Il passato di Carson (n. 407/408/409)
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wakopa
Andrea67
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Il passato di Carson (n. 407/408/409)



Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Carlo Raffaele Marcello
Copertina: Claudio Villa
Mentre nel Montana si riuniscono i superstiti della Banda degli Innocenti, a Tucson uno della cricca muore in uno scontro a fuoco con Carson. Scovato un indizio in tasca al morto, il vecchio reprobo si reca a Bannock, al rendez-vous della banda. Sulle tracce del pard, Tex racconta a suo figlio del passato di Carson, dell'amicizia con lo sceriffo Clemmons, della bella cantante Lena e di quando gli Innocenti assaltarono una diligenza della Overland scortata da Capelli d'Argento.
Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
Questo è il primo racconto che Boselli scrisse per Tex e, a mio avviso, è una delle più belle storie dell’intera testata : è un autentico capolavoro, con una trama incalzante e mozzafiato, piena di azione e suspence. I colpi di scena si susseguono con un un ritmo molto serrato, la caratterizzazione di tutti gli svariati comprimari è perfetta.
A me, chiaramente se sono di buona fatta, le storie che rivangano e svelano importanti episodi del passato dei nostri eroi intrigano molto e, dato che la trama di questa avventura è magnifica e tratta del passato di Carson, il personaggio della SBE a me più caro e simpatico, la considero una pietra miliare della testata.
Inoltre ha il grandissimo pregio di introdurre due interessantissime figure femminili, Lena e Donna, molto legate a Carson. Boselli è bravissimo a fare palesare l’ipotesi (che comunque fino ad oggi non è mai stata esplicitamente svelata) che Donna sia addirittura la figlia di Carson il quale, tutt’oggi, non ne è ancora consapevole. Questa maestria sceneggiativa del “detto e non detto” su questa presunta paternità del vecchio ranger ha alimentato molte discussioni sui vari forums texiani, senza chiaramente trovare, grazie all’abilità sceneggiativa di Boselli, una conferma certa.
In questa storia inoltre i ruoli si invertono : il protagonista assoluto è Carson, mentre Tex gli fa da spalla ed il vecchio ranger è un autentico leone, carismatico e pieno di grinta, proprio come si addice ad una leggenda del West del suo calibro e della sua fama.
Rammento che la prima volta che lessi questo racconto ne rimasi positivamente scioccato, tanto era l’emozione che mi trasmetteva, un’emozione che non provavo da un pò di tempo per un fumetto, ed aspettare un mese per leggerne il proseguo fu molto arduo, tanta era la febbrile attesa per tale albo.
Gli ottimi disegni di Marcello rappresentano molto bene il paesaggio selvaggio del Montana e la ghost-town di Bannock.
A me, chiaramente se sono di buona fatta, le storie che rivangano e svelano importanti episodi del passato dei nostri eroi intrigano molto e, dato che la trama di questa avventura è magnifica e tratta del passato di Carson, il personaggio della SBE a me più caro e simpatico, la considero una pietra miliare della testata.
Inoltre ha il grandissimo pregio di introdurre due interessantissime figure femminili, Lena e Donna, molto legate a Carson. Boselli è bravissimo a fare palesare l’ipotesi (che comunque fino ad oggi non è mai stata esplicitamente svelata) che Donna sia addirittura la figlia di Carson il quale, tutt’oggi, non ne è ancora consapevole. Questa maestria sceneggiativa del “detto e non detto” su questa presunta paternità del vecchio ranger ha alimentato molte discussioni sui vari forums texiani, senza chiaramente trovare, grazie all’abilità sceneggiativa di Boselli, una conferma certa.
In questa storia inoltre i ruoli si invertono : il protagonista assoluto è Carson, mentre Tex gli fa da spalla ed il vecchio ranger è un autentico leone, carismatico e pieno di grinta, proprio come si addice ad una leggenda del West del suo calibro e della sua fama.
Rammento che la prima volta che lessi questo racconto ne rimasi positivamente scioccato, tanto era l’emozione che mi trasmetteva, un’emozione che non provavo da un pò di tempo per un fumetto, ed aspettare un mese per leggerne il proseguo fu molto arduo, tanta era la febbrile attesa per tale albo.
Gli ottimi disegni di Marcello rappresentano molto bene il paesaggio selvaggio del Montana e la ghost-town di Bannock.
Ospite- Ospite
Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
Capolavoro assoluto (di Boselli metto al di sopra solamente "Sulla pista di Forte Apache") con un Kit Carson incontrastato dominatore della scena, e non mi riferisco alla parte che racconta il suo passato, altrimenti la mia sarebbe una frase ovvia e scontata, ma anche allo scontro finale nella città fantasma di Bannock. Fa fuori, da solo, il giocatore (salvando la vita a Tex), Grimes e nientedimeno che Waco Dolan, il pistolero del gruppo.
