Agente indiano (Tex n.729 bis)
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Magico Vento
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Agente indiano (Tex n.729 bis)
TEX N.729 BIS
AGENTE INDIANO
La storia mai raccontata di come Tex diventò agente indiano dei Navajos.
Soggetto: Boselli Mauro
Sceneggiatura: Boselli Mauro
Disegni: Dotti Maurizio
Copertina: Villa Claudio
Nel classico “Sangue Navajo” scoprimmo che Aquila della Notte non è solo capo dei Navajos, ma anche loro agente, dipendente dunque dal Bureau of Indian Affairs diretto da Ely Donehogawa Parker. Ma come e quando fu nominato? Lo scoprirete in questo numero speciale!
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Alcune tavole in anteprima:
- Tavole:
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Letto. Purtroppo non riesco in questo m9mento a fermarmi un attimo per scrivere le recensioni, ma:
ancora una volta il passato, questa volta di Tex, è stato stravolto.
Perché dobbiamo distruggere i passati di tutti i personaggi? Mica l'ho capito...
ancora una volta il passato, questa volta di Tex, è stato stravolto.
Perché dobbiamo distruggere i passati di tutti i personaggi? Mica l'ho capito...
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doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
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Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Qui al massimo ci può essere qualche forzatura sulle date, ma non é niente in confronto al ribaltamento delle caratteristiche dei personaggi operato da Burattini sulle origini.
Se non ti é piaciuto neanche questo puoi fare festa: é di gran lunga il miglior numero bis tra quelli usciti nelle varie testate.
Se non ti é piaciuto neanche questo puoi fare festa: é di gran lunga il miglior numero bis tra quelli usciti nelle varie testate.
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biascid_70- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Concordo.biascid_70 ha scritto:Qui al massimo ci può essere qualche forzatura sulle date, ma non é niente in confronto al ribaltamento delle caratteristiche dei personaggi operato da Burattini sulle origini.
Riguardo all'albo, mi è piaciuto molto: in questi giorni cercherò di scrivere una riflessione più approfondita.
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Ma poi anche il grande vecchio Bonelli non e' che fosse cosi' attento alle date o alle congruenze storiche, per cui anche al Bos si perdona qualcosa se poi la storia funziona;
copertina:Tiger somiglia troppo a Tex per essere un indiano e anche piccolo falco non ha nulla della mamma navajo,manca quel minimo di meticciato che Galep sapeva infondergli
editoriale:solita marchetta Frediana o spottone che dir si voglia...
quanto alla storia ,la sensazione e' che il curatore abbia voluto operare una sintesi tra collana regolare un po' loffia negli ultimi tempi e la piu' brillante nuova collana tex willler
non a caso come disegnatore e' stato scelto pure il copertinista di quest'ultima...
gli ingredienti per un'ottima storia texiana scritta con mestiere ci sono tutti, dall'agente indiano corrotto -"i vermi non hanno le mani"
all'ufficiale connivente ,all'ottimo personaggio di 4occhi e della sua mogliettina, ad un Piccolo falco risoluto a non farsi rapire ma senza che l'avventura poi scivoli pericolosamente in troppo bimbominkismo;
Dotti ai disegni mantiene sempre quel difetto delle teste piccole specie per Tex a figura intera, ma molto buono invece tutto il resto a cominciare da taluni chiaroscuri per finire all'evocativa scena dei navajo a centinaia fuori dal forte
copertina:Tiger somiglia troppo a Tex per essere un indiano e anche piccolo falco non ha nulla della mamma navajo,manca quel minimo di meticciato che Galep sapeva infondergli
editoriale:solita marchetta Frediana o spottone che dir si voglia...
quanto alla storia ,la sensazione e' che il curatore abbia voluto operare una sintesi tra collana regolare un po' loffia negli ultimi tempi e la piu' brillante nuova collana tex willler
non a caso come disegnatore e' stato scelto pure il copertinista di quest'ultima...
