Lupo Solitario (n.198/199)
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Andrea67
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Lupo Solitario (n.198/199)


Soggetto e sceneggiatura: Tiziano Sclavi
Disegni: Franco Donatelli
Copertina: Gallieno Ferri
La fredda morsa dell'inverno stringe la foresta di Darkwood. E Zagor viene coinvolto nello scontro tra un bianco, Warren, e un misterioso indiano, Lupo Solitario. Quale dramma segreto muove i due antagonisti?
Zagor convince Lupo Solitario a raccontargli la sua triste storia. Anni prima, Warren aveva ucciso la moglie e il figlio dell'indiano, per farsi dire da dove provenivano alcune pepite d'oro possedute dalla squaw. Da quel giorno, Lupo Solitario è un uomo distrutto. Ma, forse, può ancora ottenere giustizia..
Re: Lupo Solitario (n.198/199)
Il topic nel vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=3723&mforum=ramath
Re: Lupo Solitario (n.198/199)
Con questa storia, probabilmente la migliore di Sclavi su Zagor (anche se molti considerano "Incubi" la sua migliore storia, ed io non sono tra questi), l'Autore dimostra di saper descrivere molto bene le variazioni dell'animo umano che proietta sui personaggi da lui ideati.
E così abbiamo il malvagio che, a causa della sete dell'oro, è disposto a commettere i peggiori crimini; il pellerossa, dignitoso e taciturno, che interpreta bene la mentalità dell'uomo bianco; l'uomo onesto, che si trasforma quando gli appare il miraggio della ricchezza.
E, in mezzo a loro, l'incorruttibile Spirito con la scure, baluardo di giustizia e lealtà, figura atipica e probabilmente inesistente nel mondo reale.
Il tutto sapientemente illustrato da un Donatelli in stato di grazia, i cui disegni sicuramente guadagnano grazie al colore.
Voto alla storia: 7,6
Voto ai disegni: 8,5
E così abbiamo il malvagio che, a causa della sete dell'oro, è disposto a commettere i peggiori crimini; il pellerossa, dignitoso e taciturno, che interpreta bene la mentalità dell'uomo bianco; l'uomo onesto, che si trasforma quando gli appare il miraggio della ricchezza.
E, in mezzo a loro, l'incorruttibile Spirito con la scure, baluardo di giustizia e lealtà, figura atipica e probabilmente inesistente nel mondo reale.
Il tutto sapientemente illustrato da un Donatelli in stato di grazia, i cui disegni sicuramente guadagnano grazie al colore.
Voto alla storia: 7,6
Voto ai disegni: 8,5
Ultima modifica di Andrea67 il Sab 15 Dic 2018, 12:15 - modificato 1 volta.
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Lupo Solitario (n.198/199)
Andrea67 ha scritto: Donatelli in stato di grazia, i cui disegni sicuramente guadagnano grazie al colore.
se c'e' un disegnatore a cui il colore ha fatto solo male(considerando i suoi sfondi spesso scarni),quello e' proprio Donatelli

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Lupo Solitario (n.198/199)
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Hernan Cortes
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Re: Lupo Solitario (n.198/199)

lupo solitario
numeri 198 e 199, testi sclavi, disegni donatelli
dopo due "trashate" una più trash dell'altra, sclavi riprende il discorso interrotto con "i tagliatori di teste", dopo akenat arriva lupo solitario
degno erede dei personaggi nolittiani/donatelliani, a cui si deve aggiungere anche il dottor potter caratterista accecato dall'avidità e dal rimorso
non è però una mera copia nolittiana, perché stavolta c'è il lieto fine e perché la storia ha una forte impronta poetica, metaforica, vedi le didascalie, la neve, bello in particolare il rapporto tra lupo solitario e il suo cavallo e il combattimento con il lupo, zagor testimone un pò ingenuo ma generoso
stupenda la seconda copertina
voto 9-
Ultima modifica di Kramer76 il Dom 14 Mar 2021, 08:31 - modificato 9 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Lupo Solitario (n.198/199)
Sinceramente, a parte la figura di Lupo Solitario che apprezzai notevolmente, la storia non mi piacque molto, in quanto alcuni passaggi meritavano di essere approfonditi.
