Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
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Andrea67
wakopa
Kramer76
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Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)


Soggetto e sceneggiatura: Moreno Burattini
Disegni e copertina: Gallieno Ferri
New York. Un diabolico furfante, Mortimer, sta cercando di procurarsi le tre chiavi di una cassaforte per compiere una rapina al vagone postale che parte dalla stazione centrale. Zagor viene imprigionato per un crimine commesso da Mortimer, ma in carcere incontra una sua vecchia conoscenza: Raymond Dusmenil, conte di Lapalette!
Braccato dal tenente Malcovich, Zagor tenta di sventare i criminosi piani di Mortimer, aiutato da Lapalette, tra velieri abbandonati, vicoli bui, eleganti palazzi di Park Avenue, correndo per i tetti della Grande Mela. Ma il suo sfuggente avversario ha già recuperato le chiavi della cassaforte
Ultima modifica di Admin il Lun 30 Mag 2016, 02:52 - modificato 1 volta.
Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
Il topic nel vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=5759&highlight=&mforum=ramath
Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)

il diabolico mortimer
numeri 394, 395 e 396, testi burattini, disegni ferri
uscito finalmente di scena il murdo originale, burattini si fa il suo "murdo" personale da coccolare, ma per fortuna è cattivo e basta
capace di tenere la scena da solo, di farsi beffe di tutti, anche di zagor che ammicca:"è l'unico avversario che non ho mai incontrato"
la parte più divertente è quella con il mamba, ma anche quella in cui riesce a prevedere le mosse di polanski, dopo il furto della tabacchiera
simpatico anche il reverendo latimer che va in giro con un diabolico bastone con la testa di lupo, però sbaglia citazione
non sembra un errore di stampa, c'è scritto "libro dei poveri" invece di "libro dei proverbi, ahiahiai moreno....
il suo trucco, restare sotto traccia e far fare tutto a rabbit, gli permette di sfangarla ma manda a monte la sua rapina
in effetti è strano che un individuo così machiavellico se ne vada in giro facendosi vedere con questo brutto ceffo dal labbro leporino
rabbit osservando i dipinti di sybil dice:"se fosse la mia donna, saprei io come farle passare il tempo..."
mortimer è circondato da un sacco di questi "mostri" dei bassifondi, una carrellata toninelliana di sgorbi, il gobbo, il nano, il fagiolone
come canta cico:"a new york son così tanti gli assassini dei passanti che gli tocca a ogni aggressione fare a turno e a rotazione"
sybil è una deliziosa eccezione, una delle tante perle ferriane, un ferri tipicamente anni novanta, a suo agio nelle tante scene notturne
sempre ottima la presenza di lapalette, il mio caratterista preferito, spassosa la scena dell'evasione, con lui e zagor travestiti da secondini
zagor viene manganellato di brutto da malcovich, e gli esce fuori qualche vocabolo strano:"sbirro", "giuggioloni", "sganassoni"
lo spiegazionismo è incistato in una storia del genere, quasi non si sente, il finale è veloce e senza tanti fronzoli
altre due fantastiche copertine, un periodo di grande ispirazione per ferri
voto 10
Ultima modifica di Kramer76 il Dom 08 Ago 2021, 07:49 - modificato 13 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
Kramer76 ha scritto:un ferriano e post-nolittiano cero votivo a solo contro tutti e a lapalette.
uno dei vertici burattiniani senza dubbio

