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Messaggio Da doctorZeta Sab 23 Mag 2020, 08:14


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Messaggio Da doctorZeta Dom 24 Mag 2020, 18:58

La mia nuova ossessione, un po' più rilassante   stella2

https://www.facebook.com/1640651546184685/posts/2550524205197410/

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Messaggio Da natural killer Dom 24 Mag 2020, 19:06

Qualcuno ha provato questo?

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Messaggio Da doctorZeta Dom 24 Mag 2020, 20:17

No, mi manca... per il momento

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Messaggio Da doctorZeta Sab 30 Mag 2020, 23:28

Sta per partire il più grande torneo di Valorant!!!

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Messaggio Da doctorZeta Dom 31 Mag 2020, 19:48


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Messaggio Da doctorZeta Dom 31 Mag 2020, 20:02


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Messaggio Da doctorZeta Lun 13 Lug 2020, 15:40


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Messaggio Da doctorZeta Mar 08 Set 2020, 19:53

Captain Tsubasa: Rise of New Champions – Recensione

La modalità Storia del gioco, chiamata “Il Viaggio“, ci farà ripercorrere l’avventura di Tsubasa Ozora (Holly) e della Nankatsu alla ricerca del terzo titolo nazionale durante il periodo delle scuole medie. Il mitico portiere Genzo Wakabayashi (Benji) è partito per la Germania per fare esperienza, mentre l’altro membro della Coppia d’Oro della Nankatsu Taro Misaki (Tom Becker) ha fatto perdere le sue tracce. L’obbiettivo del numero 10 della Nankatsu però è sempre lo stesso: diventare un calciatore professionista dimostrando costantemente di essere il migliore. Riuscirà Tsubasa a superare il temibile Hyuga (Mark Lenders) e tutti gli altri enfant prodige del Giappone aggiudicandosi il terzo storico titolo nazionale? Infine riuscirà a raggiungere Roberto Hongo (Sedinho) in Brasile per coltivare il suo sogno?

Esiste però un’altra modalità ne “Il Viaggio”: si tratta della “New Hero“. In questa modalità potrete creare il vostro personalissimo personaggio e partecipare alle emozionanti partite che prendono spunto dalla saga di Captain Tsubasa!
Dopo aver creato il vostro giocatore, dovrete scegliere una tra le scuole medie proposte e iniziare così il vostro cammino fino a rappresentare il Giappone!

Partiamo con l’idea che deve sempre accompagnarvi durante tutto il gioco: Captain Tsubasa non è un simulatore di calcio. D’altro canto, non lo è nemmeno il manga/anime. Per questo chi si aspettava un gioco comparabile a FIFA o PES rimarrà probabilmente deluso. Dopo aver fatto questa doverosa precisazione, addentriamoci nell’analisi del gameplay.

La storia del terzo anno delle medie di Tsubasa è suggerita per fare esperienza all’interno del gioco. Infatti i vari match sono intervallati da tutorial che risultano molto utili per capire meglio le dinamiche delle partite. Anche le partite hanno difficoltà crescente, il tutto per permettere al giocatore di prendere dimestichezza con i controlli.

Sì, perché proprio quella vi servirà per abituarvi al gioco: la dimestichezza. Il gameplay di Captain Tsubasa: Rise of New Champions, seppur semplificato all’osso, risulta essere molto frenetico ed i vostri tempi di reazione avranno un ruolo fondamentale durante i match. Dimenticate completamente azioni articolate, cambi di gioco o giocate di fino. Qui l’unico obbiettivo sarà prendere palla ed andare quanto più velocemente possibile in porta. Inoltre la totale assenza dei calci di punizione e dei falli rende tutto ancora più rapido, a discapito però del “realismo” della partita. Vi avevamo avvisato che non si trattava di un simulatore…

I comandi sono semplificati ed il tutto si ridurrà all’utilizzo di pochi tasti: il passaggio, il tiro e i due tasti per il contrasto/smarcamento. Il passaggio filtrante ed il cross risultano essere spesso superflui. Inoltre il modo con il quale si contrasta un avversario si riduce ad uno scontro casuale basato sul tasto utilizzato.

Come accennato prima, avrete due tasti che, in fase offensiva, vi permetteranno di scartare l’avversario in due modi differenti, mentre in fase difensiva di contrastarlo in due modi diversi. Per superare un avversario basterà scartarlo con il tasto opposto a quello che lui ha utilizzato per contrastarvi e viceversa. Tutto qui: niente posizione, niente direzione, niente di niente. Semplicemente due tasti. Questo ovviamente rende il gameplay ancora più semplice e dinamico, ma tutto sommato risulta spesso frustrante perdere 4 o 5 contrasti di fila avendo solo il 50% di possibilità di riuscita.

Ogni giocatore inoltre ha il proprio livello di stamina. Per i giocatori di movimento questo si riduce compiendo mosse speciali (contrasti vinti o persi, tiri o passaggi speciali, attacchi combinati). Il portiere invece la ridurrà in base ai tiri ricevuti. Per segnare perciò dovrete ridurre il più possibile la stamina del portiere fino a quando non riuscirete a segnare.

Sfortunatamente però fare goal con un tiro “normale” è praticamente impossibile. Infatti, da qualsiasi direzione arrivi il tiro, il portiere troverà quasi sempre un modo per prenderla. L’unica alternativa è quella di eseguire un tiro speciale oppure una mossa speciale (come ad esempio vincere un duello aereo con un minigame). Questo dettaglio richiama moltissimo le dinamiche del celebre manga/anime ma a volte (soprattutto con i giocatori meno capaci) risulta complicato segnare anche così. Insomma, dovrete abituarvi un po’ alle dinamiche di questo titolo prima di goderne a pieno la qualità. E ricordate sempre: non è un simulatore di calcio!

In Captain Tsubasa: Rise of New Champions, oltre alle classiche modalità offline, è presente anche una modalità online che vi permetterà di sfidare giocatori di tutto il mondo. La modalità “Versus Online” infatti vi permetterà di creare la vostra personalissima squadra e competere in sfide che vi faranno progredire nella classifica mondiale.

