Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)



Soggetto e sceneggiatura: Marcello Toninelli
Disegni e copertina: Gallieno Ferri
Mercanti di whisky vendono la loro nefasta acqua di fuoco agli indiani di Darkwood. Il saggio comandante dell'Avamposto Numero Tre viene sostituito dall'ambizioso tenente Offord, che spera in una guerra indiana. I nipoti di Wandering Fitzy si presentano da Zagor Grandi pericoli si preparano per lo Spirito con Scure!
Tutti contro Zagor! I nipoti di Wandering Fitzy lo vogliono catturare perché certifichi la morte del loro zio, il tenente Offord suscita la giusta ira dei Naskapi e il Pequot (un suo vecchio nemico) lo sfida a duello di fronte all’assemblea dei capi indiani e, con l’inganno, lo sconfigge!
Uno Zagor in fin di vita viene soccorso da Shonta Quassan, un indiano cacciato dalla sua tribù perché storpio. Riguadagnate le forze, il Re di Darkwood inizia la riscossa, contro i suoi molteplici avversari (militari, indiani, nipoti di Fitzy, trafficanti di armi e whisky), aiutato dagli amici trapper. I nemici capiranno presto di cosa è capace Za-gor-te-nay!
Ultima modifica di Admin il Sab 28 Mag 2016, 04:03 - modificato 1 volta.
Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
Il topic nel vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=7442&highlight=&mforum=ramath
Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)