A parte questo, complimenti a Boselli che ha il coraggio di inserire, finalmente, delle donne (in pianta stabile, direi, visto che sono tornate e torneranno ancora) nella saga di Tex, anche se alla fine le farà flirtare, rispettivamente con Carson e con Kit. Nel senso che il coraggio di "inventare" una donna per Tex ancora non l'ha trovato, e probabilmente non lo troverà mai.
Interessante anche lo stratagemma di non raccontare soltanto il passato di uno dei protagonisti - come si usava fare e si é fatto per Tex, Tiger, Zagor, Mark ecc. - ma di inserire lo stesso in un contesto attuale, come una prosecuzione, quasi come se i venticinque anni non fossero mai passati.
Scontata, per Boselli e solo per lui, la accurata caratterizzazione dei personaggi, dal più importante al più insignificante, che tale alla fine non risulta, proprio a causa della cura che l'Autore mette nel tratteggiare gli aspetti psicologici di ognuno.
Disegni di Marcello assolutamente perfetti. Non riesco a trovare alcun difetto. E' merito anche loro, a mio parere, se la storia ha un consenso così elevato.
Voto alla storia: 10
Voto ai disegni: 10
A parte questo, complimenti a Boselli che ha il coraggio di inserire, finalmente, delle donne (in pianta stabile, direi, visto che sono tornate e torneranno ancora) nella saga di Tex, anche se alla fine le farà flirtare, rispettivamente con Carson e con Kit. Nel senso che il coraggio di "inventare" una donna per Tex ancora non l'ha trovato, e probabilmente non lo troverà mai.
Interessante anche lo stratagemma di non raccontare soltanto il passato di uno dei protagonisti - come si usava fare e si é fatto per Tex, Tiger, Zagor, Mark ecc. - ma di inserire lo stesso in un contesto attuale, come una prosecuzione, quasi come se i venticinque anni non fossero mai passati.
Scontata, per Boselli e solo per lui, la accurata caratterizzazione dei personaggi, dal più importante al più insignificante, che tale alla fine non risulta, proprio a causa della cura che l'Autore mette nel tratteggiare gli aspetti psicologici di ognuno.
Disegni di Marcello assolutamente perfetti. Non riesco a trovare alcun difetto. E' merito anche loro, a mio parere, se la storia ha un consenso così elevato.
Voto alla storia: 10
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
Una donna per il ranger non la inventeranno mai in quanto questo muterebbe il personaggio tex che, come si sa, è abbastanza insensibile al fascino femminile e tuttora completamente preso da sua moglie Lilith.
Inoltre, qualora tex trovasse una donna, ve le immaginate le critiche dei puristi, restii ad ogni tipo di cambiamento?
Inoltre, qualora tex trovasse una donna, ve le immaginate le critiche dei puristi, restii ad ogni tipo di cambiamento?
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Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
però chissà come gestiranno il ritorno di Lupe Velasco. Nella storia di Boselli e Piccinelli che dovrebbe uscire tra un paio di annetti voglio proprio vedere Tex alle prese con la bella messicana che non ha mai nascosto i suoi sentimenti per lui.
Comunque a prescindere dai ragionamenti io non sono un purista ma credo che valga la regola aurea di GLB ovvero: la vita sessuale di Tex è faccenda privata, una cosa sua. Tra un'avventura e l'altra Tex potrebbe avere le sue "occasioni" (è un uomo, nonostante sia legato alla memoria della dolce Lilith) e al lettore dovrebbe interessargli soltanto l'avventura. Consoliamoci con le donzelle che potrebbero incontrare Carson, Kit e, perché no? anche il buon Tiger.
Comunque a prescindere dai ragionamenti io non sono un purista ma credo che valga la regola aurea di GLB ovvero: la vita sessuale di Tex è faccenda privata, una cosa sua. Tra un'avventura e l'altra Tex potrebbe avere le sue "occasioni" (è un uomo, nonostante sia legato alla memoria della dolce Lilith) e al lettore dovrebbe interessargli soltanto l'avventura. Consoliamoci con le donzelle che potrebbero incontrare Carson, Kit e, perché no? anche il buon Tiger.
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Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
hanno fatto bene a pubblicare anche il passato di carson in questa collana, è una storia stupenda!!!!
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Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
Concordo
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Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
ATTENZIONE SPOILER
Chi non ha mai letto questa storia ignori questo post.
Non voglio fare un'analisi della storia in questione (magari in futuro chissà) che è un capolavoro assoluto e anche perché avete detto tutto voi, ma mi voglio soffermare su un aspetto che è riapparso nell'ennesima rilettura de Il passato di Carson:
MA STA BENEDETTA DONNA E' LA FIGLIA DEL VECCHIO CAMMELLO?
Ci ho riflettuto e ci sono alcune cose "fra le righe" che bisogna analizzare.
Innanzitutto diciamo che tra la bella Lena e Carson c'era del tenero:

