La notte del diluvio (n.263/264/265)
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La notte del diluvio (n.263/264/265)


Soggetto e sceneggiatura: Ade Capone
Disegni e copertina: Gallieno Ferri
Il colonnello Maddenbrook, comandante di Fort Bravery, manda a chiamare Zagor e Cico. Suo figlio Walter si è messo in viaggio per raggiungere il forte con alcuni amici, ma, da due mesi, non ha più dato sue notizie. I nostri vanno alla ricerca del giovane, e giungono a New Salem, un paese dove i vestiti, l’architettura e i costumi sono rimasti al Seicento. E dove regna il Male…
Gli abitanti di New Salem adorano un demone di nome Hoggoth e gli sacrificano gli sfortunati viandanti che arrivano in paese. Adesso, è il turno di Walter Maddenbrook, e forse nemmeno Zagor può salvarlo. Il capo di New Salem, Stephan, ha una forza prodigiosa, una forza che gli viene da Hoggoth stesso!
Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
Il topic nel vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=2985&mforum=ramath
Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)

la notte del diluvio
numeri 263, 264 e 265, testi capone, disegni ferri
dialoghi, tematiche, trama, eccetera eccetera, tutto porta al miglior zagor nolittiano, il vampiro, kandrax, "la casa del terrore"
anche "il ritorno del vampiro" per via dello stile seicentesco di new salem, ma uno sguardo visionario rivolto al futuro boselliano...
il demone haggoth, il "cacciatore di streghe", la scena in cui tutto il paese che si riunisce in chiesa che ricorda quella analoga nell'albo omonimo
bella tutta la simbologia: il medaglione, il quadro, il gatto nero, il cimitero senza croci, il "prologo" con gli "oscuri presagi" dello stregone naskapi
zagor viene bastonato di brutto da stephan, addirittura a colpi di candelabro, ma ci sta contro un avversario sovrannaturale
e la riscossa a torso nudo con le frecce incendiare è anch'essa un'icona (gay?) in un periodo in cui zagor viene per lo più trattato male....
i disegni sono a metà tra il ferri nolittiano e il ferri degli anni novanta/duemila, dal tratto più veloce e "chiarolliano"
la prima copertina è una delle migliori del periodo e non solo, innaturale la posizione di zagor nella seconda
voto 10
Ultima modifica di Kramer76 il Sab 09 Gen 2021, 12:03 - modificato 9 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
Il racconto è veramente spettacolare e, per la maniera in cui è scritto, ricorda molto lo stile Nolittiano. Infatti la partenza è abbastanza flemmatica, tipica delle storie nolittiane (in altre parole non si entra immediatamente nel vivo del racconto), però viene immediatamente ventilato il pericolo/mistero che il nostro eroe dovrà affrontare e viene subito introdotta la suspence che accompagnerà il lettore per tutta la storia. Capone è bravissimo nel riuscire a farci “respirare” l’aria di mistero e di incombente pericolo che minaccia il nostro eroe, la valle misteriosa ed il villaggio di New Salem sono veramente inquietanti, inoltre la pioggia sempre presente durante il racconto tende a rendere ancora più cupa tutta la storia.
Zagor si dimostra subito in ottima forma, riuscendo a stendere tutti gli avversari che trova nel saloon, riuscendo a capire che l’oste gli stava mentendo ed ottenendo le indicazioni che gli consentiranno di seguire le tracce di Walter, il ragazzo scomparso.
Dà inoltre ulteriore prova di arguzia riuscendo a capire che Stoke lo stava seguendo, anche se poi uno scivolone lo mette fuori combattimento. La lotta di Zagor contro i due puma al fine di salvare un bambino è meravigliosa, con il nostro eroe che, in preda alla furia, strangola il felino con la forza delle proprie mani.
La caratterizzazione di New Salem è eccellente, il villaggio sembra proprio essersi fermato nel tempo e la sua atmosfera è misteriosa ed inquietante. Anche durante il primo incontro con Stephan, il nostro eroe dimostra tutta la sua scaltrezza, perché riuscendo a cogliere l’unica bugia presente nei discorsi del capovillaggio, riesce a capire che il suo interlocutore sta mentendo e che nel villaggio c’è qualcosa che non va. A questo punto si entra nel vivo della storia, con Zagor che inizia ad indagare fino ad arrivare alla scoperta dell’arcano, ossia che tutti gli abitanti del villaggio venerano il demonio. Una scena che mi è piaciuta da impazzire è quando Zagor scopre il cimitero in cui tutte le tombe sono prive di croci; la scena, molto tetra, è resa perfettamente dai bei disegni di Ferri.