Del vostro team potrete gestire praticamente tutto: potrete cambiarne il nome, il logo, il colore, le divise in casa ed in trasferta ed addirittura la rosa. In Captain Tsubasa potrete creare il team dei vostri sogni con i vostri giocatori preferiti e sfidare online gli avversarsi. Vedrete comunque che avere un team fortissimo non equivale a vincere. Il matchmaking infatti è stato sviluppato abbastanza bene, perciò troverete sempre degli avversari all’incirca del vostro livello, sia in termini di overall della squadra sia per quanto riguarda la vostra posizione nella classifica globale.

Non solo: una volta terminata la modalità “Il Viaggio: New Hero“, avrete la possibilità di aggiungere il vostro personalissimo giocatore alla vostra squadra! Questo dettaglio è stato molto apprezzato, in quanto lo sviluppo del giocatore è abbastanza differente per tutti. Ognuno di noi infatti durante la modalità “Il Viaggio: New Hero”, dopo aver deciso il ruolo del proprio giocatore, potrà deciderne le tecniche da imparare e come spendere i punti esperienza per migliorare le cinque categorie in maniera del tutto autonoma. Questo garantisce un potenziale numero di combinazioni infinite, dando al vostro giocatore quel senso di unicità tipico dei protagonisti della serie.

Captain Tsubasa: Rise of New Champions ha molto in comune con gli ultimi titoli della BANDAI Namco basati sui famosi manga/anime giapponesi (come ad esempio Dragon Ball Z: Kakarot). Una cosa che ci ha colpiti particolarmente sono state le riproduzioni delle mosse speciali dei singoli giocatori. Queste animazioni, assieme poi alle animazioni dei dribbling, dei contrasti e dei minigame durante la partita, sono sicuramente il fiore all’occhiello del titolo. Chi ha provato il Tiro della Tigre di Hyuga o il Tiro Guidato di Tsubasa almeno una volta da bambino non potrà non resistere alle animazioni fantastiche che vi faranno riaffiorare sicuramente piacevoli ricordi.

Tuttavia, Captain Tsubasa: Rise of New Champions soffre anche di alcuni difetti. Per prima cosa, alcuni video spesso tendono a perdere risoluzione o sembrare sfocati. Per di più la parte legata alla lore delle varie modalità è spesso eccessiva, con dialoghi che arrivano a superare anche i 10 minuti se lasciati proseguire in automatico. Certo, si possono saltare per passare immediatamente all’azione, ma spesso si tende a perdere dei dettagli che poi faranno capolino più avanti all’interno della modalità “Il Viaggio”.

Inoltre, il gioco è anche affetto da alcuni bug piuttosto evidenti. Il primo risulta essere la compenetrazione eccessiva dei corpi dei giocatori, specialmente durante i minigame dei contrasti aerei. Il secondo è quasi drammatico: per un paio di volte il gioco durante gli interminabili dialoghi è andato addirittura in crash, costringendoci a ricominciare da capo un match nel peggiore dei casi. Crediamo che questo problema verrà risolto con una patch correttiva a breve, ma al momento è un punto a sfavore del titolo.

Il comparto audio invece risulta ben fatto. I dialoghi, le voci dei giocatori e il calore degli stadi vi riporteranno di sicuro all’interno del mondo di Captain Tsubasa (anche se fa ancora strano vedere spalti gremiti per delle partite delle scuole medie, ma ovviamente questo non dipende dal gioco…).

Ultima nota rivedibile riguarda le modalità di gioco: troppo poche e/o troppo ripetitive. Oggettivamente, le modalità di gioco sono circa 6 considerando anche i match di esibizione classici. Inoltre, nella modalità “Il Viaggio”, il 90% del gioco si ridurrà al giocare la partita. Capiamo che trattandosi di un gioco dedicato ad un manga ci si poteva discostare poco dal gioco, ma ad esempio un’idea poteva essere quella di riproporre la modalità “Il Viaggio” non solo per Tsubasa. Ad esempio, poteva esserci anche per Hyuga, per Misugi o per altri protagonisti della serie. Un’altra soluzione invece poteva essere quella di prevedere di piccoli minigiochi tra una partita e l’altra che andassero a ripercorrere la storia di Captain Tsubasa. Insomma, con un po’ più di fantasia poteva nascere davvero un bel titolo.

In generale, Captain Tsubasa: Rise of New Champions è un titolo gradevole e che vi terrà compagnia durante i pomeriggi con gli amici facendovi rivivere alcune emozioni che gli appassionati hanno provato seguendo la serie. Proprio per questo, il titolo è difficilmente apprezzabile da chi non conosce la serie: tutto il gioco ruota ovviamente attorno ai dettagli visti o letti. Crediamo quindi che la trasposizione del titolo su console sia parzialmente riuscita, in attesa di scoprire eventuali DLC oppure un sequel sulle next-gen.


https://www.nerdpool.it/2020/09/08/captain-tsubasa-rise-of-new-champions-recensione/

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Messaggio Da doctorZeta Gio 10 Set 2020, 07:00

Ubisoft si erge in questo 2020 pieno di rinvii con un annuncio che inverte le tendenze: Assassin’s Creed Valhalla uscirà in anticipo il 10 novembre. L’anticipo è dovuto al recente annuncio della data di uscita di Xbox Series S ed X, così che il titolo faccia parte della line-up di lancio. Ovviamente non uscirà solo per le console Microsoft, ma vedremo Assassin’s Creed Valhalla anche su PlayStation 4, PC e Google Stadia sempre il 10 novembre. Ancora non si hanno informazioni, invece, sull’eventuale uscita su PS5. D’altronde non abbiamo ancora una data di uscita per la console stessa. Oltre a questo annuncio, Ubisoft conferma che sulla potente Xbox Series X il titolo girerà in 4K ed a 60 frame al secondo, oltre a supportare HDR e Smart Delivery. A maggio la casa francese si era detta dubbiosa sul possibile framerate che il gioco avrebbe avuto sulla nuova Xbox, ma evidentemente i test sull’hardware hanno dato i risultati sperati.

https://www.nerdpool.it/2020/09/09/assassins-creed-valhalla-60-fps-e-4k-su-xbox-series-x/

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Messaggio Da doctorZeta Gio 10 Set 2020, 13:19

La storia di Prince of Persia
 
https://youtu.be/uigpZyd469I

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Messaggio Da doctorZeta Gio 10 Set 2020, 14:38

MARVEL'S AVENGERS: PROMOSSO O BOCCIATO? La Recensione

https://www.youtube.com/watch?v=Vof8CChcW5M

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Messaggio Da doctorZeta Lun 14 Set 2020, 23:32

Surgeon Simulator 2: la recensione!

