DAMPYR vol.2
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Re: DAMPYR vol.2
DAMPYR IN ITALIA SU BONELLI DIGITAL CLASSIC!
Bonelli Digital Classic, la piattaforma in abbonamento per la lettura dei fumetti digitali, propone agli abbonati una nuova serie di raccolte dedicate alle avventure di Dampyr in Italia. In questa prima selezione, intitolata "Viaggio in Italia", avremo già modo di osservare le inquietanti ma affascinanti suggestioni esoteriche del nostro Paese, da Palermo a Milano.
L'Italia è patria di cultura, di arte, di bello e di gusto, da migliaia di anni. Nelle proprie province sviluppa un folklore tutto sommato simile lungo l'intera nazione, da Nord a Sud, malgrado sia stata politicamente divisa fino al 1861 a fronte di civiltà in alcune aree ultra-millenarie. Un patrimonio socioculturale così antico che si è radicato nella psicologia locale per impressionarsi nel folklore, che da provincia a provincia ha popolato i racconti dei nostri nonni. Racconti di esseri giganteschi, streghe, case infestate, un repertorio che ha terrorizzato e appassionato tutti i bambini italiani. La raccolta Viaggio in Italia si pone lo scopo di accorpare insieme le numerose avventure in cui Harlan Draka si trova ad affrontare l'oscuro in Italia.
La selezione si apre con "La maledizione di Varney", pubblicata nell'estate del 2004 su Dampyr 52 e 53, scritta da Mauro Boselli e disegnata da Stefano Andreucci, copertina di Enea Riboldi come per tutte le opere selezionate. Non la nebbia di Praga, ma il Sole di Napoli, per Harlan e Kurjak che passeggiano sulla riviera di Chiaia, nei paraggi di dove presero realmente casa Percy Shelley e sua moglie Mary insieme a Lord Byron. Harlan cerca 'O Munaciello, uno spirito infestatore.
Il viaggio per la penisola procede nella Bassa Pianura Padana, sulle sponde del Po "Il grande fiume" di Mauro Boselli e Majo, pubblicato su Dampyr 66 nel settembre 2005. Una storia in cui è possibile leggere alcuni ricordi di infanzia di Boselli, che ha nelle vene un po' di "sangue di fiume" e in quei luoghi ha trascorso interminabili giornate d'estate. Alcune delle leggende qui narrate fanno parte del folklore locale e sono nate dall'inconscio dell'autore, nel ricordo di quando guardava la nebbia salire dai pioppeti o ascoltava i vecchi parlare tra loro in dialetto, all'ombra dei portici. Lo stesso Majo vi si è recato guidato da una mappa "disegnata" da Mauro Boselli per fotografare i luoghi reali da rievocare con il suo "realismo magico".
La raccolta prosegue con "La dea egizia" di Pasquale Ruju e Fabrizio Russo, pubblicata su Dampyr 77 nel marzo 2006. Torino è conosciuta per il suo passato glorioso e regale, ma anche per i suoi misteri. Una città in cui antichi culti pagani convivono con l'alta tecnologia e dove monumenti e statue, concepiti con regole esoteriche note solo agli iniziati, sorgono a pochi passi da grattacieli di cemento e cristallo. Mentre all'orizzonte altre torri d'acciaio, queste ruggenti e fumanti, incombono su grandi fabbriche dove le macchine non si fermano mai, ed è a Torino che si svolge questa storia. Harlan è alla ricerca di un sarcofago proveniente da Bubastis, sul delta del Nilo, che dovrebbe trovarsi al Museo Egizio. Il motivo della ricerca è il fatto che lo stesso geroglifico che lo decora è tatuato su tutte le vittime in una recente scia di omicidi che sconvolge il capoluogo piemontese.
"La spada senza tempo" è stata pubblicata su Dampyr 76, nel corso dell'estate del 2006, scritta da Luigi Mignacco e disegnata da Fabrizio Russo. Si dice che, in certe sere di tempesta, sia possibile vedere gli incubi del diavolo, proiettati contro le nubi, nel cielo di Venezia. Venezia è una città misteriosa e piena di contraddizioni, Caleb Lost dice che a Venezia ci sono varchi che si aprono su altri mondi e questo spiegherebbe molte antiche leggende sulle opera del diavolo in laguna!