perché, ragazzi, se una donna ti chiede di passare la notte in casa una ragione c'è!
Inoltre il rapporto tra Lena e Carson è ambiguo. Chi ha letto questo capolavoro di storia sa tutto di Ray Clemmons e della banda degli Innocenti e di come Lena abbia salvato la vita a Carson:


Perché Lena ha paura per Carson? Perché non vuole che resti ucciso. Dunque un primo punto è chiaro: Lena ama Carson e teme per la sua vita. Non si tratta di amicizia.
Ma andiamo avanti. La storia si sposta e trascorrono molti anni quando veniamo a sapere che gli Innocenti si sono riuniti e che Lena ha avuto una figlia, Donna. Il quesito è se Donna sia figlia di Ray, come ufficialmente lascia credere Lena, o sia la figlia di Carson. In questa vignetta io la vedo ambigua:

Quel "nostra" è un indizio simbolico di Boselli? Ma anche in questa sequenza c'è un piccolo indizio:


Se notate, alla domanda di Waco su chi sia il padre della ragazza, Boselli fa uno stacco e "apre" con un Carson in campo medio. Nel cinema questo tipo di trovata funziona meglio perché il montaggio aiuta, mentre nel fumetto è più complicato da cogliere. Ma uno può obiettare: ok, ma tutto questo non dimostra nulla al fatto che Donna sia o meno la figlia del vecchio cammello, quest'altra vignetta qualcosa ce lo dice secondo me:

le parole di Lena assomigliano a una AMMISSIONE, per quanto mi riguarda, che Boselli ha diabolicamente voluto mettere nella sua storia, facendoci pensare che Carson potrebbe essere il papà di Donna e al fatto che Lena abbia voluto salvare il papà di sua figlia. Dunque per me Carson è padre.
Chi non ha mai letto questa storia ignori questo post.
Non voglio fare un'analisi della storia in questione (magari in futuro chissà) che è un capolavoro assoluto e anche perché avete detto tutto voi, ma mi voglio soffermare su un aspetto che è riapparso nell'ennesima rilettura de Il passato di Carson:
MA STA BENEDETTA DONNA E' LA FIGLIA DEL VECCHIO CAMMELLO?
Ci ho riflettuto e ci sono alcune cose "fra le righe" che bisogna analizzare.
Innanzitutto diciamo che tra la bella Lena e Carson c'era del tenero:

perché, ragazzi, se una donna ti chiede di passare la notte in casa una ragione c'è!
Inoltre il rapporto tra Lena e Carson è ambiguo. Chi ha letto questo capolavoro di storia sa tutto di Ray Clemmons e della banda degli Innocenti e di come Lena abbia salvato la vita a Carson:


