Wolfman (684/685)
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wakopa
doctorZeta
lukas luke
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Wolfman (684/685)
uscita 07/10/2017
Soggetto: Pasquale Ruju
Sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Alfonso Font
Copertina: Claudio Villa
Tra le nevi del Montana, Wolfman Lang, l'uccisore di lupi, e il suo pard indiano War Cry minacciano di morte gli abitanti di Silver Bow. Ma Tex e Carson si trovano a passare da quelle parti...
Ultima modifica di lukas luke il Lun 11 Dic 2017, 13:39 - modificato 2 volte.
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Re: Wolfman (684/685)
Le avventure nei paesaggi innevati mi affascinano. Inoltre alla regia c'è Ruju, che sta facendo lavori egregi. Di conseguenza sono estremamente ottimista riguardo alla sceneggiatura.
Purtroppo Font non rientra tra i disegnatori che mi entusiasmano
Purtroppo Font non rientra tra i disegnatori che mi entusiasmano
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Re: Wolfman (684/685)
A me sì
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
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Re: Wolfman (684/685)
doctorZeta ha scritto:A me sì
a me non piace per niente il suo disegno dei pards. Sui paesaggi è bravo, però se i pards non mi convincono, non apprezzo il complesso generale del disegno
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Re: Wolfman (684/685)
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Re: Wolfman (684/685)
Le candide nevi del Montana fanno da cornice a questa storia che vede l'intreccio di una classica trama "gialla" per scoprire chi ha ucciso Justin Lang con quella della determinata volontà di vendetta di suo fratello Wolfman deciso a punire i responsabili con il sangue di tutto il villaggio di Silver Bow.
Pasquale Ruju mostra di trovarsi a suo agio nella gestione della sceneggiatura che costruisce con un taglio molto cinematografico con sequenze e stacchi che ci portano dentro una vicenda torbida nella quale mette in campo un gran numero di protagonisti.
Nel complesso albo di buona fattura che lascia la curiosità di scoprire in che modo Tex porrà fine alla minaccia di Wolfman e arriverà a incastrare l'assassino (assassina?) del fratello.
Pasquale Ruju mostra di trovarsi a suo agio nella gestione della sceneggiatura che costruisce con un taglio molto cinematografico con sequenze e stacchi che ci portano dentro una vicenda torbida nella quale mette in campo un gran numero di protagonisti.
- Spoiler:
- A partire dai fratelli Lang, il primo destinato a uscire rapidamente di scena non senza avere il tempo di lasciare comunque il segno, il secondo grande protagonista di tutto il primo albo con la sua belluina, ma lucida strategia affiancato dal solo fedele indiano War Cry. La piccola comunità mineraria viene sconvolta dagli eventi che si succedono dall'arrivo di Justin Lung al suo assassinio e alla successiva barbara uccisione della sceriffo che non sarà che la prima di una serie di morti provocate da Wolfman. Ma chi ha ucciso il giovane Lang scatenando la furia del fratello maggiore? I sospetti son tanti, dal gambler Wade, umiliato e costretto a rinunciare a una mano vincente da Justin alla sua compagna Jody, entraîneuse al saloon come l'altra ragazza Tara, ultima ad aver visto in vita Justin. Il giovane Percy, fratello di Tara, che mostra un attaccamento morboso alla sorella, così come pare di cogliere qualche legame tra la ragazza e il nuovo sceriffo. E gli altri due giocatori al tavolo dell'ultimo poker oltre agli altri avventori non possono venire esclusi dalla lista dei sospetti. E se il movente da un lato può essere soltanto quello dei soldi e dell'oro esibito dal giovane Lang, non si può escludere quello della vendetta o quello più sottile della gelosia che può aver armato la mano dell'omicida consentendogli di sorprendere il pur navigato Justin.
E Tex e Carson che in un primo momento avevano lo scopo di mettere il sale sulla coda ai quattro assassini del vecchio cercatore Ebenezer Pruett, dopo aver rapidamente mandato a miglior vita i primi tre, giungono a Silver Bow sulle tracce del quarto uomo per scoprire che si trattava proprio di Justin Lang. Qui il loro compito cambia divenendo quello di proteggere la comunità dalla minaccia di Wolfman, ma anche quello di risalire all'autore dell'omicidio che ha dato il via alla tragica vicenda.
