Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Beh, ammesso che davvero lo sia, non solo lui.Guitarjim1982 ha scritto:Burattini invece deve garantire centinaia di pagine di sceneggiatura su un personaggio non suo.
L'eroe è Burattini!
Annovererei tra gli eroi anche Boselli, Recchioni, Ambrosini (cito i primi che mi vengono in mente).
Solo che loro, al contrario di Burattini, un personaggio tutto loro ce l'hanno...
Vogliamo farne dei supereroi o dei semi-dei?
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Burattini ha salvato Zagor, lo zoccolo duro non esiste. Zagor ha i migliori disegnatori, e quelli che sono passati a Tex erano scadenti.
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Robert Gray ha scritto:Burattini ha salvato Zagor, lo zoccolo duro non esiste.
la ristampa a colori di zagor è la riporova che le cose sono esattamente all'opposto di quello che dici.
Durante il periodo - tanto vituperto da alcuni ma non dal sottoscritto - di Toninelli la serie a colori ha continuato a vendere benissimo, a riprova che cìè un grosso zoccolo duro e che burattini non ha alcun merito. In caso contrario la serie a colori avrebbe chiuso durante il periodo di toninelli per scarse vendite.
Zagor è un personaggio entrato nell'immaginario comune italiano e vende proprio per questo capitale non certo per burattini!
Mi piacerebbe - per assurdo - mettere burattini a scrivere storie pessime come "corsa disperata" per serie come SAGUARO.... vedete quanto avrebbe venduto... massimo 100 copie!
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
il vituperato, storia pessima, saguaro...
la verità è che zagor è sempre stato un fumetto troppo scureggione per voi! troppo idealisti, siete. vivete in un flashback, in una bolla temporale bonelliana. salvate il soldato saguaro, và!
la verità è che zagor è sempre stato un fumetto troppo scureggione per voi! troppo idealisti, siete. vivete in un flashback, in una bolla temporale bonelliana. salvate il soldato saguaro, và!
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
luciospecial.64 ha scritto:
l' espediente narrativo dei salti temporali (dal presente al passato prossimo) diventa fine a se stesso e quindi tecnicamente errato. In pratica siamo passati dal famigerato spiegazionismo classico di natura transitiva, ad uno spiegazionismo autoriflessivo,mascherato dall'abuso dei flashback. Infatti vediamo Zagor che si autoracconta gli eventi
Tutti dicono, a proposito di questa storia, che la frammentazione della linea temporale adottata non ha alcun senso e fine narrativo.
Questo per la mentalità del lettore, non per quella dello scrittore Burattini!
Egli, infatti, sente pressante l'esigenza di spiegare e purtuttavia è un pò frenato dal farlo perchè molti lettori non apprezzano lo spiegazionismo.
Ecco dunque che Burattini - pur di non rinunciare allo spiegazionismo - inventa l'autospiegazionismo con zagor che pensa e spiega a se stesso.
Dunque - nell'ottica di burattini - tutto questo ha un senso, le prolessi e analessi sono necessarie per permettere all'eroe di auto-spiegarsi, perchè non c'era nessuno a cui raccontare, e soprattuto gli spiegoni sono spesso nella parte finale della storia ma qui siamo all'inizio!
Cioè Burattini continua con le sue convinzioni e non tradisce il suo stile, senza arrendersi alle rimostranze di molti lettori che non gradiscono lo spiegazionismo. (e fa bene nella sua ottica perchè è lui lo scrittore mentre noi dobbiamo al limite giudicare come lettori).
Insomma: SPIEGO E NON MI PIEGO
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Aristippo ha scritto:
Tutti dicono, a proposito di questa storia, che la frammentazione della linea temporale adottata non ha alcun senso e fine narrativo.
parlate per voi,chi sono questi tutti?
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Redford ha scritto:Beh, ammesso che davvero lo sia, non solo lui.Guitarjim1982 ha scritto:Burattini invece deve garantire centinaia di pagine di sceneggiatura su un personaggio non suo.
L'eroe è Burattini!
Annovererei tra gli eroi anche Boselli, Recchioni, Ambrosini (cito i primi che mi vengono in mente).
Solo che loro, al contrario di Burattini, un personaggio tutto loro ce l'hanno...
