I padroni del fuoco (n.16)
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Walter Dorian
lukas luke
Andrea67
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I padroni del fuoco (n.16)

Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni e copertina: Gallieno Ferri
Dopo aver sventato il colpo preparato dall’astuto Buddy Fox ai danni dei proprietari di una villa, e dopo aver aiutato il dottor Galloway, prigioniero dei pellerossa, per colpa di un errore di Cico, Zagor e il suo panciuto pard attraversano in canoa gli oscuri abissi della Porta della Paura! Si ritrovano così in una valle dove il tempo si è fermato al Paleolitico. I pacifici Tutelos sono dominati dai Wasaki, che conoscono il grande segreto del fuoco!
Re: I padroni del fuoco (n.16)
qui per leggere il topic del vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=5040&highlight=&mforum=ramath
Re: I padroni del fuoco (n.16)
Storia che ricordo con piacere, soprattutto nella sua prima fase, quando uno Zagor quasi terrorizzato afferma di "sentire" qualcosa di soprannaturale al di là della porta della paura che lui e Cico stanno per varcare.
Bella anche l'apparizione di Zagor ai Wasaki e il duello con Runok.
Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 8
Bella anche l'apparizione di Zagor ai Wasaki e il duello con Runok.
Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 8
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: I padroni del fuoco (n.16)
Buona storia con Zagor e Cico catapultati indietro nel tempo grazie ad un errore di navigazione del messicano
I nostri si trovano alle prese con due tribù preistoriche, una pacifica (i Wasaki) e una bellicosa (i Tutelos) che compie sacrifici umani.
Bello il duello finale con Zagor che sconfigge Rukon, il capo dei Tutelos ,e salva Cico dal sacrificio.

I nostri si trovano alle prese con due tribù preistoriche, una pacifica (i Wasaki) e una bellicosa (i Tutelos) che compie sacrifici umani.
Bello il duello finale con Zagor che sconfigge Rukon, il capo dei Tutelos ,e salva Cico dal sacrificio.
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Re: I padroni del fuoco (n.16)
Storia molto piacevole, mi è piaciuta l'idea di questo popolo che vive ancora all'età della pietra. Belle le parole del capotribù quando Zagor gli chiede di andare a vivere nella cosidetta civiltà.
Ottima anche la scena quando Zagor libera Cico e il duello con il capo dei Wasaki. Molto divertente anche la gag finale di Cico.
voto storia: 7
Ottima anche la scena quando Zagor libera Cico e il duello con il capo dei Wasaki. Molto divertente anche la gag finale di Cico.

voto storia: 7
Ospite- Ospite
Re: I padroni del fuoco (n.16)
Non amo particolarmente le storie con i cavernicoli e questa non fa eccezione.
L'avventura è troppo breve e non viene abbastanza sviluppata. Zagor prima di entrare nella "Porta della paura" è troppo costernato, impaurito e soprattutto troppo pessimista sulla loro sorte, d'accordo il pancione ha goffamente sbagliato direzione trascinando lui e il suo amico, con la canoa, in un tunnel di pericoli ignoti, ma non è nel suo carattere, ottimista e combattivo, presagire addirittura la loro fine.
Il centro dell'avventura è fatto di una serie di scontri con i due popoli primitivi, dei quali i più pacifici Tutelos vengono poi aiutati dall'eroe a liberarsi del giogo della sottomissione ai Wasaki.
Il loro capo sceglierà infine di continuare a vivere nell'isolamento, insieme ai suoi simili, per evitare i pericoli del mondo esterno.
Nota lieta è che anche lo spirito con la scure, insensibile al progresso, utilizza arco e frecce per andare a caccia, affrontando così ad armi pari le sue prede.
VOTO 6
L'avventura è troppo breve e non viene abbastanza sviluppata. Zagor prima di entrare nella "Porta della paura" è troppo costernato, impaurito e soprattutto troppo pessimista sulla loro sorte, d'accordo il pancione ha goffamente sbagliato direzione trascinando lui e il suo amico, con la canoa, in un tunnel di pericoli ignoti, ma non è nel suo carattere, ottimista e combattivo, presagire addirittura la loro fine.
Il centro dell'avventura è fatto di una serie di scontri con i due popoli primitivi, dei quali i più pacifici Tutelos vengono poi aiutati dall'eroe a liberarsi del giogo della sottomissione ai Wasaki.
Il loro capo sceglierà infine di continuare a vivere nell'isolamento, insieme ai suoi simili, per evitare i pericoli del mondo esterno.
Nota lieta è che anche lo spirito con la scure, insensibile al progresso, utilizza arco e frecce per andare a caccia, affrontando così ad armi pari le sue prede.
VOTO 6
Ospite- Ospite
Re: I padroni del fuoco (n.16)

