Uno strano fuorilegge (n.203/204/205)

Abbastanza convincente l'esordio di Marcello Toninelli. L'autore esordisce con una storia coraggiosa dalla trama originale. Ben presto, infatti, la storia si rivela spiazzante: Cico decide di abbandonare Zagor. Bella e toccante la scena in cui Zagor apprende la notizia dalla lettera d'addio del messicano. La storia diventa intrigantissima, anche perché da lì a poco il pancione messicano compie inspiegabilmente una rapina in banca, però lo sviluppo non è così memorabile e a tratti risulta un po' ripetitivo. Bello il simpatico personaggio di Little Own (molto divertente la spiegazione del nome della sua mula, "Sua Maestà"). Splendido il colpo di scena sull'identità del fuorilegge "complice" di Cico: bell'idea quella di riprendere la figura di "Bimbo" Sullivan, un interessante personaggio Nolittiano. Bella anche se un po' prevedibile la spiegazione del comportamento di Cico. 
Bignotti realizza qui una delle sue migliori prove Zagoriane. 
Belle le copertine di Ferri, ma niente di eclatante.

Storia: 7,5
Disegni: 8

Magico Vento ha scritto:
Bignotti realizza qui una delle sue migliori prove Zagoriane. 

Azzardo: forse la migliore.

Con quel tratto caricato eccessivamente sporco che dava ancora più tensione e inquietudine alle scene di azione e ai volti dei personaggi.

Mah io ricordo che fu una delle storie che mi fece abbandonare per qualche periodo Zagor. Scialba, monocorde, Toninelli si presentò subito dicendo a chiare note che non poteva vedere Cico.

Wallenberg ha scritto:Mah io ricordo che fu una delle storie che mi fece abbandonare per qualche periodo Zagor. Scialba, monocorde, Toninelli si presentò subito dicendo a chiare note che non poteva vedere Cico.

Beh qui la qualità comunque era più che discreta. Il primo Toninelli non era affatto male e ci fu la storia del tessitore con Castelli, poco prima c'era stata Devil Mask e Lupo Solitario...Insomma, a me non sembrava un periodo nefasto da mollare tutto.

Preacher ha scritto:

Wallenberg ha scritto:Mah io ricordo che fu una delle storie che mi fece abbandonare per qualche periodo Zagor. Scialba, monocorde, Toninelli si presentò subito dicendo a chiare note che non poteva vedere Cico.

Beh qui la qualità comunque era più che discreta. Il primo Toninelli non era affatto male e ci fu la storia del tessitore con Castelli, poco prima c'era stata Devil Mask e Lupo Solitario...Insomma, a me non sembrava un periodo nefasto da mollare tutto.

Io a vedere Zagor e Cico così stravolti mi senti straniato. E' una storia che non ho mai ripreso.

E allora figuriamoci gli stravolgimenti delle storie attuali 

Wallenberg ha scritto:

Preacher ha scritto:

Wallenberg ha scritto:Mah io ricordo che fu una delle storie che mi fece abbandonare per qualche periodo Zagor. Scialba, monocorde, Toninelli si presentò subito dicendo a chiare note che non poteva vedere Cico.

Beh qui la qualità comunque era più che discreta. Il primo Toninelli non era affatto male e ci fu la storia del tessitore con Castelli, poco prima c'era stata Devil Mask e Lupo Solitario...Insomma, a me non sembrava un periodo nefasto da mollare tutto.

Io a vedere Zagor e Cico così stravolti mi senti straniato. E' una storia che non ho mai ripreso.

Più che stravolti sono colti da una situazione improvvisa come la scomparsa di Cico che diventa un bandito. Io ci ho visto tanta sofferenza di Zagor e tanta voglia di cercare l'amico perché gli vuole bene che non tradisce assolutamente il vero Zagor, anzi lo rispetta.

a me è parso invece che a zagor non gliene freghi più di tanto, sia dopo aver letto la lettera, sia quando scopre è diventato bandito, anzi è pronto a mandarlo in galera e a buttare via la chiave...

mentre in "tropico del cancro" non si dà veramente pace della scomparsa di cico...