Surgeon Simulator 2: se il nome vi ricorda la miriade di video usciti su YouTube nel 2013, sapete di cosa tratterà questo titolo dal grande potenziale di Bossa Studios. Uscito in esclusiva PC su Epic Games Store, ecco la nostra recensione!

Il lavoro del chirurgo

Il primo capitolo ci aveva già messo nei panni di un volenteroso chirurgo che doveva operare il povero Bob, sfruttando bisturi, siringhe, accette, trapani e all’occorrenza anche martelli. Surgeon Simulator 2 non fa eccezione ed anzi, costruisce l’intera storia proprio intorno alla “clinica” nella quale ci formeremo prima di operare.

Infatti, oltre alla classica partita rapida, questa volta sarà presente anche una modalità Storia! L’interessante vicenda ci vedrà alle prese con varie operazioni guidati da una misteriosa voce, il tutto condito da strani avvenimenti che avverranno intorno a noi.

Lo stile narrativo ricorda fortemente Portal, celebre titolo di Valve a cui Bossa Studios fa più di un occhiolino.

Concludendo i livelli con determinate condizioni, inoltre, è possibile modificare l’aspetto del nostro aitante dottore per renderlo unico in tutta la sua gloria.

La clinica

L’espediente narrativo di ambientare il gioco nella clinica, è un ottimo modo per presentare la nuova struttura dei livelli di Surgeon Simulator 2. Ora è possibile spostarsi, abbassarsi e saltare per risolvere gli enigmi ed avanzare nel livello.

Infatti è stata inserita una componente da puzzle game all’interno del titolo per poter ottenere braccia, gambe, polmoni e tutto il necessario per eseguire le nostre operazioni.

Pulsanti, leve, porte nascoste e ceste, che per essere attivate richiederanno parti del corpo del paziente, sono solo alcuni dei componenti che si trovano nei livelli e con cui bisogna confrontarsi per concludere l’operazione.

Editor dei livelli

I giocatori più fantasiosi possono avventurarsi nella modalità di creazione dei livelli, dove è possibile creare le stanze con i folli enigmi. Tutta la community può infatti giocare i livelli creati dagli altri giocatori, scelta molto interessante dal punto di vista della longevità del titolo.

Un chirurgo, due chirurghi.

Il multiplayer entra di prepotenza in questo gioco come una ventata di aria fresca, però con non pochi problemi.

Sulla carta la novità sembra molto interessante, soprattutto perché è possibile collaborare per risolvere gli enigmi che, a volte, perdono molto se giocati da soli. Inoltre, potendo “operare” tutti contemporaneamente, si aggiunge un livello di organizzazione e coordinazione che il primo Surgeon Simulator non aveva.

I problemi arrivano quando il sistema di matchmaking non riesce ad unire i giocatori, quindi si finisce a giocare quasi sempre da soli, incapaci di sfruttare le potenzialità del titolo. Gli stessi livelli più avanzati hanno una struttura decisamente pensata per multipli giocatori, quindi quando dopo i 60 secondi di attesa si entra da soli in un livello non può non venire il dubbio che ci sia qualche difetto.

Quando si riesce a giocare insieme, invece, emergono problemi di net-coding. Personaggi che si teletrasportano e incapacità di movimenti precisi condannano questo multiplayer a donare più frustazione che divertimento.

Considerazioni finali

Il primo titolo del 2013 aveva una chiara identità, ma con questo Surgeon Simulator 2, Bossa Studios ha deciso di stravorgerla. Questo è, nel complesso, decisamente positivo, dato che se non avessero spinto in una direzione diversa il risultato sarebbe stato una macchietta del successo di sette anni fa.

L’aggiunta di una storia (nulla di eccezionale ma godibile) spinge almeno a concludere i livelli di trama. Anche l’idea di modificare il chirurgo tramite sfide in ogni stage risulta azzeccata, in un titolo che vuole essere un po’ più attento ai dettagli.

Il problema principale risulta il multigiocatore, sul quale l’intero gioco si basa, o quantomento cerca di integrarlo. Peccato, perché avrebbe dato quel guizzo in più ad un titolo decisamente divertente.


https://www.nerdpool.it/2020/09/14/surgeon-simulator-2-la-nostra-recensione/

stella2 stella2 stella2

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Messaggio Da doctorZeta Mar 15 Set 2020, 22:11

eFootball PES 2021 Season Update disponibile da oggi!

Konami Digital Entertainment B.V. ha annunciato oggi che eFootball PES 2021 SEASON UPDATE è disponibile da oggi per PlayStation 4, Xbox One e PC Steam nei formati fisici e digitali.

eFootball PES 2021 SEASON UPDATE (PES 2021) è un videogioco standalone che include tutte le apprezzate caratteristiche di eFootball PES 2020, vincitore del premio “Best Sports Game” all’E3 2019, e ulteriori contenuti di gioco. Oltre agli aggiornamenti di giocatori e squadre, eFootball PES 2021 SEASON UPDATE includerà in esclusiva anche la modalità UEFA EURO 2020 e i suoi contenuti dedicati, in anteprima rispetto alla programmazione del torneo reale (posticipato al 2021).

Tutta colpa del Covid-19…

A causa dei ritardi con cui si sono conclusi diversi campionati, alcune leghe e licenze verranno aggiornate tramite una patch al day-one; altre leghe e licenze verranno aggiornate successivamente mediante un Data Pack disponibile per il download dopo il lancio. Per ulteriori informazioni, potete visitare il sito ufficiale alla sezione dedicata.

La Standard Edition di eFootball PES 2021 SEASON UPDATE (disponibile nei formati fisici e digitale) è caratterizzata da una storica copertina che raffigura quattro ambasciatori di eFootball PES di questa stagione: Lionel Messi, Cristiano Ronaldo, Marcus Rashford e Alphonso Davies.