Vogliamo farne dei supereroi o dei semi-dei?
non hai capito l'ironia del mio post. Sì nei forum bisogna mettere le faccette per farsi intendere.
Tu e altri liberamente per carità, sentenziate su una storia leggendo solo un cazzo di albo e parlate di stile, flashback, narrazioni e bla bla bla standovene seduti comodi sulle vostre poltrone e ve ne uscite con post colti e raffinati e manco pensate che magari un autore scrive sputando sangue per darvi un albo che leggete in quindici minuti del vostro tempo. E che magari legge le critiche al vetriolo sui forum, e le idiozie sui rinoceronti di cui si è parlato. Perché la coerenza a tutti i costi ha ucciso la narrativa non vi pare? Niente di quello che fanno gli eroi è PLAUSIBILE. Quindi nel mondo dei fumetti, a meno che Zagor non si cucchi Cico, io ACCETTO che un rinoceronte possa comportarsi in modo differente da quanto farebbe nella realtà. Caspita leggo un fumetto. Se è per questo anche i lupi non attaccano le persone eppure gli scrittori di fumetti ne hanno scritto di storie su questi magnifici animali ed erano sempre storie in cui apparivano come belve assetate di sangue!
Ma ecco discutiamo allora e cerchiamo di capirci. Lo stile non c'entra, qui, come non c'entrano i gusti personali. Io riconosco in Burattini il merito di avere ancora delle storie da scrivere su un personaggio che, altri autori, non scriverebbero mai! Per questo ho citato Berardi e poi i paragoni non li ho fatti io; i paragoni tra autori sono cose mosce e floscie da farsi come misurarsi il pene nei bagni di una palestra. Ma visto che stiamo giocando dico: Berardi perché non scrive Tex? E' bravissimo, e lo sappiamo, io pure lo adoro, ha scritto un ottimo Maxi come Oklahoma ma perché caspita non ci regala altre avventure del mitico ranger? Perché Tex è difficile da scrivere. Non avrà tempo il mitico Berardi, certo, impegnato a scrivere le sue sentimentali storie di Julia e di quella lesbica di Myrna Harrod però sa quanto sia ostico come scoglio il ranger. Boselli ci riesce, è bravo, glielo riconosco, scrive su personaggi non suoi e su Dampyr, che è una sua invenzione. Però a Burattini glielo riconosciamo che è difficile confrontarsi e scrivere dopo tanti anni storie di un personaggio non suo e su cui si è detto quasi tutto? Possono piacerci o meno le sue storie, ma l'autore va premiato in questo senso. Ha un ruolo difficile. Potrebbe scrivere una storia ogni anno e fare il MAESTRO ZEN del fumetto tipo Manfredi con Tex. Applausi.
Forse dovrebbe mollare Zagor e proporre un suo personaggio o una miniserie all'anno come Ruju, Medda e altri filosofi bonelliani. Lo dico davvero! In questo senso è un eroe (visto che citavate Omero e Virgilio) ma chi glielo fa fare di continuare? Vi incantate davanti alle grandi storie di altri autori ma ricordate anche chi, in silenzio, garantisce l'uscita di un fumetto che avrebbe forse chiuso da tempo e che ha un ruolo complicato. Ma è un discorso che non mi va di fare, e questo è il topic di una storia specifica. Ognuno ha i suoi gusti e fa bene ad averli; però quando scrivete e dispensate critiche ricordate anche che ci sono delle realtà da analizzare e da tenere in considerazione se un autore usa certi schemi narrativi.
Ah la faccina: (per capire che il mio post non è polemico ma solo per stuzzicare la conversazione).
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Guitarjim1982 ha scritto:
Tu e altri liberamente per carità, sentenziate su una storia leggendo solo un cazzo di albo e parlate di stile, flashback, narrazioni e bla bla bla standovene seduti comodi sulle vostre poltrone e ve ne uscite con post colti e raffinati e manco pensate che magari un autore scrive sputando sangue per darvi un albo che leggete in quindici minuti del vostro tempo.