acqua di fuoco
numeri 255, 256, 257 e 258, testi toninelli, disegni ferri
grande sequel di "la miniera insanguinata", toninelli ripete il miracolo, ovviamente con la "condicio sine qua non" della presenza di ferri
è uno dei migliori zagor toninelliani, lo si vede subito dall'inizio, dal modo in cui rincorre il carro dei trafficanti, dal trucco della mongolfiera...
la sconfitta nel primo duello avviene con l'inganno ed è un classico fin dai tempi di "iron man", con annesso incubo "sclaviano", bellissimo...
bello anche il duello finale con il pequot crivellato di colpi, altro particolare ricorrente nelle storie firmate dalla strana coppia toninelli/ferri
tipicamente toninelliana è anche la curiosa onomastica: gregorio, "grandine sul viso", "caldaia spenta", "rugiada" e "colui che doveva morire"
ovvero shonta quassan un bel personaggio di contorno che sembra quasi un modo di toninelli per farsi perdonare della morte di tawar...
la storia è quasi "boselliana" per la sua ricchezza e per la sua brillantezza, vedi la presa dell'avamposto da parte dei trappers
vedi anche il ruolo di cucciolo e la migliore gag toninelliana (anche perchè non ce ne sono molte altre...), gutierrez la belva di guadalajara
bisogna dire che qui ferri ha sbagliato perchè in una vignetta, per un errore, si vede cico già a volto scoperto....
anche i titoli degli albi sembrano autoironici: acqua di fuoco, mercanti d'armi...
l'ultima copertina è da golden age, una delle mie preferite di sempre
voto 9+
Ultima modifica di Kramer76 il Gio 21 Ott 2021, 09:05 - modificato 13 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
Alla sua diciottesima prova in ordine di pubblicazione (anche se recentemente abbiamo scoperto che è la terza in ordine di realizzazione) lo sceneggiatore senese introduce nella trama i tanto vituperati mercanti di whisky e di armi che gli hanno meritato un’ingiusta fama di scrittore darkwoodiano monotema.
E lo fa nella storia da me considerata il suo capolavoro.
Perché proprio di questo si tratta: di un capolavoro. Forse non tanto riconosciuto.
Eppure ve ne sono tutti gli elementi: dall’inizio cinematografico e scoppiettante alla gag cichiana, dall’introduzione di personaggi nuovi che fanno tornare alla memoria un passato non più recente a quella di vecchi nemici diventati molto più temibili, dall’ufficiale ottuso diventato padrone del campo grazie a sfortunate circostanze, al raduno dei capi con tanto di spettacolare ingresso di Zagor.
E’ una carrellata di personaggi vecchi (i Trappers, Tonka – che stranamente non apre mai bocca ai raduni dei capi – altri capi indiani già conosciuti, il Pequot) e nuovi che torneranno in altre storie dello stesso Autore ( Shonta Quassan, il Tenente Offord).
L’avventura è un susseguirsi di colpi di scena, duelli e scontri memorabili che non fanno rimpiangere le migliori Nolittiane dello stesso genere.
Ferri, infine, sfodera una delle sue migliori prove, mettendo la ciliegina sulla torta.
Voto alla storia: 9,2
Voto ai disegni: 10
E lo fa nella storia da me considerata il suo capolavoro.
Perché proprio di questo si tratta: di un capolavoro. Forse non tanto riconosciuto.
Eppure ve ne sono tutti gli elementi: dall’inizio cinematografico e scoppiettante alla gag cichiana, dall’introduzione di personaggi nuovi che fanno tornare alla memoria un passato non più recente a quella di vecchi nemici diventati molto più temibili, dall’ufficiale ottuso diventato padrone del campo grazie a sfortunate circostanze, al raduno dei capi con tanto di spettacolare ingresso di Zagor.
E’ una carrellata di personaggi vecchi (i Trappers, Tonka – che stranamente non apre mai bocca ai raduni dei capi – altri capi indiani già conosciuti, il Pequot) e nuovi che torneranno in altre storie dello stesso Autore ( Shonta Quassan, il Tenente Offord).
L’avventura è un susseguirsi di colpi di scena, duelli e scontri memorabili che non fanno rimpiangere le migliori Nolittiane dello stesso genere.
Ferri, infine, sfodera una delle sue migliori prove, mettendo la ciliegina sulla torta.
Voto alla storia: 9,2
Voto ai disegni: 10
Ultima modifica di Andrea67 il Dom 30 Dic 2018, 19:28 - modificato 1 volta.
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Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
Toninelli ci propone una delle sue storie migliori, valorizzata dai bei disegni di Ferri.
La vicenda è ottimamente costruita con personaggi, protagonisti e comprimari, tutti ben caratterizzati, alcuni dei quali, come Shonta Quassan e il tenente Offord, Toninelli recupererà in seguito.
Il racconto è avvincente, fitto di bei combattimenti e di colpi di scena.
Il ritorno del Pequot, morto nell'avventura "Un'impresa disperata", è l'unico neo.
A beneficio dei lettori della CSAC, si sarebbe potuta evitare l'incongruenza modificando la quinta vignetta di pag. 188 di quel numero: sarebbe bastato cambiare le linee cinetiche del proiettile in modo che il Pequot non venisse colpito in pieno volto, ma solo di striscio. La sequenza successiva mostra il Pequot che cade in un burrone, ma Otter-Tail non scende a controllare se è vivo o morto: il dubbio sarebbe stato lecito.
Sono conscio che questa modifica avrebbe fatto inorridire i puristi, ma già in più occasioni per la CSAC sono state rimaneggiate le tavole originali, talora anche solo per accorciare di qualche pagina la lunghezza di una storia (ad esempio Odissea Americana). Questa volta sarebbe stato per correggere una svista: io non ci avrei visto nulla di male.
Voto alla storia: 9
Voto ai disegni: 9,5
La vicenda è ottimamente costruita con personaggi, protagonisti e comprimari, tutti ben caratterizzati, alcuni dei quali, come Shonta Quassan e il tenente Offord, Toninelli recupererà in seguito.
Il racconto è avvincente, fitto di bei combattimenti e di colpi di scena.
Il ritorno del Pequot, morto nell'avventura "Un'impresa disperata", è l'unico neo.
A beneficio dei lettori della CSAC, si sarebbe potuta evitare l'incongruenza modificando la quinta vignetta di pag. 188 di quel numero: sarebbe bastato cambiare le linee cinetiche del proiettile in modo che il Pequot non venisse colpito in pieno volto, ma solo di striscio. La sequenza successiva mostra il Pequot che cade in un burrone, ma Otter-Tail non scende a controllare se è vivo o morto: il dubbio sarebbe stato lecito.
Sono conscio che questa modifica avrebbe fatto inorridire i puristi, ma già in più occasioni per la CSAC sono state rimaneggiate le tavole originali, talora anche solo per accorciare di qualche pagina la lunghezza di una storia (ad esempio Odissea Americana). Questa volta sarebbe stato per correggere una svista: io non ci avrei visto nulla di male.
Voto alla storia: 9
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Andrea
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
almeno cosi' Andrea67 e Ninaccio avrebbero avuto un valido motivo per considerarla la miglior pubblicazione zagorianastrepa ha scritto:
Sono conscio che questa modifica avrebbe fatto inorridire i puristi, ma già in più occasioni per la CSAC sono state rimaneggiate le tavole originali, talora anche solo per accorciare di qualche pagina la lunghezza di una storia (ad esempio Odissea Americana). Questa volta sarebbe stato per correggere una svista: io non ci avrei visto nulla di male.