L’entrata in scena di Zagor, per impedire il sacrificio di Walter, è spettacolare ed anche la sua grande forza di volontà che lo accompagna nell’impari lotta con Stephan (sorretto da una grande forza demoniaca soprannaturale) è degna di un grande eroe, mai domo anche nei momenti in cui lo scontro non gli è favorevole.
Il fatto che Zagor debba soccombere di fronte alla forza soprannaturale di Stephan non sminuisce certo la grande impresa dello Spirito con la Scure, è solo la logica conseguenza di una lotta impari tra un uomo eccezionale ed una creatura soprannaturale.
Anche l’entrata in scena di Stroke con conseguente fuga dei nostri eroi, precedentemente imprigionati dagli indemoniati è molto bella, e nel successivo episodio il nostro Zagor si dimostra veramente implacabile nell’eliminare tutti gli avversari che lo inseguivano.
L’epilogo finale è spettacolare, con Zagor che, mai domo anche di fronte ad un essere che prende la sua forza dal demonio, non ha nessun timore a riaffrontare Stephan. Infatti, dopo avere incendiato tutto il villaggio ed il tempio del sacrificio, non esita a scagliarsi contro il malvagio sacerdote e riesce anche a tenergli testa per buona parte dello scontro, anche se è grazie al suggerimento di Stroke che riesce a sconfiggere Stephan.
Anche il finale della storia è spettacolare : tutti gli indemoniati circondano i nostri che, stremati dalla prigionia e dallo scontro finale, sembrano destinati a soccombere, ma a questo punto erge dalla folla la mamma del bambino salvato dai puma dal nostro zagor, la quale riesce a fare ragionare i suoi concittadini e spezzare così la scia di sangue che caratterizzava New Salem. E’ un finale che lancia un importante messaggio, ossia che anche in una comunità di fanatici c’è sempre qualcuno che mantiene la sua umanità. Quindi bravissimo Capone, che ha scritto questo capolavoro
Zagor si dimostra subito in ottima forma, riuscendo a stendere tutti gli avversari che trova nel saloon, riuscendo a capire che l’oste gli stava mentendo ed ottenendo le indicazioni che gli consentiranno di seguire le tracce di Walter, il ragazzo scomparso.
Dà inoltre ulteriore prova di arguzia riuscendo a capire che Stoke lo stava seguendo, anche se poi uno scivolone lo mette fuori combattimento. La lotta di Zagor contro i due puma al fine di salvare un bambino è meravigliosa, con il nostro eroe che, in preda alla furia, strangola il felino con la forza delle proprie mani.
La caratterizzazione di New Salem è eccellente, il villaggio sembra proprio essersi fermato nel tempo e la sua atmosfera è misteriosa ed inquietante. Anche durante il primo incontro con Stephan, il nostro eroe dimostra tutta la sua scaltrezza, perché riuscendo a cogliere l’unica bugia presente nei discorsi del capovillaggio, riesce a capire che il suo interlocutore sta mentendo e che nel villaggio c’è qualcosa che non va. A questo punto si entra nel vivo della storia, con Zagor che inizia ad indagare fino ad arrivare alla scoperta dell’arcano, ossia che tutti gli abitanti del villaggio venerano il demonio. Una scena che mi è piaciuta da impazzire è quando Zagor scopre il cimitero in cui tutte le tombe sono prive di croci; la scena, molto tetra, è resa perfettamente dai bei disegni di Ferri.
L’entrata in scena di Zagor, per impedire il sacrificio di Walter, è spettacolare ed anche la sua grande forza di volontà che lo accompagna nell’impari lotta con Stephan (sorretto da una grande forza demoniaca soprannaturale) è degna di un grande eroe, mai domo anche nei momenti in cui lo scontro non gli è favorevole.
Il fatto che Zagor debba soccombere di fronte alla forza soprannaturale di Stephan non sminuisce certo la grande impresa dello Spirito con la Scure, è solo la logica conseguenza di una lotta impari tra un uomo eccezionale ed una creatura soprannaturale.
