Puerto Juarez (n.99)
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Kramer76
Marco65
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Puerto Juarez (n.99)
PUERTO JUAREZ
Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni:Franco Donatelli
La nave che riporta Zagor e Cico negli States fa una sosta a Puerto Juarez, nello Yucatan, in Messico. Qui i due incontrano l'affascinante Conchita, che fa colpo su Cico e coinvolge i nostri amici nella lotta fra i guerriglieri messicani che lottano per l’indipendenza e i soldati fedeli al re di Spagna!
Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni:Franco Donatelli
La nave che riporta Zagor e Cico negli States fa una sosta a Puerto Juarez, nello Yucatan, in Messico. Qui i due incontrano l'affascinante Conchita, che fa colpo su Cico e coinvolge i nostri amici nella lotta fra i guerriglieri messicani che lottano per l’indipendenza e i soldati fedeli al re di Spagna!
Re: Puerto Juarez (n.99)
qui per leggere il topic del vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=2812&mforum=ramath
Re: Puerto Juarez (n.99)
Gustoso riempitivo che fa da ponte verso il primo centenario della stupenda saga del giustiziere di Darkwood.
Nolitta ci mostra uno Zagor grintosissimo, che in più occasioni si sbarazza di più avversari, ed un Cico spassosissimo, che si innamora di una giovane messicana, venendone ricambiato con giustificato inganno.
Da notare la differenza tra quei tempi e quelli attuali: con il congedo di Zagor e Cico dai guerriglieri, la storia sarebbe finita, ma Nolitta la impreziosisce con le ultime pagine, regalandoci ulteriori gags divertentissime ed uno Zagor stranamente ed originalmente ironico.
Passare da Ferri a Donatelli é sempre ingeneroso per quest'ultimo artista, ma quando ci si comincia ad abituare al suo tratto, lo stesso risulta sempre molto piacevole.
Voto all storia: 6,4
Voto ai disegni: 8
Nolitta ci mostra uno Zagor grintosissimo, che in più occasioni si sbarazza di più avversari, ed un Cico spassosissimo, che si innamora di una giovane messicana, venendone ricambiato con giustificato inganno.
Da notare la differenza tra quei tempi e quelli attuali: con il congedo di Zagor e Cico dai guerriglieri, la storia sarebbe finita, ma Nolitta la impreziosisce con le ultime pagine, regalandoci ulteriori gags divertentissime ed uno Zagor stranamente ed originalmente ironico.
Passare da Ferri a Donatelli é sempre ingeneroso per quest'ultimo artista, ma quando ci si comincia ad abituare al suo tratto, lo stesso risulta sempre molto piacevole.
Voto all storia: 6,4
Voto ai disegni: 8
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Località : Catanzaro
Re: Puerto Juarez (n.99)
Un gradevolissimo riempitivo in cui per una volta e' Cico a trascinare Zagor riluttante a gettarsi nell'avventura e ribaltando così il classico tema.La novità sarà riproposta in "Missione compiuta" con risultati meno soddisfacenti.Il pancione innamorato e' gustosissimo,il primo interesse sentimentale dei protagonisti che ci viene mostrato se si esclude alcuni pensieri del passato del messicano e in un certo qual modo fa quasi tenerezza,soprattutto quando Zagor nel viaggio di ritorno rinfaccia all'amico le frasi galanti che aveva espresso nei confronti della "fanciulla" che a detta poi del bimbo guida non provava per lui nemmeno quel briciolo di simpatia che si sarebbe potuto supporre.
VOTO 6,5
VOTO 6,5
Ultima modifica di Marco65 il Lun 12 Set 2016, 17:58 - modificato 1 volta.
Marco65- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Puerto Juarez (n.99)
E’ la storia che si trova nell’albo Capitan Serpente ed è la tipica storia di riempimento. Però che “storia di riempimento” ci regalò Nolitta!!!!!!!!! Secondo me Puerto Juarez è un piccolo capolavoro, è il tipico esempio di come si può scrivere una storia meravigliosa anche in poche pagine, l’importante è che a scriverle sia lo sceneggiatore giusto. I grandissimi sceneggiatori quali Nolitta (e GL Bonelli su Tex) non hanno/avevano bisogno di storie lunghe per scrivere capolavori, la loro capacità espositiva era così sublime che riuscivano a mettere insieme avventure meravigliose in poche pagine. Per riuscire a fare questo bisogna essere veramente ad altissimo livello, sinceramente non so quanti siano gli sceneggiatori attuali che riuscirebbero a scrivere dei capolavori in così poche pagine.