Perché Lena ha paura per Carson? Perché non vuole che resti ucciso. Dunque un primo punto è chiaro: Lena ama Carson e teme per la sua vita. Non si tratta di amicizia.
Ma andiamo avanti. La storia si sposta e trascorrono molti anni quando veniamo a sapere che gli Innocenti si sono riuniti e che Lena ha avuto una figlia, Donna. Il quesito è se Donna sia figlia di Ray, come ufficialmente lascia credere Lena, o sia la figlia di Carson. In questa vignetta io la vedo ambigua:

Quel "nostra" è un indizio simbolico di Boselli? Ma anche in questa sequenza c'è un piccolo indizio:


Se notate, alla domanda di Waco su chi sia il padre della ragazza, Boselli fa uno stacco e "apre" con un Carson in campo medio. Nel cinema questo tipo di trovata funziona meglio perché il montaggio aiuta, mentre nel fumetto è più complicato da cogliere. Ma uno può obiettare: ok, ma tutto questo non dimostra nulla al fatto che Donna sia o meno la figlia del vecchio cammello, quest'altra vignetta qualcosa ce lo dice secondo me:

le parole di Lena assomigliano a una AMMISSIONE, per quanto mi riguarda, che Boselli ha diabolicamente voluto mettere nella sua storia, facendoci pensare che Carson potrebbe essere il papà di Donna e al fatto che Lena abbia voluto salvare il papà di sua figlia. Dunque per me Carson è padre.
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Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
Guitarjim1982 ha scritto:ATTENZIONE SPOILER
Chi non ha mai letto questa storia ignori questo post.
Non voglio fare un'analisi della storia in questione (magari in futuro chissà) che è un capolavoro assoluto e anche perché avete detto tutto voi, ma mi voglio soffermare su un aspetto che è riapparso nell'ennesima rilettura de Il passato di Carson:
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Ma andiamo avanti. La storia si sposta e trascorrono molti anni quando veniamo a sapere che gli Innocenti si sono riuniti e che Lena ha avuto una figlia, Donna. Il quesito è se Donna sia figlia di Ray, come ufficialmente lascia credere Lena, o sia la figlia di Carson. In questa vignetta io la vedo ambigua:
Quel "nostra" è un indizio simbolico di Boselli? Ma anche in questa sequenza c'è un piccolo indizio:
Se notate, alla domanda di Waco su chi sia il padre della ragazza, Boselli fa uno stacco e "apre" con un Carson in campo medio. Nel cinema questo tipo di trovata funziona meglio perché il montaggio aiuta, mentre nel fumetto è più complicato da cogliere. Ma uno può obiettare: ok, ma tutto questo non dimostra nulla al fatto che Donna sia o meno la figlia del vecchio cammello, quest'altra vignetta qualcosa ce lo dice secondo me:
le parole di Lena assomigliano a una AMMISSIONE, per quanto mi riguarda, che Boselli ha diabolicamente voluto mettere nella sua storia, facendoci pensare che Carson potrebbe essere il papà di Donna e al fatto che Lena abbia voluto salvare il papà di sua figlia. Dunque per me Carson è padre.
Ho avuto anche io le stesse sensazioni. Purtroppo non lo sapremo mai, a meno che Boselli non ci ritorni su. Alla prima occasione provo a domandarglielo: di solito mi ha sempre risposto esaurientemente
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Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
A domanda precisa Boselli non ha negato....

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Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
Allora è così
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Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
Amen
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Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
Ah, sono contento di sapere che non è solo una mia idea (non ho mai letto recensioni di questa storia perché, sapendo che era considerata una delle più belle storie di sempre, non volevo rovinarmi la sorpresa)!Ospite ha scritto:
Boselli è bravissimo a fare palesare l’ipotesi (che comunque fino ad oggi non è mai stata esplicitamente svelata) che Donna sia addirittura la figlia di Carson il quale, tutt’oggi, non ne è ancora consapevole. Questa maestria sceneggiativa del “detto e non detto” su questa presunta paternità del vecchio ranger ha alimentato molte discussioni sui vari forums texiani, senza chiaramente trovare, grazie all’abilità sceneggiativa di Boselli, una conferma certa.

Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
Chiunque tu sia, sono d'accordissimo, anch'io ho colto tutti questi "indizi" tra le righe. Bell'analisiOspite ha scritto:ATTENZIONE SPOILER
Chi non ha mai letto questa storia ignori questo post.
Non voglio fare un'analisi della storia in questione (magari in futuro chissà) che è un capolavoro assoluto e anche perché avete detto tutto voi, ma mi voglio soffermare su un aspetto che è riapparso nell'ennesima rilettura de Il passato di Carson:
MA STA BENEDETTA DONNA E' LA FIGLIA DEL VECCHIO CAMMELLO?
Ci ho riflettuto e ci sono alcune cose "fra le righe" che bisogna analizzare.
Innanzitutto diciamo che tra la bella Lena e Carson c'era del tenero:
perché, ragazzi, se una donna ti chiede di passare la notte in casa una ragione c'è!
Inoltre il rapporto tra Lena e Carson è ambiguo. Chi ha letto questo capolavoro di storia sa tutto di Ray Clemmons e della banda degli Innocenti e di come Lena abbia salvato la vita a Carson:
Perché Lena ha paura per Carson? Perché non vuole che resti ucciso. Dunque un primo punto è chiaro: Lena ama Carson e teme per la sua vita. Non si tratta di amicizia.
Ma andiamo avanti. La storia si sposta e trascorrono molti anni quando veniamo a sapere che gli Innocenti si sono riuniti e che Lena ha avuto una figlia, Donna. Il quesito è se Donna sia figlia di Ray, come ufficialmente lascia credere Lena, o sia la figlia di Carson. In questa vignetta io la vedo ambigua:
Quel "nostra" è un indizio simbolico di Boselli? Ma anche in questa sequenza c'è un piccolo indizio:
Se notate, alla domanda di Waco su chi sia il padre della ragazza, Boselli fa uno stacco e "apre" con un Carson in campo medio. Nel cinema questo tipo di trovata funziona meglio perché il montaggio aiuta, mentre nel fumetto è più complicato da cogliere. Ma uno può obiettare: ok, ma tutto questo non dimostra nulla al fatto che Donna sia o meno la figlia del vecchio cammello, quest'altra vignetta qualcosa ce lo dice secondo me:
le parole di Lena assomigliano a una AMMISSIONE, per quanto mi riguarda, che Boselli ha diabolicamente voluto mettere nella sua storia, facendoci pensare che Carson potrebbe essere il papà di Donna e al fatto che Lena abbia voluto salvare il papà di sua figlia. Dunque per me Carson è padre.