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
A mio parere è la miglior storia di Toninelli! Un' avventura da leccarsi mani e piedi di poco inferiore ai migliori capolavori di nolittiana memoria. Sembra strano che una storia così bella e significativa porti dei titoli banali come "Mercanti d'armi" o "acqua di fuoco"e che anche dalle prime pagine del racconto sembra confermare questo tipo di routine. Invece quella che in questo topic viene chiamata "Sentiero di guerra" è un' avventura ricchissima! Ricca di personaggi, di pathos e di approfondimenti psicologici. Tra i cattivi si segnalano i fratelli Fitzgeraldson, nipoti dell'indimenticabile Fitzy ma tanto diversi nell'indole e negli ideali. Da antologia la scena in cui Greg Fitzgeraldson in preda alla follia afferra il costume di Zagor lasciandosi trascinare lungo il fiume. Il Tenente Offord rappresenta invece il classico militare arrogante e presuntuoso ma il vero nemico di questo memorabile episodio è il Pequot un personaggio dalle mille potenzialità che qui viene giustamente sviluppato dopo la prima apparizione in "La roccaforte dei dannati" . Quasi dispiace di vederlo crivellato di colpi alla fine di uno splendido duello con Zagor perché viene tolto di mezzo uno dei villan più interessanti della saga, creato proprio dall'autore senese.
Non meno significativi i personaggi dalla parte dei buoni: ci sono i trappers, ci sono i Naskapi di Scure Gialla, uno dei capi indiani più rappresentativi (finito poi nel dimenticatoio) c'è poi Shonta Quassan un indiano emarginato per la sua menomazione fisica che tuttavia nonostante la breve apparizione svolge un ruolo importante nell'economia dell'avventura e infine c'è Cucciolo un ripescaggio umoristico nolittiano che qui viene rappresentato in modo più sobrio e disegnato in modo meno grottesco che nella prima apparizione. In coppia con Cico da vita ad una delle gag più spassose del pancione: "La belva del Guadalajara"
L'avventura rappresenta efficacemente anche alcune delle caratteristiche più amate della saga come il raduno dei capi indiani e le spettacolari apparizioni di Zagor.
I sublimi disegni di Ferri rendono al tutto valore aggiuntivo
VOTO 8,5
Non meno significativi i personaggi dalla parte dei buoni: ci sono i trappers, ci sono i Naskapi di Scure Gialla, uno dei capi indiani più rappresentativi (finito poi nel dimenticatoio) c'è poi Shonta Quassan un indiano emarginato per la sua menomazione fisica che tuttavia nonostante la breve apparizione svolge un ruolo importante nell'economia dell'avventura e infine c'è Cucciolo un ripescaggio umoristico nolittiano che qui viene rappresentato in modo più sobrio e disegnato in modo meno grottesco che nella prima apparizione. In coppia con Cico da vita ad una delle gag più spassose del pancione: "La belva del Guadalajara"

