Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)

Darko Mrgan ha scritto:ottima trama... Pare come il " Mondo Perduto" di Crichton  - posto isolato pieno di belve feroci e l'uomo nella lotta per la vita. Non vedo l'ora di averlo tra le mani!

intervista a nuccio per l'albo di imminente uscita

http://www.sergiobonelli.it/gallery/38377/Joevito-e-la-scure-.html

toro seduto ha scritto:

kit carson ha scritto:La cover è molto bella, così come le tavole di Nuccio. Inoltre la trama sembra molto intrigante, mi rammenta un po' "la preda umana". In quel caso doveva combattere contro un cacciatore, qui si troverà di fronte a delle belve, in ogni caso sarà sempre una preda; sono molto fiducioso sul buon esito di questa storia.

Mi sembra che dopo la discussa trasferta abbiano intavolato una serie di racconti molto interessanti, gli autori sono decisamente partiti col piede giusto

.. Vero Marco questa storia per certi versi ricorda la stupenda storia di Nolitta .... speriamo che sia davvero sui quei livelli !!

La storia di nolitta in effetti era molto bella, inoltre aveva un'intensa carica di drammaticità.
Qualora questo racconto riuscisse a raggiungere tali apici, sarebbe fantastico

Appena comprato e sfogliato per i disegni .... be ragazzi posso solo dirvi una cosa , Standing Ovation per Joe ...Disegni monumentali !!!

da me l'albo non pervenuto

letto,mi sa che la montagna ha partorito un topolino........ mi da l'idea di uno che da casa mia per andare a milano passi per pescara
disegni belli ma un pò acerbi forse,pare che manchino di fluidità

Dalle mie parti dovrebbe uscire domani.

Si l'ho preso. Anche io speravo in un revival de "La preda umana", ma sembra trattarsi di qualcosa di diverso. Purtroppo.

graziano ha scritto:letto,mi sa che la montagna ha partorito un topolino........ mi da l'idea di uno che da casa mia per andare a milano passi per pescara
disegni belli ma un pò acerbi forse,pare che manchino di fluidità

..... strano Graziano a me hanno colpito soprattutto per la dinamicita' del tratto .... comunque a detta di Joe nei pross. 2 albi miglioreranno

toro seduto ha scritto:

graziano ha scritto:letto,mi sa che la montagna ha partorito un topolino........ mi da l'idea di uno che da casa mia per andare a milano passi per pescara
disegni belli ma un pò acerbi forse,pare che manchino di fluidità

..... strano Graziano a me hanno colpito soprattutto per la dinamicita' del tratto .... comunque a detta di Joe nei pross. 2 albi miglioreranno

sai mi viene in mente una ferrari guidata molto piano,nuccio è bravissimo ma pare che abbia timore,ha le qualità per fare molto meglio

la storia sembra ben congegnata (molto originale l'inizio dove Zagor praticamente e gia in azione come se la storia fosse iniziata nell'albo precedente)) con un Villain interessante ( e i suoi aguzzini)c'e  ancora da scoprire molto, e fino al prossimo albo  non e possibile dare un esatta opinione alla storia.
Piacevole il rientro e il siparietto di Trampy con  Cico.
Molto belli i disegni di Nuccio che rientrano e RISPETTONO i canoni zagoriani.
Disegni : 8 1/2
STORIA : 8 (voto che potrebbe arrivare a 10 nel prossimo numero)    

Albo "sbranato" subito. Attendo il seguito di una storia che promette bene. Sempre uno spettacolo.

