DIABOLIK (II parte)
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Re: DIABOLIK (II parte)
da https://www.facebook.com/DiabolikUfficiale?locale=it_IT
L’INFILTRATO – Dietro le quinte di Enrico Lotti e Alessandro Mainardi
Gli sceneggiatori Enrico Lotti e Alessandro Mainardi ci raccontano alcune curiosità sulla lavorazione dell'inedito attualmente in edicola. Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima l'albo perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti.
Quindi se ancora non lo avete letto ma avete intenzione di farlo,
NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.
DI SOLITO SI INIZIA DA QUI… – Spesso, questa rubrica inizia con qualche riga che racconta quale fosse il titolo di lavorazione, titolo che non viene quasi mai ripreso in fase di definizione dell’albo ma che serve a noi internamente per capire subito di che cosa stiamo parlando.
Ebbene, questo titolo di lavorazione è stato il migliore di sempre: “Ginko pelato”.
E non servono altre spiegazioni.
In verità, un primissimo titolo di lavorazione era “Ginko pelato coi baffoni”, ma poi si è optato per quello più sobrio.
INVECE IL SOGGETTO È PARTITO DA QUI… – La trama di questa storia è nata da un’idea di Mario Gomboli che ha poi sviluppato assieme ad Andrea Pasini. Il nostro direttore, curando i fascicoli allegati alle uscite della collana Anastatika, si è reso conto che nella lunga storia editoriale di Diabolik lo abbiamo visto in più di un’occasione completamente pelato e abbiamo visto così perfino Eva, ma mai era successo con Ginko. Gomboli ha quindi iniziato a ragionare su quale motivo avrebbe potuto spingere l’ispettore a un simile cambiamento di look e così la storia ha cominciato a prendere forma. A questo punto nella serie manca solo Altea da mostrare rasata a zero, il direttore non ha ancora trovato l’espediente giusto ma dice che ci sta pensando.
A VOLTO COPERTO – In un primo tempo, durante la stesura del soggetto, Mario e Andrea avevano lasciato a volto scoperto tutti i membri del gruppo terrorista. Si sono però presto resi conto che la cosa poteva creare problemi. Infatti, già durante il primo scambio diamanti-gas nervino, Diabolik, nei panni del gemmologo di fiducia dei venditori, si sarebbe trovato faccia a faccia con uno dei terroristi che era identico a Ginko con i baffoni e senza capelli. Possibile che la cosa non gli avrebbe suscitato qualche sospetto? Un comodo cappuccio ha risolto la questione.
PROBLEMI DI SPAZIO – Tutti noi sappiamo che Diabolik è abilissimo a imitare le voci: quando prende le sembianze di qualcun altro, nessuno se ne accorge. Nemmeno i lettori più attenti.
Ma anche Ginko possiede questa abilità?
Poiché Ginko deve impersonare un altro agente, ci sembrava interessante, oltre a mettere in scena la sua trasformazione fisica, mostrare anche il suo addestramento: in particolare, avevamo pensato a una sequenza in cui, con davanti Mattia, il nostro ispettore provasse e riprovasse a imitare la sua voce. Passo dopo passo, avrebbe ottenuto un’imitazione perfetta: un po’ come la scena del film Diabolik (2021) dei Manetti Bros. quando Diabolik (Luca Marinelli) con un lettore a nastro ascolta e ripete per molte volte la voce del cameriere a cui deve sostituirsi.
Questa scena, però, non ha trovato spazio nell’albo perché non c’erano tavole disponibili. Per mitigare un po’ la sorpresa di vedere Ginko usare un’abilità in genere propria di Diabolik, allora, abbiamo fatto in modo che Mattia, l’agente infiltrato nella banda di criminali, fosse lì da non molto tempo e non avesse grandi rapporti con gli altri delinquenti al di fuori dell’orario di lavoro. Meno i cattivi conoscono l’infiltrato, più è facile che un nuovo infiltrato passi per il vecchio infiltrato senza sembrare un infiltrato.
IL PERSONAGGIO PIÙ DIFFICILE – Tra tutti i coprotagonisti di questo albo, il più complesso da inquadrare fisicamente è stato Monica Dumois, la potente e abile trafficante d’armi.
