Tex Magazine n.2
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Tex Magazine n.2
uscita 25/01/2017
Copertina: Claudio Villa
Nel secondo Tex Magazine, tanti articoli che raccontano la dura e imprevedibile vita di Frontiera, fra “bad boys” dal grilletto facile, spettacolari esibizioni del mitico Buffalo Bill e giovani eroi che, come i loro celebri padri, seguono la via della Giustizia! In più, due racconti di Tex completi e inediti:
Freedom Ranch
Soggetto e sceneggiatura: Antonio Zamberletti
Disegni: Walter Venturi
L’ex caporale Lawrence dei Buffalo Soldiers è diventato proprietario di un Ranch dove, neri, apaches, mezzosangue e carcerati redenti possono lavorare come uomini liberi. Ma al terribile Blisset, che spadroneggia sulla zona, la sola esistenza del “Freedom ranch” non va giù. Nel duro scontro tra le due fazioni, il piombo di Tex Willer e Kit Carson peserà sulla bilancia della giustizia!
Terrore tra i boschi
Soggetto e sceneggiatura: Chuck Dixon
Disegni: Michele Rubini
Sul “Woodland Flyer”, il treno che porta tra le foreste del Colorado, Kit Willer viene arrestato e costretto ai lavori forzati nei boschi, insieme a un onesto giocatore d’azzardo. Riuscirà il figlio di Tex a cavarsela da solo tra i pericoli della natura e le insidie dei suoi aguzzini?
Ultima modifica di lukas luke il Ven 24 Mar 2017, 20:35 - modificato 2 volte.
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Re: Tex Magazine n.2
il tex della seconda vignetta della seconda tavola non si puo' guardare
ma prima di consegnare certi disegni,li riguardano per bene ?
Delittuoso disegnare un ranger quasi panzuto con un cosciolone del genere
ma prima di consegnare certi disegni,li riguardano per bene ?
Delittuoso disegnare un ranger quasi panzuto con un cosciolone del genere
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Tex Magazine n.2
wakopa ha scritto:il tex della seconda vignetta della seconda tavola non si puo' guardare
ma prima di consegnare certi disegni,li riguardano per bene ?
Delittuoso disegnare un ranger quasi panzuto con un cosciolone del genere
Che vuoi? Sono le conseguenze di anni e anni di bistecche alte tre dita e montagne di patatine fritte!
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Re: Tex Magazine n.2
pero' Carson notoriamente piu' ghiotto,lo vedo smilzo
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Re: Tex Magazine n.2
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Re: Tex Magazine n.2
beh, diciamo che questa volta lo sfondo salmone/grigio non ha penalizzato tanto la colorazione villiana .
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Tex Magazine n.2
Però le sfumature sui vestiti dei pards come sempre gridano vendetta al cielo per essere state rese con la solita, orrida colorazione paint
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Re: Tex Magazine n.2
per quello e' meglio che ci mettiamo l'animo in pace
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Tex Magazine n.2
Due storie con caratteristiche diverse.
La prima ci propone il classico canovaccio del prepotente che, spalleggiato dallo sceriffo, vuole espandersi a scapito dei confinanti, con la variante della discriminazione razziale nei confronti della gente del Freeddom Ranch. Quando nel gioco entrano Tex e Carson le sorti della contesa vanno nella direzione che tutti ci aspettiamo.
Zamberletti conferma la sua predisposizione al genere western già mostrata sulle pagine di Zagor e Walter Venturi con il suo tratto si rende protagonista di una prova grafica convincente.
La seconda vede in azione Kit Willer finito in una brutta situazione dalla quale riesce a tirarsi fuori prima dell'arrivo di Tex e Tiger Jack a mettere definitivamente a tacere il terrore tra i boschi. Bello il personaggio di Otis Ferguson.
Chuk Dixon confeziona una storia che Michele Rubini realizza con tavole di grande bellezza.
La prima ci propone il classico canovaccio del prepotente che, spalleggiato dallo sceriffo, vuole espandersi a scapito dei confinanti, con la variante della discriminazione razziale nei confronti della gente del Freeddom Ranch. Quando nel gioco entrano Tex e Carson le sorti della contesa vanno nella direzione che tutti ci aspettiamo.