Tutti e quattro gli ambasciatori sono inclusi anche nelle nuove Club Edition di eFootball PES 2021 SEASON UPDATE (disponibili solo in formato digitale al prezzo di €34.99). Ognuna delle cinque Club Edition include un giocatore della serie Momenti Gloriosi, la squadra myClub completa e molto altro ancora.

I possessori di PES 2020 o di PES 2020 LITE potranno ottenere, entro il 29 ottobre 2020, uno sconto del 20% per l’acquisto di una delle Club Edition mediante la funzione dedicata inclusa nel gioco.


https://www.nerdpool.it/2020/09/15/efootball-pes-2021-season-update-disponibile-da-oggi/

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Messaggio Da doctorZeta Sab 19 Set 2020, 23:20

Playstation 5 prenotata  @ @ @

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Messaggio Da doctorZeta Mer 23 Set 2020, 20:32

Remothered: Broken Porcelain uscirà in anticipo!

Con una mossa a sorpresa, quando manca solo un mese all’uscita di Remothered: Broken Porcelain, prevista per il 20 ottobre, il distributore indipendente Modus Games ha stupito tutti. Annuncio di oggi: il sequel horror Remothered: Broken Porcelain sarà disponibile al partire dal 13 ottobre, una settimana in anticipo, nell’anno dei rinvii. Un vivissimo plauso!

Una storia dagli oscuri connotati…

In arrivo su PlayStation 4, Xbox One e PC al prezzo di €29,99 e su Nintendo Switch per €34,99, Remothered: Broken Porcelain è il capitolo successivo dell’acclamato Remothered: Tormented Fathers. Grazie alle nuove meccaniche di gioco e a nuovi elementi narrativi, riuscirà a terrorizzare anche i giocatori più coraggiosi. Diretto da Chris Darril di Darril Arts e sviluppato da Stormind Games, Remothered: Broken Porcelain riprende elementi dal primo capitolo e immerge fan vecchi e nuovi in un’esperienza terrorizzante, incentrata sugli eventi misteriosi che hanno luogo nell’Ashmann Inn.
 
“È un mese incredibilmente attivo per i giochi, soprattutto quelli horror“, ha detto Shane Bierwith, Vicepresidente del marketing globale di Modus. “Anche se anticipare un’uscita è una cosa insolita, vogliamo permettere ai fan dell’orrore di mettere le mani su Broken Porcelain prima, così avranno più tempo per divertirsi con tutti i giochi favolosi in uscita intorno a Halloween“.

Remothered: Broken Porcelain è sia un prequel che un sequel del suo predecessore. Anche se gli amanti dell’horror potranno esplorare una settimana prima i suoi enigmi appassionanti, probabilmente l’esperienza li tormenterà molto a lungo dopo aver terminato il gioco.

https://www.nerdpool.it/2020/09/23/remothered-broken-porcelain-uscira-in-anticipo/


L’inizio del viaggio ansiogeno

I ragazzi di Stormind Games decidono di catapultarci subito in una situazione di forte tensione, chiusi in una stanzetta tenebrosa, intrappolati senza vie di fuga, fronteggiando un’inarrestabile figura incappucciata con un esito poco piacevole. Poco dopo, capiremo di trovarci nell’Ashmann Inn, impersonando la giovane Jennifer; la fanciulla è la protagonista del gioco, da poco espulsa da un collegio privato e assunta come domestica da Stefano Ashmann, erede di una famiglia aristocratica caduta in disgrazia.

L’hotel risulta fin troppo tranquillo e privo di persone, con uno stile arcaico e inquietante, ricordando l’Overlook Hotel di Shining. Vengono introdotti personaggi come Andrea, governante all’apparenza amichevole ma che si rivelerà tutt’altro, o ancora Linn, migliore amica di Jennifer; Linn è apparentemente colpevole di aver tradito la fiducia di Jen in seguito a un non meglio specificato incidente, ed attenzione a questo dettaglio. Dopo varie sequenze cinematografiche, Jennifer avverte il pericolo della figura incappucciata che la perseguita, decidendo cosi di scappare dall’hotel. Andrea, però, si trasforma improvvisamente in un essere disgustoso, con liquami simili a catrame misto ad insetti sparsi sul volto, pronta a fermarci con le brutte maniere.

Il gatto e il topo

Da qui parte il gameplay di Remothered: Broken Porcelain e, proprio come il predecessore, risulta un gioco fortemente stealth. Ogni singolo movimento brusco verrà notato da Andrea (forse fin troppo accurato) pronta a rincorrerci e a ferirci a forbiciate. Durante il gioco ci saranno parecchi inseguimenti col cuore in gola, risultando una continua “caccia al topo”, e noi faremo la parte della preda. Saranno presenti mobili e armadi dove nasconderci per scampare dalla furia di Andrea, in modo da far perdere le nostre tracce e iniziare ad esplorare le varie stanze dell’hotel.

In questo capitolo è stato introdotto anche un sistema di copertura, aumentando le varianti per seminare il nemico, non limitandoci solo a nascondersi nel primo stanzino a portata di mano.

Nel gioco saranno presenti vari oggetti da raccogliere e con un sistema di crafting, potremo realizzare armi da taglio per difenderci quando saremo aggrediti, oppure trappole per stordire il nemico, guadagnando qualche minuto prezioso. Sarà davvero importante esplorare ogni singolo angolo dell’hotel, dato che dovremo affrontare rompicapo di ogni tipo, con l’oggetto chiave di turno da trovare, il codice della combinazione da scoprire e cosi via. I puzzle risultano ben fatti e variegati, alternando bene le fasi d’inseguimento frenetico e i momenti dove usare la materia grigia, accompagnati sempre dall’ansia del pericolo dietro l’angolo.

Il gioco è pensato per trasmettere un costante senso di urgenza al giocatore, riuscendo a rendere ogni semplice azione una sfida contro l’ansia; questa caratteristica ludica rende il titolo unico, mescolando perfettamente l’atmosfera con il gameplay del gioco.

