La maschera dell'odio (n.205/206/207/208/209)

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Kramer76
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Messaggio Da Admin Ven 16 Gen 2015, 11:39

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Soggetto e sceneggiatura: Alfredo Castelli
Disegni: Franco Donatelli
Copertina: Gallieno Ferri

Una minaccia si aggira per l'America! È quella del Tessitore, un cospiratore che, dopo aver invano tentato di destabilizzare l'Europa, vuole impadronirsi degli Stati Uniti. Lo rivela a Zagor e Cico l'agente segreto britannico John Mycroft, che però, poco dopo, muore misteriosamente. Opera di un colpo segreto degli invincibili guerrieri ninja agli ordini del Tessitore?
Il Tessitore ha fatto evadere alcuni rapinatori da un carcere di New York. Zagor si scontra con loro e con gli invincibili guerrieri ninja, che lo colpiscono con la "morte che giunge dopo": possono passare giorni, o settimane, ma lo Spirito con la Scure è destinato prima o poi a morire, tra atroci tormenti...
Zagor e Cico si infiltrano nel carcere newyorkese di Fort Concrete, detto "la Porta dell'Inferno", dove il Tessitore recluta i suoi uomini e la vita è durissima. Aiutati a evadere da un uomo dell'organizzazione criminale, i nostri eroi vengono sottoposti a terribili prove per essere ammessi a farne parte!
Zagor e Cico, che sono riusciti a infiltrarsi nell'organizzazione del Tessitore, vengono portati al cospetto del grande burattinaio. Diventano due dei suoi migliori agenti. Ma i giorni di Zagor stanno per scadere: il terribile colpo infertogli dai Ninja, "la morte che giunge dopo", sta per attivarsi!
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Messaggio Da Admin Ven 16 Gen 2015, 11:39

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Messaggio Da Kramer76 Ven 20 Feb 2015, 09:59

La maschera dell'odio (n.205/206/207/208/209) RISk2d5

il grande inganno
numeri 205, 206, 207, 208 e 209, testi castelli, disegni donatelli
è una storia indubbiamente imperfetta, con un lungo "prologo" che disorienta (i banditi), un finale precipitoso, un complotto grossolano, un anomalo zagor salvatore della patria... però è una grande storia, oltre che spassosa (il ventrillo), è anche un grande omaggio all'amicizia tra zagor e cico... e c'è chi avrebbe voluto (o vorrebbe) eliminare cico da zagor... il combattimento con il ninja è nolitta puro, con le didascalie, con il famoso "sense of wonder" e una reazione coinvolgente sia di zagor che di cico, che addirittura si commuove... purtroppo una delle ultime volte in cui zagor e cico si travestono: nick harrigan e francisco gonzales detto "pancho" ovvero "mani di fata", da galeotti a ninja...
disegni con alti e bassi, copertine nella media, la migliore è "gli aguzzini"

voto 9+


Ultima modifica di Kramer76 il Gio 21 Ott 2021, 09:05 - modificato 10 volte.
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Messaggio Da Ospite Ven 20 Feb 2015, 11:20

Storia capolavoro! bellissima tra intrighi, spionaggio, e il personaggio del Tessitore che si rivela un grande nemico e astutissimo!  Exclamation
Ottima l'idea di inserire nella storia i Ninja, bellissime le scene di lotta e soprattutto nell'uso dell'arma dello shuriken!
Divertenti le gag di Cico col ventrillo e le peripezie nel penitenziario.  stella2
Finale azzeccatissimo col Tessitore che sfugge alla cattura di Zagor!  Exclamation  Peccato che il ritorno non sia stato all'altezza!  pale
Magnifici i disegni di Donatelli! no-ta
voto storia: 9.5
voto disegni: 9

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Messaggio Da Andrea67 Gio 26 Feb 2015, 17:38