Dopo varie ipotesi, si è deciso insieme al disegnatore di rifarsi a un’attrice che piace molto a uno di noi due (come sempre, non vi diciamo chi dei due, sapendo di farvi passare intere notti insonni a rodervi dal dubbio): Annabeth Gish, una attrice americana del 1971; i suoi lavori più noti al cinema sono probabilmente “Wyatt Earp” (1994) e “Nixon - Gli intrighi del potere” (1995), mentre in televisione è apparsa in serie tv come “Succession” (2023), “CSI - Scena del crimine” (2011-2012), “Scandal” (2016), “Rizzoli & Isles” (2016) e “X-Files” (2001-2018)… ma sarà ricordata soprattutto per l’aiuto dato a questo nostro albo.
Gli sceneggiatori Enrico Lotti e Alessandro Mainardi ci raccontano alcune curiosità sulla lavorazione dell'inedito attualmente in edicola. Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima l'albo perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti.
Quindi se ancora non lo avete letto ma avete intenzione di farlo,
NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.
DI SOLITO SI INIZIA DA QUI… – Spesso, questa rubrica inizia con qualche riga che racconta quale fosse il titolo di lavorazione, titolo che non viene quasi mai ripreso in fase di definizione dell’albo ma che serve a noi internamente per capire subito di che cosa stiamo parlando.
Ebbene, questo titolo di lavorazione è stato il migliore di sempre: “Ginko pelato”.
E non servono altre spiegazioni.
In verità, un primissimo titolo di lavorazione era “Ginko pelato coi baffoni”, ma poi si è optato per quello più sobrio.
INVECE IL SOGGETTO È PARTITO DA QUI… – La trama di questa storia è nata da un’idea di Mario Gomboli che ha poi sviluppato assieme ad Andrea Pasini. Il nostro direttore, curando i fascicoli allegati alle uscite della collana Anastatika, si è reso conto che nella lunga storia editoriale di Diabolik lo abbiamo visto in più di un’occasione completamente pelato e abbiamo visto così perfino Eva, ma mai era successo con Ginko. Gomboli ha quindi iniziato a ragionare su quale motivo avrebbe potuto spingere l’ispettore a un simile cambiamento di look e così la storia ha cominciato a prendere forma. A questo punto nella serie manca solo Altea da mostrare rasata a zero, il direttore non ha ancora trovato l’espediente giusto ma dice che ci sta pensando.
A VOLTO COPERTO – In un primo tempo, durante la stesura del soggetto, Mario e Andrea avevano lasciato a volto scoperto tutti i membri del gruppo terrorista. Si sono però presto resi conto che la cosa poteva creare problemi. Infatti, già durante il primo scambio diamanti-gas nervino, Diabolik, nei panni del gemmologo di fiducia dei venditori, si sarebbe trovato faccia a faccia con uno dei terroristi che era identico a Ginko con i baffoni e senza capelli. Possibile che la cosa non gli avrebbe suscitato qualche sospetto? Un comodo cappuccio ha risolto la questione.
PROBLEMI DI SPAZIO – Tutti noi sappiamo che Diabolik è abilissimo a imitare le voci: quando prende le sembianze di qualcun altro, nessuno se ne accorge. Nemmeno i lettori più attenti.
Ma anche Ginko possiede questa abilità?
Poiché Ginko deve impersonare un altro agente, ci sembrava interessante, oltre a mettere in scena la sua trasformazione fisica, mostrare anche il suo addestramento: in particolare, avevamo pensato a una sequenza in cui, con davanti Mattia, il nostro ispettore provasse e riprovasse a imitare la sua voce. Passo dopo passo, avrebbe ottenuto un’imitazione perfetta: un po’ come la scena del film Diabolik (2021) dei Manetti Bros. quando Diabolik (Luca Marinelli) con un lettore a nastro ascolta e ripete per molte volte la voce del cameriere a cui deve sostituirsi.
Questa scena, però, non ha trovato spazio nell’albo perché non c’erano tavole disponibili. Per mitigare un po’ la sorpresa di vedere Ginko usare un’abilità in genere propria di Diabolik, allora, abbiamo fatto in modo che Mattia, l’agente infiltrato nella banda di criminali, fosse lì da non molto tempo e non avesse grandi rapporti con gli altri delinquenti al di fuori dell’orario di lavoro. Meno i cattivi conoscono l’infiltrato, più è facile che un nuovo infiltrato passi per il vecchio infiltrato senza sembrare un infiltrato.