Zamberletti conferma la sua predisposizione al genere western già mostrata sulle pagine di Zagor e Walter Venturi con il suo tratto si rende protagonista di una prova grafica convincente.
La seconda vede in azione Kit Willer finito in una brutta situazione dalla quale riesce a tirarsi fuori prima dell'arrivo di Tex e Tiger Jack a mettere definitivamente a tacere il terrore tra i boschi. Bello il personaggio di Otis Ferguson.
Chuk Dixon confeziona una storia che Michele Rubini realizza con tavole di grande bellezza.
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Re: Tex Magazine n.2
Due storie che si lasciano leggere, ma non entusiasmano di certo:
La prima è un superclassico: il prepotente che spadroneggia, il ranch perseguitato, i brutti ceffi assoldati. Zamberletti dimostra di essere a suo agio con Tex e le sue particolarità e confeziona una vicenda interessante ma che imho perde dei punti per via dei nemici che si rivelano delle mezze calzette tutto considerato. Forse lo spazio a disposizione era troppo esiguo. Venturi molto male a mio parere, parecchie vignette sono obiettivamente brutte, i pards variano molto da una vignetta all'altra ed in generale il tutto pare disegnato in fretta con la mano sbagliata.
Voto storia: 6-
Voto disegni: 4
Dixon mi sorprende per la conoscenza della saga che dimostra, ma la sua storia la si dimentica tre secondi dopo averla letta. Buono il Kit protagonista ed alcuni personaggi, troppi stereotipi però, inoltre la risoluzione della vicenda è troppo, troppo, troppo "facilona" dai. La storia di Boselli con Carson protagonista era di ben altro spessore. Inoltre se è una storia su Kit, Tex e Tiger non ci dovevano proprio essere imho. Rubini divino.
Voto storia: 5
Voto disegni: 9
La prima è un superclassico: il prepotente che spadroneggia, il ranch perseguitato, i brutti ceffi assoldati. Zamberletti dimostra di essere a suo agio con Tex e le sue particolarità e confeziona una vicenda interessante ma che imho perde dei punti per via dei nemici che si rivelano delle mezze calzette tutto considerato. Forse lo spazio a disposizione era troppo esiguo. Venturi molto male a mio parere, parecchie vignette sono obiettivamente brutte, i pards variano molto da una vignetta all'altra ed in generale il tutto pare disegnato in fretta con la mano sbagliata.
Voto storia: 6-
Voto disegni: 4
Dixon mi sorprende per la conoscenza della saga che dimostra, ma la sua storia la si dimentica tre secondi dopo averla letta. Buono il Kit protagonista ed alcuni personaggi, troppi stereotipi però, inoltre la risoluzione della vicenda è troppo, troppo, troppo "facilona" dai. La storia di Boselli con Carson protagonista era di ben altro spessore. Inoltre se è una storia su Kit, Tex e Tiger non ci dovevano proprio essere imho. Rubini divino.
Voto storia: 5
Voto disegni: 9
chinaski89- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Tex Magazine n.2
Per quanto mi riguarda, purtroppo anche i magazine non riescono a decollare.
Articoli poco interessanti, alcuni di questi prendono a riferimento films obsoleti. Sinceramente non mi sono troppo soffermato a leggerli, gli hpo dato solo una veloce scorsa.
Prima storia : è un classico western, però non molto esaltante, scevro di emozioni. Inoltre anche al banda assoldata da blisset sembra un'accozzaglia di rubagalline : dovevano essere temibili, invece durante l'assalto alla fattoria fanno ben pochi danni e si fanno accoppare quasi tutti.
Secondo me proprio non ci siamo, queste storielle all'acqua di rosa non dovrebbero essere pubblicate in una prestigiosa collana quale tex.
Disegni di Venturi decisamente insufficienti.
Seconda storia : buona l'idea di avere come protagonista kit willer, però avrei evitato la presenza di tex e tiger. La storia non è certo da incorniciare, però si fa leggere, per di più le poche pagine a disposizione non l'aiutano. Simpatico il giocatore di carte
Molto buoni i disegni di Rubini.