Passiamo ai disegni di Donatelli, sempre molto belli, con quel tratto pulito e netto che tanto apprezzo. L’unico appunto che vorrei fare al bravissimo Donatelli sono le sue raffigurazioni femminili, che secondo me mancano di sensualità, non vorrei usare una terminologia un po’ “troppo forte”, ma a me danno la sensazione di “pezzi di legno”, ossia statue, senza quella ninfa vitale che invece mi trasmettono le ragazze disegnate da Chiarolla, Laurenti, Pesce (che secondo me rimangono i migliori raffiguranti del gentil della saga zagoriana).
La storia, come precedentemente citato, secondo me è un piccolo capolavoro, è una storia molto semplice e lineare, però scritta in maniera impeccabile, che esalta Cico, qui descritto come simpaticissimo e spassosissimo umorista. Ho usato la terminologia “umorista” e non “comico” perché secondo me c’è una differenza sostanziale : a me non piace quando fanno comportare Cico grottescamente o gli fanno fare scene comiche troppo “forzate”, ma in questa storia Cico è fantastico, ha un umorismo molto esilarante, distribuisce espressioni e battute divertentissime, leggendo questa storia ho riso alle sue battute svariate volte anche se avevo già letto questo racconto alcune volte. Questo è il Cico che piace a me e che vorrei sempre vedere sugli albi di Zagor. E’ spassosissimo il rapporto che si instaura tra Cico e la ragazza (Conchita) con Zagor che si stupisce ad ogni battuta del messicano. Le battute “vengo volando querida conchita”, “per voi questo ed altro querida conchita”, “oh, ne sono lusingato piccola conchita”, “quei vostri occhi meravigliosi occhini neri non devono consumarsi nelle dure veglie notturne cara conchita” sono da oscar dell’umorismo!!!!!!!!!!!!!! Anche Zagor è veramente tosto, in tutti i combattimenti dimostra di essere un autentico leone, con un grandissimo carisma, tanto da guadagnarsi la stima ed il rispetto di Conchita e del suo fidanzato (Jose, il capo dei ribelli). Anche il finale è spassosissimo, con il ragazzino che chiede la mancia a Cico, dicendogli che conchita non l’aveva pagato in quanto gli aveva detto “fatti pagare dal quel racchio grassone che ha l’aria di essere pieno di soldi” e dal capitano della nave che li accoglie a bordo apostrofandoli come “baldi seduttori”. In questa storia Cico non fa assolutamente da spalla, ma ne è assoluto protagonista assieme allo Spirito con la Scure
Passiamo ai disegni di Donatelli, sempre molto belli, con quel tratto pulito e netto che tanto apprezzo. L’unico appunto che vorrei fare al bravissimo Donatelli sono le sue raffigurazioni femminili, che secondo me mancano di sensualità, non vorrei usare una terminologia un po’ “troppo forte”, ma a me danno la sensazione di “pezzi di legno”, ossia statue, senza quella ninfa vitale che invece mi trasmettono le ragazze disegnate da Chiarolla, Laurenti, Pesce (che secondo me rimangono i migliori raffiguranti del gentil della saga zagoriana).
La storia, come precedentemente citato, secondo me è un piccolo capolavoro, è una storia molto semplice e lineare, però scritta in maniera impeccabile, che esalta Cico, qui descritto come simpaticissimo e spassosissimo umorista. Ho usato la terminologia “umorista” e non “comico” perché secondo me c’è una differenza sostanziale : a me non piace quando fanno comportare Cico grottescamente o gli fanno fare scene comiche troppo “forzate”, ma in questa storia Cico è fantastico, ha un umorismo molto esilarante, distribuisce espressioni e battute divertentissime, leggendo questa storia ho riso alle sue battute svariate volte anche se avevo già letto questo racconto alcune volte. Questo è il Cico che piace a me e che vorrei sempre vedere sugli albi di Zagor. E’ spassosissimo il rapporto che si instaura tra Cico e la ragazza (Conchita) con Zagor che si stupisce ad ogni battuta del messicano. Le battute “vengo volando querida conchita”, “per voi questo ed altro querida conchita”, “oh, ne sono lusingato piccola conchita”, “quei vostri occhi meravigliosi occhini neri non devono consumarsi nelle dure veglie notturne cara conchita” sono da oscar dell’umorismo!!!!!!!!!!!!!! Anche Zagor è veramente tosto, in tutti i combattimenti dimostra di essere un autentico leone, con un grandissimo carisma, tanto da guadagnarsi la stima ed il rispetto di Conchita e del suo fidanzato (Jose, il capo dei ribelli). Anche il finale è spassosissimo, con il ragazzino che chiede la mancia a Cico, dicendogli che conchita non l’aveva pagato in quanto gli aveva detto “fatti pagare dal quel racchio grassone che ha l’aria di essere pieno di soldi” e dal capitano della nave che li accoglie a bordo apostrofandoli come “baldi seduttori”. In questa storia Cico non fa assolutamente da spalla, ma ne è assoluto protagonista assieme allo Spirito con la Scure
Ospite- Ospite
Re: Puerto Juarez (n.99)
Storia bellissima! Nolitta era il migliore, aveva a disposizione poche pagine e ti sfornava un piccolo capolavoro!