Nel complesso albo di buona fattura che lascia la curiosità di scoprire in che modo Tex porrà fine alla minaccia di Wolfman e arriverà a incastrare l'assassino (assassina?) del fratello.
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Re: Wolfman (684/685)
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Re: Wolfman (684/685)
Sono indietrissimo con le letture...devo ancora leggere cartonato, maxi e questo
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Re: Wolfman (684/685)
Allora leggi prima il Maxi, poi il cartonato e infine questo
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Re: Wolfman (684/685)
natural killer ha scritto:Allora leggi prima il Maxi, poi il cartonato e infine questo
Ok, però prima devo leggere l'ultimo albo di Ratman
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Re: Wolfman (684/685)
Se qualcuno vuol saper in anteprima chi ha ucciso il fratello di Wolfman può leggere l'anteprima del prossimo albo sul sito SBE...
Alla faccia dello spoiler
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Re: Wolfman (684/685)
..comunque per chi ha letto la prima storia era gia' lampante ...natural killer ha scritto:Se qualcuno vuol saper in anteprima chi ha ucciso il fratello di Wolfman può leggere l'anteprima del prossimo albo sul sito SBE...
Alla faccia dello spoiler
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Re: Wolfman (684/685)
natural killer ha scritto:Se qualcuno vuol saper in anteprima chi ha ucciso il fratello di Wolfman può leggere l'anteprima del prossimo albo sul sito SBE...
Alla faccia dello spoiler
Mamma mia...ma perché fanno queste cappellate ?
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Re: Wolfman (684/685)
Ci sarebbe anche la possibilità che spoiler sia bugiardo
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Re: Wolfman (684/685)
Gran bella prima parte!!! Soggetto interessante, trama fluida e coinvolgente, cosa si può chiedere di più?
Attualmente ritengo che Raju sia il miglior sceneggiatore della collana, secondo me è superiore anche a boselli. Non sbaglia una storia, quando vedo che ci sarà lui sono sicuro che leggerò un bell’albo, il suo nome è oramai sinonimo di qualità.
Wolfman è un bell’avversario, caratterizzato in maniera encomiabile.
L’unico “peccato veniale” e’ che si intuisce l’ Identità dell’assassino di Justin. Sarebbe stato meglio se la sua identità fosse stata celata ancora per un po’, però questo dettagllio non inficia la bellezza della storia e la godibilita della lettura.
Mi aspetto quindi un gran bel proseguo.
Disegni : a me Font piace poco, i paesaggi li sa disegnare, però con i pardos non ci siamo proprio
Attualmente ritengo che Raju sia il miglior sceneggiatore della collana, secondo me è superiore anche a boselli. Non sbaglia una storia, quando vedo che ci sarà lui sono sicuro che leggerò un bell’albo, il suo nome è oramai sinonimo di qualità.
Wolfman è un bell’avversario, caratterizzato in maniera encomiabile.
L’unico “peccato veniale” e’ che si intuisce l’ Identità dell’assassino di Justin. Sarebbe stato meglio se la sua identità fosse stata celata ancora per un po’, però questo dettagllio non inficia la bellezza della storia e la godibilita della lettura.
Mi aspetto quindi un gran bel proseguo.
Disegni : a me Font piace poco, i paesaggi li sa disegnare, però con i pardos non ci siamo proprio
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Re: Wolfman (684/685)
Notevole inizio, così come notevole sembra l'antagonista.
Bellissima l'atmosfera inquietante del paesino sperduto con annessi tutti i suoi personaggi "tipici" per come viene presentata e la minaccia incombente del nemico nell'ombra.
Un bel giallo che sta scorrendo senza tanti intoppi.
Font bravo con le ambientazioni innevate e le gentili grazie femminili, ma su Tex e Carson sapete che ho la mia da anni e non ci siamo proprio.
Bellissima l'atmosfera inquietante del paesino sperduto con annessi tutti i suoi personaggi "tipici" per come viene presentata e la minaccia incombente del nemico nell'ombra.