Delle nove storie scritte da Castelli, due sole sono ben al di sopra della sufficienza: il ritorno del vampiro e questa.
Bisogna però ammettere che - forse delusi da tutte le altre insufficienti o appena leggibili storie scritte dallo stesso Autore - si tende un po' a sopravvalutare questa che, pur contenendo delle ottime idee, dà la sensazione di grottesco.
Certo, ci sono i Ninja, assoluta novità della serie e dei Bonellidi in generale (anche se in questo, di negativo, ci vedo che Zagor non sia riuscito a sconfiggerne uno nel corpo a corpo, sia nel primo che nel secondo scontro), c'è la parentesi carceraria, anch'essa discreta, c'è la dinamite, anch'essa - mi sembra - per la prima volta su Zagor, ma tutto il resto mi sembra rimesso al caso, mischiato, inserito di forza, ingigantito, come ad esempio la scena da 007 anni '60, in cui il Tessitore scopre e fa uccidere il complice che gli sottraeva risorse economiche o il gigantesco coccodrillo cui non si capisce come abbiano fatto a sfuggire i due che avevano preceduto Zagor e Cico e che avevano superato le prove o, infine, la duratura supremazia di Cico all'interno del suo ramo del carcere.
Alla fine, però, la prova è sicuramente positiva per originalità e capacità di sorprendere.
I disegni di Donatelli li trovo inferiori ad altre sue prove del periodo.

Voto alla storia: 7
Voto ai disegni: 7,5


Ultima modifica di Andrea67 il Mer 17 Nov 2021, 13:44 - modificato 3 volte.

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Messaggio Da Ospite Sab 18 Lug 2015, 17:49

La storia in se stessa sarebbe anche spettacolare, divertente e..quasi bella, ciò che non funziona sono le tante inaccettabili inverosimili situazioni proposte, a cominciare dal coinvolgimento dello spirito con la scure in casi di spionaggio internazionale, cosa piuttosto improbabile che non ho mai digerito del tutto e che secondo me non fa bene a questo tipo di collana. In pratica per certi versi ci troviamo di fronte ad una "Fortezza di Smirnoff" versione di lusso. Come si fa a credere che l'organizzazione recluti uomini solo dopo aver superato prove simili? Passi per il già poco coerente attentato da parte degli stessi sottoposti della gang, ma addirittura buttarli in pasto ai coccodrilli.... Chi può aver superato questo tipo di prove che non sia Zagor?... Il finale poi e' tragicomico e ci si chiede come facciano i banditi a non scoppiare dal ridere quando appare Cico travestito da Ninja... Ci sono meno assurdità nella fantastica "Il signore nero" che in questa presunta seriosa "Il grande inganno".
Come ho detto l'avventura presenta anche aspetti positivi che non la rendono un flop: l'apparizione dei Ninja è tra le più inquietanti della saga e le sequenze successive altamente spettacolari e di forte impatto emotivo. La trovata del palmo vibrante tiene col fiato sospeso il lettore anche se non viene ben spiegato se le conseguenze del colpo arrivano o meno per volontà di chi lo ha inflitto.
Molto bene anche le scene all'interno del carcere, sai quelle che riguardano Zagor che quelle che vedono impegnato Cico che col suo  "ventrillo" da spettacolo.
Buona l'idea della morte del direttore che avrebbe dovuto tirarli fuori dal carcere ma si sarebbe dovuto dar più peso alla drammaticità di questa situazione.
Il racconto è ben sostenuto dagli efficaci disegni di DONATELLI.
difficile dare un voto.
7


Ultima modifica di Marco65 il Gio 28 Lug 2016, 00:26 - modificato 1 volta.

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Messaggio Da wakopa Lun 20 Lug 2015, 16:02

Marco65 ha scritto: l'apparizione dei Ninja è tra le più inquietanti della saga e le sequenze successive altamente spettacolari e di forte impatto emotivo.
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Messaggio Da wakopa Lun 20 Lug 2015, 16:04

Zagor in borghese e Cico barbuto Very Happy

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Messaggio Da Ospite Sab 15 Ago 2015, 20:00

Zagor è il primo fumetto italiano a ospitare un ninja, come affermato da Castelli in un’intervista.
Nel solito index di parte esaltano “Il villaggio sommerso”, dicendo che lì Zagor giganteggia. In realtà è qui che Zagor riesce a fare cose incredibili. A parte la sconfitta con il ninja (comprensibile) non si perde d’animo, va’ avanti come se non dovesse morire, scala la torre di pietra a mani nude, uccide nemici di tutti i tipi, mantiene un autocontrollo notevole. Oltre a lui, solo una persona era riuscita a entrare nei ranghi del Tessitore, tutti gli altri avevano fallito.