Un piccolo gioiellino Nolittiano col personaggio in fase di rodaggio.
Simbolica la sequenza della scena dove Zagor e Cico arrivano in territorio Tutelos attraverso quel passaggio nascosto; Nolitta avrebbe potuto raccontare quel passaggio con due semplici didascalie,invece mette a fuoco tutta la tensione che si respira nel percorrere quella strettoia di fiume con uno Zagor terrorizzato che si sente di andare incontro a qualcosa di soprannaturale ,con i pipistrelli che svolazzano,la corrente che si fa più forte,mettendoci anche del pepe con Zagor che rimbrotta il messicano alla guida della canoa reo di aver preso il braccio del fiume sbagliato.
Accattivante tutta la vicenda legata ai Tutelos e al sacrificio di sangue dei Wasaki. Bello anche il duello finale con Zagor che appare dal fumo che emette quel lastrone simbolo del culto dei Wasaki come uno spirito maligno,che alla fine punisce il capo dei Wasaki.
Buono anche il messaggio finale del capo dei Tutelos,che è meglio a volte vivere in una comunità isolata,piuttosto che nel caos dove vengono perpetrate tante schifezze di ogni genere.
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Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: I padroni del fuoco (n.16)
Storia carina che ricordo con piacere, originale e simpatica l'idea di catapultare zagor nell'epoca preistorica.
Bello anche il duello finale tra zagor e rukon.
Bello anche il duello finale tra zagor e rukon.
Ospite- Ospite
Re: I padroni del fuoco (n.16)