Anche l’entrata in scena di Stroke con conseguente fuga dei nostri eroi, precedentemente imprigionati dagli indemoniati è molto bella, e nel successivo episodio il nostro Zagor si dimostra veramente implacabile nell’eliminare tutti gli avversari che lo inseguivano.
L’epilogo finale è spettacolare, con Zagor che, mai domo anche di fronte ad un essere che prende la sua forza dal demonio, non ha nessun timore a riaffrontare Stephan. Infatti, dopo avere incendiato tutto il villaggio ed il tempio del sacrificio, non esita a scagliarsi contro il malvagio sacerdote e riesce anche a tenergli testa per buona parte dello scontro, anche se è grazie al suggerimento di Stroke che riesce a sconfiggere Stephan.
Anche il finale della storia è spettacolare : tutti gli indemoniati circondano i nostri che, stremati dalla prigionia e dallo scontro finale, sembrano destinati a soccombere, ma a questo punto erge dalla folla la mamma del bambino salvato dai puma dal nostro zagor, la quale riesce a fare ragionare i suoi concittadini e spezzare così la scia di sangue che caratterizzava New Salem. E’ un finale che lancia un importante messaggio, ossia che anche in una comunità di fanatici c’è sempre qualcuno che mantiene la sua umanità. Quindi bravissimo Capone, che ha scritto questo capolavoro
Ospite- Ospite
Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
Atmosfera inquietante, nemico quasi imbattibile, adoratori del demonio, ed in mezzo scazzottate e scontri fisici da paura.
Capone esordisce alla grande con un horror puro ed è supportato magnificamente dagli splendidi disegni di Ferri.
Che si vuole di più?
Voto alla storia: 9,2
Voto ai disegni: 10
Capone esordisce alla grande con un horror puro ed è supportato magnificamente dagli splendidi disegni di Ferri.
Che si vuole di più?
Voto alla storia: 9,2
Voto ai disegni: 10
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
Ade Capone fa subito centro realizzando la migliore avventura del 1987.
L'autore dimostra subito di essere un buon conoscitore della serie realizzando alcuni importanti ritorni come gli indiani Naskapi e il loro condottiero Scure Gialla e il colonnello Maddenbrook con suo figlio Daniel e li utilizza tutti con fedeltà narrativa, inoltre ha il merito (pare condiviso dalla supervisione di Sclavi) di ripristinare quell'indefinibile sensazione di pericolo che percepiva Zagor, un marchio di fabbrica Nolittiano molto caro ai lettori.
Personalmente Stephan non mi fa impazzire come nemico, troppo somigliante a Kandrax soprattutto graficamente ma è pur sempre un villan dotato di un certo carisma e grazie all'influsso di un libro riesce a mettere in difficoltà Zagor anche fisicamente. Abbastanza buona anche la caratterizzazione del comprimario Abraham Stoke, non altrettanto riuscito invece il ritorno dei due molti anni dopo.
Chiaro scuri di Ferri all'ennesima potenza.
VOTO 7/8
L'autore dimostra subito di essere un buon conoscitore della serie realizzando alcuni importanti ritorni come gli indiani Naskapi e il loro condottiero Scure Gialla e il colonnello Maddenbrook con suo figlio Daniel e li utilizza tutti con fedeltà narrativa, inoltre ha il merito (pare condiviso dalla supervisione di Sclavi) di ripristinare quell'indefinibile sensazione di pericolo che percepiva Zagor, un marchio di fabbrica Nolittiano molto caro ai lettori.
Personalmente Stephan non mi fa impazzire come nemico, troppo somigliante a Kandrax soprattutto graficamente ma è pur sempre un villan dotato di un certo carisma e grazie all'influsso di un libro riesce a mettere in difficoltà Zagor anche fisicamente. Abbastanza buona anche la caratterizzazione del comprimario Abraham Stoke, non altrettanto riuscito invece il ritorno dei due molti anni dopo.
Chiaro scuri di Ferri all'ennesima potenza.
VOTO 7/8
Ospite- Ospite
Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
kit carson ha scritto:
La caratterizzazione di New Salem è eccellente, il villaggio sembra proprio essersi fermato nel tempo e la sua atmosfera è misteriosa ed inquietante. Anche durante il primo incontro con Stephan, il nostro eroe dimostra tutta la sua scaltrezza, perché riuscendo a cogliere l’unica bugia presente nei discorsi del capovillaggio, riesce a capire che il suo interlocutore sta mentendo e che nel villaggio c’è qualcosa che non va.