IL PERSONAGGIO PIÙ DIFFICILE – Tra tutti i coprotagonisti di questo albo, il più complesso da inquadrare fisicamente è stato Monica Dumois, la potente e abile trafficante d’armi.
Dopo varie ipotesi, si è deciso insieme al disegnatore di rifarsi a un’attrice che piace molto a uno di noi due (come sempre, non vi diciamo chi dei due, sapendo di farvi passare intere notti insonni a rodervi dal dubbio): Annabeth Gish, una attrice americana del 1971; i suoi lavori più noti al cinema sono probabilmente “Wyatt Earp” (1994) e “Nixon - Gli intrighi del potere” (1995), mentre in televisione è apparsa in serie tv come “Succession” (2023), “CSI - Scena del crimine” (2011-2012), “Scandal” (2016), “Rizzoli & Isles” (2016) e “X-Files” (2001-2018)… ma sarà ricordata soprattutto per l’aiuto dato a questo nostro albo.
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Re: DIABOLIK (II parte)
da https://www.facebook.com/DiabolikUfficiale?locale=it_IT
LAVORI IN CORSO
Quali nuove avventure diabolike ci aspettano in edicola nei prossimi mesi? Diamogli un’occhiata assieme…
“L’uomo che non c’era” è il titolo dell’inedito di aprile in uscita tra pochi giorni. La “Stella di perle” è una collana molto amata da Eva che è scomparsa nei meandri del mercato nero tempo fa. Marco Sholl è un tagliatore di pietre sparito circa un anno fa, forse ucciso dalla criminalità organizzata, forse fuggito all’estero abbandonando la moglie Vera. Ai giorni nostri Diabolik scopre che Vera Sholl è appena entrata in possesso della “Stella di perle” e, per fare una sorpresa a Eva, vuole compiere da solo il furto. Ma dietro la scomparsa di Marco Sholl c’è più di quanto si possa immaginare… e il colpo che si appresta a fare Diabolik si dimostrerà molto meno semplice del previsto.
Disegni di Elia Bonetti. Sceneggiatura di Enrico Lotti e Alessandro Mainardi. Soggetto di Mario Gomboli e Andrea Pasini da un’idea di Thomas Pistoia.
Il 19 aprile è invece la data ufficiale di uscita del Grande Diabolik primaverile: “Lo scettro della discordia”. Una storia ambientata nel freddo Northstand in cui Diabolik ed Eva cercheranno di rubare la “Corona della regina madre”, uno dei tesori imperiali di quel Paese. Ma per riuscirci dovranno prima trovare un modo per superare i sistemi di sicurezza pensati da un abilissimo poliziotto: Ivan Rudenko, vecchia conoscenza di Diabolik. E dovranno anche battere sul tempo un abilissimo ladro: Ivan Rudenko, sempre lui. Sì, perché quell’uomo gioca da entrambi i lati della barricata ed è temibile sia come ispettore che come criminale.
Sceneggiatura di Tito Faraci, soggetto di Andrea Pasini e Mario Gomboli, matite di Giulia Francesca Massaglia e chine di Stefania Caretta (con un breve prologo di Giuseppe Palumbo e Gianfranco Giardina, matite e chine).
A completare l’albo, redazionali inediti e due storie brevi: “Colpo su due ruote” con testi di Faraci/Gomboli e disegni di Pierluigi Cerveglieri e “L’ultima offerta” con testi di Pasini/Finocchiaro e disegni di Elia Bonetti.
A maggio troveremo invece “La confraternita”, albo che vedrà l’esordio sulle pagine di Diabolik del disegnatore Giuseppe Candita. Mentre la sceneggiatura sarà di Rosalia Finocchiaro e Andrea Pasini su soggetto di Gomboli e Faraci.