i padroni del fuoco
numero 16, testi nolitta, disegni ferri
uno degli episodi più deboli dell'intera carriera nolittiana, sembra una storia del padre...
succede pochissimo, si salva la porta della paura, sia nei disegni che nella copertina a striscia
curioso il regalo finale con gli ideogrammi giapponesi...
voto 5/6
Ultima modifica di Kramer76 il Lun 23 Ago 2021, 16:54 - modificato 3 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: I padroni del fuoco (n.16)
Piacevolissima storia di Zagor, che ha l'originale idea di far incontrare allo Spirito con la Scure due tribù primitive, senza legami col progresso del mondo esterno.
Mi è piaciuta la sequenza iniziale, quando Zagor e Cico varcano la "Porta della paura", ricca di tensione. Accattivante il fatto che il popolo che ha catturato Zagor e Cico sia sottomessa a un'altra bellicosa tribù di cavernicoli che h scoperto il fuoco. Molto bello l'apparizione di Zagor ai Wasaki e lo scontro tra il Re di Darkwood e Rukon, il capo dei "padroni del fuoco". Ho anche apprezzato molto il colpo di scena finale, che fa capire come la scelta della tribù di vivere isolata non sia dovuta all'ignoranza, ma alla volontà di non volere entrare in contatto con le numerose ingiustizie del mondo esterno.
Ferri bravissimo, bellissima la caratterizzazione dei primitivi Wasaki. Apprezzabile anche la copertina.
Soggetto/Sceneggiatura: 7
Disegni: 9
Mi è piaciuta la sequenza iniziale, quando Zagor e Cico varcano la "Porta della paura", ricca di tensione. Accattivante il fatto che il popolo che ha catturato Zagor e Cico sia sottomessa a un'altra bellicosa tribù di cavernicoli che h scoperto il fuoco. Molto bello l'apparizione di Zagor ai Wasaki e lo scontro tra il Re di Darkwood e Rukon, il capo dei "padroni del fuoco". Ho anche apprezzato molto il colpo di scena finale, che fa capire come la scelta della tribù di vivere isolata non sia dovuta all'ignoranza, ma alla volontà di non volere entrare in contatto con le numerose ingiustizie del mondo esterno.
Ferri bravissimo, bellissima la caratterizzazione dei primitivi Wasaki. Apprezzabile anche la copertina.
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Ultima modifica di Magico Vento il Dom 29 Ago 2021, 00:47 - modificato 1 volta.
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: I padroni del fuoco (n.16)
Forse la prima storia in cui Zagor manifesta la sua sensitività nei confronti di pericoli vaghi, indefiniti e futuri.
Ricordo che all'epoca in cui la lessi, mi spaventò molto l'ingresso della canoa nel tunnel in quanto, nei pressi di casa mia, esisteva un luogo simile, un luogo in cui il torrente si perdeva tra due pareti rocciose, non proprio un tunnel ma due alte pareti, simili a quelle de "La nebbia infernale".
Quel luogo aveva un che di spaventoso e lo associai immediatamente al tunne di questa storia.
Ricordo che all'epoca in cui la lessi, mi spaventò molto l'ingresso della canoa nel tunnel in quanto, nei pressi di casa mia, esisteva un luogo simile, un luogo in cui il torrente si perdeva tra due pareti rocciose, non proprio un tunnel ma due alte pareti, simili a quelle de "La nebbia infernale".
Quel luogo aveva un che di spaventoso e lo associai immediatamente al tunne di questa storia.
Ospite- Ospite
Re: I padroni del fuoco (n.16)
La premiata ditta Nolitta-Ferri sforna un’altra storiellina semplice ma molto carina, le do un 7+. 49 tavole ed un terzo con disegni meravigliosi, soprattutto la diversa caratterizzazione tra i tutelos ed i wasaki, marchio di fabbrica del Maestro quello di illustrare differenziandoli i diversi popoli. La storia si struttura sulle gag di Cico che ne combina una dietro l’altra. Si parte subito con una battuta di caccia con il messicano che si lamenta di non cacciare con le armi da fuoco, ma Zagor gli risponde che con archi e frecce si mantengono in esercizio. Cico ci prova subito cercando di emulare il Nostro che prende senza difficoltà un volatile, ma anziché trovare un cervo, trova un alce che lo carica. A proposito di cervi, Zagor porta Cico sulla Piana dei Venti per cacciarli, prendendo una canoa. E ormai sappiamo che il rapporto tra Cico e questo mezzo non è molto idilliaco: date istruzioni sulla strada da percorrere, Zagor si addormenta e, puntualmente, sbaglia direzione, varcando la Porta della Paura, un luogo dove nessuno è mai tornato. Arrivati a riva, trovano un branco di cervi, ma anche i tutelos, popolo pellerossa primitivo che catturano i due, con la solita botta in testa, per donarli ai wasaki. Questi ultimi sono caratterizzati proprio come uomini preistorici: quando arrivano al campo dei tutelos, ogni tre lune, pretendono una vittima da sacrificare al Dio del fuoco. Infatti i wasaki custodiscono, nella grande caverna del fuoco, il fiore rosso che dà luce e calore. Liberatosi, Zagor sorprende un wasaki e si fa portare al campo dei tutelos. Qui viene assolutamente ben rappresentata la scoperta di Zagor: i bagliori di luce che tanto terrorizzano i wasaki non sono altri che fuochi da bivacco. Molto ben realizzata anche la scena con Zagor che strapazza un wasaki e si fa spiegare tutto, senza collassare nello spiegazionismo. Il fiore rosso non è altro che un disco di ferro rappresentante un sole con raggi. Zagor libera Cico spingendo a terra proprio il disco, apparendo con parole di minacce perché il Dio è adirato per i sacrifici umani. Runok, sakem dei wasaki, non ci crede, ma Zagor salva Cico affrontandolo in duello. Creduto erroneamente fuori combattimento, Runok carica alle spalle, ma, avvertito dal messicano, Zagor si sposta e il sakem cade nel fuoco. Con la scomparsa del sakem, i wasaki rinunciano ai sacrifici umani e Zagor torna al villaggio tutelos per dare la buona notizia. Il finale è stupendo tra ironia e triste realtà. Ironia: Cico accende i fiammiferi facendo meravigliare i tutelos che non conoscono il fuoco. Triste realtà: Arvak, sakem dei tutelos, narra di quando è uscito dal loro territorio per vedere cosa c’è fuori dalla sua zona, tornando indietro rinunciando ai suoi propositi di portare il suo popolo alla civiltà. Passaggio fondamentale in quanto è una critica al progresso: “Ho visto molti uomini rossi costretti a una dura, irragionevole prigionia. Altri ne ho visti perdere ogni dignità a causa delle bevande dei bianchi. E altri ancora, vestiti con i vostri abiti, colpire con ferocia il popolo rosso!”
Le gag di Cico, praticamente già citate quasi tutte:
1) la carica dell’alce
2) il rapporto con la canoa (non è comunque una vera e propria gag, visto l’incazz… di Zagor
3) scaglia una freccia ed un cervo cade, ma in realtà è stata una lancia dei tutelos; Cico s’infuria, minaccia a chi gli ha ucciso la preda di uscire allo scoperto, ma riceve un tomahawk e scappa; a tu per tu con i tutelos, a distanza ravvicinata scaglia una freccia verso l’altro con effetto strano e poi si prende l’arco in faccia mettendosi fuori combattimento da solo
Personaggi principali:
- Arvak, sakem dei tutelos
- Runok, sakem dei wasaki (morto)
Luoghi principali:
- la Porta della Paura
- campo dei tutelos
- villaggio wasaki
Le gag di Cico, praticamente già citate quasi tutte:
1) la carica dell’alce
2) il rapporto con la canoa (non è comunque una vera e propria gag, visto l’incazz… di Zagor

