Gentiluomo... ma non troppo! (n.15/16)

Soggetto e Sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni: Gallieno Ferri

"Gentiluomo... ma non troppo!" inizia a pag. 106 dell'albo "Iron-Man" e si conclude a pag. 73 dell'albo "I padroni del fuoco".

qui per leggere il topic del vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=8894&start=0&postdays=0&postorder=asc&highlight=&mforum=ramath

L'Index la tratta come una sola storia.
Durante il loro ritorno a casa, Zagor e Cico si imbattono prima in una banda di rapinatori, poi negli indiani Fox che hanno rapito un medico e, infine, nell'imbroglione Bimbo Sullivan, trafficante di armi, che per la prima volta compare nella serie.
Tre ministorie che si lasciano leggere pur nella loro leggerezza.

Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 8

Questa storia è composta da tre mini storielle piuttosto leggerine.
La più carina è la prima con i banditi che si improvvisano camerieri dai modi non proprio raffinati, simpatico lo spettacolino di Cico.
La seconda con il dottore rapito dai Fox e la terza con Bimbo Sullivan dicono poco o niente.

nella prima storia,strano l'atteggiamento di Buddy Fox che aveva preso in ostaggio un'invitata con cui farsi scudo e poi non si capisce bene nemmeno come, non la vediamo piu' tra le sue braccia

intrigantella la seconda storia breve di questo miniciclo che vede coinvolto il dott.Gallaway divenuto un punto di riferimento per i Fox di Mano rossa avendoli salvati da un'epidemia .
La cosa inaccettabile per zagor e' che il dottore sia in realta' ostaggio degli indiani e quindi decide di liberarlo nella notte;
l'assediamento e lo spargimento di sangue che questa liberazione sta comportando,fa tornare sui propri passi il dottore che cambia idea e decide che la sua missione e' li' presso gli indiani con sommo stupore e indispettimento di Cico

terza ed ultima parentesi di queste storie brevi che troverete nell'ottavo volume della collezione storica a colori di repubblica:
i nostri si imbattono nel carro di Bimbo Sullivan che piu' lontano sta subendo le torture di due indiani convinti che abbia dell'acqua di fuoco;
salvatolo dalle loro grinfie,zagor e cico notano un comportamento sospetto e poco riconoscente di Bimbo ,infatti poco dopo scoprono il losco traffico che aveva con 2 soldati di fort Hope.
Bimbo Sullivan riuscira' a svignarsela mentre i due soldati verranno consegnati dai nostri alle autorita'.

Tre storie molto semplici. La prima quella con Buddy Fox mi è piaciuta, moltissime le scene comiche, Cico "Marcantonio" su tutti!
Carina anche quella col dottor Galloway.
La terza è solo per presentare il personaggio di Bimbo Sullivan che qui appare per di più come una macchietta!
complessivamente voto 6

Un racconto strutturato su tre mini avventure ben distinte che si susseguono durante il viaggio di ritorno dei nostri eroi.
La prima vede di fronte a loro un gruppo di nemici tutto sommato di basso profilo che si segnalano solo per una certa ilarità.
La seconda è più matura e vede il dottor Galloway prendere un'umana e coraggiosa decisione anche se poco credibile nelle tempistiche.
Nella terza compare per la prima volta Bimbo Sullivan, un nemico utilizzato più che altro per dei riempitivi ma destinato dopo molti anni e diverse comparse a guadagnarsi un posto da protagonista in "Uno strano fuorilegge" di Toninelli e una grossa partecipazione nella "Palude dei forzati" una delle più belle storie di Burattini.
VOTO 6

gentiluomo... ma non troppo!
numeri 15 e 16, testi nolitta, disegni ferri
sembra quasi un maxi a storie brevi ante litteram, sono piccoli episodi minori nella nolittologia, ma è pur sempre nolitta/ferri...
il primo episodio, nonostante le botte in testa, è quello più divertente, memorabile cico nei panni di marco antonio
il secondo è quello più "nolittiano" ma con il lieto fine, bella la scena in cui gli indiani rapiscono il dottore
toccata e fuga per bimbo sullivan

voto 7/8

Carino questo racconto, formato da tre brevi storie.
La prima storia è quella che mi è piaciuta di più, con anche una bella gag di Cico e un interessante mistero nella villa di un'apparente nobile, che si scoprirà essere un temibile bandito. Belle le scazzottate e le scene d'azione nelle quali Zagor si destreggia.
Ho apprezzato anche la seconda storia, che contiene il bellissimo personaggio del dottor Galloway, che decide di dare volontariamente una mano agli indiani.
La terza storiella è quella che mi ha preso di meno, una decina di pagine banalotte.
Nel complesso, un racconto piacevole del grande Nolitta.
I disegni di Ferri sono decisamente belli come al solito.
Storia: 7
Disegni: 8,5