Stefano Kraig è un industriale che fa parte di un ristretto gruppo di persone legate dall’intento di supportarsi reciprocamente. Una confraternita con regole ferree, grande potere e grandi risorse. Hanno infatti creato un fondo di emergenza, in diamanti, del valore di svariati milioni di euro. Ma se a Clerville qualcuno ha creato un fondo segreto in diamanti del valore di svariati milioni, è pensabile che Diabolik non sia molto interessato alla cosa? Ovviamente no, però Diabolik deve scoprire quali sono gli altri membri e, soprattutto, chi di loro custodisce i diamanti. E il fatto che Kraig sia sul punto di rompere i rapporti con i propri confratelli potrebbe essere un problema…
Spesso, tra Ginko e Diabolik si ha avuto l’impressione di assistere a delle vere e proprie partite a scacchi fatte di mosse e contromosse. Partite che non sempre sono state vinte dal Re del Terrore… questa volta però la posta in gioco è troppo alta per pensare che le cose possano andare così, visto che sono in gioco la libertà e forse persino la vita stessa di Eva Kant. Tutto questo lo leggeremo nell’albo “La pedina”, l’inedito in edicola dal primo giugno.
Sceneggiatura di Tito Faraci da un soggetto di Tito Faraci e Marcello Bondi. Matite di Sandro Giordano e chine di Jacopo Brandi.
Poi, nel corso di giugno, è prevista l’uscita dell’undicesimo volume della serie Diabolik Magnum, ma di questo ci sarà modo di parlare nel prossimo “lavori in corso”.
Quali nuove avventure diabolike ci aspettano in edicola nei prossimi mesi? Diamogli un’occhiata assieme…
“L’uomo che non c’era” è il titolo dell’inedito di aprile in uscita tra pochi giorni. La “Stella di perle” è una collana molto amata da Eva che è scomparsa nei meandri del mercato nero tempo fa. Marco Sholl è un tagliatore di pietre sparito circa un anno fa, forse ucciso dalla criminalità organizzata, forse fuggito all’estero abbandonando la moglie Vera. Ai giorni nostri Diabolik scopre che Vera Sholl è appena entrata in possesso della “Stella di perle” e, per fare una sorpresa a Eva, vuole compiere da solo il furto. Ma dietro la scomparsa di Marco Sholl c’è più di quanto si possa immaginare… e il colpo che si appresta a fare Diabolik si dimostrerà molto meno semplice del previsto.
Disegni di Elia Bonetti. Sceneggiatura di Enrico Lotti e Alessandro Mainardi. Soggetto di Mario Gomboli e Andrea Pasini da un’idea di Thomas Pistoia.
Il 19 aprile è invece la data ufficiale di uscita del Grande Diabolik primaverile: “Lo scettro della discordia”. Una storia ambientata nel freddo Northstand in cui Diabolik ed Eva cercheranno di rubare la “Corona della regina madre”, uno dei tesori imperiali di quel Paese. Ma per riuscirci dovranno prima trovare un modo per superare i sistemi di sicurezza pensati da un abilissimo poliziotto: Ivan Rudenko, vecchia conoscenza di Diabolik. E dovranno anche battere sul tempo un abilissimo ladro: Ivan Rudenko, sempre lui. Sì, perché quell’uomo gioca da entrambi i lati della barricata ed è temibile sia come ispettore che come criminale.
Sceneggiatura di Tito Faraci, soggetto di Andrea Pasini e Mario Gomboli, matite di Giulia Francesca Massaglia e chine di Stefania Caretta (con un breve prologo di Giuseppe Palumbo e Gianfranco Giardina, matite e chine).
A completare l’albo, redazionali inediti e due storie brevi: “Colpo su due ruote” con testi di Faraci/Gomboli e disegni di Pierluigi Cerveglieri e “L’ultima offerta” con testi di Pasini/Finocchiaro e disegni di Elia Bonetti.
A maggio troveremo invece “La confraternita”, albo che vedrà l’esordio sulle pagine di Diabolik del disegnatore Giuseppe Candita. Mentre la sceneggiatura sarà di Rosalia Finocchiaro e Andrea Pasini su soggetto di Gomboli e Faraci.