Un bel giallo che sta scorrendo senza tanti intoppi.
Font bravo con le ambientazioni innevate e le gentili grazie femminili, ma su Tex e Carson sapete che ho la mia da anni e non ci siamo proprio.
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Re: Wolfman (684/685)
Concordo, ottima prima parte che ti tiene incollato all'albo dall'inizio alla fine.
Molto ben caratterizzato il personaggio di Wolfman, un avversario davvero tosto per Tex e Carson.
Belli i disegni di Font, ma io sono di parte, in quanto lo stile del disegnatore spagnolo mi è sempre piaciuto.
Molto ben caratterizzato il personaggio di Wolfman, un avversario davvero tosto per Tex e Carson.
Belli i disegni di Font, ma io sono di parte, in quanto lo stile del disegnatore spagnolo mi è sempre piaciuto.
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Re: Wolfman (684/685)
Bella storia con risvolti psicologici e tinte gialle. La Bonelli non ha anticipato nulla , il "killer" del fratello di Wolfman non è poi cosi scontato. L'autore lascia intravedere la soluzione a metà del secondo albo . Per poi chiarire meglio nel finale . Negli ultimi anni a leggere Tex non ci si annoia mai .
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Re: Wolfman (684/685)
Finita di leggere oggi e per me è un'altra ottima storia di Ruju, inferiore forse solo a "Un ranger per nemico" dello stesso autore.
Del resto a me Ruju piaceva anche su Dylan Dog dove a volte veniva un po' bistrattato quando scriveva degli episodi "gialli" senza elementi soprannaturali.
C'è molta azione che scorre via rapida con l'evolversi delle situazioni e non viene mai meno la curiosità e la voglia di vedere cosa succede dopo, a dimostrazione dalla bontà dell'albo.
Wolfman è un'avversario di spessore che mette in difficoltà Tex, e ci sono molti personaggi di contorno ben caratterizzati come il giocatore, la prostituta ed il fratellino protettivo.
Chi si aspettava un finale telefonato con l'identità dell'assassino addirittura spoilerata si dovrà ricredere ....
S
P
O
I
L
E
R
che sia stato War Cry a uccidere Justin è stato almeno per me completamente inaspettato. Penso che l'indiano abbia deciso di sparare al fratello del suo amico, appena si è presentata l'occasione giusta, perchè da troppo tempo Justin con il suo comportamento creava problemi a Wolfman e di conseguenza a lui. Un semplice atto di rabbia perchè Justin lo offende dicendogli che con il suo aspetto le ragazze lo avrebbero sempre evitato, sarebbe una motivazione troppo futile per giustificare l'omicidio.
Nota negativa per me sono i disegni.
Font è bravo nelle ambientazioni, anche nel disegnare le donnine se vogliamo, ma la fisionomia dei pards (e Tex in particolare) io la digerisco male.
Voto complessivo 7
Del resto a me Ruju piaceva anche su Dylan Dog dove a volte veniva un po' bistrattato quando scriveva degli episodi "gialli" senza elementi soprannaturali.
C'è molta azione che scorre via rapida con l'evolversi delle situazioni e non viene mai meno la curiosità e la voglia di vedere cosa succede dopo, a dimostrazione dalla bontà dell'albo.
Wolfman è un'avversario di spessore che mette in difficoltà Tex, e ci sono molti personaggi di contorno ben caratterizzati come il giocatore, la prostituta ed il fratellino protettivo.
Chi si aspettava un finale telefonato con l'identità dell'assassino addirittura spoilerata si dovrà ricredere ....
S
P
O
I
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che sia stato War Cry a uccidere Justin è stato almeno per me completamente inaspettato. Penso che l'indiano abbia deciso di sparare al fratello del suo amico, appena si è presentata l'occasione giusta, perchè da troppo tempo Justin con il suo comportamento creava problemi a Wolfman e di conseguenza a lui. Un semplice atto di rabbia perchè Justin lo offende dicendogli che con il suo aspetto le ragazze lo avrebbero sempre evitato, sarebbe una motivazione troppo futile per giustificare l'omicidio.