95 tavole ed un terzo per la magica coppia Nolitta-Ferri. Un 7 stentato, semplicemente perché all’interno di questa storia ce sono ben… tre! Cosa che non mi piace proprio per niente.
La prima quella riportante il titolo; la seconda un’avventura al campo dei fox; la terza riguarda “Bimbo” Sullivan, definito come vecchia conoscenza anche se è la prima volta che ci viene presentato.
Partiamo dalla prima che si apre, manco a dirlo con una gag di Cico che, inseguendo un tacchino s’intrufola in una residenza di proprietà del marchese di Beauchamp. Coadiuvato da due suoi sgherri, Boris Teguchoff e Platone, detto così per la sua intelligente aria da pensatore (un tonto    ), prende a legnate il messicano sbattendolo fuori a calci. Tornato da Zagor, intento a cucinare il modesto pranzo nel bosco, questi s’insospettisce vedendolo malconcio. Raccontatagli la storia, lo prende per la collottola (lo fa un paio di volte, scena umoristica, come il vortice di rissa alla Looney Tunes nella residenza) e si dirige verso lo sceriffo di Harrysburg ma viene preso da quest’ultimo a male parole. Deciso a dirgliene quattro il Nostro si fa accompagnare da Cico alla residenza e, non trovando ospitalità, scavalca il muro di cinta con… un salto con l’asta (un ramo)       Zagor ha la meglio sui tre, ma viene colpito alla nuca da un quarto, tale Tom Sanders.
Imprigionato, Cico s’intrufola infiltrandosi in una compagnia teatrale grazie ad un infortunio capitato ad uno di loro. Questi non passavano di lì per caso, infatti il marchese, riconosciuto da Zagor nel bandito Buddy Fox detto “La volpe”, è intenzionato a dare una festa invitando tutta la nobiltà della regione per depredarla. Zagor riesce a liberarsi delle catene e s’incontra con Cico (con una gag: sfascia la porta che rovina sul messicano, “Il terremoto”    ) Mentre il Nostro cerca di fermare la banda, Cico va ad avvertire lo sceriffo, ma, vestito dal romano Marc’Antonio per la scena teatrale (finita a risa…) non lo prende in considerazione e gli rifila un calcio. Lo sceriffo, non sappiamo il nome, se non una mezza targhetta con il suo nome (che poi si trasforma magicamente nell’albo successivo semplicemente in “sheriff”…) si ravvede solo quando ad avvertirlo è un suo concittadino. Risolta la situazione senza uccidere nessuno    , Cico si vendica dello sceriffo rifilandogli a sua volta un calcio nel didietro.
Tono decisamente umoristico, da notare che uno della banda viene detto Cenerentola (Rik Nelson) e che le frasi dei nobili mentre vengono derubati sono totalmente passive, c’è anche una gag di uno di loro che si ribella prendendosi una legnata con tanto di uccellini. Inoltre, Zagor si nasconde dietro un’armatura per mettere ko Cenerentola, impossibile non l’abbia visto.
Interessante anche un baloon: “Vieni Cico… Mentre rimarrai qui ad attendermi” IN CHE SENSO?  
Passiamo alla seconda storia: Piccolo Lupo, un giovane fox attacca Cico, credendolo solitario, ma arriva Zagor, lo spazzola e lo porta al suo campo. Il sakem, Mano Rossa, scusandosi, offre ospitalità ai due e, durante il banchetto, Zagor sente una richiesta di aiuto in inglese arrivare da un tepee. Il capo dei fox minimizza la cosa e quando non permette a Zagor di entrare nella tenda, il Nostro rifiuta l’ospitalità e abbandona il campo. Con un’incursione notturna, il prigioniero, tale dottor Tim Galloway, viene liberato e, per sfuggire agli indiani si arrampicano su un picco. Il dottore racconta la storia: è stato prelevato dalla sua casa per curare i pellerossa malati e, vista la bravura, non solo i fox ma anche altre tribù portavano i malati da lui. Accortosi con che foga i fox volevano riprenderselo, Galloway si ravvede e decide di restare con loro a opera di bene e non sarà più prigioniero, ma volontario a tutti gli effetti.
Nella terza storia, in un luogo imprecisato, vediamo “Bimbo” Sullivan, un mercante di cianfrusaglie, in difficoltà con l’indiano Toro Nero. Salvato da Zagor, scappa dimenticandosi il suo caratteristico cappello; usato da Cico, viene riconosciuto come il mercante da due soldati (uno si chiama Bill) che arrivano all’appuntamento con dei fucili e, capendo che il compratore non ha soldi, picchiano Cico, ma interviene come sempre Zagor che li spazzola e li riporta al forte (non ci è dato sapere quale).

Le gag di Cico:
1) la gag citata del tacchino
2) la gag citata in cui viene preso dalla collottola
3) seduto su un ramo dopo il salto nella residenza di Galloway, cade di faccia a terra dopo che una pallottola di Buddy Fox spezza il ramo
4) vestito da Marc’Antonio, deve recitare la parte del generale con in braccio Giulio Cesare morto, ma non riesce a tenerlo su e cade con le colonne che gli rovinano in testa
5) la gag citata della porta della cella
6) la gag citata dello sceriffo
7) Cico travolto dal carro di “Bimbo” Sullivan in fuga e subito riproposto con occhio nero e cerotti
la gag citata del cappello, ma forse non è una gag vera e propria

Nonno di Cico: da fachiro, farmacista, torero e prestigiatore, ora è diventato domatore.

Personaggi principali:
- Buddy Fox
- Boris Teguchoff
- Platone
- Tom Sanders
- Cenerentola (Rik Nelson)
- Piccolo Lupo
- Mano Rossa
- Tim Gallloway
- “Bimbo” Sullivan
- Toro Nero
- Bill e l’altro soldato

Luoghi principali:
- Harrysburg
- Campo dei fox