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
La mia top 10 di "La notte del diluvio"
10. Il medaglione
9. L'arrivo a New Salem...
8. Il quadro di Haggoth

7. Cico sbadiglia in faccia a Stephan

6. "Codardo"

5 Oscuri presagi

4. Abraham Stoke, grande comprimario... che nel sequel (sottovalutato) rimarrà ucciso in modo orrendo!
3. Zagor bastonato a colpi di candelabro

2. Zagor al cimitero! Quelle strane lapidi...
1. Il ritorno di Zagor

10. Il medaglione
9. L'arrivo a New Salem...
8. Il quadro di Haggoth

7. Cico sbadiglia in faccia a Stephan


6. "Codardo"


5 Oscuri presagi

4. Abraham Stoke, grande comprimario... che nel sequel (sottovalutato) rimarrà ucciso in modo orrendo!
3. Zagor bastonato a colpi di candelabro


2. Zagor al cimitero! Quelle strane lapidi...
1. Il ritorno di Zagor


Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
Ecco, se devo trovare un difetto in questa storia è la presenza di Maddenbrook; che è uno di quei personaggi memorabili ma che funzionano solo in una storia e in un certo contesto militare. Qui la sua presenza sembra come aliena a tutta la vicenda.
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Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo."Nicolás Gómez Dávila
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Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
Splendido horror inquietante. Davvero bella tutta la parte introduttiva quando Stephan non sembra essere un cattivo, l'atmosfera maledetta del villaggio e un nemico mefistofelico che si rivela quasi imbattibile.
Ferri a mio avviso all'apice della sua bellezza artistica delle tavole.
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Forse un mattino andando in un’aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.
Il tessitore- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
QUANDO LA RISCOSSA PASSA PER L'ESOTERISMO
OSCURI PRESAGI _ che iniziano a concretizzarsi con l'arrivo di Drunky Duck nel villaggio indiano , la storia tuttavia entra nel vivo e nel vortice del mistero , solo quando i nostri arrivano a Summerville .
La valle nascosta è un classico non solo Zagoriano ( forse un po' troppo sfruttato), ma dell'avventura classica in generale.
Nel Saloon non vediamo lo Zagor iracondo ( tipico del primo Nolitta ), ma uno spirito con la scure inizialmente paziente e abbastanza tollerante nonostante le reticenze e l'omertà dei presenti. Trascinato poi dall'ostilità degli interlocutori , lo vediamo scatenare il solito uragano , e allora sono botte da orbi con situazioni da rissa molto classiche.
LA NOTTE DEL DILUVIO introduce una situazione abbastanza tipica , sembra di rivivere tre mitiche avventure del passato , il primo vampiro , il suo ritorno (di Castelli ) e Kandrax il mago . Il nemico principale non appare subito e soprattutto non si mostra inizialmente come cattivo ! Anche se l'ambiguità dell'antagonista decresce velocemente lasciando pochi dubbi sulle cattive intenzioni c'è un minimo di mistero intorno alla sua figura, che crea apprensione e desiderio di andare avanti nella lettura per capire quale oscuro mistero cela il terrificante villaggio di New Salem .
Mitico Ferri , come sempre e soprattutto in storie di questo tipo .
Pregevole la cupa atmosfera che Capone riesce a creare , la suspense e pregevole la riscossa con uno Zagor in versione Rambo 2 la vendetta !
Forse la storia meritava uno sviluppo maggiore, o forse no . Qualche passaggio mi è sembrato affrettato , ad esempio la rapida conversione degli abitanti ( ma del resto dilungarsi su questo aspetto avrebbe rischiato di annoiare ).
La lotta finale nel TEMPIO DEL SACRIFICIO con Stephan l'avrei preferita più vincente da Parte del nostro eroe che alla fine deve far ricorso all'amuleto per battere il suo antagonista . Ecco questo particolare mi è suonato come una piccola stonatura per un finale agonistico che stava andando in crescendo ! Pensandoci bene però , in diverse storie di Capone Zagor ricorre a un'energia positiva, simbolica , esoterica capace di annichilire le forze del male, che poi essa si chiami amuleto, totem o polvere magica ha poca importanza .
Storia che ho apprezzato ma che reputo inferiore alla Collina Sacra , probabilmente la migliore di Capone.
Ospite- Ospite
Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
Mi trovo d'accordo Liberty.
Anche se come lunghezza per me due albi sono stati sufficienti a rendere la storia avvincente.
Anche se come lunghezza per me due albi sono stati sufficienti a rendere la storia avvincente.
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
Insieme a tenebre è il capolavoro di Capone, atmosfera fantastica e disegni stratosferici.
Kandrax il druido- FORUMISTA IN CRESCITA
