L'uomo venuto dalla pioggia (Almanacco 2005)

Almanacco dell'Avventura 2005, annuale
L’uomo venuto dalla pioggia

Soggetto: Salvatore Cuna
Sceneggiatura: Diego Cajelli e Maurizio Colombo
Disegni: Michele Rubini
Copertina: Gallieno Ferri

Lo hanno trovato nella foresta, gravemente ferito al punto da non ricordare più nulla di sé e dei suoi trascorsi. Ma l’uomo che Zagor e Cico conducono al vicino villaggio degli Shawnee perché venga curato, e che gli indiani accolgono con il nome di Askenay, “l’uomo che non ricorda”, potrebbe costituire per i suoi salvatori una minaccia. Askenay ha trovato la pace e l’amore tra gli Shawnee e non vorrebbe più andar via, né gli interessa scoprire cosa è stato della sua vita in precedenza. Eppure, il passato ritorna sempre e Zagor, che gli è diventato amico, scoprirà non senza allarme alcune caratteristiche dell’uomo chiamato Askenay, che non fanno certo pensare che sia stato sempre un tipo pacifico. La sua straordinaria abilità con la pistola, innanzi tutto… e poi, certe figure, vecchie conoscenze che ritornano alla ribalta e che stendono più di un’ombra sull’affidabilità di Askenay…

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l'uomo venuto dalla pioggia
almanacco dell'avventura 2005, testi cuna, colombo e cajelli, disegni rubini
si riduce il numero di pagine a disposizione degli autori, ma a sorpresa arriva la migliore storia degli almanacchi
un piccolo gioiellino sottovalutato e dimenticato, che stranamente coinvolge tre autori ai testi, il "garante" colombo
struttura virtuosa e innovativa, anticipa ciò che farà burattini anni dopo con i flashback, da "il mistero dell'isola" in poi
una versione zagoriana di "a history of violence", brutale l'uccisione a bruciapelo della fidanzata indiana di ragland
da notare una cosa: ragland ha battuto zagor in velocità, zagor ha la possibilità di rifarsi solo perchè lo ha mancato
grande merito va all'esordiente rubini, mette subito in mostra tutto il suo talento, disegni ottimi, spettacolari
scene d'azione disegnate benissimo: il doppio lancio di zagor (scure e giavellotto), le scene con il pistolero
a dir poco bizzarre, insolite, le bombe artigianali create da zagor, delle vere e proprie "pipebomb"
divertente la vignetta con cico che suona il bongo per i bambini e zagor batte le mani a tempo
articoli interessanti, dossier su bud spencer e terence hill
dulcis in fundo, una copertina capolavoro di ferri

voto 9

Questo almanacco mi piacque molto, il metodo sceneggiativo di cajelli mi ha sempre affascinato, e' dinamico, con un taglio molto moderno, scene che definirei cinematografiche. Ottima la sequenza del duello sotto la pioggia scrosciante, ottimamente rappresentata dal bravo rubini.
Un vero peccato che cajelli abbia lasciato zagor, secondo me e' stata una grande perdita

Gioiellino probabilmente sottovalutato!
Se la gioca con i primi due per la palma del miglior almanacco.
Sceneggiatura avvincente e, almeno per quei tempi, originale. La storia inizia dalla fine, in maniera insolita (con un duello in preparazione) per un’avventura di Zagor per poi ripercorrere, in flashback, gli avvenimenti antecedenti, i quali scorrono con leggerezza offrendo azione e divertimento.
Il duello è rappresentato sotto la pioggia, inquietante e spettacolare da un ottimo Rubini.

Voto alla storia: 7,7
Voto ai disegni: 8,5

Classica storia westrn dove a causa del limitato numero di pagine cajelli privilegia l azione ai testi sviluppando un avventura tutto sommato piacevole.
Molto bella la cover,bruttini i disegni che ci consegnano uno zagor versione body building abbastanza inguardabile