L'avventura rappresenta efficacemente anche alcune delle caratteristiche più amate della saga come il raduno dei capi indiani e le spettacolari apparizioni di Zagor.
I sublimi disegni di Ferri rendono al tutto valore aggiuntivo
VOTO 8,5
Marco65- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
.. Recensione perfetta , Bravo MarcoMarco65 ha scritto:A mio parere è la miglior storia di Toninelli! Un' avventura da leccarsi mani e piedi di poco inferiore ai migliori capolavori di nolittiana memoria. Sembra strano che una storia così bella e significativa porti dei titoli banali come "Mercanti d'armi" o "acqua di fuoco"e che anche dalle prime pagine del racconto sembra confermare questo tipo di routine. Invece quella che in questo topic viene chiamata "Sentiero di guerra" è un' avventura ricchissima! Ricca di personaggi, di pathos e di approfondimenti psicologici. Tra i cattivi si segnalano i fratelli Fitzgeraldson, nipoti dell'indimenticabile Fitzy ma tanto diversi nell'indole e negli ideali. Da antologia la scena in cui Greg Fitzgeraldson in preda alla follia afferra il costume di Zagor lasciandosi trascinare lungo il fiume. Il Tenente Offord rappresenta invece il classico militare arrogante e presuntuoso ma il vero nemico di questo memorabile episodio è il Pequot un personaggio dalle mille potenzialità che qui viene giustamente sviluppato dopo la prima apparizione in "La roccaforte dei dannati" . Quasi dispiace di vederlo crivellato di colpi alla fine di uno splendido duello con Zagor perché viene tolto di mezzo uno dei villan più interessanti della saga, creato proprio dall'autore senese.
Non meno significativi i personaggi dalla parte dei buoni: ci sono i trappers, ci sono i Naskapi di Scure Gialla, uno dei capi indiani più rappresentativi (finito poi nel dimenticatoio) c'è poi Shonta Quassan un indiano emarginato per la sua menomazione fisica che tuttavia nonostante la breve apparizione svolge un ruolo importante nell'economia dell'avventura e infine c'è Cucciolo un ripescaggio umoristico nolittiano che qui viene rappresentato in modo più sobrio e disegnato in modo meno grottesco che nella prima apparizione. In coppia con Cico da vita ad una delle gag più spassose del pancione: "La belva del Guadalajara"![]()
L'avventura rappresenta efficacemente anche alcune delle caratteristiche più amate della saga come il raduno dei capi indiani e le spettacolari apparizioni di Zagor.
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toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
strepa ha scritto:Toninelli ci propone una delle sue storie migliori, valorizzata dai bei disegni di Ferri.
Il racconto è avvincente, fitto di bei combattimenti e di colpi di scena.

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
Marco65 ha scritto: Il Tenente Offord rappresenta invece il classico militare arrogante e presuntuoso

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
Andrea67 ha scritto:Alla sua diciottesima prova in ordine di pubblicazione (anche se recentemente abbiamo scoperto che è la terza in ordine di realizzazione) lo sceneggiatore senese introduce nella trama i tanto vituperati mercanti di whisky e di armi che gli hanno meritato un’ingiusta fama di scrittore darkwoodiano monotema.


wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
Marco65 ha scritto: ma il vero nemico di questo memorabile episodio è il Pequot un personaggio dalle mille potenzialità che qui viene giustamente sviluppato dopo la prima apparizione in "La roccaforte dei dannati" .
piu' che sviluppato, direi proprio resuscitato

nella prima storia era chiaramente spacciato,peccato per questa svista colossale perche' la storia come avete ribadito tutti e' davvero bella