Nota negativa per me sono i disegni.
Font è bravo nelle ambientazioni, anche nel disegnare le donnine se vogliamo, ma la fisionomia dei pards (e Tex in particolare) io la digerisco male.
Voto complessivo 7
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fate molto male a ridere,
al mio mulo non piace la gente che ride...
ha subito l'impressione che si rida di lui
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Re: Wolfman (684/685)
Ruju è stato abile a far credere a tutti che l'uccisore di Justin fosse il giovanissimo Percy. Al punto che lo credeva pure il ragazzo (e forse anche qualcuno in redazione )
Il vero colpevole viene svelato solo alla fine e alzi la mano chi può affermare di aver minimamente sospettato di come fossero realmente andate le cose...
Ma notevole è anche l'approfondimento psicologico dei vari abitanti di Silver Bow che Pasquale ha confezionato su misura per ciascuno di essi, dal giocatore al nuovo sceriffo, dalle ragazze al barman, dai pavidi cittadini agli antagonisti principali, Wolfman e War Cry.
E quando la scena si sposta dalla cittadina agli innevati dintorni, dove Tex porta la sfida sul campo dell'avversario, la tensione narrativa cresce fino all'insospettabile epilogo.
E la prova grafica di Font, al netto del giudizio negativo dei suoi detrattori, ben rappresenta gli ambienti e l'atmosfera suggerita dalla sceneggiatura che spostando l'azione nella foresta innevata consente al disegnatore spagnolo di esprimere al meglio la sua vena paesaggistica, senza trascurare la drammaticità dell'azione nella sequenza di eventi che porterà alla resa dei conti.
Il vero colpevole viene svelato solo alla fine e alzi la mano chi può affermare di aver minimamente sospettato di come fossero realmente andate le cose...
Ma notevole è anche l'approfondimento psicologico dei vari abitanti di Silver Bow che Pasquale ha confezionato su misura per ciascuno di essi, dal giocatore al nuovo sceriffo, dalle ragazze al barman, dai pavidi cittadini agli antagonisti principali, Wolfman e War Cry.
E quando la scena si sposta dalla cittadina agli innevati dintorni, dove Tex porta la sfida sul campo dell'avversario, la tensione narrativa cresce fino all'insospettabile epilogo.
E la prova grafica di Font, al netto del giudizio negativo dei suoi detrattori, ben rappresenta gli ambienti e l'atmosfera suggerita dalla sceneggiatura che spostando l'azione nella foresta innevata consente al disegnatore spagnolo di esprimere al meglio la sua vena paesaggistica, senza trascurare la drammaticità dell'azione nella sequenza di eventi che porterà alla resa dei conti.
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Re: Wolfman (684/685)
SPOILER
All fine del primo albo no , a metà del secondo comincia a farsi largo la possibilità che non sia stato il ragazzo ( vedi i dubbi di Tex e la comparsa sulla scena di un terzo, ignoto che distoglie l'attenzione di Justin ), poi quello scambio di battute dove l'indiano viene insultato semina un piccolo indizio , un presupposto , seppur labile, per un possibile movente. Comunque bella storia !
natural killer ha scritto: e alzi la mano chi può affermare di aver minimamente sospettato di come fossero realmente andate le cose....
All fine del primo albo no , a metà del secondo comincia a farsi largo la possibilità che non sia stato il ragazzo ( vedi i dubbi di Tex e la comparsa sulla scena di un terzo, ignoto che distoglie l'attenzione di Justin ), poi quello scambio di battute dove l'indiano viene insultato semina un piccolo indizio , un presupposto , seppur labile, per un possibile movente. Comunque bella storia !
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Re: Wolfman (684/685)
Buono anche questo secondo albo , anche se per me inferiore al primo ...finale forse un po affrettato , ma e' il prezzo da pagare per i paletti per i 2 albi secchi ...ammetto che Rujiu mi ha messo ( come molti ) fuori strada per via del colpevole , ed e' un punto a suo favore del resto ...Ottimo nemico il Wolfman ...e chissa' magari cadendo sulla neve fresca .. ..bellissimi al tal proposito i paesaggi innevati di Font ..a me e' piaciuto ..un 7 pieno per me se lo merita tutto !!