Un hotel da “ristrutturare”

Allo stato attuale, tecnicamente il titolo risulta altalenante, seppur con un’ottima realizzazione degli ambienti, si sentono i limiti imposti da un prodotto indipendente. Alcuni modelli sono poco curati, con animazioni ogni tanto scattose e poco naturali, partendo dalla treccia della nostra protagonista, che va spesso per la sua strada.

Non mancano problemi anche nella gestione della telecamera, difficile da controllare ed ingestibile in determinati momenti, per non parlare dell’interfaccia utente, poco chiara e non sempre efficace.

Questi difetti risultano già noti al team, che punta a risolverli entro il 13 ottobre, data di lancio del gioco. Non tutta la parte tecnica risulta negativa, infatti il sonoro è davvero caratteristico e incalza a pennello l’atmosfera cupa del gioco. Anche graficamente c’è un grosso salto avanti rispetto al primo capitolo, sia per quanto riguarda le espressioni facciali ma anche per i dettagli presenti nelle singole stanze, facendo risaltare ulteriormente l’inquietante desolazione dell’hotel.

Remothered: Broken Porcelain è una buona premessa per un futuro cult

Dopo aver concluso la demo (di circa due ore), possiamo dirvi che Remothered: Broken Porcelain ci ha lasciati con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Ricreando perfettamente la tensione da survival horror, Broken Porcelain inquieta senza l’utilizzo degli ormai datati jumpscare per spaventare il giocatore. L’atmosfera la fa da padrona, proprio come per il primo capitolo, con miglioramenti nel gameplay e nella grafica, accompagnato da una storia ancora poco chiara ma che sembra promettente, sicuramente ricca di colpi di scena. Non ci resta che attendere l’uscita completa del gioco per scoprire di più, in modo da valutare il titolo nella sua interezza.

https://www.nerdpool.it/2020/09/23/remothered-broken-porcelain-provato-in-anteprima/

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Messaggio Da doctorZeta Gio 24 Set 2020, 14:52

Crash Bandicoot 4: It’s About Time – nuovo Gameplay Launch Trailer

https://youtu.be/8z4dGrGsaFs

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Messaggio Da doctorZeta Gio 24 Set 2020, 15:04

Paradise Killer Recensione (NSW), Vacanza investigativa

L’investigazione, intesa come ricerca minuziosa della verità, affonda le sue radici nell’analisi di dati fisici e astratti e nell’interrogazione degli attori coinvolti che possono contribuire alla ricostruzione dei fatti. Nell’ambito dell’intrattenimento digitale, non sorprende che questi particolari presupposti siano stati facilmente tradotti in avventure interattive esenti da vincoli creativi che ne limitassero la contestualizzazione e la softco indipendente inglese Kaizen Games ha saputo trarre vantaggio da questa emancipazione, esprimendo tutta la sua personalità attraverso lo sviluppo di Paradise Killer: un videogioco di investigazione dai tratti tipici delle visual novel, inserita all’interno di un open world che ne favorisse spontaneamente l’esplorazione e caratterizzato da uno stile e da un concept estremamente peculiari.

Come spesso accade, anche in questo caso assistiamo al tentativo di due veterani dell’industria videoludica (complici, per altro, dello sviluppo del survival-horror Until Dawn, rilasciato con discreto successo nel 2015) di perseguire un’affermazione più individuale e svincolata dalle barriere espressive naturalmente imposte dalle grandi collaborazioni generate dai progetti che aspirano alla classificazione AAA.

Per mezzo del loro personale disegno e attraverso l’indipendenza, infatti, Oli Clarke Smith e Phil Crabtree mirano a riprodurre una condizione di libertà che finisce col ricoprire contemporaneamente il ruolo di causa e di effetto e che trova la sua espressione nella possibilità di esplorare liberamente l’area di gioco e di compiere scelte su svariati livelli senza tracciare un percorso più giusto di un altro.

La politica del Paradiso

Sono passati più di 3 milioni di giorni dal momento in cui l’investigatrice Lady Love Dies, protagonista della nostra avventura, fu esiliata lontano da Paradise: un’isola artificiale ed empirea giunta alla sua venticinquesima sequenza e perfezionata da un gruppo di visionari riuniti in un Consiglio guidato dal leader Monserrat. Le ragioni per le quali è stato autorizzato il suo ritorno coincidono con le indagini avviate nel tentativo di individuare il colpevole dell’omicidio di massa dell’intero comitato di governo compiuto in circostanze misteriose e tragiche proprio il giorno antecedente all’inaugurazione di quella che si supponeva essere la versione definitiva dell’atollo miracoloso.

Da millenni, infatti, il fine degli autocrati immortali che hanno architettato questo microcosmo utopico è quello di riuscire a riportare in vita le divinità cadute da loro adorate per ricreare un sistema perfetto nel quale vivere in eterna armonia. Per raggiungere questo obiettivo, durante ogni sequenza, viene rilasciato nell’universo un potere psichico con lo scopo di alimentare gli dèi, potere che è però in grado di attirare entità malvagie responsabili di una serie di degenerazioni demoniache che hanno progressivamente portato alla necessità di distruggere le realtà in essere per avviarne di alternative.

Ad un passo dal compimento di questa chimera aliena, Perfect 25 sembra destinata a rimanere un’illusione e sarà compito nostro riuscire ad aprire le porte del paradiso definitivo, risolvendo il caso, ricercando la verità e scavando nel passato dei principali sospettati membri del Sindacato: l’organo responsabile della progettazione, del perfezionamento e dell’avvio dei cicli vitali di ogni isola, composto interamente da nostre vecchie conoscenze.

Investigazione esplorativa

Paradise Killer propone un’investigazione che gode di una discreta libertà e che trova il suo compimento in un mondo aperto ed interamente esplorabile all’interno del quale potremo scegliere senza priorità o limitazioni come svolgere le nostre indagini, modellando queste ultime in base al tipo di protagonista che preferiremo interpretare. Per agevolare le nostre ricerche, potremo contare sul fondamentale supporto dell’assistente elettronico Starlight, un computer che ci consentirà di raccogliere e catalogare le informazioni e le testimonianze disperse in tutta l’area di gioco e che ci permetterà di avere accesso a svariate zone segrete tramite il risolvimento di semplici puzzle che prevedono l’assemblaggio di figure e l’hackeraggio di alcuni sistemi.

