenti della serie insieme ad Addio fratello rosso.

Forse le manca un po' di sense of wonder, ma è una delle storie che più di tutte ha un sapore amaro. Drammatica, struggente.