Condanna a morte (n.16/17)
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Marco65
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Andrea67
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Condanna a morte (n.16/17)

Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni: Gallieno Ferri
I militari arroganti e ottusi non mancano mai. Uno di questi è il sergente Dubrosky, che vuole far costruire un avamposto militare al Passo del Tuono, facendo deviare le mandrie dei bisonti e suscitando così l'ira degli Shawnee. Spetta a Zagor evitare un massacro! Allo stesso modo, è lo Spirito con la Scure a castigare, subito dopo, il perfido mister Dixon, bieco ricattatore.
Re: Condanna a morte (n.16/17)
qui per leggere il topic del vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=5041&highlight=&mforum=ramath
Re: Condanna a morte (n.16/17)

condanna a morte
numeri 16 e 17, testi nolitta, disegni ferri
piccola storia antifascista, zagor pronto a tutto
cico ancora una volta deus ex machina
bella la copertina
voto 8
Ultima modifica di Kramer76 il Sab 12 Dic 2020, 21:45 - modificato 16 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Condanna a morte (n.16/17)
Che bel cattivo Dubrosky! Certo, é un pò improbabile che, a causa di un infortunio del Comandante, il suo sottoposto trasgredisca gli ordini e capovolga le disposizioni, ma ben vengano queste scelte: in quegli anni non si badava troppo alla forma ma alla sostanza.
Avventura corta ma piacevole.
Voto alla storia: 6,8
Voto ai disegni: 8
Avventura corta ma piacevole.
Voto alla storia: 6,8
Voto ai disegni: 8
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Condanna a morte (n.16/17)
Tutto sommato è una buona storia, pur con qualche ingenutà sparsa qua e la.
Il clou è certamente la clamorosa trovata di Nolitta di far travolgere il forte appena costruito da Dubrovsky da una mandria di bisonti al galoppo!
Bello anche il salvataggio di Zagor, condannato a morte, da parte di Cico.
Il clou è certamente la clamorosa trovata di Nolitta di far travolgere il forte appena costruito da Dubrovsky da una mandria di bisonti al galoppo!
Bello anche il salvataggio di Zagor, condannato a morte, da parte di Cico.
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Re: Condanna a morte (n.16/17)
Ottima storia, con Cico pronto a togliere dai guai Zagor che rischia la condanna a morte per impiccagione!
Molto bello l'inizio della storia con Zagor e il maggiore Walker che decidono dove collocare e poi costruire il nuovo forte. Ottima anche la figura arrogante del tenente Dubrosky e a seguire lo scontro con Zagor.
Finale che mi è piaciuto con la rabbia dei pellerossa e con la promessa di Zagor di non far costruire il forte, bella la scena con la carica dei bisonti e la distruzione del forte!
voto storia: 7
Molto bello l'inizio della storia con Zagor e il maggiore Walker che decidono dove collocare e poi costruire il nuovo forte. Ottima anche la figura arrogante del tenente Dubrosky e a seguire lo scontro con Zagor.
Finale che mi è piaciuto con la rabbia dei pellerossa e con la promessa di Zagor di non far costruire il forte, bella la scena con la carica dei bisonti e la distruzione del forte!
voto storia: 7
Ospite- Ospite
Re: Condanna a morte (n.16/17)
Acquistai per la prima volta questo volume a metà degli anni 70 in un edicola balneare e rimasi sorpreso dal fatto che venissero esposti numeri arretrati che, aldilà della solita ristampa, mi procuravo solo nelle bancarelle.
L'avventura non è certo memorabile ma si segnala nel rappresentare realisticamente i bisonti come principale fonte di sostentamento per i pellerossa e di conseguenza le problematiche dovute alle uccisioni di questi animali dall'avanzata degli uomini bianchi. Il tema verrà riproposto nel capolavoro assoluto "La marcia della disperazione".
Il tenente Dubrosky è il prototipo di ufficiale ottuso che nel finale paga con la vita la sua cecità e Nolitta non manca di tratteggiare la sua ossessione nel voler costruire a tutti costi un forte a cui ha donato persino il proprio nome. Nel scioccante finale gli cedono i nervi quando tenta di fermare assurdamente una carica di bisonti a colpi di pistola.
VOTO 6.5
L'avventura non è certo memorabile ma si segnala nel rappresentare realisticamente i bisonti come principale fonte di sostentamento per i pellerossa e di conseguenza le problematiche dovute alle uccisioni di questi animali dall'avanzata degli uomini bianchi. Il tema verrà riproposto nel capolavoro assoluto "La marcia della disperazione".