Risulterà subito evidente come questo non sia un titolo lineare: la libertà di movimento e l’assenza di indicazioni, infatti, portano il giocatore a perdere le connessioni o, addirittura, le abilità aggiuntive previste sia per la protagonista (meditazione e doppio salto) sia per Starlight, tutti elementi che faciliterebbero i progressi nelle indagini e la mobilità – di base piuttosto legnosa – nell’esplorazione.

A tal proposito, non mancheranno un consistente numero di collezionabili diversi e di oggetti chiave che permetteranno di compiere missioni secondarie e eventi principali utili al nostro avanzamento. L’esplorazione accurata e insistente diventa quindi imprescindibile anche per trovare e raccogliere i Cristalli di Sangue, la valuta del gioco che ci consentirà di acquistare informazioni e abilità e di attivare i viaggi rapidi presso i punti di salvataggio dispersi in tutta l’isola (non è previsto, infatti, l’autosalvataggio).

Illuminazione Vaporwave

Paradise Killer è uno di quei titoli dall’aspetto convincente che però non manca di ricordare in ogni sua forma altri modelli. Per gli amanti della cultura popolare del Sol Levante sarà infatti spontaneo ricondurre le sagome e lo stile degli eccentrici personaggi che si avrà modo di incontrare e interrogare durante l’esplorazione, al concept che ancora oggi distingue l’opera mastodontica di Hirohiko Araki: Jojo’s Bizarre Adventure. Parallelamente, chi avrà avuto a che fare almeno una volta nella vita con le opere di Gōichi Suda (meglio conosciuto come Suda51) riuscirà facilmente a rilevarne qualche somiglianza, soprattutto in riferimento a Killer 7 e Flower, Sun and Rain.

Queste ispirazioni legittime, vengono però comunicate all’utente finale attraverso un filtro vaporwave che caratterizzerà non solo le ambientazioni e le illustrazioni spesso inserite sullo sfondo delle schermate statiche (dai caricamenti alle finestre di dialogo tipiche delle visual novel), ma anche la colonna sonora – le cui tracce si potranno collezionare nel corso delle indagini – che risulta estremamente adeguata allo scopo goliardico dell’intera ricostruzione scenica.

Nel complesso, viene a crearsi un’atmosfera peculiare e distintiva che travolge con la sua pacifica aria vacanziera e che non si risparmia dal proporre allo stesso tempo elementi atipici, esuberanti e surreali presenti in ogni sfumatura partorita dalla mente del duo inglese, compresi i dialoghi che richiederanno un’ottima padronanza della lingua inglese per essere interpretati correttamente in tutte le loro tonalità.

Una verità su misura

Le imperfezioni non mancano all’ordine del giorno, ma Paradise Killer riesce comunque a convincere grazie al suo estro creativo e alla possibilità gentilmente concessa di personalizzare ogni intreccio che porti ad una delle soluzioni finali. La libertà decantata dagli stessi autori del gioco finisce però col generare i difetti più evidenti, riconducibili a sviste nei dialoghi o a sovrapposizioni scoordinate di informazioni. D’altro canto, se la struttura degli interrogatori e la ricostruzione dei dati risulta tutto sommato soddisfacente, lo stesso non può dirsi in merito all’implementazione dei movimenti in prima persona, fortemente penalizzati da spostamenti legnosi e dalla semplicità dei modelli presenti nell’area di gioco che possono portare a interferenze nel campo visivo o allo smarrimento della bussola durante l’esplorazione.

Questo non toglie alcun merito alle modalità investigative innovative e coinvolgenti proposte dal titolo che finiscono inevitabilmente con l’attribuirgli un posto quasi scontato nelle librerie digitali degli amanti del genere o degli appassionati di visual novel, i quali assisteranno ancora una volta alla crescita esorbitante di un ordine ad oggi in perpetua espansione.

Con il contributo dell’editore Fellow Traveller, Paradise Killer è disponibile dal 4 Settembre 2020 sia su PC sia su Nintendo Switch e vi aspetta con la sua narrazione iconica e un’atmosfera misteriosa e paradisiaca!


https://www.nerdplanet.it/videogames/paradise-killer-recensione/

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Messaggio Da doctorZeta Gio 08 Ott 2020, 22:15

Super Mario Bros 35: la recensione!

Siamo nel settembre del 1987 quando in Europa esce Super Mario Bros per Nintendo Entertainment System. Noi europei scopriamo Mario, l’idraulico italiano che deve salvare la principessa dal castello superando orde di funghi e tartarughe. Oggi, nel 2020, arriva sulle nostre Switch Super Mario Bros 35.

35 anni?

Sono passati ben 35 anni dalla prima apparizione di Mario in Giappone (da noi infatti arrivò due anni dopo), quindi ecco una serie di eventi e remaster esclusivamente per questo evento.

Tra questi annoveriamo anche Super Mario Bros 35, il “battle royale” dedicato all’italiano videoludico più famoso al mondo.

Single player?

La prima domanda che viene in mente pensando a questo titolo è: ma Super Mario è un gioco in singolo, no?

Corretto, ma Nintendo, sfruttando un colpo di testa molto interessante, ha ripreso l’idea di Tetris 99 e l’ha adattata a questo nuovo gioco.

Il gameplay

35 giocatori si scontrano affrontando i classici livelli di Super Mario Bros con un timer che aumenta in base a quanti nemici vengono sconfitti.

Ovviamente il gioco in sé è nulla più e nulla meno il classico del 1987, però l’elemento battle royale è fortemente presente. Infatti, ogni volta che un nemico verrà sconfitto, non solo guadagneremo secondi preziosissimi per continuare la nostra partita, ma potremo far apparire nemici aggiuntivi negli schermi dei nostri avversari.

Inoltre stendere i nemici in combo consente di accumulare più tempo, quindi i giocatori più abili saranno premiati doppiamente, perché faranno apparire più nemici e più velocemente agli avversari.

Alla fine, il vincitore sarà l’ultimo Mario ancora rimasto in partita.