Articoli poco interessanti, alcuni di questi prendono a riferimento films obsoleti. Sinceramente non mi sono troppo soffermato a leggerli, gli hpo dato solo una veloce scorsa.
Prima storia : è un classico western, però non molto esaltante, scevro di emozioni. Inoltre anche al banda assoldata da blisset sembra un'accozzaglia di rubagalline : dovevano essere temibili, invece durante l'assalto alla fattoria fanno ben pochi danni e si fanno accoppare quasi tutti.
Secondo me proprio non ci siamo, queste storielle all'acqua di rosa non dovrebbero essere pubblicate in una prestigiosa collana quale tex.
Disegni di Venturi decisamente insufficienti.
Seconda storia : buona l'idea di avere come protagonista kit willer, però avrei evitato la presenza di tex e tiger. La storia non è certo da incorniciare, però si fa leggere, per di più le poche pagine a disposizione non l'aiutano. Simpatico il giocatore di carte
Molto buoni i disegni di Rubini.
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Re: Tex Magazine n.2
Poco da aggiungere a chi mi ha preceduto: prima storia super scontata e pallosetta, seconda carina ma troppo sbrigativa.
Buoni i disegni di Rubini, così così quelli di Venturi.
Buoni i disegni di Rubini, così così quelli di Venturi.
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Re: Tex Magazine n.2
Finalmente letto il Magazine e conclusione con un deciso pollice verso.
Le storie:
Zamberletti non vuole uscire fuori tema e ci propone un soggetto classico, di quelli che erano, per GLB, il cavallo di battaglia. A voler essere buoni, si può concedere una sufficienza, giusto per l'attenuante della"prima volta " o, se vogliamo, dell'emozione di scrivere Tex. Ma la storia non decolla ed il duello finale, che avrebbe dovuto essere, nelle intenzioni dell'autore, il punto di forza, è quanto di peggio abbia mai letto nella saga: assistiamo infatti alla sagra dell'errore, con i tiratori piazzati sui tetti con tanto di fucile che non azzeccano un colpo pur non essendo stati scoperti dagli amici di Tex. Addirittura, quest'ultimo evita il primo colpo senza che si capisca come abbia fatto ad accorgersene. Il tanto temuto Tanner, poi, pur con questo vantaggio, non riesce neanche ad estrarre e a colpire nessuno, se non il partner.
Venturi, che tanto mi piace su Zagor, non fornisce una prova convincente, soprattutto per quanto riguarda i due pards. In particolare Carson, non sempre riesce ad inquadrarlo. Ottimi invece gli sfondi e la costruzione del villaggio.
Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 7,5
Imbarazzante la storia di Dixon, che fa sembrare un capolavoro quella precedente. Kit che viene arrestato, senza che tenti neanche una minima reazione, perché? Perché giocava al gioco delle tre carte!!!!! E per questo gravissimo reato viene confinato in un terribile campo di lavori forzati, non vigilato, da cui si può agevolmente scappare.
Non sono d'accordo con chi assolve l'autore. Del resto, nessuno lo ha obbligato a scrivere una storia di Kit e, se non conosceva il personaggio, poteva andarselo a studiare o declinare l'invito. Nessuno aveva maltrattato così il giovane rampollo, finora. Alla fine, comunque, deve intervenire il padre per rimettere a posto le cose.
Rubini non mi convince neanche. Soprattutto il suo Tex è assolutamente da rivedere. Ha lo stesso volto che il disegnatore fa a Zagor: decisamente brutto.
Voto alla storia: 5
Voto ai disegni: 7
Le rubriche sono simili a quelle dell'Almanacco, anche se cambia l'impostazione e, alla fine, probabilmente sono la cosa più interessante. Il che è tutto dire.
Niente a che vedere con il buon esordio dello scorso anno.