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Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
Quoto tutto Liberty, molto merito di quell'atmosfera plumbea e tesa a un Ferri stratosferico.
Smash- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
Sono d'accordo con Liberty Secular Sam sulla somiglianza con le storie di Castelli del ritorno del vampiro e Kandrax il mago. In particolare nel ritorno del vampiro e questa i villaggi sono molto simili.
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Il tessitore- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
Bellissima storia dark-gotic dove tutto funziona alla perfezione: dalle atmosfere lugubri cariche di adrenalina al villain principale. Un prologo entusiasmante, un mistero che sale gradualmente e viene gestito magistralmente nel suo manifestarsi che crea una bellissima attesa ogni volta che come lettore vai avanti con le pagine fino a un grande finale molto bello.
L'unica leggera stonatura: a parte Stephan forse è mancato qualche personaggio di contorno di spessore che si sente che manca.
L'unica leggera stonatura: a parte Stephan forse è mancato qualche personaggio di contorno di spessore che si sente che manca.
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La scienza non ci ha ancora insegnato se la pazzia sia o no più sublime dell'intelligenza.
(Edgar Allan Poe)
Spirito errante- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
Spirito errante ha scritto:
L'unica leggera stonatura: a parte Stephan forse è mancato qualche personaggio di contorno di spessore che si sente che manca.
Concordo. Lo stesso Maddenbrook l'ho visto un po' un pesce fuor d'acqua.
Tuttavia una storia strepitosa, ci mancherebbe.
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
Spettacolare esordio di Capone, autore che fa subito centro, confezionando una storia memorabile e molto apprezzata.
La cosa che più mi ha colpito è la sensazione di mistero, angoscia, tensione che ruota intorno alla città di New Salem, che raggiunge persino, a mio avviso, le atmosfere di capolavori nolittiani come "Zagor contro il vampiro" (anche se le abitazioni seicentesche dell'abitato ricordano "Il ritorno del vampiro").
Bello il tenebroso prologo al campo dei Naskapi, ma la storia si fa indimenticabile a partire dall'arrivo a New Salem. Densa di pathos la scena in cui la popolazione si riunisce in chiesa per celebrare i sacrifici al dio Haggoth (bellissimo il quadro che lo rappresenta, trasmette davvero orrore). Ottimo nemico Stephan, anche se graficamente ricorda troppo Kandrax. La tensione rimane altissima fino ad arrivare al magnifico e tesissimo finale. Bello anche il personaggio del "cacciatore di streghe" che aiuta Zagor e Cico e che nelle pagine finali rivela la sua storia.
I disegni del Maestro sono semplicemente eccelsi e riescono a rappresentare al meglio la cupezza e l'inquietudine sprigionata dal racconto.
Bellissime le due copertine dello stesso, soprattutto la prima, una delle migliori di sempre.
Storia: 9,5
Disegni: 10
La cosa che più mi ha colpito è la sensazione di mistero, angoscia, tensione che ruota intorno alla città di New Salem, che raggiunge persino, a mio avviso, le atmosfere di capolavori nolittiani come "Zagor contro il vampiro" (anche se le abitazioni seicentesche dell'abitato ricordano "Il ritorno del vampiro").
Bello il tenebroso prologo al campo dei Naskapi, ma la storia si fa indimenticabile a partire dall'arrivo a New Salem. Densa di pathos la scena in cui la popolazione si riunisce in chiesa per celebrare i sacrifici al dio Haggoth (bellissimo il quadro che lo rappresenta, trasmette davvero orrore). Ottimo nemico Stephan, anche se graficamente ricorda troppo Kandrax. La tensione rimane altissima fino ad arrivare al magnifico e tesissimo finale. Bello anche il personaggio del "cacciatore di streghe" che aiuta Zagor e Cico e che nelle pagine finali rivela la sua storia.
I disegni del Maestro sono semplicemente eccelsi e riescono a rappresentare al meglio la cupezza e l'inquietudine sprigionata dal racconto.
Bellissime le due copertine dello stesso, soprattutto la prima, una delle migliori di sempre.
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Ultima modifica di Magico Vento il Mar 01 Mar 2022, 17:59 - modificato 1 volta.
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: La notte del diluvio (n.263/264/265)
Atmosfera angosciosa, un nemico temibile nella sua follia e nei suoi poteri, un senso di malvagità che permea tutta la storia aumentata dai disegni di Ferri. Stupenda, la colloco tra le migliori delle "non nolittiane".
Il villaggio dei satanisti ricorda un po' Il Marchio di Satana di Tex.
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