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Messaggio Da Kramer76 Dom 16 Ago 2015, 11:03

Robert Gray ha scritto:Nel solito index di parte esaltano “Il villaggio sommerso”, dicendo che lì Zagor giganteggia.

che vergogna....
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Messaggio Da Ospite Lun 14 Dic 2015, 18:12

Intrighi, misteri e spionaggio a go-go
quella della condanna a morte da parte del Ninja è un tocco epico e drammatico
peccato solo per un finale che poteva sbrogliare meglio e con più pathos i vari misteri, invece si rivela un po' arrangiato.

voto 8

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Messaggio Da Ospite Ven 15 Apr 2016, 14:37

Una bella commistione tra comicità, spionaggio, con qualche tocco epico di una storia costruita benissimo.
Come al solito Castelli si dimostra bravissimo nella gestione di Cico, che non solo è divertente, ma diventa determinante in molte occasioni: quando tenta di dividere i banditi mettendoli l'uno contro l'altro sulla torre di pietra o a Fort Concrete quando diventa rispettato nel penitenziario. Tutto questo grazie al ventrillo che dall'inizio alla fine si rivelerà un oggetto determinante.
I Ninja si rivelano nemici ostici e affascinanti. Il primo soprattutto quando compare ti trasmette quella sensazione di mistero, di essere estraneo al mondo di Darkwood in tutto, quasi un fantasma per come combatte e come si muove sparendo tra le rocce e ricomparendo in vari punti.
Quella sensazione di impotenza che Zagor ha quando viene sopraffatto che si sente, contornata da un silenzio e con la condanna a morte col palmo vibrante che sprigiona una tensione incredibile ! Un momento veramente epico!
Ci sono poi altri momenti di grande drammaticità e che trasmettono un forte senso d'angoscia, quando Zagor per superare l'ultima prova deve sparare a Cico ma poi capirà che quella pistola mai avrebbe esploso il colpo. Anche quando vengono a sapere che il colonnello che avrebbe firmato il mandato di scarcerazione era morto e che quindi nessuno più era a conoscenza che erano sotto copertura a Fort Concrete.
Belle le prove da superare, e uno dei nemici più intriganti dell'intera saga.
Molto belli i disegni di Donatelli.


Storia: 9+
Disegni: 9

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Messaggio Da Ospite Sab 06 Ott 2018, 19:23

Devo dire che Castelli era tra gli sceneggiatori da me preferiti di quel periodo, bellissima la storia del ritorno del vampiro, e devo dire che, personalmente, mi era piaciuta anche quella del ritorno di Supermike. Bella anche questa storia, per quanto lo spionaggio internazionale lo trovo un filone anomalo per lo Zagor classico (ante "L'esploratore scomparso", che ritengo l'inizio di una saga dello Zagor 2.0..). Affascinante la figura del Tessitore, bella la parte della storia ambientata nel penitenziario, ed è forse una delle storie in cui maggiormente spicca la figura di Cico. Azzeccata anche la scelta di inserire i ninja, che negli anni 80 imperversavano anche in Tv... Voto finale: 7.

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Messaggio Da Kramer76 Sab 09 Mar 2019, 15:14

La mia top 10 di "Il grande inganno" (capolavoro, è bene ribadirlo)

10. Roulette russa!

La maschera dell'odio (n.205/206/207/208/209) DtHVsW2

9. Il ventrillo stella2

La maschera dell'odio (n.205/206/207/208/209) ShPg4fI

8. Nick Harrigan e Francisco Gonzales detto "Pancho" stella2

La maschera dell'odio (n.205/206/207/208/209) IVpl6kj

7. Zagor contro il Ninja (secondo round)

La maschera dell'odio (n.205/206/207/208/209) Bk6UBRz

6. Sepolti vivi... con Richard Benson! Basketball

La maschera dell'odio (n.205/206/207/208/209) ZsiuGCs

5. Terrorismo psicologico

La maschera dell'odio (n.205/206/207/208/209) 1ZzwswG

4. Mani di fata stella2

La maschera dell'odio (n.205/206/207/208/209) E9mvqeA

3. Zagor e Cico travestiti da ninja clap Exclamation

La maschera dell'odio (n.205/206/207/208/209) U9stTJe

2. Zagor e Cico galeotti

La maschera dell'odio (n.205/206/207/208/209) VyhxLjo

1. Zagor contro il Ninja (primo round) e la reazione dei due compagni Arrow Exclamation

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Messaggio Da Ospite Sab 09 Mar 2019, 15:16