Stefano Kraig è un industriale che fa parte di un ristretto gruppo di persone legate dall’intento di supportarsi reciprocamente. Una confraternita con regole ferree, grande potere e grandi risorse. Hanno infatti creato un fondo di emergenza, in diamanti, del valore di svariati milioni di euro. Ma se a Clerville qualcuno ha creato un fondo segreto in diamanti del valore di svariati milioni, è pensabile che Diabolik non sia molto interessato alla cosa? Ovviamente no, però Diabolik deve scoprire quali sono gli altri membri e, soprattutto, chi di loro custodisce i diamanti. E il fatto che Kraig sia sul punto di rompere i rapporti con i propri confratelli potrebbe essere un problema…
Spesso, tra Ginko e Diabolik si ha avuto l’impressione di assistere a delle vere e proprie partite a scacchi fatte di mosse e contromosse. Partite che non sempre sono state vinte dal Re del Terrore… questa volta però la posta in gioco è troppo alta per pensare che le cose possano andare così, visto che sono in gioco la libertà e forse persino la vita stessa di Eva Kant. Tutto questo lo leggeremo nell’albo “La pedina”, l’inedito in edicola dal primo giugno.
Sceneggiatura di Tito Faraci da un soggetto di Tito Faraci e Marcello Bondi. Matite di Sandro Giordano e chine di Jacopo Brandi.
Poi, nel corso di giugno, è prevista l’uscita dell’undicesimo volume della serie Diabolik Magnum, ma di questo ci sarà modo di parlare nel prossimo “lavori in corso”.
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Re: DIABOLIK (II parte)
Il Grande Diabolik n° 1/2024 - USCITA: 19 Aprile 2024
"Lo scettro della discordia"
Un gioiello che riappare da un remoto passato. Un avversario che riappare da un recente passato. Due fattori strettamente collegati. Due geni del crimine con il medesimo obiettivo. Tanti momenti decisivi Per vincere o morire. In più: redazionali inediti e due storie brevi.
Copertina: Giulia Francesca Massaglia e Stefania Caretta - Colore in copertina: Stefania Caretta e Giulia Francesca Massaglia
Storia principale: Lo scettro della discordia
Soggetto: Andrea Pasini e Mario Gomboli - Sceneggiatura: Tito Faraci
Matite: Giulia F. Massaglia | prologo Giuseppe Palumbo - Chine: Stefania Caretta | prologo Gianfranco Giardina
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Storia breve: Colpo su due ruote
Soggetto: Mario Gomboli e Tito Faraci - Sceneggiatura: Tito Faraci
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Storia breve: L'ultima offerta
Soggetto: Andrea Pasini e Rosalia Finocchiaro - Sceneggiatura: Andrea Pasini e Rosalia Finocchiaro
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"Lo scettro della discordia"
Un gioiello che riappare da un remoto passato. Un avversario che riappare da un recente passato. Due fattori strettamente collegati. Due geni del crimine con il medesimo obiettivo. Tanti momenti decisivi Per vincere o morire. In più: redazionali inediti e due storie brevi.
Copertina: Giulia Francesca Massaglia e Stefania Caretta - Colore in copertina: Stefania Caretta e Giulia Francesca Massaglia
Storia principale: Lo scettro della discordia
Soggetto: Andrea Pasini e Mario Gomboli - Sceneggiatura: Tito Faraci
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Storia breve: Colpo su due ruote
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Storia breve: L'ultima offerta
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Re: DIABOLIK (II parte)
la copertina e la retro dell'Inedito di Diabolik in edicola a maggio.
LA CONFRATERNITA
Al liceo, cinque compagni si sono uniti in un indissolubile patto. Una confraternita ora sparsa per il mondo, formata da adulti potenti e, soprattutto, spropositatamente ricchi.
Soggetto: M. Gomboli, T. Faraci
Sceneggiatura: R. Finocchiaro, A. Pasini
Disegni: G. Candita
Retini: L. Vasco
Lettering: Inventario Bologna
Copertina: M. Buffagni
LA CONFRATERNITA
Al liceo, cinque compagni si sono uniti in un indissolubile patto. Una confraternita ora sparsa per il mondo, formata da adulti potenti e, soprattutto, spropositatamente ricchi.
Soggetto: M. Gomboli, T. Faraci
Sceneggiatura: R. Finocchiaro, A. Pasini
Disegni: G. Candita
Retini: L. Vasco
Lettering: Inventario Bologna
Copertina: M. Buffagni
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Re: DIABOLIK (II parte)
Da https://www.facebook.com/DiabolikUfficiale?locale=it_IT
L’UOMO CHE NON C’ERA: storia di una storia.
Il soggettista Andrea Pasini ci racconta come si è sviluppata la storia dell'inedito attualmente in edicola.
Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima l'albo perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti. Quindi se ancora non lo avete letto ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.