Guitar, Burattini lo farà anche con passione perché è zagoriano,perché presenzia alle mostre,perché è una persona solare...però ricordati sempre che per lui è un lavoro, non è che una storia la fa per divertimento e a tempo perso, nè fa 14 ore al giorno dentro un magazzino o a fare i lavori di manutenzione delle strade
Sinceramente è un impegno pure nostro spendere quei soldi ogni mese per serie regolare ed extra, e quindi uno avrà tutto il diritto di dire che cosa gli è piaciuto o no di una storia. Se poi uno mi dice "eh ma sono 3 euro al mese", io credo che sommando tutto quello che ho speso per Zagor in questi anni, mi ci potevo fare un viaggio da qualche parte.
Sul fatto del rinoceronte che sarebbe un'anomalia che abbia tentato di schiacciare le mani a Zagor non metto bocca perché non so come un rinoceronte si sarebbe comportato nella realtà. Al di là di questo il fumetto sarà pure fantasia, ma una storia,una scena deve essere coerente e ci deve essere una soglia di inverosimiglianza oltre la quale non si può e non si deve andare oltre.
p.S. Sul fatto "dei post colti e raffinati", beh, io lo considero un pregio: vuol dire che abbiamo una bella utenza con un bel bagaglio culturale generale e zagoriano.
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
sì Walter uno ha il diritto di dire se una cosa gli piace o meno. Burattini non fa un piacere né a me né agli altri scrivendo Zagor, compito che gli garantisce cospicui compensi, tra l'altro.
Sulla verosimiglianza non hai colto ciò che intendevo: sono d'accordo con te che ci debba essere plausibilità ma neanche trovare il pelo nell'uovo.
Tornando a Burattini autore dico solo che, visto i nomi con cui è stato paragonato, io ho evidenziato che scrittori di fumetti importanti scriveranno anche capolavori però è innegabile la difficoltà di portare avanti un prodotto seriale. Perché non tenerne conto? Come ho scritto, ciò non significa promuovere un autore ma capirne il contesto in cui agisce. Pure sul fatto che Berardi sia bravo chi ci dice che sappia come si scrive Zagor? E se ci riuscisse garantirebbe una produzione media annua come quella di Burattini? Non avendone la controporva non si dovrebbe discutere ma se sono permessi i paragoni allora è lecito anche il mio ragionamento che non vuol dire Moreno è più in gamba di Berardi, vuol dare solo i giusti meriti. E' facile sedersi e scrivere storie ex novo e con un personaggio che hai creato e che puoi gestire come ti pare; invece uno che deve confrontarsi con un fumetto sviscerato sino all'inverosimile e trovare spunti che possano risultare interessanti è dannatamente difficile. Spesso i lettori se ne dimenticano e se ci riflettono dicono: embè? Lui è l'autore io pago e voglio le storie. Giusto allora quando critichi devi tenere conto di questa cosa.
Sulla verosimiglianza non hai colto ciò che intendevo: sono d'accordo con te che ci debba essere plausibilità ma neanche trovare il pelo nell'uovo.
Tornando a Burattini autore dico solo che, visto i nomi con cui è stato paragonato, io ho evidenziato che scrittori di fumetti importanti scriveranno anche capolavori però è innegabile la difficoltà di portare avanti un prodotto seriale. Perché non tenerne conto? Come ho scritto, ciò non significa promuovere un autore ma capirne il contesto in cui agisce. Pure sul fatto che Berardi sia bravo chi ci dice che sappia come si scrive Zagor? E se ci riuscisse garantirebbe una produzione media annua come quella di Burattini? Non avendone la controporva non si dovrebbe discutere ma se sono permessi i paragoni allora è lecito anche il mio ragionamento che non vuol dire Moreno è più in gamba di Berardi, vuol dare solo i giusti meriti. E' facile sedersi e scrivere storie ex novo e con un personaggio che hai creato e che puoi gestire come ti pare; invece uno che deve confrontarsi con un fumetto sviscerato sino all'inverosimile e trovare spunti che possano risultare interessanti è dannatamente difficile. Spesso i lettori se ne dimenticano e se ci riflettono dicono: embè? Lui è l'autore io pago e voglio le storie. Giusto allora quando critichi devi tenere conto di questa cosa.