Bellissimo il personaggio di Conchita, divertentissima la battuta finale ai danni di Cico: "fatti pagare dal quel racchio grassone che ha l’aria di essere pieno di soldi"
voto storia: 9
voto disegni: 9

Bellissimo il personaggio di Conchita, divertentissima la battuta finale ai danni di Cico: "fatti pagare dal quel racchio grassone che ha l’aria di essere pieno di soldi"

voto storia: 9
voto disegni: 9
Ospite- Ospite
Re: Puerto Juarez (n.99)

puerto juarez
numero 99, testi nolitta, disegni donatelli
di quelle prettamente "comiche" è una delle mie preferite, troppo forte la fregatura finale...
con zagor che prende in giro cico e lui che giura di non andare mai più appresso a una donna...
voto 8
Ultima modifica di Kramer76 il Dom 08 Ago 2021, 09:56 - modificato 1 volta.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Data d'iscrizione : 19.01.15
Re: Puerto Juarez (n.99)
Gradevolissimo riempitivo prima del primo centenario Zagoriano. La storia è molto breve e di sicuro non è un capolavoro, quindi abbassa un po' la media della finora ottima odissea americana.
Questa volta, il viaggio dei nostri amici ci porta nello Yucatan, in Messico. Bello il personaggio di Conchita, anche se fin da subito il suo comportamento era "sospetto". Ottimo il colpo di scena in cui scopriamo cosa stava "tramando" in realtà la ragazza. In questa storia, compare anche uno Zagor in grande spolvero, scatenato e inarrestabile, ma anche spiritoso nella parte finale quando prende in giro il buon Cico. Magnifiche e divertenti le pagine conclusive della storia. Storia, nel complesso, discreta.
Donatelli mi ha convinto meno del solito, forse anche perché viene subito dopo una lunga storia disegnata in modo eccelso da Ferri.
Soggetto/Sceneggiatura: 6,8
Disegni: 6
Questa volta, il viaggio dei nostri amici ci porta nello Yucatan, in Messico. Bello il personaggio di Conchita, anche se fin da subito il suo comportamento era "sospetto". Ottimo il colpo di scena in cui scopriamo cosa stava "tramando" in realtà la ragazza. In questa storia, compare anche uno Zagor in grande spolvero, scatenato e inarrestabile, ma anche spiritoso nella parte finale quando prende in giro il buon Cico. Magnifiche e divertenti le pagine conclusive della storia. Storia, nel complesso, discreta.
Donatelli mi ha convinto meno del solito, forse anche perché viene subito dopo una lunga storia disegnata in modo eccelso da Ferri.
Soggetto/Sceneggiatura: 6,8
Disegni: 6
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Località : Blizzard
Re: Puerto Juarez (n.99)
Avventura semplice che gode dell’effetto alone offerto dall’avventura precedente, “Oceano” e ne condivide l’ambientazione tropicale.
Poteva forse essere qualcosa di più di un mero riempitivo in quanto c’erano tutte le premesse e le caratteristiche (ambientazione, protagonisti) per un’avventura di tutto rispetto.
A ben vedere, la tematica di fondo è simile ai successivi “I ribelli della Lousiana” e “Affondate il Destroyer”, che sono stati capolavori.
Forse, all’epoca, stante la ricchezza creativa degli autori, che pareva inesauribile, non si pensò a sfruttare appieno la tematica.
Poteva forse essere qualcosa di più di un mero riempitivo in quanto c’erano tutte le premesse e le caratteristiche (ambientazione, protagonisti) per un’avventura di tutto rispetto.
A ben vedere, la tematica di fondo è simile ai successivi “I ribelli della Lousiana” e “Affondate il Destroyer”, che sono stati capolavori.
Forse, all’epoca, stante la ricchezza creativa degli autori, che pareva inesauribile, non si pensò a sfruttare appieno la tematica.
Gianpy- New Entry
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Data d'iscrizione : 16.09.19
Re: Puerto Juarez (n.99)
Io penso più che altro che servisse una storia breve da incastonare tra Oceano e il numero centenario, altrimenti Nolitta l'avrebbe sviluppata meglio.
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Puerto Juarez (n.99)
Anche secondo meWalter Dorian ha scritto:Io penso più che altro che servisse una storia breve da incastonare tra Oceano e il numero centenario, altrimenti Nolitta l'avrebbe sviluppata meglio.
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: Puerto Juarez (n.99)
Concordo
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
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