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
Grazie Torotoro seduto ha scritto:.. Recensione perfetta , Bravo MarcoMarco65 ha scritto:A mio parere è la miglior storia di Toninelli! Un' avventura da leccarsi mani e piedi di poco inferiore ai migliori capolavori di nolittiana memoria. Sembra strano che una storia così bella e significativa porti dei titoli banali come "Mercanti d'armi" o "acqua di fuoco"e che anche dalle prime pagine del racconto sembra confermare questo tipo di routine. Invece quella che in questo topic viene chiamata "Sentiero di guerra" è un' avventura ricchissima! Ricca di personaggi, di pathos e di approfondimenti psicologici. Tra i cattivi si segnalano i fratelli Fitzgeraldson, nipoti dell'indimenticabile Fitzy ma tanto diversi nell'indole e negli ideali. Da antologia la scena in cui Greg Fitzgeraldson in preda alla follia afferra il costume di Zagor lasciandosi trascinare lungo il fiume. Il Tenente Offord rappresenta invece il classico militare arrogante e presuntuoso ma il vero nemico di questo memorabile episodio è il Pequot un personaggio dalle mille potenzialità che qui viene giustamente sviluppato dopo la prima apparizione in "La roccaforte dei dannati" . Quasi dispiace di vederlo crivellato di colpi alla fine di uno splendido duello con Zagor perché viene tolto di mezzo uno dei villan più interessanti della saga, creato proprio dall'autore senese.
Non meno significativi i personaggi dalla parte dei buoni: ci sono i trappers, ci sono i Naskapi di Scure Gialla, uno dei capi indiani più rappresentativi (finito poi nel dimenticatoio) c'è poi Shonta Quassan un indiano emarginato per la sua menomazione fisica che tuttavia nonostante la breve apparizione svolge un ruolo importante nell'economia dell'avventura e infine c'è Cucciolo un ripescaggio umoristico nolittiano che qui viene rappresentato in modo più sobrio e disegnato in modo meno grottesco che nella prima apparizione. In coppia con Cico da vita ad una delle gag più spassose del pancione: "La belva del Guadalajara"![]()
L'avventura rappresenta efficacemente anche alcune delle caratteristiche più amate della saga come il raduno dei capi indiani e le spettacolari apparizioni di Zagor.
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Marco65- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
In effetti Wakopa non hai tutti i torti, non viene data nessuna spiegazione sul come il Pequot sia sopravvissuto ad una pallottola in mezzo agli occhi e ad un lungo volo in un burrone che lasciavano presagire morte certa. Tieni conto però che Zagor non era presente al momento del presunto decesso e quindi pensa : " è stata una svista di Otter Tail"wakopa ha scritto:Marco65 ha scritto: ma il vero nemico di questo memorabile episodio è il Pequot un personaggio dalle mille potenzialità che qui viene giustamente sviluppato dopo la prima apparizione in "La roccaforte dei dannati" .
piu' che sviluppato, direi proprio resuscitato![]()
nella prima storia era chiaramente spacciato,peccato per questa svista colossale perche' la storia come avete ribadito tutti e' davvero bella![]()

Marco65- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
Gran bella storia, anche se c'è sempre il solito difetto toninelliano con Zagor che si distrae e viene salvato da qualcun'altro!
Mi è piaciuta molto la scena al raduno dei capi con l'entrata di scena a "effetto" di Zagor!
Ottimo il Pequot, bello sia il primo duello quando sconfigge Zagor, che il duello finale!
Bella anche l'entrata in scena dei Trappers di Doc e Rochas, e successivamente quando con l'aiuto di Zagor conquistano il forte!
Ottimi anche i parenti di Fitzy, anche se l'uscita di senno di Greg nel finale non mi è piaciuta!
Belli i disegni di Ferri.
voto storia: 8
voto disegni: 9
Mi è piaciuta molto la scena al raduno dei capi con l'entrata di scena a "effetto" di Zagor!