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Guitarjim1982 ha scritto:
Tu e altri liberamente per carità, sentenziate su una storia leggendo solo un cazzo di albo
gia' manco il benficio del dubbio di chiusura storia
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Aristippo ha scritto:Ecco dunque che Burattini - pur di non rinunciare allo spiegazionismo - inventa l'autospiegazionismo
comunque siamo d'accordo che c'è stata una svolta
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Nolitta per spiegare usava le didascalie. Risultato: NON annoiava e NON rendeva risibili i personaggi.
Berardi per spiegare usa le immagini. Risultato: NON annoia e NON rende risibili i personaggi.
Burattini per spiegare o usa i flashback o... spiega! Risultato:... togliete il NON!
Berardi per spiegare usa le immagini. Risultato: NON annoia e NON rende risibili i personaggi.
Burattini per spiegare o usa i flashback o... spiega! Risultato:... togliete il NON!
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Redford ha scritto:Nolitta per spiegare usava le didascalie. Risultato: NON annoiava e NON rendeva risibili i personaggi.
Berardi per spiegare usa le immagini. Risultato: NON annoia e NON rende risibili i personaggi.
Burattini per spiegare o usa i flashback o... spiega! Risultato:... togliete il NON!
No… scusami…. dimmii la differenza che c'è tra il cominciare con la pag 14 fino alla 51 poi ripartire dalla 73 e terminare alla 92 attaccandoci poi le altre e invece a leggere il fumetto così come è stato ideato...non dirmi che ti perdi nella lettura perchè ti chiedo quanti anni hai...
Dove poi avrebbe annoiato?!? ....le prime 15 pagine adrenalina e suspense...poi altre 15 con intermezzo comico ...altre 15 di mistero e angoscia...poi nuovamente azione e pericolo...ancora lotta e inganni e per finire combattimento impossibile. In effetti ...se guardo bene... in seconda di copertina "gli arretrati"...sempre la stessa cosa c'è scritta...meno male che ogni tanto cambiano i prezzi
Inoltre non riesco a capire come Burattini avrebbe ridicolizzato Zagor perchè così facendo spiega a se stesso?...ma quando mai...come si può arrivare a pensare che la lettura del salto temporale sia un pensiero dello spirito con la scure...mah... e tanto meno sia un atto di spiegazionismo.
Non avesse usato i salti temporali e avesse scritto in modo classico non ci sarebbe stato questo fantomatico spiegazionismo?…o proprio non doveva raccontare come Zagor era arrivato su quell’isola?...che avrebbe dovuto fare … scrivere una storia senza un inizio?
Ragazzi vabbè che si chiama corsa disperata...ma per Zagor ...mica per voi!
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
.... e gia' wakopa tutto vero , ma mi sembra che molti sono un pelino prevenuti ....wakopa ha scritto:Guitarjim1982 ha scritto:
Tu e altri liberamente per carità, sentenziate su una storia leggendo solo un cazzo di albo
gia' manco il benficio del dubbio di chiusura storia
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Redford ha scritto:Nolitta per spiegare usava le didascalie. Risultato: NON annoiava e NON rendeva risibili i personaggi.
Berardi per spiegare usa le immagini. Risultato: NON annoia e NON rende risibili i personaggi.
Burattini per spiegare o usa i flashback o... spiega! Risultato:... togliete il NON!
Il punto è questo Redford.
Il confronto era tra come Berardi e Burattini sono soliti sceneggiare e che il primo da un soggetto simile non l'avrebbe mai raccontato con i flashback.
Non era un mero paragone considerando la carriera e i personaggi dei due(aggiungendoci anche Manfredi se vogliamo...).
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
ma il punto è berardi avrebbe fatto combattere zagor con un rinoceronte, con un varano, con un gorilla
sì? benvenuto berardi!
no? stia lì!
sì? benvenuto berardi!
no? stia lì!
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Tonka ha scritto:Redford ha scritto:Nolitta per spiegare usava le didascalie. Risultato: NON annoiava e NON rendeva risibili i personaggi.
Berardi per spiegare usa le immagini. Risultato: NON annoia e NON rende risibili i personaggi.
Burattini per spiegare o usa i flashback o... spiega! Risultato:... togliete il NON!
No… scusami…. dimmii la differenza che c'è tra il cominciare con la pag 14 fino alla 51 poi ripartire dalla 73 e terminare alla 92 attaccandoci poi le altre e invece a leggere il fumetto così come è stato ideato...non dirmi che ti perdi nella lettura perchè ti chiedo quanti anni hai...