Le storie:
Zamberletti non vuole uscire fuori tema e ci propone un soggetto classico, di quelli che erano, per GLB, il cavallo di battaglia. A voler essere buoni, si può concedere una sufficienza, giusto per l'attenuante della"prima volta " o, se vogliamo, dell'emozione di scrivere Tex. Ma la storia non decolla ed il duello finale, che avrebbe dovuto essere, nelle intenzioni dell'autore, il punto di forza, è quanto di peggio abbia mai letto nella saga: assistiamo infatti alla sagra dell'errore, con i tiratori piazzati sui tetti con tanto di fucile che non azzeccano un colpo pur non essendo stati scoperti dagli amici di Tex. Addirittura, quest'ultimo evita il primo colpo senza che si capisca come abbia fatto ad accorgersene. Il tanto temuto Tanner, poi, pur con questo vantaggio, non riesce neanche ad estrarre e a colpire nessuno, se non il partner.
Venturi, che tanto mi piace su Zagor, non fornisce una prova convincente, soprattutto per quanto riguarda i due pards. In particolare Carson, non sempre riesce ad inquadrarlo. Ottimi invece gli sfondi e la costruzione del villaggio.
Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 7,5
Imbarazzante la storia di Dixon, che fa sembrare un capolavoro quella precedente. Kit che viene arrestato, senza che tenti neanche una minima reazione, perché? Perché giocava al gioco delle tre carte!!!!! E per questo gravissimo reato viene confinato in un terribile campo di lavori forzati, non vigilato, da cui si può agevolmente scappare.
Non sono d'accordo con chi assolve l'autore. Del resto, nessuno lo ha obbligato a scrivere una storia di Kit e, se non conosceva il personaggio, poteva andarselo a studiare o declinare l'invito. Nessuno aveva maltrattato così il giovane rampollo, finora. Alla fine, comunque, deve intervenire il padre per rimettere a posto le cose.
Rubini non mi convince neanche. Soprattutto il suo Tex è assolutamente da rivedere. Ha lo stesso volto che il disegnatore fa a Zagor: decisamente brutto.
Voto alla storia: 5
Voto ai disegni: 7
Le rubriche sono simili a quelle dell'Almanacco, anche se cambia l'impostazione e, alla fine, probabilmente sono la cosa più interessante. Il che è tutto dire.
Niente a che vedere con il buon esordio dello scorso anno.
Ultima modifica di Andrea67 il Mar 14 Apr 2020, 10:13 - modificato 1 volta.
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Re: Tex Magazine n.2
La differenza tra le storie dello scorso Magazine e questo è evidente.
Ma mentre quelle dell'anno scorso erano scritte dai titolari della serie, Boselli e Ruju, questa volta leggiamo i testi di due esordienti.
Da un lato un autore straniero, Chuk Dixon, che non può avere la conoscenza delle atmosfere e delle sfumature che caratterizzano Tex e che noi respiriamo da decenni. Non per niente il personaggio che mi ha maggiormente colpito nella sua storia è Otis che si avvale di una caratterizzazione approfondita non essendo vincolato alla conoscenza assoluta del mondo di Tex.
All'esordio texiano anche Zamberletti che, per quanto promettente, non dimostra di avere ancora padronanza piena della materia e si rifugia nel collaudato filone delle guerre sui pascoli.
Due storie comunque sufficienti e anche se non certo memorabili, non inferiori alla media che eravamo abituati a leggere sul vecchio almanacco.
Per quanto riguarda i disegni, dal mio punto di vista, promosso ampiamente Michele Rubini, mentre Walter Venturi è rimandato alla prossima occasione, nella speranza che riesca anche lui a dare un'anima ai personaggi e vita alle tavole che disegna.
I redazionali sono invece ottimi e interessanti, ma da una pubblicazione di Tex mi aspetto anche un fumetto all'altezza.
Ma mentre quelle dell'anno scorso erano scritte dai titolari della serie, Boselli e Ruju, questa volta leggiamo i testi di due esordienti.
Da un lato un autore straniero, Chuk Dixon, che non può avere la conoscenza delle atmosfere e delle sfumature che caratterizzano Tex e che noi respiriamo da decenni. Non per niente il personaggio che mi ha maggiormente colpito nella sua storia è Otis che si avvale di una caratterizzazione approfondita non essendo vincolato alla conoscenza assoluta del mondo di Tex.
All'esordio texiano anche Zamberletti che, per quanto promettente, non dimostra di avere ancora padronanza piena della materia e si rifugia nel collaudato filone delle guerre sui pascoli.