Il tenente Dubrosky è il prototipo di ufficiale ottuso che nel finale paga con la vita la sua cecità e Nolitta non manca di tratteggiare la sua ossessione nel voler costruire a tutti costi un forte a cui ha donato persino il proprio nome. Nel scioccante finale gli cedono i nervi quando tenta di fermare assurdamente una carica di bisonti a colpi di pistola.
VOTO 6.5
Marco65- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Condanna a morte (n.16/17)
storia piacevole, che evidenzia una tematica tipica in molti racconti zagoriani (ma principalmente in quelli texiani), ossia l'ottusità dei militari.
Dubrosky, è un bel personaggio, la tipica ottusa carogna, che abusa del potere che gli dà la sua divisa.
L'espediente dei bisonti che travolgono la palizzata del forte non è certo una novità (anche su tex l'avevano già utilizzato), comunque per l'ergonomia del racconto mi è sembrato molto proficuo e quindi l'epilogo finale mi è piaciuto.
Come sottolinea walter, anch'io avrei gradito una bella scazzottata tra zagor e dubrosky, durante la quale il nostro avrebbe umiliato il pallone gonfiato gallonato.
Disegni di ottimo livello!!!!!
Dubrosky, è un bel personaggio, la tipica ottusa carogna, che abusa del potere che gli dà la sua divisa.
L'espediente dei bisonti che travolgono la palizzata del forte non è certo una novità (anche su tex l'avevano già utilizzato), comunque per l'ergonomia del racconto mi è sembrato molto proficuo e quindi l'epilogo finale mi è piaciuto.
Come sottolinea walter, anch'io avrei gradito una bella scazzottata tra zagor e dubrosky, durante la quale il nostro avrebbe umiliato il pallone gonfiato gallonato.
Disegni di ottimo livello!!!!!
Ospite- Ospite
Re: Condanna a morte (n.16/17)

Altro gioiellino di un Nolitta in fase di rodaggio.
La cattiveria di Dubrosky appare subito quando frusta Cico per una sciocchezza,sciocchezza che poi era un pretesto per esprimere il suo sadismo. Nolitta mette in luce pure tutta la frustazione di questo villain che si rode il fegato per essere stato retrocesso al grado di tenente.
Ottimo Cico: spassoso,vittima all'inizio delle angherie del tenente,e quando si riscatta nel finale prima salvando Zagor e poi dando una sberla a Dubrosky.
A tal proposito è molto tirata la scena della cattura e della tentata impiccagione a Zagor.
Mi piace poi quando Zagor mostra il suo ingegno,come quando guida la carica dei bisonti facendo distruggere il forte costruito dai soldati. Tutta la scena che accompagna la carica,la paura nel volto dei soldati che arrivano a tradire,a fuggire a gambe levate lasciando a piedi anche Dubrosky perchè credevano che fosse un terremoto professato da Zagor è davvero carica di tensione e sense of wonder,che aumenta quando il tenente muore quando la palizzata crolla tutta.
Unico difetto: tra Zagor e Dubrosky mi sarebbe piaciuto anche un confronto sul piano fisico a suon di pugni. Ma per come si è svolto non è che mi sia dispiaciuto.
STORIA: 7,5
DISEGNI: 8
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Condanna a morte (n.16/17)
Ancora una storia molto carina di Nolitta.
In questa storia, si ha un bel cattivo, ossia Dubrosky, che giunge anche a voler far fustigare il povero Cico.
Accattivante la scena in cui Zagor sta per essere impiccato e viene salvato da Cico. Nelle prime storie, Cico aiutava molto più spesso Zagor rispetto ad adesso: questa è una caratteristica che vorrei fosse ripresa. Ottimo dunque il colpo di scena con cui Cico ribalta la situazione.
Bellissima l'idea di Zagor di far travolgere il forte dai bisonti. Ho apprezzato molto il finale, in cui il tenente fa un brutta fine, altrimenti sarebbe potuto essere un personaggio da rivedere.
Mi sono piaciuti molto i disegni di Ferri, che dimostra la sua abilità nel disegnare gli animali con la bellissima mandria di bisonti da lui realizzata.
Storia: 7+
Disegni: 9-
In questa storia, si ha un bel cattivo, ossia Dubrosky, che giunge anche a voler far fustigare il povero Cico.
Accattivante la scena in cui Zagor sta per essere impiccato e viene salvato da Cico. Nelle prime storie, Cico aiutava molto più spesso Zagor rispetto ad adesso: questa è una caratteristica che vorrei fosse ripresa. Ottimo dunque il colpo di scena con cui Cico ribalta la situazione.