Dove poi avrebbe annoiato?!? ....le prime 15 pagine adrenalina e suspense...poi altre 15 con intermezzo comico ...altre 15 di mistero e angoscia...poi nuovamente azione e pericolo...ancora lotta e inganni e per finire combattimento impossibile. In effetti ...se guardo bene... in seconda di copertina "gli arretrati"...sempre la stessa cosa c'è scritta...meno male che ogni tanto cambiano i prezzi
Inoltre non riesco a capire come Burattini avrebbe ridicolizzato Zagor perchè così facendo spiega a se stesso?...ma quando mai...come si può arrivare a pensare che la lettura del salto temporale sia un pensiero dello spirito con la scure...mah... e tanto meno sia un atto di spiegazionismo.
Non avesse usato i salti temporali e avesse scritto in modo classico non ci sarebbe stato questo fantomatico spiegazionismo?…o proprio non doveva raccontare come Zagor era arrivato su quell’isola?...che avrebbe dovuto fare … scrivere una storia senza un inizio?
Ragazzi vabbè che si chiama corsa disperata...ma per Zagor ...mica per voi!
e bravo Tonka... QUOTO.
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Se ogni volta nella storia il corso degli eventi viene interrotto continuamente da salti nel passato, tra uno stacco e un altro mentalmente è normale che devi stare a rimontare tutto: ci sta di perdersi.Tonka ha scritto:Redford ha scritto:Nolitta per spiegare usava le didascalie. Risultato: NON annoiava e NON rendeva risibili i personaggi.
Berardi per spiegare usa le immagini. Risultato: NON annoia e NON rende risibili i personaggi.
Burattini per spiegare o usa i flashback o... spiega! Risultato:... togliete il NON!
No… scusami…. dimmii la differenza che c'è tra il cominciare con la pag 14 fino alla 51 poi ripartire dalla 73 e terminare alla 92 attaccandoci poi le altre e invece a leggere il fumetto così come è stato ideato...non dirmi che ti perdi nella lettura perchè ti chiedo quanti anni hai...
Avesse cominciato con Zagor e Cico al porto--->la gag con Trampy--->incontrano la donna che sta male che gli racconta tutte le sue vicissitudini---->la casa sulla scogliera---->come vengono catturati---->Kaufmann e Zagor che diventa preda e via a seguire tutti gli altri fatti, la tensione sarebbe cresciuta meglio gradualmente e ne avrebbe beneficiato la storia. Non è una differenza da poco.
Così invece la tensione e l'azione non mancano-e a prima impressione è anche una storia che alla fine potrà essere abbastanza buona(nessuno ha già sentenziato come vedete.. )-, ma rispetto a come l'avrebbe potuta presentare (come ho scritto sopra) in maniera lineare, si sentono molto di meno e si sa quasi già tutto, e questo è uno dei motivi che non mi fa avere quella sensazione di grande attesa per il prossimo albo o per capire come finirà,sensazioni che invece ho avuto col ritorno di Mortimer o con la storia precedente di Marolla.
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Avrei risposto solo tra qualche giorno ma Tonka mi ha anticipato.
Parola più parola meno è quello che avrei scritto.
Non è un uso del flashback classico ma una serie di salti temporali che secondo me rendono più coinvolgente la storia e suscitano più curiosità nel lettore.
Non ci sono pensieri di Zagor che ricorda a se stesso cosa è avvenuto nei giorni precedenti, solo stacchi da una scena a l'altra.
C'è anche un post di Biascid qualche pagina indietro che descrive bene la cosa. Onora il padre e la madre non l'ho visto ma Pulp fiction sì e anche Lost (qui c'è pure un'isola tra l'altro) ed entrambi li ho trovati molto coinvolgenti.
Poi, anch'io sono affezionato al modo di raccontare di Nolitta, ma faccio notare che la prima scena non presenta Zagor inseguito da un paio di rubagalline qualsiasi ma da un rinoceronte.
A parer mio Burattini ha fatto bene a scegliere questa struttura narrativa non sprecandola per un inizio che non ne valesse la pena.