Letto ieri sera.
La storia più che rifarsi a "la preda umana" assomiglia di più a "la montagna degli dei" di Sclavi con Basileo che aveva preparato le prove da superare.
Ottima la soluzione narrativa a "strappi temporali" già utilizzata da Burattini sul maxi estivo: ci si alterna tra l'azione di Zagor sull'isola dove deve affrontare i predatori, e la narrazione di come si è arrivati a questa situazione nei giorni precedenti. L'introduzione con la gag di Cico e Trampy è tipica del classico stile Nolittiano. Per adesso è un'ottima storia, speriamo prosegua allo stello livello.
Per quanto riguarda la parte grafica, Nuccio è uno dei miei preferiti tra gli attuali disegnatori di Zagor, e uno di quelli che in questo momento preferisco anche al maestro degli ultimi anni (poi spero che riesca a migliorare ancora fino a raggiungere i livelli del miglior Ferri, anche se non è facile).
Volendo cercare un difetto, forse disegna a volte gli occhi di Zagor un po' troppo stretti, ma in generale il suo mi sembra un lavoro quasi perfetto.

Storia piena di animali di cui io sono appassionatissimo, vedi il topic "animali selvaggi" sull'altro forum.
La trama come già riportato da altri sembra una miscela fra la montagna degli Dei e la preda umana, solo per restare a Zagor.
I disegni sono belli e bisogna dire che è molto difficile disegnare bene così tanti animali.
So che il problema che aveva Bonelli nel trovare disegnatori per le serie western era che per molti non era facile disegnare i cavalli.

Piccola critica da appassionato: il rinoceronte nero, più aggressivo di quello bianco ha il muso stretto e appuntito e in alcune vignette è così, in altre ha la bocca larga e piatta del rinoceronte bianco.

ottimo albo di maniera!
S
P
O
I
L
E
R
"la preda umana" e "odissea americana" (vedi i gorillazzi di Kaufmann)sono dietro l'angolo e Nuccio ricorda Ferri come nessuno(Verni non ha la stessa morbidezza...).
Dopo la Moon di Giusfredi-Colombo abbiamo un'altra mattoide,mai che zagor possa relazionarsi con una donna semplice

Se Burattini ci legge,mi piacerebbe sapere perche' bisogna spiegare al lettore che il rinoceronte voleva schiacciare le mani a zagor
e questa cosa sottolineata ogni volta del dispiacere per i bestioni che vogliono massacrarlo e' stucchevole,sembra quasi da pilota automatico

qualche appunto c'e' pure per il grande Joevito
spesso gli fai una capoccia grossa a zagor e qualche profilo non e' proprio riuscitissimo per usare un eufemismo,un po' la sindrome Sedioliana

Non è arrivato in edicola nemmeno oggi...
Sono andato a comprare ZAGOR, invece era arrivato TEX ..

nuccio uno trino e trinacrio, nel senso che è ferri e la fusione vivente di verni e sedioli, diciamo che il dark di ferri è cosmico mentre il dark di nuccio è quello delle brughiere... nuccio mi sembra avviato sulla stessa strada di prisco

burattini va avanti come un treno ormai, come ho già detto in questi ultimi anni la cosa dei flashback sta salvando zagor, le storie si leggono benissimo (ma ve li ricordate i balloon del 2005 o del 2009) e sono spettacolari (anche l'indagine mi è piaciuta molto, è malinconica, tenebrosa, tutto!)

non mi intendo di gag, ma mi sembra pure questa rielaborata benissimo

il paragone con ferri e con i classici di nolitta è solo una scatola vuota, il paragone bisogna farlo con una fetecchia (simpatica, è vero) come la storia di sclavi la montagna degli dei, con una "botta in testa" che burattini saggiamente ha mutuato in una più degna e zagoriana sopraffazione

questo è solo il primo albo, quello disegnato meno bene  

Letto..storia dalle buone potenzialita', atmosfere che ricordano da vicino quelle Ferriane, disegni molto molto belli magari fosse sempre questo lo standard. La storia è ' interessante, certo la questione dei flashback va usata con cautela per non rischiare di far cadere in confusione, ma va bene generalmente parlando. Spero che il seguito sia all'altezza...

contericci ha scritto:Si l'ho preso. Anche io speravo in un revival de "La preda umana", ma sembra trattarsi di qualcosa di diverso. Purtroppo.

e basta con nolitta! :yt6jbjb:

Premessa
Quando iniziai ad occuparmi di forum e di Zagor,molti conoscevano la mia vis polemica,ma soprattutto il mio "non avere troppo peli sulla lingua" e di scrivere onestamente le cose come stavano secondo me.
Mi feci parecchi "nemici",una cacciata dal forum SCLS (grazie a Dio,ebbi l'idea di fondare ZTN!) ed un lungo "braccio di ferro" con alcuni autori che NON apprezzavano la mia schiettezza (solo per motivi esclusivi di convenienza personale!).
Quando conobbi autori ed amici zagoriani,decisi parlandone insieme di essere piu' "morbido",piu' soft nelle mie esternazioni.Mi convinsero (e ritengo che avessero ragione!) che essere schietti non porta a nulla,che le mie erano battaglie donchisciottesche magari giuste,ma che attiravano l'inimicizia di alcuni "poteri forti" che mal vedevano questo illustre sconosciuto,dissertare argomentando sulle loro "malefatte" e sulla loro incompetenza.
Per anni,mi sono sentito stretto in lacci e lacciuoli perchè mi suggeriva qualche "falso" amico "quelli lì ce li dobbiamo tenere buoni,perchè allora ci bloccano le iniziative del forum e non ci fanno fare piu' nulla".Non ero io,ma un altro che parlava attraverso me,un Ramath alternativo.
Per il bene di ZTN,ho ingoiato a malincuore,ho cucito la mia boccaccia maledetta per anni,trattenendo la mia indole sincera e schietta.
Da oggi,NON sarà piu' così.Sono il fondatore di ZTN,ma non sono il proprietario di ZTN.Il forum è di chi lo gestisce,di chi lo frequenta,di chi ci scrive.Di tutti NOI.
E l'idea di essere liberi di scrivere,di dire civilmente ma anche di vaffanculare civilmente CHI,secondo noi,NON è l'essere integerrimo ed intelligente che vorrebbe apparire,era alla base del mio concetto di forum zagoriano.
Ora,anche a costo di essere bannato e di perdere amici cari e forumisti capaci,mi sono liberato alla Hulk di tutte le catene "di libero pensiero" che mi avevano avvinghiato fino ad oggi,e voglio ritornare il Ramath delle origini.Fiero di essere me stesso.
E vaffanculo i falsi amici,i moralisti del cazzo,quelli che gli autori si debbono rispettare mentre gli stessi ti vaffanculano giornalmente.Il rispetto è MISURATO,chi lo porta verrà ricambiato.
Vaffanculo.

SPOILER

Joevito è OLTRE.
Quando lessi lo Zenith52 per la prima volta,NON è che mi entusiasmò piu' di tanto.Anzi le vignette del buon Ferri erano parecchio bruttine.Gallieno Ferri ci mise qualche numero a carburare,facendo poi le cose eccezionali che ha fatto.
Joevito è OLTRE il primo FERRI.
Già su Plenilunio ci avava mostrato la sua bravura,il suo innato talento naturale.Non ha fatto studi e scuole di fumetto,per lui disegnare ZAGOR è un dono e quel dono lo sfrutta al meglio delle sue possibilità.In questa prima parte della storia,anch'io lo trovato i disegni un po' rigidi,statici,quasi lontani dalle forme morbide a cui ci aveva abituato.Eppure la storia è tagliata su misura per lui.L'utilizzo della fauna animalesca,roccaforte nucciana su cui il NOSTRO si trova a meraviglia,preannunciava un'altra grande prestazione.Effettivamente,come lo stesso Nuccio ci ha detto,le prime 50 pagine ci hanno mostrato un normalissimo disegnatore di Zagor.
Dopo le 50 pagine,Joevito innesca la quinta e va OLTRE.
I draghi di Komodo sono spettacolari,i gorilla superbi.Il  suo CICO è addirittura superiore a quello ferriano.E siamo solo alla seconda apparizione in 5 anni.
Ora che Joevito sia lento,è un dato di fatto.Che però sia meticoloso,voglia dare il meglio di sè,facendosi ricordare non tanto per la quantità di tavole espresse,ma per la loro estrema cura e qualità,è un'altro dato di fatto.
Ed io questo Joevito quinquennale me lo tengo ben stretto,come una rockstar che centellina le sue apparizioni sul palco,creando ad hoc,l'attesa del pubblico.
Vedremo nei prossimi albi,ma credo che il divertimento e la gioia per gli occhi non mancherà.
Lo "Shaqiri" siculo andrà in gol,anche stavolta,statene certi.

contericci ha scritto:Si l'ho preso. Anche io speravo in un revival de "La preda umana", ma sembra trattarsi di qualcosa di diverso. Purtroppo.

