Ora zero! (n.107/108/109)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Ora zero! (n.107/108/109)



Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni: Franco Donatelli
Copertina: Gallieno Ferri
Zagor torna nella sua foresta. Ma il suo è un amaro ritorno: il nuovo comandante di Forte Bravery, il colonnello Kraizer, ha obbligato i trapper a lasciare Darkwood. Anche molte tribù se ne sono andate, perché alcuni accampamenti sono stati distrutti da misteriosi fulmini scesi a ciel sereno. E uno di essi colpisce la capanna di Zagor e Cico...
C'è un solo indiano rimasto a Darkwood: il valoroso capo dei Mohawks Tonka. È con lui che Zagor e Cico vanno in un vulcano spento, l'Occhio del Diavolo, nel quale si dirigono convogli di militari. Zagor riesce a penetrare all'interno, scopre una base avveniristica, con piattaforme di lancio per missili, e ritrova un antico nemico. Incredibilmente, ancora vivo...
Hellingen, il geniale scienziato pazzo, vuole diventare il dittatore supremo degli Stati Uniti e, insieme al colonnello Kraizer, ha progettato un colpo di stato. Un uomo di Kraizer è a Washington, al Congresso: ha portato uno schermo televisivo, grazie al quale Hellingen e Kraizer possono comunicare con il Presidente. E intanto la capitale viene bombardata dai missili di Hellingen. Soltanto Zagor può salvare l'America!
Re: Ora zero! (n.107/108/109)
Il topic nel vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=4280&mforum=ramath
Re: Ora zero! (n.107/108/109)

ora zero
numeri 107, 108 e 109, testi nolitta, disegni donatelli
la migliore storia con hellingen, il miglior "ritorno a darkwood", il miglior zagor "catastrofico", tante genialate una dopo l'altra
da evidenziare il clima cupo sceso su darkwood, quasi da dittatura militare, con hellingen che tortura ripetutamente zagor
qui nolitta stupisce anche per le profezie quasi da nostradamus del fumetto: gli attentati ai palazzi di washington, il golpe in diretta tv...
con questa storia si inaugura anche il filone dello zagor "urbi et orbi", salvatore della patria e dell'umanità... anche se disilluso, vedi il finale...
uno dei migliori donatelli, tonka sbagliato a parte... però preferisco che questi capolavori rimangano "puri", non vanno modificati...
copertine stupende, una meglio dell'altra, la mia preferita è "ora zero"
voto 10
Ultima modifica di Kramer76 il Gio 10 Dic 2020, 10:31 - modificato 3 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
fantastico commento, Kramer
"il 9/11 di hellingen. il golpe. la trattativa stato-hellingen"


"il 9/11 di hellingen. il golpe. la trattativa stato-hellingen"


Ospite- Ospite
Re: Ora zero! (n.107/108/109)
La grandezza di Nolitta sta nel fatto che, dopo aver scritto questo capolavoro, riuscì addirittura a superarsi con la successiva di Hellingen.
E non era affatto facile, perchè questa avventura ci offre una dose di drammaticità unita a bellezza che, chissà perchè, si trova maggiormente nelle storie disegnate da Donatelli piuttosto che in quelle di Ferri (vedasi Libertà o morte, Billy Boy, Spedizione punitiva, tanto per fare tre esempi).
Qui conosciamo per la prima volta il Presidente degli Stati Uniti, che tornerà altre due volte con un tale spirito di irriconoscenza da avermi fatto dubitare della bontà della scelta di Burattini di farlo riapparire in un'avventura dal taglio storico, per cui non poteva accondiscendere, almeno in quella occasione, alla richiesta di Zagor che, invece, a ben vedere, era ben poca cosa rispetto a quanto lo Spirito con la scure aveva fatto per la Nazione.
Donatelli migliora ancora e rappresenta perfettamente, eccetto Tonka, i personaggi di questo dramma.
Voto alla storia: 9,6
Voto ai disegni: 9
E non era affatto facile, perchè questa avventura ci offre una dose di drammaticità unita a bellezza che, chissà perchè, si trova maggiormente nelle storie disegnate da Donatelli piuttosto che in quelle di Ferri (vedasi Libertà o morte, Billy Boy, Spedizione punitiva, tanto per fare tre esempi).
Qui conosciamo per la prima volta il Presidente degli Stati Uniti, che tornerà altre due volte con un tale spirito di irriconoscenza da avermi fatto dubitare della bontà della scelta di Burattini di farlo riapparire in un'avventura dal taglio storico, per cui non poteva accondiscendere, almeno in quella occasione, alla richiesta di Zagor che, invece, a ben vedere, era ben poca cosa rispetto a quanto lo Spirito con la scure aveva fatto per la Nazione.
Donatelli migliora ancora e rappresenta perfettamente, eccetto Tonka, i personaggi di questo dramma.
Voto alla storia: 9,6
Voto ai disegni: 9
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
Kramer76 ha scritto: il famigerato "sosia" di tonka, epic fail dalle origini ignote.
davvero