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Re: Wolfman (684/685)
Wolfman ha in sé lo spirito della foresta nella quale vive in un perfetto rapporto simbiontico con gli elementi che la costituiscono, che appartengano al regno animale, a quello vegetale o minerale. Wolfman, immerso nel suo mondo, appare e sente di essere invincibile. La mole, la forza fisica, la sanguinaria abilità con le armi e non ultimo l'aspetto fisico costituiscono un insieme in grado di incutere terrore a chiunque. Non ha morale, né ideali, non rimorso, né sentimenti, ma nella sua belluina ancestralità è legato al vincolo di sangue che lo spinge a placare nel sangue stesso la sete di vendetta nei confronti di chi gli ha ucciso il fratello. Un fratello che lui stesso avrebbe ucciso senza troppe esitazioni, ma che nessun altro avrebbe potuto fare impunemente.
War Cry è figura meno lineare. Vive a contatto con Wolfman e non lo teme. Inconfessabili motivi lo hanno spinto a ritirarsi a vivere allo stato selvaggio accanto a Wolfman condividendone interamente la natura in un equilibrio che li porta a rispettarsi reciprocamente. Un equilibrio che viene interrotto dalla comparsa del fratello minore di Wolfman che con i suoi atteggiamenti sprezzanti e irridenti spezza l'armonia e fa nascere nell'indiano una miscela esplosiva di rancore, invidia e gelosia che lo porterà a uccidere il giovane Justin per poi tornare immediatamente a percorrere con Wolfman anche i sentieri della vendetta.
E' questa la coppia di avversari che Tex si trova a dover affrontare, facendo i conti con le peculiari abilità dei due. Certo Tex avrebbe potuto accopparli al primo incontro e la storia si sarebbe conclusa nel giro di un albo. Ma così non avremmo avuto modo di leggere il conflitto interiore di Percy, convinto lui stesso di essere un assassino, la egoistica decisione dei pavidi difensori di Silver Bow di cedere all'ultimatum di Wolfman, le diverse dinamiche che porteranno i vari coprotagonisti a scegliere e percorrere vie diverse, fino alle drammatiche sequenze che hanno portato Tex ad affrontare i due non proprio teneri avversari.
Questi sono i motivi che mi hanno fatto apprezzare la storia che Ruju ha sapientemente imbastito sul registro del giallo che ha ormai ampiamente dimostrato di gestire con padronanza e che Font ha potuto ricamare sulla candida neve del Montana.
War Cry è figura meno lineare. Vive a contatto con Wolfman e non lo teme. Inconfessabili motivi lo hanno spinto a ritirarsi a vivere allo stato selvaggio accanto a Wolfman condividendone interamente la natura in un equilibrio che li porta a rispettarsi reciprocamente. Un equilibrio che viene interrotto dalla comparsa del fratello minore di Wolfman che con i suoi atteggiamenti sprezzanti e irridenti spezza l'armonia e fa nascere nell'indiano una miscela esplosiva di rancore, invidia e gelosia che lo porterà a uccidere il giovane Justin per poi tornare immediatamente a percorrere con Wolfman anche i sentieri della vendetta.
E' questa la coppia di avversari che Tex si trova a dover affrontare, facendo i conti con le peculiari abilità dei due. Certo Tex avrebbe potuto accopparli al primo incontro e la storia si sarebbe conclusa nel giro di un albo. Ma così non avremmo avuto modo di leggere il conflitto interiore di Percy, convinto lui stesso di essere un assassino, la egoistica decisione dei pavidi difensori di Silver Bow di cedere all'ultimatum di Wolfman, le diverse dinamiche che porteranno i vari coprotagonisti a scegliere e percorrere vie diverse, fino alle drammatiche sequenze che hanno portato Tex ad affrontare i due non proprio teneri avversari.
Questi sono i motivi che mi hanno fatto apprezzare la storia che Ruju ha sapientemente imbastito sul registro del giallo che ha ormai ampiamente dimostrato di gestire con padronanza e che Font ha potuto ricamare sulla candida neve del Montana.
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