gli ingredienti per un'ottima storia texiana scritta con mestiere ci sono tutti, dall'agente indiano corrotto -"i vermi non hanno le mani"
all'ufficiale connivente ,all'ottimo personaggio di 4occhi e della sua mogliettina, ad un Piccolo falco risoluto a non farsi rapire ma senza che l'avventura poi scivoli pericolosamente in troppo bimbominkismo;
Dotti ai disegni mantiene sempre quel difetto delle teste piccole specie per Tex a figura intera, ma molto buono invece tutto il resto a cominciare da taluni chiaroscuri per finire all'evocativa scena dei navajo a centinaia fuori dal forte
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Storia molto classica: la pietanza principale è l'agente farabutto che, spalleggiato dal militare, vuole sfruttare gli indiani.
C'è però anche molto contorno con Tiger e il Kit giovincello gestiti molto bene.
I nemici sono ben caratterizzati (per esempio l'albino di poche parole).
Stavolta i banditi conoscono Tex di fama, ma non possono battere i pards in astuzia.
Bella l'idea di citare Elbert come il nuovo comandante del forte, con il quale le cose poi andranno come sappiamo.
C'é la giusta dose di ironia: quando Tex chiede all'agente indiano se crede nella resurrezione (le vacche rubate e fatte passare per morte), e i suoi avversari che sono inciampati nei suoi pugni. Qui forse sarebbe stato il massimo la faccia da guascone che Seijas riesce a dare a Tex.
Dotti non é tra i miei preferiti (e qui sicuramente vado contro corrente) perché a mio avviso disegna a volte i pards un po' troppo "ingrugniti", comunque ha fatto anche lui come sempre un buon lavoro con diverse tavole ricche di particolari.
Quindi nulla di epocale perché sono tutte situazioni già viste, ma la vicenda è raccontata bene e con un solo albo a disposizione difficilmente si può fare meglio.
Dopo l'inciampo della storia precedente, questa la promuovo e per me vale un 7 pieno.
C'è però anche molto contorno con Tiger e il Kit giovincello gestiti molto bene.
I nemici sono ben caratterizzati (per esempio l'albino di poche parole).
Stavolta i banditi conoscono Tex di fama, ma non possono battere i pards in astuzia.
Bella l'idea di citare Elbert come il nuovo comandante del forte, con il quale le cose poi andranno come sappiamo.
C'é la giusta dose di ironia: quando Tex chiede all'agente indiano se crede nella resurrezione (le vacche rubate e fatte passare per morte), e i suoi avversari che sono inciampati nei suoi pugni. Qui forse sarebbe stato il massimo la faccia da guascone che Seijas riesce a dare a Tex.
Dotti non é tra i miei preferiti (e qui sicuramente vado contro corrente) perché a mio avviso disegna a volte i pards un po' troppo "ingrugniti", comunque ha fatto anche lui come sempre un buon lavoro con diverse tavole ricche di particolari.
Quindi nulla di epocale perché sono tutte situazioni già viste, ma la vicenda è raccontata bene e con un solo albo a disposizione difficilmente si può fare meglio.
Dopo l'inciampo della storia precedente, questa la promuovo e per me vale un 7 pieno.
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biascid_70- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
storia davvero bella per me ..condita dai bellissimi disegni di Dotti ...dinamismo , chiaro scuri ed espressivita ai massimi livelli ..di gran lunga il miglior albo bis della Bonelli
toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Boselli, anche con un solo albo a disposizione, riesce a realizzare una storia bellissima, che ti appassiona fino all'ultima pagina.
Il tutto condito con i magnifici disegni di un ispiratissimo Dotti.
Il confrono con il numero Bis di Zagor è impietoso.
Il tutto condito con i magnifici disegni di un ispiratissimo Dotti.
Il confrono con il numero Bis di Zagor è impietoso.