Due storie comunque sufficienti e anche se non certo memorabili, non inferiori alla media che eravamo abituati a leggere sul vecchio almanacco.
Per quanto riguarda i disegni, dal mio punto di vista, promosso ampiamente Michele Rubini, mentre Walter Venturi è rimandato alla prossima occasione, nella speranza che riesca anche lui a dare un'anima ai personaggi e vita alle tavole che disegna.
I redazionali sono invece ottimi e interessanti, ma da una pubblicazione di Tex mi aspetto anche un fumetto all'altezza.
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Re: Tex Magazine n.2
natural killer ha scritto:
All'esordio texiano anche Zamberletti che, per quanto promettente
Promettente?...ha scritto una storia di una banalità disarmante, in confronto una qualsiasi storia di Faraci è più avvincente di questa
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Re: Tex Magazine n.2
lukas luke ha scritto:natural killer ha scritto:
All'esordio texiano anche Zamberletti che, per quanto promettente
Promettente?...ha scritto una storia di una banalità disarmante,
il nostro natural killer a dispetto del nick, e' un Mollicone
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Re: Tex Magazine n.2
lukas luke ha scritto:natural killer ha scritto:
All'esordio texiano anche Zamberletti che, per quanto promettente
Promettente?...ha scritto una storia di una banalità disarmante, in confronto una qualsiasi storia di Faraci è più avvincente di questa
In effetti l'esordio di Zamberletti è da dimenticare, l'esordio di faraci fu decisamente migliore. Tra l'altro, per ragione di cronaca, la prima storia di faraci (quella dell'evasione) non fu male, salvo peggiorare nelle successive
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Re: Tex Magazine n.2
lukas luke ha scritto:natural killer ha scritto:
All'esordio texiano anche Zamberletti che, per quanto promettente
Promettente?...ha scritto una storia di una banalità disarmante, in confronto una qualsiasi storia di Faraci è più avvincente di questa
100% d'accordo
Un raccontino mediocre del baronetto terriero che vuole espandersi e di fronte ha un piccolo ranch.
Cliché abusato e raccontato senza alcuna verve.
Meglio quella di Dixon, anche se Kit risulta troppo passivo. Bella la figura di Otis per come è caratterizzato.
Bravissimo Venturi soprattutto nelle ambientazioni dei paesaggi, molto curati e tridimensionali quelli di Rubini.
Ospite- Ospite
Re: Tex Magazine n.2
Devil Mask ha scritto:lukas luke ha scritto:natural killer ha scritto:
All'esordio texiano anche Zamberletti che, per quanto promettente
Promettente?...ha scritto una storia di una banalità disarmante, in confronto una qualsiasi storia di Faraci è più avvincente di questa
100% d'accordo
Un raccontino mediocre del baronetto terriero che vuole espandersi e di fronte ha un piccolo ranch.
Cliché abusato e raccontato senza alcuna verve.
Meglio quella di Dixon, anche se Kit risulta troppo passivo. Bella la figura di Otis per come è caratterizzato.
Bravissimo Venturi soprattutto nelle ambientazioni dei paesaggi, molto curati e tridimensionali quelli di Rubini.
il problema principale della storia di Zamberletti non è il cliché altamente inflazionato, è la maniera in cui viene sviluppata la trama : sciatta, senza mordente, con passaggi alquanto banali. GL Bonelli utilizzava spesso soggetti già visti, però la maniera con cui li sviluppava li rendeva fantastici
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Re: Tex Magazine n.2
kit carson ha scritto:
GL Bonelli utilizzava spesso soggetti già visti, però la maniera con cui li sviluppava li rendeva fantastici
Anche Rauch su Zagor sa utilizzare cliché già visti rendendoli però briosi, concordo.
Ospite- Ospite
Re: Tex Magazine n.2
lukas luke ha scritto:natural killer ha scritto:
All'esordio texiano anche Zamberletti che, per quanto promettente
Promettente?...ha scritto una storia di una banalità disarmante, in confronto una qualsiasi storia di Faraci è più avvincente di questa
il problema è mantenerle... le promesse
magari con maggiore applicazione e approfondimento della materia...
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