Infatti vi sono alcune sequenze che ritengo un pò frettolose, per sviluppare la storia in maniera più armonica secondo me era necessario mezzo albo in più. Ad esempio il finale con lupo solitario che entra nell'aula del processo, con warren che gli salta addosso e poi tutto il pubblico che applaude l'indiano mi è sembrato molto forzato ed abbastanza puerile, questa scena secondo me doveva avere un approccio completamente diverso. Non è logico che l'entrata di lupo solitario sconvolga tutto così repentinamente, dopotutto sappiamo il "peso" che gli indiani avevano nel west!!!
Inoltre trovai molto innaturale che zagor si muovesse nella neve indossando solamente la sua camicetta senza maniche. Qualora gli avessero fatto indossare un giaccone questo non avrebbe certamente reso meno epiche le sue gesta ed avrebbe reso più reale l'intera avventura. Dopotutto Zagor è lo Spirito con la Scure, non lo Spirito dei Pinguini!!!!
Anche al scena in cui zagor ed il dottor potter finiscono nel fiume gelato è completamente fuori dalla realtà, qualora appena fuoriusciti dall'acqua avessero acceso un bel fuoco per scaldarsi sarebbe stata più verosimile
Infatti vi sono alcune sequenze che ritengo un pò frettolose, per sviluppare la storia in maniera più armonica secondo me era necessario mezzo albo in più. Ad esempio il finale con lupo solitario che entra nell'aula del processo, con warren che gli salta addosso e poi tutto il pubblico che applaude l'indiano mi è sembrato molto forzato ed abbastanza puerile, questa scena secondo me doveva avere un approccio completamente diverso. Non è logico che l'entrata di lupo solitario sconvolga tutto così repentinamente, dopotutto sappiamo il "peso" che gli indiani avevano nel west!!!
Inoltre trovai molto innaturale che zagor si muovesse nella neve indossando solamente la sua camicetta senza maniche. Qualora gli avessero fatto indossare un giaccone questo non avrebbe certamente reso meno epiche le sue gesta ed avrebbe reso più reale l'intera avventura. Dopotutto Zagor è lo Spirito con la Scure, non lo Spirito dei Pinguini!!!!
Anche al scena in cui zagor ed il dottor potter finiscono nel fiume gelato è completamente fuori dalla realtà, qualora appena fuoriusciti dall'acqua avessero acceso un bel fuoco per scaldarsi sarebbe stata più verosimile
Ospite- Ospite
Re: Lupo Solitario (n.198/199)
Ottima storia, il personaggio di Lupo Solitario mi è piaciuto molto, ben caratterizzato nel suo odio per la razza bianca. Molto triste il racconto della morte della moglie e del figlio.
I difetti della storia sono il finale affrettato e Zagor che va in giro con la sola casacca nel bel mezzo della neve!!
Molto belli i disegni del grande Donatelli!
voto storia: 7.5
voto disegni: 8.5
I difetti della storia sono il finale affrettato e Zagor che va in giro con la sola casacca nel bel mezzo della neve!!
Molto belli i disegni del grande Donatelli!
voto storia: 7.5
voto disegni: 8.5
Ospite- Ospite
Re: Lupo Solitario (n.198/199)
Una parabola sul popolo degli uomini di uno Sclavi ispirato dai più importanti classici nolittiani sull'argomento. "Il cerchio della vita" è per certi versi una specie di "Giorno della giustizia" finito bene e anche se non ne eguaglia il fascino e la qualità, si distingue come una delle più importanti opere di questo autore.
Nel racconto sono ben distinti il bene e il male rappresentati rispettivamente da "Lupo solitario" e "Warren", con loro si vuol rappresentare la lotta tra il popolo rosso e l'uomo bianco e ribaltando i finali amari di Nolitta si concede a Lupo solitario una pur illusoria speranza di ritrovare il cerchio della vita.
Bisogna sottolineare che le storie Nolittiane erano più ricche d'azione (sempre alternate comunque da momenti di riflessione) rispetto a questo pur lodevole tentativo di rinverdire i classici epocali. In compenso l'autore da più spazio ai dialoghi che arricchiscono la psicologia dei personaggi.