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Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Ottima storia che rivela un nuovo tassello del passato di Tex: come è diventato agente indiano!
storia e disegni al massimo livello
Dotti ha introdotto un effetto da mezza tinta in molte vignette
ad esempio la roccia in questa vignetta:
o la giacca in quest'altra
ma questi sono solo due delle bellissime tavole di questo albo
condivido pienamente
mentre questo Bis è una storia importante nella storia del personaggio quello di Zagor è, come dichiarato dall'autore/curatore, una storia rivolta ai lettori occasionali da leggere sotto l'ombrellone con tanto di ampio riassunto (un terzo delle tavole)
storia e disegni al massimo livello
Dotti ha introdotto un effetto da mezza tinta in molte vignette
ad esempio la roccia in questa vignetta:
o la giacca in quest'altra
ma questi sono solo due delle bellissime tavole di questo albo
condivido pienamente
il confronto con il Bis di Zagor è veramente impietosolukas luke ha scritto:Boselli, anche con un solo albo a disposizione, riesce a realizzare una storia bellissima, che ti appassiona fino all'ultima pagina.
Il tutto condito con i magnifici disegni di un ispiratissimo Dotti.
Il confrono con il numero Bis di Zagor è impietoso.
mentre questo Bis è una storia importante nella storia del personaggio quello di Zagor è, come dichiarato dall'autore/curatore, una storia rivolta ai lettori occasionali da leggere sotto l'ombrellone con tanto di ampio riassunto (un terzo delle tavole)
claudio57- Moderatore
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Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Quoto chi mi ha preceduto, nonostante il canovaccio super classico, Boselli riesce, con il supporto del bravissimo Dotti, a mettere insieme un ottimo albo che si legge d'un fiato, al contrario dello Zagor bis!
OLIMPIA- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Ottimo numero, che, pur essendo una storia autoconclusiva, è, a mio giudizio, una delle più riuscite (la migliore insieme a "Guatemala") della serie regolare di questa annata.
La storia ha un sapore molto classico (l'agente indiano corrotto, l'ufficiale arrogante) e GLBonelliano (anche perché il lungo flashback narra una vicenda che temporalmente si inserisce tra i primissimi numeri scritti appunto dal papà di Tex). Anche l'ironia che caratterizza alcuni passaggi mi ha ricordato quella del creatore di Tex ("Ero disposto ad accettare che l'angelo custode di vacche e vitelli avesse miracolosamente resuscitato quelle povere bestie", "Lanigan si è alzato di scatto, prestando poca attenzione a dove si trovavano le nocche del mio pugno destro...e ci ha sbattuto contro lo zigomo!" e la splendida didascalia "Qualche minuto e svariati cazzotti dopo").
L'albo mi è sembrato una sorta di unione tra la serie regolare e la recente collana "Tex Willer" (l'albo è disegnato, tra l'altro, proprio dal copertinista di quest'ultima, Maurizio Dotti). La struttura della storia è quella che vede un prologo ambientato nel presente a cui segue un racconto del passato narrato in flashback. Buona l'idea di narrare (nel flashback) come Tex fosse diventato agente indiano. C'è anche una grande attenzione al realismo storico (caratteristica che ricorda appunto "Tex Willer"), come dimostra la presenza del personaggio realmente esistito Hubbell. Degno di lode l'obiettivo di Boselli, che sta cercando, tra le non poche incongruenze createsi in quasi 80 anni di storie, di creare per Tex una linea biografica coerente anche con i fatti storici.
La parte nel presente è molto breve, ma è sceneggiata in modo magistrale. Il flashback, che occupa gran parte della storia, è molto bello e avvincente, e ci mostra, tra l'altro, un giovanissimo ma tosto Kit, gestito alquanto bene da Boselli. Ottimo anche l'utilizzo di Tiger Jack e, in generale, la caratterizzazione di tutti i personaggi.
C'è forse qualche leggero errore tempistico, ma trovo siano piccolezze, anche perché lo stesso GLB se ne infischiò sempre di mantenere una credibilità cronologica per le sue storie, e dunque per gli scrittori come Boselli che gli sono succeduti diventa difficile districarsi tra le date. Direi che quindi qualche forzatura nella cronologia texiana ogni tanto la si può concedere al Bos, specie se ne escono fuori storie belle e interessanti come questa.