Il soggettista Andrea Pasini ci racconta come si è sviluppata la storia dell'inedito attualmente in edicola.
Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima l'albo perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti. Quindi se ancora non lo avete letto ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.
- Spoiler:
- Diabolik (in solitaria per fare una sorpresa a Eva) deve portare a termine un furto molto semplice: penetrare in una villa, aprire una cassaforte e portarsi via una collana che la sua compagna desidera tanto. Ma a metà colpo viene sorpreso e messo fuori combattimento da una presenza del tutto inattesa. Lui non poteva sapere che sotto la villa c’è un bunker dove vive, in auto reclusione, un uomo scomparso da tempo.
Sono questi gli elementi dell’incipit che ci ha proposto Thomas Pistoia da cui siamo partiti, Mario Gomboli e io, per sviluppare “L’uomo nel bunker” (questo il titolo di lavorazione della storia).
Per prima cosa ci siamo chiesti Marco Sholl (l’uomo nel bunker) chi fosse, perché fosse nel bunker e che cosa sperasse di ottenere dalla cattura di Diabolik. Sin da subito c’è piaciuta l’idea che fosse il marito, scomparso, della padrona di casa, che vivesse rintanato perché la malavita lo stava cercando e che vedesse nella cattura di Diabolik l’occasione per tornare a vivere, finalmente, fuori dal bunker.
Ci siamo quindi posti altre due domande: che tipo di rapporto ci fosse tra Marco e la moglie e come sperasse di ottenere la libertà grazie alla cattura di Diabolik. Entrambe le risposte dipendevano da come avremmo deciso di caratterizzarlo: ci sarebbe stato simpatico o antipatico?
La linea “antipatico” prevedeva che Marco avesse davvero fregato il boss malavitoso per cui lavorava e per lui Diabolik poteva essere una preziosa merce di scambio: lo avrebbe consegnato al boss e in cambio quello avrebbe tolto la taglia sulla sua testa. Con un Marco bastardo avremmo visto bene o un ottimo rapporto con sua moglie (sua complice in tutto e per tutto, bastarda pure lei) oppure lui non vedeva l’ora di liberarsene e quindi, una volta non più costretto a vivere nel bunker, l’avrebbe lasciata.
La linea opposta (quella che poi abbiamo scelto) vedeva invece Marco come un brav’uomo, che avrebbe quindi chiesto a Diabolik solo due maschere, per sé e la moglie, con i relativi documenti e nulla più. In quel caso, però, ci piaceva pensarlo come una vera vittima. Quindi non sarebbe stato lui a fregare la banda per cui lavorava ma la moglie, che poi aveva fatto cadere la colpa su di lui. Una volta che ci siamo decisi per questa direzione, c’è venuta anche l’idea di togliere di mezzo il boss: sarebbe stato ucciso dalla polizia poco dopo l’auto reclusione di Marco ma sua moglie, che a quel punto volevamo davvero cattiva, lo aveva lasciato marcire nel piccolo bunker per sfruttarne le capacità.
Poi, un pezzetto alla volta, abbiamo deciso tutto il resto: dal prologo in cui mostrare il colpo fallito di Diabolik un anno prima, all’inevitabile finalino con la terribile vendetta di Marco nei confronti della sua aguzzina.
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Re: DIABOLIK (II parte)
da https://www.facebook.com/DiabolikUfficiale?locale=it_IT
LAVORI IN CORSO
Con l’arrivo della bella stagione aumentano anche le letture diabolike. Da qualche giorno trovate in edicola “Lo scettro della discordia” il Grande Diabolik di aprile, con una storia in grande formato di 128 pagine, più due storie brevi da 16 pagine ciascuna, tutte inedite.
A giugno tornerà l’appuntamento col Diabolik Magnum e le sue centinaia di pagine a fumetti scelte e riproposte seguendo un tema comune. Mentre a luglio sarà il momento del Grande Diabolik estivo (di cui però parleremo diffusamente a partire dal prossimo mese). Il tutto senza trascurare la serie regolare che troviamo ogni primo del mese in edicola.