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Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
Un esordio del genere su una testata del calibro di Tex solamente Boselli avrebbe potuto farlo! Infatti, il Bos esordisce con un capolavoro immenso. Per me non è la sua storia migliore, dato che preferisco "La grande invasione" e ritengo "Gli Invincibili" e "Nei territori del NordOvest" sullo stesso livello di questa (sarà un caso, ma, a parte il maxi, sono tutte storie illustrate da Marcello
), ma è comunque una storia perfetta e impeccabile. Se poi la storia è illustrata da Marcello, il capolavoro è assoluto! Il duo Boselli-Marcello è il mio preferito su Tex
Recensire un fumetto così bello mi fa già tremare i polsi!
Partiamo dall'inizio: bellissima la prima scena, in cui il lettore conosce i superstiti della banda degli Innocenti. Ebbene, nel corso della storia, tutti questi antagonisti verranno caratterizzati perfettamente, come solo Boselli sa fare. Veniamo anche a conoscenza di alcune frasi del complesso linguaggio in codice degli Innocenti. Ottima ed emblematica l'enigmatica frase con cui la scena si chiude: Boone dice infatti: "LUI è tornato...ma questa volta saremo noi i più furbi".
Molto bella, poi, la scena, sempre nel presente, in cui il vecchio Carson, uccidendone un ex-membro, capisce che avrà di nuovo a che fare con gli Innocenti. Anche qui, meravigliosa la frase di Carson (realizzato in modo incredibilmente espressivo da Marcello): "Bannock non esiste". Una frase che mi ha, inspiegabilmente, colpito molto.
In seguito, semplicemente ottimo ed entusiasmante il racconto che Tex fa a Kit sul passato di Carson. Il giovane Carson mi è piaciuto moltissimo, così come l'affascinante Lena, una ragazza di questa storia che mi ha colpito parecchio. Conosciamo anche Ray, che, se devo essere sincero, avevo sospettato fin da subito che avesse qualcosa da nascondere. Bella la scena in cui Kit Carson arriva di notte alla casa di Lena: tra i due c'è infatti un'attrazione reciproca molto interessante.
Fantastico il colpo di scena in cui Carson scopre che Ray è a capo della banda degli innocenti. Ottima anche la scena nella quale Carson, inseguendo Ray, viene fermato da Lena. "Dovevo proteggere il padre di mia figlia", dirà in seguito... chissà a chi si riferisse. A me piace pensare che si riferisse allo stesso Carson.
Finito il flashback, la parte nel "presente" non è meno intrigante e appassionante. Bello l'incontro tra Carson e Lena, venticinque anni dopo, così come quello tra lui e il suo amico/nemico Ray. Ho apprezzato anche il personaggio di Donna, seppur sia molto simile alla madre.
Ottimo il piano che mettono in atto Tex e il figlio Kit: il primo si infiltra nella banda, facendo credere di essere un Innocente, mentre l'altro cerca di liberare Donna, agendo di nascosto. Bellissima tutta la lunga scena, ricca d'azione, di suspence e di tensione, che si svolge a Bannock. Tesisissima la scena in cui, dopo che Kit, che è stato ferito, ha liberato Donna, i due si sono nascosti e vengono cercati dall'inquietante nemico Larry il Contabile. In questa scena, Donna si dimostra una ragazza in gamba, come la madre. Meraviglioso e avvincente lo scontro a fuoco nella cittadina. Emozionante il rapporto di affetto che lega Chester a Grimes, e mi è spiaciuto veder fare al primo una brutta fine. La resa dei conti tra Boone e Waco da una parte e Carson, Tex e Ray dall'altra è ricca di tensione. Conclusasi con un bellissimo scontro a fuoco, sono rimasto emozionato dalla frase "Per un amico, questo e altro", il motto che Carson ripete a Ray, che gli ha chiesto di pronunciare, prima di morire. Scena da brividi. Che personaggio meraviglioso Ray, che come dice lo stesso Carson: "Tutti commettono degli errori, nella vita...ma non tutti sanno riscattarli". Ray, senza dubbio, si è riscattato, e a me questo personaggio lascerà un bel ricordo.
Magnifico anche il sospetto che, nel corso della storia, Boselli, saggiamente, infonde nel lettore, pur non rivelandolo apertamente: Kit è il padre di Donna. Io ne sono convinto, e mi piace pensarla così.
Posso quindi solo fare un enorme applauso per Boselli, al quale, per aver scritto storie come questa, "La grande invasione", "Gli invincibili", "Nei territori del NordOvest", "Patagonia" e molte altre, bisognerebbe alzare almeno un monumento.
Altrettanti complimenti vanno a Marcello, che ho imparato ad apprezzare sempre di più e che ora adoro alla follia. Il suo stile, particolarissimo e inimitabile, mi fa impazzire, punto e basta.
Ottime le cover di Villa.
Viva Boselli e viva Tex!
Soggetto/Sceneggiatura: 10 e lode
Disegni: 9,5
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Recensire un fumetto così bello mi fa già tremare i polsi!