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
Splendida storia di Burattini, col suo miglior villain.
Interessante l'idea di far scontrare Zagor con un nemico che non ha mai visto (se non sbaglio succede solo nella storia del Tessitore di Castelli).
La location ricorda tantissimo la datata “I ricattatori” e, quasi a volerla richiamare, l’Autore rispolvera il Conte di Lapalette che, dopo quell’avventura, era stato utilizzato solo un’altra volta da Castelli.
Ma la vera genialità, in questa come nelle successive con Mortimer, sta nella capacità dello sceneggiatore di orchestrare delle trame perfette come orologi svizzeri, con tutti i tasselli che vanno al loro posto in maniera sincronizzata.
Da segnalare alcune scene molto crude ed uno Zagor duro e sempre sicuro di sé.
Immenso Ferri.
Voto alla storia: 9,5
Voto ai disegni: 9,5
Interessante l'idea di far scontrare Zagor con un nemico che non ha mai visto (se non sbaglio succede solo nella storia del Tessitore di Castelli).
La location ricorda tantissimo la datata “I ricattatori” e, quasi a volerla richiamare, l’Autore rispolvera il Conte di Lapalette che, dopo quell’avventura, era stato utilizzato solo un’altra volta da Castelli.
Ma la vera genialità, in questa come nelle successive con Mortimer, sta nella capacità dello sceneggiatore di orchestrare delle trame perfette come orologi svizzeri, con tutti i tasselli che vanno al loro posto in maniera sincronizzata.
Da segnalare alcune scene molto crude ed uno Zagor duro e sempre sicuro di sé.
Immenso Ferri.
Voto alla storia: 9,5
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Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
La prima apparizione di Mortimer avviene in una storia dalle (poco frequenti in Zagor) ambientazioni cittadine, che vede i nostri coinvolti, loro malgrado, in una elaborata rapina.
Facile in questo caso individuare ne “La grande rapina al treno” di Michael Crichton la fonte d'ispirazione, mentre per Mortimer Burattini ha diffusamente chiarito le suggestioni che hanno portato alla creazione del personaggio.
Burattini, ovviamente, non copia il romanzo pari pari, ma vi inserisce elementi strettamente zagoriani (come il conte di Lapalette, che da tempo non ricompariva nella serie regolare) e bonelliani in genere (gli agenti di polizia di New York si chiamano come i personaggi di Nick Raider, la casa di Pollack è in Washington Mews, dove risiede Martin Mystère), facendo l'occhiolino al lettore, in una sorta di inside joke piuttosto scoperto.
Il risultato è una bella storia, godibile, tra le migliori in cui compare Mortimer, contornato da loschi figuri senza scrupoli.
Belli, come al solito, i disegni di Ferri.
Voto alla storia: 8,5
Voto ai disegni: 8,5
Facile in questo caso individuare ne “La grande rapina al treno” di Michael Crichton la fonte d'ispirazione, mentre per Mortimer Burattini ha diffusamente chiarito le suggestioni che hanno portato alla creazione del personaggio.
Burattini, ovviamente, non copia il romanzo pari pari, ma vi inserisce elementi strettamente zagoriani (come il conte di Lapalette, che da tempo non ricompariva nella serie regolare) e bonelliani in genere (gli agenti di polizia di New York si chiamano come i personaggi di Nick Raider, la casa di Pollack è in Washington Mews, dove risiede Martin Mystère), facendo l'occhiolino al lettore, in una sorta di inside joke piuttosto scoperto.
Il risultato è una bella storia, godibile, tra le migliori in cui compare Mortimer, contornato da loschi figuri senza scrupoli.
Belli, come al solito, i disegni di Ferri.
Voto alla storia: 8,5
Voto ai disegni: 8,5
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)

Un bellissimo giallo. Nonostante una trama molto complessa piena di personaggi, di colpi e furti da effettuare molto intricati, Burattini la sceneggia in maniera fluida, scorrevole, senza un attimo di pausa. Fu la prima di Mortimer, caratterizzato benissimo nella sua lucida spietatezza quando uccide il nano ad esempio, oppure nell'avere i suoi modi raffinati che lo portano a schifare tutto e tutti, anche i suoi stessi complici a libro paga e questo me lo ha reso sempre simpatico.


Ottimo l'inserimento di Lapalette, molto coloriti e graffianti alcune espressioni di Zagor "Io ti ho messo la pulce nell'orecchio, fai le tue indagini, poliziotto"(seguirà un pugno)-Zagor a Malcovich. Oppure quando Zagor è accerchiato dai poliziotti se ne esce "Anche io ho il mio manganello"

Davvero notevoli le caratterizzazioni sia dei personaggi, sia dell'ambientazione: bravissimo in tal senso Burattini a rappresentare bene gli spaccati di una New York tra ricconi, ristoranti e vie chiccose ma anche dei bassifondi e della feccia della città fatta di ubriaconi, faccendieri, microcriminali. Ottimo il campionario dei personaggi da Rabbit al gobbo, per passare a Malcovich che all'inizio è davvero irritante e testardo, ma quando la sua convinzione di colpevolezza di Zagor vacilla comincia a diventare meno antipatico, fino al finale quando Zagor gli fa presente che la negligenza di non essersi accorto che quello vestito da prete era Mortimer era la sua, appare ingenuo e un po' stupidotto.

Ovviamente la trovata geniale è che Zagor il nemico principale non lo vede neanche in faccia, ma i due si combattono psicologicamente a distanza(bella l'intuizione di Zagor di invididuare l'abitazione di Mortimer partendo dal fatto che Sybil dipingeva quella torretta in centro).

Straordinario Ferri!

