Lo squadrone fantasma (n.14/15)

Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni e copertina: Gallieno Ferri

Mini storia pubblicata nell'albo numero 14 "i mercanti di schiavi"
riproposta nella versione "storica"a striscia in occasione della fiera del fumetto a godega.

qui per leggere il topic del vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=4571&highlight=&mforum=ramath

Prologo della storia "Ironman" che mette in risalto la comicità e...l'utilità di Cico...almeno in alcune occasioni.

Voto alla storia: 6
Voto ai disegni: 8

Storiella simpatica e senza molte pretese che ha il suo clou nel finale, quando Cico salva Zagor e la famigliola sulla carovana mettendosi a suonare la tromba e venendo scambiato dagli indiani per uno squadrone dell'esercito

Raffaelli sulla csac ha avuto il coraggio di chiedersi perché Cico non riesca a suonare la tromba e poi invece riesca a suonare la carica dei soldati

Brevissimo episodio con un colpo di scena finale molto divertente. Cico è protagonista quando Zagor deve aiutare una famiglia di coloni attaccata dai Cayuga, quando ad un tratto da dietro la collina spunta Cico a toglierli dai guai grazie alla sua tromba suonanda la carica della cavalleria!
Storia che fa anche da prologo alla successiva "Iron Man".
voto storia: 6.5

Più che un'avventura,un simpatico prologo,ma troppo breve per assegnare un voto.
Da segnalare però che per la prima volta la foresta viene nominata Darkwood.

lo squadrone fantasma
numero 14, testi nolitta, disegni ferri
non capisco perchè viene sempre considerata una storia a sè, però mi adeguo
molto divertente il ruolo da deus ex machina di cico

voto 7

Storia brevissima molto carina, soprattutto per l'ottimo e divertentissimo colpo di scena finale.
Essendo la storia talmente breve, difficile anche darle un giudizio e commentarla: molto bella comunque l'apparente situazione senza via d'uscita.
Decisamente belli i disegni di Gallieno Ferri.
Storia: 6,5
Disegni: 8,5

P.s. Questa storia, di lunghezza analoga agli attuali racconti di Darkwood, nonostante sia uscita quasi sessant'anni fa, dimostra come si possano scrivere delle belle storie e con ottimi colpi di scena anche in così poche pagine (a differenza di parecchi racconti recenti, spesso davvero bruttini).