E le monete?

Per i giocatori più veterani sicuramente non sarà sfuggita l’idea di dover collezionare le monete durante le partite.

Infatti è molto utile raccogliere il maggior numero possibile di monete per poter comprare, durante la partita o anche prima che una partita inizi, dei potenziamenti per il nostro idraulico.

Parliamo del fungo, il fiore per sparare palle infuocate ed addirittura la stella dell’invincibilità!

Pensieri finali

Riprendendo lo stesso concept di Tetris 99 Nintendo riesce a far entrare Super Mario Bros 35 nel mondo dei battle royale portando una prospettiva innovativa. Non cambia niente ma cambia tutto in questo titolo competitivo che mette alla prova anche i grandi veterani di Super Mario, così come presenta un titolo retro al pubblico più giovane.


https://www.nerdpool.it/2020/10/08/super-mario-bros-35-la-nostra-recensione/

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Messaggio Da doctorZeta Gio 08 Ott 2020, 22:30

Pikmin 3 Deluxe: demo disponibile insieme ad un nuovo video di gameplay

intendo ha rilasciato un nuovo video di gamplay di Pikmin 3 Deluxe, lanciando in contemporanea anche una demo del gioco sull’eShop.

Durante l’ultimo Threehouse, Nintendo ha rilasciato un nuovo video di gameplay di Pikmin 3 Deluxe, lanciando contemporaneamente anche da demo del gioco sull’eShop. Il filmato, che trovate qui sotto, dura ben 40 minuti ed illustra in maniera più approfondita quali saranno le novità di questa versione.

Rispetto alla versione per WiiU, Pikmin 3 Deluxe includerà un nuovo sistema di aggangiamento dei bersagli migliorato, indizi opzionali, modifiche al bilanciamento dei nemici e nuove modalità. Il giocatore potrà decidere stavolta se partire da solo o se giocare con un amico sulla stessa console per affrontare un prologo ed un epilogo tutti nuovi, che avranno come protagonisti gli eroi di Pikmin e Pikmin 2, Olimar e Louie!

Controlla una capace truppa di minuscole creature ed esplora un pianeta ostile sfruttando sapientemente un mix di azione e strategia. Vai a caccia di preziose risorse, risolvi rompicapi e affronta potenti creature usando le abilità uniche dei vari tipi di Pikmin mentre ti fai strada tra i variegati scenari del gioco. Ad aspettarti troverai un mondo ricco di sorprese!

Se vuoi prenderti una pausa dall’avventura principale, dedicati alle modalità aggiuntive che fanno il loro ritorno. Sfida un altro giocatore in Bingo o completa sfide uniche da solo o in coop nella modalità Missioni, che include tutti i DLC della versione per Wii U!

Vi ricordiamo che Pikmin 3 Deluxe sarà disponibile a partire dal 30 ottobre 2020 in esclusiva per Nintendo Switch.

https://leganerd.com/2020/10/08/pikmin-3-deluxe-demo-disponibile-insieme-ad-un-nuovo-video-di-gameplay/

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Messaggio Da doctorZeta Dom 11 Ott 2020, 01:22

1) The Medium, il nuovo gioco horror di Bloober Team, arriverà a Dicembre

The Medium, il nuovo titolo horror di Bloober Team, arriverà a Dicembre. Il nuovo trailer svela la data d’uscita del gioco.

Bloober Team ha pubblicato ieri un nuovo trailer di The Medium che svela la data d’uscita ufficiale del gioco. L’horror psicologico dei creatori di The Layers of Fear sarà disponibile a partire dal 10 dicembre 2020 per Xbox Series X, Series S e PC.


https://leganerd.com/2020/10/10/the-medium-il-nuovo-gioco-horror-di-bloober-team-arrivera-a-dicembre/


2) Syberia: The World Before, il prologo è ora disponibile gratis su Steam
periodo d’uscita del gioco.

Microids ha reso disponibile gratuitamente il prologo di Syberia: The World Before su Steam, annunciando anche il periodo d’uscita del gioco. La nuova avventura di Benoit Sokal sarà disponibile nel 2021, in data ancora da destinarsi.


https://leganerd.com/2020/10/10/syberia-the-world-before-il-prologo-e-ora-disponibile-gratis-su-steam/

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Messaggio Da doctorZeta Ven 16 Ott 2020, 00:39


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Messaggio Da doctorZeta Mar 20 Ott 2020, 10:39

G.I. Joe: Operation Blackout – Recensione

Ben ritrovati, soldati! Qualche giorno fa è uscito su quasi tutte le piattaforme G.I. Joe: Operation Blackout, sviluppato da IguanaBee e Fair Play Labs. Il gioco si basa sul famosi giocattoli degli anni ’80 prodotti dalla Hasbro. Lo abbiamo provato per PS4 ed ecco che cosa ne pensiamo. A voi, G.I. Joe: Operation Blackout, la recensione!

Cobra Is Back!

L’esercito dei Cobra è tornato ed ha conquistato la USS Flagg della G.I. Joe, catturandone molti membri e facendo disperdere gli altri. Senza più rivali e guidati dal Comandante Cobra, il malvagio esercito conquista l’intero globo seminando terrore e distruzione. Inoltre, entrati in possesso della tecnologia dalla G.I. Joe, avviano il loro malvagio piano denominato Operazione Blackout, che prevede di lasciare l’intero pianeta senza elettricità. Ma non tutto è perduto: alcuni dei migliori soldati della G.I. Joe non si sono arresi e stanno per passare al contrattacco. Prima però dovranno radunarsi e liberare alcuni dei propri compagni dalle grinfie dell’esercito Cobra. Riusciranno i nostri eroi a liberare il mondo dal dominio dei Cobra e ristabilire la pace?

Un ritorno incolore

Pur non trattandosi di un titolo di punta, le aspettative su G.I. Joe: Operation Blackout erano sicuramente più alte rispetto ai titoli della sua categoria (chiamatela, se volete, nostalgia). Quei giocattoli che tanto fecero sognare una generazione di ragazzini negli anni ’80 e inizio del ’90 non hanno ricevuto una degna controparte virtuale.