Ancora pochi giorni d’attesa e potrete leggere “La confraternita”. L’inedito di maggio vedrà Diabolik ed Eva alle prese col gruppo che dà il titolo all’albo. Nulla che abbia a che vedere con una confraternita religiosa, ma un ristretto gruppo di donne e uomini molto potenti e, soprattutto, molto ricchi. Cinque persone legate da un patto di aiuto reciproco che custodiscono un fondo in diamanti in caso di emergenza. Diamanti che sono entrati nel mirino del Re del Terrore che deve però scontrarsi con l’assoluta segretezza che circonda la persona a cui sono stati affidati e il luogo in cui sono conservati.
Ai disegni troveremo Giuseppe Candita, al suo debutto sulle pagine del “maledetto criminale”, mentre il soggetto sarà firmato da Mario Gomboli e Tito Faraci con sceneggiatura di Rosalia Finocchiaro e Andrea Pasini.
Il primo giugno è prevista l’uscita dell’albo della serie regolare “La pedina”, leggendolo è possibile che, col procedere della storia, possiate fare più di una ipotesi su chi sia la persona a cui si riferisce il titolo e chi sia a manovrarla. Una cosa però è certa, se c’è una pedina deve esserci un confronto tra due giocatori e sulla loro identità abbiamo pochi dubbi: sono Ginko e Diabolik. Per una volta la posta in gioco sarà più alta di un semplice bottino, per quanto di inestimabile valore, questa volta la posta in gioco sarà Eva Kant!
Disegni di Sandro Giordano (matite) e Jacopo Brandi (chine), sceneggiatura di Tito Faraci da un soggetto di Tito Faraci e Marcello Bondi.
Sempre a giugno, il 6 del mese, uscirà “Il giallo e il nero”, undicesimo volume della collana Diabolik Magnum il cui tema sarà il giallo classico, quello in cui il lettore, assieme ai protagonisti, deve scoprire chi è l’assassino.
Nelle avventure di Diabolik spesso sappiamo chi è il colpevole prima ancora che i crimini vengano commessi: il colpevole è lui!
Spesso ma non sempre. In una testata che ha come motto “il giallo a fumetti” sono infatti molte le storie che si rifanno ai classici del genere e in cui nel finale lo scoprire “chi è stato” è una sorpresa anche per Diabolik ed Eva. Che, a seconda dei casi, si troveranno a essere detective, potenziali vittime o sospettati, per una volta, ingiustamente.
“Il giallo e il nero” raccoglierà cinque di questi episodi scelti tra i più vari e sorprendenti. Inoltre, a completare il tutto, redazionali inediti e due storie brevi fuori serie (per un totale di 622 pagine a fumetti).
L’inedito di luglio s’intitolerà “In attesa di giustizia” e prenderà le mosse da un crimine avvenuto tempo fa, proprio uno di quei crimini che non sono opera di Diabolik. Un uomo, Edoardo Ross, uccide la moglie e ne occulta il corpo. Su di lui ci sono molti sospetti ma non c’è alcuna prova che sia avvenuto davvero un omicidio e la detective Dafne Collett, vecchia amica della donna scomparsa, non se ne dà pace. Farà tutto il possibile per provare la colpevolezza di Ross ma senza riuscirci.
Cinque anni dopo, Diabolik decide di sostituirsi a Ross per mettere a segno un furto ai suoi danni. All’apparenza è un colpo di tutto riposto, ma quella vecchia storia, che sembrava (letteralmente) morta e sepolta, sta solo aspettando il momento per tornare alla luce e sospettiamo che deciderà di farlo nel modo meno opportuno per i nostri protagonisti.
Sceneggiatura di Roberto Altariva da un soggetto di Andrea Pasini e Massimiliano Valentini. Disegni di Pierluigi Cerveglieri e Luigi Merati.
Poi, sempre a luglio, è prevista anche l’uscita del Grande Diabolik estivo. Uno Speciale che quest’anno sarà un po’ più speciale del solito. Ma di questo ci sarà modo di parlare nel prossimo “lavori in corso”.
Con l’arrivo della bella stagione aumentano anche le letture diabolike. Da qualche giorno trovate in edicola “Lo scettro della discordia” il Grande Diabolik di aprile, con una storia in grande formato di 128 pagine, più due storie brevi da 16 pagine ciascuna, tutte inedite.