Ottime le tavole di Dotti (e lo dice uno che non adora alla follia questo disegnatore). Favolosi sfondi e paesaggi e ben reso il dinamismo nelle movenze dei personaggi. Splendida l'introduzione della mezzatinta nelle vignette. Come al solito, però, nei suoi disegni non mi convincono i volti, in particolare quello di Tex.
Magnifica la copertina di Claudio Villa.
Storia: 8,5
Disegni: 8,5
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Candidata al podio delle storie da un solo albo, ci chiarisce la posizione di Tex quale Agente dei Navajos, che era sempre stata taciuta da GLB e dai suoi successori. Storia scorrevole con svariati nemici e collegamenti con il futuro da noi già conosciuto. Il tutto ben condito dai sempre ottimi disegni di Dotti.
Voto alla storia: 7,5
Voto ai disegni: 9
P.S. che differenza con l’analogo albo di Zagor.
Voto alla storia: 7,5
Voto ai disegni: 9
P.S. che differenza con l’analogo albo di Zagor.
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Località : Catanzaro
Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Anche sulla gestione del passato
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
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Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Triste constatare come l'albo bis di Tex, contenendo una
storia bella ma non bellissima, sia
totalmente superiore all'albo bis di Zagor.
Boselli se la cava abbastanza bene in questa
storia sul passato di Tex, come del resto fa in
Tex Willer. È una storia che presenta un Tex molto
in stile GL Bonelli, determinato, solido e ironico
in un mix avvincente. Molto bella la prima scena,
quella "in diretta". Avventura molto scorrevole, con
personaggi resi molto bene. Interessante la presenza
di Ely Donehogawa Parker, personaggio storico
apparso anche su Ken Parker e in almeno una storia
di Tex, serie regolare, ma non ricordo quale.
Anche se non ottima, Agente Indiano è una storia
avvincente e costruita bene, che si legge tutta d'un
fiato. Avercene storie così su Zagor.
Una stranezza è il messicano Lorenzo Hubbell:
strano cognome per un messicano.
Molto buoni i disegni di Dotti.
storia bella ma non bellissima, sia
totalmente superiore all'albo bis di Zagor.
Boselli se la cava abbastanza bene in questa
storia sul passato di Tex, come del resto fa in
Tex Willer. È una storia che presenta un Tex molto
in stile GL Bonelli, determinato, solido e ironico
in un mix avvincente. Molto bella la prima scena,
quella "in diretta". Avventura molto scorrevole, con
personaggi resi molto bene. Interessante la presenza
di Ely Donehogawa Parker, personaggio storico
apparso anche su Ken Parker e in almeno una storia
di Tex, serie regolare, ma non ricordo quale.
Anche se non ottima, Agente Indiano è una storia
avvincente e costruita bene, che si legge tutta d'un
fiato. Avercene storie così su Zagor.
Una stranezza è il messicano Lorenzo Hubbell:
strano cognome per un messicano.
Molto buoni i disegni di Dotti.
Ospite- Ospite
Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Tex incontra varie volte Ely Donehogawa Parker, e in particolare nelle avventure "L'arma del Massacro" di Bonelli & Letteri n.ri 219/220 e "Intrigo a Santa Fè" di Nizzi & Civitelli n.ri 393/395
claudio57- Moderatore
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Località : broni PV
Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Ah ecco, grazie Claudio. Ho letto quella di Bonelli e Letteri.
Ospite- Ospite
Re: Agente indiano (Tex n.729 bis)
Ely Donehogawa è anche apparso nella storia "La collina della morte" di Nizzi/De La Fuente (n.471-472)
Concordo comunque con il tuo giudizio sull'albo, Fabri.
Concordo comunque con il tuo giudizio sull'albo, Fabri.
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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