Tanto Conte se fosse stato un revival de "La preda umana",ci metto la mano sul fuoco che avresti gridato al vilipendio della suddetta storia nolittiana.

La storia viene affrontata con un espediente narrativo, che qualcuno ha definito come "flashback", abbastanza insolito per i canoni cui siamo abituati. Pur essendo una trovata intrigante, tale novità ha il demerito di portarci troppo presto al centro della questione, scavalcando il percorso più classico, cioè quella sorta di crescendo rossiniano, tipico di molte storie zagoriane che cominciano con le disavventure di Cico per poi coinvolgere il lettore in un carico di suspance progressivo che sublima nella svolta finale. Oggi questa semplice ed efficace linea di narrazione, deve essere stravolta nel nome della ricerca del nuovo e del cambiamento perché l'età classica zagoriana ormai ci schifa. A proposito: Kaufman non vale un centesimo del Nicholson de "la preda umana". E ho detto tutto.

La prima parte di questa storia mi ha entusiasmato molto. Forse perché ci sono affettivamente legato perché quattro anni fa circa ero a mangiare del buon pesce assieme alla mia ragazza, Moreno e Joevito. Quest'ultimo a un certo punto uscì da una carpetta le sue tavole e mi fece ammirare il lavoro che stava venendo fuori: era strabiliante! Le scene col rinoceronte e i varani poi si gustano meglio nel formato originale. In quell'occasione Moreno e Joevito si scambiarono pareri su come correggere alcune cose o impostarle. Goduria per gli occhi e le orecchie

Venendo all'albo, l'impostazione mi è piaciuta molto. L'entrata in scena subito con uno Zagor nel pieno del pericolo mi ha fatto catapultare nella storia senza indugio. E i flashback rendono secondo me più interessante la narrazione. Sia le ambientazioni che i personaggi sono ben progettati e si respira con piacere una classica atmosfera zagoriana. Piccole cose nella narrazione non mi hanno convinto pienamente, come la prontezza di riflessi della ragazza nell'afferrare un appiglio dopo essere stata scaraventata giù per una rupe. Anche il lasso di tempo che trascorre dal momento in cui i nostri si separano da Salander e quest'ultimo ha il tempo di avvisare la banda della nave non l'ho afferrato immediatamente. Ma per il resto trovo che tutti i protagonisti abbiano la loro bella caratterizzazione e che la storia faccia crescere nel lettore la curiosità di andare a vedere come andrà a finire.

Per quanto riguarda i disegni, devo dire che i miei occhi hanno goduto particolarmente nelle scene dove si vede Zagor svolazzare fra gli alberi. Ma devo dire che nel complesso il lavoro di Joevito è di notevole qualità considerando non solo che questa sia la sua seconda storia su Zagor ma che lo sia in assoluto visto che ha esordito nei fumetti proprio sulle pagine dello Spirito con la scure. Sono sicuro che acquisterà ancora più scioltezza nel tratto ma già quello che ci dimostra di sapere fare lo fa balzare fra i primi disegnatori della serie. Come forse ho avuto modo di dire in passato, è un Ferri 2.0, si vede che il suo tratto è a metà strada fra uno stile realista e quello classico del Maestro Ferri al quale si ispira senza mai clonarlo.

Ora vediamo come proseguirà la storia. Le premesse mi hanno soddisfatto molto al momento

contericci ha scritto: Kaufman non vale un centesimo del Nicholson de "la preda umana". E ho detto tutto.

.... io invece penso che questo Kaufman sia un nemico coi controfiocchi ... e poi siamo solo al primo albo , io darei piu' fiducia !!