chissa' se qualcuno abbia mai chiesto a Sergio Bonelli di questa cosa!
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
Il miglior ritorno a Darkwood di sempre dell'eroe e la miglior storia con Hellingen prima dell'avvento di "Incubi".Nolitta e' grande anche nell'antefatto..Mai come nell'albo iniziale del racconto "Ritorno a Darkwood" si e' respirato in Zagor tanta aspettativa e tensione narrativa piena d'angoscia,(niente a che vedere per esempio con l'improvvisa apparizione dei centauri in "Ombre su Darkwood).Per l'occasione lo spirito con la scure ritrova quel magico istinto animalesco che gli fa presagire il pericolo e lo fa in modo cosi' intenso da terrorizzare anche Cico in una bellissima immagine con la luna piena sullo sfondo.
La storia ha il grande merito di ripresentarci Tonka sviluppando il suo personaggio senza tralasciare di confermarlo definitivamente quale più prezioso alleato e poco importa se la sua caratterizzazione grafica e' diversa,da bambino pensai semplicemente ad un cambio di pettinatura.
Donatelli caratterizza invece Hellingen forse ancor meglio di Ferri che mai come in questa storia ricopre il ruolo di geniale scienziato pazzo,e non e' un caso che alla fine dell'avventura impazzisce del tutto con un singolare crollo nervoso dovuto alla sua terza sconfitta(ma sara' poi vero?..)ci saremmo solo aspettati qualche spiegazione in più su come fece a sopravvivere dopo che l'arpione di Fishleg gli aveva squarciato il cuore.
Lodevole anche l'atteggiamento antimilitarista dell'eroe che distrugge le armi di Hellingen evitando pericolose tentazioni agli eserciti e ai governi regolari.
Per questi motivi l'avventura(che vede scomodare persino il presidente degli Stati Uniti),anche se forse superata quanto ad epicità da "Terrore dal sesto pianeta" resta unica nel suo genere e uno dei vertici della serie.
VOTO 9,5
La storia ha il grande merito di ripresentarci Tonka sviluppando il suo personaggio senza tralasciare di confermarlo definitivamente quale più prezioso alleato e poco importa se la sua caratterizzazione grafica e' diversa,da bambino pensai semplicemente ad un cambio di pettinatura.
Donatelli caratterizza invece Hellingen forse ancor meglio di Ferri che mai come in questa storia ricopre il ruolo di geniale scienziato pazzo,e non e' un caso che alla fine dell'avventura impazzisce del tutto con un singolare crollo nervoso dovuto alla sua terza sconfitta(ma sara' poi vero?..)ci saremmo solo aspettati qualche spiegazione in più su come fece a sopravvivere dopo che l'arpione di Fishleg gli aveva squarciato il cuore.
Lodevole anche l'atteggiamento antimilitarista dell'eroe che distrugge le armi di Hellingen evitando pericolose tentazioni agli eserciti e ai governi regolari.
Per questi motivi l'avventura(che vede scomodare persino il presidente degli Stati Uniti),anche se forse superata quanto ad epicità da "Terrore dal sesto pianeta" resta unica nel suo genere e uno dei vertici della serie.
VOTO 9,5
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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
Una delle storie più belle di tutta la serie! Drammatica ed appassionante dalla prima all'ultima pagina. Qui Hellingen con dei missili (molto simili ai V2 nazisti) da lui inventati mette sotto scacco addirittura il presidente degli Stati Uniti!
Ottima anche la presenza di Tonka nella storia, da segnalare anche il personaggio del colonnello Kraizer.
Belli i disegni di Donatelli.
voto storia: 10
voto disegni: 9.5
Ottima anche la presenza di Tonka nella storia, da segnalare anche il personaggio del colonnello Kraizer.
Belli i disegni di Donatelli.
voto storia: 10
voto disegni: 9.5
Ospite- Ospite
Re: Ora zero! (n.107/108/109)
notevole anche questo spaccato con zagor in preda alla barba e alla paura per il destino dell'amico messicano



wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
Marco65 ha scritto:
La storia ha il grande merito di ripresentarci Tonka sviluppando il suo personaggio senza tralasciare di confermarlo definitivamente quale più prezioso alleato e poco importa se la sua caratterizzazione grafica e' diversa,da bambino pensai semplicemente ad un cambio di pettinatura.
riveduto e corretto nella Tutto e nella CSAC


wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
Che storia, mi fa tornare in mente le sensazioni che provai allora. Grande Nolitta 10, ottimo Donatelli 9 e le cover di Ferri 9,5.
Claudio L.- MASTER IN ZAGOR
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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
RITORNO … DEL NEMICO !
Gran parte del fascino di questa avventura sta tutta nell'ammorbante atmosfera che accoglie Zagor e Cico al loro RITORNO A DARKWOOD , una minaccia indefinita che ha sconvolto la foresta . Qualcosa di "grosso", epocale è successo e sta per accadere . Talmente eccezionale che nello sviluppo successivo ci sarà bisogno di una buona sospensione di incredulità , perché le invenzioni di Hellinghen sono certamente spettacolari ma anche anacronistiche. Si sta al gioco, questo è l'universo di Zagor non il nostro, inoltre la suspense e la tensione prendono il sopravvento su ogni altra considerazione. La struttura narrativa che il progenitore della serie ha architettato è molto semplice, lineare, oserei dire quasi banale . Grande suspense iniziale, atmosfera cupa che contrasta subito con la gioia dei nostri per il ritorno a casa, cattura dell'eroe che si caccia nella tana del lupo, rivelazione teatrale del nemico, ORA ZERO che incombe, grande MINACCIA che arriva addirittura a Washington poi … poi il nostro con astuzia e mera forza fisica costringe Hellingen ad autodistruggere il suo piano. Semplice , lineare più o meno come nelle predenti apparizioni dello scienziato pazzo. Da notare che l'espediente della droga che simula la morte viene utilizzato in quegli anni anche nello sceneggiato televisivo Sandokan , trasmesso solo 2 anni dopo. Li è il pirata che per sottrarsi alla cattura del suo arci-nemico (Sir James Brooke ) si finge morto. L'Hellingen di Donatelli rispetto alla versione Ferriana si conferma più spaventoso e ferocemente cattivo. Il fine ultimo di Hellinghen non è tanto la conquista degli Stati Uniti e del mondo, come un pazzoide qualsiasi, quanto il trionfo della sua intelligenza, la rivalsa nei confronti dei suoi ex colleghi universitari, questo supera di gran lunga il rancore verso Zagor e la sete di potere fine a se stessa. Il suo disprezzo verso la ottusa società del tempo è emblematico. Inevitabile il confronto con la svolta "razzista" -con effetti retroattivi- che ha preso il personaggio nell'ultima sua apparizione. Un Razzista in fin dei conti ha una mente limitata , diciamolo pure , è uno stupido. Helly qui, in questa storia Nolittiana, è semmai un "intelligentista" . Lo Zagor di Nolitta è sempre sul punto di esplodere, pur nella generale compassione che mostra verso gli altri è sanguigno e passionale, non esista per altro a ricorrere a mezzi estremi quando la situazione lo richiede ( vedasi l'utilizzo delle cinture elettriche e delle bombe volanti dello stesso professore per fermare il complotto ) . Intuitivo più che deduttivo , passionale, pronto a sacrificare se stesso per un bene superiore. Nel mio personalissimo cartellino influenzato ( non lo nego ) anche dalla magia di nostalgici ricordi, questa storia si piazza di diritto nella Top Ten delle storie Zagoriane più belle di sempre.