Nel mezzo ci sta il dottor Potter, l'unico comprimario,che sospeso tra bene e male richiama anch'esso le storie di Sergio Bonelli.
VOTO 7/8
Nel racconto sono ben distinti il bene e il male rappresentati rispettivamente da "Lupo solitario" e "Warren", con loro si vuol rappresentare la lotta tra il popolo rosso e l'uomo bianco e ribaltando i finali amari di Nolitta si concede a Lupo solitario una pur illusoria speranza di ritrovare il cerchio della vita.
Bisogna sottolineare che le storie Nolittiane erano più ricche d'azione (sempre alternate comunque da momenti di riflessione) rispetto a questo pur lodevole tentativo di rinverdire i classici epocali. In compenso l'autore da più spazio ai dialoghi che arricchiscono la psicologia dei personaggi.
Nel mezzo ci sta il dottor Potter, l'unico comprimario,che sospeso tra bene e male richiama anch'esso le storie di Sergio Bonelli.
VOTO 7/8
Ospite- Ospite
Re: Lupo Solitario (n.198/199)
Storia particolare e un po' insolita, ricca di profondi risvolti psicologici e molto introspettiva, ma perfettamente riuscita. È infatti una delle migliori storie scritte da Sclavi su Zagor. Come si può intuire fin dal magnifico titolo "Il cerchio della vita", la storia ha anche dei bei significati metaforici e poetici.
Lupo Solitario è un grandissimo personaggio, così ben caratterizzato da rimanere impresso nelle menti dei lettori. Ottimo l'inizio, in cui c'è il primo incontro tra l'imperturbabile indiano e lo Spirito con la Scure. Emozionante il rapporto d'amicizia tra Lupo Solitario e il suo cavallo e bello il combattimento nelle nevi tra i due lupi solitari. Struggente il racconto di Lupo Solitario sulla morte della moglie e del figlio, che approfondisce ulteriormente la psicologia dell'indiano. Bello il colpo di scena sul dottore Potter, un bel personaggio, che, sospeso tra bene e male, ricorda quelli Nolittiani. Riuscito anche il finale, in cui, insieme a Lupo Solitario, vince tutto il popolo rosso e in cui c'è la speranza, per l'indiano, di ritrovare il centro del cerchio della vita. Il finale dunque, ricorda quello di "Addio, fratello rosso!", ma si conclude nel modo opposto e, quindi, non finisce in modo amaro (come invece si concludevano le storie di Nolitta sulla questione indiana).
La storia inoltre presenta dei buonissimi disegni realizzati da un Donatelli in stato di grazia.
Le due copertine di Ferri sono eccellenti.
Soggetto/Sceneggiatura: 8,5
Disegni: 7,6
Lupo Solitario è un grandissimo personaggio, così ben caratterizzato da rimanere impresso nelle menti dei lettori. Ottimo l'inizio, in cui c'è il primo incontro tra l'imperturbabile indiano e lo Spirito con la Scure. Emozionante il rapporto d'amicizia tra Lupo Solitario e il suo cavallo e bello il combattimento nelle nevi tra i due lupi solitari. Struggente il racconto di Lupo Solitario sulla morte della moglie e del figlio, che approfondisce ulteriormente la psicologia dell'indiano. Bello il colpo di scena sul dottore Potter, un bel personaggio, che, sospeso tra bene e male, ricorda quelli Nolittiani. Riuscito anche il finale, in cui, insieme a Lupo Solitario, vince tutto il popolo rosso e in cui c'è la speranza, per l'indiano, di ritrovare il centro del cerchio della vita. Il finale dunque, ricorda quello di "Addio, fratello rosso!", ma si conclude nel modo opposto e, quindi, non finisce in modo amaro (come invece si concludevano le storie di Nolitta sulla questione indiana).
La storia inoltre presenta dei buonissimi disegni realizzati da un Donatelli in stato di grazia.
Le due copertine di Ferri sono eccellenti.
Soggetto/Sceneggiatura: 8,5
Disegni: 7,6
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: Lupo Solitario (n.198/199)
Concordo Magico vento, un'ispirazione ad Addio fratello rosso ma con un finale che va in direzione opposta rispetto a quello amaro.
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Maurizio
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