Kramer76 ha scritto:
1. Zagor contro il Ninja (primo round) e la reazione dei due compagni Arrow Exclamation

La maschera dell'odio (n.205/206/207/208/209) 1xlv8r8

Però alla 1 era da metterci la scena del palmo vibrante. pale Wink flower

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Messaggio Da Kramer76 Sab 09 Mar 2019, 15:20

E perchè "Zagor contro il Ninja (primo round)" cos'è? Shocked
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Messaggio Da Ospite Sab 09 Mar 2019, 15:22

Kramer76 ha scritto:E perchè "Zagor contro il Ninja (primo round)" cos'è? Shocked

Ho capito, però come immagine ci avrei messo Zagor a terra col Ninja che gli fa il palmo vibrante. Wink

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Messaggio Da Kramer76 Sab 09 Mar 2019, 22:07

Il palmo vibrante è un capolavoro dentro al capolavoro Cool

mi piacciono tutte le vignette di quella sequenza, ho scelto questa vignetta perchè mi ha sempre colpito la reazione REALISTICA dei protagonisti: è LA storia definitiva sul legame affettivo tra zagor e cico, CASTELLI si mette in tasca tutti gli autori che sono venuti dopo di lui...
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Messaggio Da Ospite Sab 09 Mar 2019, 22:13

Storia stranissima, contraddistinta da una prima parte lenta, una centrale con le rapine e le vicissitudini carcerarie avvincenti, poi Castelli sembra come se andasse di fretta e ha buttato giù un finale con poco mordente e affrettato.

Una storia che riassume un po' il Castelli zagoriano: creativo e fantasioso, abile con Cico ma non molto con Zagor e soprattutto scostante (soprattutto nei finali).

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Messaggio Da KLAIN Lun 11 Mar 2019, 11:22

Io la ritengo la migliore storia di Castelli per Zagor.
Il Tessitore merita di stare tra i primi 10 nemici zagoriani.
Speriamo che Mignacco sappia dove mettere le mani...

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Messaggio Da Ospite Lun 11 Mar 2019, 12:30

KLAIN ha scritto:
Speriamo che Mignacco sappia dove mettere le mani...

Io tremo solo al pensiero di un grande villain del genere in mano a Mignacco...

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Messaggio Da Ospite Sab 23 Mar 2019, 09:47

MISTERO OLTRE LA STORIA 

Avventura straordinaria quanto ingenua. 
Una delle storie più lunghe disegnate da Donatelli , con un Cico straordinario coo-protagonista . 

CICO ED IL VENTRILLO - > Con Castelli ai testi Cico fa sempre una gran figura . 
Nolitta inseriva i siparietti comici all'interno della storia per stemperare i momenti più drammatici , la gag introduttiva rappresentava una sorta di comica normalità dalla quale ci si allontanava con l'insorgere del problema . 
Le situazioni Cichiane di Castelli appaiono più connesse con la trama . Nella sua storia precedente  è la dabbenaggine del messicano a dare l'input per la resurrezione del Vampiro ed  è grazie alla comica trans - ipnotica con Cico albero di natale che il messicano sperimenta il famoso pendolino. 
Castelli torna all'acquisto Cichiano , divertente ma anche motore della storia , al quale era già ricorso ne la Minaccia Verde ( la mappa del tesoro ) ne la Fortezza di Smirnoff ( il libro dei prestigiatori ) in Piccoli Assassini ( le esche per i pesci ) e nel già citato Ritorno del Vampiro ( l'amuleto rifilato da Molnar ). 
Qui il propellente di molte gag , ma anche deus ex machina di alcune situazioni complicate è sicuramente il ventrillo, l'improbabile congegno in grado di proiettare una voce a piacimento . 
E' durante la comica e malriuscita sperimentazione dello strumento che fa la sua drammatica comparsa   John MyCroft ed è dalle conseguenze di una gag , in cui il ventrillo è assoluto protagonista , che i rapinatori della banca falliscono il colpo e prendono Cico in ostaggio. 
Gag in cui il nostro si dimostra assoluto generatore di disastri e non mera vittima, uscendo indenne da un tentativo di inseguimento e di linciaggio. 
Cico resta una star anche nella Torre di Pietra. Prima prova a far litigare i fuorilegge , ovvero a metterli uno contro l'altro , poi con assoluta scaltrezza si rende indispensabile per uscire dalla trappola nella quale il tessitore ha lasciato i suoi mercenari . 
Ancora Cico protagonista in carcere , nasconde il ventrillo in bocca e riesce nientemeno che a diventare un capo per i reclusi. 
Il Ventrillo torna utile anche nello scontro decisivo con il Ninjia del palmo vibrante . 
Uno strumento simile viene poi utilizzato anche dal Tessitore per depistarne la propria identità . 

