Sei divise nella polvere (609/610)
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Sei divise nella polvere (609/610)


Soggetto e sceneggiatura: Gianfranco Manfredi
Disegni: Giovanni Ticci
Copertina: Claudio Villa
Il Tenente Stuart Bigelow, espulso dall'esercito, si vendica mettendo insieme una banda di ex-soldati e rapinando il treno delle paghe militari. Il colpo va a segno senza alcuno spargimento di sangue, perché Bigelow ha un suo codice d'onore e ci tiene ad apparire come un ufficiale impeccabile, considerandosi ingiustamente allontanato e intendendo suscitare clamore con il suo caso. I militari riescono a tenere nascosta la notizia e incaricano Tex e Carson di braccare l'ex-ufficiale. I pards si mettono subito sulle sue tracce per cercare di far venire a galla la verità...
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jsteele88- ZTN BABY
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Re: Sei divise nella polvere (609/610)
Gran bella storia, Manfredi dimostra di avere grande padronanza del mondo texiano. Tex e Carson tosti e dotati della giusta ironia, sempre al centro dell’attenzione, che fanno da filo conduttore al racconto.
Tex viene dipinto come un pistolero micidiale, un pò guascone e dotato di una grande carica ironica, Carson si dimostra un personaggio straordinario, vero valore aggiunto della testata.
La sceneggiatura è articolata e di alto livello con la giusta quantità di azione, i cambi di scena sono gestiti magistralmente, come pure i tre principali fili narrativi consistenti nell’inseguimento effettuato dai pards, le vicissitudini del tenente Bigelow e le imprese di Pardo.
I due avversari di turno sono entrambi tosti, in quanto il primo è dotato di notevole materia grigia, mentre il secondo alla fine dimostra di non essere solo un bandito da strapazzo, ma un pericoloso e temerario antagonista.
I daloghi sono scoppiettanti e piacevoli, tanto che in alcuni passaggi mi hanno ricordato il compianto GL Bonelli.
Bellissima la scena in cui l’indiano dà fuoco ai soldi, qui si concentra la vera essenza dei pellerossa, un popolo straordinario che non dava peso ai beni materiali, ma bensi ad altri valori molto più elevati, quali l’onore ed il rispetto della parola data (valori molto difficili da trovare oggi).
Seppure Ticci non sia più quello dei tempi passati i suoi disegni sono sempre belli, anche se, a mio avviso, un pò troppo “sporchi”, lo preferivo quando il suo tratto era più “pulito”
Tex viene dipinto come un pistolero micidiale, un pò guascone e dotato di una grande carica ironica, Carson si dimostra un personaggio straordinario, vero valore aggiunto della testata.
La sceneggiatura è articolata e di alto livello con la giusta quantità di azione, i cambi di scena sono gestiti magistralmente, come pure i tre principali fili narrativi consistenti nell’inseguimento effettuato dai pards, le vicissitudini del tenente Bigelow e le imprese di Pardo.
I due avversari di turno sono entrambi tosti, in quanto il primo è dotato di notevole materia grigia, mentre il secondo alla fine dimostra di non essere solo un bandito da strapazzo, ma un pericoloso e temerario antagonista.
I daloghi sono scoppiettanti e piacevoli, tanto che in alcuni passaggi mi hanno ricordato il compianto GL Bonelli.
Bellissima la scena in cui l’indiano dà fuoco ai soldi, qui si concentra la vera essenza dei pellerossa, un popolo straordinario che non dava peso ai beni materiali, ma bensi ad altri valori molto più elevati, quali l’onore ed il rispetto della parola data (valori molto difficili da trovare oggi).
Seppure Ticci non sia più quello dei tempi passati i suoi disegni sono sempre belli, anche se, a mio avviso, un pò troppo “sporchi”, lo preferivo quando il suo tratto era più “pulito”
Ospite- Ospite
Re: Sei divise nella polvere (609/610)
Una gran storia western con tanti personaggi memorabili, tutti ben gestiti, e dialoghi eccezionali.
Le scene d'azione sono tante e cruente, come nei migliori spaghetti-western, di cui, ogni tanto, come per un gioco, lo sceneggiatore rievoca i titoli: e così abbiamo Adiòs Gringo, Vamos a matar (companeros) e Gli avvoltoi hanno fame, tanto per citarne alcuni.
Pardo é un cattivo alla Fernando Sancho, svelto con la pistola, tanto da essere battuto solo da Tex, che per lui rimane uno sconosciuto.
Bigelow é uomo d'onore e della sua morte, alla fine, ci dispiace.
Un piccolo difettuccio: non si sa che fine farà il Maggiore Newman.
Non il capolavoro osannato da molti, ma certamente la migliore di Manfredi, che storie brutte finora non ne ha scritte.
Voto alla storia: 8,2
Voto ai disegni: 7,5
Le scene d'azione sono tante e cruente, come nei migliori spaghetti-western, di cui, ogni tanto, come per un gioco, lo sceneggiatore rievoca i titoli: e così abbiamo Adiòs Gringo, Vamos a matar (companeros) e Gli avvoltoi hanno fame, tanto per citarne alcuni.
Pardo é un cattivo alla Fernando Sancho, svelto con la pistola, tanto da essere battuto solo da Tex, che per lui rimane uno sconosciuto.
Bigelow é uomo d'onore e della sua morte, alla fine, ci dispiace.
Un piccolo difettuccio: non si sa che fine farà il Maggiore Newman.
Non il capolavoro osannato da molti, ma certamente la migliore di Manfredi, che storie brutte finora non ne ha scritte.
Voto alla storia: 8,2
Voto ai disegni: 7,5
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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