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Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
d'accordo con la tua analisi Walter e poi aggiungo che questa storia del primo trittico è la più bella. Di recente mi sono riletto "tutto Mortimer" per meglio assaporarmi Vendetta Traversale (capolavoro di Burattini) e penso che questo primo capitolo ha molti elementi tipici del "giallo", genere che Moreno ama.
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
Vero! Se la gioca con l'ultima per la migliore di Mortimer.Guitarjim1982 ha scritto:d'accordo con la tua analisi Walter e poi aggiungo che questa storia del primo trittico è la più bella. Di recente mi sono riletto "tutto Mortimer" per meglio assaporarmi Vendetta Traversale (capolavoro di Burattini) e penso che questo primo capitolo ha molti elementi tipici del "giallo", genere che Moreno ama.
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Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
Una ottima storia, Grande personaggio Mortimer il miglior nemico degli ultimi anni!
Ottima la trama, anche i vari personaggi di contorno son ben caratterizzati. L'ambientazione di citta mi è piaciuta.
Belli i disegni di Ferri!
voto storia: 8.5
voto disegni: 8.5

Ottima la trama, anche i vari personaggi di contorno son ben caratterizzati. L'ambientazione di citta mi è piaciuta.
Belli i disegni di Ferri!
voto storia: 8.5
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
delizioso siparietto


wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
Pienamente concorde.Andrea67 ha scritto:Se la gioca con l'ultima per la migliore di Mortimer.
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
Guitarjim1982 ha scritto:d'accordo con la tua analisi Walter e poi aggiungo che questa storia del primo trittico è la più bella. Di recente mi sono riletto "tutto Mortimer" per meglio assaporarmi Vendetta Traversale (capolavoro di Burattini) e penso che questo primo capitolo ha molti elementi tipici del "giallo", genere che Moreno ama.
Anche se è un Mortimer diverso da questa storia del topic, ha lo stesso ritmo incalzante senza pause e tanti colpi di scena.
Le metto sullo stesso livello di bellezza.

Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
Per me e' invece in assoluto la migliore di Mortimer ....ma oltre la grande sceneggiatura di Moreno la differenza la fa sicuramente il Maestro che a differenza del pur bravo Verni , e' di un altro pianeta ....

toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
Più che per la buona qualità l'avventura è diventata epocale per l'introduzione del cattivo più riuscito di Moreno Burattini, il "Diabolico Mortimer". Il successo del personaggio fu tale da garantirgli due ritorni a distanza di pochi mesi e successivamente altri due, di cui l'ultimo probabilmente il miglior lavoro assoluto dell'autore.
L'astuzia, i travestimenti, i piani minuziosamente e beffardamente orchestrati e la spietata freddezza nell'eseguirli ( lasciandosi dietro una scia di sangue persino tra i suoi stessi complici quando risulta opportuno) citano chiaramente Diabolik il più classico re del terrore.
Il personaggio è ben caratterizzato anche graficamente dal sempre strepitoso Ferri nonostante il suo volto sia molto simile al modello di molti personaggi minori utilizzato in precedenza, in particolare Kelly/ Mozart degli Evasi.
La particolarità dell'avventura in questione, come è stato abbondantemente segnalato , è invece il fatto che Zagor, pur riuscendo a sventare il piano criminale, non solo non riesca a mettere le mani addosso al nemico, ma neppure a modo di vederlo in viso. La mancata cattura del villan è però da addebitare maggiormente al tenente Malcovic che simboleggia una polizia ottusa con cui il nostro eroe deve fare nuovamente i conti e che non esita a strapazzare come già successo in precedenza nel vecchio classico " Solo contro tutti". L'esperienza servirà da lezione all'ufficiale che dimostra se non altro onestà anche nel riconoscere i propri errori.
Molto bene anche il ritorno del conte di Lapalette, recuperato a distanza di tanti anni e riportato giustamente alla sua dimensione di ladro tatticamente geniale dopo la versione da tecnologico stratega della fortezza di Smirnoff.
Sono piuttosto riusciti anche i complici di Mortimer, da ricordare Rabbit dal labbro leporino da cui prende il nome e ovviamente la bella compagna Sybil una novella Eva Kant.
VOTO 7/8
L'astuzia, i travestimenti, i piani minuziosamente e beffardamente orchestrati e la spietata freddezza nell'eseguirli ( lasciandosi dietro una scia di sangue persino tra i suoi stessi complici quando risulta opportuno) citano chiaramente Diabolik il più classico re del terrore.
Il personaggio è ben caratterizzato anche graficamente dal sempre strepitoso Ferri nonostante il suo volto sia molto simile al modello di molti personaggi minori utilizzato in precedenza, in particolare Kelly/ Mozart degli Evasi.
La particolarità dell'avventura in questione, come è stato abbondantemente segnalato , è invece il fatto che Zagor, pur riuscendo a sventare il piano criminale, non solo non riesca a mettere le mani addosso al nemico, ma neppure a modo di vederlo in viso. La mancata cattura del villan è però da addebitare maggiormente al tenente Malcovic che simboleggia una polizia ottusa con cui il nostro eroe deve fare nuovamente i conti e che non esita a strapazzare come già successo in precedenza nel vecchio classico " Solo contro tutti". L'esperienza servirà da lezione all'ufficiale che dimostra se non altro onestà anche nel riconoscere i propri errori.
Molto bene anche il ritorno del conte di Lapalette, recuperato a distanza di tanti anni e riportato giustamente alla sua dimensione di ladro tatticamente geniale dopo la versione da tecnologico stratega della fortezza di Smirnoff.
Sono piuttosto riusciti anche i complici di Mortimer, da ricordare Rabbit dal labbro leporino da cui prende il nome e ovviamente la bella compagna Sybil una novella Eva Kant.
VOTO 7/8
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
Bellissima storia, tra le migliori di burattini.
La trovata di far scontrare Zagor con un nemico che non riesce mai a vedere, ne' a catturare, e' decisamente vincente, così come è intrigante il luogo in cui si svolge la vicenda, ossia in città.
La trama e' perfetta, degna dei migliori gialli, tutte le sotto trame si incastrano perfettamente l'una con l'altra, partorendo quindi un'avventura fluida e godibilissima.
Ottima anche l'utilizzazione del simpatico Conte di Lapalette , caratterizzato in maniera impeccabile.
Zagor tosto e carismatico.
Notevoli i disegni di Ferri.
La trovata di far scontrare Zagor con un nemico che non riesce mai a vedere, ne' a catturare, e' decisamente vincente, così come è intrigante il luogo in cui si svolge la vicenda, ossia in città.
La trama e' perfetta, degna dei migliori gialli, tutte le sotto trame si incastrano perfettamente l'una con l'altra, partorendo quindi un'avventura fluida e godibilissima.
Ottima anche l'utilizzazione del simpatico Conte di Lapalette , caratterizzato in maniera impeccabile.
Zagor tosto e carismatico.
Notevoli i disegni di Ferri.
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
Marco65 ha scritto:
Sono piuttosto riusciti anche i complici di Mortimer, da ricordare Rabbit dal labbro leporino da cui prende il nome e ovviamente la bella compagna Sybil