Cioè, non c'era occasione migliore per stupire chi legge e portarlo a chiedersi come diavolo ci sia finito Zagor in quella situazione, e in questo caso l'inizio in media res è pienamente giustificato, anzi .
Ma sono assolutamente gusti personali, ci mancherebbe.
Però vorrei far capire che ci si sforza di rendere interessante la lettura con spunti e scelte che ogni tanto si discostino dal modo più tradizionale di raccontare sperando di riuscire nell'intento ad esclusivo interesse della serie e di chi legge.
Comunque nel secondo albo c'è solo un altro stacco all'indietro e poi tutto viene raccontato in presa diretta fino alla fine.
Parola più parola meno è quello che avrei scritto.
Non è un uso del flashback classico ma una serie di salti temporali che secondo me rendono più coinvolgente la storia e suscitano più curiosità nel lettore.
Non ci sono pensieri di Zagor che ricorda a se stesso cosa è avvenuto nei giorni precedenti, solo stacchi da una scena a l'altra.
C'è anche un post di Biascid qualche pagina indietro che descrive bene la cosa. Onora il padre e la madre non l'ho visto ma Pulp fiction sì e anche Lost (qui c'è pure un'isola tra l'altro) ed entrambi li ho trovati molto coinvolgenti.
Poi, anch'io sono affezionato al modo di raccontare di Nolitta, ma faccio notare che la prima scena non presenta Zagor inseguito da un paio di rubagalline qualsiasi ma da un rinoceronte.
A parer mio Burattini ha fatto bene a scegliere questa struttura narrativa non sprecandola per un inizio che non ne valesse la pena.
Cioè, non c'era occasione migliore per stupire chi legge e portarlo a chiedersi come diavolo ci sia finito Zagor in quella situazione, e in questo caso l'inizio in media res è pienamente giustificato, anzi .
Ma sono assolutamente gusti personali, ci mancherebbe.
Però vorrei far capire che ci si sforza di rendere interessante la lettura con spunti e scelte che ogni tanto si discostino dal modo più tradizionale di raccontare sperando di riuscire nell'intento ad esclusivo interesse della serie e di chi legge.
Comunque nel secondo albo c'è solo un altro stacco all'indietro e poi tutto viene raccontato in presa diretta fino alla fine.
Smiling Joe- Disegnatore
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Burattini sperimenta un po' e male non fa. Dopo anni di sceneggiature ci sta che crei un incipit un po' alternativo che spinga il lettore a incuriosirsi alla vicenda. Altro conto è se la storia piaccia o meno RICORDANDO che mancano due albi ancora per vedere come andrà.
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Walter Dorian ha scritto:
Se ogni volta nella storia il corso degli eventi viene interrotto continuamente da salti nel passato, tra uno stacco e un altro mentalmente è normale che devi stare a rimontare tutto: ci sta di perdersi.
Avesse cominciato con Zagor e Cico al porto--->la gag con Trampy--->incontrano la donna che sta male che gli racconta tutte le sue vicissitudini---->la casa sulla scogliera---->come vengono catturati---->Kaufmann e Zagor che diventa preda e via a seguire tutti gli altri fatti, la tensione sarebbe cresciuta meglio gradualmente e ne avrebbe beneficiato la storia. Non è una differenza da poco.
Così invece la tensione e l'azione non mancano-e a prima impressione è anche una storia che alla fine potrà essere abbastanza buona(nessuno ha già sentenziato come vedete.. )-, ma rispetto a come l'avrebbe potuta presentare (come ho scritto sopra) in maniera lineare, si sentono molto di meno e si sa quasi già tutto, e questo è uno dei motivi che non mi fa avere quella sensazione di grande attesa per il prossimo albo o per capire come finirà,sensazioni che invece ho avuto col ritorno di Mortimer o con la storia precedente di Marolla.
sono d'accordo con te, Diego! In questo modo la storia avrebbe mantenuto più mistero, invece con tutti questi flashback già sappiamo praticamente tutto
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Pe me che,da sempre,sono restìo alle cose immutabili nel tempo,ben vengano flashback e salti temporali.
Non solo,ma se tutto cio' contribuisce ad accrescere la gradevolezza della lettura,ben vengano altre mille diavolerie sceneggiative e grafiche.