SITUAZIONI CASTELLIANE - > Oltre al citato acquisto Cichiano vorrei menzionare il passaggio segreto nella Torre di Pietra che ricorda quello che permette a Zagor , Cico e al Conte di Lapalette di espugnare la Fortezza di Smirnoff 
La torre di Pietra ricorda inivece la Torre del Diavolo vista in <<Incontri ravvicinati del Terzo tipo >> film del 1977 . 
La morfologia della TORRE DI PIETRA è quella di un  dicco  di erosione residuale , probabilmente un cono o una intrusione vulcanica ( lavica ) che è rimasta li mentre il terreno circostante , più friabile ed è stato eroso . Con queste premesse è assai improbabile che quel materiale sia così facilmente scavabile tanto da poterne ricavare cunicoli , scale , ampi ambienti al suo interno . 
Ma va benissimo così perchè il tutto è molto suggestivo e fantasioso . 
Altra situazione castelliana è l'apparizione della vecchia pazza che graficamente ricorda quella vista nei <<I Due Ostaggi>> ma soprattutto il folle stregone custode della creatura aliena vegetale che imperversa ne <<La minaccia Verde >>. 

ZAGOR I NINJIA , IL PALMO VIBRANTE e LE INGENUITA'- > Uno dei momenti più emozionanti è sicuramente lo scontro con il ninja che appare e scompare come una figura eterea , slanciata , quasi aliena , anomala in tutto , pure nello stile di combattimento . 
L'eroe lo soffre , subisce la sorpresa dell'ignoto , del nuovo , non solo viene sconfitto ma è anche condannato a morte dal colpo del palmo vibrante . 
La sensazione di impotenza è totale , segue pura tensione rimarcata da silenzio , poi l'esplosione di rabbia , di orgoglio , di dignità , il rifiuto di una sconfitta inappellabile , definitiva e del resto ogni veleno deve avere il suo antidoto . 
L'autore crea indubbiamente una situazione affascinante quanto disperata ed angosciante , l'eroe sa di essere un  uomo morto che cammina  e resta determinato a proseguire la  missione  pur con il dubbio di non sopravvivere abbastanza per poterla terminare  tutto molto suggestivo ma Castelli per meravigliare il lettore si caccia in un autentico vicolo cieco ! 
Perchè il colpo della mano vibrante è una tecnica leggendaria  , la vibrazione agirebbe implacabile come una bomba ad orologeria impossibile da disinnescare . 
Si basa su un principio fisico reale , ogni materiale soffre di una sua frequenza di risonanza capace di portarlo a rottura ( magari non subito ) e per tale caratteristica il colpo resta privo di  antidoto
La cosa è spiegata anche in una biografia su Bruce Lee ove sono descritte le arti marziali dei Ninja e la tecnica del palmo vibrante legata in verità ad una setta Malese . 
Qui viene citato l'articolo di un certo Kah Wah Lee che nella rivista Black Belt afferma di essere riuscito a riscoprirne i segreti : << quando la vibrazione risonante è trasmessa non può essere arrestata [ del resto quando il danno è fatto le ossa sono già state microfratturate per risonanza  ] e la vittima morirà uno , due , dieci anni dopo  come ha deciso il suo aggressore , di conseguenza un uomo può cadere morto su un marciapiede mentre il suo assassino sta sorseggiando un tè >> . 
Ammesso di riuscire a riprodurre e a dosare tale vibrazione, in concreto, nel mondo reale, la sua efficacia resta inverosimile , perché in risonanza andrebbe anche la mano di chi colpisce ( ugualmente umana ) , con l'effetto di un'autofratturazione di chi voglia imprimerne il colpo . 
Ma restando alla logica della leggenda o ai principi fisici dell'effetto risonante la via di uscita proposta da Castelli rimane la meno plausibile di tutte . 
La morte del Killer non avrebbe arrestato gli effetti del colpo, espediente narrativo ricorrente ma plausibilmente efficace solo nel campo della magia e delle maledizioni non in quello fisico, quale può essere quello di una vibrazione risonante trasmessa per contatto. 
Avrei accettato di più , per quanto altrettanto assurda e ugualmente implausibile , una sorta di antidoto basato su un colpo correttivo, sconosciuto ai più , ma noto ad esempio ad un ninjia traditore o a qualcuno che avesse avuto interesse a fare restare Zagor in vita. 
Oppure una cattiva esecuzione della tecnica ( magari volontaria ) tale da non condurre alla morte della vittima. E' lo stesso espediente con il quale Michele Strogoff nello sceneggiato Rai del 1976 si salva dalla cecità . 