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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
Kramer76 ha scritto:un ferriano e post-nolittiano cero votivo a solo contro tutti e a lapalette.

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Il diabolico Mortimer (n.394/395/396)
Una storia il cui aggettivo più appropriato è "geniale". Perché, infatti, la storia è così complessa, ricca di colpi di scena e di personaggi, oltre che di scene di complicati furti, ma che Burattini gestisce perfettamente scrivendo una sceneggiatura fluida e scorrevole, e davvero appassionante e mai noiosa. Complesso e geniale il piano di Mortimer per rapinare il treno (applausi a Burattini per aver escogitato questo diabolico piano!) e davvero coinvolgenti le scene in cui deve ritrovare le tre chiavi. Indubbiamente, Mortimer è un ottimo nemico. Bellissimo rivedere anche il conte di Lapalette e splendida la scena di evasione di lui e Zagor (anche questa geniale e ingegnosa). Interessantissime le indagini e anche la scena finale, ricca d'azione e di suspance, oltre che di palpabile tensione. Nel complesso, una storia davvero complessa, in cui però Burattini incastra perfettamente le trame tra loro, scrivendo una vicenda degna dei migliori thriller o gialli.
I disegni del Maestro Gallieno Ferri sono come al solito splendidi e anche nelle scene cittadine si trova molto a suo agio. Comunque, si intravedeva già un leggero calo nel suo bellissimo tratto.
Stupende le copertine, in cui vediamo Zagor e Mortimer faccia a faccia (cosa che nella storia in realtà non succede, ma è geniale l'idea di Burattini di non far mai incontrare i due) e nell'altra un agilissimo Zagor che balza da un tetto all'altro, in una bellissima scena notturna.
Storia: 9,5
Disegni: 9,5
I disegni del Maestro Gallieno Ferri sono come al solito splendidi e anche nelle scene cittadine si trova molto a suo agio. Comunque, si intravedeva già un leggero calo nel suo bellissimo tratto.
Stupende le copertine, in cui vediamo Zagor e Mortimer faccia a faccia (cosa che nella storia in realtà non succede, ma è geniale l'idea di Burattini di non far mai incontrare i due) e nell'altra un agilissimo Zagor che balza da un tetto all'altro, in una bellissima scena notturna.
Storia: 9,5
Disegni: 9,5
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