A giugno tornerà l’appuntamento col Diabolik Magnum e le sue centinaia di pagine a fumetti scelte e riproposte seguendo un tema comune. Mentre a luglio sarà il momento del Grande Diabolik estivo (di cui però parleremo diffusamente a partire dal prossimo mese). Il tutto senza trascurare la serie regolare che troviamo ogni primo del mese in edicola.
Ancora pochi giorni d’attesa e potrete leggere “La confraternita”. L’inedito di maggio vedrà Diabolik ed Eva alle prese col gruppo che dà il titolo all’albo. Nulla che abbia a che vedere con una confraternita religiosa, ma un ristretto gruppo di donne e uomini molto potenti e, soprattutto, molto ricchi. Cinque persone legate da un patto di aiuto reciproco che custodiscono un fondo in diamanti in caso di emergenza. Diamanti che sono entrati nel mirino del Re del Terrore che deve però scontrarsi con l’assoluta segretezza che circonda la persona a cui sono stati affidati e il luogo in cui sono conservati.
Ai disegni troveremo Giuseppe Candita, al suo debutto sulle pagine del “maledetto criminale”, mentre il soggetto sarà firmato da Mario Gomboli e Tito Faraci con sceneggiatura di Rosalia Finocchiaro e Andrea Pasini.
Il primo giugno è prevista l’uscita dell’albo della serie regolare “La pedina”, leggendolo è possibile che, col procedere della storia, possiate fare più di una ipotesi su chi sia la persona a cui si riferisce il titolo e chi sia a manovrarla. Una cosa però è certa, se c’è una pedina deve esserci un confronto tra due giocatori e sulla loro identità abbiamo pochi dubbi: sono Ginko e Diabolik. Per una volta la posta in gioco sarà più alta di un semplice bottino, per quanto di inestimabile valore, questa volta la posta in gioco sarà Eva Kant!
Disegni di Sandro Giordano (matite) e Jacopo Brandi (chine), sceneggiatura di Tito Faraci da un soggetto di Tito Faraci e Marcello Bondi.
Sempre a giugno, il 6 del mese, uscirà “Il giallo e il nero”, undicesimo volume della collana Diabolik Magnum il cui tema sarà il giallo classico, quello in cui il lettore, assieme ai protagonisti, deve scoprire chi è l’assassino.
Nelle avventure di Diabolik spesso sappiamo chi è il colpevole prima ancora che i crimini vengano commessi: il colpevole è lui!
Spesso ma non sempre. In una testata che ha come motto “il giallo a fumetti” sono infatti molte le storie che si rifanno ai classici del genere e in cui nel finale lo scoprire “chi è stato” è una sorpresa anche per Diabolik ed Eva. Che, a seconda dei casi, si troveranno a essere detective, potenziali vittime o sospettati, per una volta, ingiustamente.
“Il giallo e il nero” raccoglierà cinque di questi episodi scelti tra i più vari e sorprendenti. Inoltre, a completare il tutto, redazionali inediti e due storie brevi fuori serie (per un totale di 622 pagine a fumetti).
L’inedito di luglio s’intitolerà “In attesa di giustizia” e prenderà le mosse da un crimine avvenuto tempo fa, proprio uno di quei crimini che non sono opera di Diabolik. Un uomo, Edoardo Ross, uccide la moglie e ne occulta il corpo. Su di lui ci sono molti sospetti ma non c’è alcuna prova che sia avvenuto davvero un omicidio e la detective Dafne Collett, vecchia amica della donna scomparsa, non se ne dà pace. Farà tutto il possibile per provare la colpevolezza di Ross ma senza riuscirci.
Cinque anni dopo, Diabolik decide di sostituirsi a Ross per mettere a segno un furto ai suoi danni. All’apparenza è un colpo di tutto riposto, ma quella vecchia storia, che sembrava (letteralmente) morta e sepolta, sta solo aspettando il momento per tornare alla luce e sospettiamo che deciderà di farlo nel modo meno opportuno per i nostri protagonisti.
Sceneggiatura di Roberto Altariva da un soggetto di Andrea Pasini e Massimiliano Valentini. Disegni di Pierluigi Cerveglieri e Luigi Merati.
Poi, sempre a luglio, è prevista anche l’uscita del Grande Diabolik estivo. Uno Speciale che quest’anno sarà un po’ più speciale del solito. Ma di questo ci sarà modo di parlare nel prossimo “lavori in corso”.
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