Ottimo il Pequot, bello sia il primo duello quando sconfigge Zagor, che il duello finale!
Bella anche l'entrata in scena dei Trappers di Doc e Rochas, e successivamente quando con l'aiuto di Zagor conquistano il forte!
Ottimi anche i parenti di Fitzy, anche se l'uscita di senno di Greg nel finale non mi è piaciuta!
Belli i disegni di Ferri.
voto storia: 8
voto disegni: 9
Ospite- Ospite
Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
Io ho riscontrato i soliti topoi toninelliani di spacciatori di whisky e indiani, con l'aggiunta di uno dei nemici più carismatici della serie che è il vero valore aggiunto a questa storia. Lui e Cucciolo però, nella sfilza di personaggi presenti sono gli unici che spiccano.
alcune gag come quella del pugilato l'ho trovata dozzinale, poi c'è qualche trovata dove l'autore strizza l'occhio ai classici senza convincere più di tanto(come l'arrivo di Zagor al rendez vous).
Molto bella la fine del Pequot
In definitiva un 6,5
alcune gag come quella del pugilato l'ho trovata dozzinale, poi c'è qualche trovata dove l'autore strizza l'occhio ai classici senza convincere più di tanto(come l'arrivo di Zagor al rendez vous).
Molto bella la fine del Pequot
In definitiva un 6,5
Smash- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
10 motivi per bere tanta ACQUA DI FUOCO
alla salute di toninelli
10. i titoli "auto-toninelliani"
acqua di fuoco, mercanti di armi...

9. tawar risorge

toninelli vuol farsi perdonare per l'assassino di darkwood

8. i nipoti resi pazzi dall'ignavia dello zio fitzy
la bancarotta non sta mai da una parte sola

7. corri, zagor, corri
incredibile come toninelli potesse svariare da uno zagor bolso
a quello superlativo ed acrobatico delle storie disegnate da FERRI

6. zagor il mortale
storia zagoriana realistica per eccellenza
splendido il trucco della mongolfiera
ricopiato da burattini in magia indiana

5. torna l'improbabile cucciolo
e inaspettatamente regge bene per l'intera storia

4. ...non solo nella bella gag con un cico, peraltro, ispirato
qui però IL MAESTRO la fa un pò sporca, smontando il meccanismo della gag
il volto di cico doveva rimanere coperto fino alla fine della gag

3. la storia è costantemente ironica

da citare anche i trappers, sempre ben utilizzati dall'autore
da le cinque piume fino a le belve del black river

2. allo stesso tempo darcheggiante
si scrive toninelli, si legge nolitta (capone), castelli, sclavi

1. finale epico
con un duello spettacolare
e con il cattivone che finisce crivellato
un altro classico del miglior toninelli

alla salute di toninelli
10. i titoli "auto-toninelliani"
acqua di fuoco, mercanti di armi...

9. tawar risorge

toninelli vuol farsi perdonare per l'assassino di darkwood

8. i nipoti resi pazzi dall'ignavia dello zio fitzy
la bancarotta non sta mai da una parte sola

7. corri, zagor, corri
incredibile come toninelli potesse svariare da uno zagor bolso
a quello superlativo ed acrobatico delle storie disegnate da FERRI

6. zagor il mortale
storia zagoriana realistica per eccellenza
splendido il trucco della mongolfiera
ricopiato da burattini in magia indiana

5. torna l'improbabile cucciolo
e inaspettatamente regge bene per l'intera storia

4. ...non solo nella bella gag con un cico, peraltro, ispirato
qui però IL MAESTRO la fa un pò sporca, smontando il meccanismo della gag
il volto di cico doveva rimanere coperto fino alla fine della gag


3. la storia è costantemente ironica

da citare anche i trappers, sempre ben utilizzati dall'autore
da le cinque piume fino a le belve del black river

2. allo stesso tempo darcheggiante
si scrive toninelli, si legge nolitta (capone), castelli, sclavi

1. finale epico
con un duello spettacolare
e con il cattivone che finisce crivellato
un altro classico del miglior toninelli

Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
questa è una signor storia. Niente da dire. E, parlo per me, le vituperate storie dedicate a trafficanti di liquori e affini, se scritte così, ma ben vengano!
Cucciolo... che tipo!
Ferri epico. Come sempre.
Cucciolo... che tipo!
Ferri epico. Come sempre.
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
Kramer76 ha scritto:
7. corri, zagor, corri
incredibile come toninelli potesse svariare da uno zagor bolso
a quello superlativo ed acrobatico delle storie disegnate da FERRI
data la ormai nota idiosincrasia tra i due,magari era Ferri che si rifiutava di imbolsirlo