Bellissima l'idea di Zagor di far travolgere il forte dai bisonti. Ho apprezzato molto il finale, in cui il tenente fa un brutta fine, altrimenti sarebbe potuto essere un personaggio da rivedere.
Mi sono piaciuti molto i disegni di Ferri, che dimostra la sua abilità nel disegnare gli animali con la bellissima mandria di bisonti da lui realizzata.
Storia: 7+
Disegni: 9-
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: Condanna a morte (n.16/17)
63 tavole basilari di Nolitta e Ferri.
Tutto parte da Springvillage un piccolo centro abitato situato ai margini delle grandi praterie del Kentucky: mentre Zagor viene incaricato dal maggiore Burnett di guidare un reparto dell'esercito, destinato a costruire un nuovo forte ai confini della terra degli indiani shawnee, al fine di evitare che i tecnici scelgano per la nuova costruzione un luogo sgradito alle tribù indiane, Cico fa una gag delle sue, ovvero baratta un cesto con sei pelli di scoiattolo. Il barman, Sam, quando lo vede entrare dice di non fidarsi, ma sembra cascarci, infatti aperto il cesto escono sei scoiattoli vivi, ma la fa al messicano, barattando sigari esplosivi
Raggiunti i militari, i nostri fanno la conoscenza del maggiore Walker e del tenente, ex capitano, Dubrosky, già conosciuto in passato e subito assaggia i pugni di Zagor, infuriato per il maltrattamento di Cico, preso a calci dopo essersi messo in fila per una razione di cibo spacciandosi per un capitano della fanteria messicana. Tal Dubrosky è stato degradato per insubordinazione e ora vuole riprendersi i galloni. Giunti nel luogo di costruzione, il tenente dichiara di voler costruire Fort Thunder nel passo del Tuono, ma Zagor si mette di traverso perché è un passaggio di mandrie di bisonti dal nord al sud tra i territori dei Shawnee, Cherokee e Chippewa. Tornato da una battuta di caccia, vede i militari smantellare il forte per ricostruirlo secondo i desiderata del tenente, avendo preso il comando dopo che un tronco ha messo in convalescenza il maggiore. Dubrosky vuole arrestare Zagor che riesce a fuggire, con la solita tirata a Cico, tuffandosi nel fiume. Arrivando al campo dei cherokee e parlando con Faccia Tagliata, giunge Andar, sakem dei Shawnee, portando due morti uccisi dopo un'incursione contro il forte, minacciando guerra insieme alle tribù Nanta e Naskapi (mai sentite prima d'ora nella regione di Darkwood). Inoltre, Faccia Tagliata viene informato che il figlio, Piccola Volpe, è stato catturato e destinato all'albero della morte, la forca come lo chiamano gli indiani. Zagor calma gli animi e dichiara di risolvere la situazione da solo. Al forte, salva Piccola Volpe, ma viene catturato (botta in testa) e destinato anche lui al patibolo. Qui, al cospetto del patibolo, si vede uno Zagor completamente inespressivo per uno che sta per morire, forse ancora acerbo. Viene salvato da Cico con un colpo di cannone
entrato quando tutti i soldati si sono radunati nei pressi del patibolo per guardare l'impiccagione. Arrivato al passo del Tuono, Zagor dirige una mandria di bisonti verso il forte per distruggerlo. Tutti scappano tranne Dubrosky, strafottente, duro, poco incline al comprendonio, ma sicuramente non codardo, battendosi dal solo contro la mandria per la difesa del forte. A fine storia, il sergente Donovan, nelle vicinanze del forte, sparando, riceve dopo una spazzolata precise istruzioni da Zagor: ricostruire il forte dove originariamente previsto con la promessa che anche gli indiani possano aiutare (anche Cico contribuisce donando... il suo temperino
)
Errori: quando non si conosce l'ambiente militare, si possono incappare in alcuni sbagli. A) l'accampamento militare è fatto con tende bianche, assolutamente antimimetiche, antitattiche, antistrategiche, a meno che l'ambiente circostante non sia innevato e non è questo il caso. B) è praticamente impossibile scalare una palizzata di un forte: le sentinelle all'esterno le puoi gabbare, ma il personale in torretta, no, devi proprio avere la fortuna che tutte siano addormentate e non regge. In una vignetta addirittura sembra che scali vicino ad una torretta e, se la prospettiva può fuorviare, potrebbe essere anche in mezzo alla palizzata, cosa ancora più grave perché si entra nel campo visivo di ben due torrette. C) è impossibile radunare tutti gli uomini in una zona, perché i servizi di guardia sono intoccabili ed imprescindibili e, soprattutto, continuativi.