LA FRASE << Perché la violenza è l'unico argomento che riesca ad imporsi costantemente ad un mondo popolato da gente superficiale, distratta, irriconoscente … gente pronta a sottovalutare e dimenticare qualsiasi beneficio le venga concesso… gente che reagisce e diventa viva soltanto sotto il pungolo della paura >>.
Gran parte del fascino di questa avventura sta tutta nell'ammorbante atmosfera che accoglie Zagor e Cico al loro RITORNO A DARKWOOD , una minaccia indefinita che ha sconvolto la foresta . Qualcosa di "grosso", epocale è successo e sta per accadere . Talmente eccezionale che nello sviluppo successivo ci sarà bisogno di una buona sospensione di incredulità , perché le invenzioni di Hellinghen sono certamente spettacolari ma anche anacronistiche. Si sta al gioco, questo è l'universo di Zagor non il nostro, inoltre la suspense e la tensione prendono il sopravvento su ogni altra considerazione. La struttura narrativa che il progenitore della serie ha architettato è molto semplice, lineare, oserei dire quasi banale . Grande suspense iniziale, atmosfera cupa che contrasta subito con la gioia dei nostri per il ritorno a casa, cattura dell'eroe che si caccia nella tana del lupo, rivelazione teatrale del nemico, ORA ZERO che incombe, grande MINACCIA che arriva addirittura a Washington poi … poi il nostro con astuzia e mera forza fisica costringe Hellingen ad autodistruggere il suo piano. Semplice , lineare più o meno come nelle predenti apparizioni dello scienziato pazzo. Da notare che l'espediente della droga che simula la morte viene utilizzato in quegli anni anche nello sceneggiato televisivo Sandokan , trasmesso solo 2 anni dopo. Li è il pirata che per sottrarsi alla cattura del suo arci-nemico (Sir James Brooke ) si finge morto. L'Hellingen di Donatelli rispetto alla versione Ferriana si conferma più spaventoso e ferocemente cattivo. Il fine ultimo di Hellinghen non è tanto la conquista degli Stati Uniti e del mondo, come un pazzoide qualsiasi, quanto il trionfo della sua intelligenza, la rivalsa nei confronti dei suoi ex colleghi universitari, questo supera di gran lunga il rancore verso Zagor e la sete di potere fine a se stessa. Il suo disprezzo verso la ottusa società del tempo è emblematico. Inevitabile il confronto con la svolta "razzista" -con effetti retroattivi- che ha preso il personaggio nell'ultima sua apparizione. Un Razzista in fin dei conti ha una mente limitata , diciamolo pure , è uno stupido. Helly qui, in questa storia Nolittiana, è semmai un "intelligentista" . Lo Zagor di Nolitta è sempre sul punto di esplodere, pur nella generale compassione che mostra verso gli altri è sanguigno e passionale, non esista per altro a ricorrere a mezzi estremi quando la situazione lo richiede ( vedasi l'utilizzo delle cinture elettriche e delle bombe volanti dello stesso professore per fermare il complotto ) . Intuitivo più che deduttivo , passionale, pronto a sacrificare se stesso per un bene superiore. Nel mio personalissimo cartellino influenzato ( non lo nego ) anche dalla magia di nostalgici ricordi, questa storia si piazza di diritto nella Top Ten delle storie Zagoriane più belle di sempre.
LA FRASE << Perché la violenza è l'unico argomento che riesca ad imporsi costantemente ad un mondo popolato da gente superficiale, distratta, irriconoscente … gente pronta a sottovalutare e dimenticare qualsiasi beneficio le venga concesso… gente che reagisce e diventa viva soltanto sotto il pungolo della paura >>.
Ospite- Ospite
Re: Ora zero! (n.107/108/109)
Concordo, deve stare in ogni top 10 zagoriana che si rispetti
La mia top 10 di "Ora zero"
10. I militari
Non sono i morb, nè gli akkroniani, e nemmeno i cyborg
...però fanno più paura, perchè evocano uno "stato di polizia"