Rompere la gabbia bonelliana,trovare nuovi artifiizi narrativi e grafici,raccontare Zagor in una maniera diversa da quella nolittiana,sempre stampata nel cuore e nella mente di tutti noi,ma che ormai fa parte della storia e della leggenda zagoriana,deve essere un obbligo,NON una scelta una tantum.
Bene fa allora Burattini a ricercare strade "alternative",anche rischiose ed impopolari,se cio' rivitalizzano la serie e NON la depauperano con il solito tran-tran mensile,che ci porta solo all'abitudinarietà ed alla noia.
Rivolete nuovamente i mercanti di whishy,gli sparaspara,i rinnegati bianchi e le 6 vignette ordinate per pagina? No,per carità.
Non solo,ma se tutto cio' contribuisce ad accrescere la gradevolezza della lettura,ben vengano altre mille diavolerie sceneggiative e grafiche.
Rompere la gabbia bonelliana,trovare nuovi artifiizi narrativi e grafici,raccontare Zagor in una maniera diversa da quella nolittiana,sempre stampata nel cuore e nella mente di tutti noi,ma che ormai fa parte della storia e della leggenda zagoriana,deve essere un obbligo,NON una scelta una tantum.
Bene fa allora Burattini a ricercare strade "alternative",anche rischiose ed impopolari,se cio' rivitalizzano la serie e NON la depauperano con il solito tran-tran mensile,che ci porta solo all'abitudinarietà ed alla noia.
Rivolete nuovamente i mercanti di whishy,gli sparaspara,i rinnegati bianchi e le 6 vignette ordinate per pagina? No,per carità.
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Ramath ha scritto:Pe me che,da sempre,sono restìo alle cose immutabili nel tempo,ben vengano flashback e salti temporali.
Non solo,ma se tutto cio' contribuisce ad accrescere la gradevolezza della lettura,ben vengano altre mille diavolerie sceneggiative e grafiche.
Rompere la gabbia bonelliana,trovare nuovi artifiizi narrativi e grafici,raccontare Zagor in una maniera diversa da quella nolittiana,sempre stampata nel cuore e nella mente di tutti noi,ma che ormai fa parte della storia e della leggenda zagoriana,deve essere un obbligo,NON una scelta una tantum.
Bene fa allora Burattini a ricercare strade "alternative",anche rischiose ed impopolari,se cio' rivitalizzano la serie e NON la depauperano con il solito tran-tran mensile,che ci porta solo all'abitudinarietà ed alla noia.
Rivolete nuovamente i mercanti di whishy,gli sparaspara,i rinnegati bianchi e le 6 vignette ordinate per pagina? No,per carità.
giustissimo.
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Indubbiamente, discostarsi dal tipo di narrazione bonelliana, non può che giovare alla serie che aveva bisogno di una grossa ventata di freschezza e che certamente, almeno in parte, l'ha acquisita per poter restare al passo coi tempi. E le vendite stabili, nonostante il periodo di "magra", unite all'interesse sempre vivo per il personaggio, confermano la giusta direzione intrapresa.
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Re: Lo zoo di Kaufman (n.596/597/598)
Guitarjim1982 ha scritto:Ramath ha scritto:Pe me che,da sempre,sono restìo alle cose immutabili nel tempo,ben vengano flashback e salti temporali.
Non solo,ma se tutto cio' contribuisce ad accrescere la gradevolezza della lettura,ben vengano altre mille diavolerie sceneggiative e grafiche.
Rompere la gabbia bonelliana,trovare nuovi artifiizi narrativi e grafici,raccontare Zagor in una maniera diversa da quella nolittiana,sempre stampata nel cuore e nella mente di tutti noi,ma che ormai fa parte della storia e della leggenda zagoriana,deve essere un obbligo,NON una scelta una tantum.
Bene fa allora Burattini a ricercare strade "alternative",anche rischiose ed impopolari,se cio' rivitalizzano la serie e NON la depauperano con il solito tran-tran mensile,che ci porta solo all'abitudinarietà ed alla noia.
Rivolete nuovamente i mercanti di whishy,gli sparaspara,i rinnegati bianchi e le 6 vignette ordinate per pagina? No,per carità.
giustissimo.
Discorso che non fa una piega...giustissimo anche per me
Tonka- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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