Harlan sbarca poi in Sicilia con Dampyr 114, "La camera dello scirocco" di Giovanni Di Gregorio e Nicola Genzianella pubblicata nel settembre 2009. Di Gregorio è palermitano, e a lui è stata affidata la prima avventura di Harlan a Palermo. Lo sguardo che lo sceneggiatore getta sulla sua città ci offre prospettive interessanti: innanzitutto, la scelta di collocare l'origine della minaccia nei "qanat", caratteristiche gallerie sotterranee costruite durante la dominazione araba. Altra tipica struttura ipogea, e che dà il suo titolo a quest'avventura, è poi la "camera dello scirocco", una stanza sotterranea presente in molti antichi palazzi palermitani dove ci si rifugiava nelle estati afose, caratterizzate dall'arrivo, appunto, del caldo e umido vento di scirocco. In questa stanza dalle pareti di pietra, spesso in pianta circolare, le correnti d'aria fresca che davano sollievo agli oziosi spesso provenivano da pozzi profondi e dagli stessi "qanat". Infine, non poteva mancare l'Opera dei Pupi: una metafora abbastanza scoperta della vita palermitana e anche dell'intrigo condotto dal malvagio antagonista di questa storia, di cui però non diciamo altro, per non guastarvi il piacere della lettura.
La seconda avventura, del Maxi Dampyr 3, pubblicata nel corso dell'estate 2011, scritta da Alessandro Crippa e disegnata da Arturo Lozzi, ci porta in Salento durante "La notte della taranta". Ospite di Don Emanuele, Harlan indaga sui misteri del tarantismo, il morso della tarantola, che "possiede" i cosiddetti taranti e può essere esorcizzata solo col ritmo frenetico della pizzica o della taranta, una tradizione molto antica che risale alla fine del Quattrocento dopo Cristo, nata come rito pagano poi assorbito dal cristianesimo, che individuò nella figura di San Paolo, sopravvissuto al veleno di un serpente, il protettore dei Taranti. Ogni 29 giugno se ne tiene la processione dei taranti presso la chiesa di San Paolo.
Chiude questa prima raccolta del Grand Tour italiano di Harlan "Rosalinda delle zagare", una storia di Claudio Falco e Fabio Bartolini, pubblicata nel dicembre 2011. La cripta dei Cappuccini a Palermo esiste davvero, naturalmente, con le sue incredibili, inquietanti mummie. Lo sceneggiatore dell'albo, però, ha preso in prestito i connotati di due di esse per muovere il secondo soggiorno in Sicilia di Harlan.
Ecco nel dettaglio gli albi contenuti nella raccolta Viaggio in Italia, disponibile come detto a partire da martedì 27 febbraio 2024:
Dampyr 52, "La maledizione di Varney"
Dampyr 53 "I misteri di Napoli"
Dampyr 66 "Il grande fiume"
Dampyr 72 "La dea egizia"
Dampyr 76 "La spada senza tempo"
Dampyr 114 "La camera dello scirocco"
Maxy Dampyr 3 "La notte della Taranta"
Dampyr 141 "Rosalinda delle zagare"
https://www.sergiobonelli.it/dampyr/2024/02/22/news/dampyr-in-italia-su-bonelli-digital-classic-1024302/L'Italia è patria di cultura, di arte, di bello e di gusto, da migliaia di anni. Nelle proprie province sviluppa un folklore tutto sommato simile lungo l'intera nazione, da Nord a Sud, malgrado sia stata politicamente divisa fino al 1861 a fronte di civiltà in alcune aree ultra-millenarie. Un patrimonio socioculturale così antico che si è radicato nella psicologia locale per impressionarsi nel folklore, che da provincia a provincia ha popolato i racconti dei nostri nonni. Racconti di esseri giganteschi, streghe, case infestate, un repertorio che ha terrorizzato e appassionato tutti i bambini italiani. La raccolta Viaggio in Italia si pone lo scopo di accorpare insieme le numerose avventure in cui Harlan Draka si trova ad affrontare l'oscuro in Italia.
La selezione si apre con "La maledizione di Varney", pubblicata nell'estate del 2004 su Dampyr 52 e 53, scritta da Mauro Boselli e disegnata da Stefano Andreucci, copertina di Enea Riboldi come per tutte le opere selezionate. Non la nebbia di Praga, ma il Sole di Napoli, per Harlan e Kurjak che passeggiano sulla riviera di Chiaia, nei paraggi di dove presero realmente casa Percy Shelley e sua moglie Mary insieme a Lord Byron. Harlan cerca 'O Munaciello, uno spirito infestatore.
Il viaggio per la penisola procede nella Bassa Pianura Padana, sulle sponde del Po "Il grande fiume" di Mauro Boselli e Majo, pubblicato su Dampyr 66 nel settembre 2005. Una storia in cui è possibile leggere alcuni ricordi di infanzia di Boselli, che ha nelle vene un po' di "sangue di fiume" e in quei luoghi ha trascorso interminabili giornate d'estate. Alcune delle leggende qui narrate fanno parte del folklore locale e sono nate dall'inconscio dell'autore, nel ricordo di quando guardava la nebbia salire dai pioppeti o ascoltava i vecchi parlare tra loro in dialetto, all'ombra dei portici. Lo stesso Majo vi si è recato guidato da una mappa "disegnata" da Mauro Boselli per fotografare i luoghi reali da rievocare con il suo "realismo magico".