9. La distruzione della capanna

elemento ripreso da burattini in "mortimer ultimo atto"
8. Il vulcano
è ispirato a "Si vive solo due volte"

questa vignetta è strepitosa

7. Ritorno a Darkwood
...un sottogenere zagoriano nato già con "gli evasi"
...presentimenti zagoriani a raffica...

...e guarda caso proprio la capanna di doney...
Burattini uber alles
6. Zagor alla televisione

oggi si presenterebbe come Wilding?
5. Zagor stermina i golpisti

"...bensì la salvezza della nazione"
adesso qualcuno dirà che ora zero ha sdoganato lo zagor urbi et orbi di "la minaccia dei morb"
come "magia senza tempo" con la predestinazione...
4. Il colpo di stato in diretta televisiva

3. Hellingen tortura Zagor

2. Gli attentati di Washington!
Nolitta come Nostradamus?

1. L'arrivo al forte, con Cico agonizzante e Zagor incazzato
con il comandante "ambiguo" che lo guarda mentre si fa il bagno nudo...

La mia top 10 di "Ora zero"
10. I militari
Non sono i morb, nè gli akkroniani, e nemmeno i cyborg
...però fanno più paura, perchè evocano uno "stato di polizia"

9. La distruzione della capanna

elemento ripreso da burattini in "mortimer ultimo atto"
8. Il vulcano
è ispirato a "Si vive solo due volte"

questa vignetta è strepitosa

7. Ritorno a Darkwood
...un sottogenere zagoriano nato già con "gli evasi"
...presentimenti zagoriani a raffica...

...e guarda caso proprio la capanna di doney...
Burattini uber alles
6. Zagor alla televisione

oggi si presenterebbe come Wilding?
5. Zagor stermina i golpisti

"...bensì la salvezza della nazione"
adesso qualcuno dirà che ora zero ha sdoganato lo zagor urbi et orbi di "la minaccia dei morb"
come "magia senza tempo" con la predestinazione...
4. Il colpo di stato in diretta televisiva

3. Hellingen tortura Zagor

2. Gli attentati di Washington!
Nolitta come Nostradamus?

1. L'arrivo al forte, con Cico agonizzante e Zagor incazzato
con il comandante "ambiguo" che lo guarda mentre si fa il bagno nudo...

Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
E' una storia straordinariamente emozionante!
Hellingen è caratterizzato come un grandissimo pazzo sadico, la minaccia è concreta, tangibile, non campata in aria, Zagor nutre non poche difficoltà a far fuori il nemico (qualcuno che ha scritto qualche team up recente dovrebbe prendere appunti
). Si avverte insomma la tensione di una Darkwood in pericolo !
Poi c'è Zagor caratterizzato benissimo nei duetti con Cico, quando è distrutto per aver dovuto uccidere giocoforza i soldati, quando è contento di essere tornato a Darkwood o quando il suo sesto senso gli suggerisce che sta per accadere qualcosa di grave!
L'unica pecca, ma questa da imputare a Donatelli, non ho mai sopportato quel Tonka con il capello da punk
. Nolitta invece fa il suo in una storia che è un mix di emozioni e sense of wonder a gogo. Ho trovato solo un po' spartana per come è presentata la figura del presidente degli Stati Uniti
però di fronte a un colosso di storia del genere ci passi nettamente sopra.

Hellingen è caratterizzato come un grandissimo pazzo sadico, la minaccia è concreta, tangibile, non campata in aria, Zagor nutre non poche difficoltà a far fuori il nemico (qualcuno che ha scritto qualche team up recente dovrebbe prendere appunti
![[,]](/users/2812/70/84/24/smiles/4023523226.gif)
Poi c'è Zagor caratterizzato benissimo nei duetti con Cico, quando è distrutto per aver dovuto uccidere giocoforza i soldati, quando è contento di essere tornato a Darkwood o quando il suo sesto senso gli suggerisce che sta per accadere qualcosa di grave!

L'unica pecca, ma questa da imputare a Donatelli, non ho mai sopportato quel Tonka con il capello da punk




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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
Zagor massacrato di frustate la mia scena top.