Nonostante la Campagna sia discretamente lunga (18 livelli, circa 5 ore), ogni missione risulta essere abbastanza scontata e l’ambientazione sempre un po’ piatta. Attenzione: non stiamo parlando di pecche grafiche (anche se ce ne sarebbero) ma proprio di struttura e solidità della storia e del gameplay. I ritmi durante i livelli sono sempre abbastanza elevati ed “orde” di nemici (5-7 per volta) vi faranno sudare (specialmente ai livelli più alti), ma per uno sparatutto ci saremmo aspettati un po’ più di tattica. Invece, G.I. Joe: Operation Blackout si propone come un concentrato di frenesia che risulta anche piacevole in alcuni momenti, o almeno fintanto che non si debba mirare per sparare. Infatti, il sistema di mira è davvero fastidioso, sensibile ed impreciso a volte, il che vi logorerà alla lunga (ripetiamo: 18 livelli). Tuttavia, la campagna è giocabile in co-op, il che rende questa sofferenza un po’ meno pesante.

Concentrandoci invece sulle altre modalità, troviamo interessante la presenza di competizioni a squadre oltre la classica campagna. Su alcune mappe sarà possibile destreggiarsi in 3 modalità diverse. La prima consiste nell’arrivare per primi ad un certo numero di uccisioni rispetto alla squadra avversaria, la seconda è un classico ruba bandiera mentre la terza vedrà una squadra che dovrà conquistare una zona mentre l’altra dovrà impedirglielo. Tutto bello, peccato che queste modalità siano disponibili solo in locale. Non è possibile infatti giocare online con G.I. Joe: Operation Blackout, il che rende queste modalità di gioco tanto belle quanto inutili. Insomma, un buco nell’acqua abbastanza evidente.

In ricordo dei bei tempi

Graficamente, G.I. Joe si presenta con delle animazioni piuttosto convincenti enfatizzate da un buon utilizzo del cel shading. Quest’ultimo infatti ricorda molto le action figure G.I. Joe che giravano in quasi tutte le case degli anni ’80, facendo scendere una lacrima ai più nostalgici. Comunque, le pecche grafiche non possono essere totalmente camuffate da questo stile grafico. Compenetrazione tra solidi e palette dei colori rivedibile non danno il giusto risalto ad un titolo che, almeno in termini grafici, sembrava poter dire la sua all’interno della categoria.

Nemmeno gli effetti sonori ci hanno fatto impazzire. Le musiche ambientali sono un po’ troppo simili tra loro ed il sound delle armi è davvero poco realistico. Nota di merito, però, al doppiaggio ed alle voci dei personaggi, davvero ben fatti ed apprezzabili.

Missione compiuta (?)

Per concludere, G.I. Joe si propone come un discreto passatempo che vi farà passare qualche ora di divertimento nostalgico con i vostri amici. Detto questo, il titolo regala più dolori che gioie, soprattutto sotto l’aspetto del gameplay, abbastanza rivedibile. Non ci sentiamo completamente soddisfatti del prodotto finito, ma potrebbe rivelarsi un buon punto di partenza per un sequel. Purché vengano effettuate svariate correzioni, naturalmente.


https://www.nerdpool.it/2020/10/20/g-i-joe-operation-blackout-recensione/

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Messaggio Da doctorZeta Mer 21 Ott 2020, 15:37

Pokemon scudo e spada: spiegazione del DLC Terre innevate della corona

https://youtu.be/byyKrNDAnQE

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Messaggio Da doctorZeta Ven 23 Ott 2020, 23:10

Cadence of Hyrule, disponibile da oggi l’edizione fisica per Nintendo Switch

Cadence of Hyrule Crypt of the NecroDancer Featuring The Legend of Zelda è disponibile da oggi su Nintendo Switch in una speciale versione fisica che include tutti i contenuti extra del Season Pass.

Cadence of Hyrule Crypt of the NecroDancer Featuring The Legend of Zelda è disponibile da oggi su Nintendo Switch in una versione fisica che include tutti i contenuti extra del Season Pass, tra cui una storia interamente incentrata su Skull Kid.

Il titolo è frutto di un crossover tra i personaggi, le ambientazioni e le leggendarie melodie di The Legend of Zelda e il videogioco indie di successo Crypt of the Necrodancer, un’avventura tra dungeon generati casualmente in cui i giocatori si trovano a combattere orde di nemici e muoversi costantemente a ritmo di musica.

In Cadence of Hyrule, i fan di The Legend of Zelda potranno trovare dunque queste meccaniche di gioco accompagnate non solo dai loro brani preferiti in versione remixata, ma anche da oggetti, nemici e incantesimi iconici della saga Nintendo. I tre DLC compresi nella versione fisica includono:

Nuovi personaggi – Con il primo pacchetto, cinque personaggi aggiuntivi fanno il
loro debutto bel gioco, inclusi Impa, che eccelle nei combattimenti a distanza con il
naginata, e Aria, perfetta per i giocatori che adorano le sfide. Se si viene colpiti o si
va fuori tempo con lei, infatti, la partita finisce.Nuove melodie – Questo pacchetto aggiunge ben 39 brani al gioco, incluse versioni
remixate della musica di sottofondo. I giocatori possono cambiare la musica in
qualsiasi momento e attraversare Hyrule ascoltando i loro brani preferiti.

Storia aggiuntiva – La sinfonia della maschera – Questo pacchetto permette ai
giocatori di vestire i panni di Skull Kid mentre attraversano una nuova mappa e
scoprono una nuova storia al ritmo di brani inediti. Le abilità di Skull Kid variano in
base alla maschera che indossa.

Sinossi:

Una terribile minaccia ha fatto cadere il re di Hyrule in un sonno profondo e minaccia di diffondere una cacofonia musicale incantata per tutto il regno. Cadence, l’eroina protagonista di Crypt of the Necrodancer, finirà catapultata in questo mondo sconosciuto: i giocatori muoveranno i primi passi con lei per imparare le basi del gioco, ma potranno poi scegliere se proseguire la loro avventura nei panni di Link o della principessa Zelda. L’obiettivo sarà salvare Hyrule ancora una volta, ma per farlo dovranno immergersi completamente nella musica

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