Partiamo dall'inizio: bellissima la prima scena, in cui il lettore conosce i superstiti della banda degli Innocenti. Ebbene, nel corso della storia, tutti questi antagonisti verranno caratterizzati perfettamente, come solo Boselli sa fare. Veniamo anche a conoscenza di alcune frasi del complesso linguaggio in codice degli Innocenti. Ottima ed emblematica l'enigmatica frase con cui la scena si chiude: Boone dice infatti: "LUI è tornato...ma questa volta saremo noi i più furbi".
Molto bella, poi, la scena, sempre nel presente, in cui il vecchio Carson, uccidendone un ex-membro, capisce che avrà di nuovo a che fare con gli Innocenti. Anche qui, meravigliosa la frase di Carson (realizzato in modo incredibilmente espressivo da Marcello): "Bannock non esiste". Una frase che mi ha, inspiegabilmente, colpito molto.
In seguito, semplicemente ottimo ed entusiasmante il racconto che Tex fa a Kit sul passato di Carson. Il giovane Carson mi è piaciuto moltissimo, così come l'affascinante Lena, una ragazza di questa storia che mi ha colpito parecchio. Conosciamo anche Ray, che, se devo essere sincero, avevo sospettato fin da subito che avesse qualcosa da nascondere. Bella la scena in cui Kit Carson arriva di notte alla casa di Lena: tra i due c'è infatti un'attrazione reciproca molto interessante.
Fantastico il colpo di scena in cui Carson scopre che Ray è a capo della banda degli innocenti. Ottima anche la scena nella quale Carson, inseguendo Ray, viene fermato da Lena. "Dovevo proteggere il padre di mia figlia", dirà in seguito... chissà a chi si riferisse. A me piace pensare che si riferisse allo stesso Carson.
Finito il flashback, la parte nel "presente" non è meno intrigante e appassionante. Bello l'incontro tra Carson e Lena, venticinque anni dopo, così come quello tra lui e il suo amico/nemico Ray. Ho apprezzato anche il personaggio di Donna, seppur sia molto simile alla madre.
Ottimo il piano che mettono in atto Tex e il figlio Kit: il primo si infiltra nella banda, facendo credere di essere un Innocente, mentre l'altro cerca di liberare Donna, agendo di nascosto. Bellissima tutta la lunga scena, ricca d'azione, di suspence e di tensione, che si svolge a Bannock. Tesisissima la scena in cui, dopo che Kit, che è stato ferito, ha liberato Donna, i due si sono nascosti e vengono cercati dall'inquietante nemico Larry il Contabile. In questa scena, Donna si dimostra una ragazza in gamba, come la madre. Meraviglioso e avvincente lo scontro a fuoco nella cittadina. Emozionante il rapporto di affetto che lega Chester a Grimes, e mi è spiaciuto veder fare al primo una brutta fine. La resa dei conti tra Boone e Waco da una parte e Carson, Tex e Ray dall'altra è ricca di tensione. Conclusasi con un bellissimo scontro a fuoco, sono rimasto emozionato dalla frase "Per un amico, questo e altro", il motto che Carson ripete a Ray, che gli ha chiesto di pronunciare, prima di morire. Scena da brividi. Che personaggio meraviglioso Ray, che come dice lo stesso Carson: "Tutti commettono degli errori, nella vita...ma non tutti sanno riscattarli". Ray, senza dubbio, si è riscattato, e a me questo personaggio lascerà un bel ricordo.
Magnifico anche il sospetto che, nel corso della storia, Boselli, saggiamente, infonde nel lettore, pur non rivelandolo apertamente: Kit è il padre di Donna. Io ne sono convinto, e mi piace pensarla così.
Posso quindi solo fare un enorme applauso per Boselli, al quale, per aver scritto storie come questa, "La grande invasione", "Gli invincibili", "Nei territori del NordOvest", "Patagonia" e molte altre, bisognerebbe alzare almeno un monumento.
Altrettanti complimenti vanno a Marcello, che ho imparato ad apprezzare sempre di più e che ora adoro alla follia. Il suo stile, particolarissimo e inimitabile, mi fa impazzire, punto e basta.
Ottime le cover di Villa.
Viva Boselli e viva Tex!
Soggetto/Sceneggiatura: 10 e lode
Disegni: 9,5
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Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
Riletta nel volume a colori della Bonelli che mi è stato regalato per S.Stefano
... I colori sono gli stessi delle tavole postate più su da Wakopa, anche se si tratta di un'edizione differente, si vede che non l'hanno ricolorata apposta, immagino siano anche i colori della collezione storica...
Ottimi i disegni di Marcello, soprattutto le scene con i pards che cavalcano nella prateria sono molto valorizzate dal colore
La storia è un capolavoro e sono d'accordo con chi la ritiene la migliore di Boselli su Tex 


Ottimi i disegni di Marcello, soprattutto le scene con i pards che cavalcano nella prateria sono molto valorizzate dal colore


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Re: Il passato di Carson (n. 407/408/409)
Sì, i colori sono quelli della Collezione Storica a Colori.
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