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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
...anche la scena in cui Zagor Cico e Dooney parlano del terrore e della desolazione nella deserta Darkwood in piena notte ...di una cupezza incredibile e pagine indelebili di tensione pura ..

toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
[quote="Kramer76"]
questa vignetta è strepitosa
[img]https://i.imgur.com/s4ALXfm.jpg[/img][/quote]
CONCORDO !
questa vignetta è strepitosa
[img]https://i.imgur.com/s4ALXfm.jpg[/img][/quote]
CONCORDO !
Ospite- Ospite
Re: Ora zero! (n.107/108/109)
Preacher
L'unica pecca, ma questa da imputare a Donatelli, non ho mai sopportato quel Tonka con il capello da punk

Liberty Secular Sam
Però lo Zagor Punk , ovvero alla Mohawk, non è quello di Donatelli .
L'unica pecca, ma questa da imputare a Donatelli, non ho mai sopportato quel Tonka con il capello da punk


Liberty Secular Sam
Però lo Zagor Punk , ovvero alla Mohawk, non è quello di Donatelli .

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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
"Ora zero!" lo abbino sempre ad un ricordo della mia infanzia. Il mio edicolante di riferimento dell'epoca (vi parlo degli anni che andavano dal 1973 al 1981) tenne per tantissimo tempo questo albo, tra il 1974 ed il 1975. Ogni volta che vi andavo lo vedevo, e mi colpiva molto perchè trovavo estremamente suggestiva la copertina, e mi chiedevo come mai fosse sempre lì. All'epoca però io collezionavo solo Tex, acquistando Zgor solo sporadicamente, mentre cominciai a comprare sistematicamente Zagor solo dal 1977. Insomma, ogni volta che vedo l'albo "Ora zero!", lo rivedo, nei miei ricordi, in quello scaffale...
Ospite- Ospite
Re: Ora zero! (n.107/108/109)
Liberty Secular Sam ha scritto:Preacher
L'unica pecca, ma questa da imputare a Donatelli, non ho mai sopportato quel Tonka con il capello da punk![]()
Liberty Secular Sam
Però lo Zagor Punk , ovvero alla Mohawk, non è quello di Donatelli .
Il capello da Punk come intendo io ha la cresta e tutti i capelli intorno, quello di Ferri di Tonka aveva una rapata alla Mohicana che era diverso.

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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
Assolutamente straordinaria come storia!
Per emozioni che mi ha trasmesso di vedere Zagor che torna vedendo una Darkwood devastata senza sapere chi si celasse dietro a tutto quanto...
Perché in tutta la storia non c'è un solo calo di tensione da quello che ricordo.
Grandissimo Donatelli poi!
Per emozioni che mi ha trasmesso di vedere Zagor che torna vedendo una Darkwood devastata senza sapere chi si celasse dietro a tutto quanto...
Perché in tutta la storia non c'è un solo calo di tensione da quello che ricordo.
Grandissimo Donatelli poi!
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Zagor: l'ora zero è realtà