La raccolta prosegue con "La dea egizia" di Pasquale Ruju e Fabrizio Russo, pubblicata su Dampyr 77 nel marzo 2006. Torino è conosciuta per il suo passato glorioso e regale, ma anche per i suoi misteri. Una città in cui antichi culti pagani convivono con l'alta tecnologia e dove monumenti e statue, concepiti con regole esoteriche note solo agli iniziati, sorgono a pochi passi da grattacieli di cemento e cristallo. Mentre all'orizzonte altre torri d'acciaio, queste ruggenti e fumanti, incombono su grandi fabbriche dove le macchine non si fermano mai, ed è a Torino che si svolge questa storia. Harlan è alla ricerca di un sarcofago proveniente da Bubastis, sul delta del Nilo, che dovrebbe trovarsi al Museo Egizio. Il motivo della ricerca è il fatto che lo stesso geroglifico che lo decora è tatuato su tutte le vittime in una recente scia di omicidi che sconvolge il capoluogo piemontese.
"La spada senza tempo" è stata pubblicata su Dampyr 76, nel corso dell'estate del 2006, scritta da Luigi Mignacco e disegnata da Fabrizio Russo. Si dice che, in certe sere di tempesta, sia possibile vedere gli incubi del diavolo, proiettati contro le nubi, nel cielo di Venezia. Venezia è una città misteriosa e piena di contraddizioni, Caleb Lost dice che a Venezia ci sono varchi che si aprono su altri mondi e questo spiegherebbe molte antiche leggende sulle opera del diavolo in laguna!
Harlan sbarca poi in Sicilia con Dampyr 114, "La camera dello scirocco" di Giovanni Di Gregorio e Nicola Genzianella pubblicata nel settembre 2009. Di Gregorio è palermitano, e a lui è stata affidata la prima avventura di Harlan a Palermo. Lo sguardo che lo sceneggiatore getta sulla sua città ci offre prospettive interessanti: innanzitutto, la scelta di collocare l'origine della minaccia nei "qanat", caratteristiche gallerie sotterranee costruite durante la dominazione araba. Altra tipica struttura ipogea, e che dà il suo titolo a quest'avventura, è poi la "camera dello scirocco", una stanza sotterranea presente in molti antichi palazzi palermitani dove ci si rifugiava nelle estati afose, caratterizzate dall'arrivo, appunto, del caldo e umido vento di scirocco. In questa stanza dalle pareti di pietra, spesso in pianta circolare, le correnti d'aria fresca che davano sollievo agli oziosi spesso provenivano da pozzi profondi e dagli stessi "qanat". Infine, non poteva mancare l'Opera dei Pupi: una metafora abbastanza scoperta della vita palermitana e anche dell'intrigo condotto dal malvagio antagonista di questa storia, di cui però non diciamo altro, per non guastarvi il piacere della lettura.
La seconda avventura, del Maxi Dampyr 3, pubblicata nel corso dell'estate 2011, scritta da Alessandro Crippa e disegnata da Arturo Lozzi, ci porta in Salento durante "La notte della taranta". Ospite di Don Emanuele, Harlan indaga sui misteri del tarantismo, il morso della tarantola, che "possiede" i cosiddetti taranti e può essere esorcizzata solo col ritmo frenetico della pizzica o della taranta, una tradizione molto antica che risale alla fine del Quattrocento dopo Cristo, nata come rito pagano poi assorbito dal cristianesimo, che individuò nella figura di San Paolo, sopravvissuto al veleno di un serpente, il protettore dei Taranti. Ogni 29 giugno se ne tiene la processione dei taranti presso la chiesa di San Paolo.
Chiude questa prima raccolta del Grand Tour italiano di Harlan "Rosalinda delle zagare", una storia di Claudio Falco e Fabio Bartolini, pubblicata nel dicembre 2011. La cripta dei Cappuccini a Palermo esiste davvero, naturalmente, con le sue incredibili, inquietanti mummie. Lo sceneggiatore dell'albo, però, ha preso in prestito i connotati di due di esse per muovere il secondo soggiorno in Sicilia di Harlan.
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Re: DAMPYR vol.2
Dampyr n° 289 - Uscita: 03/04/2024
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Re: DAMPYR vol.2
Dampyr n° 290 in edicola dal 03/05/2024
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