3) scaglia una freccia ed un cervo cade, ma in realtà è stata una lancia dei tutelos; Cico s’infuria, minaccia a chi gli ha ucciso la preda di uscire allo scoperto, ma riceve un tomahawk e scappa; a tu per tu con i tutelos, a distanza ravvicinata scaglia una freccia verso l’altro con effetto strano e poi si prende l’arco in faccia mettendosi fuori combattimento da solo

Personaggi principali:
- Arvak, sakem dei tutelos
- Runok, sakem dei wasaki (morto)
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- la Porta della Paura
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
- Messaggi : 23302
Data d'iscrizione : 08.06.16
Località : Torino
Re: I padroni del fuoco (n.16)
Storia carina.
Pur senza grandi picchi ha i suoi ottimi momenti: una bella ambientazione intrigante, le giuste pause, qualche bel siparietto di Cico e la giusta dose d'azione.
Bella anche la morale finale con la rinuncia a contaminarsi con una civiltà moderna preferendo di continuare la vita isolata.
Pur senza grandi picchi ha i suoi ottimi momenti: una bella ambientazione intrigante, le giuste pause, qualche bel siparietto di Cico e la giusta dose d'azione.
Bella anche la morale finale con la rinuncia a contaminarsi con una civiltà moderna preferendo di continuare la vita isolata.
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La scienza non ci ha ancora insegnato se la pazzia sia o no più sublime dell'intelligenza.
(Edgar Allan Poe)
Spirito errante- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
- Messaggi : 1981
Data d'iscrizione : 15.05.18
Località : Abbottabad

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