Altre ingenuità , il condotto che Zagor e Cico trovano già scavato e con il quale evadono attraversa una roccia granitica  ( viene specificato nel fumetto ) , quanti secoli c'avrà messo il loro predecessore per scavare il tunnel della salvezza ?
Appare poco credibile che la setta degli assassini fosse già presente sul continente americano nel seicento tanto per lucrare dalle guerre fra le tribù indiane. Sai quante ricchezze avevano accumulato in cavalli , bisonti , pellicce di animali  ? Ma dai !

FASCINO - > Ma il fascino di questa storia è un altro , legato al misterioso antagonista che resta tale sino alla fine , nonché alle suggestioni che riesce ad evocare . 
Castelli fa riferimento al VECCHIO DELLA MONTAGNA, la setta degli assassini e la residenza di asan-i abbā narrati nel MILIONE DI MARCO POLO . 
Non mancano poi tutta una serie di tematiche classiche che sono richiamate con originalità una dietro l'altra . 
Così , ad esempio , dopo la Gag comica , la rapina , la Torre di Pietra , il nemico alieno c'è spazio anche per l'ambientazione carceraria . 

CARCERE , PROVE e FINALE - > Il messicano conosce bene l'ambiente , Zagor vi torna dopo Hellgate nel classico "L'inferno dei vivi" , questa volta con uno spirito decisamente diverso , si tratta di una missione segreta con l'intento di attirare l'attenzione del Tessitore , i nostri finiscono così nella terribile prigione di Fort Concrete a New York , meglio conosciuta come <<le porte dell'inferno>> . 
Altro elemento classico che viene richiamato sono LE PROVE DA SUPERARE per entrare nella stretta cerchia della  nuova Alamūt  . 
Zagor resta meravigliato dalla durezza dei test , eccessivamente spietati, viene il sospetto che il Tessitore avesse già fiutato la falsa identità dei nostri . 
Di certo Zagor e Cico si tradiscono a vicenda nella prova di fedeltà , appellandosi con i rispettivi nomi di << Cico >> e << Zagor >> e tradendo così le false identità di Pancho Gonzales e Nick Harrigan. 
A questo punto resta inspiegato e poco logico il mancato e subitaneo tentativo di eliminazione fisica dei nostri da parte del tessitore che invece preferisce prolungare la finzione. 
Viene da chiedersi se si tratta di un Lapsus dell'autore o di un errore freudiano dei personaggi appositamente studiato a tavolino. Anche questo mistero non viene svelato . 
Ad ogni modo in questo frangente di rara drammaticità ( con Zagor che intuisce all'ultimo secondo che la pistola che ha puntato sulla tempia dell'amico non sparare ) è forte la sensazione di straordinaria superpotenza dell'antagonista e di assoluto svantaggio nel quale si trovano i nostri. 
Poco dopo invece la storia precipita verso un finale aperto ma anche affrettato. 
La potenza del Tessitore si rivela improvvisamente inconsistente a vantaggio dei nostri, basta uno Zagor neo-pollicino per ritornare facilmente nel covo del Tessitore che senza i due Ninja protettori ( precedentemente sconfitti con pistola e ventrillo ) , viene agevolmente sbaragliato da una carica travolgente ( a testa bassa ) a suon di botti. 
Originale il finale aperto del quale dirà in seguito . 
Stupenda inoltre l'ultima vignetta con gli animali che fuggono da Cico  musicista  ! 