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
wakopa ha scritto:Kramer76 ha scritto:
7. corri, zagor, corri
incredibile come toninelli potesse svariare da uno zagor bolso
a quello superlativo ed acrobatico delle storie disegnate da FERRI
data la ormai nota idiosincrasia tra i due,magari era Ferri che si rifiutava di imbolsirlo![]()

Chiedo: non correva buon sangue tra i due?
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JOEVITO NUCCIO: colui che disegna l'anima a Zagor
Tonka- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
Tonka ha scritto:
Chiedo: non correva buon sangue tra i due?
Tue sono anche le storie dei primi tre albi “Zagor Speciale”: “Zagor alla riscossa!” (n. 1, giugno 1988), “La Pietra che uccide” (n.2, giugno 1989), “La Città sopra il Mondo” (n. 3, giugno 1990). Che cosa ci puoi dire del disegnatore, il grande Gallieno Ferri?
Toninelli:"Tocchi un tasto dolente! Dunque, perché sia molto chiaro quello che vado a dire, quando ero solo un lettore di Zagor stravedevo per Ferri. Gli albi disegnati da Donatelli o Bignotti li consideravo “di serie B”. Quando ho incominciato a scriverlo, però, devo dire che sono rimasto spesso deluso dal lavoro di Ferri, sempre abbastanza frettoloso, e dalla sua incapacità di far “recitare” i personaggi come all'epoca era invece già bravissimo a fare, per esempio, Milazzo. Donatelli, al contrario, anche se il suo disegno era molto più sintetico, scarno e direi addirittura “povero” (oltre che meno ruffiano) di quello di Ferri, “accompagnava” la sceneggiatura in modo esemplare, e quando l'ho “spinto” a superarsi con la storia del viaggio da costa a costa di “Beau” Whyndam, ha dato veramente il meglio di sé. Una mia critica al disegno di Ferri sul volume di “Collezionare” (la fanzine di Burattini!) dedicato a Zagor, mi costò (?) l'ostracismo di Ferri che disse di non voler mai più disegnare una mia storia!"
e te credo


wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
wakopa ha scritto:Tonka ha scritto:
Chiedo: non correva buon sangue tra i due?
Tue sono anche le storie dei primi tre albi “Zagor Speciale”: “Zagor alla riscossa!” (n. 1, giugno 1988), “La Pietra che uccide” (n.2, giugno 1989), “La Città sopra il Mondo” (n. 3, giugno 1990). Che cosa ci puoi dire del disegnatore, il grande Gallieno Ferri?
Toninelli:"Tocchi un tasto dolente! Dunque, perché sia molto chiaro quello che vado a dire, quando ero solo un lettore di Zagor stravedevo per Ferri. Gli albi disegnati da Donatelli o Bignotti li consideravo “di serie B”. Quando ho incominciato a scriverlo, però, devo dire che sono rimasto spesso deluso dal lavoro di Ferri, sempre abbastanza frettoloso, e dalla sua incapacità di far “recitare” i personaggi come all'epoca era invece già bravissimo a fare, per esempio, Milazzo. Donatelli, al contrario, anche se il suo disegno era molto più sintetico, scarno e direi addirittura “povero” (oltre che meno ruffiano) di quello di Ferri, “accompagnava” la sceneggiatura in modo esemplare, e quando l'ho “spinto” a superarsi con la storia del viaggio da costa a costa di “Beau” Whyndam, ha dato veramente il meglio di sé. Una mia critica al disegno di Ferri sul volume di “Collezionare” (la fanzine di Burattini!) dedicato a Zagor, mi costò (?) l'ostracismo di Ferri che disse di non voler mai più disegnare una mia storia!"
e te credo![]()
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ma perchè Toninelli ha letto anche Zagor prima di scriverlo?... credo non se ne sia accorto nessuno.
Solo la bontà infinita di Sergio ha potuto permettergli di fargli strapazzare la sua creatura svilendola in quel modo.
E allora mi domando: saranno state le mani di Ferri o la lingua di qualcun altro a essere ruffiane??
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JOEVITO NUCCIO: colui che disegna l'anima a Zagor
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
per molto tempo, anch'io ne ero convinto, si è pensato
che Toninelli abbia fatto un errore madornale nel far riapparire
il Pequot in questa storia, nonostante fosse "morto" nella
precedente "Un'impresa disperata", ucciso da Otter Tail.
Ma quando a Toninelli gli fu fatta una domanda su
questo "errore", lui disse che, in realtà, se si guardano bene le vignette
in cui Otter Tail spara al Pequot, c'è spazio per dire che, in
realtà, il Pequot fu ferito gravemente, e poi svenne, ma non morì;
Otter Tail, senza neanche controllare il corpo del Pequot che era caduto giù,
lo ritenne, erroneamente, morto, e lo riferì a Zagor. In effetti, io,
dopo aver letto queste parole di Toninelli, andai a riguardarmi bene quelle vignette, e capii che Toninelli non sbagliava: dai disegni si poteva ipotizzare benissimo che
il Pequot, in realtà, sopravvisse, e su questa base Toninelli decise di farlo riapparire in "Sentiero di guerra". La cosa strana è che in quest'ultima storia
il Pequot non si mette a spiegare a Zagor come sia sopravvissuto. E Toninelli
non lo rivela; ma, dopotutto, era proprio necessario spiegarlo?
Bastava solo riguardarsi le vignette della storia precedente, lo scontro tra Otter Tail
e il Pequot, per capire che la possibilità che il Pequot, in realtà, non fosse stato ucciso da Otter Tail, era molto concreta.
perché spiegare tutto? non è sempre necessario.
che Toninelli abbia fatto un errore madornale nel far riapparire
il Pequot in questa storia, nonostante fosse "morto" nella
precedente "Un'impresa disperata", ucciso da Otter Tail.
Ma quando a Toninelli gli fu fatta una domanda su
questo "errore", lui disse che, in realtà, se si guardano bene le vignette
in cui Otter Tail spara al Pequot, c'è spazio per dire che, in
realtà, il Pequot fu ferito gravemente, e poi svenne, ma non morì;
Otter Tail, senza neanche controllare il corpo del Pequot che era caduto giù,
lo ritenne, erroneamente, morto, e lo riferì a Zagor. In effetti, io,
dopo aver letto queste parole di Toninelli, andai a riguardarmi bene quelle vignette, e capii che Toninelli non sbagliava: dai disegni si poteva ipotizzare benissimo che
il Pequot, in realtà, sopravvisse, e su questa base Toninelli decise di farlo riapparire in "Sentiero di guerra". La cosa strana è che in quest'ultima storia
il Pequot non si mette a spiegare a Zagor come sia sopravvissuto. E Toninelli
non lo rivela; ma, dopotutto, era proprio necessario spiegarlo?
Bastava solo riguardarsi le vignette della storia precedente, lo scontro tra Otter Tail
e il Pequot, per capire che la possibilità che il Pequot, in realtà, non fosse stato ucciso da Otter Tail, era molto concreta.
perché spiegare tutto? non è sempre necessario.
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ARSÈNE LUPIN, LADRO GENTILUOMO
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
e Fabri dai molla la bottiglia
passi per: i migliori disegni di Frank sono quelli de "lo spettro del passato"
passi per: Donatelli e' meglio di Ferri
ma che adesso non vediamo nemmeno la pallottola che si becca in fronte il pequot, e' troppo
Toninelli lo ha letteralmente resuscitato, l'unica attenuante che gli do sono i non certo buoni rapporti che intercorrevano tra lui e Ferri ,per cui magari interagivano poco

passi per: i migliori disegni di Frank sono quelli de "lo spettro del passato"
passi per: Donatelli e' meglio di Ferri
ma che adesso non vediamo nemmeno la pallottola che si becca in fronte il pequot, e' troppo

Toninelli lo ha letteralmente resuscitato, l'unica attenuante che gli do sono i non certo buoni rapporti che intercorrevano tra lui e Ferri ,per cui magari interagivano poco

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Sentiero di guerra (n.255/256/257/258)
riguardati bene le vignette.
e mollalo sto Mughini, io l'aborro !

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