Le gag di Cico le ho già citate: al saloon e per la razione del rancio.
Personaggi principali:
- Sam, il barman
- maggiore Walker
- tenente Dubrosky
- Faccia Tagliata, sakem dei cherokee
- Andar, sakem dei shawnee
- Piccola Volpe
- sergente Donovan
Luoghi principali:
- Springvillage
- passo del Tuono
Storiellina carina: la personalità di Dubrosky viene offuscata da gravi errori militari, facendo scendere il mio voto a 6
Tutto parte da Springvillage un piccolo centro abitato situato ai margini delle grandi praterie del Kentucky: mentre Zagor viene incaricato dal maggiore Burnett di guidare un reparto dell'esercito, destinato a costruire un nuovo forte ai confini della terra degli indiani shawnee, al fine di evitare che i tecnici scelgano per la nuova costruzione un luogo sgradito alle tribù indiane, Cico fa una gag delle sue, ovvero baratta un cesto con sei pelli di scoiattolo. Il barman, Sam, quando lo vede entrare dice di non fidarsi, ma sembra cascarci, infatti aperto il cesto escono sei scoiattoli vivi, ma la fa al messicano, barattando sigari esplosivi

Raggiunti i militari, i nostri fanno la conoscenza del maggiore Walker e del tenente, ex capitano, Dubrosky, già conosciuto in passato e subito assaggia i pugni di Zagor, infuriato per il maltrattamento di Cico, preso a calci dopo essersi messo in fila per una razione di cibo spacciandosi per un capitano della fanteria messicana. Tal Dubrosky è stato degradato per insubordinazione e ora vuole riprendersi i galloni. Giunti nel luogo di costruzione, il tenente dichiara di voler costruire Fort Thunder nel passo del Tuono, ma Zagor si mette di traverso perché è un passaggio di mandrie di bisonti dal nord al sud tra i territori dei Shawnee, Cherokee e Chippewa. Tornato da una battuta di caccia, vede i militari smantellare il forte per ricostruirlo secondo i desiderata del tenente, avendo preso il comando dopo che un tronco ha messo in convalescenza il maggiore. Dubrosky vuole arrestare Zagor che riesce a fuggire, con la solita tirata a Cico, tuffandosi nel fiume. Arrivando al campo dei cherokee e parlando con Faccia Tagliata, giunge Andar, sakem dei Shawnee, portando due morti uccisi dopo un'incursione contro il forte, minacciando guerra insieme alle tribù Nanta e Naskapi (mai sentite prima d'ora nella regione di Darkwood). Inoltre, Faccia Tagliata viene informato che il figlio, Piccola Volpe, è stato catturato e destinato all'albero della morte, la forca come lo chiamano gli indiani. Zagor calma gli animi e dichiara di risolvere la situazione da solo. Al forte, salva Piccola Volpe, ma viene catturato (botta in testa) e destinato anche lui al patibolo. Qui, al cospetto del patibolo, si vede uno Zagor completamente inespressivo per uno che sta per morire, forse ancora acerbo. Viene salvato da Cico con un colpo di cannone


Errori: quando non si conosce l'ambiente militare, si possono incappare in alcuni sbagli. A) l'accampamento militare è fatto con tende bianche, assolutamente antimimetiche, antitattiche, antistrategiche, a meno che l'ambiente circostante non sia innevato e non è questo il caso. B) è praticamente impossibile scalare una palizzata di un forte: le sentinelle all'esterno le puoi gabbare, ma il personale in torretta, no, devi proprio avere la fortuna che tutte siano addormentate e non regge. In una vignetta addirittura sembra che scali vicino ad una torretta e, se la prospettiva può fuorviare, potrebbe essere anche in mezzo alla palizzata, cosa ancora più grave perché si entra nel campo visivo di ben due torrette. C) è impossibile radunare tutti gli uomini in una zona, perché i servizi di guardia sono intoccabili ed imprescindibili e, soprattutto, continuativi.
Le gag di Cico le ho già citate: al saloon e per la razione del rancio.
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- maggiore Walker
- tenente Dubrosky
- Faccia Tagliata, sakem dei cherokee
- Andar, sakem dei shawnee
- Piccola Volpe
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Storiellina carina: la personalità di Dubrosky viene offuscata da gravi errori militari, facendo scendere il mio voto a 6
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
- Messaggi : 23299
Data d'iscrizione : 08.06.16
Località : Torino

» La morte nera (493)
» Libertà o morte (n.89/90/91/92)
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» Pista di morte (n.20/21)
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