DISEGNI   Il solito Donatelli che si esaltava sia nei momenti drammatici sia ogni qual volta gli era concesso di derogare dalla rigida gabbia Bonelliana . 
Ritrae molto bene la fisicità anomala del Ninjia nell'albo la maschera dell'Odio , agile sino all'evanescenza , anche se forse troppo alto e slanciato. 
Mentre eccede in fisicità nell'albo finale dove gli stessi combattenti orientali vengono ritratti con un eccesso di muscoli. 
I suoi sfondi non sono mai stati troppo curati e qui forse eccede in essenzialità . 


INQUIETANTE ATTUALITA  DELLA STORIA AL MOMENTO DELLA SUA USCITA 
C'è una curiosa coincidenza che rese questa storia particolare , mentre usciva in edicola sui quotidiani nazionali rimbalzavano in prima pagina le notizie relative alla commissione di inchiesta parlamentare presieduta da Tina Anselmi sulla Loggia Massonica Propaganda 2 . 
Nota anche come P2 venne istituita nel lontano 1877, ma a partire dal 1969 vi fece rapidamente e misteriosamente carriera un certo Licio Gelli ( losco imprenditore toscano ) , venne scoperta grazie ad una inchiesta giudiziaria nata da una iniziativa dei magistrati Gherardo Colombo e Giuliano Turone che stavano indagando sul caso Sindona . 
La posta in gioco per l'intellighenzia della P2 era il potere e il suo esercizio illegittimo e occulto con l'uso di ricatti, di rapine su larga scala, di attività eversive e di giganteschi imbrogli finanziari fino al ricorso alla eliminazione fisica con fini eversivi, intrecci con servizi segreti deviati , stragi ecc. Al tempo , avevo 15 anni , cominciavo ad interessarmi a letture più impegnate , attualità, cronaca , politica , informazione ma i fumetti restavano e restano per me un momento di evasione, il fatto che la storia finisse con il Tessitore in fuga, sconfitto ma impunito mi destò una certa stizza . E no   dissi , anche nel mondo dell'evasione devono vincere certi farabutti ?! 
Ci rimasi male ? Troppo cupa ! Non era tanto il fatto che la storia fosse di attualità , anzi , ma il fatto che il responsabile restasse misterioso ed impunito a destarmi fastidio. C'erano già troppi misteri nell'Italia del tempo , che spesso sono restati tali ( a cominciare dalle stragi ) . Devo ammettere ora , invece , che lasciare libero ed impunito il fantomatico Tessitore che un po  ricorda anche Fantomas , maestro del travestimento, permise più facilmente un suo recupero , cosa che è avvenuta nel mitico triello Burattiniano ( psicologico ed etico ) disputato nel 2003 insieme a Zagor e Mortimer. 

LA FRASE   <<Cico ! io  …io sono condannato a Morire >>

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Messaggio Da Magico Vento Sab 10 Lug 2021, 16:28

Bellissima storia di Castelli, che qui scrive probabilmente il suo miglior episodio dopo il capolavoro "Il ritorno del vampiro".
Innanzitutto, un gran pregio della storia è l'avversario di turno: il "Tessitore", che è, a mio giudizio, uno dei nemici più intriganti dell'intera serie. Ottimo anche l'inserimento dei ninja, che, come il "Tessitore", sono degli avversari molto inquietanti. La scena del primo scontro tra Zagor e il Ninja con il conseguente "Palmo Vibrante" sul re di Darkwood è davvero memorabile! Molto bella inoltre la parte in carcere, così come le successive tre prove a cui Zagor e Cico sono sottoposti. Uno dei momenti migliori dell'episodio, insieme alla scena del "Palmo Vibrante", è la spiazzante scena in cui Zagor, al cospetto del misterioso nemico, preme il grilletto contro lo spaventato Cico (splendido il colpo di scena immediatamente successivo). Ottima l'ingegnosa trovata di Zagor per trovare il rifugio del "Tessitore". Bello il finale, che è ricco di tensione ma anche un tantino affrettato. Originale e inaspettata l'uscita di scena del nemico, che non viene catturato da Zagor. Magnifica, inoltre, come di consueto per Castelli, la gestione di Cico, il cui rapporto di amicizia con Zagor viene ben sottolineato in questa vicenda. Bella e spesso divertente la trovata del "ventrillo" usato dal messicano.
Buoni i disegni di Donatelli, che qui appare forse un po' sottotono rispetto al solito. La vignetta finale, degna di un cartone animato, poteva essere evitata.
Molto belle le copertine, in particolare le ultime due.

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