E' una storia dolorosa e triste quella che sto per raccontarvi.
Ricordate?
Ricordate il ritorno a Darkwood, in una Darkwood silenziosa, abbandonata ma carica di odio e di paura?
Ricordate l'angoscia e il terrore in quelle notti illuminate da una luna lattiginosa mentre il cielo era solcato da inquietanti e misteriose scie rossastre?
E poi ricordate Hellingen? La base nascosta? Il comandaante Kraizer?
Ed il colpo di stato? La finta morte di Zagor, la selvaggia lotta nel laboratorio?
Bene.... a nulla valsero gli sforzi di Zagor.
Seppur liberatosi con lo stratagemma della morte simulata, non potè nulla veramente contro gli uomini di Hellingen. Certo, riuscì ad eliminarne una buona dozzina premendo a caso i pulsanti che comandavano le cincture elettriche, che gli stessi indossavano, ma la loro superiorità numerica era indubbia e schiacciante.
Ben presto però altri uomini giunsero di fronte al laboratorio, richiamati dalle urla concitate dei compagni e Zagor non potè far altro che fuggire dopo aver abbandonato a terra il professor Hellingen, ormai privo di sensi.
Una pallottola gli sibilò vicino alla fronte. Premette ancora furiosamente i tasti sulla mensola ma, questa volta, nessun soldato cadde a terra fulminato. I nuovi arrivati, infatti, per chissà quale motivo, non indossavano la cintura.
[Maledizione, qui si mette male. Meglio lasciar perdere questo mucchietto d’ossa e cercare di salvare la pelle]
Ormai si era formato un folto drappello che circondava tutto il laboratorio.
- Voi, prendetelo! Non deve uscire dal laboratorio.. E voi altri data un’occhiata al professore. Sembra solo svenuto ma non vorrei che quel bastardo l’avesse ucciso! -
Zagor si lanciò versò l’uscita e guadagnò la libertà mentre le stridule ed angoscianti sirene dell’allarme sovrastavano le urla dei soldati.
[Via di qui, via! via! Maledizione!]
E prese a correre, correre all’impazzata come mai aveva fatto, distaccando presto gli inseguitori che, per sua fortuna, si rivelavano ben poca cosa in termini di prestanza e resistenza fisica.
Percorse a ritroso il tunnel che aveva attraversato quando era penetrato nella base e in pochi minuti giunse all’imbocco dello stesso.
[Speriamo che… si speriamo che l’ingresso non sia stato richiuso]
Incredibilmente l’imboccatura era aperta, sia pur di poco, ma comunque quel tanto che consentiva il passaggio di una persona.
[Mmmm forse nelle situazioni di emergenza e in presenza di un pericolo l’ingresso viene aperto automaticamente per consentire l’evacuazione del personale. Bene, meglio così… ]
E mentre tutto ciò accadeva gli Stati Uniti cambiavano drammaticamente volto.
Come sprezzantemente richiesto, anzi preteso, da Hellingen e dal generale Kraiser, una delegazione militare era giunta, da Washington, sulle rive del Potomac, esattamente nel luogo convenuto, ed aveva da poco incontrato il generale Kraizer stesso a cui aveva prestato giuramento di federtà in qualità di nuovo Ministro della Guerra.
Tutto si era consumato in pochi secondi… Una nuova elite si affacciava ora alla guida della nazione… una “elite di tecnici, di scienziati e di abili strateghi” che sostituiva una “accozzaglia di inutili burocrati scaldasedie”. - queste erano state le parole di Hellingen per definire la transizione del potere.
E Zagor?
Fuggito dall’”Occhio del Diavolo” Zagor si era trovato solo in una Darkwood totalmente abbandonata.
Soltanto ora, dopo che la concitazione della lotta per la sopravvivenza si era attenuata, Zagor realizzava, per la prima volta, che non avrebbe mai più rivisto né Cico né Tonka, entrambi uccisi da Hellingen nel corso di esperimenti di impianto di sensori sottocutanei.
Dopo i primi giorni in cui aveva girovagato senza sosta per la foresta, evitando i sentieri battuti per non incappare nei soldati, si era deciso a lasciare la sua amata Darkwood per spostarsi verso Nord, verso i grandi laghi.
Sarebbe andao lontano, dove nessuno lo conosceva e dove minori erano le possibilità di essere catturato.
La continuazione dell'avventura nel prossimo albo: "LA CATTURA"
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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
Gianpy, i dialoghi e i pensieri (quelli tra parentesi quadre) sono veramente ben scritti. Se non sapessi che li hai scritti tu, penserei che siano dei balloons scritti da uno sceneggiatore professionista 

Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
Praticamente un What If di Ora zero.
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"Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio.
Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo."Nicolás Gómez Dávila
Preacher- MASTER IN ZAGOR
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Re: Ora zero! (n.107/108/109)
Ma dai, non lo sapevo! E chi ha realizzato le correzioni al volto?wakopa ha scritto:Marco65 ha scritto:
La storia ha il grande merito di ripresentarci Tonka sviluppando il suo personaggio senza tralasciare di confermarlo definitivamente quale più prezioso alleato e poco importa se la sua caratterizzazione grafica e' diversa,da bambino pensai semplicemente ad un cambio di pettinatura.
riveduto e corretto nella Tutto e nella CSAC![]()
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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